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Domani è un posto enorme. Un'amicizia con Chuck Kinder
""Non lasciare mai che la verità intralci una buona storia"" amava dire Chuck Kinder a Nicola Manuppelli, il giovane italiano che avrebbe voluto scrivere la sua biografia. Le cose che Kinder gli andava raccontando di sé non erano necessariamente vere, ma erano buone storie. I due si erano conosciuti nel 2008. Divenuti presto intimi amici, il celebre scrittore gli aprì le porte del suo mondo: un'allegra brigata di ""pessimi uomini"" con i loro meravigliosi romanzi e le loro vite disastrate e complesse, rinsaldate però da un fortissimo senso dell'amicizia. Basato sulle lunghe chiacchierate e le centinaia di email che Manuppelli ha scambiato con Kinder, la moglie e gli amici, Domani è un posto enorme è un romanzo di iniziazione, ma pure il ritratto di un eccezionale circolo letterario. Nelle sue pagine rivivono le atmosfere, le discussioni, le bravate compiute da quei ""fuorilegge"" che gravitavano in-torno a Chuck Kinder: amici e allievi quali Raymond Carver, Richard Ford, Scott Turow, Lee Maynard, Thomas Zigal, Tobias Wolff, Larry McMurtry e Michael Chabon, il quale fece rivivere queste esperienze nel romanzo - poi film - Wonder Boys. Tra feste, sbronze colossali, gite in rafting e lezioni di scrittura, dall'imprevedibile giorno in cui Chuck Kinder e Raymond Carver divennero amici per la pelle a quello in cui lo stesso Carver suggerì all'allora esordiente Richard Ford di andare a conoscere Kinder per sbloccare la sua crisi creativa, il memoir di Manuppelli tratteggia uno speciale approccio all'arte, all'amicizia, all'esistenza e anche all'amore; al tempo stesso, celebra l'opera di Chuck Kinder e ricorda a tutti, lettori e aspiranti scrittori, che ""domani è un posto enorme"", come lo sono la vita e la letteratura. -
Verso nord
Secondo romanzo di Willy Vlautin, ""Verso Nord"", al tempo della sua prima uscita, nel 2008, confermò ciò che in molti avevano già intuito: stava nascendo un autore in grado di dare voce agli emarginati, a quegli individui la cui esistenza è un campo di battaglia senza premi, se non la semplice sopravvivenza. Definito fin da questi esordi il nuovo John Steinbeck - per i temi affrontati ma anche per la prosa secca e cristallina e per lo sguardo compassionevole ma mai troppo sentimentale verso i propri personaggi - Vlautin ha consolidato questa sua vocazione anche con i successivi romanzi. Dopo avere raccontato, in ""Motel Life"", la storia di due fratelli in fuga per le strade del Nevada, in ""Verso Nord"" Vlautin si concentra su una figura femminile che con loro ha molto in comune. Anche lei abita un mondo di desolazione e sconfitta, anche lei è aggrappata alla speranza di una nuova vita. Da Las Vegas, dove vive, Allison Johnson fugge da un insoddisfacente lavoro come cameriera e e da un fidanzato violento e si mette in viaggio verso nord, diretta a Reno, Nevada. Appena ventenne, ha un bambino nella pancia, una dipendenza dagli alcolici e una pessima considerazione di sé. Tormentata dagli errori del passato, Allison tenta di ricostruirsi una nuova esistenza in una nuova città, avendo come unico conforto le conversazioni immaginarie che intrattiene con il suo eroe, Paul Newman. Fino a quando, tra i casinò, i diner e le strade di periferia, non troverà qualcuno che combatte la sua stessa battaglia. -
Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar
La prima autobiografia mai edita dello scenografo, tre volte premio oscar, Dante Ferretti, in occasione dei suoi imminenti 80 anni. Un memoir, un viaggio dalla provincia italiana degli anni quaranta alla Hollywood di oggi, una carrellata dietro le quinte di film che hanno fatto la storia del cinema. Il volume include bozzetti originali, molti dei quali inediti, e un ricco materiale fotografico selezionato dall’autore. -
Robicheaux
Dave Robicheaux è un uomo tormentato: tra gli incubi ricorrenti sul Vietnam, la battaglia contro l’alcolismo e l’improvvisa perdita dell’amata moglie Molly, i suoi pensieri vanno alla deriva da un ricordo inconciliabile all’altro. Durante un’indagine, scopre che potrebbe essere lui stesso il colpevole della morte violenta dell’uomo che ha tolto la vita alla sua Molly. Mentre lavora per ripulire il proprio nome e dare un senso all’omicidio, Robicheaux incontra un incredibile cast di personaggi e una rinascita di forze sociali oscure che minacciano di distruggere tutti coloro che ama. Quello che emerge non è solo un romanzo crudo, suggestivo e graffiante, ma anche uno studio straziante dell’America: il conflitto costante di questa nazione tra il senso di grandezza del passato e l’eredità della vergogna, la sua facile seduzione da parte di ricchi e demagoghi e la sua inclinazione per la violenza e vendetta. -
Good pop, bad pop. Un inventario di Jarvis Cocker
Abbiamo tutti una collezione di oggetti che ci hanno visto crescere – foto, biglietti, vestiti, souvenir ammucchiati in una scatola, stipati in un cassetto, dimenticati in un armadio – e come noi anche Jarvis Cocker, autore di canzoni indimenticabili, star del Brit Pop e accumulatore seriale reo confesso. In ""Good pop, bad pop"" Cocker affronta – letteralmente – il buio della propria soffitta e la stravagante accozzaglia di oggetti che la ingombrano: testimoniano i suoi anni di formazione come musicista, il funzionamento del suo processo creativo, gli esordi dei Pulp, ma anche la terra e i tempi che lo hanno visto crescere, le decadenti periferie urbane dell'Inghilterra del Nord all'epoca della Thatcher. Un vero e proprio tesoro da scandagliare con affetto ma anche con tanta, tanta ironia. Tra le pagine di questo “inventario”, Cocker cataloga reperti e invita a giocare a keep or cob, tenere o buttare. Da una camicia Gold Star in policotone a un pacchetto di Wrigley's Extra, dalla collezione di astronauti in plastica e occhiali rotti ai tentativi adolescenziali di scrivere canzoni, queste madeleine scovate nella spazzatura si trasformano in lenti d'ingrandimento e mettono a fuoco l'eccezionale vita di Jarvis Cocker, dei Pulp e della cultura pop del secolo scorso (nel bene e nel male, come sottolinea il titolo del volume). Da questi apparenti rottami di una vita Cocker trae storie a volte toccanti, a volte spassose, e tra foto, ritagli e giochi di grafica, offre al lettore un libro che è anche un oggetto pop, un lavoro sopraffino di graphic design, un bellissimo esempio di Pop Art. Perché in fondo questa non è una storia di vita. È la storia di una soffitta. -
L' angelo di Budapest. I giorni della rivolta
San Diego, 1988. John Angel sembra il classico self made man americano che da semplice tassista di origini ungheresi è diventato un grande imprenditore dell'industria automobilistica statunitense... ma la notizia della nomina di un nuovo ambasciatore russo in Ungheria risveglia vecchi demoni riportando l'uomo al tempo in cui veniva ancora chiamato Janos Angyal e il suo nome evocava la leggenda... Angel il rivoluzionario, insieme a tanti altri giovani ungheresi, infiammava la rivolta di Budapest del 1956 contro i carri armati degli invasori sovietici. Dopo anni, per Angel è arrivato il momento di tornare in patria per chiudere i conti con la storia. Edizione arricchita con un saggio storico introduttivo di Umberto Maiorca e con le fotografie esclusive della Fondazione Pubblica per le ricerche sulla Storia e le Società dell'Europa Centro-Orientale e dell'archivio Fortepan. -
Parole come pane. Tutto è connesso: ecologia integrale e novità s...
Ci sono alcune parole chiave che possono aiutarci a leggere un mondo interconnesso, toccando argomenti e macro fenomeni (economia, lavoro, economia, giovani, comunità, periferia, Europa, cura, libertà, profezia, uguaglianza...) caratteristici di una fase storica che si spera di definire ""della post pandemia"". Questo ""tempo nuovo"" chiamerà sempre più in causa responsabilità individuali e collettive, forte senso delle relazioni umane, volontà di abbracciare stili di vita rinnovati, dando valore alla cittadinanza attiva. Atteggiamenti che contrastano con almeno due grandi mali della nostra epoca: l'individualismo e l'assertività. Oggi appaiono più che mai necessari incoraggianti percorsi di speranza, formando le coscienze alla responsabilità per la ""casa comune"". Le parole qui affrontate attingono al Concilio Vaticano II e al magistero di papa Francesco, dalla Evangelii Gaudium, alla Fratelli tutti, passando per la Laudato sì', perché possano innervare la pastorale ordinaria della Chiesa e alimentare un confronto aperto e proficuo tra comunità cristiana e società civile. Un libro ricco di spunti e provocazioni, pensato in occasione della celebrazione a Taranto della 49esima Settimana Sociale sul tema «Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #Tuttoèconnesso». -
Io, Felicia. Conversazioni con la madre di Peppino Impastato
Nell'estate del 2002 Felicia Bartolotta, la madre di Peppino Impastato, si racconta a due giovani attivisti, Angelo Sicilia e Mari Albanese, tra gli animatori del primo Forum Sociale Antimafia di Cinisi. Sono conversazioni intime e toccanti: ""Mamma Felicia"" racconta del suo passato, del rapporto conflittuale col marito, del grande amore per suo figlio Peppino, della sua scelta, alla morte violenta di quest'ultimo, di aprire le porte della sua casa a tutti i giovani, per coltivare la memoria e spargere semi di consapevolezza per il futuro. Nelle parole di Felicia, che appoggiò e sostenne suo figlio nel suo opporsi alla mafia, trovano posto la voglia di giustizia di una donna indomita e insieme la tenerezza di una madre che ricorda aneddoti dell'infanzia di Peppino, della sua giovinezza dedita alla militanza politica, della sua tragica fine. Felicia racconta la sua paura, i suoi timori, il suo dolore, ma con lo sguardo al futuro e alle nuove generazioni: le sue parole diventano prassi, agire quotidiano, dialogo incessante, ma soprattutto un messaggio attualissimo di speranza per il futuro. -
Se fosse felicità?
È domenica, e come sempre le bambine e i bambini di via Martinelli scendono nel giardino condominiale. In questo luogo magico - dove l'erba è alta e profuma di primavera, tra una vecchia altalena e una fontana senz'acqua - i più piccoli trascorrono il pomeriggio insieme giocando e divertendosi, litigando e facendo nuove amicizie. Ma per Arturo, Zoe e Giulio, i protagonisti di questa storia avventurosa e piena di emozioni, sarà anche l'occasione per riflettere sulla cosa più bella del mondo, la felicità, e su come provare a ricercarla. Età di lettura: da 7 anni. -
Giovanna d'Angiò regina di Napoli (dal 1343 al 1381)
Questo libro, che racconta la vita di Giovanna Prima e le vicende del suo regno, ha il pregio di trarre l'argomento della narrazione da uno dei periodi più straordinari e drammatici della storia di Napoli. Dato curioso: su questo periodo esiste la più vasta documentazione possibile e desiderabile. Sembra quasi che dignitari e funzionari della corte angioina, del tempo di Carlo I in poi, si siano preoccupati di fornire ai posteri tutti i particolari dai quali ricostruire ciò che fecero e l'ambiente che li circondò. Una legione di studiosi, alcuni dei quali valorosissimi, attesero allo spoglio dei registri, degli atti ufficiali, delle lettere, dei conti, e raccolsero tutto in ponderosi volumi. Ma quel lavoro immane non era servito che a piccoli saggi eruditi, illustranti particolari momenti della vita della regina Giovanna. Il libro di Italo de Feo supplisce a questa lacuna dando alla storiografia italiana un saggio esauriente e per molti aspetti, definitivo. Nessuna fonte di qualche importanza è tralasciata in una narrazione che fa rivivere i testi non come morti e ammuffiti documenti di un'epoca lontana ma come brani di vita palpitante e attuale: perché la donna che sta al centro di questa storia non era soltanto una regina, ma una creatura delicata che, al tempo stesso, interessa e commuove. Di Giovanna in questo libro sono dette le debolezze, che del resto ella non nascose neppure al Papa imputandole «alla fragilità del sesso», ma anche le virtù umane e, diciamo pure, «napoletane»: come l'incrollabile ottimismo, la generosità, il senso dell'amicizia, la gentilezza, infine, che contribuì molto alla sua leggenda. -
La strada di Wigan Pier
Pubblicato nel 1937 e introvabile da anni, The Road to Wigan Pier è uno dei libri più acuti di Orwell. La prima parte è un'inchiesta narrativa sulle zone industriali del nord dell'Inghilterra che racconta dal di dentro le condizioni di vita degli operai: le miniere, la pessima situazione abitativa, la disoccupazione. La seconda parte è un pungente pamphlet, una critica del socialismo dogmatico della borghesia inglese lontana dalla classe operaia, atteggiamento che porta a un allontanamento dal socialismo delle persone che invece ne beneficerebbero. Orwell non fa una mera elencazione delle sofferenze dei lavoratori, si immerge invece col proprio corpo – condizione per lui irrinunciabile – nell'esperienza della miseria smascherando di contro il falso atteggiamento della classe media verso il proletariato. Una denuncia attuale più che mai in un momento storico in cui la sinistra istituzionale e i media mainstream considerano morta la classe operaia, quando invece a morire numerosi sono ancora i lavoratori e le lavoratrici. -
I raffreddori
Età di lettura: da 3 anni. -
Diamanti
Diamanti, trasparenti e puri, promesse immacolate. Pagati con carte di credito qui, e con il sangue altrove. Mamma, se scavassi una buca in giardino, troverei un diamante? No, cara; non ci sono diamanti qui. Dove sono i diamanti, allora? Oh, in altri paesi. Per esempio in Africa... -
L'isola delle ombre
Il dottor Wallaby la sa lunga sui brutti sogni e ha sempre con sé il suo vademecum contro ogni tipo di incubo. Dalle trappole per quelli ansimanti, ai grandi buchi scavati per quelli giganti; dalle gabbie per gli incubi urlanti, ai cibi collosi per quelli brulicanti… Esiste un rimedio per ogni incubo ed è per questo che tutti gli animali vanno da lui e dal suo fido assistente, il dingo Sirio. Ma di fronte al caso del tilacino anche Wallaby deve arrendersi. Che sogno è un sogno vuoto, sordo, profondo e immobile? Solo il libro più antico di tutti svelerà il mistero… Come in un manuale di altri tempi, le tavole finali di Claudia Palmarucci sono dedicate alle specie estinte, perché questo libro sa essere divertente e molto serio al tempo stesso. Età di lettura: da 6 anni. -
C'era una volta e ancora ci sarà
Alla sua opera prima, vanta già un clamoroso successo planetario. Pubblicato contemporaneamente in nove diversi paesi, un libro che percorre la linea del tempo. Un oggetto che si apre come un fuoco d’artificio per illuminare il passato e le mille domande che ci pone il futuro.rnUna fiaba che ci riguarda. Si narra che tutto è cominciato miliardi di annirnfa quando sul nostro pianeta le terre presero forma tra fuoco e lapilli.rnPoi arrivarono i dinosauri, poi arrivammo noi, poi le magnificherncostruzioni che fummo in grado di inventare e poi arrivarono le macchinernche ci hanno permesso di accorciare le grandi distanze e tenerci piùrnvicini. E questo è successo solo cento anni fa. Poi è un correre semprernpiù veloce verso l’oggi, con i panorami che cambiano, gli uccellirnche migrano, l’autunno alle porte e solo un minuto fa la lucina accantornal letto di un bambino che si è spenta. La fiaba può finire così?rnNo, se quel bambino esprime un desiderio tutto ricomincia di nuovo.rnDa quella cameretta, partiranno minuto dopo minuto, le giornaternprossime, le settimane venture, i mesi e gli anni a venire. Su questorntempo che ancora non c’è possiamo solo fantasticare.rnUn libro geniale che con la sua originale architettura racconta la storiarndi tutti e interroga sulle storie di ciascuno. Età di lettura: da 7 anni. -
Due piccoli orsi
Finalista Premio Andersen 2022. Miglior libro 0/6 anniDietro il mirino della Rolleiflex lo sguardo di un’artista - raccontata con grande partecipazione nelle pagine finali da Alessandra Mauro - capace di ritrarre la dolcezza. Più morbidi di quelli di peluche, birichini quanto Yogi e Bubu, più golosi di Winnie the Pooh, allegri quanto Baloo, i due piccoli orsi di Ylla vi accompagneranno per prati boschi e fiumi fino a quando non vi perderete insieme a loro....Due piccoli orsi, fratello e sorella, si stanno affacciando per la prima volta dalla loro tana, all’arrivo della primavera. La loro mamma sta per andare in cerca di buon miele selvatico e li ammonisce a non allontanarsi perché il mondo è ancora troppo grande per loro. Quelle raccomandazioni però vengono presto dimenticate e i due piccoli orsi di gioco in gioco, di fiore in fiore, di albero in albero si allontanano un bel po’ da casa. Quando se ne rendono conto, dalla cima di un albero, tana e mamma non sono in vista. Sfidano l’acqua, fanno l’asse d’equilibrio su un tronco sospeso, chiedono anche a tutti gli animali sul loro cammino notizie della mamma, ma nessuno pare saperli aiutare. Solo la cornacchia, che sa tante cose, li sgrida perché alla mamma non si disobbedisce! Stanchi e tristi, fratello e sorella si accoccolano vicini e si addormentano. In quell’angolo di prato la loro mamma, aiutata dalla cornacchia, li ritrova. Prova a fare la voce severa, ma non dura a lungo, perché la contentezza di tutti è più dolce di qualsiasi miele selvatico. -
Esplorazione
La piccola Elisa spesso si allontana, la confusione le dà fastidio, e lo ha fatto anche questa volta, in occasione della festa per il compleanno del papà di Lorenzo, alla periferia della città, al confine con la campagna. I quattro amici di Elisa partono in spedizione per ritrovarla: Lorenzo apre la strada con la sua torcia. L'incontro con gli animali selvatici, il timore di aver perso l'amica, l'euforia dell'essere da soli, i rumori e i suoni della natura, che all'imbrunire è ancor più misteriosa... E poi un rumore di passi, l'apparizione di un gigante, la paura, la caduta nel fiume e la fuga che come in una fiaba li conduce verso una casa immersa nel bosco e nel buio della notte. Tuttavia non è una strega ad accoglierli, ma una donna gentile che nella sua umile casa, dopo averli rifocillati, li invita a tornare al punto di partenza. E poi ancora la pioggia e il timore della perdita fino a un finale che ricongiunge tutti, Elisa compresa, in cui a trionfare sono i legami che tengono insieme cinque piccoli amici. Una grande avventura che ha il fascino delle prime scoperte. Età di lettura: da 6 anni. -
L'estate dei tuffi
Il papà di Zoe è in un ospedale per malati di mente. Lei lo va a trovare con la mamma, ma quando lui non vuole più, lei continua ad andarci da sola e si mette ad aspettare in giardino. Così, giorno dopo giorno, diventa amica di un’altra paziente, Sabina, che è una nuotatrice e insieme passano l’estate parlando e facendo finta di tuffarsi e di nuotare nel giardino. Il calore che per ora il suo papà non è in grado di darle le arriva da Sabina. Zoe e Sabina, attraverso i loro tuffi immaginati, stanno nuotando insieme verso l’amicizia e l’accettazione della diversità e delle difficoltà. Poi il papà di Zoe torna finalmente a casa. Sta meglio, ma ancora non è felice e la bambina capisce che forse non è così grave, che nella vita si può convivere anche con la tristezza, qualcosa che appartiene a ciascuno di noi. Età di lettura: da 6 anni. -
Il bambino del tram
Emanuele dorme: è l'alba quando sua madre esce di casa per avvisare il marito che nel ghetto sono arrivati i tedeschi. Emanuele, svegliatosi per il trambusto, la vede dalla finestra che, sotto la minaccia di un mitra, sale su un camion tedesco. Corre per raggiungerla, ma lei con un calcio lo allontana. Da solo, disperato sale su un tram, la circolare, da cui scenderà solo dopo tre giorni. A quasi settant'anni dal rastrellamento del ghetto di Roma, una delle più commoventi storie del 16 ottobre 1943. Un racconto potente, direttamente distillato dalle parole del protagonista, Emanuele Di Porto. Un libro per non dimenticare il cuore di una grande città in quell'autunno ferito e feroce. E per riflettere, una volta di più, su chi siamo e su chi eravamo. Età di lettura: da 7 anni. -
Dal vinile a Spotify. Quello che resta sono le canzoni
Dal vinile come oggetto di culto all'ascolto mordi e fuggi dello streaming, da Sanremo a X Factor: cambia la fruizione, ma le canzoni e gli autori restano. Roberto Razzini, Managing Director di Warner Chappell Music Italiana, racconta l'evoluzione della musica in questi anni - dai supporti ai metodi di fruizione e promozione - con lo sguardo privilegiato di chi è stato testimone e protagonista, dietro le quinte, di molti dei maggiori successi musicali di queste tre decadi. Dagli esordi come ragazzo di bottega alle trasferte a Los Angeles, dal primo tour con Umberto Tozzi alla collaborazione con Burt Bacharach e tanti autori e interpreti, italiani e stranieri. La storia di una passione che si è fatta mestiere, sempre dalla parte delle canzoni. ""State per leggere un racconto di vita, ma anche un piccolo manuale di storia recente della discografia italiana. Dal vinile a Spotify, certo, ma passando per qualche decennio di rivoluzioni, che ogni volta sembravano dover distruggere e ricostruire il settore da capo. Ritroverete le classifiche, le star del momento o le leggende eterne, anche con qualche gustoso dettaglio visto dal backstage: dalla costruzione dei grandi successi, alla scoperta di nuovi personaggi, alle colonne sonore delle pubblicità storiche. I momenti d'oro e quelli di crisi, del passato e del presente."" Dalla prefazione di Marta Cagnola.