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Ma gli scimpanzé sognano la pensione? Come diventare molto ricchi (o almeno essere felici)
Che ruolo hanno le emozioni, il caso e la fiducia negli affari, nelle decisioni su come impiegare i soldi e più in generale nel perseguire gli obiettivi? E poi, una volta portato a termine un buon business, una volta ottenuto ciò che si è a lungo desiderato, si è davvero felici? Il denaro non da la felicità: una frase che può persino sembrare ingenua o ipocrita, se a pronunciarla è uno degli uomini più ricchi del pianeta. Eppure Jacob Burak, storico fondatore di Evergreen, una delle società di investimenti israeliane di maggiore successo al mondo, ne ha le prove, e sono inconfutabili: parlano per lui ricerche e studi sul comportamento umano. ""Ma gli scimpanzè sognano la pensione?"""" non è il solito libro di un milionario desideroso di raccontarsi e di offrire il segreto del suo successo. Con molta ironia e semplicità affronta il rapporto fra le realtà finanziarie e l'etologia umana e animale, analizza fattori come fortuna, paura e desiderio di serenità, confuta in modo inequivocabile svariati cliché del mondo degli affari. Partendo dal presupposto che il comportamento umano, tanto in campo economico quanto nella sfera personale, è influenzato da fattori genetici e di tipo sociale che accomunano l'uomo ai primati, Burak insegna a superare le difficoltà professionali e della vita quotidiana, a prendere realmente coscienza di alcune piccole e grandi scelte in grado di cambiare l'esistenza, a individuare un personale percorso verso la felicità."" -
Wow! Un milione di cose da guardare
Decine di argomenti, centinaia di curiosità, migliaia di notizie, milioni di sorprendenti immagini tutte da esplorare! Un museo senza confini, un motore di ricerca senza limiti che ti proietta in un mondo dove puoi trovare tutto, dai metalli ai molluschi, dagli astronauti ai fossili, dalla genetica alle rivoluzioni storiche, in un'affascinante galleria di immagini e di curiosità. Età di lettura: da 8 anni. -
Vish Puri e il caso della domestica scomparsa
Vish Puri, fondatore e direttore della ""Investigatori privatissimi Ltd"""", ha un debole per la buona cucina. Cinquantun anni, fisico corpulento, pressione alta e a rischio di diabete, prova un colpevole senso di soddisfazione a sfidare gli ordini del suo medico. Ma Puri è anche un rinomato detective, con un fiuto innato per i guai. Suo territorio di caccia - la città che conosce come la palma della sua mano e che fa da teatro alle sue indagini - è la chiassosa e immensa New Delhi. Tutto però cambia quando alla sua agenzia si rivolge un facoltoso avvocato, accusato di aver eliminato la domestica Mary, scomparsa da mesi, dopo averla messa incinta. Il sospetto è che qualcuno dei molti nemici che costui si è fatto - combattendo contro la mafia dell'acqua e fermando parecchi scavi illegali nelle zone più aride dello Stato - stia cercando di incastrarlo. Puri dovrà fare ricorso a tutte le sue risorse investigative, perché non è semplice ritrovare una donna sparita in una popolazione di oltre un miliardo di persone. Ma ci vuole ben altro per scoraggiare lo Sherlock Holmes indiano che, con i suoi pittoreschi assistenti - Luce Al Neon, Sciacquone e Crema Da Viso -, combina ingegnosamente le moderne tecniche di investigazione con i principi deduttivi fissati dalla cultura indiana più di duemila anni fa, e non si spaventa troppo quando un cecchino cerca di sparargli nella sua casa..."" -
Il futuro dell'America. Una storia dai padri fondatori a Barack Obama
Uno dei più importanti storici dei nostri tempi, compie un viaggio nel presente e nel passato degli Stati Uniti per comprendere le nuove prospettive che si sono aperte per questo paese e, di conseguenza, per il mondo intero. E per tentare di individuare i tratti peculiari dell'identità americana, in un momento del tutto particolare, segnato dalla candidatura di Barack Obama e dall'esplodere della crisi economica. Dalla sua indagine emerge una storia contraddittoria, ricca di episodi sanguinosi: dalla guerra di secessione, conflitto fratricida visto con gli occhi di un protagonista, il generale Montgomery C. Meigs, alla deportazione dei cherokee a ovest del Mississippi, dall'espropriazione delle terre ai danni dei tejanos in Texas ai pogrom contro le varie Chinatown o contro gli immigrati non anglosassoni fino alle recenti vicende di Abu Ghraib. Eppure, in mezzo a tanta violenza e a tanta sofferenza, affiora anche un altro paese, quello di Fannie Lou Hamer, il cui canto si è levato contro la discriminazione dei neri; di Grace Abbott, che ha lottato in difesa degli immigrati nelle grandi città. Secondo Schama gli Stati Uniti sapranno govenare la propria trasformazione e giungere a una riedificazione della repubblica perché il tratto più autentico della ""differenza americana"""", del carattere nazionale di cui i cittadini degli States vanno tanto fieri, sta proprio nella loro capacità di sperare nel futuro, di rinnovare e ricostruire il paese nei momenti in cui sembra votato alla catastrofe."" -
La mia storia, la tua storia
Eitan e Fahmi hanno la stessa età, seguono le stesse trasmissioni televisive, ascoltano la stessa musica. Se si incontrassero in un altro paese, potrebbero diventare amici. Ma il primo è israeliano, il secondo palestinese e il momento in cui le loro storie si incrociano è uno dei più sanguinosi nel conflitto fra i loro popoli: il culmine della seconda Intifada. Capita così che le esistenze di due giovani uomini che non vorrebbero altro che una vita normale con i suoi affetti e i suoi problemi quotidiani vengano risucchiate dagli eventi. In pochi giorni, Eitan, che lavora nel pieno centro di Tel Aviv per una società di servizi telefonici, scampa a ben tre attentati suicidi assurgendo, suo malgrado, a star mediatica, uomo-simbolo dell'invincibilità di una nazione. Mentre per Fahmi comincia una peregrinazione disperata con ogni mezzo macchina scassata, dorso di mulo e infine nient'altro che le proprie gambe che parte da un campo profughi vicino a Ramallah e finisce dentro un ospedale israeliano davanti al quale la gente protesta contro le cure prestate a un presunto terrorista. -
Centomila punture di spillo. Come l'Italia può tornare a correre
In questi ultimi anni noi italiani sentiamo parlare del resto del mondo in due soli modi. Per un verso i paesi stranieri vengono citati come modello positivo: il mondo che ci circonda, fuori e dentro l'Europa, sembra fatto di nazioni in cui tutto funziona alla perfezione, in cui i servizi sono efficienti ed economici, in cui lo sviluppo è senza intoppi e in cui le prospettive per il futuro sono, per lo più, rosee. E così apprendiamo, indignati, che in Spagna i treni sono efficienti, che in Francia i servizi alla famiglia sono formidabili e che il resto della classe politica mondiale è ben più all'altezza delle sfide di questo momento storico di quanto non sia la nostra ""casta"""". D'altro canto, il mondo sviluppato, e quello in via di sviluppo, è dipinto come un luogo di aggressiva concorrenza, di paesi privi di regole e senza scrupoli le cui merci ci stanno scorrettamente per invadere, mentre a noi non resta altro che proteggerci nella speranza che questo momento di instabilità mondiale finisca. Come Federico Rampini e Carlo De Benedetti ci mostrano in questo libro, il """"cielo sopra l'Italia"""" è molto più mosso e variegato di quanto questi luoghi comuni siano in grado di dirci."" -
Un ospite ambiguo
Inghilterra. È la primavera del 1796, il conflitto con la Francia si inasprisce mentre un traditore con pochi scrupoli si nasconde tra l'alta società londinese. Dopo anni di povertà Mary Finch è entrata in possesso di un'enorme quanto insperata fortuna. E ora tutti pensano che dovrebbe accontentarsi della sua nuova, agiata vita, e magari mettersi a caccia di un marito degno del suo nuovo status. Proprio come ha fatto la sua amica Susannah, da poco sposa del colonnello Crosby-Nash. Ma lo spirito d'avventura che la anima spinge Mary a cercare qualcosa di più dei balli, degli abiti e degli infiniti tè delle cinque. E così, quando un personaggio misterioso del Servizio di controspionaggio di Sua Maestà le chiede di tenere d'occhio proprio Susannah e suo marito, Mary si lancia nell'impresa. Senza tener conto dei pericoli cui può andare incontro... -
Sinistrati. Storia sentimentale di una catastrofe politica
I sinistrati siamo noi. Brutalizzati alle elezioni, battuti culturalmente, spintonati ai margini di una società cattiva. Alcuni legati a un'idea troppo razionale di riforme difficili, altri pervasi dalla nostalgia di rivoluzioni impossibili. Risultato: vinceranno sempre gli altri. Perché noi siamo fuori tempo, fuori moda, fuori gioco. E con la triste euforia degli esclusi, fra l'autolesionismo e l'autocompatimento, ci prepariamo a diventare una minoranza permanente. Ma non è colpa nostra: scienziati autorevoli hanno dimostrato che si è di sinistra per via del Dna. C'è di mezzo un dannato gene altruista. Come dire che siamo fessi per natura. Per questo il Partito democratico ha sbagliato tutte le strategie, si è illuso di vincere, si è schiantato contro Berlusconi, e dopo la batosta non ha ancora deciso se sopravvivere a una sconfitta storica o lasciarsi naufragare. Ci vorrebbe una cultura, un leader, uno schema politico. Ci vorrebbe almeno un'idea. Invece, i riformisti non hanno ancora un programma e gli estremisti non hanno più un peso. Di idee, non se ne parla più. Edmondo Berselli descrive, con affetto, la storia e la malattia dei sinistrati italiani, e formula senza pietà la relativa diagnosi. L'Italia va a destra, ritrova nel partito di Berlusconi il clima confortevole di una Dc senza preti, mentre le corporazioni prosperano e la concorrenza latita. C'è una speranza per la sinistra e i sinistrati? Oppure li attende un deserto infinito, e la condanna di attraversarlo fra miraggi crudeli? -
La Jolanda furiosa
"Il punto G (ve lo spiego un po' col linguaggio della navigazione) si situa a circa sette, otto centimetri sulla rotta della Jolanda. A l'intérieur. Questo rassicura anche chi ha un Walter mignon, piccolo come il tappo del moscato."""" Nessuno come Luciana Littizzetto riesce a far ridere prendendo in giro i nostri costumi. E quello che c'è sotto. Insomma, per capirsi, quelle cose lì che ognuno chiama un po' come vuole, ma quando lei le chiama il Walter e la Jolanda la risata è irresistibile, imperiosa, incontinente. Nessuno riesce a rendere sublimi anche gli argomenti più triviali, e a trascinare a terra, a portata di mano e di sbeffeggio, quelli più alti. O forse semplicemente sopravvalutati. Finiscono così sotto una gragnola di guizzi comici la pubblicità, fatta di scoiattoli che spengono gli incendi con una puzzetta o di campioni del calcio (tanto per non fare nomi, Beckham) con un Walter che riempie l'intero cartellone: """"Avete presente una baguette, un arrosto per dodici persone, un bob a due, l'uovo di Pasqua del bar, quello della lotteria pasquale?"""". Le banche, con i loro comodissimi codici IBAN: """"È il numero più lungo del mondo. Un numero lungo come le balle dei cani da caccia"""". Gli uomini, che girano per casa coi bragoni da ginnastica ascellari o peggio ancora nudi, """"con una pancetta a meloncino rosa dove l'ombelico pare il buco che si fa per metterci dentro il porto"""". I politici: """"Che fine ha fatto Prodi, con l'occhiale montatura Telefunken e il viso a forma di Tetrapak?""""." -
Cucciolo di mamma
"Diventare mamma, prendere per la prima volta tra le braccia il proprio cucciolo è una sensazione che non si può descrivere, ma che accomuna tutte le mamme del mondo. Un senso di completezza e di appartenenza per la vita, di amore incondizionato e per sempre. Niente è così definitivo e assoluto come l'amore di una madre per il proprio figlio. La tenerezza si mischia con l'amore in un'altalena di emozioni che si alternano nel corso della crescita del nostro cucciolo. Fino a quando, come il gabbiano Jonathan Livingston, spiccherà il volo verso la sua vita. Quando si innamorerà soffrirà per amore, avrà le prime delusioni, cadrà e si rialzerà, creerà a sua volta una nuova famiglia. Ma per noi mamme resterà sempre il nostro cucciolo e quando vorrà ci troverà sempre pronte ad aspettarlo e ad accudirlo con lo stesso infinito amore. Oggi che anch'io sono diventata mamma, capisco cosa significa stringere tra le braccia il proprio cucciolo e sentire che comunque vada, la vita non sarà più la stessa perché si inizia a vivere per qualcuno altro da sé."""" Antonella Clerici" -
L' ultimo solstizio. I 5 guardiani
La fine dell'umanità è ormai scritta. Il ritorno degli Antichi, una stirpe demoniaca vissuta all'epoca di Atlantide e confinata da millenni in una dimensione oscura, è alle porte. Il varco che ne consentirà il passaggio si aprirà in Perù, sull'arco di cielo che sovrasta il deserto di Nazca e le misteriose linee che lo solcano: quando giungerà il solstizio, le stelle si disporranno secondo quegli arcani disegni e i demoni squarceranno il buio, riversandosi sulla Terra. Solo cinque ragazzi possono impedirlo, un gruppo di predestinati conosciuti come i Cinque Guardiani. Matt Freeman è suo malgrado uno di loro, e la sua vita si è trasformata in una fuga incessante dalla setta di fanatici che auspica il ritorno degli Antichi e la morte degli eletti. Il destino, indifferente alle proteste di Matt, lo andrà a prelevare direttamente in Inghilterra per trascinarlo nel paese degli Inca, tra le meraviglie dei templi aztechi e la miseria delle baraccopoli della Città Avvelenata, dove conoscerà Pedro, il secondo predestinato. L'unione dei loro poteri sarà un'arma invincibile, ma non per Salamanda, ricco adepto della setta dal volto sfigurato e l'imprevedibile ingegno. Età di lettura: da 12 anni. -
Maya Fox. Il quadrato magico. Vol. 2
Maya è sopravvissuta all'assalto di un killer. Potrebbe pensare che la notte più buia della sua vita sia ormai passata. Ma non è così, e il pericolo incombe su di lei: lo sa sua madre, una profiler che indaga disperatamente sullo psicopatico che l'ha aggredita. Lo sa suo padre, l'astronomo assassinato, che dall'aldilà cerca di parlare con ""la sua bambina"""" per metterla in guardia. Lo sa Trent, il suo amore ogni giorno più tenebroso e sfuggente. Lo sa Maya, ossessionata da una data inquietante: 21 dicembre 2012, il giorno della profezia che si legge nelle stelle, il giorno del mondo che finisce. A complicare le cose, nella suavita entra improvvisamente un ragazzo dai modi aristocratici e affascinanti, l'unico a conoscere il segreto di Maya. Chi è l'oscuro burattinaio dietro ogni mistero? E soprattutto, perché Maya è una predestinata? Forse la verità è tutta nei magici numeri di un quadrato..."" -
Il dribbling Club. Con DVD
I giocatori della Robur hanno a disposizione due mesi per prepararsi al meglio alla finale del torneo Magico Calcio contro i temibili Galácticos. Ma il loro allenatore sarà all'estero per tutta l'estate e, come se non bastasse, il Campetto dove da sempre si ritrovano sta per essere venduto e rimpiazzato da un prestigioso centro sportivo. Nonostante tutto, i ragazzi continuano ad allenarsi, mentre a bordo campo qualcuno li osserva... È Sebastian Giovinco, il grande campione soprannominato la Formica Atomica. Sebastian, che da bambino si allenava in quello stesso Campetto, si offre di insegnare ai suoi giovani amici tutti i segreti del dribbling e di allenarli in segreto. Insieme alla Formica Atomica, i ragazzi sottoscrivono il patto del ""Dribbling Club"""", e sono pronti per giocare la loro partita più importante. Con 19 schede che approfondiscono gli aspetti tecnici nei dettagli, daII'iniziativa creativa al controllo della palla, dalle coperture alla proposta di numerosi dribbling con cui superare gli avversari e infilare la palla in rete! Allegato al libro, un dvd in cui Sebastian Giovinco dà una dimostrazione pratica degli esercizi presentati nelle schede tecniche e insegna più di 20 dribbling! Un'occasione imperdibile per scoprire e imparare tutti i segreti di un fuoriclasse... e diventare un vero campione! Età di lettura: da 10 anni."" -
Shrek. La trilogia completa
C'era una volta, nel Regno di Molto Molto Lontano, una principessa rinchiusa nella torre di un castello, vittima di un incantesimo che poteva essere spezzato solo dal primo bacio d'amore... La principessa Fiona ha atteso a lungo che un valoroso cavaliere venisse a salvarla, e alla fine è arrivato Shrek, un orco dal cuore d'oro e dall'alito pestilenziale! Per coronare il suo sogno d'amore con Fiona, Shrek deve superare molte prove: convincere i genitori di lei che, anche se è un orco puzzolente e sovrappeso, lui è il marito ideale per la loro unica e nobile figlia; combattere contro la perfida Fata Madrina e il vanesio Principe Azzurro; infine trovare un nuovo sovrano per il Regno, e poter così far ritorno all'amata palude. Ad accompagnare Shrek, due inseparabili compagni: Ciuchino, l'unico asino in grado di tramortire il nemico con una raffica di chiacchiere, e il Gatto con gli Stivali, un fiero guerriero che all'occorrenza riesce a intenerire l'avversario spalancando gli occhio come un indifeso micino. Età di lettura: da 6 anni. -
Puoi fidarti di te
Dentro ognuno di noi, sotto tutte le maschere che continuiamo a indossare, c'è un'immagine segreta, una forza originaria e sconosciuta che ci guida. Lei e solo lei sa come curarci, come donarci improvvisi attacchi di felicità. Tutto quello che dobbiamo fare è chiudere gli occhi, smetterla una buona volta di pensare, e fidarci di lei. Fidarci della nostra voce interiore, anche quando non ci piace, anche quando ci porta dei disturbi, anche quando va contro i nostri pregiudizi. Perché quelli che possono sembrare difetti sono solo gli elementi che ci rendono davvero unici. Chi somiglia a qualcosa, a qualcuno, non è. Chi somiglia a se stesso, chi sa riconoscere la propria naturale perfezione, riesce a essere felice veramente. In ogni caso raccontato, in ogni citazione riportata, in ogni insegnamento lanciato con la forza espressiva di un aforisma, si sente il respiro di una grande visione, di una grande promessa: la vita è una magia da osservare così com'è, senza commenti, senza aspettative, e la felicità arriverà da sola, cogliendoci di sorpresa. -
Liù. Biografia morale di un cane
Quella che si narra in questo libro non è la storia di un cane. È la ""biografia morale"""" di un animale non immaginario ma esemplare, che racconta come intelligenze diverse, umana e canina, cominciano a sfiorarsi. Infatti, grazie allo stile """"lunatico"""" di Berselli, al suo divagare un po' picaresco, decollano subito, con vari scodinzolii, storie molto italiane e politiche, disincantate e ironiche, in cui avventure e disavventure di razze differenti si """"specchiano in una visione di pura tolleranza, all'insegna di un relativismo assoluto, di un italianissimo 'sì, vabbè...'. Allora non stupitevi se la biografia """"reazionaria"""" di Liù si intreccia con quelle di Montanelli e De Felice, di Cacciari e Agnelli, di Pasolini e Nanni Moretti, fra aneddoti memorabili e detti molto celebri o strazianti. Intorno all'idea di un cane"""", ecco allora una società italiana che guarda attonita se stessa, la sua cultura e il suo modo di essere, e alla fine si convince che un metodo, o un rimedio, per la convivenza ci dev'essere: basta accontentarsi di raccontare storie, accoccolati su un divano, immaginando magari una portentosa festa con tutti gli amici che abbiamo, mentre fra i piedi scalzi si diffonde il tepore dolce, filosofico e irrimediabilmente, deliziosamente, poco progressista dell'ultimo riferimento politico rimasto, la pancia calda di Liù""""."" -
Poteva andare peggio. Mezzo secolo di ragionevoli illusioni
Comincia in tono confidenziale il lungo viaggio di Mario Pirani attraverso ottant'anni di vita italiana. Dall'infanzia, alla giovinezza, trascorsa durante un periodo tra i più bui del Novecento. Nell'atmosfera colma di speranze dell'immediato dopoguerra, l'impeto creativo del marxismo togliattiano indurrà il giovane Pirani ad accogliere il verbo comunista. Ma dopo i sanguinosi fatti di Ungheria del 1956 e l'aspro dibattito che si aprì all'interno del partito, anche per Pirani arrivò il giorno in cui tutto ""suonò assurdo"""". Nel 1961 la """"cesura netta"""" della sua esistenza, che lo porta a uscire dall'""""Unità"""" e dal Pci e accettare un'offerta di lavoro all'Eni di Enrico Mattei. In queste pagine - che si concludono alla soglia dell'avventura professionale del quotidiano """"la Repubblica"""" - Pirani rievoca, alternando cronaca personale e memoria storica, una stagione """"felice quanto illusoria"""". Il suo sguardo, sempre penetrante ma anche ironico e divertito, riesce a evocare, al di fuori di ogni posa oleografica, una folla variegata di personaggi in una sorta di personalissimo spettacolo del Novecento italiano. Al termine di una lunga stagione nella quale molte delle """"ragionevoli illusioni"""" degli uomini e delle donne usciti dalla guerra non si sono realizzate, Poteva andare peggio sembra volerci dire, con il timbro del volontario disincanto, che l'impegno di una generazione non è stato del tutto vano."" -
Il caratteraccio. Come (non) si diventa italiani
Perché siamo come siamo, noi italiani? Perché ci piacciamo sempre di meno e cominciamo a trovarci antipatici? Che cosa è accaduto nella nostra storia nazionale, da Porta Pia alle Veline, che ha fatto di noi quello che siamo diventati: rissosi, astiosi, perennemente arrabbiati contro gli altri e sfacciatamente ipocriti, capaci di celebrare il Family Day un giorno e di tradire la stessa Family il giorno dopo? Vittorio Zucconi sceglie, fra i tanti possibili, dieci eventi chiave della storia d'Italia - dalla presa di Roma alla Grande Guerra, dal fascismo al boom economico, da Tangentopoli a Berlusconi, passando per la tv di Mike Bongiorno, i furgoncini Ape e la ""gioiosa macchina da guerra"""" post comunista - in cerca di quel """"cromosoma storto"""" che non ha permesso di """"fare gli italiani"""". Sì, perché l'homo italicus, incline a denigrarsi con passione, ha ormai maturato la certezza di non possedere un vero carattere nazionale, ma un caratteraccio. Prendendo spunto da un ciclo di """"lezioni americane"""" tenute agli studenti di una prestigiosa università del Vermont, il Middlebury College, Zucconi mette da parte, rispettosamente, Boccaccio e Cavour per rivisitare, con la sua ironia affettuosa tessuta di esperienze personali e con la coscienza di rivolgersi non ad accademici, ma a chi dello storia italiana sa molto poco (cioè quasi tutti), pregiudizi e cliché sul dramma pirandelliano degli italiani in cerca di se stessi."" -
Slow economy. Rinascere con saggezza
Federico Rampini ci racconta, in un viaggio attraverso tre continenti e decine di città, quale forma sta per prendere il nostro futuro. Abbiamo di fronte a noi una lenta e inesorabile rivoluzione verde che ci porterà a produrre e a consumare in modo più consapevole; si percepisce nei comportamenti dei governanti e degli elettori il desiderio di un ""Neo-socialismo"""" che spinga gli stati ad assumere iniziative politiche più ponderate e attente alla qualità dei servizi, del welfare e della vita in generale. Insomma, secondo Rampini si va profilando la rivoluzione tranquilla della """"Slow Economy"""": un nuovo modello di sviluppo dove la crescita a ogni costo non sarà più la prima preoccupazione delle nostre società. Un modello di sviluppo in cui, come in una sorta di """"Slow food"""" esteso a ogni aspetto della vita, ritroveremo tutti insieme un nuovo (e antico nello stesso tempo) equilibrio con il nostro ambiente lavorativo, naturale e sociale."" -
La malapianta. La mia lotta contro la 'ndrangheta
"High tech e lupara."""" Potrebbe essere il titolo di un'improbabile parodia cinematografica. Invece è la sconcertante ma fedele fotografia che Nicola Gratteri ci dà della 'ndrangheta. In una veloce e appassionante conversazione con Antonio Nicaso, che sullo stesso argomento ha firmato con lui """"Fratelli di sangue"""", Gratteri ritorna ad approfondire un fenomeno criminale di portata internazionale che, dopo lunghi e colpevoli ritardi, inizia finalmente a essere percepito nella sua vera dimensione. A rivelare la forza dell'organizzazione criminale calabrese bastano poche cifre: il suo fatturato annuo è di 44 miliardi di euro, il 2,9% del Prodotto interno lordo. Il """"core business"""" è rappresentato dal traffico di droga (la 'ndrangheta controlla quasi tutta la cocaina che circola in Europa): un ricavo di 27.240 milioni di euro all'anno, il 55% in più rispetto al ricavo annuo della Finmeccanica, il gigante dell'industria italiana. A questa spettacolare espansione fa da contraltare il degrado sociale e ambientale della Calabria, prigioniera di una criminalità che la opprime, ne sfrutta famelicamente ogni risorsa e poi l'abbandona impietosamente al suo destino. La crescita e la fortuna di questa malapianta viene raccontata attraverso temi ed eventi cruciali: dalle lontane origini alla stagione dei sequestri di persona, all'espansione sul territorio italiano e all'estero; dalle collusioni con la politica alla conquista della leadership nel traffico di droga, alle vicende dei rifiuti tossici."