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Di luce in luce. Teologia e bellezza nel ""Paradiso"" di Dante
Questo breve saggio di Inos Biffi ha come intento il risvegliare o anche creare il gusto per il Paradiso di Dante, nel quale la poesia pura ha raggiunto il suo vertice sublime.La terza cantica della Commedia è ritenuta la più difficile, quasi la più arida, rarefatta com'è di immagini, la più ardua nel linguaggio. E, infatti, essa trasporta in un altro mondo, ultraterreno, privo della visibilità e della sagoma sensibile dei primi due, tutto pervaso e plasmato di luce, nella quale si annidano i beati. Dante stesso avverte che potranno ""leggere"" il Paradiso soltanto quei pochi che hanno drizzato «il collo / per tempo al pan de li angeli» (Par., II, 10-11), che si sono posti alla scuola del Verbo e se ne sono nutriti. Di fatto, sono molti quelli che, non avendo ascoltato quell'avvertimento, hanno fatto naufragio una volta giunti al Paradiso. La prima parte del libro inizia alla sua comprensione illustrando il senso della terza cantica nel percorso letterario e spirituale del poeta. La seconda, offre alcuni assaggi di commento ai canti X, XII e XXIII, «uno dei più belli della cantica e del poema», con l'incantata ammirazione del «bel giardino / che sotto i raggi di Cristo s'infiora» (Par., XXIII, 71-72). Da tali degustazioni potrebbe sorgere il desiderio di inoltrarsi in questa incomparabile gloria del mistero, che per singolare grazia divina Dante ci ha lasciato. -
Avvicinamento alla storia dell'architettura. Racconto, costruzion...
Sondare la costruzione della storia di un fenomeno pervasivo quale è l'architettura è introdursi nell'affascinante e multiforme esplorazione di un mondo composto dai testimoni, eccelsi e umili, maggiori e minori, delle ragioni e dei modi di vita di abitanti, progettisti e costruttori. Offrendone sintetico profilo, il libro si rivolge a chi è interessato alla storia e al progetto dell'architettura, il nuovo, quello del costruire nel costruito, quello di conservazione del patrimonio esistente. Quattro sono le coordinate qui proposte: la presenza fisica del passato nell'habitat contemporaneo; la storia delle storie d'architettura; la sua ratio stabilmente costitutiva; la veridicità del racconto storico, nella dipendenza da materia, immagine, memoria. Si insegue la circolarità di senso tra assetti disciplinari specifici, che nel costruire e dar forma all'architettura e al paesaggio hanno l'oggetto principale, e il tema antropologico, che agita la cultura contemporanea, nella convinzione che tale circolarità fonda la capacità di mediazione, in principi e azioni, tra innovazione e continuità, o tradizione se si vuole, carattere della cultura occidentale. -
Un Natale da orso. Ediz. a colori
Nella notte più magica dell'anno due teneri orsacchiotti si lanciano in un'avventura e scoprono quante cose belle la natura ci offre per addobbare un albero di Natale che si rispetti. Le illustrazioni dai colori vivi e giocosi di questo albo accompagnano i piccoli lettori tra la neve e il cielo stellato sul filo diun'esplorazione molto divertente.Ivar e Olla sono due teneri orsacchiotti. Nella notte polare il sole scompare per mesi e lascia spazio alle tenebre. Nel cielo però ci sono un sacco di stelle e la neve avvolge tutto il paesaggio intorno. Mentre mamma e papà dormono, i due fratellini vanno all'avventura. Giocano, si rincorrono, si rotolano nella neve. Dalle finestre di una casa illuminata vedono un abete e due bambini che lo addobbano con decorazioni colorate. Ivar e Olla vogliono fare come loro: avranno un albero di Natale bellissimo! Quante rncose offre la natura per decorarlo: gusci di lumaca, ghiande, agrifogli, aghi di pino e molto altro. Ma nel buio della notte i due orsacchiotti si sono persi. Le stelle del cielo sapranno ricondurli fino a casa per festeggiare il Natale con mamma e papà?rn -
Bauhaus. Architettura a Dessau. Ediz. illustrata
In occasione del centenario della Fondazione della Bauhaus, un nuovo e completo volume sul complesso di edifici Bauhaus a Dessau, i più grandi e importanti capolavori della scuola d'arte e architettura tedesca, massima espressione della poetica del moderno. Il lavoro degli architetti Bauhaus non è mai stato il fine artistico in sé; la base per la loro pratica era invece, come scrisse Walter Gropius nel 1930 nella Prefazione della sua pubblicazione Bauhausbauten Dessau, «l'idea sociale di unità di tutto il lavoro creativo nel suo rapporto con la vita stessa». Le fotografie di Thomas Meyer mostrano una vasta gamma di architetture Bauhaus, dal ristorante «Kornhaus» sul fiume Elba al complesso residenziale di Dessau Törten con il «Konsum Building» e le case con accesso al balcone di Hannes Meyer. Sia gli edifici di proprietà della Fondazione Bauhaus Dessau che quelli a proprietà pubblica o privata, costruiti dagli architetti Bauhaus tra il 1925 e il 1932, sono fotografati nel loro presente stato, rivelando molto sulla storia, sull'uso, l'impatto e l'atmosfera di queste icone del modernismo classico. Nei suoi testi, Florian Strob spiega le innovazioni e le intenzioni degli architetti, analizzando anche le vicissitudini e le modifiche agli edifici, veri e propri testimoni di quei decenni: mai solo semplici siti di musealizzazione ma costantemente trasformati dal loro utilizzo e restaurati. -
Italia e Fiandra nella pittura del Quattrocento. Ediz. illustrata
Questo libro è l'esito di un cammino di ricerca che ha preso l'avvio nel lontano 1966, con due saggi apparsi sulla rivista Paragone, nei quali l'autrice scorgeva l'esistenza di una trama continua di rapporti tra pittura fiamminga e pittura italiana nel corso del Quattrocento e tentava di tracciarne i primi lineamenti. Il caso dei rapporti tra Italia e Fiandra si presenta, in realtà, come assai peculiare rispetto a quelli che si stabilirono tra pittura fiamminga e altre aree artistiche in Europa, dove l'impatto fiammingo fu assimilato in modo più netto. In Italia, infatti, la pittura fiamminga non giunse mai ad alterare il corso storico o a determinarne la fisionomia, proprio perché la Penisola nel '400 fu a sua volta teatro di fatti pittorici di altissimo livello. Ancor più singolare, quindi, il fatto che l'Italia rappresentò, la prima e più ricca area di committenza della pittura fiamminga, sia mercantile sia aristocratica, fenomeno che assunse talora le proporzioni di una vera e propria moda. Soprattutto la conoscenza diretta di esemplari fiamminghi esercitò su molti dei nostri pittori un fascino tale da tradursi in un nuovo arricchimento nella resa pittorica della realtà. È questa ricerca del reale, si sa, che accomuna entrambe le civiltà pittoriche e nel '400 venne gettato un ponte tra questi due universi pittorici, a nord e a sud delle Alpi. L'esempio più eclatante è quello di Antonello da Messina, pittore quasi bilingue, italo-fiammingo, che arrivò a raggiungere la suprema sottigliezza fiamminga e a calarla in altrettanto suprema lucidezza di spazio e di forma italiani. -
L'odore del sangue
Roma, fine anni Settanta. Filippo, psicanalista cinquantenne, scopre il tradimento della moglie Silvia, a cui lo lega un sentimento stanco, di sensualità platonica. Lei ha perso la testa per un ragazzo, un picchiatore che incarna lo stereotipo del fascista col culto della forza, e così il loro matrimonio ha una virata radicale. Filippo inizia a proiettare sulla moglie le sue fantasie erotiche, la interroga in modo ossessivo sui dettagli più torbidi della storia, e finisce col costruire insieme a lei una nuova morbosa intimità, in un gioco di specchi travolgente e distruttivo. Scritto con furia da Parise e poi chiuso in un cassetto - ""non deve essere pubblicato mai, ma distrutto"" - ""L'odore del sangue"" esce postumo nel 1997, scandaloso e da subito iconico nel restituire con precisione l'anatomia di un amore anziano, perché capace di dissezionare il desiderio e la natura animale dei suoi protagonisti e di tutti noi, che usciamo dalla tana per uccidere o per essere uccisi. -
Vite parallele. Sertorio-Eumene. Testo greco a fronte
Due biografie plutarchiane dedicate a due condottieri che si batterono per un ideale di giustizia e di dignità. Quinto Sertorio, generale romano fedele a Mario e rivale di Silla, tentò di fare della Spagna una terra nella quale il partito popolare potesse riorganizzarsi per combattere la tirannia. Eumene di Cardia, segretario di Filippo II di Macedonia e capo della cancelleria di Alessandro Magno, dopo la morte di quest'ultimo, cercò di conservare l'unità dell'impero e impedire che venisse diviso fra i Diadochi. Due vicende che si svolsero in tempi di crudeltà, di tradimento e di cupidigia; la storia di due uomini che non si batterono per avidità di potere o per ambizione personale, ma in nome di una causa superiore: l'interesse di Roma e dell'Impero Macedone. -
La materia di Reading e altri reperti. Testo inglese a fronte
Ci sono reperti capaci di raccontare una vita e insieme il motore che l’ha mossa – nel caso di Luigi Meneghello, la scrittura. È quello che fa La materia di Reading, una vivace raccolta di saggi autobiografici e riflessioni metaletterarie con cui l’autore presenta, rielaborati, testi per loro natura “parlati”. Ecco quindi che tra queste pagine composte da conversazioni, conferenze e lezioni tenute tra il 1979 e il 1996, Meneghello si muove seguendo la geografia personale che ha incendiato negli anni la sua lingua – un planisfero privato che ha i suoi poli nel Veneto e nell'Università di Reading, in Inghilterra, dove ha insegnato. In controluce ci troviamo i momenti biografici fondamentali e la sua formazione intellettuale, i libri che ha scritto e le ispirazioni che li hanno percorsi, i temi di fondo della sua esistenza, riesplorati con ossessiva fedeltà in un tessuto di nuovi spunti e trattati con la consueta brillantezza. Un po' saggio, un po' romanzo, un po' autobiografia, questo è un libro che vive di lampi, e guida il lettore nell’universo di uno dei grandi autori del nostro Novecento. -
Lettere d'amore. Testo greco a fronte
Sensuali, maliziose, imprevedibili. In queste appassionanti lettere d'amore, scritte tra il II e il V secolo d.C., si raccontano i corteggiamenti, i baci, le gelosie, i tradimenti, le attese felici e rovinose, le malinconie degli amanti in un abile intreccio di variazioni e ribaltamenti, che spesso conferiscono alla narrazione il respiro di una novella. Impreziosite da dotti richiami mitici e letterari, queste epistole fittizie appartengono a un genere erotico che ebbe una straordinaria fortuna in età antica e bizantina. L'introduzione, scritta a quattro mani da Conca e Zanetto, guida alla comprensione delle lettere e ne sottolinea gli aspetti stilistici rilevanti e i raffinati riecheggiamenti letterari. -
Prigioniero del papa re
La sera del 23 giugno 1858 a Bologna la polizia bussò alla porta della casa di Momolo Mortara, rispettato mercante ebreo. Lo scopo: farsi consegnare il figlio Edgardo di sei anni. Il motivo: all'Inquisitore di Bologna risultava che il bambino fosse stato segretamente battezzato e la legge dello Stato pontificio non tollerava che un bambino cristiano crescesse all'interno di una famiglia ebrea. Tra le proteste della famiglia, Edgardo iniziò un lungo viaggio verso Roma per diventare un buon cattolico. Ma la vicenda (e il suo seguito) non riguardò solo la famiglia Mortara. Mobilitò l'opinione pubblica liberale, indignò le comunità ebrariche, provocò l'entrata in scena del papa Pio IX stesso e finì per influenzare addirittura la storia d'Italia... -
La filosofia futura. Oltre il dominio del divenire
La filosofia futura mette in questione quella che da sempre è ritenuta una evidenza assoluta, secondo la quale ogni cosa del mondo è soggetta all'eterno flusso del divenire. La filosofia futura mostra che tale evidenza è il perimetro all'interno del quale il pensiero occidentale da sempre si stabilisce, e la civiltà dell'Occidente, ormai planetaria, va manifestandosi. L'uomo va alla ricerca del rimedio contro l'angoscia del divenire perché, innanzitutto, crede che il divenire esista. Quando si inizia a mettere in discussione questa fede, si incomincia a mettere in questione la logica stessa del rimedio. -
L'irrealtà del tempo
C'è un tempo della coscienza, fatto di presente, passato e futuro, di memoria e speranza, e un tempo della scienza, fatto di successioni e simultaneità. McTaggart li chiama serie A e serie B. Questo libro raccoglie i suoi scritti sul tema (""L'irrealtà del tempo"", ""Il rapporto tra Tempo ed Eternità"" e""Misticismo""), con un saggio, a cura di Luigi Cimmino, che, a partire da McTaggart, illustra gli sviluppi più recenti della filosofia del tempo. Viviamo nel tempo, e questo dovrebbe bastarci. Eppure diciamo che il tempo passa. Ma il 2005, che ci siamo lasciati alle spalle, è prima del 2006, e in questo suo esser prima pare non potersi muovere. Così ieri rispetto a oggi. Cos'è dunque che passa? -
Il discepolo
Una notte, curiosando nella biblioteca del padre, una ragazza fa una strana scoperta: un fascio di vecchie lettere indirizzate ""Al mio caro e sfortunato successore"". E, accanto alle lettere, un libro ancora più strano, dalle pagine completamente bianche eccetto quelle centrali, raffiguranti un drago e la scritta ""Drakulya"". Quel libro è la chiave d'accesso a un mistero - e a un orrore - sepolti nelle profondità della storia. Nei secoli, generazioni di studiosi hanno tentato di decifrarne l'enigma. E di scoprire la verità sul conte Vlad III detto l'Impalatore, principe nella Valacchia medioevale, paladino della Cristianità contro le orde degli invasori ottomani. Ora tocca alla giovane proseguire la ricerca... -
Quartine
Frammenti di una saggezza immortale, versi di insuperato lirismo e intensa spiritualità, questo sono le Quartine di 'Omar Khayyam. Come tutti i classici solcano i millenni, sconvolgono e consolano ogni lettore, anche quello contemporaneo, bisognoso delle certezze profonde che solo la grande poesia è capace di elargire. Tra i massimi poeti della storia universale, Khayyam fu anche scienziato, astronomo, matematico e filosofo. A lui si devono progressi decisivi nell'algebra e nella comprensione delle dinamiche che regolano il sistema solare. -
Pomo pero. Paralipomeni di un libro di famiglia
Un viaggio a ritroso nel tempo: è questo Pomo pero, un ritorno ai luoghi dell'infanzia e della giovinezza di Meneghello, con cui prosegue – a dieci anni di distanza –, il “ciclo di Malo” iniziato col suo celebrato capolavoro – Libera nos a malo. Sono pagine, queste, in cui con nuovo slancio emotivo e linguistico l'autore fa rivivere le tradizioni del paese natio nell'Alto Vicentino, attraverso le “voci” del dialetto e il suo incontro-scontro con l'italiano. Ci ritroviamo – filtrate dal ricordo e narrate con ironia e poesia in una struttura composita che alterna prosa, sequenze di vocaboli dialettali e versi – le “memorie di un italiano” del suo e del nostro tempo. I Paralipomeni del sottotitolo rivelano la loro natura di “aggiunte”, frammenti autobiografici che si riverberano sull'intera società e – servendosi della lingua come macchina del tempo – fanno di Malo un microcosmo che ancora oggi siamo chiamati a visitare. -
Pagine scelte di Luigi Pirandello
«Ho visto, a dieci anni, arrivare a casa mia, all'improvviso, Luigi Pirandello. Nel 1935, l'anno prima che morisse. Indossava la divisa di Accademico d'Italia, e io lo credetti un ammiraglio in alta uniforme. ""Cu si tu?"" mi domandò in dialetto. ""Nenè Camilleri sugnu"" risposi. ""Ah"" fece, passandomi per un attimo la mano sulla testa. E poi: ""C'è tò nonna Carulina?"". ""Sissì."" ""Chiamamilla. Dicci ca c'è Luicinu Pirannellu."" Andai nella stanza dove mia nonna dormiva (erano le tre di un pomeriggio afoso) e la svegliai: ""Nonna, c'è un ammiragliu ca si chiama Luicinu Pirannellu e ti voli parlari"". Mia nonna emise una specie di gemito e saltò giù dal letto. Andai nella camera dei miei genitori. ""E vinuto un ammiragliu ca si chiama Luicinu Pirannellu.""» (Andrea Camilleri). -
Capire il dolore. Perché la sofferenza lasci spazio alla gioia
È sempre difficile trasformare in parole il dolore senza snaturarlo, senza tradire il suo senso. Ed è difficile in una realtà che preferisce dimenticarlo o nasconderlo dietro a un benessere illusorio. Che lo si voglia o no, chiunque dovrà prima o poi confrontarsi con esso: tanto vale allora imparare a guardarlo negli occhi e non cercare di sfuggirlo. Vittorino Andreoli si fa qui testimone del dolore, non per sintetizzarlo in aride teorizzazioni ma per addentrarsi nella sua concretezza più viva, nel suo manifestarsi più autentico, offrendo al lettore molti suggerimenti per superare questa esperienza. E per capire che, in fondo, averne consapevolezza significa poi saper apprezzare pienamente la profondità del suo opposto, la gioia. -
Mitologia. Ediz. illustrata
Un libro ricco di illustrazioni e finestre interattive sull'antica Grecia e i suoi miti. Un percorso tra storia e mitologia, da Prometeo alla Guerra di Troia. Età di lettura: da 6 anni. -
Racconti
Francia, fine Ottocento. La Normandia, il mondo della finanza colonialista, amori infelici e legami spezzati, la guerra, l'inettitudine della classe media: questi i temi che ricorrono nelle tranches de vìe che vanno a comporre l'immagine di un paese decadente, immobile, di una borghesia piatta e mediocre, condannata a sopportare la realtà senza viverla. L'osservazione acuta del naturalista si coniuga in Maupassant a un'attenzione morbosa nei confronti dell'ambiguità delle sensazioni e della fragilità delle psicologie. L'introduzione di Louis Forestier, uno dei massimi studiosi di Maupassant, mette in luce le relazioni tra l'arte dello scrittore, la sua vita, la sua epoca, i suoi contemporanei. -
Domino
Londra, XVIII secolo. George Cautley, un giovane pittore in cerca di fortuna, conosce a un ballo di società la misteriosa e affascinante Lady Beauclair, alla quale promette di dipingere un ritratto. Durante le sedute di posa, la dama racconta a Cautley la scandalosa storia di Tristano, il celebre cantante italiano che, cinquant'anni prima, aveva infiammato le scene e i salotti londinesi. Allo stesso ballo, però, Cautley conosce anche il famoso pittore Sir Endymion Starker e la sua amante Eleanora. Anche lei posa per un ritratto, anche lei ha una tragica storia da raccontare, una storia che trascinerà l'inconsapevole Cautley incontro a un destino simile a quello di Tristano.