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Le difficoltà di apprendimento a scuola. Far fatica a leggere, a scrivere e a capire la matematica
Il percorso scolastico può trasformarsi in una corsa a ostacoli, soprattutto in presenza di una dislessia, di difficoltà nella scrittura, in matematica o nella comprensione dei testi. Quali sono i disturbi non-verbali dell'apprendimento? Genitori e insegnanti sono spesso incerti e confusi di fronte a questi problemi. Il libro parte da casi esemplificativi e fornisce indicazioni utili per distinguere tra difficoltà generiche e disturbi specifici, e per orientarsi nelle iniziative concrete da intraprendere affinché ogni inciampo non diventi una caduta. -
Neuroni specchio. Vedere è fare
Immaginiamo un neurone che comanda i movimenti della nostra mano: tutte le volte che il neurone «spara», la mano afferra la tazzina. Immaginiamo che lo stesso neurone «spari» anche quando è un’altra persona ad afferrare la tazzina. Sembra un’invenzione per un film di fantascienza, e invece neuroni così esistono veramente e fanno parte del nostro sistema motorio. Quella che i neuroni specchio hanno portato nelle neuroscienze è una rivoluzione, grazie alla quale il sistema motorio non è più un semplice esecutore di comandi, ma svolge un ruolo primario nello sviluppo delle funzioni cognitive. -
L' arte contemporanea. Tra mercato e nuovi linguaggi
Quadri, sculture, installazioni, arte ambientale e pubblica, arte post-Internet: l'arte visiva ha acquisito nell'ultimo secolo un vocabolario complesso. Nonostante il pubblico la trovi difficile e molti critici l'abbiano dichiarata morta, mai come oggi si dimostra vitale. Nelle sue forme nuove ha invaso il mondo: in una dinamica sempre più internazionale - anche in tempi di crisi - sorgono ovunque mostre, musei e collezioni. Un'espansione solo mercantile o dobbiamo riconoscere che nell'arte contemporanea c'è ancora poesia? Cosa siamo disposti a definire arte? Come funziona il sistema che le attribuisce valore? -
Sergio Paronetto. Intellettuale cattolico e stratega dello svilupppo
Rimasto sinora sconosciuto ai più, Sergio Paronetto (1911-1945) è stato uno dei più brillanti intellettuali cattolici del Novecento e il protagonista di vicende importanti nella storia dell'economia italiana tra le due guerre. La sua biografia e la sua riflessione sono qui ricostruite per la prima volta in maniera specifica grazie all'esame di una vasta documentazione inedita, ricca di novità per la ricerca storiografica su momenti cruciali nella storia del movimento cattolico, dell'economia e della politica del Paese. La finissima analisi interiore, l'animazione di un cenacolo culturale, il ruolo svolto come manager dell'Iri, la collaborazione con Giovanni Battista Montini, con Alcide De Gasperi e con gli altri personaggi della rinascita democratica e della Resistenza: in queste pagine torna alla luce il fascino di una personalità che conquistò tutti i suoi interlocutori e il significato di un ambizioso progetto per la crescita materiale e civile dell'Italia. -
Quando l'orologio si ferma... Scritti (1958-1970)
"I testi raccolti in questo volume rappresentano un'importante testimonianza dell'attività di critico letterario e d'arte che Emilio Tadini ha svolto negli anni Cinquanta e Sessanta. Ancora incerto sulla forma d'espressione artistica a cui dedicarsi, Tadini comincia il proprio apprendistato culturale cimentandosi nella parola critica; i suoi soggetti preferiti sono da una parte i grandi maestri della tradizione contemporanea - come Joyce, Picasso, Mirò -, dall'altra invece artisti e scrittori suoi coetanei, e spesso anche suoi amici - come Oreste del Buono, Valerio Adami o Alik Cavaliere. Nel lavoro su questi due fronti Tadini esercita la propria riflessione e, in un confronto serrato con le opere altrui, comincia a costruire una propria personale poetica. Questi articoli e saggi costituiscono una premessa solo apparentemente eterogenea rispetto al percorso artistico che Tadini ha portato avanti nei decenni successivi. Chi avesse visto Angelus novus, ciclo pittorico del 1978-1979, o avesse letto La tempesta, romanzo del 1993, farebbe fatica a riconoscere nei testi qui ripubblicati il medesimo autore: cambiano infatti i riferimenti teorici, i temi e anche lo stile. Lo dimostra un'opera eccentrica come La distanza, del 1998, in cui Tadini esibisce un'indole saggisti e del tutto nuova, divagante e aforistica, aggiornata peraltro a concetti di derivazione psicanalitica che non appartengono alla sua prima stagione creativa. Lo conferma un breve volume del 2002, La fiaba della pittura, dove la riflessione sulla fiaba come forma originaria della narrazione viene frammentata in tante piccole tessere, che finiscono per lasciare sospeso qualsiasi tentativo di approdare a una verità definitiva."""" (Giacomo Raccis)" -
La dislessia. Quando un bambino non riesce a leggere
Bambini che non riescono a leggere: vero e proprio disturbo della lettura o fisiologica difficoltà di imparare? La dislessia è una sindrome clinica che ostacola il normale processo di interpretazione dei segni grafici, e che affligge, in diversa misura, circa il 3% della popolazione italiana. Il libro spiega che cos'è, come si manifesta e soprattutto come la si affronta: genitori, insegnanti, logopedisti possono, con un corretto approccio educativo e un efficace intervento riabilitativo, contribuire al recupero di questa disabilità. -
Ariosto e la battaglia della Polesella. Guerra e poesia nella Ferrar di inizio Cinquecento
Il 22 dicembre 1509 il Ducato di Ferrara sconfisse la Repubblica di Venezia nella battaglia navale della Polesella. La vittoria viene più volte ricordata nell'«Orlando furioso»: Ariosto le assegna un ruolo chiave nella celebrazione della casa d'Este e, a tal fine, fornisce un vero e proprio racconto in versi dello scontro. All'evento fanno tuttavia riferimento anche numerosi altri testi circolanti a Ferrara negli anni Dieci del Cinquecento: alcuni composti da membri della corte estense (Celio Calcagnini, Bonaventura Pistofilo, Daniele Fini), altri riconducibili all'attività di ciarlatani e cantimpanca spesso anonimi (ma di alcuni conosciamo i nomi: Bighignol, Niccolò de' Rossi detto lo Zoppino). Insieme, questi testi disegnano il perimetro di un vero e proprio discorso pubblico sviluppatosi a Ferrara sulla vittoria della Polesella. Oltre a fornire un primo studio sistematico di tutte queste opere, il volume mira a ricostruire la versione ariostesca della battaglia, a valutarne il peso e l'importanza nel «Furioso» anche di là dall'immediato intento encomia stico e a dimostrare come essa si costruisca in rapporto e, talvolta, in dialogo con l'oceanica messe di testi prodotta a Ferrara all'indomani della vittoria estense contro Venezia. -
La condizione giovanile in Italia. Rapporto giovani 2017
Il Rapporto Giovani dell'Istituto Toniolo, giunto alla quarta edizione, è diventato in questi anni un solido punto di riferimento sulla complessa e dinamica realtà giovanile. Oltre all'aggiornamento annuale sulle scelte formative, sui percorsi lavorativi, sulla progettazione di una propria famiglia, su valori, aspettative e atteggiamento verso le istituzioni delle nuove generazioni, il Rapporto 2017 contiene tre focus dedicati ad altrettanti temi chiave: il primo riguarda lo scenario post Brexit e le possibilità di rilancio di un processo in grado di superare nuovi timori e vecchi confini. Il secondo, dedicato alle nuove tecnologie di comunicazione e ai social network, analizza come stia mutando quantitativamente e qualitativamente il loro uso e quale sia l'impatto di tale mutamento sulla vita sociale e relazionale. Il terzo, infine, riguarda le condizioni di vulnerabilità e disagio, con un'analisi sia dell'aspetto emotivo sia di quello comportamentale, in connessione con il contesto familiare, sociale ed educativo. Il filo rosso che unisce i vari capitoli è il racconto di una generazione in equilibrio precario tra rischi da cui difendersi e opportunità a cui tendere, penalizzata da freni culturali e istituzionali che non permettono una piena valorizzazione di potenzialità troppo spesso misconosciute e sottoutilizzate. -
Andare per i luoghi di Ulisse
L’Italia come scenario dell’Odissearnrn«Piccolo libro luminoso che ci spinge ad attraversare un'Italia dove giunse la fama di Odisseo» – il venerdìrnrnAmmaliati dai paesaggi favolosi dell'Odissea non sempre ci rendiamo conto che nel suo peregrinare Ulisse avrebbe toccato molti luoghi italiani. Ormeggiò le sue navi nel Golfo di Gaeta e si imbattè nei terribili Lestrigoni, giganti antropofagi, nei pressi di Formia. A Terracina, l'antica Anxur, Ulisse seppellì l'amico Elpenore, per poi arrivare all'isola Eea identificata col promontorio del Monte Circeo, al cui centro sorgeva la mitica residenza della Maga Circe, con la quale Ulisse visse un anno d'amore. E le mitiche Scilla e Cariddi altro non sono che la trasposizione mitologica dello stretto di Messina. Ulisse e i suoi uomini incontrarono i Ciclopi e vennero fatti prigionieri da Polifemo alle falde dell'Etna. Sono tutti episodi celeberrimi immortalati già nell'antichità in affreschi, mosaici e sculture da Tarquinia a Gubbio, da Sperlonga a Piazza Armerina. Ma fra le tappe di un viaggio nel mito si può inserire anche Cortona, dove Ulisse, ripartito da Itaca dopo il periglioso ritorno, sarebbe sepolto. -
Tommaso Valperga di Caluso e la cultura sabauda tra Sette e Ottocento
Accanto a Luigi Lagrange e a Carlo Denina, l'abate Tommaso Valperga di Caluso (1737-1815) è il terzo lume del mondo culturale piemontese tra Sette e Ottocento. Rampollo della più antica nobiltà del Canavese non sempre in sintonia con i Savoia, ebbe un ruolo importante nei confronti di molti giovani attivi nella realtà intellettuale del Piemonte e dell'Italia settentrionale, anche in ragione delle sue singolari vicende personali, intreccio e sintesi tra esperienze di vita e formazione culturale. Dalla precoce carriera militare come ufficiale di marina all'attenzione per le antichità, agli interessi per la filosofia e le scienze, passando attraverso la crisi religiosa e l'ingresso nell'ordine dei Filippini, dalla conoscenza delle lingue classiche e dell'ebraico all'amicizia con Vittorio Alfieri, alla passione per l'astronomia e agli studi del calcolo infinitesimale, a esercizi poetici e letterari non sempre à la page, a molteplici forme d'insegnamento come biblista e cultore delle lingue classiche e orientali nelle istituzioni accademiche dell'epoca e nell'Ateneo torinese, Valperga di Caluso visse un itinerario umano e formativo in armonia con le diverse anime della cultura europea dei suoi tempi. -
Andare per regge e residenze
Da palazzi del potere a simboli di un luogo,rndi una tradizione, di una storia.rnrnIncontriamo, nella storia d’Italia,rnuna lunga serie di sovrani di ognirngenere – papi, re, duchi – grazie airnquali la penisola è stata costellatarndi regge e residenze prestigiose.rnGrandi architetti come Juvarra,rnVanvitelli e Piermarini, affiancatirnda letterati e da artisti, hannorncontribuito a trasporre sul piano dellarnprogettazione, dell’estetica, dellarndecorazione le esigenze politicherne di autocelebrazione dei lororncommittenti. Sfilano così i PalazzirnVaticani e il Quirinale, i Palazzi Realirndi Torino, Genova, Milano, Firenze,rnNapoli e Venezia, le regge dirnCaserta, Colorno e Venaria, la villarnreale di Monza. E insieme a questirnsontuosi edifici incontriamo anche glirnuomini che li vollero e che li fecerornrealizzare come teatro del propriornpotere. Il viaggio non s’arresta con larncaduta della monarchia, ma giungernal nostro presente: molte di tali reggerne residenze, infatti, continuano arnparlarci delle nostre identità. -
Il mio mondo amatissimo. Storia di un giudice dal Bronx alla Corte Suprema
Mentre scrivo queste pagine, il mio fine ultimo è di fare della mia vita un esempio incoraggiante per tutti. Chi si trova a vivere in circostanze difficili ha bisogno di sapere che il lieto fine è possibile. Quanti di noi possono dire di essere stati davvero fortunati nella vita? In questo libro, che ha avuto un enorme successo negli Stati Uniti, Sonia Sotomayor racconta la storia della realizzazione di un desiderio: diventare giudice. Nata in una famiglia ispano-americana di modeste condizioni, Sotomayor diviene protagonista di un'avventura fuori dal comune: è già un brillante avvocato quando, nel 2009, viene nominata giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti da Barack Obama, coronando un sogno coltivato sin dall'infanzia. Come è stato possibile raggiungere un simile traguardo? Questo libro, scritto con uno stile distante anni luce dall'aridità di una certa prosa giuridica, ci racconta una storia fatta di forza di volontà, di dedizione, di capacità di cavarsela in qualsiasi frangente, senza mai arrendersi: «In ogni genere di situazione in cui mi sia trovata, ho scoperto che c'era qualcosa da imparare. Non c'è esperienza che non possa rivelarsi utile, anche solo per la disciplina che occorre per gestire le avversità». Una storia americana a lieto fine, un esempio del trionfo dell'intelligenza e dell'impegno sulle circostanze. -
Lutero
Martin Lutero (1483-1546) può essere considerato uno degli uomini più influenti della storia moderna, nella misura in cui principalmente a lui, al suo pensiero e alla sua azione, risale la Riforma protestante: una grande e duratura frattura all'interno della Chiesa, che è stata anche una grande frattura culturale in Europa e in generale nel mondo cristiano. Il volume di Kaufmann, a partire dalla ricerca più recente, presenta la figura di Lutero sia sotto l'aspetto biografico-storico, sia sotto l'aspetto intellettuale. Religioso, predicatore, docente universitario, autore di pamphlet contro la Chiesa cattolica e di opere teologiche che ebbero enorme diffusione in Germania, traduttore della Bibbia in tedesco, dichiarato eretico e condannato dalla Chiesa, Lutero elaborò un'originale e severa religione ""riformata"""" che l'autore presenta esponendo i contenuti delle sue opere principali e collocando l'elaborazione luterana nel contesto storico e culturale del suo tempo."" -
La riforma protestante
Cesura fondamentale nella storia tedesca del Cinquecento, la Riforma protestante apre anche una nuova era nella storia dell'intero continente europeo, l'età moderna. L'unità della cristianità era stata la principale caratteristica dell'Europa preriformistica: in quella unità avevano trovato il loro punto di contatto la chiesa e il mondo, la religione e la politica. I limiti di quella coesione finiranno per innescare il conflitto interno al mondo critiano. La figura e il pensiero di Lutero, la pubblicazione delle tesi luterane nel 1517, i contrasti con l'impero e con il papato, la guerra dei contadini, la diffusione del movimento riformatore nelle città, l'adesione dei principi tedeschi, la pace di Augusta del 1555: sono i passaggi fondamentali di un processo storico che vede ridelinearsi il rapporto tra religione e società, stato e chiesa, per sfociare nel definitivo tramonto del mondo tardomedievale. -
Parlare l'italiano. Come usare meglio la nostra lingua
Nello studio, nel lavoro e nella vita privata, parlare bene è forse il fattore più importante per ottenere ciò che vogliamo. Questo libro insegna a evitare errori e cadute di stile nell'uso della grammatica italiana e dei termini stranieri o specialistici, guida a scegliere i modi di esprimersi più adatti nelle diverse circostanze, svela i trucchi della persuasione e della comunicazione efficace. Un'attenzione particolare è dedicata ai nuovi strumenti con cui si dialoga per iscritto oggi, come le chat, e i social network. -
La minaccia stupefacente. Storia politica della droga in Italia
Paese non produttore, l'Italia rimase al riparo dalla diffusione della droga fino alla Grande Guerra, quando la cocaina si infiltrò nei locali alla moda delle grandi città. Ciò non le impedì tuttavia di partecipare al processo diplomatico che pose le basi del controllo internazionale sul traffico degli stupefacenti, non solo per accrescere il proprio prestigio internazionale, ma anche per la posizione geografica, che la esponeva al transito tra le zone di produzione e i mercati europei e nordamericani, traffico al quale già allora partecipava attivamente la malavita italoamericana. Iniziò così una scalata di provvedimenti repressivi che continuò nel secondo dopoguerra, non riuscendo tuttavia a impedire che il traffico di stupefacenti raggiungesse livelli di efficienza sempre maggiori. Attingendo a fonti d'archivio politico diplomatiche e alla letteratura sanitaria, il libro ricostruisce per la prima volta le vicende della droga in Italia tra la fine dell'Ottocento - quando era già ben radicato l'uso voluttuario di oppio, morfina e cocaina al di là delle Alpi - e il 1970, quando esplose la grande epidemia di abuso di eroina. -
Antonio Segni. La politica e le istituzioni
Giurista, cattolico, riformista coraggioso quando elaborò il progetto di riforma fondiaria, conservatore rigoroso durante la stagione del centro-sinistra, Antonio Segni è stato certamente un protagonista della storia dell'Italia repubblicana. Fu ministro dell'Agricoltura (1946-1951), ministro della Pubblica istruzione (1951-1954), presidente del Consiglio (1955-1957), vicepresidente del Consiglio e ministro della Difesa (1958-1959), nuovamente presidente del Consiglio (1959-1960), ministro degli Esteri (1960-1962) e, infine, presidente della Repubblica (1962-1964). In questo volume, frutto di un'ampia ricerca archivistica, Salvatore Mura ne ricostruisce per la prima volta la biografia completa, dalla nascita, nella Sassari di fine Ottocento, alle esperienze istituzionali al vertice dello Stato. -
Andare per i luoghi di confino
Vincitore del Premio Internazionale Giornalistico e Letterario Marzani 2019rnrnTra il 1926 e il 1943 l'Italia è disseminata di luoghi di confino: isole, da cui fuggire è più difficile, ma anche borghi arroccati e sperduti nell'Abruzzo-Molise e nel Sud, dove il regime fascista invia gli oppositori e successivamente anche gli ebrei. Luoghi desolati, abitati da contadini spesso analfabeti, stupefatti all'arrivo di gente ammanettata come delinquenti.Oggi le isole di Ponza, Ventatene, Lipari, Lampedusa, e le Tremiti, così come i paesini di montagna, sono mete turistiche in cui nulla sembra evocare quel doloroso passato. Eppure, sulla ricostruzione politica e sulla vita morale del nostro paese nel dopoguerra quelle esperienze di confino hanno contato molto. Uomini e donne di estrazione borghese si erano accostati a un mondo umile ma autentico, mentre la popolazione locale aveva potuto incontrare persone alle quali il privilegio non aveva impedito uno sguardo partecipe e perfino affettuoso, come quello di Carlo Levi. -
Andare per l'Italia longobarda
L’incontro fra mondo «barbaro» e mondo romanornrnAntica tribù armata venuta dal nord, i longobardi hanno lasciato nella penisola, fra il 568 e il 774 d.C., straordinarie testimonianze artistiche, architettoniche, politiche e religiose, nelle quali vediamo integrarsi cultura germanica, tradizione romana, spiritualità cristiana, influenze bizantine. Andando alla scoperta di questa ricca pagina della nostra storia ci imbatteremo in prodigiose fortezze, antiche chiese e affascinanti monasteri. Dal primo ducato di Cividale nel Friuli – attraverso il Veneto e l’Emilia-Romagna – giungeremo al cuore del Regno, la Lombardia, e alla sua capitale Pavia. Memorie di questa presenza vigorosa si ritrovano poi in Piemonte, Liguria, e nelle terre di Toscana, con il mirabile Ducato di Spoleto. Toccheremo infine le propaggini meridionali, le più longeve dei domini longobardi, come Benevento, Salerno e Capua. -
Armatori, banche e Stato. Il credito navale in Italia dall'Unità alla prima crisi petrolifera
Il credito navale è uno dei «crediti speciali» introdotti in Italia fra il XIX e il XX secolo a sostegno di particolari settori produttivi. Questo libro ne ricostruisce la genesi, l'evoluzione e le ricadute sull'industria marittima, muovendo dal dibattito che, all'indomani dell'Unità, si accese intorno all'idea di dare vita a un istituto destinato a concedere finanziamenti agevolati alle società di navigazione e alle imprese cantieristiche. Fino al termine dell'età giolittiana il credito all'armamento e alla navalmeccanica fu appannaggio delle banche universali. Durante la Grande guerra questo monopolio venne incrinato dalla nascita del Credimare (Navigazione generale italiana) e dall'acquisizione di una specifica competenza in materia da parte del Consorzio per sovvenzioni su valori industriali (Banca d'Italia). Una netta soluzione di continuità si produsse, però, solo nel 1928 con la comparsa dell'Istituto per il credito navale. Ideato da Alberto Beneduce, l'Icn estromise le banche miste dal comparto, erogando alle compagnie armatoriali mutui a medio-lungo termine e basso saggio di interesse. Soppresso nel 1940, le sue competenze furono affidate all'Istituto mobiliare italiano, i cui prestiti accompagnarono la marina nazionale dalla ricostruzione postbellica alla prima crisi petrolifera mondiale.