Sfoglia il Catalogo feltrinelli003
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7801-7820 di 10000 Articoli:
-
La malinconia del mammut. Specie estinte e come riportarle in vita
Draghi, ciclopi, giganti, unicorni, fenici. Quando gli antichi si imbattevano in resti di animali sconosciuti, subito li attribuivano a creature fantastiche. Poi gli scienziati hanno dimostrato che i mostri non esistono: prima di noi, una miriade di altri esseri viventi abitava il nostro pianeta, e ora non ci sono più. Sulla Terra, infatti, nulla è per sempre. Massimo Sandal racconta di ambienti scomparsi, oceani di fuoco e meteoriti precipitati dal cosmo, ere abitate da microscopici organismi, piante spaventose e animali straordinari come il dodo, il tilacino, la tigre dai denti a sciabola, i dinosauri. Ci narra la grande storia delle estinzioni, da quella del Permiano fino alla “sesta”, quella che coinvolgerà ogni forma di vita sulla Terra oggi, noi inclusi. Ma ci accompagna anche alla scoperta delle ricerche che stanno provando a riportare in vita specie scomparse da anni o addirittura secoli. Assistiamo dunque alla resurrezione di uno stambecco dei Pirenei scomparso cento anni fa attraverso campioni di cellule conservate in azoto liquido, alla “costruzione” di un antico uro per mezzo di incroci tra specie simili a quella estinta, all’inaugurazione di un vero e proprio Jurassic Park in Russia e ai tentativi ambiziosi, talvolta folli, di riportare in vita il nostro animale preistorico preferito: il mammut, fonte di ispirazione per scrittori e artisti, idolo dei bambini e oggetto dei desideri degli scienziati. Nell’ultima sala di questo bizzarro museo ci siamo noi, la specie che si crede dominante e invincibile; molto probabilmente, soltanto la prossima a scomparire. -
N. P.
Sarao Takase, scrittore giapponese che ha vissuto a lungo in America, muore suicida lasciando due figli gemelli, il maschio Otohiko e la femmina Saki, e il manoscritto di un libro incompiuto dal titolo N.P. (che sta per 'North Point', il titolo di una vecchia canzone). Pubblicato con solo 97 dei 100 racconti previsti, il libro diventa un bestseller negli Stati Uniti. Una giovane giapponese, Kazami, viene in possesso del novantottesimo racconto, inedito, alla cui traduzione stava lavorando il suo amante, Shooji, anche lui morto suicida, e che narra la storia di una passione erotica tra padre e figlia. Kazami incontra i due gemelli e trova Otohiko coinvolto in una tormentata storia d'amore con Sui, che scoprirà essere non solo figlia illegittima dello scrittore suicida ma anche sua amante. Kazami viene risucchiata completamente nel loro mondo, il mondo di 'N.P.', per tutta un'estate, che è il tempo reale in cui si svolge la storia. Dopo alterne vicende, Kazami scopre anche l'esistenza del racconto n°99 in cui Takase rappresenta l'altra faccia della sua realtà, l'aspirazione verso la normalità e l'eterodossia. Ormai manca solo il racconto n°100. Ed è soltanto quando tutti i destini si sono compiuti e il cerchio si chiude che il libro apparirà scritto fino in fondo: N.P. di Banana Yoshimoto è il racconto n°100 che Takase non aveva fatto in tempo a scrivere... -
L' ultima amante di Hachiko
L'io narrante è Mao, una ragazza che vive con la madre in una comunità religiosa sorta attorno alla carismatica figura della nonna, guaritrice e veggente. La setta, dopo la morte della fondatrice, ha cominciato a tradirne gli insegnamenti e si è trasformata in impresa a scopo di lucro. Mao se ne allontana sempre più e in occasione di una delle sue fughe incontra una coppia di motociclisti. Chiama lei ""mamma""""; lui invece si chiama Hachi, è stato abbandonato da piccolo dai genitori hippies giapponesi in India e ai religiosi genitori adottivi ha fatto voto di ritirarsi su una montagna per dedicarsi a una vita ascetica. Con i due Mao instaura una relazione d'amore."" -
Atlantide. Viaggio alla ricerca della bellezza
"Creare è come guardare nel buio. Prima non si vede nulla, poi la vista piano piano si abitua. Ecco, bisogna avere il coraggio di guardare nel buio. Creare significa scrutare nel buio, rinunciare a rifugiarsi nella memoria di quello che è già stato fatto, sfidare l'ignoto. Anche con insolenza e ostinazione. Senza questa ostinazione, che io trovo sublime, si resta soltanto alla periferia delle cose."""" Comincia un giorno d'estate al porto di Genova, a pochi passi dallo studio di Punta Nave, il lungo viaggio per mare di Renzo Piano e di suo figlio Carlo. A guidarli è un desiderio mitico e ancestrale. Vogliono trovare Atlantide. Atlantide è la città perfetta, perché ospita una società perfetta. E come tale, è il sogno di ogni architetto, l'idea regolativa che muove la sua creatività. Per trovarla, Piano ritorna nei luoghi in cui per tutta la vita ha inseguito la perfezione, costruendo nel mondo intero le proprie opere. Naviga con il figlio nel mezzo del Pacifico, sulle rive del Tamigi, ad Atene, a San Francisco. Raggiunge l'isola costruita nella baia di Osaka per ospitare l'aeroporto da lui progettato. Che cosa significa cercare la perfezione? E perché cercarla ritornando a luoghi modificati dal tempo? Perché il senso del costruire di Renzo Piano resiste alle pericolose illusioni della modernità di cui la ferita del Ponte Morandi di Genova è uno dei tragici simboli. Forse non esiste nessuna perfezione. Ogni opera architettonica porta con sé i segni del tempo. Conserva le memorie e le tradizioni, si innesta nel paesaggio e cambia insieme all'ambiente circostante. Per questo progettare significa innanzitutto prendersi cura del territorio e dei suoi abitanti." -
L'amico ritrovato
Germania, 1932. Due ragazzi di sedici anni frequentano la stessa scuola esclusiva a Stoccarda. Uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è il rampollo di una ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Ma il Paese in cui vivono i ragazzi sta cambiando profondamente. Riuscirà la loro amicizia a non essere spezzata dalla Storia? -
La fattoria degli animali
Gli animali della Fattoria Il Maniero di Mr Jones sono in grado di parlare e pensare, proprio come gli esseri umani, e si rendono perfettamente conto della condizione di schiavitù in cui sono costretti. Esasperati dal comportamento degli umani, decidono di ribellarsi, ma presto si accorgeranno di somigliare all'Uomo più di quanto immaginassero... Età di lettura: da 12 anni. -
Matematica amica
Chi ha detto che la matematica è difficile? Questo volume, pieno di quiz e rompicapi, con i racconti del protagonista al suo fratellino curioso, è rivolto ai bambini del secondo ciclo delle primarie, ma può essere d'aiuto agli insegnanti (a cui sono dedicate alcune pagine) che vogliono integrare il programma con esempi tratti dalla realtà e con elementi di matematica moderna (logica, statistica, calcolo combinatorio). -
Un topino a Parigi
Stefan è un giovane topo di città, eppure mai si sarebbe aspettato di diventare protagonista di un viaggio straordinario! Un giorno, infatti, mentre sta rosicchiando il sedile di un vagone ferroviario, il treno si mette in moto all'improvviso. Stefan inizia così a viaggiare per tutta l'Europa, ma la vera sfida sarà riuscire a tornare a casa, dove gli amici topolini e il cane Isegrimm lo aspettano per ascoltare le sue storie. -
Noi, Partigiani. Memoriale della Resistenza italiana
Con la Resistenza è cominciata una nuova epoca, la nostra. Il tempo tragico ed eroico che ha messo fine allo Stato fascista ha per protagonisti donne e uomini capaci della decisione estrema di conquistare anche con le armi una libertà per molti sconosciuta. Ma la memoria svanisce e gli errori della storia possono ripetersi. Insieme all'Anpi, Gad Lerner e Laura Gnocchi hanno costruito uno straordinario romanzo collettivo, frutto della raccolta senza precedenti di oltre quattrocento interviste filmate. Una corsa contro il tempo per dare voce ai partigiani che, tra l'8 settembre 1943 e la Liberazione, erano giovanissimi, adolescenti o addirittura bambini. È un tentativo di esplorare il mondo della loro scelta. Cosa passava per la loro testa? Come si erano formati i codici di comportamento, le idee, la visione del mondo, il loro ""antifascismo esistenziale""""? Molti venivano da famiglie in cui l'opposizione al regime risaliva agli anni venti. Altri, all'improvviso, l'8 settembre si rifiutarono di entrare nelle fila dell'esercito repubblichino. Ci fu chi andò in montagna da sedicenne, fuggendo da casa, e chi scelse l'attività clandestina all'insaputa dei genitori. Episodi drammatici, amori leggendari e dinamiche familiari si intrecciano in un racconto corale di malinconia ma anche di felicità, che riporta alla luce i valori civili fondamentali che oggi dobbiamo difendere, rinnovando la scelta compiuta dai partigiani, perché il fascismo non abbia un futuro."" -
Giura
Febo ha tredici anni e vive insieme ai nonni all'ombra dei Castagni Gemelli, in un piccolo borgo sull'Appennino popolato da leggende paurose e da un'umanità bizzarra e variopinta. Luna, muta e selvaggia, vive a Ca' Strega con la sua stravagante famiglia capeggiata da una nonna dotata di poteri magici. Il destino dei due ragazzi si intreccia per sempre un pomeriggio al luna park, per via della profezia su una misteriosa mano di ferro. Le loro strade si dividono – lei finisce in un istituto di suore dove il dottor Mangiafuoco le farà recuperare la voce, mentre lui va a studiare in città dove ritrova un padre megalomane, sempre sul punto di concludere “un grande affare”, e una madre amareggiata. Pur se lontani, Febo e Luna non smettono di pensarsi e di volersi bene. Lui tutto grandi teorie e proclami, lei concreta e battagliera. Il destino della loro vita è lasciarsi e ritrovarsi, e ogni volta il loro distacco è preceduto dalla separazione, premonitrice e crudele, di un'altra coppia di amanti. -
Diavoli custodi
Un'illustrazione, poi un racconto che da essa prende liberamente l'abbrivio. Un duetto che rimanda alla nostra tradizione, sulla scia di Rodari e Munari. È così che dall'incontro di due personalità eccezionali nasce un libro unico, che affianca a trentasei racconti di Erri De Luca altrettanti disegni (in bianco e nero e a colori) dell'artista Alessandro Mendini. ""Quello che scrivo,"""" dice De Luca, """"dipende dal riflesso di uno che è preso alla sprovvista."""" E a stupire, a spiazzare sono quei disegni che fanno spalancare gli occhi come uno strappo nel cielo, fanno sentire nudi “come quei due nel primo giardino, dopo l'assaggio scippato dall'albero della conoscenza”, perché """"la suggestione è una manifestazione della verità"""". Erri De Luca e Alessandro Mendini iniziano quasi per gioco – ispirandosi ai disegni di un bambino caro a entrambi – e poi via via stabiliscono fra loro un dialogo di forme e parole serrato e ricco di senso, tracciano sulla pagina le proprie paure e tutto un vivace campionario di """"mostruosità terrestri"""". Un libro che scandaglia, attraverso percorsi tutt'altro che logici e prevedibili, il nostro più profondo sentire: facendoci avvertire il fiato dei mostri dietro le nostre spalle e al contempo consegnandoci le chiavi del serraglio dentro cui tenerli a bada."" -
Il dolce domani
Sayoko e Yōichi hanno avuto un incidente, lei è rimasta gravemente ferita, lui invece non c'è più. La loro era una storia bellissima, in cui la scarsa volontà di impegnarsi era compensata da un amore profondo e libero, e senza Yōichi Sayoko si sente vuota, o forse, come le dice l'amico Shingaki, deve solo andarsi a riprendere il suo mabui, qualcosa che somiglia molto all'anima. Perché ""se ti cade il mabui devi tornare a raccoglierlo nel punto in cui è caduto"""". Nonostante la ragazza non sappia se rivuole davvero il proprio mabui, tenterà ugualmente la ricerca. Ambientato fra i templi e gli onsen di Kyoto, Il dolce domani, scritto poco dopo il terremoto e lo tsunami di Fukushima, è il messaggio di speranza che Banana Yoshimoto ha voluto dedicare alle popolazioni colpite. Un romanzo che, con profondità e delicatezza, racconta il dolore e la rinascita di chi è sopravvissuto alla morte di qualcuno che amava."" -
Io e Mr Wilder
Grecia, estate del 1977. La giovane Calista Frangopoulou arriva sull'isola di Lefkada, trasformata per l'occasione in un set cinematografico, per lavorare come interprete dal greco per un regista americano di cui non sa quasi nulla: Billy Wilder. Fedora, penultimo film del premio Oscar, è per Wilder un tentativo di riscatto dagli ultimi insuccessi a causa dei quali Hollywood lo tiene ormai a distanza. Se Calista, abbagliata dall'ambiente glamour sul set, sa che questa avventura la cambierà per sempre, il regista e il suo collega e amico sceneggiatore Iz Diamond lo sperano. Tra la calura delle isole greche e le difficoltà logistiche tra Monaco e Parigi, quell'esperienza straordinaria determinerà la scelta di Calista di diventare compositrice di colonne sonore cinematografiche. E molti anni dopo, quando sembrerà avvicinarsi il suo ""viale del tramonto"""", le permetterà di maturare una decisione importante con la leggerezza del finale di un film di Billy Wilder. Un delicato romanzo di formazione che offre anche un ritratto intimo e non convenzionale di una delle figure più intriganti del cinema di tutti i tempi."" -
Guardami negli occhi
Nessuno ci fa caso, quando guarda La Fornarina di Raffaello. È un anello piccolo, d'oro, con un lapislazzuli, seminascosto nella parte bassa del dipinto. Emerso con l'ultimo restauro, nessuno ne ha mai davvero svelato il segreto. A celarlo, Margherita detta Ghita, la figlia del fornaio, la ragazzina appena adolescente che sta a Trastevere, gli occhi scuri, le mani piene di farina, e il giovane Raffaello Sanzio, il pittore prediletto dai papi, pieno di grazia e di talento. La voce di Ghita racconta di quella Roma quasi disabitata che, all'inizio del Cinquecento, comincia la gloria del suo Rinascimento, e di tutte le fatiche, le lotte e le violenze per quell'amore che nessuno vuole, a cui nessuno crede, che viene negato, scacciato, irriso, che deve passare attraverso il fidanzamento quasi obbligato di Raffaello con Maria Dovizi, e che cresce e continua a fiorire a dispetto di calunnie e avidità. Toccando il suo apice in quel dipinto di di formidabile sensualità che è l'ultima cosa che Raffaello ha fatto su questa terra. Giovanni Montanaro entra con passo sicuro e sguardo partecipe, appassionato, nel mondo di uno dei pittori più grandi e più amati, conducendoci nel cuore di un mistero. E della bellezza. -
Come il mare in un bicchiere
Chiara conosce diverse persone che, come lei, rischiano di rimanere intrappolate nei loro pensieri, nelle loro emozioni esagerate – più che fuori di testa, sarebbe giusto definirle Dentro di Testa. Quando la tragedia del Coronavirus impone di chiudersi in casa, i Dentro di Testa hanno una reazione misteriosa. Chiara e Daniela e Pierantonio e Gollum sembrano fin troppo capaci di sopportare la quarantena. Doveva ammalarsi il mondo, per permettere a loro di sentirsi meglio? Che cosa c'è, nelle restrizioni a cui sono chiamati, che li rassicura? Chiara Gamberale, sempre così pronta a inventarsi modi originali per dare voce a ciò che sentiamo, scrive una testimonianza che è allo stesso tempo un urlo e un abbraccio. Parole forti, nuove, che portano ognuno di noi a chiedersi se, ""finito quest'incubo, potremo rendere interiori e spirituali i gesti che per proteggerci abbiamo dovuto imparare"""". Perché quel metro di distanza dagli altri, sia quando si infrange sia quando si rispetta, è comunque un potere nelle nostre mani."" -
Il rapimento di Lol V. Stein
Una sera d'estate ha segnato per sempre la vita della giovane Lol V. Stein. Al ballo del casinò di T. Beach, Michael, suo fidanzato e promesso sposo, scompare dopo una seducente danza con una misteriosa sconosciuta vestita di nero. È questo a causare il rapimento di Lol V. Stein. A turbarla non è la semplice gelosia, o il dolore della perdita, ma una sorta di rivelazione che la scuote nel profondo, lasciandola in balìa di uno stupore muto in cui la sua vita sembra incagliarsi. La sua esistenza si addensa tutta in quel vuoto: il suo cuore è sviato. Finché dieci anni dopo, nello stesso luogo in cui ha perso l'amore, Lol V. Stein rincontra la migliore amica di allora, Tatiana Karl, e l'amante di lei, Jacques Holt. La loro presenza le permette di rovesciare il senso di quanto accaduto e, forse, di ritrovarsi. Precisa, fredda, implacabile, Marguerite Duras insegue con regia ferma la passione di Lol. La fissa in immagini incandescenti, grazie a una scrittura densa che sa toccare le verità elementari e tremende degli affetti umani più semplici – la passione d'amore, la gelosia, l'invidia. -
Storia della sessualità. Vol. 4: confessioni della carne, Le.
Le confessioni della carne è il quarto e ultimo volume della Storia della sessualità ed è l'atto conclusivo, quello che ci permette di seguire la direzione del pensiero di Foucault alla fine della sua vita chiudendo una delle più grandi riflessioni dell'Occidente. Nella ricerca sulla costituzione del soggetto nel mondo antico, qui l'attenzione si sposta alle regole e alle dottrine elaborate dai Padri della Chiesa, tra il II e il IV secolo. Attraverso una serie di incursioni nella dottrina cristiana, Foucault fa dunque emergere le progressive discontinuità rispetto alla filosofia stoica ed ellenistica, e la creazione di un rapporto del tutto nuovo tra il soggetto e la verità che prevede sofisticate tecnologie del sé. Le trasformazioni del concetto di peccato e di colpa, inscritti ormai nella struttura umana, faranno nascere così un ""soggetto del desiderio"""" che dominerà la morale cristiana dei secoli successivi e poi tutta la storia occidentale."" -
All'inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica
Il mondo sta affrontando la peggiore crisi economica dalla Seconda guerra mondiale. Il virus sta facendo danni più gravi di Lehman Brothers. E l'Italia? Bisogna tornare al 1945 per trovare un dato peggiore di caduta del Pil. La crisi ha messo in luce le nostre debolezze, certo, ma anche i nostri punti di forza, compresa la capacità di rispondere bene in condizioni di emergenza. Ma affrontare l'emergenza non basta, e non basta tornare a dove eravamo nel 2019: ora abbiamo davanti a noi la responsabilità della ricostruzione. Carlo Cottarelli si pone al confine tra il mondo che crolla e il mondo che verrà dopo. E, mentre ci accompagna nel labirinto delle possibilità economiche oggi a nostra disposizione, ci mostra come l'Italia abbia bisogno di tornare a crescere in modo sostenibile da un punto di vista sociale, finanziario e ambientale. Dobbiamo salvare la nostra economia, ma per farlo abbiamo bisogno di più uguaglianza, soprattutto nelle opportunità che vengono fornite alle nuove generazioni. Per questo ci vuole la politica, e infatti questo è un libro (anche) politico. Perché parla di come la società italiana dovrebbe funzionare sulla base di un principio ideale: la possibilità per tutti di avere un futuro nella vita, indipendentemente dalle condizioni in cui si è nati. È importante che le agende politiche partano da una chiara enunciazione della società che si vorrebbe realizzare. Altrimenti, la politica diventa personalismo, opportunismo e cinismo. -
Verità, bellezza, bontà. Educare alle virtù nel ventunesimo secolo
Fin dall'antichità filosofi, teologi e artisti hanno tentato di descrivere e classificare le virtù che definiscono la civiltà. Howard Gardner esplora il significato di verità, bellezza, bontà in un'epoca in cui il progresso tecnologico e un diffuso atteggiamento scettico nei confronti della natura umana hanno profondamente scosso la nostra visione morale. Per molto tempo si è parlato di morte delle virtù, ma l'analisi di Gardner ci mostra che, sebbene questi concetti stiano cambiando più velocemente di quanto abbiano mai fatto sinora, essi sono, e rimarranno, pietre angolari della società. Mai come oggi si fa sentire la necessità di criteri per discriminare tra ciò che è vero e ciò che è falso, tra ciò che è bene e ciò che è male, tra ciò che è arte e ciò che non lo è. L'epoca in cui viviamo e il domani che ci attende impongono di saper conciliare e confrontare idee di verità, bellezza, bontà provenienti da diverse culture e diversi contesti, di rispettare percezioni differenti delle cose. Per immaginare il futuro e preparare i giovani e i giovanissimi ad affrontarlo, e per cercare di arrivare a princìpi condivisi. -
Sogni di robot
I robot non possono nuocere all'uomo, devono obbedire agli ordini e badare alla propria sopravvivenza, a condizione di non mettere a rischio un essere umano: sono le Tre leggi della robotica, incorporate nei circuiti di tutti gli androidi, nonché il filo rosso che lega le opere di Isaac Asimov. Ma se l'uomo è fatto della stessa sostanza dei sogni, che cosa succede quando i robot cominciano a sognare? Automi orgogliosi del proprio intelletto, enigmatici cervelli positronici: nei racconti che compongono Sogni di robot, scritti fra gli anni cinquanta e gli anni ottanta, un robot è reso in grado di sognare, un altro impara a mentire, un'automatomobile si innamora dell'uomo che si è sempre preso cura di lei, e gli umani demandano le decisioni più importanti della res publica a un onnipotente, mastodontico supercomputer, a cui basta il voto di un singolo per decidere quello di un'intera nazione. Tutti i robot di Asimov sono accomunati dalla travolgente domanda di vita che erompe dai loro circuiti, e che li rende, per gli uomini, specchi in cui è troppo pericoloso guardare, ma dai quali è impossibile distogliere lo sguardo. Perché quando scopriamo cosa sogna un robot stiamo scoprendo cosa ci rende umani. Riconosciuto maestro della fantascienza, nonché straordinario divulgatore scientifico, Isaac Asimov è autore immaginifico e profetico: i suoi racconti non hanno mai cessato di interrogare con sottili, perturbanti dilemmi morali, e il loro interesse e la loro freschezza appaiono, alla luce dei grandi progressi scientifici e tecnologici di oggi, persino accresciuti.