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L' ultima battaglia. La ragazza drago. Vol. 5
Nidhoggr, la malvagia viverna che un tempo cercò di distruggere l'equilibrio della natura, è tornato. Il sigillo che lo teneva imprigionato è stato infranto e il suo potere ha soggiogato la Terra intera, trasformando tutti gli uomini in mostri disposti a qualunque sacrificio per sconfiggere Sofia e gli altri Draconiani. La loro missione è trovare il frutto di Thuban, l'ultimo e il più importante dei cinque globi magici che faranno risplendere di nuova vita l'Albero del Mondo e riporteranno sulla Terra il regno di Draconia. Ma Ofnir, il nuovo alleato delle viverne, ha frantumato il frutto contro il sigillo per liberare il suo padrone, e i frammenti sono nascosti in tre luoghi misteriosi sparsi per l'Italia. Nell'ultima, fatale battaglia che Sofia dovrà combattere, ostacoli imprevisti si opporranno alla vittoria: i draghi che hanno sempre vissuto nel cuore dei suoi compagni rischieranno di svanire per sempre, e con loro il regno di Draconia... Età di lettura: da 12 anni. -
Hai trovato il suricato? Focus Junior
Parigi, Londra, New York, la Grande Muraglia cinese, le piramidi d'Egitto... Questo non è un viaggio come tutti gli altri: è una vacanza da sogno! Ma i suricati sanno mimetizzarsi e sono molto astuti, oltre che spericolati. E ora, dove si nascondono? Trova i dieci suricati in ogni immagine e seguili in questo fantastico giro del mondo! Età di lettura: da 8 anni. -
Lost in Italy. Impara l'inglese ridendo
Il nuovo metodo: leggi, ascolta, ridi, impara. Leggi e ascolta gli sketch comici, impara nuovi vocaboli, capisci le regole di grammatica, scopri i trucchi di pronuncia. Scarica gratis le lezioni audio. -
Spudorati. La grande beffa dei costi della politica: false promesse e verità nascoste
Gli scandali raccolti nel nuovo libro di Mario Giordano hanno un elemento in comune: sono tutti nati, trovati e scoperti negli ultimi mesi. Proprio così: mentre i cittadini chiedevano di cancellare i vitalizi della casta, quei vitalizi aumentavano. Mentre supplicavano di ridurre gli sprechi, quegli sprechi raddoppiavano. Mentre urlavano di ridurre le spese del Palazzo, le spese del Palazzo si moltiplicavano. Mai visto niente di così spudorato. ""E dunque"""" dice Giordano """"come si fa a mollare? Come si fa a tacere? La lotta contro le sanguisughe è appena all'inizio. È una lotta difficile, e combattendo ogni tanto si rischia pure di cadere nello sconforto. Anche questo libro farà venire a molti il mal di fegato, ma continuare a indignarsi non è solo un diritto. È un dovere: per noi, per la nostra storia, per il nostro futuro. Sono due i grandi nemici che oggi dobbiamo combattere: da una parte c'è la montagna di privilegi che ci sta soffocando, dall'altra c'è la rassegnazione. E la rassegnazione è un lusso che non ci possiamo permettere."""""" -
L' albero della febbre
Londra, 1880. Quando suo padre muore all'improvviso, Frances Irvine, cresciuta negli agi della buona società inglese, si ritrova a diciannove anni sola e sommersa dai debiti. È quindi costretta ad accettare la proposta di matrimonio del cugino Edwin Matthews, medico giovane e ambizioso per il quale iei non prova alcuna attrazione, e a raggiungerlo in Sudafrica dove lui ha deciso di esercitare la sua professione. Nel corso del lungo viaggio in nave che la condurrà dal futuro marito, Frances conosce William Westbrook, un uomo affascinante e misterioso del quale si innamora follemente. Giunta a destinazione sposa comunque il cugino, ma la vita nelle aride e inospitali distese del Karoo è molto diversa da quella cui era abituata a Londra. Frances è così concentrata su se stessa e sulle proprie sventure che presta poca attenzione all'incredibile e maestosa bellezza della natura che la circonda, ma soprattutto si lascia trascinare in una torbida storia d'amore illecito, cieca di fronte all'integrità e al valore dell'uomo che ha sposato. Edwin, infatti, preoccupato dall'epidemia di vaiolo che sta decimando gli indigeni impiegati nelle miniere di diamanti di Kimberley, denuncia molto coraggiosamente chi li sta sfruttando, mettendo così a repentaglio i grandi patrimoni dei ricchi proprietari bianchi. -
Dopo l'infinito cosa c'è, papà? Fare il padre navigando a vista
"Chi sei, papà?"""" Un bel giorno capita che un figlio di sei anni faccia questa domanda disarmante, a suo modo imbarazzante. Una domanda che, oggi soprattutto, coglie nel segno, mettendo a nudo una condizione: verrebbe la tentazione di liquidarla con quelle risposte evasive o distratte con cui spesso i grandi mascherano la loro inadeguatezza. Ma un papà come Stefano Zecchi non si sottrae così facilmente alla sfida. Ne fa invece il punto di partenza di una riflessione sincera sul suo ruolo di """"giovane padre che ha un po' di anni in più della media dei padri giovani"""" e, in generale, sulla crisi della figura paterna nella nostra società. Senza scrivere un saggio di sociologia o psicopedagogia, ma semplicemente raccontando la sua esperienza personale, il rapporto quotidiano con il figlio. L'inserimento all'asilo e a scuola, i giochi, le passeggiate alla scoperta della natura e della città, le curiosità infantili riguardo al mondo circostante, i primi confronti con la vita scandiscono così le tappe di un percorso che, dalla constatazione di una decadenza dell'immagine paterna, sempre più debole ed evanescente, conduce alla possibilità di un suo riscatto." -
Ancora in strada. Un prete da marciapiede
"Don Andrea Gallo 'prete dei tossici, prete dei poveri'. Pensando a lui, mi è subito venuta alla mente la figura di san Francesco: con il santo di Assisi don Gallo ha infatti molte affinità, prima fra tutte la scelta incondizionata e coraggiosa di 'stare con i disperati'. Sempre pronto allo scontro e alla battaglia dialettica, don Gallo non si è fatto intimorire da nessuno e è andato avanti per la sua strada, fedele solo a se stesso e ai dettami del Vangelo. Entrambi. Francesco e Andrea, hanno scelto di aiutare chi soffre, gli umili, i diseredati e gli emarginati accogliendoli a braccia aperte, offrendo ospitalità e cure, senza mai pretendere nulla in cambio, senza giudicarli o condannarli. Hanno restituito loro una dignità, quella dignità umana che da tempo la società aveva loro strappato. Certo a lui non importa molto di essere paragonato a un santo. Anzi, mi si racconta che, quando qualcuno nell'elogiarlo lo avvicina a qualche mistico della tradizione cristiana, don Gallo quasi si risente: 'Assomiglio troppo a quelli che aiuto per potermi definire santo'. È già difficile essere 'umano' e questo già mi basta'."""" (Dario Fo)" -
Alla luce del sole
La preziosa stoffa del narratore, di quel grande affabulatore che è Vincenzo Cerami, si ritrova nei mille rivoli e nella folla di sentimenti che percorrono queste poesie, ""Alla luce del sole"""". Cerami è volta a volta cupo, solare, aggressivo, gioioso, risentito, tenero... Vive con passione nel presente, ma porta in sé il senso debordante di un passato carico di eventi e storie, di circostanze ritagliate da una memoria personale sempre attiva. Eppure, ci dice, in versi di singolare energia concreta: """"la memoria è una casa inabitabile con tartarughe morte, orologi rugginosi, tovaglie di perline stinte, frottole di legno marcito, sedie rovesciate, stemmi caduti dal chiodo, e una panca rimasta intatta, di legno greggio"""". Un campionario di residui, di oggetti ai quali il poeta peraltro non vuole affatto solo abbandonarsi, lontanissimo com'è da ogni possibile cedimento crepuscolare. E infatti afferma: """"Ogni mattina di me amo i più remoti futuri e a sera rimpiango i futuri remoti"""". Insomma, questi nuovi versi di Cerami sono attraversati da una vitalità quanto mai intensa, anche se il suo è sempre un atto d'amore, nei confronti della vita, perfettamente consapevole della sua provvisorietà, del suo rapido andarsene: """"ho bisogno d'olezzo di morte per parlare della vita"""". La quale, del resto, è da lui intesa come """"tabula lusoria"""", e dunque come un formidabile quanto sempre rischioso puzzle, come un gioco senza soste fino al definitivo alt."" -
L' America non esiste
Primi anni Cinquanta, in un piccolo paesino del Meridione d'Italia. Maria e Nicola sono due fratelli appena ventenni: troppo giovani per rimanere soli al mondo, e giovanissimi per attraversare l'oceano fino al Nuovo Mondo. Eppure è proprio quello che la vita dà loro in sorte. Rimasti improvvisamente orfani, vengono affidati a uno zio che ha fatto fortuna in America. Ed è già durante il lungo viaggio sul transatlantico che la loro diversa indole si manifesta: Maria è una sognatrice, legge in ogni spruzzo d'acqua dorato dal sole una promessa, ma è di fatto indifferente al continente misterioso che le si spalanca davanti. Nicola, invece, è teso, febbrile, inquieto, avido di vita e di esperienze, e impiega poco per venire a patti con le sue origini e lanciare la sua sfida a New York, come Lucien de Rubempré la lanciò a Parigi nelle ""Illusioni perdute"""" di Balzac. Siamo nel momento euforico del grande risveglio artistico e culturale, dopo la Guerra, ma già con le ombre del maccartismo che si allungano sui grattacieli sfavillanti di Manhattan. Siamo nel momento in cui tutto sta accadendo - da Jerome D. Salinger a Tennessee Williams, da Jackson Pollock a Mark Rothko, da Elia Kazan ad Arthur Miller, da Jersey Joe Walcott a Rocky Marciano... tutti sono sul ring che cambierà il Novecento. Nella ricerca del proprio ruolo nel Nuovo Mondo, i due fratelli sceglieranno strade opposte, e nei loro destini incrociati è racchiuso il senso segreto di una città favolosa."" -
Poesie 1954-2013
"Le mie poesie iniziano con felicità, con gioia. Nascono come gioia per la scoperta, gioia per la bellezza della natura, per un profumo. Naturalmente ci sono le debite eccezioni. La gioia può tramutarsi anche in disillusione e in tristezza. Questa è la mia ispirazione. Il mio meccanismo di """"messa in moto"""". Così Pier Luigi Bacchini racconta la propria ispirazione. E da questa """"messa in moto"""" potente inizia il viaggio nella sua storia poetica - una delle esperienze più necessarie, avvincenti, efficaci e consapevoli del Novecento (e oltre) italiano - racchiuso in questo volume: dalle prove giovanili ai capolavori degli anni Duemila, """"Contemplazioni meccaniche e pneumatiche"""" e """"Canti territoriali"""", passando per la svolta di """"Distanze Fioriture"""", del 1981, nel quale Bacchini prende le distanze dall'abbandono lirico ed elegiaco per mettere a fuoco un modello nuovo, fatto di linguaggio scientifico, sintassi franta e quasi drammaturgica, uno stile metrico-prosodico dalla forte componente grafica con innovazioni anche tipografiche. Grazie a un uso saliente degli accorgimenti grammaticali e al nitore icastico con cui sono definiti i dettagli, l'Io di Bacchini si polverizza, si frange in quella moltitudine di voci che sono """"le varie voci dell'essere umano capace di interrogare variamente se stesso"""". Biografia a cura di Camillo Bacchini." -
Dimagrire con i perché
"Dimagrire con i perché"""" è il nuovo metodo inventato da Rosanna Lambertucci. Dopo """"Più sani più belli"""" e """"Il viaggio dimagrante"""", la giornalista specializzata nell'insegnare efficaci percorsi di benessere propone una sorta di dieta dell'anima, nella consapevolezza del fortissimo legame che intercorre fra emozioni e cibo. È la stessa autrice a mettersi a nudo, offrendosi come """"cavia"""" con il racconto dei suoi ricordi e delle sue emozioni quale esempio concreto di applicazione del metodo. Con l'aiuto di un pool di esperti la Lambertucci ha poi tracciato i test che aiutano il lettore a riconoscere a quale tipologia di carattere appartiene: dall'ansioso pauroso all'intollerante, dal pigro all'eremita affettivo, per un totale di dodici profili. Dopo aver stimolato le riflessioni sulla propria identità, il metodo suggerisce una dieta nutrigenomica, supportata dall'indicazione degli integratori più adatti per ogni carattere. Non può mancare anche l'individuazione di quali siano gli alimenti, i condimenti, i metodi di cottura, le ricette (anche il gusto vuole la sua parte) e soprattutto i rimedi che aiutano a mantenere o a ritrovare il giusto peso e la migliore forma fisica. Un metodo nuovo e appassionante, frutto dell'esperienza e della curiosità di una giornalista che ha a cuore il benessere suo e di tutti i lettori." -
Fiabe di mare. Fiabe italiane. Ediz. illustrata
"Una volta a Messina c'era una madre che aveva un figlio a nome Cola, che se ne stava a bagno nel mare da mattina a sera"""". Così inizia la favola di """"Cola Pesce"""", e come avrà fatto, lui che adorava nuotare, a diventare mezzo uomo e mezzo pesce? Forse la risposta la conosce """"Il Principe granchio"""", rimasto intrappolato a lungo negli abissi, sotto l'effetto di un incantesimo fatato, o magari lo sa """"L'uomo verde d'alghe"""", delle insidie del mare se n'intende, lui che ha sconfitto mostri e marinai. Dopo tanto navigare, basterà """"Un bastimento carico di..."""" a conquistare il cuore di una dolce principessa, o sarà meglio chiamarsi """"Bella Fronte"""", per convolare a nozze con la figlia di un sultano? E alla ricerca di una cura per """"Il Balalicchi con la rogna"""", per il mare ben tre volte va e tre volte torna Pidduzzu. Da leggere al sole e all'ombra, in spiaggia e in giardino, di sera e di mattino, sei fiabe dei nostri mari immerse nel caleidoscopio delle illustrazioni di Barbara Nascimbeni. Età di lettura: da 9 anni." -
Fiabe di animali magici. Fiabe italiane. Ediz. illustrata
"C'era una vedova con un figlio che si chiamava Giuanin."""" Così inizia la favola del """"Mago Corpo-senza-l'anima"""" e del giovane coraggioso che lo sfida facendosi piccolo come una formichina... E c'era una volta """"La Rosina nel forno"""", una bambina bellissima con una sorellastra cattiva come una serpe, non certo generosa come """"La biscia"""" e i suoi tre doni magici. C'erano poi """"I tre cani"""", Spezzaferro, Schiantacatene e Spaccamuro, tipi con cui non si scherza affatto, e infine il povero Peppi """"Sperso per il mondo"""", che con l'aiuto di un vecchio bue e tanta astuzia conquisterà una fortuna. Ranocchie parlanti, aquile riconoscenti, leoni invincibili e tanti animali magici popolano queste cinque fiabe, che destano stupore come il tratto incantato e giocoso delle illustrazioni di Gaia Stella. Età di lettura: da 9 anni." -
Fiabe tutte da ridere. Fiabe italiane. Ediz. illustrata
Una volta ci fu un Re che aveva due figli gemelli: Giovanni e Antonio... Così inizia la fiaba II palazzo delle scimmie, in cui un futuro re deve prendere in moglie... proprio una scimmia! I cinque scapestrati, invece, con le loro ""arti"""" riescono a gabbare il re di Francia e la sua pazza figlia. E poi ci sono II soldato napoletano e due suoi amici che, sfidando i giganti, si trasformano in re e duchi. E furbi sono anche Cricche, Crocche e Manico d'Uncino che fanno una scommessa per vedere chi è il """"mariuolo più fino"""". Mentre il povero Giufà è il protagonista di ben quattro fiabe, nelle quali si dimostra più allocco che mai: prima vuole vendere una tela a una statua, poi si fa truffare perfino dalle mosche, e infine decide di far finta di morire per non pagare i suoi debiti. Ma una buona dose di legnate nelle storie da ridere non manca mai ed è quello che accade nell'ultima, Giufà e l'otre. Otto racconti per ridere insieme dell'imprudenza, della sbadataggine e della furbizia del popolo, illustrati da Fabian Negrin. Le Fiabe italiane racchiudono il tesoro della tradizione fiabistica popolare degli ultimi cent'anni. Da quello scrigno Calvino stesso ha selezionato per i più piccoli queste storie, in cui le vite di persone e animali si intrecciano a magia e meraviglia senza tempo. Età di lettura: da 9 anni."" -
Fiabe un po' da piangere. Fiabe italiane
"Una volta si racconta che c'era sette figlie tutte femmine, figlie d'un Re e d'una Regina..."""" Così inizia la favola di """"Sfortuna"""", in cui una tenace principessa riesce a trasformare la sua cattiva Sorte. E poi c'è la storia di """"Bellinda e il Mostro"""", in cui una giovane generosa e sensibile si sacrifica e ama oltre le apparenze. """"L'Uccel Belverde"""" racconta di intrighi familiari, figli coraggiosi e inganni svelati, mentre """"Pomo e Scorzo"""" narra di maghi, fate e incantesimi in un crescendo di colpi di scena. E infine """"Il Principe canarino"""", in cui l'amore trionfa a dispetto della crudeltà! Cinque fiabe che non fanno piangere davvero, ma che commuovono solo un po', illustrate da Desideria Guicciardini con raffinatezza e partecipe stupore. Le Fiabe italiane racchiudono il tesoro della tradizione fiabistica popolare degli ultimi cent'anni. Da quello scrigno Calvino stesso ha selezionato per i più piccoli queste storie, in cui le vite di persone e animali si intrecciano a magia e meraviglia senza tempo. Età di lettura: da 9 anni." -
Il profeta. Vita di Carlo Maria Martini
Carlo Maria Martini ha segnato un'epoca nella storia della Chiesa. La sua scomparsa ha tenuto per giorni le prime pagine dei quotidiani e le aperture dei telegiornali. Almeno duecentomila persone, credenti e non credenti, hanno partecipato all'ultimo saluto all'arcivescovo. Come si spiega un affetto tanto profondo? La gente è accorsa ""perché ha colto che in Martini il cuore dell'uomo veniva prima della pur importante teologia; la misericordia e la comprensione, la capacità di interrogarsi e di mettersi in discussione ispiravano l'approccio del cardinale, mai il giudizio o l'erigersi in cattedra"""". Martini è stato un profeta del nostro tempo, ha saputo cioè interpretarlo, esserne coscienza critica, indicare delle mete. La volontà di raggiungere tutti è stata il filo conduttore della sua missione, il dialogo la parola-chiave del suo ministero: con i terroristi, quando Milano era frontiera dei terribili """"anni di piombo""""; con le altre confessioni cristiane, come presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee; con tutte le religioni, in particolare quella ebraica; con il pensiero laico, attraverso l'iniziativa della """"Cattedra dei non credenti""""; con l'uomo contemporaneo e le sue inquietudini; con una scienza in grado ormai di ridisegnare i confini della vita e della morte. Per questo suo """"stile"""", per l'instancabile propensione al confronto, l'arcivescovo di Milano è stato amato e avversato, sognato o temuto come possibile pontefice."" -
Una donna misteriosa
Chi è davvero Anneliese Zander de Saint Phalle? Conosciuta nel mondo intero come una delle più celebrate stiliste di moda, a capo di un immenso impero economico, è una donna raffinata e con una carriera di tutto rispetto. Universalmente ammirata, è però molto schiva e riservata, anche se la sua innata eleganza e bellezza l'hanno ormai resa un'icona indiscussa. In realtà nessuno sa chi lei sia veramente e cosa si nasconda dietro la sua impenetrabilità. Perfezionista assoluta nel lavoro, Anneliese è un mistero anche per i più fedeli collaboratori. Ma cosa nasconde il suo passato? Fermamente decisa a lasciarsi per sempre alle spalle gli anni bui dell'infanzia e della giovinezza che l'hanno segnata profondamente, Anneliese fa di tutto per seppellire il ricordo delle sue origini, delle quali non ha mai fatto parola neppure con la figlia Callan. Ma proprio quando ha ormai deciso di ritirarsi dalle scene, quel passato tanto temuto irrompe inaspettatamente nella sua vita sconvolgendo ogni certezza. -
Il bacio del brigante
Per lungo tempo Michele Pastorelli è stato il brigante più temuto dell'intera Maremma: ""Re della macchia"""" veniva chiamato e la sua pistola non conosceva rivali. Poi, vittima di un tradimento, per lui si sono aperte le porte della prigione: due estenuanti anni di isolamento, in cui il vecchio bandito ha alimentato, giorno dopo giorno, la sua sete di vendetta. Adesso che è finalmente fuori e il suo nome ricomincia a far tremare i boschi e i paesi del Viterbese, il governo decide di affidare la sua cattura al maggiore Carlo Alberto Carcano. Chi meglio di lui, abituato a missioni anche più delicate per conto del ministero della Guerra, potrebbe affrontare i nuovi fatti di sangue che stanno turbando l'opinione pubblica? La strada che l'ufficiale decide di intraprendere è singolare e non priva di ostacoli: mettersi in contatto con Luciano Fiorilli, l'ex braccio destro di Pastorelli, e riuscire ad avvicinare, tramite lui, il Re tornato in libertà. Allettato dalla speranza di un futuro migliore per sé e soprattutto per la moglie e i due figli, Fiorilli, che vive un'esistenza difficile e costellata di rimpianti, accetta la proposta, mettendo così a repentaglio la precaria tranquillità conquistata grazie alla protezione del potente conte Sarzani. """"Il bacio del brigante"""" è un romanzo storico in cui la Maremma viterbese di fine Ottocento diventa il teatro di un dramma che, tra colpi di scena, delitti e storie d'amore accompagna il lettore nei meandri più oscuri e sinceri dell'animo umano."" -
Contro il tiqui taca. Come ho imparato a detestare il Barcellona
"Il Barcellona è una squadra noiosissima."""" Provate a dirlo ad alta voce: sarete tacciati di blasfemia e guardati come dei folli. Ma ripetendolo e argomentando la vostra antipatia per la squadra più forte, vincente e politicamente corretta del mondo, vi accorgerete lentamente ma inesorabilmente che non siete soli, che c'è chi la pensa come voi. Con ironia sulfurea - ma con un sotterraneo affetto, vorremmo dire, se non altro da Sindrome di Stoccolma - Michele Dalai costruisce una provocazione solo apparentemente gratuita e smonta uno a uno i luoghi comuni sulla superiorità tecnica ed etica della squadra catalana e del suo microcosmo, colpendo il nemico nei suoi beni simbolo, a partire dal motto megalomane """"più che un club"""", passando per il gioco estenuante e onanistico, interamente consacrato al nume del possesso palla - il famigerato tiqui taca -, fino ad arrivare a quei tifosi-integralisti per i quali il fútbol esiste solo in funzione del Barcellona e il resto è noia. Senza risparmiare nemmeno Lionel Messi, la Pulce che incanta il mondo e, da quattro anni, i giurati del Pallone d'oro. Di fronte ai dogmi dell'ortodossia pallonara, Dalai indossa i panni dell'eretico e non arretra di fronte al mulinare dei consensi che costruiscono la leggenda dell'ultima armata 'blaugrana'." -
Pubblici infortuni
Dei tanti modi in cui un essere umano può decidere di passare il suo tempo libero, leggere è uno dei più strani. A prima vista rifugiarsi tra le pagine di un libro è un tentativo di eludere la realtà. In verità, suggerisce Piperno, è esattamente il contrario: letteratura e vita si nutrono l'una dell'altra, e vicendevolmente si amplificano. I personaggi dei libri che amiamo vengono a farci visita nei momenti più delicati e inattesi, proprio come Humphrey Bogart sta affettuosamente al fianco del Woody Allen di ""Provaci ancora, Sam"""". Quando ci troviamo di fronte ai loro stessi bivi, agli stessi amori impossibili, amicizie perdute, offese subite, felicità promesse, è facile sentire che i protagonisti dei nostri romanzi del cuore sono gli amici che meglio potrebbero comprenderci. E la magia della lettura, il rapporto esclusivo che si crea con chi quelle pagine le abita ma anche con chi le ha scritte. Con buona pace dei seriosi critici accademici, il modo migliore di leggere un libro è sempre immedesimarsi e lasciarsi rapire, fino al riso, fino alle lacrime. Per non parlare di ciò che accade se il lettore è anche, come in questo caso, uno scrittore... Invidia, gelosia, rancore, snobismo, vergogna, ansia di gloria e bisogno di solitudine, somma fragilità e smisurato orgoglio: nei brevi saggi di questa raccolta Alessandro Piperno racconta e analizza sentimenti, vizi e virtù che accomunano ciascuno di noi ai più celebri personaggi dei romanzi moderni e, spesso, anche ai più famosi scrittori.""