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Esci dalla gabbia dei tuoi pensieri. Come vincere i circoli viziosi che ti paralizzano e imparare a vivere il momento presente
Dall'autore di Ferma il criceto che hai intesta!, brevi racconti che ci mostrano come spezzare il circolo vizioso che paralizza la nostra mente e uscire dalle gabbie che da soli ci costruiamo.rn«Serge Marquis insegna a esercitarsi per vincere le nostre fisime: fermiamo la ruota, plachiamo le tensioni» - Luciana LittizzettornQuali sono le chiavi per una mente, e un'esistenza, felice? Dall'autore bestseller Serge Marquis, una guida preziosa per superare le nostre insicurezze e vivere a pieno la nostra vitarnrnrnrnAnsia, narcisismo, perfezionismo, desiderio, orgoglio, insofferenza, senso di colpa: tutti noi ci confrontiamo con le tante manifestazioni del nostro ego, e tutti noi ci troviamo spesso imprigionati nel continuo mormorio costruito dalla nostra mente. Eppure, con i giusti strumenti, è possibile trovare le chiavi per comprendere e dominare le nostre paure e avviarci verso un'esistenza felice. Il dottor Serge Marquis, forte di oltre trent'anni di esperienza nel trattamento dei disturbi da stress e ansia e autore del bestseller «Ferma il criceto che hai in testa!», raccoglie in questo libro brevi racconti in cui gli animali protagonisti delle diverse storie rappresentano in modo chiaro e coinvolgente i desideri, i dubbi e le inquietudini che ogni giorno popolano i nostri pensieri e ci mostra, racconto dopo racconto, come spezzare il circolo vizioso che paralizza la nostra mente e uscire dalle gabbie che da soli ci costruiamo. Perché, come ci insegna l'autore, a furia di seguire le tante voci dei nostri pensieri, tutti noi ci ritroviamo troppo spesso a rimpiangere il passato o a temere il futuro, dimenticando che «la soluzione di un problema è nel presente». -
Manuale di autodifesa. Ediz. illustrata
Le geniali vignette della pluripremiata illustratrice spagnola per affrontare la vita con ironia. Un manuale di ""anti self-help"""" dall'ironia intelligentissima, scritto e illustrato da una delle più importanti artiste di oggi, che ci fa venire più voglia di essere noi stessi. Nonostante noi.rnrn""""Luci Gutiérrez è spregiudicata"""" - Beppe SevergninirnrnGuardare la vita con gli occhi cinici di Luci Gutiérrez è uno spasso. Perché racconta di grandi temi universali in un lampo di pura essenza creativa, e perché la sua capacità di spogliare la realtà dalle sue maschere ci mostra con spietata lucidità quanto sia contraddittorio il mondo in cui ci agitiamo tra dubbi e incertezze. Con il suo pungente senso dell'umorismo e le sue irresistibili illustrazioni, Luci Gutiérrez illumina relazioni e momenti chiave invitandoci ad affrontarli senza peli sulla lingua: dalla nascita alla famiglia, dal lavoro all'amore, dalle amicizie all'intimità delle emozioni, dalle aspirazioni personali al rapporto con i soldi, la sofferenza, fino alla morte, ogni angolo della nostra esistenza viene arrotondato in un sorriso corrosivo dal potente effetto liberatorio."" -
Guérriero. Storie di sofisticata ignoranza
«Questo c'ha i tatuaggi, però parla bene, come fa a fare questa rima? È un poeta o un delinquente? Un educato o un malandrino?»rnrn«Un libro che mostra quanto non sia facile inquadrare Gué» – Radio DeejayrnrnGué Pequeno è un artista dalle tante vite e dalle mille contraddizioni: lo sa e gli piace. Questo libro non è una semplice autobiografia, ma un ""flusso di incoscienza"""" potente, sincero, senza filtri, che ci investe con la sua storia: quella di un ragazzino timido e insicuro, magro e che sentiva di non piacere alle donne, e che però si ripromette di """"spaccare"""" con il suo stile e di fare soldi. Fino a diventare un rapper di successo, un riferimento assoluto nel suo genere. Gué scrive quello che pensa, rivendicando il fatto di essersi costruito da solo e di non aver mai perso l'autenticità. Perché da bambino voleva essere il protagonista di una vita da film e, a modo suo, ci è riuscito."" -
L'italiano è meraviglioso. Come e perché dobbiamo salvare la nostra lingua
In questo libro, Claudio Marazzini ci guida in un'analisi rigorosa e completa dello stato di salute dell'italiano contemporaneo e ci mostra come recuperare, e utilizzare, le mille sfumature della nostra meravigliosa lingua.rnrn«Soffermatevi sul libro di Marazzini: l'italiano è veramente una lingua meravigliosa» – Corrado Augias, la RepubblicarnrnL'italiano è da sempre la lingua più amata, più colta, ammirata in tutta Europa per la sua carica di raffinata musicalità. Per non parlare della varietà di idiomi, che corrispondono alla ricchezza delle nostre tradizioni locali. Eppure a volte sembriamo essercene dimenticati. Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, lavora ogni giorno per valorizzare la nostra lingua e per attrezzarla al meglio alle sfide del futuro. L'italiano, ci ricorda, è fiorito ben prima che nascesse l'Italia: dopo essersi sviluppato nel Medioevo come idioma popolare figlio del latino, si è arricchito splendidamente con la nostra grande letteratura. Per quale motivo oggi non sfruttiamo più il suo immenso patrimonio di sensibilità e cultura? -
Eravamo immortali
Maurizio Zanolla ripercorre gli anni – tra i Settanta e gli Ottanta – che l'hanno portato alla celebrità. Non un elenco di scalate, o delle vie più difficili, ma l'affresco delle esperienze più significative, più intense e toccanti, di una vita vissuta alla ricerca dell'equilibrio.rnrn«Qui c'è una vita sulla punta delle dita. Un capolavoro» – Mauro CoronarnrnManolo. Il Mago. O, semplicemente, Maurizio Zanolla. Un ragazzo cresciuto in un ambiente che vedeva le montagne solo come fonte di pericoli, e che un giorno, quasi per caso, ha scoperto il fascino della roccia. Un mondo verticale retto da regole proprie, distante da costrizioni e consuetudini della società, capace di imprimere una svolta al suo destino. Così, al rumore della fabbrica e a una quotidianità alienante si è sostituito il silenzio delle vette. Uno dei più grandi scalatori italiani e internazionali, che ha contribuito a cambiare per sempre il volto dell'arrampicata, racconta per la prima volta come ha scelto di affrontare le pareti alleggerendosi di tutto, fino a rifiutare persino i chiodi. Nella convinzione che la qualità del viaggio fosse più importante della meta, e che ogni traguardo portasse con sé una forma di responsabilità. La famiglia, gli affetti, le esperienze giovanili, gli amici delle prime scalate, le vie aperte spesso in libera e in solitaria, il tentativo di conquistare gli ottomila metri del Manaslu, fino a ""Eternit"""" e """"Il mattino dei maghi"""": Maurizio Zanolla ripercorre gli anni – tra i Settanta e gli Ottanta – che l'hanno portato alla celebrità. Non un elenco di scalate, o delle vie più difficili, ma l'affresco delle esperienze più significative, più intense e toccanti, di una vita vissuta alla ricerca dell'equilibrio."" -
Il metodo Ikigai. I segreti della filosofia giapponese per una vita lunga e felice
C'è un'isola, in Giappone, che detiene un singolare e felice record mondiale: oltre ventiquattro centenari per ogni centomila abitanti. L'isola è quella di Okinawa e i due autori di questo libro, Héctor García e Francesc Miralles, hanno condotto anni di studio sul luogo, desiderosi di individuare le cause di questa straordinaria eccezione. Quello che hanno scoperto è che i suoi abitanti conducono una vita semplice e all'aria aperta, seguono un'alimentazione sana e naturale, dedicano molto tempo a coltivare amicizie e rapporti umani. Ma c'è un altro ingrediente segreto, che rende la loro vita lunga e serena: l'ikigai, la propria ragione d'essere, ciò che ci spinge ad alzarci dal letto ogni giorno, la felicità nel fare quello che amiamo. Un concetto all'apparenza semplice ma per niente scontato nei fatti. Tutti custodiamo nel profondo il nostro ikigai, qualcuno lo ha già individuato, qualcuno no. Qui sta la forza rivoluzionaria di questo libro: un manuale semplice e allo stesso tempo pratico e poetico per mettere a fuoco la nostra spinta interiore, per scoprire i segreti di longevità della filosofia giapponese e imparare ad applicarli anche nella nostra vita. -
Dieci piccoli infami. Gli sciagurati incontri che ci rendono persone peggiori
Gli sciagurati incontri che ci rendono persone peggiori.rn«Era dai libri di Paolo Villaggio letti da ragazzo che un racconto non mi divertiva tanto» - Aldo CazzullornUn'amica traditrice, un parrucchiere anarchico, il primo ragazzo che l'ha chiamata signora. E poi un ex ossessionato dall'igiene e dall'ordine e la suora che avrebbe voluto fare di lei la prima Santa Selvaggia della storia. Nella sua personalissima blacklist, Selvaggia Lucarelli ci offre, con sincerità, autoironia e con il suo inconfondibile stile corrosivo, un girotondo di piccoli infami che, più o meno consapevolmente, l'hanno trasformata anche solo per pochi minuti in una persona peggiore. «Persone come tante, come quelle che anche voi avete incontrato. E che io non ho perdonato.» Un'autentica resa dei conti: con i mostri più o meno terribili in cui tutti inciampiamo nella vita, e con la nostra capacità di riderne e di (non riuscire proprio a) dimenticare. -
L'arte della guerra per cavarsela nella vita
La guerra da sempre accompagna, e definisce, la storia umana, e nei secoli gli uomini hanno fatto dello scontro una riserva di strategie, conoscenze, tecniche. Ma basta metter da parte l'aspetto violento e utilizzare lo straordinario potenziale della strategia bellica per ottenere continue conquiste nelle nostre battaglie quotidiane.rn«L'arte della guerra consiste nello sconfiggere il nemico senza doverlo affrontare» - Sun-tzu, L'arte della guerrarnrn Allora perché non prendere la guerra come una fonte di conoscenze, utili anche agli altri ambiti della vita? È quel che Bencivenga fa in questo libro: a partire da fatti storici e seguendo un filo logico e lineare, il più grande divulgatore filosofico italiano ci mostra come le strategie che hanno condotto ai grandi successi militari possono esserci d'aiuto in condizioni di pace, magari per preparare al meglio un discorso o per comprendere le dinamiche aziendali. E così da Cesare apprendiamo che la rapidità può fare la differenza, anche nel rapporto con nostro figlio o nella crescita della nostra carriera; da Carlo Magno che l'organizzazione ci consente di cogliere le occasioni al momento giusto; da Federico il Grande che la miglior difesa è l'attacco, ancora di più se lo intendiamo come iniziativa. -
I Visconti. Le battaglie della vipera
1302. Armi, potere, veleni della famiglia più potente d'Italia.rn""Fui Giovanni della stirpe dei Visconti, illustre per sangue. Nessuno possedette al mondo maggiori ricchezze. Grande e potente tiranno fui in vita, il nome nostro fu temuto dal cielo, dalla terra e dal mare. Tutte le contrade d'Italia tremarono di fronte a me""""rnUna dinastia, una città, un secolo: casata simbolo di Milano, i Visconti furono la famiglia che più di tutte riuscì a imporsi nella feroce lotta per la supremazia che imperversava nell'Italia del '300, dominandone la scena politica fino alla metà del secolo successivo. Grazie a un racconto in presa diretta, Daniela Pizzagalli – celebre autrice di biografie storiche e grande esperta di Medioevo e Rinascimento – dà voce ai protagonisti e fa scorrere davanti ai nostri occhi grandi eventi e aneddoti sconosciuti, momenti decisivi e storie private: dalle faide con i Torriani per il controllo della città meneghina alla discesa in Italia dell'imperatore Enrico VII, dai drammi familiari che colpirono i Visconti agli attacchi delle leghe antiviscontee che provarono a fermarne l'inarrestabile ascesa, fino agli anni di fulgore che portarono alla posa della prima pietra del Duomo. L'incalzante narrazione della Pizzagalli, primo volume di una trilogia dedicata alla dinastia milanese, rende più avvincente di un'invenzione romanzesca la spregiudicata corsa al potere che, tra battaglie e intrighi politici, permise ai Visconti di creare il più potente stato dell'Italia di allora proiettandoli al centro delle vicende europee."" -
Storia delle SS. Gli squadroni del male
Una delle realtà più agghiaccianti della storia, fondata sulla legittimazione di omicidi di massa per scopi politici e incarnata da uomini e donne scelti per cementare con ogni mezzo la ""supremazia ariana"""" a tutti i livelli della società tedesca: queste sono le SS, l'organizzazione che più di ogni altra ha contribuito agli orrori del regime nazista, giungendo ad esserne la spina dorsale.rn«La miglior arma politica è il terrore. La crudeltà impone il rispetto. Gli uomini possono odiarci, ma non vogliamo il loro amore, solo la loro paura» - Heinrich Himmlerrn Il libro – uno dei più completi sull'argomento, completamente illustrato – spiega come operava, con quali numeri e quali terribili crimini ha commesso, dalla nascita al servizio del Führer all'orrore dell'Olocausto, con capitoli dedicati a Heinrich Himmler, la Notte dei lunghi coltelli, le Waffen SS, la ritirata e il destino dei suoi membri dopo la fine della guerra. Il focus è sui nazisti di primo piano e lo scopo è spiegare il ruolo cruciale dell'organizzazione nella struttura di potere del Terzo Reich."" -
Le donne della Bibbia. Storie dimenticate di santità, sangue e intrighi
A parte alcune eccezioni, come Eva, Maria e Maria Maddalena, le donne nella Bibbia sono in gran parte eclissate dai personaggi maschili. Ciò non solo rispecchia il ruolo subalterno attribuito loro nella società occidentale negli ultimi duemila anni, ma anche la natura patriarcale delle religioni ebraica e cristiana. Eppure, un più attento studio delle Scritture rivela che un tempo le donne erano considerate alla pari con gli uomini piuttosto che soggette a essi. Scopriamo, per esempio, che nel Vicino Oriente, presso i primi Israeliti, le donne furono sacerdotesse, giudici e profetesse, e che in più occasioni salvarono il popolo dall'estinzione. Da Abigail a Sefora, «Le donne della Bibbia» – completamente illustrato con i capolavori di alcuni dei più grandi artisti della Storia – racconta le storie di tutte le donne che popolano le pagine del Vecchio e Nuovo Testamento e dei libri Deuterocanonici. Storie straordinarie che parlano di vero amore, devozione e pietà ma anche sesso, tradimento e violenza. E talvolta di vendetta contro gli uomini che le hanno sottomesse e sfruttate. -
Le confessioni
"Le Confessioni"""", scritte intorno al 400, quando Agostino era già da diversi anni vescovo di Ippona, rappresentano allo stesso tempo un'opera filosofica tra le maggiori mai scritte e una drammatica autobiografia, che percorre tutta la parabola umana del santo, dall'ombra del peccato fino alla contemplazione della luminosa verità di Dio. Ogni epoca, ogni generazione ha attinto, secondo la propria sensibilità e le proprie esigenze, da questo libro universale, capace ancora oggi di offrire spiragli di senso alle nostre vite indaffarate e confuse, attraverso un'analisi psicologica profonda e sorprendentemente attuale." -
Candido ovvero l'ottimismo
«C'era in Vestfalia un giovinetto che la natura aveva dotato di costumi assai mansueti. Gli si leggeva l'anima sul volto. Aveva il giudizio abbastanza retto, con uno spirito grandemente semplice»: così viene introdotto Candido, indimenticabile protagonista del capolavoro di Voltaire. Ritrovatosi quasi per caso a girare per il mondo in cerca dell'amata Cunégonde, il giovane viaggia dall'America Latina a Parigi a Costantinopoli, attraversa terre ignote, assiste a guerre e terremoti, incontra popoli sconosciuti e impara a conoscere l'animo umano come nessun precettore era stato in grado di insegnargli. Le avventure di Candido si trasformano così in una spiazzante riflessione sulle miserie e le illusioni umane: l'ironia affilata e irriverente di Voltaire corre con leggerezza sulle pagine, facendoci ridere delle paure e degli egoismi che determinano le scelte degli uomini e offrendoci un immortale elogio della libertà contro ogni oscurantismo. -
La Divina Commedia. Inferno
Giunto a metà della propria esistenza, un uomo ottiene di poter visitare da vivo l’aldilà: è questo lo spunto, semplice e geniale, da cui è nata la Divina Commedia, uno dei capolavori dell’umanità. Negli anni dell’esilio Dante continua a lavorare all’affresco del suo poema, riversando in esso passioni e storia, scienza e teologia, politica e poesia. In questo volume viene pubblicato l’Inferno, prima tappa del viaggio, la cantica più terribile ma forse anche la più ricca di figure ed episodi memorabili. Il commento di Daniele Mattalia che lo accompagna è uno dei classici degli studi danteschi e viene qui arricchito da una nota di aggiornamento bibliografico e dalle tavole di Gustave Doré. -
La Divina Commedia. Paradiso
Dante è una corsa stremante tra luci e tenebre, stelle, lune, soli, misteriosi frammenti di edifici regali e sacri.Giorgio ManganelliIl viaggio di Dante nell'oltretomba raggiunge qui la conclusione. Il poeta è guidato da Beatrice, l'amore di tutta la vita divenuta espressione della volontà di Dio. Con il suo aiuto attraversa i cieli del Paradiso, in un trionfo di luci e canti che lo staccano a poco a poco da ogni ""insensata cura de' mortali"""", sino a contemplare il volto del Creatore.Questo poema rappresentava senza dubbio la scommessa più difficile per Dante e quella perciò che, una volta vinta, gli ha dato un posto unico nella poesia di tutti i tempi.Anche per il Paradiso, come per le due cantiche precedenti, il commento è quello di Daniele Mattalia, arricchito da un ampio indice dei nomi e dalle tavole di Gustave Doré.Di DANTE ALIGHIERI (Firenze 1265-Ravenna 1321) nella BUR sono stati pubblicati, oltre alle altre due cantiche della Divina Commedia, anche il Convivio, L'eloquenza in volgare, la Monarchia e la Vita nuova.DANIELE MATTALIA ha insegnato Letteratura italiana all'Università di Milano. È stato un appassionato studioso di Dante, al quale ha dedicato, oltre al commento alla Divina Commedia e delle Rime (1943), il volume La critica dantesca (1950)."" -
Il compagno segreto. Testo inglese a fronte
Un inquietante segreto venuto dal mare smuove la bonaccia che intorpidisce l'equipaggio. E dà avvio a una serie di astuzie con cui il giovane capitano, al suo primo comando, si impegna a dissimulare la presenza sulla nave del fuggiasco Leggatt, proiezione delle sue ansie e del suo senso di colpa. Nel più intenso e suggestivo racconto di mare di Conrad, qui riproposto con l'introduzione di Andrea Zanzotto, l'esotismo di luoghi lontani continua a rappresentare una delle poche vie di fuga da un mondo positivistico privato di illusioni. Ma questo viaggio notturno e misterioso verso la salvezza passa attraverso l'esplorazione delle tenebre dell'animo umano. Solo facendosi sordo testimone del rimosso e dell'inconfessabile, il capitano della nave diverrà capitano di se stesso. -
Satire. Testo latino a fronte
Speculatori arricchiti, delatori, matrone dalle voglie insaziabili, scrocconi: questa è la Roma imperiale al massimo della sua potenza, secondo Giovenale (50-135 d.C. ca.). Un ritratto violento, implacabile nello svelare gli aspetti più meschini di una società opulenta e viziosa, la cui aristocratica grandezza era solo un nostalgico ricordo del passato. Trasferitosi a Roma da Aquino in cerca di fortuna come avvocato e retore, Giovenale dovette presto abbandonare i suoi sogni di gloria per accontentarsi di una vita e di una posizione mediocre. Qui si trovò relegato ai margini di quella brillante società che aveva deciso di conquistare e di cui, con l’animo gonfio di amarezza, divenne il cronista spietato con una forza che spesso trascende il mondo storico cui si è ispirata per toccare la realtà senza tempo della natura umana. L’agile introduzione di Luca Canali disegna un profilo di Giovenale e della sua satira. La traduzione in prosa di Ettore Barelli, corredata di note esplicative, rispecchia magistralmente la virulenza dell’originale. -
Favole. Testo greco a fronte
Lupi ingrati, leoni prepotenti, contadini ingenui: nel mondo antieroico della favola esopica non esistono personaggi veri e propri, solo ruoli senza tempo. È un mondo dominato dalla forza e dall’astuzia, un mondo in cui i rapporti gerarchici sono rigidi e il cambiamento malvisto: la narrazione fulminea apre uno squarcio sull’immutabilità della natura umana. Il ricco e vitale patrimonio favolistico greco ci giunge sotto il nome di Esopo, personaggio misterioso quasi quanto Omero: come scrive Giorgio Manganelli nell’introduzione, Esopo è, al pari di Omero, “un luogo terminale della fantasia greca, e come tale è talmente grande da essere anonimo, un ignoto, una favola”. -
Adelchi
Carlo, re dei Franchi, ha ripudiato Ermengarda, figlia di Desiderio, re dei Longobardi. Ermengarda torna dal padre e chiede di potersi chiudere in convento per trovare conforto nella preghiera. Un messo di Carlo intima a Desiderio di restituire le terre tolte al pontefice. Il re risponde sdegnosamente e la guerra è dichiarata. Alcuni duchi longobardi sono pronti a tradire. Nel campo dei Franchi giunge il diacono Martino a rivelare l'esistenza di un valico che permette a Carlo di prendere di sorpresa i Longobardi. Adelchi si difende strenuamente; intanto Ermengarda, muore in convento a Brescia. Un traditore apre ai Franchi le porte di Pavia, ultimo rifugio dei Longobardi. Giunge, morente, Adelchi che ha deciso di combattere fino all'ultimo. -
La congiura di Catilina. Testo latino a fronte
La congiura di Catilina è il primo capolavoro della storiografia latina. Scritta poco dopo il ritiro dalla vita politica, deciso in seguito all’uccisione del suo protettore Giulio Cesare, l’opera tratta di fatti e persone che Sallustio conosceva bene: Catilina, il nobile spiantato e ambizioso; Cicerone, l’homo novus autonominatosi difensore delle istituzioni repubblicane; Catone e Cesare, i due soli e mirabili esempi dell’antica grandezza. Ma scrivendo la storia della congiura, Sallustio indaga in realtà la crisi di tutto un sistema economico e sociale, descrivendo in pagine dal raro fascino narrativo e di acuta penetrazione psicologica le ragioni del malessere che di lì a poco avrebbe portato alla crisi finale della repubblica. Lidia Storoni Mazzolani illustra nel saggio introduttivo i motivi ideologici che stanno alla base della storiografia di Sallustio.