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Pompei
Pompei, agosto 79 d.C. Le sorgenti d'acqua alle pendici del Vesuvio si stanno esaurendo, contaminate dallo zolfo. Solo un uomo avverte il pericolo della situazione: Marco Attilio, nuovo responsabile dell'Aqua Augusta. Il suo predecessore è sparito e qualcosa non funziona nell'acquedotto. Sono anche in atto traffici poco puliti, speculazioni, episodi di corruzione. E Marco diventa un problema. Ma ci sono forze che nemmeno il più potente degli imperi potrà mai controllare. -
Robinson Crusoe
Le avventure del naufrago più famoso della letteratura. Prefazione di Guido Sgardoli.rnrn«Leggere ""Robinson Crusoe"""" è un modo per sentirsi indipendenti, per sganciarsi, con l'immaginazione, dalla famiglia e dall'ambiente. In definitiva, per crescere. Perché la verità, nelle storie, non è in quello che accade (personaggi non esistiti che si muovono in posti che non esistono), ma in ciò che percepiamo e che riconosciamo come vero, come nostro, che è il bello dei libri che ci restano dentro e che crescono con noi» – dalla prefazione di Guido SgardolirnrnMosso dai «suggerimenti della fantasia», il giovane Robinson disobbedisce al volere paterno e si imbarca come marinaio. Dopo un duro apprendistato e mille peripezie (compresa la cattura da parte dei pirati e la rocambolesca fuga), si stabilisce in Brasile. È il 1659 quando decide di ripartire alla volta dell'Africa, ma la nave affonda. Unico sopravvissuto, Robinson rimarrà per ventotto anni su un'isola deserta, lottando per non perdere la vita e la ragione, dapprima in totale solitudine, poi affiancato dall'indigeno Venerdì. Ispirato dalla storia vera di un marinaio scozzese, """"Robinson Crusoe"""" è il prototipo del romanzo moderno e il suo ingegnoso eroe è l'incarnazione delle virtù dell'emergente classe media, icona del mondo cosiddetto civile. Età di lettura: da 12 anni."" -
Il vecchio e il mare
Un romanzo sulla natura e la resilienza dell'essere umano. Prefazione di Paolo Cognettirnrn«Questo libro ci ricorda che la nostra vecchia terra esiste ancora, è grande e meravigliosa, è là fuori per noi, e rinunciare a esplorarla, toccarla, annusarla, calpestarla, amarla, sarebbe una perdita incalcolabile per la nostra vita. Il mare è ancora là fuori, come ai tempi del vecchio Santiago e del suo pesce. È là anche per noi» – dalla prefazione di Paolo CognettirnrnDopo ottantaquattro giorni durante i quali non è riuscito a pescare nulla, il vecchio Santiago vive, nel suo villaggio e nei confronti di se stesso, la condizione di isolamento di chi è stato colpito da una maledizione. Solo la solidarietà del giovanissimo Manolo e il mitico esempio di Joe di Maggio, imbattibile giocatore di baseball, gli permetteranno di trovare la forza di riprendere il mare per una pesca che rinnova il suo apprendistato di pescatore e ne sigilla la simbolica iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme pesce spada nei Caraibi, nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione sconfitta, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura e, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita. Età di lettura: da 12 anni. -
Avere o essere?
La prevalenza della modalità esistenziale dell'avere ha determinato la situazione dell'uomo contemporaneo: ridotto a ingranaggio della macchina burocratica; manipolato nei gusti, nelle opinioni e nei sentimenti dai governi, dall'industria, dai mass media; costretto a vivere in un ambiente degradato. Contro questo modello dominante, Fromm delinea le caratteristiche di un'esistenza incentrata sulla modalità dell'essere, in quanto attività autenticamente produttiva e creativa, capace di offrire all'individuo e alla società la possibilità di realizzare un nuovo e più profondo umanesimo. -
Festa mobile
Parigi è la città più amata da Hemingway, quella che considerava il miglior posto al mondo per lavorare. Ormai anziano e malato, Hemingway ricorda la Parigi degli anni Venti, dove in piena età del jazz aveva vissuto «molto povero e molto felice». Tra bevute, oppio, corse di cavalli e snobismo sociale, la fame si rivela scuola e disciplina, mentre alla libreria Shakespeare and Company si incontrano scrittori e intellettuali come Ford Madox Ford, Gertrude Stein, Ezra Pound, James Joyce, Francis Scott Fitzgerald. Quest'opera d'addio, che celebra la vita a Parigi come una splendente giornata di festa, si rivela molto più di un libro di ricordi: un inno alla libertà, alla insopprimibile libertà dell'uomo di pensare, agire ed esprimersi. -
Il castello
In una gelida sera d'inverno l'agrimensore K. giunge in un villaggio dominato da una collina su cui sorge un immenso castello. È la dimora del misterioso Conte, governatore e despota di tutto il territorio. K. intende fare delle terre del Conte la sua casa ed esercitare qui la sua professione: un progetto semplice, ma realizzarlo si rivelerà più arduo di qualunque previsione. Pubblicato postumo e incompiuto nel 1926, ""Il castello"""" è un'opera di infinita suggestione che offre una rappresentazione indimenticabile della condizione dell'uomo, schiacciato da un'autorità, divina o terrena, infinitamente più potente di lui e inevitabilmente destinato a non raggiungere mai la propria meta."" -
Innocente. Una storia vera
Ron Williamson lascia il natio Oklahoma nel 1971, poco più di un ragazzo, inseguendo il sogno di diventare un campione di baseball. Dopo sei anni nel campionato minore un incidente mette fine alle sue speranze di gloria. Torna a casa, cerca un lavoro stabile, ma un crescente disagio psichico ne farà presto un malato di mente. Qualche anno dopo, la tranquilla cittadina di Ron è scossa da un terribile evento: la giovane Debbie Carter viene stuprata e uccisa in circostanze poco chiare che vedono Williamson tra i principali sospetti. Comincia per Ron un'odissea che lo vedrà dapprima incriminato del delitto e poi condannato a morte. Dodici anni nel braccio della morte in cui continua a dichiararsi innocente. Ma quando mancano ormai cinque giorni all'esecuzione, l'estrema speranza di salvezza è rappresentata da un esame del DNA che non arriva mai. Il caso di Ron Williamson ha ossessionato John Grisham per anni, da quando il maestro del legal thriller ha letto incidentalmente la sua vicenda su un giornale locale, decidendo di raccontare per la prima volta un fatto realmente accaduto. Il risultato è una storia pervasa da una forte tensione morale che arriva a mettere in discussione il sistema legale americano. -
La breve favolosa vita di Oscar Wao
Vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa 2008Già dal titolo si capisce che questo romanzo non avrà un lieto fine classico. Ma non importa. Perché la vita di Oscar – ribattezzato Wao da un amico che storpia il nome di Wilde – è davvero favolosa. Da favola letteraria, magica e realistica al tempo stesso.«Un romanzo straordinario, vibrante, una prosa adrenalinica... Una delle voci più originali, irresistibili della narrativa contemporanea» – The New York TimesLa sua nerdità adolescenziale vaporizzava ogni straccio di possibilità di incontrare l'amore. Tutti gli altri sperimentavano il terrore e la gioia delle prime cotte, dei primi appuntamenti, dei primi baci, mentre Oscar sedeva in fondo all'aula, dietro lo schermo del Dungeon Master, e guardava passare la sua adolescenza.Oscar è un ghetto-nerd dominicano obeso e goffo, ossessionato dalle ragazze – che naturalmente lo ignorano –, dai giochi di ruolo e dai romanzi di fantascienza e fantasy. Prima che lui nascesse, sua madre, la formidabile Belicia Cabral, ha lasciato la Repubblica Dominicana per rifugiarsi nel New Jersey, dove Oscar vive sognando di diventare il nuovo Tolkiene, più di ogni altra cosa, di trovare l'amore. Per riuscirci, il nostro eroe deve sfidare il micidiale fukú, l'antica maledizione che da generazioni perseguita i membri della sua famiglia, condannandoli al carcere, alla tortura, a tragici incidenti e soprattutto alla sfortuna in amore. La prosa vivida e giocosa di Junot Díaz, che incarna la molteplicità di luoghi, culture e linguaggi che sta alla base del romanzo, ci trasporta dalle periferie americane contemporanee al sanguinario e insieme mitico regno del dittatore dominicano Rafael Leónidas Trujillo, mentre la storia del mite e sventurato giovane si intreccia a quella della sua gente e della sua terra, che finiranno per plasmarne il destino.COME COMINCIADicono che sia venuto dall'Africa, racchiuso nelle grida degli schiavi; che fosse l'anatema finale degli indiani Taino, pronunciato mentre un mondo moriva e un altro nasceva; o che fosse un demone, penetrato nella Creazione attraverso la porta dell'incubo dischiusa alle Antille. Fukú americanus, o più colloquialmente fukú: usato in genere per indicare qualche tipo di maledizione o sventura, e in particolare la Maledizione e la Sventura del Nuovo Mondo. Chiamato anche il fukú dell'Ammiraglio, perché l'Ammiraglio fu al contempo la sua principale levatrice e una fra le sue vittime europee più importanti; malgrado avesse ""scoperto"""" il Nuovo Mondo, l'Ammiraglio morì povero e sifilitico, ossessionato da (dique) voci divine. A Santo Domingo, la Terra che Amava di Più (quella che Oscar, verso la fine, avrebbe chiamato la Ground Zero del Nuovo Mondo), il nome stesso dell'Ammiraglio è diventato sinonimo di entrambi i tipi di fukú, piccolo e grande; pronunciare quel nome ad alta voce, o anche solo sentirlo pronunciare, significa attirare la sventura su di sé e sui propri cari.Comunque, al di là del nome e della provenienza, l'arrivo degli europei a Hispaniola fu l'evento che scatenò il fukú nel mondo, e da quel giorno siamo tutti nella merda. Santo Domingo potrà anche essere il Chilometro Zero del fukú, il suo porto d'ingresso, ma siamo... -
I Viceré
L'eterno destino della nobile famiglia siciliana degli Uzeda di Francalanza è quello di dominare: sotto gli spagnoli e nel Regno delle Due Sicilie, con il denaro e la violenza; dopo l'impresa dei Mille, mediante il tradimento e la finzione. Capolavoro del verismo italiano, scritto da un autore non ancora trentenne, I Viceré (1894) inserisce la saga della casata in una vasta narrazione storica. Il romanzo diventa così un memorabile affresco dell'aristocrazia isolana nel drammatico momento del passaggio dal regime borbonico alla nuova realtà sociale dell'Italia unita, rappresentato con una straordinaria capacità di penetrazione nel tessuto vivo della storia.Introduzione di Vittorio Spinazzola. -
Il sosia
Frustrato nelle sue aspirazioni di ascesa sociale lungo la gigantesca macchina gerarchica fatta di ben «quattordici ranghi», Jakov Petrovič Goljadkin è un piccolo burocrate di San Pietroburgo, «un ingranaggio del sistema»: un sistema che non consente vie d’uscita. In questo contesto alienante i meccanismi mentali di Goljadkin lo inducono a scindere la propria personalità in due entità diverse, un ""io"""" e un """"tu"""", gli rendono possibile un paradossale dialogo con il suo """"doppio"""" sempre più prevaricatore e infido nei suoi confronti. Il lettore segue così le allucinazioni dell'""""eroe"""" Goljadkin in un crescendo di situazioni contraddittorie e tragicomiche che Dostoevskij filtra attraverso la propria vena grottesca."" -
I reietti dell'altro pianeta
Un'ambigua utopia, come recita il sottotitolo originale del romanzo, I reietti dell'altro pianeta è una narrazione che, fingendo di parlare del futuro, racconta il mondo di oggi.«C'era un muro... Come ogni altro muro, anch'esso era ambiguo, bifronte. Quel che stava al suo interno e quel che stava al suo esterno dipendevano dal lato da cui lo si osservava.» Sui dei fronti del muro, due pianeti gemelli, Urras e Anarres, illuminati da uno stesso sole ma divisi da una barriera ideologica antica di secoli. Urras è fittamente popolato, tecnologicamente avanzato, ricco, florido, retto da un'economia liberista. Da qui sono partiti nella notte dei tempi i seguaci di Odo che hanno colonizzato l'arido Anarres, fondandovi una comunità anarchico-collettivista che non conosce concetti come proprietà, governo, autorità. In questa società apparentemente perfetta nasce Shevek, genio della fisica alle prese con un'innovativa teoria del tempo, un vero ""cittadino del cosmo"""" che dedicherà la vita ad abbattere il muro che separa da sempre i pianeti gemelli. Un'ambigua utopia, come recita il sottotitolo originale del romanzo, I reietti dell'altro pianeta è una narrazione che, fingendo di parlare del futuro, racconta il mondo di oggi."" -
Zorro. Un eremita sul marciapiede
«I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che non hanno, ma anche di tutto ciò che ci manca. Perché forse ci manca quell'andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell'orologio. Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull'asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? E lasciare al fiume il suo grande, impegnativo corso. Venirne fuori, venirne in pace. Tacito brandello di carne umana sul selciato dell'umanità.» -
La nuova dieta 4 più 1 - 4 più 1. Per dimagrire, per rigenerare, per depurare
La dieta 4 più 1 - 4 più 1 è un metodo serio e scientifico per disintossicare il corpo e l'anima e per perdere peso senza recuperarlo più: un nuovo viaggio per dimagrire, per vivere meglio e più a lungo arricchito da 60 ricette inedite dello chef Fabio Campoli.rnrnLa continua ricerca di risposte alla crescente richiesta di benessere psicofisico ha portato Rosanna Lambertucci, straordinaria divulgatrice del vivere bene, a scrivere questa nuova dieta che ruota intorno a un punto fermo: non c'è dimagrimento duraturo se prima non si attua una profonda depurazione del nostro organismo. Solo alleggerendo dall'attività quotidiana gli organi più affaticati - fegato, reni e intestino - con un periodo depurante si può affrontare un percorso di dimagrimento e di benessere che non solo durerà nel tempo, ma diventerà un salutare stile di vita. In questo nuovo viaggio dimagrante la Lambertucci ha strutturato, con la consulenza scientifica del dottor Corrado Pierantoni, endocrinologo e nutrizionista clinico, una dieta mensile divisa in tre fasi di dieci giorni ciascuna: Depurazione, Reinserimento, Fase di recupero. Ogni fase segue il metodo 4 più 1 - 4 più 1, ossia quattro giorni ovo-latto-vegetariani seguiti da un giorno vegano. L'eliminazione temporanea di carne e pesce aiuta a disintossicare l'organismo. La divisione in tre fasi permette di concludere il metodo completo di trenta giorni oppure di seguire solo i primi dieci, che sono caratterizzati da un regime alimentare più restrittivo, depurante e drenante, che regala una sensazione di leggerezza, migliorando la funzionalità del fegato, la digestione dei cibi e il loro assorbimento, al fine di ottenere anche un miglioramento generale delle capacità intestinali. Un capitolo intero è dedicato ai 10 superfood, cioè quegli alimenti che hanno la straordinaria capacità di aiutare in modo naturale l'organismo a eseguire al meglio le proprie funzioni. I tre moduli devono essere accompagnati da una costante pratica sportiva leggera e accessibile, tipo la camminata veloce da soli o in compagnia. Lo sport, a qualsiasi età, aiuta il metabolismo e ha comprovati effetti benefici anche sul cervello e la psiche, grazie alla produzione di serotonina, ""l'ormone del buonumore""""."" -
La linea d'ombra
«Era scesa su di me la malattia dell'ultima giovinezza.»Tra i più bei racconti lunghi di Conrad, tra i più sottilmente inquietanti e misteriosi pur nella sua lineare semplicità, La linea d'ombra riassume una intera esistenza nella breve esperienza di un ufficiale di marina al suo primo comando. Prigioniero di una bonaccia che costringe la nave all'immobilità assoluta, circondato da un equipaggio in cui membri cadono via via vittime della febbre gialla, senza alcuna possibilità di chiedere e ottenere aiuto, il protagonista conosce, nel breve arco di tempo di un viaggio che diviene simbolo della vita, le miserie e le grandezze della condizione umana. Messo a confronto con la sofferenza, la follia, le insondabili forze della natura, oltrepasserà infine ""la linea d'ombra"""", quel confine elusivo, a tratti inafferrabile, che segna il passaggio dalla giovinezza all'età matura."" -
Le mille e una notte
"Le mille e una notte"""" fa rivivere lo splendore del mondo arabo durante l'epoca aurea di Harùn ar-Rashìd. Al suo interno troviamo più di 180 tra poesie, aneddoti, fiabe e racconti, tra cui le storie famose di Sindbàd, Aladino e Alì Babà. Uno scrigno prezioso da cui affiorano realtà e illusione, saggezza e fantasia, amore sublime e tradimento, inganno ed erotismo." -
Il Decameron
Primo, clamoroso caso di ""bestseller"""" della letteratura, in oltre sei secoli il Decameron ha influenzato scrittori, pittori, musicisti, coreografi, registi. Scritto, non a caso, """"nel mezzo del cammin"""" della sua vita, corona con il sigillo del capolavoro l'esperienza giovanile di Boccaccio, racchiudendo in un'opera vasta e unitaria tutto il fascino della materia amorosa e dell'avventura umana che caratterizza i primi scritti. Nel rielaborare retoricamente una vasta tradizione di racconti e nel dare loro la lingua raffinata di una prosa che sarà per secoli esemplare, Boccaccio costruisce la godibilissima epopea di un'Italia percorsa e dominata dall'audacia mercantile della borghesia ma non dimentica dei valori cavallereschi: il poema dell'autunno del Medioevo, scintillante come non mai dei fulgori di uno splendido tramonto."" -
Elogio della follia
Al di là del suo aspetto di scherzo giocoso, di paradosso intellettuale, Elogio della follia, l'opera più nota e discussa di Erasmo da Rotterdam, costituisce un appello etico di grande vigore e attualità, radicato nella cultura classica e cristiana. Attraverso una critica caustica – ma al contempo ironica e divertita – del vuoto che pervade i valori acquisiti e i comportamenti dei grandi e dei sapienti, Erasmo ridefinisce l'idea di saggezza, fino a concludere che è impossibile separare la follia dall'essenza dell'uomo. Dopo aver sferrato un duro attacco al malcostume dei potenti e degli ecclesiastici, egli ripropone così il messaggio evangelico nella sua purezza, autenticità e forza morale. -
Canne al vento
«Nel silenzio della notte le canne sussurrano la preghiera della terra che s'addormenta.»Efix è un ""servo"""", un contadino sardo aggrappato con amore all'ultimo """"poderetto"""" posseduto dalle tre sorelle Pintor, nobili e di pochissimi mezzi, chiuse in uno sdegnoso isolamento, lontane dalla nuova società rozza e impertinente dei mercanti e degli usurai. Oppresso dall'immenso rimorso per un antico delitto, Efix vive una vita """"santa"""" alla ricerca dell'espiazione suprema e sarà lui a tentare di lenire il disastro finanziario procurato dal ritorno dello sbandato nipote Giacinto. Efix assurge così a immagine dell'umana sofferenza, sempre uguale e sempre immobile nel tempo, e rimane nella memoria del lettore come uno dei più potenti personaggi della narrativa novecentesca."" -
La serie infernale
Hercule Poirot riceve una strana lettera in cui un anonimo personaggio lo avvisa che presto, nella città di Andover, verrà commesso un crimine. E infatti Alice Ascher viene uccisa. Dopo di lei, il misterioso assassino annuncia che colpirà a Bexhill, e poi a Churston, e così fa. Le vittime sembrano non aver alcun rapporto tra loro: il diabolico criminale, che si firma A.B.C., pare sceglierle solo in base a un presunto ordine alfabetico. Il serial killer non è intenzionato a fermarsi, ma tre scacchi sono già troppi per un uomo del calibro del detective belga. -
Nessuno scrive al colonnello
Considerata per ritmo e misura, per densità e asciuttezza di stile la prosa più riuscita del giovane García Márquez, Nessuno scrive al colonnello costituisce un prezioso tassello di quel ciclo di Macondo che troverà la sua grande sintesi in Cent'anni di solitudine . Il vecchio militare in attesa di una pensione che non arriva mai, e che sacrifica perfino i magri pasti per allevare un gallo da combattimento da cui si aspetta soddisfazioni e guadagni, appartiene a quella galleria di indimenticabili ritratti di cui è ricco l'universo di Macondo. La sua eroicità semplice e solenne, la sua profonda, dolente verità umana ne fanno uno tra i personaggi più riusciti del grande Gabo.