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Falli parlare. Come affrontare i silenzi degli adolescenti
In Falli parlare, Matteo Rampin descrive gli aspetti di questa incomunicabilità, ne indaga le cause e propone strategie a uso degli adulti per costruire ponti tra le generazioni. Con una raccolta di consolazioni filosofiche per genitori sull'orlo di una crisi di nervi.rnrn ""Nostra figlia? Non è più la stessa."""" """"Nostro figlio… non lo riconosciamo più."""" """"Ci sembra di avere a che fare con un alieno."""" E infine, ineluttabile: """"Temiamo che abbia qualcosa"""". Eccoli qui, i genitori, nello studio del terapeuta: padri e madri affranti, ansiosi, inquieti, alle prese con l'adolescenza dei propri figli e con un muro fatto di silenzi, reticenze, allusioni, non-detti, che possono sfociare nell'ostilità e nel mutismo. In Falli parlare , Matteo Rampin descrive gli aspetti di questa incomunicabilità, ne indaga le cause e propone strategie a uso degli adulti per costruire ponti tra le generazioni. Grazie alla sua lunga esperienza di psicoterapeuta, Rampin risponde alle domande più diffuse tra i genitori – Quando farli parlare? In che modo costruire le occasioni per instaurare il dialogo? Quali leve motivazionali usare per promuovere la comunicazione e quali errori evitare? – e fornisce indicazioni pratiche su come prevenire per tempo questo fenomeno, partendo proprio dall'ascolto e dal confronto. """"Basta avere la seria intenzione di essere presenti, di osservare e di ascoltare, con autentica disposizione a volere il loro bene e ad anteporlo al nostro ego di genitori. Se lo facciamo, accade una cosa sorprendente: sentendo di essere da noi considerati, iniziano a parlare sempre meno con i gesti e il corpo, e sempre più con le parole."""" Una guida pratica ed efficace, una risorsa indispensabile dedicata ai genitori – e a tutti gli adulti in generale – in cerca di consigli per instaurare un dialogo autentico con gli adolescenti."" -
Tre donne
Fingiamo di desiderare cose che non desideriamo affatto, in modo che nessuno si accorga che non riceviamo ciò di cui abbiamo bisogno.rn«È un ritratto rivoluzionario del desiderio, trasformato in romanzo da una raccolta di testimonianze tutte al femminile fatta dalla scrittrice nel corso di otto anni attraverso molti Stati dell’America» - GraziarnIl desiderio ci emoziona e ci tormenta. Controlla i nostri pensieri ed è tutto ciò per cui viviamo. È una forza primordiale, bruciante, che sconvolge la banalità delle nostre vite quotidiane e ne cambia il corso, ma è rimasto fino a ora in larga misura un continente inesplorato. Nel corso degli ultimi otto anni, la scrittrice Lisa Taddeo ha attraversato da un capo all'altro gli Stati Uniti ben sei volte proprio per ascoltare a fondo le storie di donne comuni e del loro desiderio. Il frutto di questa appassionata ricerca, Tre donne , non è solo un indimenticabile ritratto del desiderio, ma si è imposto come uno dei libri più importanti dell'anno, capace di dar voce ai bisogni insoddisfatti, ai pensieri inespressi, alle delusioni, alle speranze e alle ossessioni inesorabili. Lina è una casalinga e madre di due figli: il suo matrimonio, dopo un decennio, ha perso la passione. Per cui si trova a trascorrere le sue giornate cucinando e facendo pulizie per un uomo che si rifiuta di baciarla sulla bocca. Affamata di affetto, Lina è quotidianamente in balia di attacchi di panico. Finché un giorno non riallaccia una relazione con un suo ex attraverso i social media. Maggie è una studentessa di diciassette anni che affida le sue confidenze a un affascinante insegnante di inglese sposato. A quanto racconta Maggie, i messaggi notturni di supporto e le telefonate si trasformano in una relazione clandestina finché lui non la lascia la mattina in cui compie trent'anni. Qualche tempo dopo, Maggie viene a sapere che è stato nominato Insegnante dell'Anno e decide di farsi avanti con la sua storia, finendo per scontrarsi con l'incredulità degli ex compagni di scuola e della giuria del tribunale che giudica il suo caso. Infine, incontriamo Sloane, bella e raffinata proprietaria di un ristorante di successo, felicemente sposata con un uomo a cui piace vederla fare sesso con altri. Per anni, si è chiesta dove finisce il desiderio di suo marito e inizia il suo. Finché un giorno, si vede costretta a confrontarsi con le dinamiche che alimentano la loro vita di coppia. Basato su anni di paziente raccolta di testimonianze e raccontato con sorprendente immediatezza, Tre donne è un ritratto rivoluzionario del desiderio oggi, che mette in luce la fragilità, la complessità e la disuguaglianza del desiderio femminile con una profondità e una potenza senza precedenti. Queste pagine liriche e potenti, facendoci conoscere a fondo tre protagoniste indimenticabili, finiscono per illuminare il mistero essenziale ed elementare di cosa significhi essere donne nel mondo oggi. -
Esperimenti e catastrofi
La folle utopia di uno scienziato creatore di una civiltà tanto perfetta quanto mostruosa. Un mondo arido e velenoso, palcoscenico di un esperimento psicologico planetario. La sete di vendetta di un genio impazzito che diffonde sulla Terra un virus in grado di sterminare la specie umana. Dal creatore del mondo di Dune, tre romanzi apocalittici sui limiti che l'uomo non dovrebbe mai superare. All'interno: ""L'alveare di Hellstrom"""", """"Esperimento Dosadi"""" e """"Il morbo bianco""""; i tre romanzi mettono in scena scenari apocalittici ed esplorano i temi come la sopravvivenza umana, la religione e i limiti che la scienza non dovrebbe oltrepassare. I protagonisti dei tre romanzi mettono in atto progetti ambiziosi e pericolosi in un mondo dove distinguere """"buoni"""" e """"cattivi"""" è sempre più arduo."" -
Per scrivere bene imparate a nuotare. Trentasette lezioni di scrittura
Le lezioni di Giuseppe Pontiggia, pubblicate a metà degli anni Novanta su due riviste («Wimbledon» e «Sette»), sono ora raccolte in un unico volume. Trentatré conversazioni in cui l'autore, in forma di intervista, affronta i molteplici aspetti della scrittura. rnrn«Non ho mai conosciuto nessuno che sia ""nato"""" scrittore. Ho conosciuto alcuni che lo sono diventati dopo un tirocinio molto duro, fatto di tentativi, scacchi, fallimenti» rnrn«Quello non lo insegno.» Così rispondeva Giuseppe Pontiggia a chi gli chiedeva come diventare scrittore. Non basta infatti avere l'attitudine, la volontà, l'ambizione. Come per il nuoto, si possono però ottenere buoni risultati impadronendosi della tecnica, osservando i modelli, allenandosi duramente.rnrn Per scrivere «bene» (con stile) bisogna prima liberarsi da una serie di pregiudizi: che scrittori si nasca, che il talento e l'ispirazione contino più di un severo apprendistato, che un testo letterario (e in generale un testo efficace) nasca già perfetto anziché perfettibile. Di questo era convinto Pontiggia quando, nel 1985, inaugurava la prima scuola di scrittura in Italia. Una scuola in cui si imparava innanzitutto a leggere. Leggere in senso forte, cominciando dai classici, in un «corpo a corpo» con il testo pensato per affinare la capacità di giudizio e scoprire insieme le potenzialità e i limiti delle proprie risorse espressive. Ma soprattutto per lasciarsi emozionare dalle parole, per esplorarne le stratificazioni, per imparare a usarle in modo responsabile. Scrivere, per Pontiggia, non è trascrivere le proprie esperienze, sensazioni o memorie, ma andare incontro all'inatteso che sorprende, al nuovo che disorienta: pronti a tornare indietro, e a riscrivere se necessario, per dire nel modo migliore quanto si va scoprendo attraverso il linguaggio. Perché la scrittura è un viaggio che non si lascia pianificare, ma anche il risultato di un lavoro paziente, fatto di un rapporto concreto con il testo, in tutto simile a quello dell'artigiano all'opera nel suo laboratorio. Un laboratorio che Pontiggia ha allestito per anni durante i suoi incontri settimanali al Teatro Verdi di Milano, dialogando con un pubblico eterogeneo (studenti, professionisti, aspiranti scrittori). Le sue lezioni, pubblicate a metà degli anni Novanta su due riviste («Wimbledon» e «Sette»), sono ora raccolte in un unico volume. Trentatré conversazioni in cui l'autore, in forma di intervista, affronta i molteplici aspetti della scrittura «espressiva», a cui si aggiungono altre quattro lezioni, «per addetti ai lavori ma non solo», in cui la riflessione sulla scrittura diventa essa stessa un alto esempio di scrittura saggistica, ricca di aforismi e battute fulminanti; dove il confronto con i classici, ancora una volta, ci introduce nella biblioteca e nell'officina dello scrittore, pronti a carpirne i segreti."" -
Calendario astrologico 2020. Guida giornaliera segno per segno
Il destino, forse, non sarà mai nelle nostre mani, ma per avere qualche anticipazione è il caso di affidarsi alle stelle, specialmente a quelle benevole lette da Branko. rnrnDel domani non c’è certezza, dice il proverbio, a meno che non si legga l’oroscopo di Branko come fanno, ormai da trent’anni, tantissimi italiani che quotidianamente si affidano alla positività di uno degli astrologi più autorevoli del nostro paese per scoprire se il futuro riserverà loro fortuna e successo. -
Il suono perduto della Siberia
L'incredibile viaggio della giornalista inglese Sophy Roberts alla ricerca dei pianoforti perduti della Siberia. Un viaggio che ripercorre duecento anni di storia russa, nel quale si intrecciano racconti, miti, vicende tragiche e imprese straordinarie, e dove personaggi dai tratti quasi fiabeschi incrociano le loro vite con quelle di letterati e musicisti, esploratori e rivoluzionari, detenuti e avventurieri.Una sera d'estate del 2015, in una gher mongola non lontano da Karakorum, la capitale dell'antico impero di Gengis Khan, una giovane pianista dal talento straordinario esegue brani di Chopin e Beethoven. Quel pianoforte moderno, però, non sembra essere all'altezza né della musica né della sua interprete. Forse, suggerisce qualcuno, si dovrebbe provare con uno strumento antico, uno di quelli in cui è ancora possibile cogliere la forza, l'emozione, il respiro delle grandi composizioni del XIX secolo. Uno di quegli innumerevoli pianoforti che le vicissitudini degli uomini e della Storia hanno disperso nell'immenso territorio che si estende per migliaia di chilometri a est degli Urali. Inizia così, da un altopiano ventoso della Mongolia, l'incredibile viaggio della giornalista inglese Sophy Roberts alla ricerca dei pianoforti perduti della Siberia. Un viaggio che ripercorre duecento anni di storia russa, nel quale si intrecciano racconti, miti, vicende tragiche e imprese straordinarie, e dove personaggi dai tratti quasi fiabeschi incrociano le loro vite con quelle di letterati e musicisti, esploratori e rivoluzionari, detenuti e avventurieri. Dall'epoca di Caterina la Grande alla rivoluzione d'Ottobre, dal Terrore staliniano al crollo dell'Unione Sovietica, i pianoforti seguirono le strade che i sogni e le ossessioni degli uomini tracciarono per loro, diffondendosi in tutti i territori a oriente del fiume Ob'. Nascosti a Novosibirsk per sfuggire al furore nazista o suonati nel gelo dei gulag della Kolyma, diventarono legna da ardere durante l'assedio di Leningrado, marcirono abbandonati sull'isola di Sachalin e nell'era sovietica celebrarono i fasti di una diffusa e orgogliosa educazione musicale, riecheggiando ovunque le voci di quanti, con maestria o noncuranza, avevano fatto scorrere le dita sulle loro tastiere, li avevano comprati, venduti, rubati, ritrovati, protetti come un bene prezioso perché testimoni della necessità dello spirito umano di trovare nella musica la forza e il ristoro necessari per affrontare ogni tipo di calamità e sciagura. -
Il principe d'acciaio. Shades of magic. Vol. 1
Shades of Magic diventa un graphic novel. In un mondo illuminato dalle lampade a gas e popolato da maghi che viaggiano tra dimensioni parallele, il principe della Londra Rossa deve abbandonare la protezione della corte reale, fronteggiando qualcosa di peggio dell'esilio. -
Gideon la nona
Gideon la Nona di Tamsyn Muir ci svela una galassia di duelli a fil di spada, spietati giochi di potere e necromanti lesbiche. I suoi personaggi saltano fuori dalla pagina, magistralmente animati come arcani redivivi.Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un’infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù – nell’aldiquà – e una da cadavere rianimato – nell’aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un’audace fuga. Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio.rnHarrowhark Nonagesimus, Reverenda Figlia della Nona Casa e prodigio della magia ossea, è stata convocata. L’Imperatore ha invitato tutti gli eredi delle sue fedeli Case a prendere parte a un torneo all’ultimo sangue fatto di astuzia e abilità. Se Harrowhark avrà successo, diventerà un’onnipotente servitrice immortale della Resurrezione; ma nessun necromante può ambire all’ascensione senza un paladino. Senza la spada di Gideon, Harrow fallirà e la Nona Casa morirà.rnChiaro, ci sono sempre cose che è meglio se restano defunte. -
Posso tenere la luce accesa? Ediz. a colori
Un albo per affrontare e vincere le proprie paure, e per chiudere la giornata (di grandi e piccoli) nel migliore dei modi.A Leonard non piace andare a dormire. Ma non ha paura del buio, non esattamente. Leonard ha paura dei mostri che si nascondono nel buio della sua cameretta! Un giorno, però, scopre un libro che svela cinque, efficacissimi consigli per farli scappare. E così forse mamma e papà potranno finalmente dormire sonni tranquilli... -
Io sono Alice. Avventure e disavventure nel paese dei libri parlanti
Un'avventura in (precario) equilibrio tra letteratura e realtà.Che cosa succede quando le porte della Biblioteca Ariosto si chiudono, le lampade si spengono e nella sala di lettura scende il silenzio? Be', ovvio: i libri possono smettere di fingersi inanimati, sgranchirsi le pagine e riunirsi in assemblea. Esatto, avete capito bene, i libri parlano, vivono... e, sorprendentemente, mentre noi li leggiamo, loro leggono noi. È quello che accade ad Alice (nel Paese delle Meraviglie) che si ritrova prima tra le mani del giovane Michele Pepe, appassionato lettore e aspirante scrittore, poi in quelle di Nina Specchi, alle prese col suo primo romanzo da illustrare per guadagnarsi la promozione a scuola. Entrambi dimenticano tra le sue pagine alcuni oggetti preziosi, e quando per recuperarli tornano in biblioteca scoprono che Alice non c'è. È stata presa in prestito? Peggio: è stata rapita! Età di lettura: da 10 anni. -
La ragazza falco
Un fantasy rivoluzionario, un pericoloso viaggio, due eroi dal coraggio inatteso.«Il romanzo che gli amanti del fantasy non sapevano neppure di aspettare» – The New York TimesFidati di me, la paura è nella nostra natura, nel nostro sangue, guida i nostri istinti e ci tiene in vita. Saremmo persi senza. La paura deve essere riconosciuta e accettata. Addirittura abbracciata. Altrimenti ti controllerà sempre.Agatha è un Falco, impavido e fiero. Con orgoglio pattuglia le mura della sua enclave per sventare gli attacchi dal mare: è il suo compito sebbene qualcuno nel suo clan insinui che non dovrebbe averne uno per via della condizione con cui è nata. Jaime, riflessivo e ansioso, è una Manta ma ha il terrore del mare. Sulle sue spalle pesa un'enorme responsabilità: rinnegando il divieto di sposarsi che vige da generazioni sull'isola di Skye, gli anziani hanno offerto la sua mano a una ragazza di un vicino clan per rafforzare le alleanze. In realtà tacciono una minaccia che significherebbe la fine per tutti loro. Quando il nemico li assale, uccidendo e rapendo i sopravvissuti sotto i loro occhi, Agatha e Jaime intraprenderanno un pericoloso viaggio fino in Norveg per salvarli. Ma prima dovranno attraversare la Scotia, l'arcana terraferma dove, dopo la peste, si dice siano morti tutti e si aggirino solo terribili bestie e le ombre assassine. Non sanno che qualcuno è ancora vivo, né che il segreto dono di Agatha potrà cambiare le loro sorti... Età di lettura: da 13 anni. -
È tutta vita
Stavano così bene insieme, cosa è successo alla loro vita? Cosa è successo ai due chiusi in una camera d'albergo con il cartello ""non disturbare"""" sulla porta? Dove sono finite la passione, la complicità? Il romanzo è un'immersione nella vita quotidiana di una coppia, nell'evoluzione di un amore. Racconta la crisi che si scatena alla nascita di un figlio e, ancora di più, racconta di quando qualcosa rompe l'incantesimo tra due innamorati. E suggerisce, lascia intravedere una risposta, una via d'uscita. È come se i protagonisti dei suoi romanzi più amati, """"Il giorno in più"""" o """"Il tempo che vorrei"""", si ritrovassero ad affrontare quello che viene dopo l'innamoramento, la responsabilità e la complessità dello stare insieme per davvero. Volo sorprende per la capacità di fotografare e dare un nome ai sentimenti, perfino quelli meno nobili e non per questo meno comuni. Si tratta di un romanzo diretto, sincero, spudorato. Leggendolo capita di ridere e commuoversi, come quando qualcosa ci riguarda da vicino."" -
È una vita che ti aspetto
Questo libro parla di Francesco che non era felice e invece poi sì. Finito. Francesco è un normale trentenne di oggi. Ha un lavoro stressante, anche se remunerativo, che fa per comprarsi cose che gli plachino lo stress, dovuto peraltro a un lavoro stressante... Ha storie di sesso, con tipe una diversa dall'altra. Sente il bisogno di star solo ma ha paura di tagliarsi fuori dal branco, adora i genitori ma non è mai riuscito a comunicare col padre, si fa le canne ma vuole smettere di fumare, è ansioso di crescere ma rimpiange la nonna che lo portava alle giostre. Ma un giorno si accorge di esistere senza vivere davvero, e decide che così non va. Con una buona dose di coraggio e tanta autoironia affronta la depressione, l'ipocondria, il torpore esistenziale. Come? Chiedetelo a Francesco. E a Ilaria. Perché non vorremmo anticiparvelo, ma in questa storia c'è anche un lieto fine. Fabio Volo esplora con un linguaggio semplice il complesso mondo interiore di tutti e di ognuno. -
Un posto nel mondo
Michele ha un amico, Federico. Uno di quegli amici con i quali dividi tutto: l'appartamento, la pizza e la birra, ma anche i sogni e le frustrazioni, le gioie e i dolori, e qualche volta le donne. Un giorno Federico decide di mollare tutto e partire. Stanco della vita monotona di provincia, se ne va alla ricerca dell'altra metà di sé. Michele invece resta. Quando torna, dopo cinque anni, Federico è cambiato. Ora è sereno, innamorato di una donna (Sophie) e della vita. Sembra una storia a lieto fine, ma non è così. Federico all'improvviso riparte, stavolta per un viaggio molto più lungo. Ritornerà (a sorpresa) nascosto dietro gli occhi di una bambina, Angelica. -
Le prime luci del mattino
Elena non è soddisfatta della sua vita. Il suo matrimonio si trascina stancamente, senza passione né curiosità. Suo marito è diventato ormai come un fratello: ""Non viviamo insieme, insieme ammazziamo il tempo. Abbiamo stupidamente pensato che due infelicità unite potessero dar vita a una felicità"""". Ha sempre deciso in anticipo come doveva essere la sua vita: la scuola da fare, l'università, l'uomo da sposare... perfino il colore del divano. È diventata moglie prima di diventare donna. Finché un giorno sente che qualcosa inizia a scricchiolare. La passione e il desiderio si affacciano nella sua quotidianità, costringendola a mettersi in discussione. Elena si rende conto che un altro modo di vivere è possibile. Forse lei si merita di più, forse anche lei si merita la felicità. Basta solo trovare il coraggio di provare, di buttarsi, magari di sbagliare. """"Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io"""". Un libro sincero e intenso, capace di affrontare i sentimenti senza trucchi o giri di parole, e di portarci faccia a faccia con le nostre emozioni più vere."" -
Il tempo che vorrei
"I'll trade all my tomorrows for a single yesterday: cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin."""" È forse proprio questo il tempo che vorrei. Lorenzo non sa amare, o semplicemente non sa dimostrarlo. Per questo motivo si trova di fronte a due amori difficili da riconquistare, da ricostruire: con un padre che forse non c'è mai stato e con una lei che se n'è andata. Forse diventare grandi significa imparare ad amare e a perdonare, fare un lungo viaggio alla ricerca del tempo che abbiamo perso e che non abbiamo più. È il percorso che compie Lorenzo, un viaggio alla ricerca di se stesso e dei suoi sentimenti, quelli più autentici, quelli più profondi. Il nuovo libro di Fabio Volo è anche il più sentito, il più vero, e la forza di questa sincerità viene fuori in ogni pagina. Ci si ritrova spesso a ridere in momenti di travolgente ironia. Ma soprattutto ci si ritrova emozionati, magari commossi, e stupiti di quanto la vita di Lorenzo assomigli a quella di ciascuno di noi." -
La strada verso casa
Marco non ha mai scelto, perché ha paura che una scelta escluda tutte le altre. Non ha mai dato retta a nessuno, solo a se stesso. Sembra dire a tutti: amatemi pure, ma tenetevi lontani. Andrea, suo fratello maggiore, ha deciso da subito come doveva essere la sua vita, ha sempre fatto le cose come andavano fatte. È sposato con Daniela, una donna sobria ed elegante. Insieme avrebbero potuto essere perfetti. Marco invece ha molte donne, e Isabella. Lei è stata la sua prima fidanzata. Con lei ha passato quelle notti di magia in cui la bellezza dilata il tempo e la felicità strappa le promesse. Ma neanche con lei è mai riuscito a decidersi, a capire che la libertà non è per forza mancanza di responsabilità. E così continua a vivere in folle, senza mai mettere una marcia, fare una scelta. Se non che a volte la vita che hai sempre tenuto sotto controllo inizia a cadere a pezzi. Il nuovo romanzo di Fabio Volo racconta la storia di due fratelli che gli eventi costringono ad avvicinarsi, a capirsi di nuovo. E di un inconfessabile segreto di famiglia che li segue come un fantasma. Racconta una grande e tormentata storia d'amore che attraversa gli anni, e come tutte le grandi storie d'amore ha a che fare con le cose splendide e con quelle terribili della vita. Racconta il dolore che piega in due e la felicità che fa cantare inventandosi le parole. Ci fa ridere, commuovere, emozionare. -
Il giorno in più
Sveglia, caffè, tram, ufficio, palestra, pizza-cine-letto. Giornate sempre uguali, scandite da appuntamenti che, alla fine, si assomigliano tutti, persi nel cielo grigio di una metropoli che non sa più sorridere. È la vita di Giacomo, uno che non si è mai fatto troppe domande, che è andato incontro agli avvenimenti rimanendo sempre in superficie. Un giorno, però, Giacomo incontra sul tram una sconosciuta, e se la ritrova davanti il giorno dopo, e quello dopo ancora. Per mesi. E così, quelle tre fermate lungo il tragitto per andare in ufficio diventano un appuntamento importante della giornata. O meglio, diventano ""l'appuntamento"""". Ma la sconosciuta ha un destino che la porterà lontano, in un'altra città. E Giacomo? Lui per la prima volta nella vita decide di non rimanere in superficie, di prendersi anche il rischio di diventare ridicolo, e parte all'inseguimento di un sogno. È l'inizio di un gioco, incredibile e coinvolgente, che improvvisamente sarà interrotto, e che porterà i due fino a un punto di non ritorno, per scoprire se vale la pena, nella vita, di giocare fino in fondo."" -
La cucina di Mimì alla Ferrovia
Nel settembre 1943, nel cuore della Napoli storica ferita dalla guerra, Emilio Giugliano, detto Mimì, rileva il ristorante La nuova Grecia, nei pressi della stazione, e lo ribattezza Mimì alla Ferrovia. Fin dal primo giorno, affiancato dalla moglie Ida, si dà due obiettivi: «offrire a chiunque entri i sapori migliori che si possano mettere in un piatto e l'accoglienza più calda che si possa lasciare nell'animo». Quei sapori e quell'accoglienza inconfondibili che da oltre settant'anni si ritrovano entrando nel locale di via Alfonso d'Aragona e che attirano, oggi come ieri, la clientela più varia: il verace popolo partenopeo come tanti protagonisti della cultura, della politica, dello spettacolo nazionali e internazionali. A raccontare la lunga vicenda di Mimì alla Ferrovia sono in queste pagine i due nipoti del fondatore, Ida e Salvatore Giugliano: un occhio al passato e uno al futuro. Vivono nelle loro parole lo spirito che ha guidato tre generazioni di ristoratori, i ricordi di mille incontri, l'atmosfera di un luogo reso unico al mondo dal gusto della cucina napoletana. Un aroma che si ritrova nelle decine di ricette – dal gâteau di patate con salsicce al peperone ripieno, dal sartù di riso alla pastiera – generosamente condivise con i lettori. -
Scritture critiche e d'invenzione
Corredato da uno scritto di Massimo Cacciari e da un saggio introduttivo di Corrado Bologna, questo volume contiene una scelta molto ampia della vasta produzione accademica, d’intervento e creativa di Alberto Asor Rosa, a cura di Luca Marcozzi. Da Scrittori e popolo ai racconti di Amori sospesi, passando per le pagine di Genus Italicum e L’ultimo paradosso, il Meridiano offre la sfaccettata rappresentazione di un ingegno versatile, che ha segnato la cultura letteraria e intellettuale del Paese dal Dopoguerra ai nostri giorni.