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La mosca nella bottiglia-Lo stile dell'anatra
Tra momenti di assoluta ragionevolezza e altri di paradossale ironia, vengono raccontate idee e ideali nel segno di una grande libertà intellettuale.rn«E qui è meglio mettere un freno alla fantasia, per riprendere il discorso.»rnIl fil rouge che lega ""La mosca nella bottiglia"""" (1996) e """"Lo stile dell'anatra"""" (2001) - raccolte di annotazioni, elzeviri, brevi apologhi - è la riflessione sul """"senso comune"""", ovvero l'anticoncettualismo, la naturalezza, cioè quell'utopia personale che Raffaele La Capria ha inseguito per tutta la vita. Sono libri rapidi, vitali, percorsi da una scrittura veloce ed estremamente """"naturale"""". Ideale prosecuzione l'uno dell'altro, dimostrano come per La Capria saggistica letteraria e saggistica civile siano le due facce di uno stesso modo di scrivere, ispirato a un grande rigore estetico e morale."" -
Corro perché mia mamma mi picchia
Siamo abituati a vederlo insieme agli inseparabili Aldo e Giacomo, ma in questo libro Giovanni Storti si presenta in una veste insolita, maglietta e pantaloncini, e ci parla della sua più grande passione fuori dal palco, quella per la corsa. Lo fa alla sua maniera, con la consueta ironia, con un intreccio di leggerezza e profondità. Alternandosi nel racconto con Franz Rossi, compagno di avventure e di allenamenti, Giovanni, instancabile ""assaggiatore di corse"""", pronto a sfidare il caldo come il freddo, a correre di giorno e di notte, a qualsiasi latitudine o altitudine, ci spiega come ha scoperto, o meglio riscoperto, questa vena atletica. Dalle fughe infantili per sottrarsi alle ciabattate materne a una pratica ritrovata, non tanto per motivazioni salutistiche, quanto perché la corsa ha il fascino di una vera arte. Ci addentriamo così, in compagnia dei due protagonisti, negli itinerari delle gare più coinvolgenti, sentiamo con loro la fatica ma anche il piacere di misurarsi con se stessi e con gli altri, la gioia di superare i propri limiti. E soprattutto impariamo a guardare con curiosità ed emozione i luoghi e l'umanità che si incontrano lungo il tragitto. Si aprono davanti a noi scorci di una Milano, quella dei Navigli, dei parchi e della Montagnetta di San Siro, lontana dall'affannata metropoli dell'immaginario collettivo. Prefazione di Giacomo Poretti."" -
L' accordo perfetto
Fabio Guaglione, uno dei talenti più innovativi dell'entertainment italiano, tesse in un domestic thriller serrato la radiografia spietata degli scheletri nell'armadio di ogni relazione.rn«Cosa saresti disposto a sacrificare per conoscere la tua anima gemella?»rnMark e Laura sono la coppia perfetta: lui è un compositore affermato, lei un architetto di successo; vivono in una villa che sembra uscita da una rivista di design, un nido impeccabile come la loro vita insieme. Non potrebbe essere altrimenti: quando si sono conosciuti, Mark aveva il cuore spezzato da una precedente relazione, e nel terrore di investire ancora invano anni, energie ed emozioni, ha convinto Laura a rivolgersi alla Crimson Heaven, una società in possesso di un misterioso algoritmo in grado di calcolare l'affinità di una coppia, predicendone il fallimento o sancendone l'eterna solidità – come è stato per Mark e Laura, che alla fine dei lunghi e complicati test hanno avuto il benestare a sposarsi. Invece, sotto il guscio di lusso e affabilità pulsa un'ombra latente. Tutto precipita un giovedì come tanti: Mark torna a casa da un viaggio di lavoro con un giorno di anticipo e sorprende Laura con un altro, ammanettata alla testiera del letto. La reazione è istintiva e violenta: Mark tramortisce l'amante e lo imprigiona nello scantinato, per poi chiudersi in casa e cercare disperatamente un confronto con la moglie – lasciandola incatenata. Non ci sta a vedersi distruggere la vita, e decide che farà di tutto – letteralmente di tutto – pur di salvare il suo matrimonio. Laura, invece, scoprirà un uomo che non conosceva affatto, e dovrà capire come fuggire da una terapia di coppia inquietante e forzata. Ancora non sanno che la Crimson Heaven non ha mai smesso di sorvegliarli e vede nel tracollo della loro unione una pericolosa anomalia, che va corretta con ogni mezzo a disposizione… -
La vita docile
Il ritorno al romanzo di uno dei poeti più apprezzati della scena letteraria italiana, già finalista al premio Strega con Il male è nelle cose.rnrnrn Agnese e Pino sono nati nel 1893 e appartengono a quella generazione sfortunata che ha attraversato entrambe le Guerre mondiali. Lei è una ragazza riservata, ha da poco perso il padre e lavora come sarta per provvedere a una madre velleitaria e al fratello minore; lui è il rampollo di una importante famiglia siciliana, a Milano per studiare Ingegneria al Politecnico, dove incontra Carlo Emilio Gadda. Si conoscono per caso e iniziano a frequentarsi: lui è più istintivo e impetuoso, lei frena, diffidente per natura, prudente per necessità. Passeggiano per le vie di una Milano brulicante di vita, di mestieri e di attrattive. Vanno a teatro e al cinema, che è ancora una novità, si innamorano, hanno una figlia. Ma il destino non li vuole insieme. Pino, reduce dal fronte, intraprende la carriera militare, e la famiglia non solo gli vieta di riconoscere la bambina avuta da Agnese, ma lo spinge a un matrimonio di convenienza. Agnese va a vivere insieme alla figlia in una casa di ringhiera, nel quartiere dell'ex Lazzaretto, e lì, giorno dopo giorno, tesse la trama minima della propria esistenza, accettando le cose come vengono, lavorando. Agnese e Pino tornano, sempre più raramente, a incontrarsi, senza mai deviare il corso delle proprie esistenze. Si vogliono bene, ma le vicende storiche e personali li separano. Cento anni dopo Maurizio Cucchi ricostruisce la loro vita con emozione e cura, a partire da ritratti in bianco e nero e da una sparuta corrispondenza, visitando i luoghi in cui hanno abitato e trascorso poche ore spensierate. E mentre ci racconta di un amore silenzioso e tenace stretto tra due guerre, dipinge lo scenario commovente di una Milano (e sullo sfondo anche di Catania), e di un mondo, che non esistono più. È questo il ritorno al romanzo di uno dei poeti più apprezzati della scena letteraria italiana, già finalista al premio Strega con Il male è nelle cose . -
La bambina del lago
La bambina del lago è una piccola gemma letteraria che celebra l'immaginazione dei bambini e di tutti coloro che crescendo sono riusciti a conservare il superpotere di guardare oltre la superficie delle cose, di chi crede che al mondo ci sia posto anche per i fenomeni inspiegabili e di chi ogni tanto si concede il lusso di evadere dalle gabbie della razionalità e fare una passeggiata nei territori liberi della fantasia.rn«I Macchiavelli hanno scritto una storia fantasy dal sapore se non proprio militante quantomeno civile, dove i bambini strani, quasi freak, con la loro purezza, con il loro sguardo magico mettono in ridicolo la retorica del regime» – Il Venerdìrn«Aladina stavolta non racconterà il segreto che ha scoperto. Ha paura che succeda come per le campane: i grandi fan finta di niente, ti dicono che hai sognato o che ti sei inventata tutto. Invece lei sa che sua madre aveva ragione»rnAppennino emiliano: dall'alto di uno sperone di roccia, Paese Nuovo sovrasta un lago. Sotto le sue acque si intravedono la chiesa e il campanile di un altro villaggio, Paese Annegato, che venne sommerso quando fu costruita la diga per imbrigliare le acque del fiume Cigolo. Nell'estate del 1930 il dottor Astorre si trasferisce qui come medico condotto. Lo accompagna la figlia Aladina, dieci anni, molto provata dalla perdita della madre, che è nata e cresciuta proprio a Paese Nuovo. Alcuni abitanti li accolgono con affetto: Cleonice, che si occupa della grande casa in cui vanno ad abitare; Tina, la rude ostessa; il Podestà, giovane socialista nominato nonostante il fascismo; il Professore, che conosce i segreti del paese e non svela a nessuno i suoi. Il primo impatto della bambina con la montagna è traumatico: si chiude in se stessa e la madre le manca sempre più. Dialoga con animali domestici; osserva il mondo impenetrabile della quercia secolare che svetta di fronte alla sua finestra; pare sia la sola in grado di aprire la porta della soffitta che custodisce gli oggetti della madre bambina. Fino a quando, di ritorno da una passeggiata, racconta di un concerto di campane sgorgato misteriosamente dalle acque del lago. Il padre, temendo per la sua salute, pensa di tornare in città. Lo dissuade il Professore: Aladina non è la prima a sostenere di aver sentito le campane e, come riporta una storia popolare, potrebbe essere una delle poche privilegiate a possedere ""il seme della magia"""". Tutto cambia quando Aladina incontra Gufo, un bambino solitario come lei che ama scorrazzare per i boschi. Guidata da Gufo e dal Professore, conoscerà la montagna e i suoi misteri, gli animali veri e leggendari che la abitano. Grazie al suo sguardo di bambina, scoprirà, e ci farà scoprire, alcuni dei segreti protetti dal lago o tenuti nascosti da secoli di superstizione."" -
Noi contro di voi
Sospeso tra il folclore scandinavo e la tragedia greca, Noi contro di voi è un romanzo dark e grintoso intessuto di momenti di speranza travolgente, una dichiarazione d'amore per tutte quelle storie grandi e piccole, luminose e cupe, che alla fine costituiscono il cuore pulsante delle nostre società.rn«Ha dodici anni e quest'estate sta imparando che la gente sceglie sempre una menzogna facile piuttosto che una complicata verità, perché la menzogna ha un vantaggio imbattibile: la verità deve raccontare ciò che è successo davvero, alla menzogna basta essere facilmente credibile.»rn Björnstad – la città degli orsi – è piccola e sperduta in mezzo ai boschi della Svezia: al centro della vita dura e monotona della comunità c'è la passione per la locale squadra di hockey. Per questo, è davvero un colpo bruttissimo quando il team viene smantellato e i giocatori passano nelle file degli strarivali di Hed. Il club sembra destinato al fallimento, ma grazie alle oscure manovre di un politico abile e senza scrupoli rinasce. Viene ingaggiato un inatteso e sorprendente allenatore, e a mano a mano prende forma una nuova squadra, costruita attorno a giovani promesse come il velocissimo Amat, Benji il lupo solitario e Vidar il piantagrane. È inevitabile che i vecchi legami dentro e fuori dal team si rompano e se ne formino altri, imprevedibili, mentre la rivalità con Hed diventa sempre più aspra. Ma prima che finalmente venga giocata la partita più attesa, quella che vale un'intera stagione, più di un abitante di Björnstad sarà morto, e la gente di entrambe le città si vedrà costretta a chiedersi se, dopo tutto quello che è successo, il gioco che amano potrà mai tornare a essere qualcosa di semplice e innocente. -
Siamo Palermo
Siamo Palermo: ovvero siamo fatti della stessa pasta di cui è fatta questa città. Simonetta Agnello Hornby e Mimmo Cuticchio si sono incontrati in anni recenti, ne è nata un'amicizia, ne è nata un'intesa che ha destato la visione a due voci di Palermo, Capitale italiana della Cultura 2018. rnrn«Vedo e sento, e in quel sentire c’è il mio viaggio dentro il mondo, dato che Palermo, in quel caso, è propriamente il mondo, il mondo quando si rivela come destino.» Simonetta Agnello Hornbyrn«Dai miei primi anni le sirene hanno finito per annunciarmi la città, hanno mescolato il mare e la terra, e non smettono di sorridermi, e di essere la visione che mi fa entrare nella mia Palermo. Magia. Incanto. Miracolo.» Mimmo CuticchiornrnSimonetta e Mimmo raccontano e si raccontano, obbedendo al fascinoso labirinto che storia e memoria disegnano per loro. Ecco allora la Palermo della guerra, la Palermo vista dal mare e attraverso le trasparenze delle acque dolci che ancora la attraversavano, la Palermo della ricostruzione selvaggia, la Palermo dei morti per mafia. Ecco i vicoli della ""munnizza"""", i palazzi nobiliari, le statue del Serpotta, magnifiche e sensuali, le prostitute (la bionda Nicoletta che faceva sollevare le pietre sulle quali camminava), il cuntista che fa roteare la spada per impressionare il pubblico, le grandi figure della Chiesa che si sono schierate con i poveri e contro la mafia, le atmosfere di sangue degli anni Novanta, lo Spasimo e Palazzo Butera, Palazzo Branciforte, l'arte e le isole pedonali. Simonetta e Mimmo evocano una città che guarda all'Europa, non solo in ragione della sua bellezza e delle sue contraddizioni, ma anche per il desiderio di futuro che vengono esprimendo le istituzioni e le nuove generazioni."" -
Il re malvagio
Devi essere abbastanza forte da colpire e colpire e colpire ancora senza stancarti.rnrnLe piaceva la sua rabbia, il suo fuoco. La rabbia era sempre meglio della paura. Sempre meglio che ricordarsi di essere una mortale che viveva in mezzo ai mostri.rnrnPer tenere al sicuro il fratello più piccolo, Jude è stata costretta a legare a sé Cardan, il re malvagio, mettendogli a disposizione, in cambio, il proprio potere, indispensabile per mantenere saldo il trono. Ma per la ragazza la convivenza con lui non è affatto semplice, visto che alla già difficile situazione della corte, dove le alleanze sono tutto tranne che stabili, si somma l'estrema imprevedibilità di Cardan. Quest'ultimo, infatti, incapace di liberarsi della fascinazione che prova per Jude, fa di tutto per umiliarla e comprometterne la credibilità. Inoltre, qualcuno di molto vicino alla ragazza sta per tradirla, minacciando la sua vita e quella di chiunque lei ami. Venuta a conoscenza del pericolo imminente, Jude, sempre in lotta coi suoi sentimenti per Cardan, si lancia alla ricerca del traditore... -
L' ospite indesiderato
Dopo La coppia della porta accanto e Un estraneo in casa mia, Shari Lapena torna in libreria con un nuovo romanzo che riconferma le sue grandi doti di scrittrice.rn«L'autrice canadese Shari Lapena combina in maniera egregia l'atmosfera accogliente e la trama ben congegnata di una crime story in stile Agatha Christie con uno sguardo acuto sulla realtà contemporanea» – The Daily Mirrorrn«Questo romanzo dimostra ancora una volta la grande abilità dell'autrice di unire un'ambientazione elegante e raffinata con un'acuta analisi dei lati più oscuri dell'animo umano. Una danza macabra perfettamente coreografata» – The Mail on Sundayrn«Questa avvincente e realistica rivisitazione del mystery farà conquistare nuovi fan all'autrice ed è sicuramente un romanzo da regalare ai devoti di Agatha Christie» – BooklistrnrnUn weekend d'inverno al Catskill and Mitchell's Inn, uno chalet immerso nella foresta, è la situazione ideale per una fuga romantica e rilassante. Il rifugio offre vecchie camere con enormi camini a legna, una cantina ben rifornita e la possibilità di dedicarsi allo sci di fondo, alle ciaspolate o semplicemente di rilassarsi leggendo una crime story. Quando il tempo peggiora e una tormenta interrompe l'elettricità e tutti i contatti con il mondo esterno, gli ospiti si sistemano e cercano di trarre il meglio dalla situazione d'emergenza. Presto però uno di loro viene trovato morto, in circostanze non chiare, e la paura prende il sopravvento. E quando i presenti cominciano a morire, uno dopo l'altro, il panico si trasforma in terrore. In quel paradiso innevato, qualcuno o qualcosa sta cercando di ucciderli. E non c'è niente che i superstiti possano fare se non sperare di sopravvivere alla tempesta e l'uno all'altro. In quei giorni di forzata convivenza, in un clima di paura e sospetto, ciascuno degli ospiti è costretto a rivelare i suoi segreti più terribili e mai raccontati, fino a un inatteso e imprevedibile finale. Dopo il successo dei due romanzi precedenti, Shari Lapena, i cui libri sono tradotti in oltre trenta paesi nel mondo, torna in libreria con questo nuovo romanzo che riconferma le sue grandi doti di scrittrice. -
Diario di un sognatore-La composizione del sogno
Qual è il rapporto dell'uomo con i propri sogni? Di quali messaggi sono portatori i sogni? rnrn""Non ho ancora deciso se augurarmi di 'guarire' dai sogni, come da una malattia, o rassegnarmi a considerarli una prigione dalla quale mi è impossibile evadere""""rnrnDa sempre l'uomo ha tentato di attribuire significati alle immagini che gli appaiono durante il sonno. Per Malerba il sogno era «il luogo di tutte le ambiguità, l'anagrafe di tutti i fantasmi che popolano la nostra mente». Attratto da questa «zona affascinante ma oscura della mente umana», per tutto un anno, il 1979, lo scrittore, novello Zeno, tenne un diario con le puntuali trascrizioni dei sogni notte dopo notte. A quella insolita cronaca onirica questo volume affianca il breve saggio La composizione del sogno : due testi curiosi, evanescenti, bizzarri, difficilmente classificabili. Proprio come i sogni."" -
Minecraft Mojang. Costruiamo! Tutti al Luna Park
Hai mai pensato di costruire un vero parco divertimenti in Minecraft? Con questa guida sarai in grado di farlo!Nel libro troverai idee e suggerimenti per costruire qualsiasi cosa ti venga in mente: una giostra, una casa stregata, un emozionante percorso tra le rapide di un fiume o perfino montagne russe che passano tra dimensioni alternative. Basta seguire i passaggi, e in un batter d'occhio avrai costruito un intero luna park per vivere avventure insieme ai tuoi amici! -
Universum. Cronache dei pianeti ribelli
Potrà accadere di tutto, ma quando arriverà il momento decisivo ricordati sempre chi sei e da dove vieni.rnrnÈ il tuo momento. I ribelli stanno venendo a prenderti. Sei prigioniero su Platox Blu, quando una nave imperiale approda al porto. Cinque anni fa, i monaci Simbeliani hanno ucciso i tuoi genitori e preso il potere. Tu, ancora bambino, sei diventato un loro adepto, ma il tuo sangue non poteva mentire. Ti sei ribellato e loro ti hanno confinato qui, condannandoti ai lavori forzati nelle miniere di pitrite. La tua infanzia dorata sulla luna di Dana è un ricordo troppo lontano e troppo doloroso. Il tuo ultimo saluto con Mira, quando ti ha regalato il ciondolo di Virilio, promessa di un'amicizia oltre i confini dello spazio e del tempo, fa parte di un passato che fino a oggi hai voluto dimenticare. Ma qualcosa sta per cambiare. Le riserve di Virilio, la pietra che permette alle astronavi di immettersi nella Trascendenza e viaggiare per distanze incommensurabili in pochi istanti, si stanno esaurendo. Per la ribellione, questo è il momento per sferrare l'attacco finale all'impero. Tu sei Tom Rivert e tuo padre aveva fatto una scoperta che avrebbe potuto cambiare le sorti di Universum, ma è stato fermato dal diabolico Simbelius. Ora hai una scelta: puoi cambiare il destino di Universum, puoi accogliere la chiamata dei popoli e dei pianeti che si stanno ribellando al governo dispotico di Simbelius, puoi rivedere Mira, i suoi occhi, il suo sorriso. È diventata anche lei una ribelle. Non è più una bambina, ora è una donna. La riconoscerai? E soprattutto: sarai pronto a riconoscere il tuo dono, il tuo potere, per farne il migliore uso? Una vecchia gloria della flotta imperiale, il capitano Denon Makar, è pronto a tuffarsi nel vuoto con te. Con lui, una compagnia della quale fanno parte Yori, un bambino speciale - lo chiamano il figlio del cosmo -, Adelmian, l'ultimo dei Cercanti, e Rathi, un tremeriano, il tuo migliore amico.rnUn respiro, due, tre. Guardi il cielo stellato, i pianeti. È il tuo momento. Lo sai, lo hai sempre saputo. -
Il vantaggio di essere introversi
Almeno una persona su quattro preferisce evitare le luci della ribalta, tende ad ascoltare più che a parlare, si sente sola in mezzo alla gente e ha bisogno di stare molto tempo in silenzio per recuperare le energie. Questo libro, divenuto ormai un punto di riferimento internazionale, affronta la personalità, i problemi reali e le risorse nascoste dei cosiddetti introversi. Gli introversi sono predisposti fin dalla nascita a concentrarsi su se stessi, per cui gli stimoli esterni – chiacchiere, telefonate, feste, riunioni d'ufficio – possono facilmente diventare ""troppo"""". Sfatando la convinzione che ci sia qualcosa di sbagliato in loro e sottolineandone i punti di forza interiori – le capacità analitiche, l'abilità di pensare fuori dagli schemi e il forte potere di concentrazione –, l'autrice aiuta i lettori a comprendere cosa voglia dire essere introversi e fornisce numerosi strumenti per creare una vita adatta al singolo temperamento, scoprire nuovi modi per rigenerare le energie e valorizzare le proprie doti per emergere e fiorire in un mondo che sembra fatto apposta per gli estroversi."" -
Ogni momento è quello giusto
La mia storia. Quello che ho imparato. E che può ispirare anche te.rnrn«Me lo ricordo come se fosse ieri. Seconda media. Ero in classe, seduto al mio banco. Fuori pioveva. A un tratto fu come se una telecamera mi stesse inquadrando dall'alto. Ero il protagonista di un film che non mi piaceva, che non avevo assolutamente voglia di vedere né mi interessava capire come andava a finire.»rnrnrnrnChi potrebbe pensare che Yuri Pennisi, l'instagrammer più spensierato, sfacciato e corteggiato del web, che macina chilometri su e giù per l'Italia per presenziare a serate ed eventi a lui dedicati, solo qualche anno fa fosse un nerd grassottello che lasciava scivolare via le sue giornate chiuso in casa a giocare alla Play, e che risultasse drammaticamente invisibile alle ragazze? Eppure era proprio così, e lo sarebbe ancora, se a un certo punto non fosse scattata in lui una molla, una voglia fortissima di cambiamento, che ha spazzato via la convinzione di dover attendere il momento giusto, il momento perfetto per prendere davvero in mano la sua vita. E non (soltanto) per fare colpo su qualcuno, ma per se stesso, per essere felice di sé guardandosi allo specchio, ogni mattina. Dopo tutto, come racconta Yuri in queste pagine: «Se vuoi cambiare, fallo per te stesso. E fai qualcosa di concreto, subito, non domani, non oggi. Adesso. Quando i sogni vogliono diventare realtà, non c'è il tempo perché sia tutto perfetto. Decidi tu chi sei e chi vuoi diventare. Sei il miglior giudice dei tuoi fallimenti, così come dei traguardi che riesci a raggiungere». Da quel primo, fondamentale passo, la corsa di Yuri non si è più interrotta. E tutto quello che ha vissuto – e imparato – lungo la strada (dai primi goffi approcci con le ragazze alla scoperta del sesso e dell'amore, dalle delusioni alle esperienze importanti fatte nei luoghi più improbabili, dalle prime incursioni nel mondo dei social alle serate nei locali più alla moda d'Italia e non solo) lo racconta qui, in queste pagine, scritte con lo stesso spirito con il quale vive le sue giornate da diciannovenne innamorato della vita, del divertimento, degli amici e delle ragazze: con la testa ma soprattutto con tanto cuore. Perché, mentre diventi la versione migliore di te stesso, il viaggio te lo devi anche godere! -
Romolo. Il primo re
Perché la fondazione di Roma è un'avventura cruda e disperata, un'epopea di resilienza, un solco di sangue tracciato nel nostro passato che racconta la sfida primordiale fra due gemelli consacrati dagli dèi, e il suo doloroso esito, che ne ha proclamato il vincitore: Romolo.rnrn In una terra selvaggia e primordiale, ammantata di storia e superstizione, un vomere traccia il solco di una città: nessuno immagina che è appena nata Roma, la Città Eterna. La storia dietro quell'attimo fatale è però molto diversa dalla leggenda che tutti conosciamo, perché avviene in un tempo di fame, freddo e carestie, dove la sopravvivenza è spesso sinonimo di sopraffazione. E la lupa non è affatto quella che i miti ci hanno tramandato. Perché la fondazione di Roma è un'avventura cruda e disperata, un'epopea di resilienza, un solco di sangue tracciato nel nostro passato che racconta la sfida primordiale fra due gemelli consacrati dagli dèi, e il suo doloroso esito, che ne ha proclamato il vincitore: Romolo, il bambino sopravvissuto alla morte, il ragazzo che ha combattuto nel fango e nel dolore, l'uomo che per realizzare il suo sogno ha piegato un mondo ostile, brutale e dominato dalla violenza, dando così inizio alla più gloriosa potenza antica che la Storia ricordi. Romolo, il primo re. -
Gioca con noi! Il nostro libro scaccianoia
Le giornate possono essere davvero lunghe e noiose. Per fortuna non servono giocattoli per divertirsi insieme, basta cercare gli spunti intorno a noi con tanta fantasia! In questo libro troverete: indovinelli; giochi da fare con niente; tutorial; ricette golose; formule magiche; e tante curiosità su Silvia, Alyssa e Daniel per trasformare ogni giorno in una festa! -
Non toccate questo libro
Siamo arrivati: al quinto e ultimo (giuro!) libro della saga sui miei segreti. In questa storia una gita di classe al museo di storia naturale diventa di colpo pericolosa quando Cass rompe accidentalmente il dito di una mummia di inestimabile valore. Per lavare ogni macchia dai propri nomi e per svelare finalmente il Segreto, Cass, Max-Ernest e Yo-Yoji devono inoltrarsi in una terra di maestose piramidi, tombe polverose, misteriosi geroglifici e morti che camminano. -
Forever on the road: Sulla strada-Big Sur-I vagabondi del Dharma. Ediz. illustrata
Era la gioventù selvaggia della postwar II generation, quella dissoluta, sfrenata, assetata di tutto, con Charlie Parker e Miles Davis in sottofondo, quella che consumava droghe, ballava e si sballava, rifiutava istituzioni, in cerca di esperienze e di sangue. Avida di sensazioni, ma anche alla ricerca del padre.rn«Dobbiamo andare e non fermarci mai finché arriviamo.»«Finché arriviamo dove, amico?»«Non lo so ma dobbiamo andare.»rnJack Kerouac, l'Omero americano, fornì alla sua generazione un nuovo Ulisse, più cool, più beat e senza Itaca. 'On the road' divenne il Viaggio, il moto a luogo del mondo. Guai a stare fermi, bisognava fare l'autostop, salire sui treni, accomodarsi in corriera sui Greyhound, cavalcare vecchie auto come la 37FordSedan. Tutto deve scottare: la musica jazz, le orge, la droga, la libertà. Se la gioventù bruciata con James Dean si era risvegliata per morire a 24 anni in Porsche a un incrocio per Salinas nel '55, Kerouac la rimise in moto. Non era più la bohème americana degli Anni Venti in fuga verso le corride e i miti chic della Vecchia Europa, né quella radicale in cerca di una causa degli anni Trenta. -
Quello che non siamo diventati
Lontani, diversissimi da ciò che avrebbero voluto essere. Ma forse non tutto è perduto. Forse dentro e tra di loro c'è ancora qualcosa da salvare.rnrn «Andrà tutto bene, Michael.» rn«E come fai a dirlo, Sara? Prevedi il futuro?» rn«Non prevedo il futuro, ma siamo insieme, no?» rnMi volto verso il campo di cocomeri e le vigne, che avevamo attraversato per arrivare alla recinzione. Non c'è nessuno all'orizzonte.rn «E se andasse tutto male?» «Be', restiamo insieme.» «Sempre?» «Per tutta la vita.»rnrn Una promessa fatta da bambini, calda e rassicurante come una carezza, come un abbraccio quando fuori fa tanto, tanto freddo. Un fratello e una sorella, Michael e Sara, che una volta erano inseparabili e ora sono quasi due estranei, due che, pur abitando sotto lo stesso tetto, si sfiorano appena. E, nel mezzo, la vita, fatta di momenti belli ma anche brutti, momenti in cui tutto può andare avanti, oppure può interrompersi bruscamente. Momenti che arrivano inaspettati per dirti che tutto deve cambiare. Anche se non vuoi, anche se non sei pronto. E a quel punto, poco importa come, tu devi trovare un modo per andare avanti. E questo hanno fatto Sara e Michael. Ognuno per conto proprio, però. Lei attenta a non far trapelare il dolore che le si appiccica alle ossa, agli occhi, ai battiti cardiaci e che le fa mancare l'aria, e a controllare sempre tutto, a non lasciarsi sfuggire niente, in un ingenuo tentativo di tenere ogni cosa in equilibrio. Lui in balia di ciò che accade, senza trovare mai la forza di avere un orientamento, col cuore imbottito di hashish e la testa di sogni infranti. Entrambi sempre più estranei, e lontani l'uno dal cuore dell'altra. Ma a un certo punto però qualcosa, o meglio qualcuno, irrompe nella loro vita facendo vacillare il loro piccolo mondo cristallizzato, fatto di giorni sempre uguali, silenzi, muti rimproveri, possibilità sospese, distanze che diventano siderali e ricordi sbiaditi. Di nuovo, Michael e Sara sono di fronte a qualcosa che potrebbe stravolgere la loro esistenza. E se soltanto smettessero di vivere ogni cambiamento come una crepa dalla quale possono entrare solo cose brutte, forse potrebbero riprendere il cammino interrotto tanti anni prima, trovare il modo di tornare a respirare, a credere nel futuro, e, magari, infine, ritrovarsi. -
La notte della sinistra. Da dove ripartire
Attingendo alla sua formazione giovanile nel Pci poi alle sue esperienze successive di reporter globale Federico Rampini prende di mira alcuni dogmi politically correct. E spiega che la sinistra può ripartire. Deve farlo.rnrnCi fu un tempo in cui sinistra e popolo erano quasi la stessa cosa. Adesso in tutto il mondo le classi lavoratrici, i mestieri operai vecchi e nuovi, cercano disperatamente protezione votando a destra. Perché per troppi anni le sinistre hanno abbracciato la causa dei top manager, dell'Uomo di Davos; hanno cantato le lodi del globalismo che impoveriva tanti in Occidente. E la sinistra italiana da quando è all'opposizione non ha corretto gli errori, anzi. È diventata il partito dello spread. Il partito che tifa per l'Europa «a prescindere», anche quando è governata dai campioni della pirateria fiscale. È una sinistra che abbraccia la religione dei parametri e delle tecnocrazie. Venera i miliardari radical chic della Silicon Valley, nuovi padroni delle nostre coscienze e manipolatori dell'informazione. Tra i guru «progressisti» vengono cooptate le star di Hollywood e gli influencer sui social media, purché pronuncino le filastrocche giuste sul cambiamento climatico o sugli immigrati. Non importa che abbiano conti in banca milionari, i media di sinistra venerano queste celebrity. Mentre trattano con disgusto quei bifolchi delle periferie che osano dubitare dei benefici promessi dal globalismo. Non rispondetemi che «quegli altri» sono peggio - scrive Federico Rampini -, non ditemi che è l'ora di fare quadrato, di arroccarsi tra noi, a contemplare con orgoglio tutte le nostre sacrosante ragioni, a dirci che siamo moralmente superiori e che là fuori ci assedia un'orda fascista. Quand'anche fosse vero che «quelli» sono la peste nera, allora dobbiamo chiederci: com'è stato possibile? Come abbiamo potuto regalare a «loro» l'Italia più gli Stati Uniti, l'Inghilterra più la Svezia e in parte la Francia? Se davvero una barbarie reazionaria sta dilagando in tutto l'Occidente, dov'eravamo noi, cosa facevamo mentre questo flagello si stava preparando? (Aiutino: spesso eravamo al governo). C'è qualcosa di malsano nel pensare che una maggioranza degli italiani sono idioti manipolati da mascalzoni: come si costruisce su queste basi una convivenza civile, un futuro migliore? Attingendo alla sua formazione giovanile nel Pci di Enrico Berlinguer, fine anni Settanta; poi alle sue esperienze successive di reporter globale a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino e ora New York, Federico Rampini prende di mira alcuni dogmi politically correct. E spiega che la sinistra può ripartire. Deve farlo. Il tracciato verso la rinascita parte dalle diseguaglianze, e abbraccia senza imbarazzi una nuova idea di nazione.