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Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos
Esiste un tempo dell'esperienza, scandito dalla memoria e dal desiderio. Esiste un tempo delle grandi distanze cosmiche. Ed esiste un tempo dell'infinitamente piccolo. Chrónos è un mistero, e non solo per i fisici. Lo era per i primi uomini e continua a esserlo per noi oggi. Ma da sempre chi comprende le leggi dello scorrere del tempo domina il mondo. Da Newton ad Amleto, da Einstein a Dalí, il tempo è stato protagonista di metamorfosi vertiginose, affascinanti e mostruose. Esiste? Si può fermare? E se ne può invertire il corso? Guido Tonelli ci guida lungo la tortuosa via d'accesso alla comprensione di una realtà molto diversa da come crediamo che sia. In cui il ritmo regolare del nostro tempo, la sua periodicità quasi perfetta, nasce da un insieme intricato e complesso di zone turbolente, fenomeni caotici, immani catastrofi, interi sistemi solari sbriciolati da esplosioni di supernove, galassie devastate da nuclei galattici attivi. Quei mondi lontani sono una sfida alla nostra immaginazione, così come lo sono le particelle elementari, con le loro esistenze effimere e le loro vite eterne. Quando le distanze sono così vaste o guardiamo all'infinitamente piccolo, il concetto di ""adesso"""" e l'idea della simultaneità perdono qualunque consistenza. Il tempo è uno strumento formidabile per sopravvivere nel nostro ambiente, ma ci inganna appena cerchiamo di capire come funziona il mondo al di fuori del nostro piccolo pianeta. E toccare con mano questa impossibilità ci turba profondamente. Ne nasce un viaggio che ci costringe ad abbandonare ogni certezza, e per il quale dovremo fare ricorso alla fantasia non meno che alla ragionevolezza. Un viaggio in cui il mito, l'arte e la filosofia ci soccorreranno dove la mente vacilla."" -
Tutte le vite di Spinoza. Amsterdam 1677: l'invenzione della libertà
Un ebreo? Un portoghese? Un mercante? Un filosofo? Lui firmava le sue lettere Bento, Benedictus o, semplicemente, B. Spinoza nacque ad Amsterdam, in una famiglia di ebrei sefarditi costretti a convertirsi al cristianesimo e fuggiti dal Portogallo. Nell'Olanda del Seicento pensare, e quindi scrivere, sono atti, gesti spettacolari e coraggiosi. In questo tempo di rivoluzioni scientifiche e di guerre di religione, di epidemie e di vertiginosa espansione del commercio, i filosofi sono uomini d'azione. Conoscere Spinoza significa entrare nelle vite che si sono intrecciate con la sua: Saul Levi Morteira, il rabbino capo della comunità ebraica di Amsterdam; Adriaen Koerbagh, enciclopedista in anticipo di un secolo; Franciscus Van den Enden, attivista fortemente contrario a Luigi XIV; Stenone, anatomista geniale; Leibniz, che si confronta con Spinoza sulla grande scacchiera metafisica degli infiniti e delle virtù, di Dio e delle certezze. Nel racconto di Maxime Rovere la vita entra prepotentemente nella storia del pensiero e getta luce su un mondo lontano nei secoli. È un ritorno alle nostre origini nella forma di un sogno storico e filosofico, completamente costruito su fatti e testi: Spinoza è il protagonista dell'avventura della ragione moderna, di cui in questa grande narrazione si può seguire giorno per giorno la nascita, guardando come si animano le idee e come il pensiero si fa strada nell'esistenza. Non un romanzo scritto a partire da una storia vera, ma una ricerca per avvicinarsi, attraverso tutti i mezzi della letteratura, alla verità di un universo perduto. -
Popolo vs democrazia. Dalla cittadinanza alla dittatura elettorale
Negli ultimi anni sembra che la politica abbia subito un'inquietante accelerazione. Nei paesi in cui l'adesione di tutti i cittadini al sistema di valori della democrazia era considerata un'ovvietà, il consenso per i partiti di estrema destra e per i populismi aumenta a ogni tornata elettorale. Per di più, la degenerazione del discorso politico è sopravvissuta alla fine della crisi economica. In Europa e negli Stati Uniti, infatti, sono chiari i segni della ripresa eppure la richiesta di costruire muri, di respingere i flussi migratori, di ripristinare misure protezionistiche è sempre più forte da parte dei cittadini. Il legame tra liberalismo e democrazia, spiega Yascha Mounk, non è più così indissolubile come credevamo. Siamo entrati in una nuova era politica, con la quale chi ancora crede nella sovranità del popolo in democrazia dovrà fare i conti. Come dimostra l'elezione di Donald Trump, la divaricazione della cultura dei diritti dal sistema della partecipazione democratica è possibile. Mentre le istituzioni si riempiono di milionari e tecnocrati, i cittadini conservano i propri diritti civili e le proprie libertà economiche, ma vengono esclusi dalla vita politica. D'altra parte, il successo di Orbán in Ungheria, di Erdo?an in Turchia e di Kurz in Austria è il segno di una democrazia che si priva sempre più della capacità di garantire diritti ai propri cittadini e si trasforma in una tirannia della maggioranza. -
Storia dell'Italia partigiana
Scritta con la felicità di racconto e l'acutezza nell'osservazione e nella descrizione del grande cronista, questa Storia dell'Italia partigiana rimane, a quasi cinquant'anni dalla prima edizione, uno dei migliori libri che riguardano quel periodo, per l'equilibrio dello sguardo e per la chiarezza con cui questo momento fondante della storia repubblicana viene restituito al lettore nella sua drammaticità, ma anche nella sua importanza. ""Bocca è stato soprattutto un partigiano. Sono stati quei 'venti mesi' di guerra partigiana che l'hanno rivelato a se stesso: che ne hanno fatto quello che poi sarà e che noi abbiamo conosciuto,"""" scrive Marco Revelli nella sua Prefazione a questo volume. In decenni che ormai scivolano verso una generale dimenticanza dei valori della Resistenza, dei suoi eroi e delle sue tragedie, sempre più spesso si è assistito al tentativo di fare del revisionismo sulla guerra partigiana, e non sempre a un sufficiente livello scientifico e culturale. La Storia dell'Italia partigiana di Bocca è senza dubbio un potente antidoto a questa deriva: in essa si ritrovano, senza semplificazioni assolutorie ma con tutta la forza di chi ha partecipato in prima persona, le ragioni di una lotta senza la quale l'Italia repubblicana non sarebbe mai nata."" -
Milindapanha. Le radici della saggezza buddhista
La più famosa tra le opere paracanoniche del buddhismo, la raccolta delle ""domande di Milinda"""", affronta, attraverso l'antica forma del dialogo, tutti i principali elementi fondanti della dottrina buddhista. Protagonisti ne sono il re indogreco Menandro I, il cui nome in pali è appunto Milinda, e il monaco Nagasena, pronto a rispondere alle questioni con cui il sovrano lo incalza. Con sagacia e facendo spesso ricorso a similitudini e parabole, Nagasena aiuta il re conquistatore a comprendere la filosofia buddhista, anche nei suoi concetti più complessi, come la non esistenza dell'anima, la natura del sé permanente, il karma, il nirvana, le qualità da sviluppare per raggiungere l'illuminazione e quelle, negative, che legano al ciclo delle rinascite. Molti sono gli esempi tratti dall'esperienza quotidiana, arricchiti da citazioni da sutra, brani del Vinaya, biografie delle vite anteriori del Buddha. Le domande di Menandro-Milinda rispecchiano le curiosità e i dubbi che si pone qualunque laico all'incontro con il buddhismo: la morale, la fede, la consapevolezza, la saggezza, la genesi e l'estinzione del dolore. Tutte questioni che si trovano anche nei testi canonici del buddhismo, ma che nel Milindapañha sono esposti con una chiarezza e una leggibilità ineguagliate, oltre a costruire un documento del buddhismo delle origini."" -
Bambini con le spine. Affrontare rabbia, prepotenza o isolamento in modo costruttivo
Che cosa provochiamo quando reprimiamo i comportamenti aggressivi? Quanto è importante permettere loro di manifestarsi e come riuscire a gestirli nelle situazioni di ogni giorno? Con consigli pratici e numerosi esempi Jesper Juul insegna a decifrare e interpretare l'aggressività dei bambini, sia che si esprima in modo esplicito o che si celi dietro atteggiamenti di isolamento e chiusura, offrendo ai genitori ed educatori gli strumenti utili a sviluppare nei nostri ragazzi una sana autostima, indispensabile per risolvere davvero la questione. Dopo questo libro non guarderete più all'aggressività dei bambini nello stesso modo. Tutti noi vorremmo avere bambini buoni ed educati: bambini che non picchiano, non urlano, obbediscono e fanno ""i bravi a scuola"""". Invece, non di rado siamo alle prese con bambini """"con le spine"""": ostili, irascibili, insofferenti alle regole, diffidenti, chiusi. Noi, genitori ed educatori, finiamo con l'etichettarli semplicemente come """"problematici"""". Li sanzioniamo o al contrario li giustifichiamo, senza renderci conto che le stesse spine che mostrano all'esterno sono profonde e li feriscono dentro. Per Jesper Juul, terapeuta familiare autore del bestseller Il bambino è competente, l'aggressività è un'emozione legittima e non va considerata un tabù: reprimerla, senza comprenderla, potrebbe rivelarsi fatale per una crescita sana. Attraverso consigli pratici e numerosi esempi, questo libro insegna a decifrare e interpretare l'aggressività dei bambini, sia che si esprima in modo esplicito sia che si celi dietro atteggiamenti di isolamento e di chiusura, offrendo a genitori ed educatori gli strumenti utili a sviluppare in loro una sana autostima, indispensabile per risolvere davvero questo problema."" -
Il mastino dei Baskerville
La più celebre indagine di Sherlock Holmes, un romanzo che tiene imprigionati i lettori in una storia sospesa fra il giallo e il terrore. Nebbia, brughiera, un cane maledetto, una morte incomprensibile: il palcoscenico perfetto per Sherlock Holmes e per l’immancabile Watson. La morte in questione è quella di Sir Charles Baskerville, l’ultimo occupante del castello: sarà vera la leggenda che narra di un cane degli inferi, un mastino demoniaco che perseguita la stirpe dei Baskerville? Età di lettura: da 10 anni. -
Jane Eyre
Jane è una ragazza forte e intelligente, costretta a vivere tra le privazioni e in solitudine a casa degli zii. Tutto cambia quando riesce a diventare istitutrice della piccola Adèle presso il maniero di Thornfield Hall. Qui si innamorerà dell'enigmatico Mr. Rochester, ma il nobiluomo cela un oscuro segreto che metterà in pericolo la loro storia d'amore. -
Ernest e Celestine
Il mondo di sopra è abitato dagli orsi e il mondo di sotto dai topi. Ed è risaputo: i due mondi sono incompatibili e i loro popoli acerrimi, secolari nemici. Dunque, com'è possibile? Un orso e un topo amici? Non si è mai visto! È scandaloso! Assolutamente vietato! ""Hai capito, Ernest?"""" """"Hai capito, Celestine?"""" Eppure, nessuno potrà impedire a questi due bizzarri e dolcissimi personaggi di diventare amici e di restarlo per sempre. Ma prima dovranno affrontare mille peripezie e pericoli, sfuggire a una miriade di topi furiosi attraversando i cunicoli delle fogne, evadere dal furgone blindato della polizia, scappare su un camioncino di dolci rubato, per rifugiarsi nella calda e accogliente casa nel bosco, nascosta sotto una coltre di neve. Qui potranno finalmente dedicarsi alle loro rispettive passioni, il teatro e il disegno, anche se il pericolo non tarderà a ripresentarsi, con l'arrivo della primavera. Ernest e Celestine litigano e fanno pace, giocano e si fanno gli scherzi, parlano della vita e si prendono cura l'uno dell'altro: dopo essersi incontrati, l'idea di vivere da soli, come prima, è per loro la cosa più detestabile del mondo, e per evitarlo sono disposti a giocarsi il tutto per tutto. Età di lettura: da 7 anni."" -
Guarda! 100 storie di artisti per scoprire il mondo. Ediz. illustrata
Corrado Augias ci invita a compiere un viaggio tra gli artisti di ogni epoca e a percorrere il cammino dell'uomo dagli albori fino alla contemporaneità. Una storia dell'arte raccontata in forma insolita: 100 storie di artisti, 100 sguardi diversi sul mondo. Una galleria di ""storie"""" dell'arte, dall'Homo sapiens a Banksy, dove scoprire i segreti di sculture e dipinti, e incontrare lo sguardo affascinante, geniale e acuto dei grandi maestri. Età di lettura: da 8 anni."" -
Siamo tutti greci
Siamo tutti greci racconta l'attualità dell'antico in una prospettiva completamente diversa, che pone il mondo classico, con le sue idee, storie e immagini, come cuore pulsante della nostra contemporaneità. Un cammino a ritroso nei secoli che ci farà tornare al presente con maggior consapevolezza. -
L' Italia in guerra. 1915-1918. Niente sarà più come prima
Questo libro ci trasporta al 24 maggio 1915, quando l'Italia entrò in guerra contro l'Austria; racconta le battaglie e la vita nelle trincee, sulle montagne, nei campi di prigionia. Soprattutto, ci fa ascoltare le voci dei protagonisti, politici e generali, soldati e ufficiali, scrittori e persone comuni, immergendoci nella realtà della guerra. Non così lontana e da non dimenticare. -
La decomposizione dell'angelo
"Se la causa della decadenza è la malattia, allora la causa fondamentale di essa, la carne, è una malattia. L'essenza della carne è la decadenza. La funzione della carne, collocata nel trascorrere del tempo, è quella di testimoniare la distruzione e la decadenza."""" Honda Shigekuni, indimenticabile protagonista della tetralogia """"Il mare della fertilità"""" che trova compimento in questo romanzo, giudice ormai in pensione, adotta con grande slancio l'orfano Toru. In lui vede l'ennesima reincarnazione del suo amato e perduto compagno di scuola Kiyoaki. Ma si tratta dell'inseguimento di qualcosa di impossibile da raggiungere... Un grande romanzo sul dolore e sul disfacimento di ogni illusione, completato da Mishima il giorno stesso in cui commise seppuku." -
Zorro. L'inizio della leggenda
Figlio del latifondista spagnolo Alejandro de la Vega e di Toypurnia, un'india che prima di innamorarsi del marito si era battuta per i diritti del suo popolo, Diego eredita dal padre il senso dell'onore e dalla madre la volontà di difendere gli oppressi. Legato da una fraterna e indissolubile amicizia a Bernardo, figlio della balia che ha allattato entrambi, trascorre un'infanzia ricca di avventure. Alle soglie della giovinezza, viene mandato dal padre a studiare in Spagna, accompagnato dal fedele Bernardo. Sono gli anni del dominio di Bonaparte e i ragazzi vengono accolti da Tomás de Romeu, un vedovo illuminista, simpatizzante dei francesi, padre della bella Juliana e dell'intrepida Isabel. A Barcellona, Diego prende lezioni di scherma da Manuel Escalante, il quale, oltre che ottimo spadaccino, si rivela membro del gruppo massonico La Justicia, un movimento segreto di resistenza clandestina dedito ad aiutare le persone in difficoltà. Diego decide di affilliarsi, con il nome di battaglia di Zorro, ""volpe"""" in spagnolo. Con le sconfitte di Napoleone sul suolo iberico e l'arresto di Tomás de Romeu, Diego, Juliana e Isabel sono costretti a fuggire. In California, dove i nostri sperano di trovare finalmente rifugio, li attende però una vecchia conoscenza: il perfido Moncada. Una storia d'avventura di cappa, spada e pirati, che rivela per la prima volta come Diego de la Vega sia diventato l'uomo mascherato che tutti conosciamo così bene."" -
Dead Lions. In bocca al lupo
Se un tempo sei stato una spia, sarai una spia per sempre. Vale per Jackson Lamb e i suoi uomini, i Brocchi o Slow Horses, agenti che si sono rovinati commettendo errori in servizio o cedendo a un vizio di troppo, e che l'Intelligence ha dovuto allontanare senza però riuscire mai a metterli a riposo. E vale per Dickie Bow. Un vecchio leone, per giunta cresciuto allo ""Zoo"""" di Berlino durante la Guerra fredda. Un'ombra capace di infiltrarsi ovunque, di stare alle calcagna del suo obiettivo per mesi e carpirne i segreti. Almeno finché non viene trovato morto su un autobus vicino a Oxford. Jackson Lamb è stato a Berlino con Dickie prima della caduta del Muro. Ora ha tra le mani il suo cellulare, e con esso l'ultimo segreto rivelato dal collega, e sospetta che qualcuno stia escogitando un'operazione in vecchio stile sovietico proprio nel pieno centro di Londra. E tanto basta e a Lamb e alla sua squadra di irrecuperabili per entrare in azione."" -
Il cerchio
Quando Mae Holland viene assunta per lavorare per il Cerchio, l'azienda più importante e potente al mondo, sa che è l'opportunità di una vita. Il Cerchio si occupa di intrecciare fra loro i dati provenienti dalle mail, le ricerche online, i contenuti dei social network, i conti bancari, in una società dove la trasparenza è sempre più una parola d'ordine, a discapito della privacy. Tutto del nuovo lavoro entusiasma Mae, non solo l'operatività all'avanguardia: gli uffici sono avveniristici, con palestre e piscine distribuite ai piani, una zona riposo con stanze sempre pronte per chi si trovasse a passare la notte al lavoro, un acquario con rarissimi pesci degli abissi, senza contare le feste organizzate e le gare sportive. Mae continua a considerarsi fortunata anche quando la vita al di fuori del Cerchio diventa un miraggio lontano, anche quando un misterioso collega cerca di farla riflettere su alcune operazioni poco chiare, anche quando prima il suo lavoro e poi il suo privato iniziano a diventare sempre più pubblici. Presto quella che sembrava la storia delle ambizioni di una giovane donna idealista diventa un intrigo carico di suspense, un'interrogazione a tutto campo sulle questioni della privacy, della democrazia e dei limiti per la conoscenza umana. -
Sulla scrittura, sull’amore, sulla colpa e altri piaceri
Un intenso dialogo sulla vita e sulla scrittura. Negli ultimi anni della sua vita, Amos Oz ha conversato a lungo con Shira Hadad, la sua editor, del suo passato, dei temi che l’hanno coinvolto, della sua intimità di uomo e scrittore. Questi colloqui onesti e disinibiti sono divenuti un libro capace di mostrare un lato del grande autore israeliano che pochi hanno potuto vedere. Lo scopo? “Parlare di libri e scrittori, di ispirazione e influenze, di abitudini dello scrivere e sensi di colpa, di matrimonio e dell’essere genitori.” In scambi franchi e aperti, a volte introspettivi talaltre polemici, Oz spiega cosa lo spinga a raccontare una storia e quali siano le sfide che lo hanno impegnato come scrittore. Non mancano i cambiamenti tettonici che, nel corso della vita, lo hanno plasmato non solo come uomo ma anche come autore. -
Il filo infinito
“Che uomini erano quelli. Riuscirono a salvare l’Europa con la sola forza della fede. Con l’efficacia di una formula semplicissima, ora et labora. Lo fecero nel momento peggiore, negli anni di violenza e anarchia che seguirono la caduta dell’Impero romano, quando le invasioni erano una cosa seria, non una migrazione di diseredati. Ondate violente, spietate, pagane. Unni, Vandali, Visigoti, Longobardi, Slavi e i ferocissimi Ungari. Li cristianizzarono e li resero europei con la sola forza dell’esempio. Salvarono una cultura millenaria, rimisero in ordine un territorio devastato e in preda all’abbandono. Costruirono, con i monasteri, dei formidabili presidi di resistenza alla dissoluzione. Sono i discepoli di Benedetto da Norcia, il santo protettore d’Europa. Li ho cercati nelle loro abbazie, dall’Atlantico fino alle sponde del Danubio. Luoghi più forti delle invasioni e delle guerre. Gli uomini che le abitano vivono secondo una ‘regola’ più che mai valida oggi, in un momento in cui i seminatori di zizzania cercano di fare a pezzi l’utopia dei loro padri: quelle nere tonache monacali ci dicono che l’Europa è, prima di tutto, uno spazio millenario di migrazioni. Una terra ‘lavorata’, dove – a differenza dell’Asia o dell’Africa – è quasi impossibile distinguere fra l’opera della natura e quella dell’uomo. Un paradiso che è insensato blindare con reticolati. Da dove se non dall’Appennino, un mondo duro, abituato da millenni a risorgere dopo ogni terremoto, poteva venire questa formidabile spinta alla ricostruzione dell’Europa? Quanto è conscia l’Italia di questa sua centralità se, per la prima volta dopo secoli, lascia in macerie le terre pastorali da dove venne il segno della rinascita di un intero continente? Quanto c’è ancora di autenticamente cristiano in un Occidente travolto dal materialismo? Sapremo risollevarci senza bisogno di altre guerre e catastrofi?” All’urgenza di questi interrogativi Paolo Rumiz cerca una risposta nei fortini dove resistono i valori perduti, in un viaggio che è prima di tutto una navigazione interiore. I guardiani dell’arca costituisce, insieme al canto epico Evropa (che uscirà per Feltrinelli nel 2020 in Italia, e simultaneamente in molti altri paesi europei), un dittico dedicato all’Europa, alle sue origini, al suo futuro. -
Io posso. Due donne sole contro la mafia
Immaginate di tornare un giorno a casa vostra e di trovarci un costruttore legato alla mafia che vi dice che quella non è casa vostra, ma sua. E che, qualche anno dopo, ve la danneggi gravemente per costruirci accanto un palazzo più grande. E immaginate di dover aspettare trent’anni prima che un tribunale italiano vi dia ragione e vi riconosca un compenso per i danni, che però nessuno vi pagherà mai, dato che il costruttore nel frattempo è stato condannato perché legato alla mafia. E ancora, immaginate che di quella somma, che non riceverete mai, l’Agenzia delle entrate vi chieda il 3 per cento. Questo è quello che, più o meno, è successo a Maria Rosa e Savina Pilliu. “Più o meno”, perché in trent’anni, in realtà, è successo questo e molto altro. Venuti a conoscenza della vicenda, Pif e Marco Lillo hanno deciso di raccontarla in questo libro, con l’intenzione di aiutare concretamente le sorelle Pilliu, e cambiare il finale della storia. Perché questa storia non è ancora finita, e assieme possiamo ribaltare il senso di quell’“Io posso” che sottintende sempre “e tu no”: “Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no.” -
Le balene mangiano da sole
Bicicletta, musica nelle cuffie e via, verso la prossima consegna. Napoletano ventitreenne trapiantato a Milano, Gennaro Di Nola detto Genny, di professione rider, si diverte a indovinare il tipo di persona che gli aprirà la porta in base al cibo che ha ordinato. Quei pochi secondi in cui sbircia nella vita degli altri, fermo sul loro zerbino, sono per lui una tentazione irresistibile, ed è difficile che sbagli a tracciare un profilo. Una sera però, contro ogni pronostico, incontra Luca: dodici anni, capelli a spazzola con un po' di crestina, maglia del Napoli e un secchio grande di pollo fritto di Crispy World da mangiare da solo. La madre è uscita, il padre non c'è mai stato: è in un posto lontano a dar da mangiare alle balene, o almeno così gli è stato detto. Un'assenza che si riflette nei suoi occhi nerissimi e profondi, in cui Genny intuisce un dolore che li accomuna. Bastano poche battute perché il ragazzino riesca a convincerlo a entrare in casa per guardare insieme la Champions League in tv. Di partita in partita, nasce così un'amicizia tenera e un po' surreale, nonostante la diffidenza iniziale della madre di Luca, restia a fidarsi di uno sconosciuto. Finché Luca annuncia di voler andare a Napoli con Genny. Sarà una grande avventura e, al tempo stesso, un salto nel passato. Per poter finalmente andare incontro al futuro.