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Povera ragazza ricca
Nic Harte è figlia di un influente uomo d'affari dello Zimbabwe noto per la sua mancanza di scrupoli. Pur essendo cresciuta nel lusso, non è felice. Il denaro, infatti, non può aiutarla a ottenere ciò che davvero vorrebbe: emanciparsi dall'ingombrante e discussa figura del padre, che sembra disprezzarla profondamente. Caryn Middleton deve invece confrontarsi con tutt'altro genere di problemi. Nata a Londra in una famiglia povera, a sedici anni deve prendersi cura della madre depressa e del fratellino più piccolo. Dalla sua ha però un'intelligenza brillante e una grande forza di volontà, che le permetteranno di affermarsi a dispetto delle difficoltà materiali. Tutto sarebbe invece più semplice per Tory Spiller, se solo riuscisse a liberarsi dal peso di un passato che la tormenta. Cresciuta nell'ombra della sorella morta tragicamente - ragazza modello che sembrava avere tutto quello che lei non ha -, ora anela soltanto a essere se stessa e a crearsi una vita tutta sua. Nonostante la loro profonda diversità, Nic, Caryn e Tory stringono sui banchi di scuola un'amicizia destinata a durare nel tempo, e con il passare degli anni il legame che le unisce si rafforza sempre di più. Ma all'improvviso, quando la bellissima e spregiudicata Estelle Mackenzie irrompe sulla scena, portando con sé un segreto che potrebbe sconvolgere le loro esistenze, tutto viene messo in discussione. -
Altre stanze, altre meraviglie
Nella campagna che circonda Lahore, in una vasta tenuta di proprietà di K.K. Harouni, si intrecciano le vicende di una quantità di personaggi. Oltre al vecchio signore di stampo feudale, gli abitanti dei villaggi vicini che dipendono dai suoi favori, i domestici, e una serie di parenti, prossimi o lontani, che hanno cercato fortuna in città o all'estero: gli sfacciatamente ricchi e i disperatamente poveri, tutti alle prese con i vantaggi e i limiti della posizione sociale, con la sparizione delle vecchie usanze, e con lo choc del cambiamento. A farci capire che quello descritto da Daniyal Mueenuddin è il Pakistan contemporaneo sono soltanto la comparsa di una motocicletta, per quanto datata, l'evocazione del fantasma di una Rolls Royce, la visita di una figlia occidentalizzata, l'incontro a Parigi tra i genitori di un giovane pachistano e la sua fidanzata americana... Per il resto l'atmosfera del racconto è quella di una terra senza tempo, dove non hanno posto l'Occidente, o il fondamentalismo, e che brilla invece dell'intelligenza e dell'astuzia affinate dalle avversità dei personaggi più sfortunati. Mueenuddin mette a nudo - a volte in commedia, più spesso in tragedia -, la complessità della cultura pachistana nel momento in cui l'ordine feudale sopravvissuto viene scardinato e trasformato in modernità: il risultato è una comédie humaine in miniatura dove spiccano personaggi femminili molto diversi da quelli che la cronaca propone quotidianamente alla nostra facile indignazione. -
Infedeltà
In una giornata d'estate come tante altre, Jon, pubblicitario quarantenne in una cittadina del Midwest, si trova di fronte a una scelta tra le più difficili della sua vita: rimanere con Ginny, sua moglie da vent'anni a cui è molto legato, o lasciarsi travolgere dall'attrazione che lo spinge verso una collega, Freddi? Vale davvero la pena di rinunciare a quello che appare tuttora un matrimonio solido e felice, nonostante il desiderio mai realizzato di un figlio, per una relazione che Jon non ha cercato ma che si è fatta strada nel suo cuore, rischiando di spazzare via tutto quanto ha costruito? Sull'unione di Jon e Ginny, però, non incombe solo il peso del tradimento. Molti anni prima, i loro genitori erano stati coinvolti in una vendetta dettata dalla gelosia che aveva prodotto gravissime conseguenze. Oggi le ripercussioni di quello scandalo solo in apparenza lontano si fanno sentire, rendendo le cose ancora più complicate, e i destini di chi ne era stato toccato si intrecciano in una trama fatta di sentimenti, passioni, menzogne e paure. L'eterna lotta tra la profondità di un legame consolidato e il fascino irresistibile della novità e della trasgressione viene riproposta in questo romanzo dai toni intensi, in cui l'autrice riesce a rendere tutte le sfumature del mondo interiore dei protagonisti, smarriti nel labirinto emotivo di un matrimonio sull'orlo del collasso. -
Quando ci batteva forte il cuore
Pola 1945. La storia è crudele con gli italiani dell'Istria, della Dalmazia e di Fiume: se nel mondo si festeggia la pace, qui le loro sofferenze non hanno tregua. Il dramma della gente di Pola sconvolge la famiglia del piccolo Sergio, costretta a subire umiliazioni e soprusi da parte dei nuovi occupanti slavi. La mamma di Sergio, Nives, maestra di scuola elementare, si batte con grande coraggio nella difesa dei confini della patria: colta, autorevole, fiera, raccoglie intorno a sé i propri concittadini che non intendono chinare la testa di fronte alle decisioni dei vincitori. Anche Sergio nutre per la madre una vera ammirazione. Ha sei anni, è cresciuto con lei, ha visto il padre per la prima volta soltanto al suo ritorno dalla guerra. Per lui prova soggezione, quasi diffidenza. Intanto l'annessione dell'Italia orientale alla Jugoslavia travolge l'esistenza degli istriani. Nella famiglia di Sergio è tempo di decisioni gravi. Flavio e Sergio, padre e figlio, impareranno a conoscersi, suggellando un'affettuosa dolcissima alleanza, che li aiuterà, dopo imprevedibili avventure e grandi sofferenze, a costruire una nuova vita insieme. Nelle pagine di questo romanzo, la rigorosa ricostruzione di un periodo terribile e ancora poco conosciuto del Novecento si accompagna a una storia intima, delicata, toccante. Stefano Zecchi dà vita a un affresco importante, che illumina il dramma di un popolo e insieme racconta tutta l'emozione di un grande amore tra padre e figlio. -
Il mago e l'imperatrice. Il romanzo di Roma
Valeria Messalina ha solo otto anni quando conosce il suo futuro attraverso la profezia della Sibilla Cumana: ""Gloria al tuo nome nei secoli. Augusta e padrona di ogni cosa. Un abisso è davanti a te, e dall'abisso tu raggiungi il Cielo"""". L'oracolo ha scritto per lei un destino eccezionale, il destino di un'imperatrice, ma la bambina ne è sconvolta, torturata da un'unica domanda: come potrà meritare una tale gloria e compiere imprese degne degli antichi eroi? Con le parole della Sibilla nella mente e nel cuore, Messalina cresce diventando una donna saggia, dotata di una profonda vita spirituale e in grado, allo stesso tempo, di districarsi fra le insidie della politica e del potere. E soltanto grazie alle sue grandi capacità infatti che Claudio, suo marito, sale al trono dopo la morte di Caligola: parte della profezia si avvera, Messalina è imperatrice. La via per raggiungere il Cielo, invece, si aprirà inaspettata grazie all'incontro con Aion - uno schiavo britanno, un ballerino e un attore al cui passo celeste il tempo sembra fermarsi -, che le schiuderà le porte della Verità e dell'amore, e grazie alle parole di Simone di Samaria (il Simon Mago della Divina Commedia), cui Messalina si affiderà nel tentativo di trovare una nuova fede e costruire una Roma più giusta verso gli umili e i diseredati. Ma il progetto dell'Augusta imperatrice non sembra essere lo stesso dell'Urbe e del suo imperatore - non ancora, almeno."" -
Niente per cui morire
È quasi un gioco, all'inizio, l'indagine che tre alti funzionari di polizia conducono in segreto dopo avere scoperto che un loro antico informatore, sparito nel nulla da oltre vent'anni, è ricomparso a Palermo per essere subito ucciso, non si sa da chi né perché. Ma il gioco si fa ben presto inquietante e la verità sempre più sfuggente. L'uomo, infatti, inspiegabilmente, era stato protetto e foraggiato con uno speciale programma di protezione del tutto incongruo per un pesce piccolissimo come lui. E i tre amici si accorgono di essere finiti in un labirinto dove fin dall'inizio ogni loro mossa, ogni loro passo sono stati seguiti nel tentativo di neutralizzarli. Quando i primi due vengono indotti a ritirarsi, il terzo, il più esperto e autorevole, una sorta di fratello maggiore per gli altri, si rivolge al suo antico maestro, ora ai vertici dei Servizi, sperando che possa aiutarlo a capire. -
Autopsia dell'ossessione
Danilo Pulvirenti è un uomo che ha fatto della sobrietà e dell'intransigenza una regola di vita. Nel chiuso di questo recinto, Danilo è divorato dall'ossessione erotica; ""racconto fondatore e stupido, narrato mille volte ma irrecuperabile e irripetibile"""", l'ossessione travolge la realtà sottomettendola a una dimensione mitica. Una """"malattia sacra"""" che resta a lungo in incubazione, priva di un soggetto che le permetta di deflagrare: solo quando Danilo è ormai un ricco e maturo antiquario romano, con una vita rassegnata e rispettabile, l'ossessione si incarna. Usando la fotografia come strumento privilegiato, l'ossessione rivendica i propri rudimentali diritti; spezza la fragile unità dell'io e introduce nel mito la figura di un Doppio; un professore con pretese di scrittore, di cui il protagonista pensa di potersi sbarazzare facilmente. Ma questo vecchio calvo dall'aspetto inoffensivo ha dalla sua una diabolica tenacia, sicché il gioco sfugge di mano a Danilo, che finisce per approdare a un'orribile soluzione. Giocando a rimpiattino con l'autobiografia, Walter Siti ci consegna un romanzo nel quale l'ossessione erotica trasmigra dalla fiction per condensarsi in proposizioni teoriche che, tracciando i lineamenti fondamentali degli impulsi più oscuri, ci riguardano tutti. """"Autopsia dell'ossessione"""" è l'ultimo atto della trilogia aperta da """"Troppi paradisi"""" e da """"Il contagio""""."" -
Il bene comune. Economia per un pianeta affollato
In questo inizio di ventunesimo secolo l'umanità è seriamente minacciata su più fronti da inquietanti cambiamenti che coinvolgono le società e gli ecosistemi di ogni angolo del pianeta: le variazioni climatiche dovute all'innalzamento della temperatura terrestre; la progressiva diminuzione delle risorse alimentari; la sempre più rapida e frequente diffusione di epidemie; la morsa della povertà estrema che, in un mondo mai così ricco, attanaglia più di un miliardo di persone. Per non parlare dell'impetuoso incremento demografico e del crescente degrado ambientale. Insomma, la specie umana sembra davvero sull'orlo dell'abisso. Eppure, alcune voci autorevoli si alzano al di sopra del coro degli apocalittici per dirci che non tutto è ancora perduto e che, paradossalmente, sarà proprio lo straordinario progresso tecnologico a porre rimedio ai guasti da esso stesso causati. Una di queste voci è quella dell'economista Jeffrey D. Sachs, che elenca ed esamina, dati alla mano e con grande realismo scientifico, tutti i maggiori problemi che ogni società dovrà affrontare nei prossimi decenni (dall'esaurimento delle fonti energetiche tradizionali all'estinzione di numerose specie animali e vegetali, alla carenza idrica e, soprattutto, alla pericolosa disparità nella distribuzione della ricchezza) e, con buona pace dei catastrofisti, afferma che l'umanità possiede già adesso tutte le risorse e le tecnologie necessarie per contrastare efficacemente le minacce che incombono sul nostro futuro. -
Lampi nel buio. I retroscena della finanza e dell'economia italiana dal dopoguerra a oggi
"Capita a tutti, prima o poi, di essere illuminati da lampi quando intorno domina il buio. Intuizioni, percezioni, idee, scoperte, rivelazioni. Lungo il cammino di molti anni di vita da cronista di finanza e di economia, due materie dove il buio domina spesso, ho avuto alcuni di questi lampi: in genere rivelazioni, visto che il mestiere del cronista è (o dovrebbe essere) quello di raccontare ciò che vede o ciò che sente, e quindi non può essere lui a provocare il lampo, ma deve solo aspettarlo, o meglio, cercarlo."""" Paolo Panerai, giornalista per """"Panorama"""" con Lamberto Sechi, successivamente direttore del """"Mondo"""" per dieci anni e infine della testata da lui stesso fondata """"MF/MilanoFinanza"""", ci conduce attraverso la selva spesso oscura e intricata di affari, finanza e politica, puntando i riflettori su vicende che hanno indelebilmente segnato la storia del nostro paese dal secondo dopoguerra a oggi. Si tratta di una sorta di diario di bordo, frutto dell'esperienza di quarant'anni, che vuol raccontare, con uno stile diretto e coinciso, i fatti, ma soprattutto ciò che accade dietro le quinte. Una carrellata di personaggi che hanno animato (o ancora animano) la realtà politica ed economica italiana si succedono sulla scena: i rappresentanti delle dinastie familiari di grandi gruppi industriali quali gli Agnelli, i Rizzoli, i Pirelli; uomini di potere, a capo di istituzioni che hanno influenzato le politiche economico-finanziarie in anni cruciali, come Enrico Cuccia." -
Quieto
"Il racconto copre sette anni della vita di nostro figlio Lluìs Serra Pablo, alias Llullu, nato con una grave encefalopatia che la scienza neurologica non è stata ancora in grado di definire. Il linguaggio popolare se la cava con la formula di paralisi cerebrale e il linguaggio burocratico la valuta come una disabilità con un grado di menomazione dell'85 per cento. In casa, però, tutte queste etichette contano poco. Lluìs è il nostro secondo figlio. Ha esigenze un po' peculiari, ma questo significa soltanto che dobbiamo stare più attenti, a causa della sua fragilità. Il nostro obiettivo è che né sua sorella né noi rinunciamo a fare nessuna delle cose che faremmo se lui non fosse costretto ad affrontare la vita al 15 per cento del rendimento. Non è sempre possibile, ma la maggior parte delle volte è solo questione di farle in un altro modo. In """"Quieto"""" ho cercato una forma narrativa per descrivere l'ambivalente stato emotivo suscitato da un figlio che non progredisce adeguatamente. Uno stato spesso esposto all'aggressione del dolore, ma in cui predominano la gioia e una certa sensazione di rapimento. Mi è sembrato che il modo migliore fosse recuperare scene concrete fissate nella memoria e metterle in movimento. Ricordi pieni di luce. Con i pezzi di questo diario di bordo ho voluto comporre uno specchio"""" (M. Serra)." -
Il paese delle spose infelici
Con uno stile sensuale e stregato d'affascino, Mario Desiati ci porta nel cuore di una terra insieme magica e reale, dove la tragedia coesiste con la farsa e la poesia.In un paese immobile nella luce mediterranea, circondato dalle gravine dove si precipitano da sempre le spose infelici, cresce un gruppo di ragazzi segnati da altre infelicità. Sono legati per sempre. Prima dal sudore, poi dalle gambe massacrate sul campetto da calcio e più tardi da una donna: Annalisa. È lei il centro magnetico della loro vita, la ragazza bionda che indossa anfibi, calze bianche e guanti anche in estate. La desiderano in molti e lei non li respinge, ma il suo cuore misterioso sembra battere solo per Zazà, un ragazzo carismatico ma ""senza cattiveria"""", secondo il talent scout calcistico che ne troncherà implacabilmente il destino. Su tutti loro incombe l'ombra di una sconfitta o di una sorte che non è più quella ancestrale delle spose infelici, ma somiglia al profilo minaccioso del Siderurgico di Taranto..."" -
Shadow man, vita di Dashiell Hammett. Con un inedito di Dashiell Hammett
Nel giro di poco tempo, tra gli anni Venti e Trenta, Dashiell Hammett ha modellato la lingua del genere hardboiled, creando romanzi, racconti e soprattutto personaggi entrati di diritto nella storia della letteratura poliziesca. La sua vicenda umana rivive in questa biografia: dalla giovinezza segnata dalla tisi e da una vita familiare tanto ingombrante quanto detestata, all'attività di investigatore per l'Agenzia Pinkerton; dalla formazione come autodidatta ai difficili esordi letterari, fino al giorno in cui, improvvisamente, Hammett si sveglia ricco, famoso e frastornato, corteggiato dall'establishment artistico e da Hollywood. E poi ancora la vita di sprechi e generosità esasperate, le donne e le sbronze collezionate con pari voracità, il blocco creativo, l'esperienza militare, la caccia alle streghe che lo colpisce, fino agli ultimi anni vissuti in povertà, solo e malato. Un testo nitido, preciso, capace di restituire nella passione del rigore lo specchio infranto del mito Hammett. Completa il volume il racconto ""La battaglia delle Aleutine"""", scritto da Hammett insieme a Robert Colodny, sulla guerra combattuta nelle sperdute isole dell'Alaska contro i giapponesi nel 1942-'43."" -
Essere liberi
Folgorato dalla ""scandalosità"""" del Vangelo, Paolo di Tarso ne divenne il più ardente interprete, propugnatore di una nuova concezione della fede. Una fede che trova la sua ragione non nella cieca obbedienza a una serie di precetti ma nella totale adesione del cuore, nell'esercizio attivo dell'amore. Un messaggio di estrema modernità che ancora oggi si pone come antidoto a ogni forma di estremismo devoto e di fanatico integralismo in nome di un sogno universale di verità."" -
La ladra di Cagliostro
Nella foschia dell'alba il Conte di Cagliostro approda a Venezia, la città in cui le maschere del Carnevale e la cipria dei consiglieri non bastano più a celare intrighi e tradimenti. E dalle calli più oscure alle umide stanze nobiliari si diffonde la fama di uno stravagante guaritore venuto dall'Est. È un mago? O attinge alla sapienza di civiltà sepolte nella sabbia del Sahara? Per Serafina, il Conte è solo un simpatico truffatore. Lei lo fiuta lontano un miglio, e non solo perché è orfana e Principessa dei ladri. Lui la sceglie come assistente e le insegna che la vita è illusione, burla, magia. Polverosa come le acque del Canal Grande e liquida come gli ori di San Marco. C'è anche chi è disposto a pagare il Conte in pietre preziose in cambio dell'eterna giovinezza. O a uccidere. Ma Serafina ha negli occhi le fiamme della sfida. E chissà se la sfida più grande è vivere per sempre o morire infinite volte... Età di lettura: da 13 anni. -
Il guerriero di Annibale
Lorenzo e Caterina sono scatenati, finalmente iniziano le vacanze e possono trascorrere le giornate come più gli pare. Così inforcano la loro bicicletta e patapunf! Che volo! Senza accorgersene Lorenzo si trova catapultato ai piedi di un uomo vestito in modo curioso, sembra quasi un guerriero cartaginese. Che sia finito su un set cinematografico? O forse stanno girando un documentario? Ma quello strano guerriero neppure sa cos'è la televisione! Anzi, dice di essere un guerriero di Annibale. Chi mai può credergli? Età di lettura: da 9 anni. -
Terremoto di piume
A Giacomo non pare vero: sua sorella è uscita, la mamma con il suo pancione dorme tranquilla e lui può finalmente riprendere sonno. Ma non è facile. Non si è ancora abituato a dormire in una roulotte. Più che i rumori della vita del campo, a lui danno fastidio gli scossoni. Riuscirà un bellissimo sogno che sembra quasi vero a far superare a Giacomo il trauma del terremoto? Età di lettura: da 7 anni. -
Alba d'inchiostro
«Un lettore non vede veramente i personaggi di una storia. Li sente.»Meggie e suo padre Mo hanno il dono di far vivere le parole: ciò che leggono a voce alta, semplicemente, accade. Ma da quando loro stessi sono entrati nel Mondo d'inchiostro, sono rimasti coinvolti fino al collo nelle vite, nelle emozioni e negli inganni di questo magico universo parallelo. Incendi di villaggi ed esecuzioni di innocenti avvelenano un mondo in cui dovrebbero danzare le fate e nuotare le ninfe, e Mo è costretto a dividersi tra i giorni sereni con sua moglie e sua figlia e le notti insanguinate al fianco del Principe Nero, passate a combattere gli sgherri di Testa di Serpente. È stato proprio Mo a rilegare il Libro Vuoto che da l'immortalità al malvagio signore, ma sa anche che presto il volume si deteriorerà. Perché non tutto è scritto, e il destino di ciascuno è ancora aperto. Età di lettura: da 12 anni. -
Elogio della pazienza. Perché la lentezza fa bene alla democrazia
"Parola d'ordine, innovazione. A furia di ripeterla da ogni pulpito, in ogni contrada, a ogni incrocio, la politica italiana da qualche tempo si illude di non pagare dazio per i propri ritardi, e per i ritardi del paese. Di più. Si convince che il suo dovere sia tutto nel cambiamento, e che se solo fosse capace di adempiervi velocemente vivremmo davvero nel migliore dei mondi possibili. Il credo politico collettivo che va per la maggiore afferma, o almeno sottintende, due cose. La prima è che il nuovo vale più del vecchio. La seconda è che il passaggio dal vecchio al nuovo dev'essere il più rapido possibile. La politica è chiamata a essere soprattutto veloce, dinamica, all'occorrenza frenetica. Di questi tempi la sua cifra è la fretta, il suo stato d'animo è l'ansia. E invece no. La politica ha bisogno di tempo. È lenta. E la democrazia - che è fatta di tante voci, tanti interessi, tanti conflitti - è particolarmente lenta. Cammina piano, non procede a passo di carica. Riflette, non improvvisa. Elabora. Cerca di convincere, non di incalzare, tanto meno di travolgere. Il suo ritmo è quello di milioni di persone che si muovono assieme, più che quello di corridori solitari che inseguono il primato. In una parola, la politica è un ballo lento.""""" -
La forza del cuore
La storia di una donna resa un'attrice, quand'era bambina, dall'imprinting del grande Giorgio Strehler che la volle nel ruolo di Anja in una memorabile messa in scena del ""Giardino dei ciliegi"""". La Guerritore si racconta con gran ritmo narrativo: gli aneddoti divertenti alternati alle riflessioni intime. E racconta di intelligenze diverse, quella femminile e quella maschile, la sofferta delusione d'amore per Giancarlo Giannini e la meditata vendetta. L'incontro di lavoro e di passione con Gabriele Lavia che la rende madre, compagna, quasi alter ego e la separazione dolorosa come cammino faticoso della riscoperta di sé. La scrittura rilancia verso nuovi mondi interiori. Monica Guerritore ci sa parlare della bellezza femminile come di qualcosa in continua evoluzione, suscettibile di cambiamento e non per questo meno attraente. E di come siano molti i fattori che fanno di una donna una bella donna: il fascino, la forza, la cultura, il talento. Il volto non è mai un volto in generale, è il volto di qualcuno che porta su di sé i segni della singolarità, del tempo che passa, delle emozioni vissute, dei dolori, delle gioie. Compresa la malattia. La Guerritore racconta che la si può battere, anche se grave come un tumore al seno, e parla delle scelte che hanno fatto di lei quello che è oggi."" -
Io chi sono? Dialoghi sulla musica e sullo spirito
Le parole di Franco Battiato, nelle sue canzoni come in questo libro, hanno il raro pregio di trasportare la mente lontano dai luoghi ordinari, trascinarla in voli imprevedibili e ascese velocissime attraverso mondi esotici ed esoterici. ""Battiato - Io chi sono?"""" è un distillato del suo pensiero, un'immersione nell'universo filosofico e spirituale che fa da matrice alle sue canzoni (e ogni volta scoprire l'origine di un verso amato è una vertigine, una piccola illuminazione). Pagina dopo pagina, si incontrano storie e geografie straordinarie, lama tibetani e maestri sufi, passi dei Veda e del Mahabharata, insegnamenti del buddismo e della teosofia. Si discute di musica e di meditazione, di morte e di rinascita, di estasi mistiche e viaggi psichedelici, dei modi per resistere alla """"cloaca"""" del mondo contemporaneo. Daniele Bossari, appassionato come un fan e competente come un esperto, interroga Battiato nello stesso modo in cui un allievo farebbe col suo guru, spinto da quel proverbio giapponese per cui """"chiedere è vergogna di un momento, non chiedere è vergogna di una vita"""".""