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Maledizione
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I greci e l'irrazionale
In questo volume spartiacque per gli studi sulla classicità, composto nel 1949, Eric R. Dodds invita a ripercorrere l'evoluzione del pensiero ellenico in una chiave diversa da quella consolidata: un percorso in cui irrazionalità e ragione, lungi dal cedere l'una all'altra, non smettono di intersecarsi e coesistere. Dai tempi di Omero fino al II secolo a.C., Dodds mette in luce le credenze sul soprannaturale, l'importanza attribuita al sogno e all'influenza degli astri, i fenomeni psichici vicini alla trance e all'allucinazione, come l'ossessione dionisiaca e il furore profetico, la divinazione, l'orfismo e le pratiche magiche, delineando così aspetti e manifestazioni dell'irrazionalismo greco. -
Il piacere
Il poeta-pittore Andrea Sperelli, protagonista del romanzo, è il primo alter ego di D'Annunzio, e il più significativo: incarna una raffinata sensibilità, carica di civiltà e di corruzione, scettica e cinica, che agisce secondo l'istanza estetica di vivere per il piacere e paga un duro scotto per la sua resa incondizionata ai sensi. Libro apparentemente senza azione, dove tutto sembra accadere nella mente del protagonista, modernamente sospesa tra aspettazione e memoria, ""Il piacere"" ha una svolta narrativa cruciale nel lapsus mentale e linguistico del protagonista che, mentre abbraccia la donna virtuosa e dolente che ha sedotto, pensa alla perduta e appassionata amante finendo per pronunciare il nome sbagliato. -
Le mille e una notte
Da un codice del XIII secolo Rene Khawam ha recuperato un gioiello della letteratura araba. È il testo che gli studiosi giudicano ""il più antico e il migliore"", lo stesso che leggevano i califfi, i visir, i mercanti e le donne dei grandi secoli della civiltà araba. Libero da aggiunte arbitrarie, contaminazioni, interventi e censure, nella sua forma autentica ""Le mille e una notte"" riacquista il suo fascino originario. A tessere questa sterminata e labirintica trama di storie è Shahrazâd, eroina del racconto che fa da cornice alla raccolta, e affascinante odalisca penetrata da secoli nell'immaginario occidentale. Per scampare alla condanna dello spieiato re Shahriyâr, che intende vendicare sulle vergini del suo regno il tradimento subito, Shahrazâd sfrutta le doti dell'affabulazione offrendogli notte dopo notte racconti straordinari, rinchiusi l'uno nell'altro come in un sistema di scatole cinesi. Rapito dalla magia della narrazione, e dal fascino della cantastorie, il sovrano dimentica le ragioni dell'odio e annulla la condanna. Le parole di Giorgio Manganelli presentano e interpretano in modo il lavoro dei traduttori. -
Una nuvola d'ira
Matteo ha combattuto in Grecia ed è stato partigiano nelle Langhe di Fenoglio, ma non ha più speranze e non comprende il mondo che sta cambiando; Sperata, sua moglie, e Angelo professano la loro libertà morale e politica, rifiutandosi di riconoscere l’autorità del partito, ma per sfuggire all’alienazione vanno lentamente alla deriva nei nuovi riti di un consumismo appena agli inizi. Sfidando le convenzioni, vivono tutti insieme, ma la malattia di Matteo li metterà di fronte a una presa di coscienza dai risvolti tragici. Nella Torino di inizio anni Sessanta, cuore del boom economico italiano, il loro dramma va in scena tra i freddi spazi anonimi dei grandi palazzi di periferia o lungo i viali nebbiosi dell’autunno in città, andando oltre il racconto dei sentimenti per diventare la storia del naufragio di un’utopia esistenziale e politica; un presagio dei conflitti che da lì a qualche anno esploderanno nella grande stagione del ’68. -
Sandokan
""Le tigri di Mompracem"", versione a fumetti del romanzo di Emilio Salgari firmata da Hugo Pratt e Mino Milani, fu realizzata per il ""Corriere dei Piccoli"" nel 1969, ma non venne mai pubblicata. Per quale ragione? Che fine ha fatto quello straordinario romanzo illustrato? È davvero andato perduto per sempre? Sono domande che i lettori si pongono da anni, e che fino a ora sono rimaste senza risposta. Oggi, dopo quattro decadi, i molti misteri che circondano il ""Sandokan perduto"" sono stati svelati: l'opera è stata ritrovata, e la Tigre della Malesia è tornata ad appassionare - in un'incarnazione sorprendente e modernissima - nuove generazioni di lettori. -
Corte marziale
Impegnati sul fronte finlandese in azioni di sabotaggio dietro le linee nemiche russe, i soldati della compagnia di disciplina continuano la loro sporca guerra e portano a termine imprese crudeli e rocambolesche. Si guadagnano così una sospirata licenza premio a casa e lì, in una Berlino semidistrutta dalle bombe, vengono chiamati a far parte di un plotone d'esecuzione. Diventano così, loro malgrado, attori nella ridicola farsa della “giustizia” hitleriana, braccio armato di una sadica corte marziale. -
Commando Himmler
Sono stati picchiati, torturati, minacciati di morte, finché non si sono decisi a firmare l'ingaggio. Sono il battaglione disciplinare 999, l'arma segreta di Hitler. La guerra dura ormai da cinque anni e il Fürher ha bisogno di tutti gli uomini che è possibile rastrellare, anche i comuni criminali. Tocca alla compagnia di veterani di Hassel addestrare i nuovi soldati e poi prendere parte insieme a loro alla feroce battaglia che devasterà Varsavia, e l'intero popolo polacco con lei. -
Il commissario
Al di là delle linee russe è nascosto un colossale bottino: 30 milioni di dollari in oro. Con la complicità di un commissario sovietico, la compagnia di disciplina è decisa a impadronirsi del tesoro. Questa volta i maledetti da Dio non combatteranno per un regime odioso ma solo per se stessi, per qualcosa che può davvero cambiare le loro vite. Ma la battaglia sarà terribile: braccati dai russi e dai tedeschi, dovranno diffidare di amici e nemici. Sarà davvero sufficiente mettere le mani sui luccicanti lingotti d'oro per diventare uomini ricchi e, quindi, finalmente liberi? -
Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs
Dall'autrice di Pomodori verdi fritti.«I personaggi di Fannie Flagg sono pieni di vita, irresistibili, leali, ciarlieri e un po' matti. E soprattutto possiedono una saggezza unica» – The IndependentDena Nordstrom è alta, bionda e bellissima, lavora come giornalista televisiva a Manhattan e la sua carriera è al massimo dello splendore. La sua vita sembra perfetta, ma in realtà Dena è sfinita dai ritmi frenetici della metropoli, ed è infelice, anche se non se ne è ancora resa conto. Ci vorrà un tracollo fisico per costringerla a una vacanza e riportarla a Elmwood Springs, la piccola e sonnolenta cittadina in cui è cresciuta. Comincia qui per Dena il viaggio in un passato che la riguarda e che sembra nascondere qualcosa che potrebbe condizionare il suo futuro. Uno per volta, i segreti sulla sua famiglia sfuggono dallo scrigno in cui erano gelosamente custoditi rivelando un'insospettabile verità. -
Le ossa del diavolo
Si dice che il diavolo sia nei dettagli. E nessuno è più sensibile ai dettagli di Tempe Brennan, che per mestiere studia le ossa dei morti a caccia di particolari rivelatori: dell'età, del sesso, della fisionomia di una vittima, dell'epoca e delle cause della morte. Quando tracce di un macabro rito pagano affiorano nello scantinato di una casa in corso di ristrutturazione a Charlotte, North Carolina, Tempe è chiamata a dare il suo contributo alle indagini. C'è il teschio di una ragazzina di colore, tra i resti che deve interpretare per provare a capire cosa sia accaduto in quel luogo impregnato di mistero e di orrore. Ma prima che il lavoro di Tempe possa dirsi concluso, il fiume Wylie restituisce il corpo decapitato di un ragazzo sul cui petto sono stati incisi simboli satanici. E mentre dagli schermi TV di tutto lo stato un commissario con ambizioni politiche tuona contro gli adepti del male, un santero dal passato pieno di ombre viene trovato morto. Storie di prostituzione, gelosia, fanatismo e superstizioni ancestrali si confondono in uno scenario terribilmente intricato. Solo ascoltando la verità delle ossa, Tempe può sperare di arrivare alla soluzione. A patto di riuscire a sfuggire alla furia di un assassino oscuro e spietato come il diavolo stesso. -
Vita nuova
Libro nuovo per eccellenza, storia di un'anima e insieme ""romanzo"", la ""Vita nova"" non smette di sorprendere e affascinare: per ciò che rivela e per ciò che nasconde, per il rapporto continuo tra finzione e realtà, per una realtà che la finzione continuamente ricrea. Alternando prosa e poesia, Dante racconta la storia del proprio amore per Beatrice e nel contempo sconvolge ogni convenzione, fondando, per la prima volta, una teoria dei sentimenti che è anche una filosofia: con solennità e leggerezza di tratto, alternando squarci visionari e versi tra i più intensi di ogni tempo, restituendoci in maniera vivissima un mondo di amicizie e di cultura. Pagine splendide che hanno catturato e ispirato musicisti e pittori, scrittori e uomini di teatro. Questa edizione, attraverso una inedita revisione del testo dantesco, un commento puntuale e nuovi apparati critici, accompagna il lettore nell'universo multiforme e coloratissimo del più grande poeta italiano. -
L'impero greco romano. Le radici del mondo globale
""La Grecia conquistata conquistò il suo feroce vincitore portando nel Lazio contadino le sue arti"": recitano i versi di Orazio. Vi sono alcuni fondamentali motivi, secondo Paul Veyne, studioso francese del mondo classico, perché l'impero di Roma assuma finalmente il nome di greco-romano, riconoscendo così apertamente il contributo decisivo della civiltà ellenica. Un impero che al tempo della sua massima espansione si estendeva su una superficie di cinque milioni di chilometri quadrati, dall'Africa settentrionale all'Afghanistan, oggi occupata da una trentina di nazioni diverse; un impero ""globalizzato"", dove gli eventi che accadevano nelle regioni più periferiche avevano risonanza e conseguenza a Roma. In questo saggio monumentale, vera e propria ""summa"" di una vita di studi, Paul Veyne ripercorre e interpreta vicende storiche, conquiste culturali, cambiamenti di mentalità di questa grandiosa formazione politica ""globale"", l'impero greco-romano, che per tanti aspetti appare percorso da problemi e inquietudini non dissimili da quelli che travagliano la nostra epoca. -
Prove tecniche di megalomania
Lucrezia (lo stesso personaggio che dal 2006 incanta le lettrici di ""Donna Moderna"") ha passato la trentina già da un po': nevrotica e frustrata, si dice single per vocazione... ma più che sua, la vocazione sembra essere degli uomini che incontra! Le sue nevrosi e i suoi desideri si esprimono nei rapporti disastrosi che ha con chi le sta attorno: Luca, l'ex fidanzato storico; gli anziani genitori, da sempre rancorosi l'uno verso l'altro; Beppe, l'amico del cuore del liceo; la nonna, cattivissima e cinica vecchietta; l'analista, a cui Lucrezia racconta ogni banalità come se fosse un trauma. -
Corto Maltese. Favola di Venezia
""C'è un ponte senza parapetti in fondo alla fondamenta Felice, bisogna andarci di notte, attraversarlo e fermarsi su quella specie di minuscolo terrazzino sospeso. Ascoltare quel liquido silenzio. Non ci sono finestre illuminate d'azzurro in questa notte di mezzaluna, solo rare parole che vanno insieme ai tacchi dei passanti, ma l'acqua risuona e mugghia sotto i nostri piedi e sotto le pietre quando una barca passa chissà dove, in qualche lontano canale, perché ha smosso anche questo pezzo di calderone dei sogni. 'Solamente a Venezia succedono di queste cose...', dice Corto nel finale teatrale di Favola."" Dalla prefazione di Marco Steiner. -
La gabbia d'oro. Tre fratelli nell'incubo della rivoluzione iraniana
Le pigre estati all'ombra dei ciliegi e le sere d'inverno sotto il korsi; il sapore degli halva sfrigolanti di burro e le discussioni sulla moda europea: sono le consuetudini che scandiscono un'amicizia preziosa, quella tra le famiglie di Shirin e Parì. Ma la Rivoluzione islamica è destinata a cambiare tutto, disperdendo i tre fratelli di Parì lungo strade diverse e rendendoli nemici. Abbas, generale dell'esercito dello Shah, quando il regime si avvia alla dissoluzione è costretto a fuggire, assieme alla moglie malata, in America, dove lo attende lo choc di una cultura aliena. Javad, attivista del partito comunista Tudeh, si vota a un'esistenza di clandestinità e pericoli che lo condurrà più volte in carcere. Alì si unisce con entusiasmo alla Rivoluzione e finisce al fronte a combattere le truppe di Saddam Hussein. Mentre Parì cerca di tenere assieme i fili spezzati della sua famiglia, il Paese intero attorno a loro sprofonda in un baratro di violenza, corruzione e oppressione da cui sembra impossibile uscire. E che mette a repentaglio anche la sua vita e quella di Shirin. La storia vera della ""Gabbia d'oro"" è quella di molte famiglie iraniane, vittime nel giro di pochi decenni di sconvolgimenti storici e politici che hanno significato la guerra dei padri contro i figli, dei fratelli contro i fratelli, e che hanno provocato l'emigrazione di milioni di cittadini. In controluce scorre la storia, dagli ultimi giorni della monarchia all'ascesa di Ahmadinejad. -
Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay
Vincitore premio Pulitzer per la narrativa 2001rnrnGli orrori della guerra, il sogno americano e la cultura pop, gli eroi dei fumetti e i loro creatori, le celebrità del cinema e dell'arte, della musica: Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay è tutto questo.rnrn«""Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay"" è uno dei tre grandi libri della mia generazione» – Bret Easton EllisrnrnJosef (Joe) Kavalier è un giovane artista ebreo in fuga dalla Praga nazista. Dopo aver superato il confine, approda a New York, la città in cui ""gli emigranti diventano americani e gli orfani supereroi"". A Brooklyn incontra suo cugino Samuel Klayman (Sammy Clay): i due diventano inseparabili e danno vita a un nuovo eroe a fumetti, l'Escapista, maestro della fuga in lotta contro i nazisti del terribile Attila Haxoff. Il successo per Kavalier e Clay sarà grande. Gli orrori della guerra, il sogno americano e la cultura pop, gli eroi dei fumetti e i loro creatori, le celebrità del cinema e dell'arte, della musica: Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay è tutto questo, raccontato con grazia e con uno stile esilarante che intreccia storia e finzione narrativa. -
Orlando innamorato (L'inamoramento de Orlando)
Poche opere letterarie hanno avuto la forza rivoluzionaria del capolavoro di Matteo Maria Boiardo, noto dal Cinquecento come ""Orlando innamorato"", ma il cui titolo originale più probabile è ""L'inamoramento de Orlando"". Nell'immaginario cavalleresco fa il suo clamoroso ingresso l'amore, che sconvolge il cuore del casto Orlando spingendolo sulle tracce dell'affascinante Angelica, mentre anche altri guerrieri cristiani e saraceni inseguono invano la dama. È l'inizio di una storia nuova, che cambierà per sempre le regole del romanzo cavalleresco. La sorprendente narrazione di Boiardo è nutrita da una ricchissima quantità di influssi che mescolano generi e modelli diversi, dalle letterature classiche al Medioevo più favoloso, in un susseguirsi di invenzioni che aprono la strada al romanzo moderno. Il seguito sarà raccontato da Ludovico Ariosto nell'""Orlando furioso"". -
I misteri di Udolpho
Considerato l'archetipo del romanzo gotico, ""I misteri di Udolpho"" fu pubblicato nel 1794, anno dell'ascesa e della caduta di Robespierre. Sull'apparente struttura del racconto di formazione femminile, Ann Radcliffe modella un percorso attraverso gli spazi sublimi del terrore, nei quali l'eroina si smarrisce in una vertigine noir che la conduce oltre i limiti della ragione e della natura. Nella Francia del 1584 la giovane e sensibile Emily St. Aubert, rimasta orfana di entrambi i genitori, viene rinchiusa dalla zia Madame Cheron e dal suo compagno, il perverso zio Montoni, nel tenebroso castello di Udolpho, sugli Appennini. Solo dopo una convulsa serie di avvenimenti agghiaccianti Emily riesce a riacquistare la libertà e a ricongiungersi con il suo innamorato, Valancourt. L'introduzione al romanzo di Viola Papetti, oltre a definire il genere gotico, racconta come la ""debole mano"" di Ann Radcliffe sia riuscita a trasfigurare il castello di Udolpho in una perfetta e animata macchina del terrore. -
Prose umoristiche
Oltre ai 2279 sonetti in dialetto romanesco, il suo ""monumento della plebe di Roma"", Belli ha scritto pagine in prosa, qui proposte, il cui valore letterario è ancora tutto da scoprire e che lo collocano tra i grandi umoristi del suo secolo. La ""Vita di Poliremo"" e il ""Ciarlatano"", la ""Storia cefalica"" e ""Un fenomeno vivente"", con le lettere alle amiche e agli amici fidati, ci offrono una prosa divertita e irriverente, sorretta da una smisurata cultura: vi coabitano il piacere ludico e la satira sociale o letteraria, il pastiche linguistico e gli ammiccanti doppi sensi, il realismo fiammingo e la deformazione grottesca. A Pietro Gibellini si deve il discorso critico introduttivo; le presentazioni dei singoli testi e le note di Edoardo Ripari chiariscono ogni aspetto e ogni possibile difficoltà del testo.