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Il diritto del lavoro nel pubblico impiego
La seconda edizione del volume, mantenendo inalterate finalità didattica e metodo, tiene conto degli sviluppi normativi intervenuti nella disciplina del pubblico impiego contrattualizzato e anche dei nuovi contratti collettivi, i primi che, ai fini della disciplina comune di natura patrizia, accorpano in soli quattro comparti le pubbliche amministrazioni. L'analisi della normativa di fonte collettiva costituisce il tratto di maggiore diversificazione dalla precedente edizione. Il volume, infatti, nelle materie ove la contrattazione collettiva ha potere di regolamentazione, riporta la disciplina contrattuale comune ai quattro comparti, senza tralasciare le differenziazioni tra i diversi comparti, se presenti. L'aggiornamento normativo, oltre a tener conto della compiuta realizzazione della quarta riforma, ha riguardato tutti i provvedimenti legislativi intervenuti sino alla data di stampa, tra i quali la cd. ""legge concretezza"" (l. 19 giugno 2019, n.56) che ha modificato alcune norme in materia di reclutamento e mobilità. -
Farmacognosia e fitoterapia. Basi farmacologiche e aspetti applicativi
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Introduzione all'apprendimento statistico. Con applicazioni in r
L'apprendimento statistico si riferisce a una serie di strumenti per modellizzare e comprendere set di dati complessi. Si tratta di un'area sviluppata di recente nella statistica e si fonde con sviluppi paralleli nell'informatica, in particolare, nel machine learning. Con l'esplosione dei problemi legati ai Big Data, l'apprendimento statistico è diventato un campo di forte interesse in molte aree scientifiche, nel marketing, nella finanza e altre discipline, non ultima la ricerca applicata all'Epidemiologia, di vitale importanza, come si è visto, per l'infezione da SARS-CoV-2. Questo libro è nato dalla necessità di un trattamento più ampio e meno tecnico, concentrato più sulle applicazioni dei metodi e meno sui dettagli matematici. Contiene esercitazioni che illustrano come implementare i metodi di apprendimento statistico utilizzando il diffuso pacchetto software R. Le esercitazioni forniscono al lettore una preziosa esperienza pratica. Il libro è adatto a studenti universitari avanzati o studenti di corsi magistrali in statistica o campi quantitativi correlati o chiunque desideri utilizzare strumenti di apprendimento statistico per analizzare i propri dati. -
Atlante di anatomia
Edizione italiana sulla seconda in lingua inglese. -
Agricoltura sostenibile attraverso le biotecnologie
Nutrire la popolazione umana in modo sostenibile è uno dei problemi più importanti che le società sono chiamate ad affrontare nel XXI secolo. Negli ultimi trent'anni la nostra conoscenza di come le piante crescono, si sviluppano e interagiscono con l'ambiente è notevolmente aumentata e le conquiste ottenute grazie alle biotecnologie hanno considerevolmente cambiato le pratiche di miglioramento genetico e di costituzione varietale. In questo volume sono descritti tutti i metodi di laboratorio utilizzati per migliorare le produzioni e aiutare gli agricoltori a nutrire la popolazione a livello mondiale. Nutrire una moltitudine di persone, coltivando piante e producendo alimenti, è una sfida complessa. Molti studenti sono cresciuti nelle città e non hanno idea della complessità dei processi di produzione e dei numerosi problemi che emergono nella filiera tra produttori e consumatori. Imparare a conoscere le sfide associate alla produzione di alimenti, servirà a coinvolgere tutti gli studenti nella ricerca della soluzione del problema. -
La vita interiore
Desideria, giovane, bella e spietata, figlia adottiva di Viola, ricchissima e corrotta, confessa al narratore, che la incalza e la induce a una chiarezza estrema, una vita di ribellione alla propria famiglia, alla propria classe, alla società che l’ha generata. Spinta dalla Voce interiore, dallo spirito di rivolta, non esita di fronte alla prostituzione, all’orgia, alla trama di un sequestro, a una rapina, all’incesto. La vita interiore è stato definito “il romanzo più terribile” di Moravia: sette anni di lavoro, sette stesure, lo sconvolgente ritratto di una borghesia che sembra capace soltanto di far male e farsi male. -
I becchini. L'ultimo inverno della Repubblica di Weimar
Un resoconto travolgente delle ultime dieci settimane della Repubblica di Weimar e di come Hitler e i suoi nemici hanno seppellito la prima democrazia tedesca.rnrn«Un periodo che abbiamo studiato solo sui manuali di storia d'improvviso si accende di tinte forti – Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitungrnrn«In Russia sono bastati cinquantamila bolscevichi per fare la rivoluzione; in Germania gli elettori del Partito comunista sono circa sei milioni. In Italia Mussolini ha dato la scalata al potere con l'aiuto di duecentomila fascisti. Il partito nazionalsocialista di Adolf Hitler può contare su una base di circa dodici milioni di elettori. Per quanto tempo ancora si può sperare di mantenere in piedi la repubblica tedesca?» – Hubert Renfro Knickerbocker, 1932rnrnNovembre 1932. La Repubblica di Weimar sta vacillando. L'economia è in rovina, il clima politico si fa sempre più violento e gli scontri tra comunisti e nazionalsocialisti infuriano per le strade. Nel parlamento e nella cancelleria faccendieri, avventurieri, estremisti e demagoghi sono impegnati in una spietata lotta per il potere, fatta di imposture, menzogne, battaglie e inganni. Di lì a poche settimane cinque uomini decideranno le sorti della Germania. Insieme ai nazionalsocialisti Adolf Hitler e Joseph Goebbels, i cancellieri Franz von Papen e Kurt von Schleicher tessono una rete di intrighi intorno all'anziano presidente Paul von Hindenburg in una drammatica scalata al potere. Rüdiger Barth e Hauke Friederichs hanno attinto a diari, lettere, documenti inediti e appunti personali di un gran numero di attori e osservatori, e ne hanno ricavato un resoconto travolgente delle ultime dieci settimane della Repubblica di Weimar e di come Hitler e i suoi nemici hanno seppellito la prima democrazia tedesca. -
Come apprendono i bambini
""I bambini non hanno bisogno che qualcuno li forzi a imparare, che dica loro cosa imparare o come. Se permettiamo loro di avere sufficiente accesso al mondo reale, comprese le nostre stesse vite e i nostri lavori, capiranno benissimo quali cose siano veramente importanti per noi e per gli altri e costruiranno per loro stessi un percorso migliore di quello che noi potremmo realizzare per loro."" Quando fu pubblicato per la prima volta nel 1967, questo libro, oggi un classico, fece scalpore. Il suo scopo era dimostrare a genitori e insegnanti che imparare è naturale quanto respirare: se ci fidiamo dei bambini e della loro innata capacità di imparare ancora prima che mettano piede in un'aula scolastica, allora potremo creare delle scuole che rendano l'apprendimento facile e naturale. Il compito di genitori e insegnanti è preparare scuole per i bambini e non preparare i bambini per la scuola, perché i bambini imparano da tutto quello che vedono, ovunque si trovino, non solo in speciali luoghi di apprendimento. Introduzione di Deborah Meier. -
Il ritorno del re. Il Signore degli anelli. Vol. 3
«La scacchiera è pronta e le pedine si sono messe in moto.»Gandalf sa bene che ormai Sauron è pronto a sferrare il suo attacco: una nube nera incombe sulle Terre degli Uomini, oscurando il sole e le speranze. Il mago è a Minas Tirith, ultimo baluardo di coloro che si oppongono all’Oscuro Signore: qui accorreranno Théoden e i suoi Rohirrim; qui si ricongiungeranno Pippin e Merry, i due mezzomini che hanno saputo dimostrare tutto il proprio valore; qui si attende il ritorno dell’erede di Isildur, che arriverà per la via più inaspettata. E mentre una grande battaglia infuria a Gondor, Frodo e Sam affrontano a Mordor gli ultimi terribili passi del loro cammino: devono vincere la stanchezza e la paura per gettare l’Anello Unico nel fuoco del Monte Fato. Nel terzo e conclusivo volume de Il Signore degli Anelli il Bene trionfa, ma non senza grandi perdite, e il mondo a cui i valorosi combattenti fanno ritorno non sarà mai più lo stesso, come è stato per Tolkien dopo la Grande Guerra e come accade a tutti coloro che hanno attraversato grandi e piccoli cambiamenti: epiche o intime che siano, le battaglie forgiano chiunque, uomini, elfi, nani o hobbit allo stesso modo. -
Il sogno della macchina da cucire
Bianca Pitzorno, creatrice di personaggi indimenticabili ed esperta cucitrice in prima persona, dà vita in queste pagine a una storia antica percorsa da uno sguardo modernissimo. Narrare della sartina di allora significa parlare delle donne di oggi e dei grandi sogni che dovrebbero diventare invece diritti: alla libertà, al lavoro, alla felicità.rnrnLa manovella della macchina da cucina gira: ogni giro una storia, ogni storia una donna che lotta, ama e spera.C’è stato un tempo in cui non esistevano le boutique di prêt-à-porter e le grandi catene di moda a basso prezzo, e ogni famiglia che ne avesse la possibilità faceva cucire abiti e biancheria da una sarta: a lei era spesso dedicata una stanza della casa, nella quale si prendevano misure e si imbastivano orli ma soprattutto – nel silenzio del cucito – si sussurravano segreti e speranze. La voce narrante di questo romanzo è una sartina a giornata nata a fine Ottocento, una ragazza di umili origini che impara da sola a leggere e ama le romanze di Puccini ma più di tutto sogna una macchina da cucire: prodigiosa invenzione capace di garantire l’autonomia economica, lucente simbolo di progresso e libertà. Cucendo, la sartina ascolta le storie delle tante persone che la circondano: la marchesina Ester, che va a cavallo e studia la meccanica e il greco antico; Miss Lily Rose, giornalista americana anticonformista; le sorelle Provera con i loro scandalosi tessuti parigini; Assuntina, la bimba selvatica... In una società rigidamente divisa per censo anche per la sartina giungerà il momento di trovare la sua strada nel mondo, con la sola forza dell’intelligenza e delle sue sapienti mani. -
Il bel viaggio. Insegnare letteratura alla generazione Z
«Percorrere i sentieri della letteratura, e condurre i più giovani a inoltrarvisi, è sempre – per citare un verso di Itaca del poeta greco Konstantinos Kavafis –, ancora oggi, davvero un ""bel viaggio"".»I classici della letteratura hanno ancora tanto da dire, in particolare alla generazione dei ragazzi di oggi, sempre iperconnessi attraverso i social. Eppure, in un contesto che si muove con velocità e che premia le connessioni più che le riflessioni, le parole di grandi autori del passato rischiano di confondersi con il rumore di fondo, non essere lette con la giusta prospettiva e quindi apparire polverose e inutili, lontane dalla realtà. La sfida più grande per gli insegnanti (ma non solo) è quella di ristabilire un legame tra gli scrittori e i giovani, per svelare come romanzi, racconti, poesie, pagine scritte decenni e secoli fa possano regalare emozioni e spunti straordinari. Roberto Carnero, forte di un'esperienza più che ventennale sul campo, propone alcune idee e strategie per un confronto con i docenti, le figure che per prime sono chiamate ad affascinare i lettori di domani, ma anche con tutti coloro che sono interessati a comprendere il valore cruciale della letteratura nella formazione personale. -
Un'altra storia inizia qui
Dalle visite in carcere che fece Carlo Maria Martini lungo tutto il suo mandato episcopale nasce la riflessione racchiusa in queste paginern«Chi sbaglia può sempre correggersi: sicché come esigono i principi costituzionali, la pena deve guardare sempre al futuro» - Marta Cartabiarn«Prima di ogni altra cosa, ciò che andrebbe epurato dal linguaggio e abolito dalle pratiche mondane - non solo quelle penali - è proprio la crudeltà» - Adolfo Cerettirn“Entrai a piedi nella città, passai di fianco alle grandi carceri di San Vittore, diedi una benedizione e pensai: lì vivono migliaia di persone che devo andare a trovare.” Con queste parole Carlo Maria Martini ricordava il suo ingresso a Milano il 10 febbraio 1980. Dalle visite in carcere che fece lungo tutto il suo mandato episcopale nasce la riflessione racchiusa in queste pagine: come e perché fare in modo che la pena sia giustizia ma anche ricomposizione? Marta Cartabia, presidente della Corte costituzionale, e Adolfo Ceretti, docente di Criminologia, si confrontano con il magistero di Martini spiegando il valore che esso continua a racchiudere e la necessità ancora viva di ciò che l’arcivescovo auspicava: una giustizia che ricucia i rapporti piuttosto che reciderli, promuova i valori della convivenza civile, porti in sé il segno di ciò che è altro rispetto al male commesso. -
Il cielo sopra Varsavia
Varsavia, oggi. Pavel, commerciante di tessuti, è inseguito dalla malavita polacca per un debito che ha contratto. Costretto a cercare di recuperare la somma del denaro che gli consentirà di rimanere vivo, cerca soccorso presso i suoi amici. Uno di questi, Bolek, divenuto ricco grazie al traffico di stupefacenti, si offre di aiutarlo, ma gli chiede in cambio un prezzo molto alto: il tradimento di un amico comune. Per le strade di una Varsavia disperata e indifferente, Pavel combatte la sua lotta per avere salva la vita e mantenere la sua dignità di uomo. -
Nata libera. La straordinaria avventura della leonessa Elsa
Nata libera è la storia della leonessa Elsa, svezzata e cresciuta da Joy Adamson insieme al marito guardiacaccia in una riserva del Kenya. Joy stabilisce un forte legame con il cucciolo di leone rimasto orfano e per assicurarle la sopravvivenza le insegna a nutrirsi, cacciare finché la vita con gli umani diventa troppo stretta. Elsa, una volta diventata autonoma nella caccia, dovrà tornare alla natura alla quale appartiene. Un percorso tutt’altro che lineare, pieno di rischi, tristezze per il distacco ma anche conquiste e gioie sia per la leonessa che per la famiglia adottiva. Dalla prima pubblicazione nel 1960, la storia di Elsa, anche grazie alla trasposizione cinematografica del 1966, ha commosso milioni di lettori nel mondo ed è ancor oggi una delle cronache più intense del ritorno in libertà di un animale. Per la prima volta ritradotto e pubblicato in modo completo, Nata libera è una storia a cui tornare ancora e ancora. -
Nella quiete del tempo
“Ho sempre voluto scrivere un romanzo dove creare e descrivere un mondo che, come tutti gli esseri viventi, nasce, cresce e alla fine muore.” Così nelle parole dell’autrice il senso di questo libro, pubblicato in Polonia nel 1996, dove fu accolto con grande attenzione e si aggiudicò il premio della Fondazione Koscielski, e uscito in Italia nel 1999. Dopo il successo di I vagabondi, e dopo aver riproposto Guida il tuo carro sulle ossa dei morti, Bompiani riporta in libreria un altro romanzo fondamentale di una grande scrittrice, premio Nobel per la letteratura 2018.rnrn«Olga Tokarczuk ci ricorda perché leggiamo romanzi: per entrare in un mondo immaginario, del tutto estraneo e infinitamente familiare allo stesso tempo». - The Prague Postrnrn«Tokarczuk usa un linguaggio ricco, articolato, stratificato, che fin dalla costruzione delle frasi ha qualcosa di intrinsecamente sovversivo perché mette in dubbio lo stato di cose esistente. È una persona che trasforma la curiosità e lo stupore in letteratura». - Wlodek Goldkornrnrn«Un libro curioso e commuovente». - The IndipendentrnrnPrawiek è un villaggio sospeso nel tempo, “un luogo al centro dell’universo”: percorso dai fiumi Bianca e Nera, punteggiato da alture come la Collina dei Maggiolini, ha quattro arcangeli a vegliare i suoi confini e un Tempo scandito dalle consuetudini più semplici. Le guerre e gli eventi della storia portano scompiglio anche qui, come nel resto del mondo, ma a Prawiek le giornate ruotano attorno alle preghiere, al mulino e al macinacaffè, alle nascite e alle morti, alle piccole storie degli eccentrici personaggi che lo abitano: Spighetta, che si nutre di ciò che resta dopo la mietitura; il castellano Popielski, che dedica la vita a un misterioso gioco da tavolo; Ruta, che ama i funghi più delle piante e degli animali; l’Uomo Cattivo, rimasto solo così a lungo da dimenticare la sua natura umana. Una fiaba dal passo solenne e rarefatto sulla stretta inesorabile del tempo e sul rapporto sublime e grottesco tra uomo e mondo. -
Volo di notte
Fabien, giovane pilota, sorvola pianure e montagne dell'America del Sud sul suo biplano per portare a termine la missione affidatagli dal responsabile Rivière, che lo segue via radio dall'aeroporto di Buenos Aires. Siamo agli albori dei collegamenti aerei internazionali e librarsi tra le nuvole comporta un rischio di vita ma regala anche emozioni fuori dal comune. Quando un uragano porta fuori rotta il biplano le sorti del coraggioso Fabien sono segnate: il serbatoio del carburante sempre più vuoto, i messaggi con l'aeroporto sempre più difficili. Eppure oltre alla certezza della fine c'è solo la risolutezza del giovane aviatore, deciso a non fermarsi. E a godere anche in quel momento del senso di meraviglia per ciò che osserva sotto di sé e sopra le nuvole. Antoine de Saint-Exupéry, conosciuto dai lettori di tutto il mondo per Il Piccolo Principe, ebbe una vita intensa e sorprendente, contraddistinta dalla passione per i voli aerei e dalla voglia di superare ogni limite, proprio come il protagonista di questa storia. -
Ritorno in Lettonia
Prosegue la riscoperta di una delle grandi scrittrici del novecento italiano: Marina Jarre. Con Ritorno in Lettonia Jarre continua, riscrive e chiude un racconto dalla forma autobiografica iniziato ne I padri lontani. Insieme al figlio, Jarre ci guida in un doloroso viaggio laddove tutto ha preso avvio, in quella terra dove è nata ma difficile da chiamare patria. La voce narrante si muove sulle tracce di una figura paterna ripudiata che continua a farsi sentire: quella di un sommerso della storia in quanto ebreo vissuto in un momento in cui quell’identità era una condanna. Marta Barone lo presenta come “un libro potentissimo, che esplora le profondità vertiginose del senso di colpa e della rimozione con l’intransigenza e il disgusto per l’enfasi che sono una costante nella prosa di Jarre”. Una preziosa occasione per rileggere Marina Jarre, per apprezzarne le parole secche e i pensieri penetranti anche nel dolore. -
Teatro. Testo inglese a fronte
Questo volume rende giustizia al grande drammaturgo George Bernard Shaw, premio Nobel per la letteratura nel 1925. Per la prima volta vengono offerte tredici commedie, quelle più significative di un corpus composto da una cinquantina di opere: tra queste, per citarne alcune, figurano La professione della signora Warren, Il seduttore, Le armi e l’uomo, L’altra isola di John Bull, Uomo e superuomo, Pigmalione e Santa Giovanna, ormai considerate classici della storia mondiale del teatro. Il testo originale, curato dallo specialista Dan H. Laurence per la prestigiosa collana «Penguin Classics», è accompagnato da nuove traduzioni ampiamente commentate e da ricche prefazioni con note introduttive e apparati critici: un contributo fondamentale agli studi sul teatro shaviano che permette di collocare i singoli plays nel loro contesto storico-culturale. Ma c’è di più: l’edizione prevede anche la pubblicazione delle «prefaces», spina dorsale ideologica in cui l’autore stesso spiega la concezione del suo teatro di idee. Shaw, nella sua lunga e prolifica carriera, visse intensamente le speranze e le illusioni che alimentarono la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, senza mai rinunciare allo spirito iconoclasta e al gusto per il paradosso. I testi qui raccolti – oltre a delineare un quadro evolutivo del suo pensiero, da Carlyle al socialismo fabiano, dal culto di Ibsen al concetto di superuomo – illustrano ampiamente il suo percorso verso la definizione di un «Nuovo Teatro», impegnato a smascherare ogni forma di ipocrisia e teso a denunciare i molti mali della società capitalista. -
Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri
Cominciato nel 1956 e rimasto incompiuto alla morte dell'autore, questo libro è il tentativo di John Steinbeck di riscrivere, modernizzandolo nella lingua e nella forma, il classico della letteratura inglese del XV secolo Le Morte d'Arthur di Thomas Malory, che lo aveva affascinato fin da ragazzo. Queste sette storie del ciclo arturiano sono trasposte con nuova enfasi e passione e con tutta la forza cui ci ha abituati la narrativa dello scrittore americano, e riescono a conquistare i lettori che già amano Steinbeck come gli appassionati di mitologia cavalleresca. -
Le due torri. Il Signore degli anelli. Vol. 2
«Ma mentre la porta crollava e tutt'intorno gli orchi urlavano preparandosi alla carica, dietro di loro s'alzò un mormorio, come un vento lontano, e ben presto divenne il clamore di molte voci che all'alba gridavano strane notizie. Gli orchi sulla rocca, avvertito quel clima di sgomento, esitarono e si volsero a guardare. Ed ecco, improvviso e terribile, dalla torre soprastante squillare il grande corno di Helm.»Nelle Due Torri la Compagnia si sgretola. Merry e Pippin sono fatti prigionieri dalle forze del Male, ma riescono a fuggire e trovano soccorso tra gli Ent, esseri giganteschi, mezzi alberi e mezzi umani, con i quali si lanceranno all'attacco della torre di Saruman. Aragorn, Legolas e Gimli stringono un'alleanza con i guerrieri di Rohan, un popolo fiero e luminoso come l'argento di cui si veste, che per secoli ha resistito all'assalto delle tenebre. Nel frattempo Frodo e il devoto Sam continuano il loro faticoso viaggio verso il Monte Fato guidati da Gollum, l'antico possessore dell'Anello Unico. Ma spaventose creature li attendono e il loro cammino si interrompe tragicamente ancora una volta.