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Disuguaglianze diverse
Un gruppo di studiosi (economisti, sociologi, politologi), uniti dal comune interesse di ricerca sulle diverse dimensioni e i multiformi aspetti che assume la diseguaglianza nella vita delle persone, ha costruito un interessante libro che analizza come la diseguaglianza intersechi la vita degli italiani, per tutta la sua durata, e fin dalla culla. L'obiettivo che si pongono è quello di capire se vi sia un trend migliorativo o meno e se vi siano politiche che possono essere intraprese per ridurla a livelli accettabili. Fra gli argomenti toccati troviamo le competenze, scolastiche e per la vita, le carriere lavorative, la polarizzazione dell'occupazione; per entrare poi più direttamente nell'analisi delle disuguaglianze: di genere, di reddito, dei consumi, della salute e della tassazione. Vengono proposti anche alcuni focus su ricchezza e disuguaglianza, classi sociali e abitazione, capitale sociale e infine su voto e consapevolezza politica. -
Non nel mio giardino. Prendere sul serio i movimenti Nimby
I No Tav in Val di Susa, i No Ponte in Sicilia, i No Discarica a Chiaiano (Napoli), i No Dal Molin a Vicenza sono solo alcuni dei movimenti sempre più presenti nelle cronache locali e nazionali con cui si confrontano politici e comuni cittadini. Possono apparire schierati contro ""il progresso"""", ma le cose stanno davvero così? Si possono liquidare come gruppi di facinorosi violenti o come oscurantisti ed egoisti pronti a tutto per difendere il loro pezzo di terra a scapito del bene comune? A partire dall'attualità, questo volume fornisce una lettura nuova e articolata dei movimenti di protesta Nimby (acronimo dell'espressione inglese """"Not in my backyard"""", """"Non nel mio giardino"""", con cui si indicano le opposizioni locali a opere sgradite) e ne mette in luce gli aspetti sia positivi sia negativi al fine di fornire una attenta, imparziale e onesta analisi di un fenomeno socialmente pregnante, che non può essere liquidato con un semplicistico giudizio pro o contro."" -
Eurasia. Storia di un miracolo
L'idea di un predominio europeo nella storia mondiale ha ispirato molte teorie della società e della cultura. Si riteneva che dall'antichità al capitalismo, attraverso feudalesimo e Rinascimento, vi fosse una progressione lineare che in Europa aveva trovato compimento. Ancora oggi molti credono in un ""miracolo"""" europeo cui sarebbe dovuta la supremazia globale dell'Occidente. Goody smantella sistematicamente questa visione eurocentrica. Se un miracolo si è davvero dato, ha avuto per protagonista non l'Europa, ma l'Eurasia, a partire dalla rivoluzione urbana e dall'invenzione della scrittura, che interessarono Medio Oriente, Cina e India ben prima del nostro continente. Iniziò così uno scambio di esperienze e conoscenze tra Oriente e Occidente che li ha visti alternarsi nel ruolo di leadership. Se con il Rinascimento l'Europa avviò, grazie soprattutto alla secolarizzazione della cultura, un lungo ciclo di crescita, questa supremazia sembra oggi giunta ad esaurimento, con il ritorno del testimone nelle mani dell'Oriente."" -
Eroi della politica. Storie di re, capi e fondatori
Storie vere e storie immaginarie di eroi fondatori e dei loro seguaci, di capi e di popoli, di despoti e di liberatori. Dal civile Odisseo che vince il Ciclope selvaggio e mostruoso a Cristoforo Colombo che inventa i cannibali. Poi Romolo, che fa nascere Roma dal rito etrusco d'un vomere di bronzo. Seguono il mago Merlino e Giuliano l'Apostata, a mostrarci come e perché si diventi re e imperatori. Ma il potere di un capo è fatto anche di sangue, inganni, tradimenti e morte, come si vede dall'esempio di Flavio Giuseppe o dalle malefatte del Riccardo III di Shakespeare. E si fonda anche sulla messa in scena rituale e grandiosa, come nel caso del Re Sole, di Napoleone e di Hitler, che ai monumenti e alle pietre affidano la propria passione di sopravvivenza millenaria. Infine, in un immaginario happy end, la grandezza di Francesco d'Assisi, e della sua utopia d'un gregge senza pastore, e quella di Nelson Mandela, fatta di amore per la vita e di responsabilità. -
I tre mondi. Corpi, opinioni e oggetti del pensiero
Quanti sono i mondi che compongono l'universo in cui viviamo? Contro i sostenitori di una concezione monistica o dualistica, Popper propone in questo piccolo libro una visione plurale, fatta di tre sottouniversi. Il Mondo 1 comprende i corpi fisici: è il mondo delle pietre e delle stelle, delle piante e degli animali. Il Mondo 2 è quello mentale o psicologico: il mondo dei nostri sentimenti di piacere e di dolore, dei nostri pensieri e delle nostre percezioni. Ma è sul Mondo 3 che Popper sofferma più a lungo l'attenzione, quello che include i prodotti della mente umana. È il mondo delle lingue e dei racconti, delle storie e dei miti religiosi, delle teorie scientifiche e delle costruzioni matematiche, in cui trovano ugualmente posto l'""Amleto"""" di Shakespeare, la """"Quinta"""" di Beethoven e la Costituzione americana, oggetti come dimostra l'autore altrettanto reali degli altri."" -
Violenza e ordini sociali. Un'interpretazione della storia
Tutte le società devono confrontarsi con la violenza. Il modo in cui esse governano e limitano la violenza ha implicazioni enormi per il loro sviluppo economico e politico. In questa originale interpretazione della storia umana gli autori descrivono due grandi ordini: gli stati naturali e le società moderne ad ""accesso aperto"""". Gli stati naturali, che hanno caratterizzato la storia umana durante gli ultimi diecimila anni, limitano la violenza attraverso la manipolazione politica dell'economia da parte di élite chiuse. Dalla rivoluzione industriale in avanti, in alcune società si è sviluppato un nuovo ordine sociale che allo stesso tempo contiene la violenza e garantisce la crescita attraverso un """"accesso aperto"""" alle organizzazioni economiche e politiche. Nel descrivere il passaggio dall'uno all'altro modello il libro propone un quadro concettuale di ampio respiro, illustrando le dinamiche del cambiamento e mostrando come istituzioni sociali durature e impersonali possano governare un mondo imprevedibile e in costante mutamento."" -
Italiani mangiapatate. Fortuna e sfortuna della patata nel Belpaese
Arrivata dal Nuovo Mondo nel Cinquecento, la patata è stata probabilmente l'alimento che più ha contribuito a far uscire l'Europa dalla fame. Eppure in Italia per lungo tempo non ha avuto fortuna. Solo nell'Ottocento si diffuse ampiamente, soprattutto come coltivazione di montagna. La patata modificò il regime alimentare degli italiani, contribuendo a emancipare le campagne dalla sottoalimentazione, migliorando il tenore di vita. E ciò avvenne sotto la spinta congiunta delle carestie e dell'opera educativa di alcuni spiriti illuminati, che vinsero il sospetto o il disprezzo per quell'esotico alimento. In un viaggio sorprendente attraverso memorie di viaggiatori e libri di cucina, trattati e letteratura Gentilcore racconta una vicenda ancora largamente sconosciuta nella quale si specchiano oltre due secoli di storia sociale, economica, culturale del nostro paese. -
I prigionieri italiani negli Stati Uniti
Il tema dei prigionieri di guerra incontra oggi un rinnovato interesse, da parte tanto degli studiosi quanto dei lettori: basta pensare ai due fortunati volumi pubblicati negli ultimi anni in questa stessa collana sui prigionieri italiani in Russia (Giusti) e in Germania (Hammermann) nella seconda guerra mondiale. Questo nuovo libro racconta per la prima volta in maniera completa la sorte degli oltre 50 mila militari italiani catturati dagli Alleati e condotti in prigionia negli Stati Uniti. Con grande ricchezza di fonti e testimonianze l'autore ne traccia l'intera parabola, dalla cattura in Nord Africa e in Italia al trasferimento negli Stati Uniti, descrivendo le divisioni tra chi collaborava e chi no, il trattamento nei vari campi di internamento, il contributo dei prigionieri allo sforzo bellico americano, l'atteggiamento dell'opinione pubblica e degli italoamericani, infine il rimpatrio. Ne emerge un'esperienza ricca di implicazioni politiche, sociali, culturali e umane, unica nel quadro delle esperienze di prigionia nella seconda guerra mondiale. -
Sessualità e psicoterapia di coppia
Dimensione fondamentale nelle relazioni intime, la sessualità è anche il terreno privilegiato su cui si dovrebbe svolgere il lavoro psicoterapeutico di coppia. Il volume presenta i temi della sessualità e dell'attaccamento inserendoli nel quadro degli schemi funzionali e disfunzionali delle relazioni di coppia. Grazie anche a un ampio ricorso alla casistica, disponiamo così di una lettura avanzata delle dinamiche di coppia e delle loro rappresentazioni nei partners e nel terapeuta. -
L' autismo. Dalla diagnosi al trattamento
I disturbi dello spettro autistico sono relativamente frequenti - colpiscono circa un bambino ogni 150 nati - e risultano più comuni in età pediatrica di tumori, del diabete e dell'AIDS messi insieme. Negli ultimi anni questo tipo di disturbi ha ricevuto crescente attenzione con diverse proposte di trattamento, non sempre efficaci e scientificamente fondate. Questo volume affronta l'autismo nella sua complessità e fornisce gli strumenti più aggiornati sia per una diagnosi attendibile sia per trattamenti basati su prove scientifiche, secondo le linee guida pubblicate dall'Istituto Superiore di Sanità. -
Il debito pubblico. Quando lo Stato rischia l'insolvenza
Oltre il centoventi per cento del Pil: il debito italiano pesa come un macigno sulle generazioni future. Come ridurlo? Il debito costituisce da tempo uno dei principali problemi dell'economia italiana, ma in seguito alla crisi che ha colpito l'economia mondiale la situazione è diventata drammatica. Il caso della Grecia rende attuale una eventualità che sembrava impossibile per paesi economicamente maturi: il rischio di insolvenza da parte dello Stato. Nel volume si racconta la storia del debito pubblico nel nostro paese e si spiegano tutti i meccanismi che portano alla sua formazione, fino alla crisi dei debiti sovrani nell'area dell'euro. -
Lo stato costituzionale di diritto e le insidie del pluralismo
Quali sfide e quali trasformazioni deve affrontare lo stato costituzionale di diritto nella temperie attuale, caratterizzata dal pluralismo dei valori e dal pluralismo giuridico? Non vi è forse il rischio che il pluralismo costituzionale minacci il principio di legalità, sin qui assicurato dalla preminenza del diritto statale con l'accentramento delle fonti ufficiali? Questo volume si propone di affrontare questi temi cruciali attraverso studi di carattere settoriale e specifico nella convinzione che solo mediante indagini particolari si possa ricostruire tutta la complessità della questione, che si pone in modo diverso in relazione ai differenti rami del diritto contemporaneo. Gli ambiti giuridici qui esaminati sono quelli della filosofia e teoria del diritto, della storia del diritto, del diritto costituzionale, del diritto comparato, del diritto amministrativo, del diritto internazionale, del diritto penale e del diritto tributario. Ad ognuno di essi viene dedicato un saggio esplorativo certamente ben lungi dall'essere esaustivo, ma che intende suggerire una metodologia di approccio ai problemi attuali di ricostruzione istituzionale alla luce del mondo giuridico globale. -
Voci dalla guerra civile. Italiani nel 1943-1945
Una ricostruzione di spessore dei grandi eventi del terribile biennio 19431945 in cui un sensibile storico, Luigi Ganapini, intesse tanto che le pagine davvero ""parlano"""" le voci di chi, da una parte e dall'altra, quegli eventi si trovò a vivere. Brani di diari e memorie dell'Archivio Diaristico di Pieve Santo Stefano danno vita, respiro, colore, speranza, dolore ai momenti che segnarono la guerra civile degli italiani: 25 Luglio, 8 Settembre, la rottura col Fascismo, l'immagine del """"nemico"""", la Resistenza e la Repubblica sociale, l'esperienza della deportazione e dei lager, l'attesa e la partecipazione dolente di chi rimaneva a casa, ad aspettare, a patire, a sperare. Le anime, e l'anima, di una nazione che nell'autunno 1943 pareva destinata a scomparire. Non scomparve. Quelle voci di allora, raccolte con passione e rispetto da Luigi Ganapini, parlano agli italiani di oggi."" -
Il decennio rosso. Contestazione sociale e conflitto politico in Germania e in Italia negli anni Sessanta e Settanta
Il 1968: nessun'altra data della storia recente riesce a sollevare ancor oggi, nell'Europa sia occidentale che orientale, emozioni così intense, dibattiti così accesi. Ciò vale in particolar modo per l'Italia e la Germania, dove sin dalla seconda metà degli anni Sessanta governi, partiti, assetti politici ed istituzionali si trovarono di fronte a proteste sociali e politiche il cui decorso fu inizialmente pacifico, ma che in seguito, dopo i mesi ""caldi"""" dell'anno 1968, conobbero una escalation in forme sempre più violente. Vennero così alla luce i profondi deficit di legittimazione presenti anche nelle democrazie parlamentari, in particolare in quelle che erano emerse da un passato fascista, come la Germania e l'Italia. Proprio in riferimento a questi due paesi il volume si propone di mettere a fuoco circostanze, cause e conseguenze della protesta sociale e della violenza politica. Il libro inoltre, indagando le cause delle proteste di massa in entrambi i paesi e i possibili motivi della loro degenerazione violenta, apre nuove prospettive per una storia comparata del terrorismo dì sinistra nelle due democrazie post-fasciste e presenta prime riflessioni su fenomeni di influenza e transfer reciproci."" -
Il federalismo alla prova: regole, politiche, diritti nelle regioni
Nell'opinione diffusa, la riforma regionale è fallita. Ma questa opinione, ancorché non priva di elementi d'appoggio, raramente è basata su un'analisi dei fatti; più spesso è il precipitato dei luoghi comuni che popolano gli editoriali e i commenti dei mezzi di informazione. Occorre invece muovere proprio da un'analisi approfondita dei caratteri e dei risultati dell'esperienza regionale, come si fa in questa ricerca. Essa ha consentito, innanzitutto, di sfatare due tra i più radicati e diffusi luoghi comuni (pur, singolarmente, opposti fra loro): da una parte, l'idea che l'autonomia regionale abbia fallito nel suo obiettivo fondamentale, cioè superare gli inconvenienti dell'uniformismo adattando regole e politiche pubbliche alle diverse identità, caratteristiche ed esigenze delle comunità territoriali; dall'altra, la convinzione che l'autonomia regionale abbia dato luogo a una giungla inestricabile, a una babele di politiche pubbliche e normative differenziate, che complicano e appesantiscono l'attività delle imprese e la vita delle famiglie, e minacciano l'uguaglianza tra i cittadini nell'esercizio dei diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione. -
Avvocati che fecero l'Italia
Questo volume pone in evidenza l'impegno profuso dagli avvocati italiani a sostegno dell'Unità del Paese. L'attenta illustrazione, per ogni parte d'Italia, di figure di avvocati che - accanto all'attività forense - hanno contribuito alla formazione del nostro Stato unitario consente di apprezzare il ruolo non certo secondario svolto in proposito così da singoli avvocati, come dal gruppo professionale nel suo complesso. Sia nelle vicende anteriori all'Unità sia in quelle successive, numerosi avvocati hanno messo a disposizione le loro conoscenze specifiche prima per la progressiva diffusione e poi per la realizzazione di quegli ideali ""nazionali"""" su cui si è basato il nuovo Stato italiano. Il libro consente di riesaminarne l'impegno civile e l'attività politica e professionale, e di percepirne la confluenza nella nuova élite dirigente """"nazionale"""". Accanto a personalità famose come Rattazzi, Crispi o Pasquale Stanislao Mancini se ne trovano numerose altre meno note: tutte comunque significative dell'apporto rilevante dato dai singoli avvocati - ognuno secondo i suoi talenti, ognuno con il colore della sua passione agli anni cruciali della nostra Unità nazionale."" -
Il governo delle Regioni: sistemi politici, amministrazioni, autonomie speciali
Sulla riforma regionale è in corso un dibattito acceso. Da molte parti si chiede un ripensamento radicale. Una riflessione seria non può che partire, tuttavia, da un'analisi approfondita della realtà, dell'esperienza regionale e dei suoi risultati. Anzi delle esperienze regionali, dal momento che alle autonomie regionali si chiedeva, innanzitutto, di identificare assetti, prestazioni e servizi adeguati alle diverse realtà territoriali e dunque opportunamente differenziati. Nel sistema costituzionale italiano, differenziazioni di fondo negli assetti emergono con nettezza sin dalle origini, a partire dalla distinzione tra Regioni a statuto speciale e Regioni a statuto ordinario; accentuandosi poi con l'apertura, nel 1999, ad un'autonomia che consente di declinare variamente la stessa forma di governo, la struttura degli organi, i sistemi elettorali. La ricerca svolta da Astrid induce a riflessioni di fondo sugli assetti dei governi e delle amministrazioni regionali, sui sistemi politici che si sono affermati nelle varie realtà, sui caratteri degli apparati amministrativi e sul loro rendimento in termini di rappresentatività democratica, qualità dei servizi ai cittadini, trasparenza delle gestioni. Così come sulle ragioni e sull'attualità della maggiore differenziazione introdotta nel sistema dalla stessa Assemblea Costituente, quella tra Regioni di diritto comune e Regioni ad autonomia speciale. -
Annuario di diritto dell'energia 2012. Il regime giuridico delle infrastrutture dell'energia
L'Annuario di diritto dell'energia nasce con l'obiettivo di stimolare la riflessione giuridico-istituzionale intorno ai temi dell'energia, sempre più cruciali per gli equilibri politici ed economici a livello nazionale ed internazionale. Questa seconda edizione approfondisce le tematiche relative al regime giuridico delle infrastrutture dell'energia, all'indomani del recepimento, con il d.lgs n. 93 del 1º giugno 2011, del ""terzo pacchetto energia"""" che con le direttive CE 2009/72 e 2009/73 introduce una serie di misure relative al mercato interno europeo dell'energia, allo scopo di rafforzarne l'integrazione e di migliorarne il funzionamento. In particolare, nel volume vengono esaminati i diversi livelli di governo delle infrastrutture energetiche, le politiche pubbliche per il loro sviluppo, il ruolo delle Autorità di regolazione, l'impatto che sulla concorrenza hanno le scelte in tema di separazione delle reti e di diritto all'accesso, con un focus particolare sulle questioni poste dall'affermarsi della generazione diffusa dell'energia. Ne risulta un dibattito assai articolato, all'interno del quale i maggiori attori del settore, insieme ai responsabili delle autorità di regolazione e di vigilanza, analizzano il processo di liberalizzazione delle reti di trasporto dell'energia elettrica e del gas naturale, evidenziandone i risultati raggiunti, i limiti e i nodi ancora da sciogliere."" -
Diario (1956-1964)
Una fonte di prima mano, di grande interesse. Annotazioni, impressioni, pensieri, giudizi, impegni, appuntamenti: scritti a mano, con grafia minuta, a volte frettolosa, su block notes, o affidati talora a fogli sparsi; inframmezzati da lettere spesso assai importanti. Forse - è un'ipotesi del curatore - si trattava di appunti destinati ad essere in un secondo momento rielaborati. Non regolari nella cadenza, sebbene il loro autore se lo fosse ripromesso; ma preziosi, tanto per il lato umano che ne emerge, quanto per i ruoli istituzionali rivestiti nel periodo considerato dal diario: scritto tra il 1º dicembre 1956 e il 27 luglio 1964, mentre Segni era presidente del Consiglio (1955-1957), poi vicepresidente del Consiglio e ministro della Difesa (1958-1959), quindi nuovamente presidente del Consiglio (1959-1960), ministro degli Esteri (1960-1962) e, infine, presidente della Repubblica (1962-1964). È tanto più interessante, questo diario, se si considera che Antonio Segni è una figura della storia d'Italia poco studiata e molto discussa. Pochi gli studi scientifici, su di lui; e invece molte analisi prodotte da dibattiti giornalistici e politici; dibattiti cui hanno partecipato note personalità, come Emilio Colombo, e autorevoli giornalisti, quali Paolo Mieli e Eugenio Scalfari. Ora, è la voce di Segni stesso a dirci in modi asciutti, ma incisivi - delle sue giornate: giornate in parte comuni, in parte vissute come uomo della storia, fra i protagonisti della storia. -
Il nemico tedesco. Scritti e rapporti riservati sulla Germania nazista (1943-1945)
I testi raccolti in questo volume costituiscono un ampio contributo sulla Germania nazista della cosiddetta Scuola di Francoforte. Durante le fasi cruciali del secondo conflitto mondiale, in qualità di analisti dell'Office of Strategie Services, Franz Neumann, Herbert Marcuse e Otto Kirchheimer spiegano alle autorità politiche e militari statunitensi le caratteristiche fondative e le trasformazioni interne del ""nemico"""" tedesco; proponendo al tempo stesso un progetto complessivo di ricostruzione genuinamente democratica della Germania post-nazista. Rimasti a lungo nascosti tra gli archivi di Stato statunitensi, questi documenti ci consegnano preziosi, inediti e innovativi materiali per la comprensione del fenomeno nazista e uno dei pochi tentativi di fare della """"teoria critica"""" una prassi che opera nella temperie del presente.""