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Mistica feriale. Autobiografia (1864-1889)
Riconosciuta beata il 4 novembre 2001, Gaetana Sterni (1827-1889), di Bassano del Grappa, dal 1864 scrisse questa sua autobiografia che con stile sobrio ed efficace racconta il proprio itinerario spirituale. Come altre personalità cristiane dell'Ottocento più note, fondò una congregazione religiosa di assistenza, a partire da una intensa e personale vocazione alla preghiera e alla carità. -
Lo sviluppo della dottrina cristiana
Libro cruciale nell'itinerario che conduce l'anglicano, teologo e scrittore, al cattolicesimo, seguendo lo sviluppo della dottrina cristiana con rigore e razionalità. -
Ho fiducia in noi. Al di là della disperazione
La fiducia che una convivenza sia possibile con i fratelli ebrei viene testimoniata sia attraverso la valorizzazione della memoria comune sia nella esperienza della scuola fondata dall'autore e oggi frequentata da cinquemila ragazzi israeliani: cristiani, palestinesi e ebrei. -
Padre Pio. Sperare oltre il soffrire
Il volume ruota intorno al rapporto tra dolore, sofferenza fisica e psichica ed esperienza religiosa illuminato dalla figura di Padre Pio. Attraverso la lettura dell'Epistolario si cercherà di spiegare come e perché Padre Pio era una risposta per la gente ai propri disagi fisici e psichici, ossia come essa avesse scorto nel frate di Pietrelcina la pienezza del mandato di Cristo di 'predicare il Vangelo e guarire i malati'. -
La vocazione cristiana. Un percorso attraverso la Regola di san Basilio
Tratta da una collezione di regole monastiche curate dal teologo di Basilea, questa introduzione alle regole di san Basilio risulta un sostegno alla convinzione che tutti i cristiani sono chiamati alla santità. -
Il silenzio degli angeli. Viaggio tra monasteri e voci dell'oriente cristiano
Dalle solitudini gelate del Mar Bianco agli altipiani dell'Abissinia, dai suk di Aleppo alle stradine di Salonicco, dai deserti d'Egitto a Patmos, l'isola dell'Apocalisse, passando per Alessandria, Atene e Mosca, ""Il silenzio degli angeli"""" racconta un'odissea nel cuore delle musiche, dei santuari, delle liturgie, degli inni e delle voci dell'Ortodossia e delle Chiese d'Oriente. Come l'icona, il canto bizantino, slavone, ma anche copto, armeno, etiope o siriaco, rivela una spiritualità della bellezza. Compagni di viaggio sono gli angeli: la ricerca e le domande su questi ultimi si aprono a ogni tappa. Insieme taccuino di viaggio e racconto di un film, il libro di Colosimo vuol essere un'ode carnale e mistica all'Oriente cristiano."" -
La Chiesa dei Padri. Profili storici
Si tratta di un'opera in cui l'autore delinea figure di padri e dottori; è il caso di Agostino, di Gregorio e Basilio, di Giovanni Crisostomo, di Teodoreto, di Martino, di Benedetto e delle scuole monastiche guidate dalla Regola del patriarca di Montecassino. Vengono anche ripercorse le vicende della Chiesa, in Africa, in Asia Minore, a Costantinopoli e in Siria: zone da secoli non più cristiane. Pur trattandosi di un'opera di carattere storico in essa risalta l'approfondimento della dottrina cristiana e la scoperta dei valori della Chiesa cattolica. -
Vite di santi in breve
Attraverso centoventitre schede che partono dal concetto di santità, e dalla santità di Maria in particolare, l'autore traccia un percorso cronologico attraverso la storia alla ricerca dei caratteri della santità. Santi diversissimi tra loro, che in duemila anni di cristianesimo mostrano le diversità delle epoche e dei luoghi in cui sono vissuti e la differente missione cui sono chiamati. -
L' ottavo libro dei ritratti di santi
Antonio Maria Sicari racconta le storie dei santi, che diventano tutte delle pennellate con le quali egli contorna e abbellisce l'unico volto di Cristo. I santi raccontati in questo volume portano i nomi di Bernardo di Clairvaux, Benardino da Siena, Caterina da Genova, Carlo Borromeo, Giacomo Cusmano, Paolina Visintainer, Armida Barelli, Maria Maravillas di Gesù, Josemaría Escrivà, Pino Puglisi. I due fuochi della narrazione sono collocati nel Medioevo e nel ventesimo secolo, collegati da due figure diverse ma complementari come santa Caterina da Genova e san Carlo Borromeo. -
Verità cristiane nella nebbia della fede
I saggi qui raccolti formano nondimeno una loro unità, se non di tema, certamente di metodo. Essi sono nati da un'unica impressione e preoccupazione: quella che le verità, da cui il Credo cristiano riceve identità e vigore, si stanno come annebbiando ed estenuando, per il diffuso subentrare di una fede debole. Inos Biffi è persuaso che la fede, non senza la connivenza e la responsabilità di pastori d'anime, stia perdendo la consapevolezza delle sue radici e della sua storia e stia dimenticando i Padri, con la robustezza e la bellezza inimitabile delle loro opere, teologiche e pastorali, dove l'acutezza e sottigliezza del pensiero si intesse con l'ammirazione e la pietà. -
Pellegrino delle frontiere. Ciò che non è dato è perso
"Tutto ciò che non è dato è perso"""": dopo oltre cinquant'anni trascorsi in India e dieci nei campi profughi della Cambogia, Pierre Ceyrac, gesuita, ne è più che mai convinto. Da quasi settant'anni, Pierre Ceyrac si batte contro la miseria in Asia. Se, in Oriente, è considerato il nuovo san Francesco Saverio, non è soltanto per via della loro comune appartenenza alla Compagnia di Gesù. L'ostinato desiderio dell'uno e dell'altro di immergersi nella cultura dell'accoglienza, li ha spinti entrambi a un profondo rispetto degli altri, senza alcuna distinzione. Con energia poco comune, padre Ceyrac si batte contro le ingiustizie e per la liberazione dell'uomo, al di là delle frontiere culturali e religiose." -
Benedetto, Crisostomo, Teodoreto. Profili storici
Dopo ""La Chiesa dei Padri"""", Newman aveva progettato la stesura di alcuni profili di santi dei primi secoli. Ne sono testimonianza i saggi che, editi nel 1873, completano il secondo volume degli """"Historical Sketches"""". Questi profili si propongono di illustrare l'aspetto personale e morale di due santi dei primi secoli, Giovanni Crisostomo e Teodoreto di Cirro, e al tempo stesso tracciano un profilo della missione di san Benedetto e delle scuole benedettine medievali. I santi antichi, che su Newman hanno esercitato una potente attrattiva, sono qui presentati in un ritratto vivido, basato soprattutto su """"quel genere di letteratura che più di ogni altro riporta l'abbondanza del cuore, la corrispondenza""""; mentre della missione benedettina reazione alla vita secolare e ad un modo decadente - è presentato anzitutto, attraverso un attento uso delle fonti storiche, il contributo alla diffusione della cultura europea. Si tratta - appunto - di composizioni dal carattere anzitutto storico; e, pure, risalta in esse un attento approfondimento della dottrina cristiana, che ha segnato l'intera vita e attività scientifica di Newman, volta all'accoglienza lucida e appassionata del mistero rivelato; e insieme ne emergono una fine conoscenza dell'animo umano e un esigente e penetrante approfondimento delle risorse razionali della fede."" -
L' insegnamento di Giovanni Paolo II
Il libro, edizione completamente rinnovata rispetto alla precedente, presenta alcune linee guida dell'insegnamento di Giovanni Paolo II. Viene innanzi tutto messa in primo piano la visione antropologica: centrale per Giovanni Paolo II è la questione dell'uomo e del suo destino, e l'importanza della cultura come mezzo di crescita ""umana"""". Alla visione antropologica corrisponde la proposta cristiana del mistero di Cristo come unica risposta in grado di dare un senso, un significato all'uomo contemporaneo. La centralità dell'uomo nel pensiero di Giovanni Paolo II si coniuga poi con la necessità della missione e con l'importanza della dottrina sociale. Il libro è chiuso da una breve antologia di testi."" -
Tutto ciò che non è dato è perso
Dopo ""Pellegrino delle frontiere"""", anche in questo libro padre Pierre Ceyrac racconta degli uomini e delle donne che gli hanno illuminato la vita. Il suo arrivo in India, come missionario, nel 1936, la sua iniziazione di giovane gesuita con la """"vecchia guardia"""" della missione di Madurai (Madras), la scoperta della sua profonda vocazione all'""""inculturazione"""" coi padri Monchanin e Le Saux... La sua scoperta dell'India, a radunare centinaia di migliaia di studenti cattolici. Le ferite dei duecentomila rifugiati della frontiera cambogiana e l'incredibile coraggio dei giovani costruttori indiani per un'India senza discriminazione di casta o di ricchezza. Infine il sorriso dei suoi 25.000 bambini di strada di cui oggi si occupa con amore."" -
Fede e pensiero. Vol. 1: Dialogo solitario. Martin Buber e il cristianesimo.
Tra i pensatori della prima metà del Novecento, Martin Buber occupa un posto di rilievo. A Buber von Balthasar si accostò in particolare per il pensiero dialogico (l'io prende coscienza di se stesso davanti al Tu di Dio) che è a fondamento della seconda parte della sua trilogia, la Teodrammatica. Nel presente volume, invece, il confronto è soprattutto con l'uomo di fede, con lo studioso che, anche approfondendo il chassidismo, osò trarre e rivitalizzare l'essenza dell'ebraismo. Questa consiste anzitutto nel principio del profetico ricercato nella sua origine, in Abramo e Mosè. Il profetico dà poi consistenza al principio sacramentale che è la negazione di ogni dualismo, per cui non vi può essere separazione tra terra e popolo, tra presente e vita eterna. La terra è il principio sacramentale di Israele, Israele è il sacramento dei popoli. Von Balthasar segue con attenta ammirazione il percorso di Buber, anche se il percorso del cristiano è come capovolto. Li dove Buber cerca a ritroso la fede pura nella missione e nella parola dei profeti, il cristiano guarda a Cristo come compimento di ogni promessa, lì dove il pensatore dialogico chiude ogni spiraglio all'apocalittica, e con essa alla vita eterna, l'autore di Gloria vuole sperare nella resurrezione di tutti. -
Filippo Neri. Padre secondo lo spirito
Filippo Neri (1515-1595) è il santo toscano che trasferitosi a Roma crea nella città stanca e corrotta un'oasi e un movimento di allegria umana e cristiana: il santo della musica, degli spettacoli, degli scherzi; un vero riformatore: una ripresa delle origini del cristianesimo con una ritrovata importanza dei laici. Non voleva fondare nulla e nascerà l'Oratorio e la congregazione religiosa i cui responsabili si raduneranno in seimila a Roma a metà settembre da tutto il mondo. Il presente volume è opera di un giovane studioso che con un lavoro storico, documentato sulle testimonianze del tempo ha tracciato la figura di Filippo come ""padre"""". Così infatti lo chiamavano: era padre per tutti quelli che lo incontravano e così pure per i sacerdoti e i laici che lo seguirono. Senza moralismi, senza precetti particolari cambiò la vita di molti: da disperati, sbandati, truffatori, ricchi, e poveri che fossero: cambiò Roma. Figura attualissima, preconciliare, diremmo oggi. I grandi e i santi del suo tempo, da san Carlo Borromeo a Camillo de Lellis, rimasero folgorati dalla sua persona e dalla sua opera. Altri ordini religiosi mandavano da lui i novizi."" -
La terra, la Bibbia e la storia
Questo libro nasce dall'incontro con due biblisti cattolici che vivono e lavorano a Gerusalemme, i quali riprendono la gravosa questione della terra promessa nella storia, proponendo un'indagine di testi biblici, del pensiero dei Padri della chiesa, fino agli avvenimenti che hanno condotto alla tumultuosa situazione attuale. -
La sapienza che viene dall'alto
Le teologia è certamente un sapere, ma un sapere singolare, comparabile per un verso con le altre forme di sapere, ma ,anche, e soprattutto, incomparabile. Questo volumetto si rivolege ad alunni, chierici o laici e studenti teologici. -
Missioni cristiane e colonialismo
Missione cristiana e colonizzazione caratterizzano, a partire dal XVI secolo, il grande movimento d'espansione che spinge gli europei all'esplorazione di nuovi mondi, al dominio dei popoli e alla conquista delle anime. Dapprima l'associazione delle due imprese spinge i teologi spagnoli a interrogarsi sulla legittimità di condurre la colonizzazione in nome dell'evangelizzazione. Ma la costruzione di imperi immensi fa accettare la colonizzazione come una necessità e un'occasione provvidenziale per ampliare il regno di Dio. La questione si sposta sulla modalità adeguata a realizzare una colonizzazione cristiana e a salvaguardare l'indipendenza della missione. Neanche la seconda espansione coloniale del XIX secolo, nel periodo della rivoluzione industriale e della mondializzazione del capitallsmo, chiama in causa la volontà di collaborazione, anche se scatena critiche e suscita rivalità tra missionari e colonizzatori. La convergenza degli interessi si trasforma più spesso in connivenza e prende la forma di una collaborazione strumentalizzata dalla propaganda coloniale. Un esame più attento delle strategie, degli obiettivi e delle realizzazioni fa emergere l'incompatibilità delle due logiche; si evidenzia che la missione si è associata alla colonizzazione senza legarsi alla sua sorte. Il conflitto dei nazionalismi impone, dopo la Seconda Guerra Mondiale, la separazione tra i due movimenti. La posizione del cristianesimo e la sua visione del mondo restano segnati da questa ambigua avventura. -
L' avventura di Ceyrac. Una vita per gli altri
Questo uomo, il padre Pierre Ceyrac, ha attraversato il XX secolo e il mondo. Nato in un villaggio rurale della Francia nel 1914, la lascia a ventitré anni pensando di non tornarvi più: va come missionario gesuita in India. Mentre i suoi fratelli divengono personalità pubbliche e politiche a livello regionale e nazionale, lui consacra la vita al servizio dei più poveri. Arrivato in un paese governato dagli Inglesi e dai maharaja, partecipa a tutte le tappe della storia dell'India: il raggiungimento dell'indipendenza, il primo periodo di ""modernizzazione"""", le prime conquiste sociali di quelli che vengono chiamati """"intoccabili"""", ecc. Per decenni ha attraversato il paese in moto, auto e treno e prosegue a farlo. Ora ha più di novant'anni. Ha conosciuto Gandhi, Nehru e Madre Teresa. Ha costruito strade, dispensari, centri sociali, villaggi di accoglienza per bambini... Più di 30.000 orfani sono cresciuti in centri che portano il suo nome, """"Father Ceyrac"""". Ha passato quasi quindici anni nei campi profughi cambogiani, lungo la frontiera thailandese. Un uomo di preghiera che, per parlare senza enfasi, ha condotto un'opera gigantesca.""