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Fare filosofia. Dalla semplice curiosità al ragionamento logico
Che cosa cercano di fare i filosofi? Come possono riuscirci? E la filosofia fa progressi? È in competizione con la scienza o si occupa di tutt'altro? Williamson affronta in modo nuovo e provocatorio alcune domande chiave sulla disciplina e mostra come la filosofia nasca da un impulso naturale insito nella curiosità umana, per crescere poi attraverso l'abilità di disputare razionalmente con gli altri. La filosofia ha la capacità di chiarire i nostri pensieri, e lo fa elaborando teorie che possono essere messe alla prova e confrontate fra loro con criteri del tutto analoghi a quelli in uso nelle scienze naturali e sociali. Spesso sollecitata a essere qualcosa di diverso - consulenza di vita, polemica politica, discorso moralizzante, psicologia o neuroscienza pop - la filosofia è invece una scienza a pieno titolo, interconnessa con le altre e autonoma quanto loro. -
L' universo in italiano. La lingua degli scritti copernicani di G...
Celebrato come esempio inarrivabile nella storia universale della scienza, nel mondo degli studi linguistici Galileo è anche considerato il capostipite dell'italiano scientifico pienamente maturo. Molti aspetti della sua lingua, però, non sono stati ancora indagati e quasi tutti i giudizi ammirati sulla prosa del grande scienziato non sono sorretti da un'analisi puntuale e sistematica delle forme, delle parole e delle strutture che convergono a definirla. Questo libro intende contribuire a colmare tale lacuna, approfondendo alcuni aspetti della lingua e dello stile dei cosiddetti «scritti copernicani» di Galileo, che hanno svolto un ruolo cruciale nella elaborazione del suo pensiero. Dopo aver analizzato nel dettaglio la lingua della «Lettera a Benedetto Castelli» del 21 dicembre 1613, l'autore si sofferma su diversi aspetti della sintassi e della testualità della «Lettera a Cristina di Lorena», per proporre infine un'interpretazione inedita delle cosiddette «Considerazioni circa l'opinione copernicana». -
La reconquista
Tra l'VIII e il XV secolo si è consumato nella Penisola iberica un lungo conflitto fra cristianità e islam. Di questo complesso fenomeno durato sette secoli molto si è scritto: battaglie, incursioni e assedi sono stati al centro di ricostruzioni accurate. Il volume offre una sintesi che va oltre la storia politica e militare, e tratta il tema dell'espansione musulmana e della lenta reconquista cristiana anche in termini di storia culturale. Col supporto di fonti sia latine sia arabe l'autore, accantonando contrapposizioni rigide, illustra tutta la fitta rete di relazioni quotidiane, scambi commerciali, rapporti culturali che caratterizzarono il periodo in questione, nel quale le identità religiose e politiche si confusero notevolmente. -
L'impresa. Fondamenti di economia e gestione sostenibile
Il volume fornisce l'impianto teorico e la strumentazione analitica per approfondire, in chiave strategica, manageriale e organizzativa, i temi dell'economia e della gestione sostenibile delle imprese. Il testo si differenzia dai contributi disponibili per una rilettura delle aree funzionali dell'impresa (ad esempio, la ricerca e sviluppo, la finanza, le operations, il marketing) che considera l'affermazione della trasformazione digitale, del nuovo concetto di creazione e distribuzione del valore e della transizione verso la sostenibilità. Inoltre, esso fornisce a studenti e docenti utili elementi per collegare i tradizionali ambiti di attività dell'impresa alle problematiche di tipo trasversale (ad esempio, lo sviluppo di innovazione, la gestione del capitale umano, la diversità e l'inclusione, la responsabilità sociale delle organizzazioni). Per le sue caratteristiche, il volume trova una collocazione ideale nei corsi delle Scuole di economia e di ingegneria. -
Filosofia dell'ambiente
Ci sono fondate ragioni per credere che la diga costruita da un castoro sia naturale e un bacino idroelettrico no? In che modo l'essere umano è diventato una grande forza geologica, in grado di alterare lo stato della biosfera? Quale rapporto intercorre tra l'ambiente umano e quello delle altre specie? La filosofia dell'ambiente si occupa di rispondere a domande come queste e, più in generale, di indagare la relazione tra gli umani e i loro dintorni. Il libro aiuta a capire la crisi ecologica attraverso una trattazione sistematica e scientificamente informata dell'ambiente dei viventi. L'idea che lo guida è che non è possibile gestire l'ambiente umano senza comprendere l'interazione tra i viventi e ciò che li circonda, e senza tener conto di come essi siano insieme prodotti e artefici dell'ambiente. -
I presocratici. Ritorno alle origini
Pensatori dell’inizio, i presocratici riflettono sul «principio» e al tempo stesso inaugurano un nuovo modo di pensare, la filosofia. Ma i presocratici appaiono anche come pensatori della fine, intesa come questione filosofica ma anche come disgregarsi della religiosità arcaica. Ultimi eredi di una cultura in cui logos e mito erano strettamente intrecciati, essi non esiteranno a sciogliere quel legame, pur continuando ad appartenere a quel mondo. Questo libro è un viaggio alle origini, dove la riflessione sul vivente e la meditazione sull’uomo s’incontrano. Due momenti originariamente uniti, ma destinati a separarsi, nella cosmologia e poi nelle scienze della natura da un lato, e nell’etica e poi nelle scienze umane dall’altro. Un pensiero dell’identità e della differenza, dell’essere e del nulla, della realtà dispiegata non meno che inquietante e sfuggente; come immaginare un’avventura più attraente di questa? -
Guerre ed eserciti nell'età contemporanea
Il rapporto millenario degli italiani con la guerra: le battaglie e le armi, la politica e la strategia, l'economia e la logistica, le fortificazioni, le opere d'arte che ritraggono o cantano guerre e soldati, la guerra di terra e quella di mare, poi quella dell'aria, la guerra delle informazioni, il mantenimento dell'ordine. ""Guerre ed eserciti nell'età contemporanea"": Le guerre totali dell'età contemporanea sono state contraddistinte da armi sempre più sofisticate e distruttive, da forze armate non solo di leva ma più spesso di volontari professionisti, da un crescente coinvolgimento dei civili, da un accresciuto ruolo della propaganda e dalle retoriche nazionaliste. Nell'Italia contemporanea c'è tutto questo e anche altro: il Risorgimento in armi e le guerre di unificazione nazionale, ma anche la guerra al brigantaggio e le prime campagne militari coloniali; la partecipazione alla Prima guerra mondiale e poi il Ventennio fascista, con il suo peculiare rapporto tra forze armate, società e politica; la lunga stagione repubblicana fino a un presente militare fatto di professionalizzazione e di partecipazione alle operazioni militari all'estero, che talora hanno profondamente diviso l'opinione pubblica. Questo volume conclude la serie ""Guerre ed eserciti nella storia"". -
Un gesuita nella città proibita. Matteo Ricci, 1552-1610
Matteo Ricci è una delle personalità occidentali più note in Cina. Arrivato nel 1582, vi rimase per quasi trent'anni svolgendovi un ruolo decisivo nella diffusione non solo del cristianesimo ma anche della cultura e della scienza europea. Avvalendosi delle fonti sia occidentali sia cinesi, Po-chia Hsia racconta la vicenda di questo leggendario gesuita, seguendolo dall'infanzia nella nativa Macerata agli anni della formazione nella Roma dei papi, dal soggiorno nell'India portoghese fino all'approdo in Cina, dove grazie alle sue conoscenze di cartografia, matematica e astronomia, e al prestigio acquisito, fu ricevuto alla corte imperiale dei Ming e fu il primo occidentale a poter entrare nella Città Proibita. -
In cerca di Amleto
«Però non puoi immaginare che male senta attorno al cuore: ma non importa» (Amleto, atto V, scena 2). Ad Amleto non si resiste: irresistibile è il personaggio e irresistibile è il suo dramma. In poco più di quattro secoli, la tragica vicenda del principe di Danimarca ha attirato l'attenzione di scrittori e filosofi, da Goethe e Hegel a Tolstoj e Thomas Mann. Ed è anche inafferrabile, per le contraddizioni, gli eccessi e le vie laterali che la trama imbocca e dopo poco abbandona. Ma resta un'invenzione unica, con scene in grado di far rizzare i capelli in testa al lettore, di commuovere sino alle lacrime, di provocare cupe risate. In un serrato confronto con il testo e con le letture che ne sono state date, Boitani mette a nudo i segreti, i misteri e il fascino senza tempo del capolavoro di Shakespeare. Con un saggio di Pietro Citati. -
Le vie del sapere
L’Europa nel Medioevo era un mondo aperto, varcato e attraversato da migliaia di uomini in movimento, assieme alle loro idee. Prelati e monaci percorrevano distanze anche molto lunghe da un monastero o un’abbazia all’altra per visitare comunità o impiantarne di nuove. Penitenti e pellegrini intraprendevano lunghi viaggi allo scopo di visitare i sepolcri dei martiri o le vestigia di Cristo, per non parlare di quelle forme particolari di pellegrinaggio che furono le crociate o le ben note migrazioni di popoli. Senza scordare i mercanti, che via mare e via terra, oltre alle loro merci, trasportavano idee, immagini, racconti, forme artistiche, invenzioni a loro volta acquisite ed ereditate – in Siria come in Egitto, in Africa come in Spagna e in Sicilia – dal millenario patrimonio della tradizione orientale ed ellenistico-romana. -
Il demone della battaglia. Alessandro a Isso
Novembre 333 a.C., Alessandro affronta a Isso la grande armata di Dario III. A contrapporsi sono il coraggio e l’ambizione del giovane re di Macedonia, alla testa dell’esercito forgiato dal padre Filippo, e la potenza di un impero. Dopo ore di lotta furiosa, coperto di sangue e di polvere, Alessandro smonta da cavallo ed entra nella tenda di Dario, abbandonata dal sovrano nemico in fuga. Il Macedone non soltanto ha inferto un colpo mortale alla Persia: ha combattuto con slancio irresistibile alla testa dei suoi uomini, dando forma a un mito che durerà nei secoli. La sera della battaglia il suo modo travolgente di conquistare la vittoria è già leggenda. Gastone Breccia ci restituisce uno dei personaggi che più hanno segnato la storia dell’Occidente nel suo giorno perfetto, quando riuscì a vivere in armonia con il «demone della battaglia» che sembrava possederlo e lo rendeva invincibile. -
Il diritto di annoiarsi. Darsi il tempo per pensare
La noia è un'emozione considerata per lo più negativamente, oggi molto temuta. Bisogna per forza fuggire dalla noia? Oppure è possibile «imparare» ad annoiarsi? Alcune persone si annoiano più di altre? Tante domande alle quali il libro darà una risposta, oltre a mostrarci come ci si annoia diversamente nelle differenti fasi della vita e come è possibile gestire questa emozione, viverla consapevolmente e trarne benessere. Il tempo della noia ci permette di entrare in connessione con ciò che portiamo nel profondo e con ciò che siamo. -
Sorelle e fratelli. Crescere insieme: uguali ma diversi
Le relazioni tra fratelli e sorelle sono più durature dei matrimoni, sopravvivono alla morte dei genitori, riemergono anche dopo litigi che avrebbero interrotto qualsiasi amicizia e rappresentano l'impronta dell'infanzia che persiste nella vita adulta. Da piccoli, il più delle volte i rapporti sono paritari ma, con il passare degli anni, possono crearsi discrepanze dovute a differenze di età, conoscenze, abilità sociali, risorse e risultati raggiunti. E che cosa succede quando le famiglie si frantumano e si ricostruiscono? Sorelle e sorellastre, fratelli e fratellastri come affrontano la nuova e inaspettata vita? Facciamo il punto su un legame indissolubile, potente, a elevato rischio di conflittualità. -
Correre e ultracorrere. Saremo tutti ultramaratoneti?
La corsa sembra un atto estremamente pragmatico, ma cela in sé dimensioni mentali ed esistenziali tanto profonde quanto lunga è la distanza che si percorre. Correre ultradistanze è diventata una forma di espressione singolare degli umani dei nostri tempi, che mettono a durissima prova il proprio corpo, cercando di silenziare la loro mente. Gabriele Ferretti fa il punto su corsa e ultracorsa, sul mutamento antropologico che l'ultramaratona porta con sé e sulle ragioni biologiche, psicologiche e filosofiche che spingono ad arrivare al limite, per poi continuare a correre. -
Il giorno in cui finì la Grande Guerra. Losanna, 24 luglio 1923: ...
Quel 24 luglio 1923 fu il giorno in cui scoppiò la pace? Sì e no. La pace è una condizione temporanea, non un’entità permanente: è instabile. Un trattato di pace annuncia, da un punto di vista normativo, la fine delle ostilità fra gli Stati, ma non la fine delle violenze o dei risentimenti. Quel giorno terminò il decennio della Grande Guerra, ma ciò che subentrò fu un ordine internazionale precario e pur sempre caratterizzato dalla violenza. A Losanna si disinnescarono alcuni conflitti, ma si innescarono nuove ostilità. Marx aveva ragione: noi tutti creiamo la nostra storia, ma non nella maniera in cui crediamo di farlo.rnIl 24 luglio 1923 venne firmato a Losanna l’ultimo trattato che poneva fine alle ostilità della Grande Guerra. Jay Winter racconta ciò che accadde quel giorno e come milioni di civili si trasformarono in ostaggi, scambiati per il raggiungimento della pace: la maggioranza dei cittadini greco-ortodossi della Turchia perdette il diritto di cittadinanza e di soggiorno in quello Stato, lo stesso accadde alla maggior parte dei cittadini musulmani della Grecia. Di fatto venne introdotta nel diritto internazionale una definizione di cittadinanza basata sulla religione. Il secondo prezzo della pace fu pagato dal popolo armeno al quale non venne riconosciuta una patria nelle terre da cui era stato espulso. E così il 24 luglio 1923 la pace venne prima della giustizia e aprì la strada alle forze che porteranno nel 1939 alla guerra globale. -
Le forme del bello
«Un maestro della filosofia contemporanea ci aiuta a spostare lo sguardo per capire di più. Il che significa capire diversamente grazie alla bellezza» Federico Vercellone Dal modello classico all'estetica dell'assenza di regole: la storia dell'idea di bellezza è segnata dal progressivo disgregarsi del paradigma armonico di un perfetto ordine cosmico in cui il bello si collega al vero e al bene. Se in età moderna si fa esperienza del molteplice e dell'individuale, a fine Settecento si approda a una netta rivincita del sublime e del brutto. Ma è soprattutto il Novecento che rivendica il valore estetico della deformità e delle dissonanze come generatori di ordini sconosciuti. E così, malgrado il discredito che in alcune teorie colpisce oggi il concetto di bello, sorprendentemente esso continua a rinnovarsi, sottraendosi a qualunque definizione univoca e conclusiva. Remo Bodei ci ha fornito una chiave d'accesso a un concetto che non cessa d'interrogarci destabilizzandoci. -
Italia 1943. La guerra continua
«La guerra, ultima fase del fascismo trionfante, ha agito su di noi più profondamente di quanto risulti a prima vista. La guerra ha distolto materialmente gli uomini dalle loro abitudini, li ha costretti a prendere atto con le mani e con gli occhi dei pericoli che minacciano i presupposti di ogni vita individuale, li ha persuasi che non c'è possibilità di salvezza nella neutralità e nell'isolamento» Giaime Pintor Il 1943 è un anno drammatico, fra i più difficili da interpretare nella storia d'Italia. Luca Baldissara ripercorre lo svolgersi e il rapido e caotico susseguirsi degli eventi politici e militari, ricostruendo le tappe della crisi di regime e dell'implosione dello Stato, indagando il lento organizzarsi dell'antifascismo e restituendo la varietà delle esperienze di guerra degli italiani di allora. Nel fare ciò dà voce ai protagonisti e agli attori dell'epoca e così ricostruisce le dinamiche della vita in un paese alle prese con una guerra che pareva infinita. Andare a quell'anno significa fare un passo decisivo nella comprensione della storia dell'Italia contemporanea e di cosa significhi e produca l'esperienza della guerra tanto sui governi e le istituzioni, quanto sulla società e gli individui. -
Storia ecologica dell'Europa. Un continente nell'Antropocene
Possiamo pensare di arrivare a economie decarbonizzate e circolari, in una parola sostenibili, senza aver compreso la storia ecologica dei luoghi nei quali viviamo? Definire l'Europa è un'impresa scivolosa. La sua diversità, la storia evolutiva e i confini mutevoli rendono il luogo quasi proteiforme. Eppure, paradossalmente, è immediatamente riconoscibile, con i suoi caratteristici paesaggi umani, le foreste un tempo grandiose, le coste mediterranee e i panorami alpini. Questo libro non vuole essere un racconto cronologico degli eventi naturali che si sono succeduti, ma illustra scenari ed eventi emblematici che ci aiuteranno a descrivere il rapporto uomo/ambiente, evidenziando come l'insieme delle trasformazioni avvenute in Europa abbia contribuito a porre le basi per portare il pianeta Terra nell'attuale epoca dell'Antropocene. -
Voci del grande stile. Prose e poesie fra due secoli
I tre tasselli che compongono il volume tracciano un percorso che va dal Gadda lettore di Manzoni e sperimentatore di strepitose macchine espressive alla linea maestra della poesia moderna, che arriva poi all'esperienza della lirica padana e milanese contemporanea. Grazie al costante riferimento ai testi di scrittori e poeti paradigmatici del Novecento - fra gli altri: Saba, Ungaretti, Montale, Pavese - l'autore mette in gioco i tratti che fanno del linguaggio la qualità determinante di una letteratura di specie nuova, che intreccia i generi e ne altera i confini, scendendo così dalla torre d'avorio in cui si era confinata. Ne risulta uno sguardo originale sulla produzione del Novecento, ma anche una mappa utile ad attraversare alcuni sentieri della tradizione e a ricostruire aspetti dell'esperienza letteraria coeva ai lettori. -
Le basi del diritto canonico. Dopo il codice del 1983
Il volume affronta in maniera organica e agile l'ordinamento giuridico della Chiesa cattolica nelle sue basi positive, a partire dal Codice di diritto canonico promulgato da Giovanni Paolo II nel 1983. Questa nuova edizione aggiornata pone particolare attenzione alle novità normative intervenute negli ultimi anni: dalla riforma della Curia romana, all'apertura alle donne di lettorato e accolitato, alla revisione del diritto penale canonico.