Sfoglia il Catalogo feltrinelli001
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 181-200 di 10000 Articoli:
-
Quando mi riconoscerai
Una storia sui dolori che la vita impone e la forza di ricominciare, che condanna ogni forma di fascismo e di oppressione, ieri come oggi, ma non dimentica che le persone, con la loro unicità, non sono mai solo le idee che professano.rnrnRodolfo e Italo sono gemelli e uguali come due gocce d'acqua, tanto che a Castenate tutti li confondono. Eppure, sotto la superficie, i due fratelli sono molto diversi, ma anche uniti da un filo invisibile forte come l'acciaio. Viola è la ragazza più bella del paese, e coi gemelli non ha molto a che spartire, perché lei è la figlia di Giorgio Fontana, il capo dei fascisti, e i fascisti Rodolfo li odia. Ma la Seconda guerra mondiale incombe, pronta a travolgere i loro destini. Quasi cinquant'anni dopo, nello stesso paese, Enea e Camilla si incontrano in prima elementare. Enea è composto, educato, sa già leggere, ma il mondo gli fa un po' paura. Camilla è invece tutta sguardi taglienti e sfacciataggine. Strega, la chiamano alcuni, senza immaginare le ferite nascoste dietro ai suoi silenzi. -
Genesis
Finalista Premio Scelte di Classe – Leggere in circolo 2020. Categoria 14-16 annirnrnLa libertà è un virus per cui non esiste cura.rnrnAnax, studentessa molto dotata, affronta la prova di ammissione all'Accademia. Cinque ore di esame davanti a una commissione inflessibile e imperscrutabile. Parlerà della vita e delle opere di Adam Forde, morto nel 2077, a diciannove anni, che col suo sacrificio ha dato origine a una nuova era. In una società isolata, attanagliata dalla paura delle epidemie e del diverso, ha sfidato l'intelligenza artificiale e cambiato per sempre le sorti del mondo. Che cosa distingue l'essere umano dalla macchina? Le emozioni? La coscienza? L'anima? E se fossero solo Idee, che come parassiti ci hanno contagiato, nascondendoci la verità? Se lo è chiesto Adam Forde e ora se lo chiede Anax, impegnata in un confronto con la storia e con se stessa che la porterà a scoprire un'amara, sorprendente verità. -
La verità nasce dalla carne
La verità nasce dalla carne (1988-1990) è il terzo volume della serie BUR Cristianesimo alla prova, che raccoglie le lezioni e i dialoghi di don Giussani durante gli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione.Qual è la natura del cristianesimo? Ciò che ha fatto tutte le cose, il significato cui il cuore di ogni uomo aspira si è identificato con la precarietà di una carne, è diventato un uomo: ecco, il cristianesimo è questo avvenimento. Ma non è solo un passato: Cristo, Dio fatto uomo, si rende udibile e tangibile oggi attraverso la precarietà di una carne, quella di una compagnia fatta di persone come tutte le altre, eppure diverse, con una umanità trasformata, più compiuta, desiderabile, che si può incontrare nelle piazze e negli ambiti di vita di tutti, che desta attenzione, stupore. È nato dalla carne, Dio. E rimane nella storia attraverso la carne di coloro che Egli sceglie e che lo riconoscono, rendendosi così presente ai nostri bisogni e alle nostre fragilità. -
Churchill. Il vizio della democrazia
È più semplice di quello che sembra. In assenza di maestri viventi, chi potrebbe finalmente spiegarci che è una follia credere che la politica sia di per sé un male, e che ha invece un ruolo fondamentale nelle democrazie di oggi? E chi potrebbe spiegarci che l'Europa è il piano lungimirante scaturito da due sanguinose guerre mondiali e dunque tocca diventare fieri di essere europei? Chi? Winston Churchill!rnrnMorto da più di cinquant'anni, ma vivo come non mai nel racconto travolgente di un autore che mentre lo scopre se ne innamora e gli chiede aiuto.Churchill è un po' il nonno di tutti noi europei, un nonno che tracanna whisky, urla, sbraita, si lamenta senza mai arrendersi, si dà sempre al cento per cento, fuma sigari senza sosta, tossisce, detta ad alta voce bevendo champagne, si ammala, comanda ma ascolta, è risoluto ma ammira chi è in grado di cambiare idea, spesso lavora sdraiato nel letto per giorni o mentre fa uno dei suoi due quotidiani bagni caldi. Fu primo ministro, passò il proprio sessantanovesimo compleanno all'ambasciata di Teheran assieme a Stalin; nel 1930 in un discorso parlò di Stati Uniti d'Europa, vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1953 e aveva un'àncora come quella di Braccio di Ferro tatuata sull'avambraccio. Insomma, uno da stare ad ascoltare, uno di cui essere fieri, uno che ti fa sentire forte e felice di essere europeo. Perché se è vero che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre forme che si sono sperimentate finora, è bene che diventi un vizio, nella speranza che sia difficilissimo poi smettere. -
Neuroscettici. Perché uscire dall'euro sarebbe una follia
Leonardo Becchetti ci spiega come districarci tra bufale più o meno ""primitive"""" e leggende infondate o inconsistenti, fornendoci una cassetta degli attrezzi efficace per difenderci dalle suggestioni sovraniste e populiste di chi, spesso solo per conquistare consenso elettorale, promette o forse minaccia la grande """"fuga"""" dall'Unione politica e monetaria.rnrnSiamo sicuri che la crisi italiana, il declino della classe media, gli stipendi che non bastano ad arrivare a fine mese, l'aumento del numero dei poveri siano tutti problemi riconducibili alla moneta unica e ai vincoli che ci pone Bruxelles? Per capire il fenomeno del """"neuroscetticismo"""" occorre addentrarsi nel fantasioso mondo della propaganda no euro, andare a smontare uno per uno gli argomenti dei """"profeti"""" sovranisti che descrivono il paradiso di un ritorno alla lira e di un'Italia finalmente fuori dall'Unione. Perché la """"traversata"""" sarebbe un disastro e non è vero che l'unica soluzione rimasta per essere competitivi è la deflazione salariale. Non è vero che la riconquistata sovranità ci renderebbe totalmente liberi e ci permetterebbe di risolvere tutti i problemi stampando moneta. Non è sempre vero che chi ha una valuta nazionale sta meglio di noi (basta guardare a lavoratori e classi medie negli USA e in Gran Bretagna, per non parlare del Venezuela). E non è vero nemmeno, come sostengono alcuni politici e sedicenti economisti, che possiamo fare a meno degli investitori stranieri e pensare all'autarchia in un mondo finanziario irrimediabilmente globalizzato. Leonardo Becchetti ci spiega come districarci tra bufale più o meno """"primitive"""" e leggende infondate o inconsistenti, fornendoci una cassetta degli attrezzi efficace per difenderci dalle suggestioni sovraniste e populiste di chi, spesso solo per conquistare consenso elettorale, promette o forse minaccia la grande """"fuga"""" dall'Unione politica e monetaria. Strumenti utili ad avanzare proposte concrete e soluzioni percorribili per i problemi dell'Italia, e infine lanciare un manifesto per un'Europa nuova, solidale, sostenibile, generativa, felice."" -
Detective dell'arte. Dai Monuments Men ai carabinieri della cultura
Dal giallo del Caravaggio rubato ai falsi di Modigliani: le indagini, i successi e i casi ancora aperti del comando tutela patrimonio culturale dei carabinieri.rnNon amare l'arte, in Italia, equivale a un delitto: è la premessa per lasciarla distruggere. Non difendere l'arte, se sei italiano, è voltare le spalle alla tua storia, disonorare tuo padre e tua madre.rnrnUn film nel 2014 li ha resi famosi. Erano i Monuments Men, 350 uomini di tredici Paesi che salvarono i capolavori dell'arte dalle devastazioni della Seconda guerra mondiale. Di militare avevano ben poco, erano in prevalenza esperti di arti figurative, archivisti e restauratori. Nello stesso periodo Rodolfo Siviero, agente segreto e critico d'arte, riportava in Italia con operazioni degne di un romanzo d'avventura i capolavori sottratti dal ""Kunstschutz"""" voluto da Hermann Göring. Era figlio di un carabiniere. Prima di lui c'era stato lo scultore Antonio Canova, nominato ambasciatore dal papa per recuperare le opere portate via da Napoleone in forza del trattato di Tolentino. Nel 1969 l'Arma dei Carabinieri ha creato una struttura dedicata alla salvaguardia dell'arte, composta da squadre abituate a lavorare sui grandi scenari internazionali utilizzando tecniche professionali e innovative. È il nucleo (ora comando) Tutela patrimonio culturale. I suoi uomini hanno rimesso al loro posto """"La Muta"""" di Raffaello, """"Il giardiniere"""" di Van Gogh, il """"Cratere"""" di Eufronio, la """"Triade capitolina"""". I risultati vanno ben al di là delle cronache giudiziarie: viaggiano fra il passato e l'eterno. Nel cinquantenario della fondazione del Tpc, a cui sono dedicati eventi e mostre in tutto il mondo, questo libro racconta le indagini, i successi e i casi su cui non è stata ancora scritta la parola fine. Dalla riapertura delle domus di Pompei al giallo del Caravaggio rubato e ai falsi Modigliani, dal salvataggio delle opere d'arte dopo il terremoto in Umbria del 2016 all'impegno in Iraq per la protezione e il recupero dei beni archeologici dopo la Seconda guerra del Golfo, è una carrellata di storie avvincenti e colpi di scena. Che non solo svelano il mondo sommerso dei tombaroli, dei furti su commissione e dei falsari di mestiere, ma rivelano anche le emozioni, i ricordi, gli aneddoti dei detective dell'arte, che hanno fatto del loro lavoro una passione senza confini."" -
Shardik. La valle dell'orso
Un capolavoro della scrittura fantasy e un classico di culto, dallo stesso autore della Collina dei conigli. Una saga avventurosa di antichissime e mitiche genti, che non dimentica la condizione umana reale, i drammi e le speranze degli uomini di oggi.rn«Un libro che per ampiezza e ricchezza narrativa, si pone allo stesso livello del Signore degli anelli» - Financial TimesrnUna foresta in fiamme, gli animali in fuga, e un orso gigantesco, inquieto, che devasta tutto al suo passaggio. Profezie e leggende avevano preannunciato il ritorno del Dio Shardik. E Shardik è riapparso davvero. Ne è convinto Kelderek, un giovane cacciatore che ha osservato il grande orso spingersi fino alla sua dimora, e che sembra avere una particolare connessione con questa entità mostruosa e divina. Ma i cittadini di Ortelga, dell'impero del Beklan, sono presi dal terrore e vedono nella belva un messaggero d'indecifrabili disegni e castighi dal cielo. Avrà così inizio una catena di eventi tumultuosi che porteranno gli Ortelgani a marciare verso la capitale Bekla, per conquistarla sotto il segno di Shardik. -
L'ombra di Gheddafi. Soldi, terrore, petrolio
Un documentatissimo lavoro di ricerca e ricostruzione in cui Bellodi fornisce anche le risposte a un interrogativo oggi come non mai centrale: quali sono i conti in sospeso con la Libia di Gheddafi e con quella odierna? Con uno sguardo attento sull’Italia, da sempre interlocutore privilegiato del Paese, e oggi interessata, anzi obbligata, a tenere vivi i legami economici e a trovare una soluzione alla crisi migratoria.rnÈ il 1969 quando con un colpo di Stato un giovane capitano, nato e cresciuto nel deserto da una famiglia di pastori, prende il potere in Libia. Si chiama Muammar Gheddafi. Resterà per oltre quarant’anni a capo del Paese, assumendo col tempo ruoli diversi, a volte opposti e contraddittori, nello scacchiere geopolitico internazionale: «cane rabbioso» per la Casa Bianca negli anni Settanta, «alleato strategico» dopo l’11 settembre, semplicemente il qaid, la «guida», in patria. Una patria, quella libica, che in fondo a Gheddafi somiglia da sempre: «È il luogo della massima imprevedibilità, un Paese che non è, uno Stato da inventare».Parte da questa indescrivibilità del raìs l’analisi di Leonardo Bellodi. Per arrivare a raccontare in presa diretta la tragica fine dell’uomo e del regime con le primavere arabe di dieci anni fa ed esplicitare quali eredità ancora la «questione libica» esercita sullo scenario mediterraneo, queste pagine ricostruiscono passo dopo passo l’ascesa di Gheddafi e i suoi anni al potere, andando a indagare quei rapporti, sempre cangianti e sempre decisivi, che il suo regime ha intessuto con i vicini arabi e con l’Occidente. Una rete costruita attraverso il petrolio, attraverso l’appoggio ai terroristi negli anni Settanta e Ottanta e la «conversione» dei primi Duemila, ma soprattutto attraverso il fiume di petrodollari con cui la Libyan Investment Authority è entrata nei gangli del tessuto economico mondiale. -
Design your life. Come fare della tua vita un progetto meraviglioso
Prendendo ispirazione dalla capacità di creare e sperimentare che da sempre guida designer e innovatori – “prova, riformula, riprova” – i due autori ci mostrano come vincere le paure e i luoghi comuni che ci immobilizzano e costruire un’esistenza in cui poterci sentire realizzati. rnrnrnrn«La vita pone delle domande. Burnett e Evans hanno le risposte» - The New York Timesrn«Il libro che nasce dal corso di culto di Stanford Designing Your Life: lucido, empatico, ricco di esercizi e consigli mirati, questo testo è destinato a diventare un classico» - Publishers WeeklyrnNon importa chi o dove sei, che cosa fai o hai fatto per vivere, quanto sei giovane o vecchio: puoi utilizzare lo stesso pensiero che ha creato le tecnologie, i prodotti e gli spazi più sorprendenti per disegnare la tua carriera e la tua vitarn“Che cosa voglio fare della mia vita?”, “Chi voglio diventare?”, “Come posso trovare il coraggio di lasciare un lavoro che non mi dà più soddisfazioni e costruirmi un nuovo percorso?”. Quanti di noi si sono trovati almeno una volta a porsi queste domande? In mezzo alle infinite possibilità del mondo in cui viviamo, la maggior parte di noi si sente disorientata e incapace di capire che cosa desideri davvero. Utilizzando la loro esperienza come innovatori della Silicon Valley e come docenti di uno dei corsi più frequentati a Stanford, Designing Your Life, che insegna agli studenti come progettare la loro vita futura, gli autori di questo libro hanno elaborato un metodo e una “cassetta degli attrezzi” rnper imparare ad analizzare la nostra vita con uno sguardo nuovo e individuare le innumerevoli opportunità che ci vengono offerte. rnPrendendo ispirazione dalla capacità di creare e sperimentare che da sempre guida designer e innovatori – “prova, riformula, riprova” – i due autori ci mostrano come vincere le paure e i luoghi comuni che ci immobilizzano e costruire un’esistenza in cui poterci sentire realizzati. Un approccio agile e versatile, estremamente efficace perché applicabile a molteplici contesti, indipendentemente dall’ età o dalla situazione specifica in cui ci troviamo. Perché, con il giusto approccio, tutti possiamo dare alla nostra vita la forma giusta per noi. -
Parola di Galileo
Molti hanno sentito parlare di Galileo e delle sue scoperte, ma pochi lo conoscono attraverso le sue parole. Per questo, il noto fisico e divulgatore Andrea Frova e Mariapiera Marenzana hanno deciso di raccogliere testi e riflessioni del grande scienziato per permettere a tutti di scoprire il suo messaggio di ragione, onestà intellettuale, indipendenza di pensiero. La selezione di scritti qui proposta – preceduta da un sorprendente autoritratto inedito – tocca i temi più cari a Galileo ed è commentata in modo agile e accessibile sia sotto il profilo scientifico sia sotto quello storico-letterario. Oltre ad apprezzare l’opera di un italiano sommo come scienziato e come scrittore, il lettore potrà anche scoprire quanti pregiudizi pregalileiani sopravvivano ancora oggi tra le nozioni scientifiche più diffuse. Una lettura che stimola il gusto dell’osservare, il desiderio di capire e il piacere di dare risposte. Una lezione fortemente attuale che non ha perso nulla della sua validità attraverso i secoli. -
Lunga è la notte
Ritorna ""il vecchio cronista"""" de """"l'albero dai fiori bianchi"""", con i suoi ricordi, le sue riflessioni sull'esistenza, la memoria degli avvenimenti di cui è stato diretto testimone e delle persone che ha incontrato in lunghi anni di lavoro. Un libro che non vuole essere un bilancio di una vita, ma più semplicemente un sereno ripercorrere il tempo vissuto."" -
La morte amica. Lezioni di vita da chi sta per morire
Nella nostra epoca l’idea della morte è spesso rimossa e allontanata come un tabù. Ma è davvero soltanto un evento assurdo, angoscioso, privo di senso? Questo libro è la cronaca di lunghe ore passate in un reparto di cure palliative accanto a malati terminali, un tempo particolarissimo in cui è ancora possibile dare una svolta alla propria vita e confrontarsi con gli altri in modo diverso. Attraverso i casi di vecchi, adulti, giovani e bambini, credenti e non credenti, accomunati da un’unica sorte di sofferenza, ma aiutati a porsi le domande essenziali e guardare in faccia il loro destino, ci viene offerta una testimonianza eccezionale di amore per la vita. Morire si rivela così un’occasione per vivere con intensità mai provata prima e raggiungere la vera pienezza. -
Dolce per sé
Una donna matura e giramondo scrive per sette anni a una bambina, sua giovanissima amica, raccontandole esperienze, evocando i ricordi del suo amore per un giovane violinista, descrivendo viaggi, concerti, aneddoti familiari. -
La democrazia in America
Nel 1831-32 Alexis de Tocqueville compì un viaggio di studio negli Stati Uniti, durante il quale esaminò da vicino le istituzioni politiche, amministrative e giudiziarie del Paese. Da questo viaggio nacque La democrazia in America, testo cardine della storia del pensiero occidentale che analizza in modo sistematico la società americana dell’Ottocento e approfondisce il funzionamento dei processi democratici da un punto di vista politico e sociologico. Subito diventato un punto di riferimento imprescindibile, il libro di Tocqueville affronta temi cruciali anche per le democrazie contemporanee, dal bilanciamento tra i poteri dello Stato ai sistemi elettorali, fino alla libertà di stampa e al ruolo dei cittadini. L’analisi del pensatore francese risulta così ancora oggi di estrema attualità, perché, come spiega Giorgio Candeloro nella prefazione, “il problema da lui posto, quello di fondare una società di uomini che siano al tempo stesso eguali e liberi e di impedire l’instaurazione di tirannidi ben più oppressive di quelle del passato, è ancora vivo e urgente nel nostro tempo”. -
L'archeologia del sapere
Quali sono i meccanismi che regolano la formazione del sapere? È da questa domanda che nasce la ricerca di Foucault – tra i più importanti filosofi del Novecento – per comprendere quali rapporti si stabiliscano tra le diverse forme di conoscenza umana e le strutture (economiche, sociali, culturali) di una società. In un’analisi che si propone di liberare l’interpretazione delle scienze umane dall’uso semplicistico di concetti come “tradizione”, “mentalità” e “sviluppo”, Foucault si concentra sull’impiego degli “enunciati del discorso” in un certo tempo e luogo e sulle circostanze specifiche in cui avvengono i processi di costituzione della conoscenza: l’autore evidenzia il legame inscindibile tra le fondamenta teoriche di una società e le loro conseguenze pratiche sulle scelte degli individui e delle istituzioni e porta alla luce il fatto che ogni forma di sapere contiene una dimensione politica che lo struttura e lo consolida in una forma di potere. -
Chiama il cerca animali. Storie avventurose di cani e gatti persi e ritrovati
13 tenerissime, emozionanti storie gialle.rn«Aiuto, si è persa Margot!» «Oddio, non trovo più Bobbino!» Niente paura! Il cerca-animali, vero e proprio Sherlock Holmes per cani e gatti, risolverà il mistero.rnChi ama gli animali domestici lo sa: perdere il proprio cane o il proprio gatto è come non trovar più, in un luogo pericoloso e affollato, un figlio di due o tre anni. Disperazione pura.rnChiama il cerca-animali si apre con un episodio che ha questa stessa temperatura emotiva: basta una banale distrazione perché Bagatta, durante la solita passeggiata serale, non veda più la sua bassottina Margot, attratta chissà dove da quel suo maledetto istinto di cane da caccia. A nulla vale sgolarsi per chiamarla, né camminare in lungo e in largo. Ma, in quei momenti di panico, Guido incontra per caso uno sconosciuto che, presentandosi come Gianluca Baldon di mestiere “cerca-animali”, si offre di riportargliela sana e salva. All’inizio Bagatta è scettico, però capisce anche che, in fondo, non ha nulla da perdere a dargli fiducia. E infatti, poche ore dopo, può finalmente riabbracciare Margot. Ma quale sarà stato il segreto di Baldon? E, soprattutto, come ricompensarlo?Il “cerca-animali” svela di avere molte storie emozionanti in serbo su cani e gatti che, per motivi e in modi diversi, si sono allontanati dai loro padroni, smarrendosi o cercando libertà. Guido potrebbe aiutarlo a farne un libro? È così che prende forma questa raccolta di casi, un po’ gialli, un po’ da batticuore, in cui seguiamo gatti imprudenti o dalla doppia vita, cani che hanno un passato da dimenticare, o semplicemente tanta voglia di esplorare, e padroni a cui Baldon deve fare ora da investigatore ora da psicologo. Completate con consigli pratici per gestire i propri animali domestici, queste pagine nate in una sera di disperazione non possono che divertire e commuovere tutti coloro che sanno quanta felicità ci possano regalare i nostri amici a quattro zampe. -
Cristianesimo
Un confronto serrato, senza compromessi e accomodamenti, tra cattolicesimo, ortodossia, protestantesimo e anglicanismo con il messaggio originario di Cristo in una prospettiva storica, polemica, ecumenica. -
Storia del Novecento italiano. Cent'anni di entusiasmo, di paure, di speranza
Cent'anni di storia italiana, la storia di un popolo che alle soglie del Novecento non era ancora nazione e che nel 1861, raggiunta l'unità politica, non aveva ancora sanato le profonde divisioni economiche, sociali e culturali. Questo libro narra le tappe del difficile percorso per conquistare una piena cittadinanza: dai primi passi verso la democrazia nell'Italia liberale alla dittatura fascista, dalla costituzione della Repubblica democratica fino a oggi, passando per due conflitti mondiali, una guerra civile e quasi mezzo secolo di guerra fredda. -
Le strade parlano. Una storia d'Italia scritta sui muri
A poco a poco, negli ultimi vent'anni le città italiane si sono vestite di un abito nuovo, la street art. rn«Nell'era dei social, le strade continuano a parlarci, raccontando mostri vecchi e nuovi. Sono appunti per il futuro che colgono meglio di tanti saggi lo spirito del tempo che viviamo. La street art può essere una bussola nuova per capire la storia contemporanea, per ridurre all'essenziale i fatti e le tendenze della nostra società.»rnI murales, inizialmente per lo più illegali, sono diventati oggi decorazioni urbane che catturano e divertono lo sguardo. Opere in perpetua trasformazione, fragili ed effimere (spesso vengono cancellate o rimosse), non hanno però un valore esclusivamente estetico. Sono anche, o forse innanzi tutto, specchio e commento dell'attualità. Dipingono persone e fatti, individuano comportamenti e tendenze in una chiave nuova - ora commossa, ora ironica, ora irriverente -, mai piatta. Questo libro nasce da un'idea originale. Marco Imarisio, che da vent'anni racconta l'Italia giorno dopo giorno, si lascia ispirare dall'arte urbana per cogliere i fenomeni più significativi del nostro tempo dall'immigrazione alle battaglie per i diritti, dalle questioni ""a margine"""" (TAV, trivelle...) agli eroi come Totti, Maradona e Pavarotti. Se poi i poster estemporanei di TvBoy leggono lucidamente la vita politica del Paese, gli occhi tristi del contadino ritratto da Vhils sui silos del porto di Catania ci portano alle vicende della Diciotti e della Aquarius che sono state bloccate proprio lì davanti. Armando Cossutta in versione Andy Warhol fa pensare alla trasfigurazione di un'ideologia, oggi tanto mutata rispetto al secolo scorso. Al contrario, le sfumature di nero e di grigio del cadavere di Moro o del ritratto di Falcone e Borsellino ci ricordano lutti che la nostra società non potrà mai elaborare. Ricchissimo di immagini preziose (alcuni dei murales riportati non esistono più e ne sono state recuperate rare foto da archivi specializzati), Le strade parlano è un libro unico per capire quanto siamo cambiati nell'ultimo quarto di secolo, come si siano evolute le nostre città - da una Milano all'avanguardia europea, ma ancora memore di luci e ombre del suo passato, a una Genova sempre ferita, tra G8 e Ponte Morandi - e quali fattori abbiano forgiato immaginario, bisogni e desideri di tutti noi."" -
Un anno felice
Le ragazze attendono l'Amore. Quando arriva, il fulgore le abbaglia. rnL'amore capita, come le grazie. Si impara quando ti piomba addosso. È inevitabile. È lui stesso che ci insegna lacerandoci e premiandoci di continuo. È un istinto. Solo che non capiamo quando inizia il premio e quando la tortura. Ed è lì che bisogna imparare, imparare a salvarsi. E a riderci su.rnTanto che a volte non ne distinguono bene il volto. Melania, lunghi capelli mossi color castagna e due sopracciglia pennellate alla Rossella O'Hara, abita in centro a Firenze con la sua amica Franca. Potrebbero sembrare due studentesse fuori sede. In realtà sono solo due ragazze fuori corso a cui finora il tanto studio ha portato arguzia e cultura, ma non un principe azzurro. Per Melania, però, tutto cambia in un giorno di maggio, in cui si ritrova a pagare un caffè ad Axel, un giovane straniero atterrato lì da chissà quale altro mondo. Ha un volto da etrusco, ma è svedese. Corre, ma non è in fuga. Stenta a rispondere, ma non perché gli manchino le parole. La bellezza sfacciata di Firenze e il cuore colorato di Melania danno esca al fuoco dell'amore, un calore che a lei scoppia dentro e che lui desidera da sempre. Poi, si sa, la passione si impone sulla vita: perciò, quando Axel deve ritornare in Svezia, Melania decide di seguirlo, lasciando tutto, lavoro, amici, rassicuranti consuetudini e quotidiane certezze. Ma come distinguere il volto del vero Amore, quell'amore che è una tela da tessere insieme? E come non lasciarsi confondere da fantasmi evanescenti e dalla proiezione dei propri sogni? Dopo il successo dei suoi primi due romanzi che scandagliavano i temi delle nuove famiglie e della relazione madre-figlia, Chiara Francini si cimenta in una prova narrativa più ambiziosa percorrendo l'evoluzione di un amore che prende una piega sbagliata, una trappola spietata in cui tante donne cadono accecate da sentimenti sinceri e dai veli dell'autoillusione. Ne scaturisce un racconto magnetico, con un formidabile crescendo drammatico, personaggi convincenti e una prosa originale che definiscono Chiara Francini come una scrittrice vera e matura.