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Il cuore avventuroso. Figurazioni e capricci
Nei racconti del Cuore avventuroso si intrecciano le due anime di Jünger: quella lucida e assorta del contemplatore e quella infiammata e penetrante del visionario. Dal suo sguardo, confinante spesso con l’allucinazione, sorgono visioni che si vorrebbe fossero soltanto sogni: fiabe crudeli in cui una giovane bionda è straziata da una sorella bruna; magici sobborghi di Berlino che si aprono ad avventure verso l’ignoto. A queste scene buie si alternano momenti di luce accecante, in cui Jünger enuncia con formule memorabili le geometrie dell’universo, dai cristalli ai petali di rosa, tracciando bellissime descrizioni della natura, degli animali e degli insetti. Uno dei libri più folgoranti di un autore che ha attraversato da protagonista un secolo di storia contemporanea. -
Anniversario dell'esame di maturità
Un incontro tra vecchi compagni di liceo, venticinque anni dopo l'esame di maturità, risveglia nel giudice istruttore Ernest Sebastian memorie e nostalgie lontane. Anche perché tra i volti degli amici di un tempo manca quello di Franz Adler.rnrnL'artista, il più dotato, colui il quale, solo, possedeva il segreto della poesia. Mosso da questa assenza e da un incontro di poco precedente, Sebastian in una notte insonne riscrive con fretta furiosa una vecchia vicenda giovanile; che è anche la storia di una colpa e di un'espiazione mancata, dell'eterna crudeltà degli uomini verso gli eletti. Un classico del Novecento riproposto in una nuova veste grafica. -
Fama tardiva
Un riconoscimento postumo: ecco quello che si annuncia per questo testo di Arthur Schnitzler, da lui scritto a trentadue anni e finora inedito. E una fama tardiva, ironicamente, sembra toccare in sorte all'attempato protagonista, Eduard Saxberger. Borghese abitudinario, impiegato modello, assiduo frequentatore del solito caffè, Saxberger durante la solitaria giovinezza aveva accarezzato qualche ambizione letteraria e pubblicato una raccolta di poesie dall'inflazionato titolo di Wanderungen, ""Passeggiate"""". Ma il tempo trascorso, o la tacita presa di coscienza della propria mediocrità, gli ha fatto quasi dimenticare quella prova giovanile. Se non che, con una copia del libro tra le mani, si presenta al """"vecchio poeta"""" un giovane che si dichiara suo estimatore e, insieme alla vivace cerchia di amici, tutti sedicenti artisti, lo convince a tornare alla ribalta. Saxberger non resiste alla narcisistica tentazione e, a dispetto della sua totale estraneità alla bohème della """"Giovane Vienna"""", accetta di farsi chiamare """"maestro"""", di tenere letture pubbliche, di partecipare a dibattiti, di cimentarsi nella creazione di nuovi versi. Divertita denuncia della fatuità del mondo letterario dell'epoca, ritratto di grande finezza psicologica dei dubbi e delle paure che accompagnano la tensione creativa, questo testo colpisce e conquista per la sua straordinaria modernità e verità."" -
Anatomia di un istante
Javier Cercas vuole raccontare in forma di romanzo il tentativo di colpo di stato del 23 febbraio 1981 in Spagna. Scopre, però, che « per una volta la storia è stata coerente, simmetrica e geometrica, e non disordinata, casuale e imprevedibile », che quella realtà possiede in sé «tutta la forza drammatica e il potenziale simbolico che esigiamo dalla letteratura». E allora, con un gesto di grande coraggio, decide di rinunciare, o forse fingere di rinunciare, alla fiction per fare l'«anatomia di un istante» ed esporre i fatti: il colonnello Tejero che entra armi in pugno nel parlamento di Madrid, le pallottole che fischiano nelle Cortes e i politici che cercano riparo sotto i banchi dell'emiciclo. Tutti tranne tre, che resteranno seduti ai loro posti a sfidare i golpisti. E così scopriamo che i «nudi fatti» non sono per nulla semplici, ma sono anche la loro interpretazione e il loro racconto. -
Il bosco delle streghe
Racconti fantastici, drammatici, oscuri, divertenti, delicati, che esplorano gli infiniti angoli dell’animo umano seguendo sentieri narrativi diversi, accomunati da una grande passione per le storie e dalla voglia inesauribile di raccontare. rnrnrnUn uomo ormai adulto che rimane legato alla casa della sua infanzia tra i boschi, lasciata misteriosamente in tutta fretta un Natale di tanti anni prima; il tormento del Sommo Poeta, alle prese con l’amore impossibile tra Paolo e Francesca e con la disperata ricerca delle parole giuste per immortalare la loro storia; la strana eredità di una zia mai conosciuta, che porta il protagonista nella profonda campagna toscana; Dino Campana all’alba del giorno in cui vengono stampati i Canti Orfici; e poi ancora un vecchio mercante in un villaggio ai margini del deserto, a cui una fanciulla si rivolge per avere consolazione del proprio amore puro, sincero e sfortunato; un uomo che torna di nascosto nel ventre medievale di Firenze, prima che venga distrutta per far posto a una piazza... Sono tante le vicende che si intrecciano in queste pagine. Racconti fantastici, drammatici, oscuri, divertenti, delicati, che esplorano gli infiniti angoli dell’animo umano seguendo sentieri narrativi diversi, accomunati da una grande passione per le storie e dalla voglia inesauribile di raccontare. -
Nella casa della gioia
In una grande città dell'impero absburgico, l'unica istituzione imperial-regia che abbia conservato il suo splendore è la rinomata casa di piacere di via del Camoscio, la «casa della gioia». Qui si danno convegno militari, politici e personalità di spicco del mondo culturale cittadino, in un vivace e caotico salotto.rnrnQui sfilano, ritratti da Werfel con la consueta finezza ironica e un po' nostalgica, personaggi indimenticabili: il nasuto intellettuale Schleissner, il pianista Nejedli, ex «Imperial-Regio Fanciullo Prodigio» il cui repertorio si è ridotto a tre brani, More, presidente nientemeno che della Società spinoziana, che si guadagna da vivere vendendo lapidi tombali, e tanti altri. Ci sono poi le ragazze: Grete, l'«intellettuale», Manja, la scaltra campagnola, e Ludmilla, aristocratica e orgogliosa, innamorata di un attore di terz'ordine. Tutto è sotto il controllo rigido della signorina Edith e del malaticcio signor Maxi. La morte improvvisa di quest'ultimo segna la fine anche dell'istituzione tanto antica e venerabile, che lascia il posto ai ritrovi più conformistici voluti, ironia della sorte, dal marito di Ludmilla, un politico ricco e influente. L'ex inquilina della «casa della gioia», diventata una signora borghese, non riconosce più nessuno dei suoi vecchi clienti, neppure il suo grande amore di un tempo; il ricordo degli antichi piaceri si è spento in un'agiata rispettabilità. -
La storia dell'amore
Da questo romanzo il film di Radu Mihaileanu, con Sophie Nélisse, Derek Jacobi, Gemma Arterton ed Elliott Gouldrnrn«Tenero, affascinante, originale.» - J.M. Coetzeernrn«Nicole Krauss irrompe con forza nella casa della letteratura.» - Susan Sontagrnrn«Un libro che ci restituisce la fiducia nel romanzo. Restituisce ogni tipo di fiducia.» - Ali Smithrnrn«Vertiginosamente emozionante.» - The New York Timesrnrn«Un libro che lascia senza fiato.» - The Spectatorrnrnrn""La storia dell'amore"""" inizia a New York, dove l'ottantenne Leopold Gursky vive in solitudine sin da quando, sfuggito all'olocausto, sbarcò in America. O forse inizia sessant'anni prima, in un altro mondo e sotto un altro cielo, nel villaggio polacco in cui Leopold ragazzino scoprì per la prima volta che era facile dimenticare la paura della morte guardando gli occhi incantevoli e imperiosi di Alma. Per Alma, Leopold scrisse un libro sull'unica cosa che conoscesse bene, intitolato """"La storia dell'amore"""". Poi la tragedia dell'Europa cancellò i suoi sogni e quelli di tanti altri ebrei. Dopo lo sterminio della sua famiglia, Leopold riuscì a sopravvivere solo rendendosi invisibile e adesso, da vecchio, è spaventato all'idea di morire senza lasciare traccia di sé. Ma non sa che il manoscritto della sua gioventù non è andato perduto per sempre. Come lui, ha cambiato pelle e parla un'altra lingua, non più l'yiddish delle origini ma lo spagnolo dell'America latina: il libro ha seguito il destino dell'amico di un tempo Zvi Litvinoff, esule in Cile, e laggiù è stato pubblicato per poi cambiare il corso di molte vite. Vite come quella di un'altra Alma, un'adolescente newyorkese che deve il proprio nome alla protagonista femminile de """"La storia dell'amore"""" e che un giorno si metterà sulle tracce della donna che lo ha ispirato. In Alma, un nome che diventa emblema di amore e di perdita, di dedizione e di estraniamento, si saldano e si arricchiscono di significato tutte le vicende del romanzo di Nicole Krauss, segnate ora dalla predestinazione ora dall'imprescindibile mano del caso."" -
Il sovrano delle ombre
Dopo il successo dell’Impostore, Javier Cercas ritorna con un romanzo denso, coinvolgente, dolorosamente necessario.rn«Un racconto impavido e commovente... una scrittura mossa, armoniosa, che irretisce» - El PaìsrnrnIndagine personale e collettiva, romanzo sulla guerra profondamente contrario alla guerra, Il sovrano delle ombre risponde in modo inaspettato e illuminante alle domande sollevate dall’autore oltre quindici anni fa con Soldati di Salamina.rnrnAl centro, la breve vita di un ragazzo che nel 1936, all’inizio della guerra civile, si arruolò con l’esercito di Franco e due anni dopo fu ucciso nella battaglia dell’Ebro. Quel ragazzo, che aveva combattuto per una causa ingiusta ed era morto dal lato sbagliato della Storia, era il prozio materno di Javier Cercas, che oggi sente il dovere di capire il senso delle sue scelte per separare la verità dalla menzogna. Il risultato è un libro dal passo ipnotico, pieno di azione, emozione e ironia, che ci riporta ai temi fondamentali della narrativa di Cercas: la natura poliedrica e misteriosa dell’eroe, l’inevitabile ambiguità di ogni ricostruzione storica, la difficoltà di farsi carico del proprio passato, soprattutto se scomodo. -
Doppio fondo
In un romanzo di commovente intensità, Elsa Osorio racconta il nodo irrisolto della Guerra sporca argentina in un’ottica non convenzionale, che mette al centro il rapporto vittima-carnefice, sondandolo con una acutezza e una sensibilità profondissime.rnrn«Un romanzo commovente, in cui si incrociano tante storie, tutte tese alla ricerca della vera identità di Luz» - El Paìsrnrn«Una pagina di storia agghiacciante trasformata in un congegno narrativo che non concede tregua al lettore» - L'Indicernrn«Elsa Osorio ti cattura dall'inizio alla fine» - ABCrnrn«Un libro appassionante, di quelli che non si possono abbandonare...» - El Mundo de los LibrosrnrnrnNel giugno del 2004 il cadavere di una donna viene ripescato al largo di Turballe, un tranquillo villaggio di pescatori in Bretagna. La giornalista Muriel Le Bris, combattiva e appassionata, si ritrova suo malgrado a coprire la cronaca locale; fin dall’inizio, però, fiuta qualche anomalia in quello che all’apparenza potrebbe sembrare un suicidio. La giovane reporter non può ancora sapere che quel caso darà una svolta imprevista alla sua carriera e soprattutto che riporterà a galla gli orrori della dittatura argentina. rnIn parallelo, ma in un’epoca e in un continente diversi, si dipana la vicenda di Juana Alurralde. Siamo a Buenos Aires nel 1977, in piena dittatura, e la giovane militante dei Montoneros viene catturata insieme al figlio di tre anni. La loro destinazione è l’ESMA, l’inferno della tortura. Juana resiste e adotta una propria strategia, che le permette di sfuggire ai famigerati «voli della morte» e soprattutto di mettere in salvo il suo bambino. La fuga la condurrà verso Parigi, dove dovrà affrontare, di nuovo, rinunce drammatiche, e fingersi pentita della sua militanza passata.rnQuasi trent’anni dopo le due vicende si incrociano e spetterà alla caparbia Muriel ricostruire la storia di quella donna dal grande coraggio e dalle molte vite. In un romanzo di commovente intensità, Elsa Osorio racconta il nodo irrisolto della Guerra sporca argentina in un’ottica non convenzionale, che mette al centro il rapporto vittima-carnefice, sondandolo con una acutezza e una sensibilità profondissime. Anche la tragedia nella tragedia, quella dei figli dei desaparecidos, assume note inedite nella vicenda di quel figlio, Matías, abbandonato dalla madre per amore, che diventando uomo non può fare a meno di cercarla e di giudicare le sue scelte. -
Il ministero della suprema felicità
Finalista del Man Booker Prize 2017rn«Arundhati Roy crea un mondo in cui i personaggi varcano confini di etnia, religione e genere per trovare, davvero, quella suprema felicità di cui parla il titolo del romanzo.» - Kirkus Reviewsrn«Due decenni dopo il celebrato Dio delle piccole cose, il secondo romanzo di Arundhati Roy, ambizioso e originale, fonde brutalità e tenerezza, risonanza mitica e materia da prima pagina di giornale.» - Publishers Weeklyrnrnrn«Bellissimo romanzo. La potenza della narrativa, la grande scrittura vera. Se avete letto Il Dio delle piccole cose, questo a me è piaciuto anche di più.» - Jovanotti su Instagramrn«Siamo solo a metà del 2017, ma so per certo che Il ministero della suprema felicità sarà il mio libro dell’anno, e degli anni a venire.» - Catherine Dunne per Vanity FairrnIl ministero della suprema felicità ci accompagna in un lungo viaggio nel vasto mondo dell’India: dagli angusti quartieri della vecchia Delhi agli scintillanti centri commerciali della nuova metropoli, fino alle valli e alle cime innevate del Kashmir dove la guerra è pace, la pace è guerra e occasionalmente viene dichiarato lo «stato di normalità». rnrnAnjum, nuova incarnazione di Aftab, srotola un consunto tappeto persiano nel cimitero cittadino che ha eletto a propria dimora. Dopo di che incontriamo l’incorreggibile Saddam Hussain, l’inquieta Tilo e i tre uomini che l’hanno amata: tra loro Musa, il cui destino è indissolubilmente intrecciato al suo, con la stessa forza con la quale le loro mani si stringono fin da quando erano ragazzi. Il padrone di casa di Tilo, un altro dei suoi innamorati, è adesso un agente dei servizi segreti di stanza a Kabul. E accanto a loro le due Miss Jebeen: la prima nata a Srinagar e sepolta, a soli quattro anni, nell’affollato Cimitero dei Martiri della città kashmira; la seconda apparsa a mezzanotte, in una culla di rifiuti, su un marciapiede di New Delhi. Dolente storia d’amore e insieme vibrante protesta, Il ministero della suprema felicità si snoda tra sussurri e grida, tra lacrime e qualche risata. I suoi eroi, spezzati dalla realtà in cui vivono, si salvano grazie a una cura fatta di gesti d’amore e di speranza. Ed è per questa ragione che, malgrado la loro fragilità, non si arrendono. Questa storia profondamente umana reinventa ciò che un romanzo può fare e può essere, e riafferma ad ogni pagina le doti narrative di Arundhati Roy. -
Sette tipi di fame
Dall'autrice di Album di famiglia l'ossessione contemporanea per il cibo in un perfetto menu narrativornEsistono sette tipi di fame che assediano l'uomo costantemente. Prima di tutto c'è la fame che viene dagli occhi. Poi c'è la fame che arriva dal naso attraverso i profumi. C'è la fame che entra dalle orecchie. C'è la fame della bocca. C'è la fame della testa. C'è la fame dello stomaco. E infine c'è la fame del cuorernOcchi, naso, orecchie, bocca, testa e persino cuore: la fame non viene solo dallo stomaco. Lo sanno bene Nadine e Derek Ravendorp, proprietari di un esclusivo centro per dimagrimento situato sulla costa olandese, che cercano di evitare ai loro ospiti qualsiasi stimolo possa risvegliare il desiderio di cibo. In un ambiente sofisticato e in cui nulla è lasciato al caso, manager rampanti e imprenditori di successo combattono i chili superflui a colpi di dieta ipocalorica e massacranti sessioni d'allenamento sotto la cura attenta di Nadine. Nonostante i costi proibitivi la formula sembra funzionare: i clienti non sono mai mancati e gli affari apparentemente vanno a meraviglia. Fino a quando, nel corso di una sola settimana, una serie di imprevisti rischia di far crollare il mondo patinato che i Ravendorp hanno costruito. Chi è il senzatetto che Nadine ha accolto? E perché Derek è sempre più sfuggente? E come farà Nadine a gestire la figlia anoressica di uno degli ospiti senza turbare il delicato equilibrio del centro? -
Eccomi
«Fermi tutti, è uscito “il romanzo” di Jonathan Safran Foer. Non “il nuovo romanzo”, non “l’ultimo romanzo”, non “un altro”: c’è un momento in cui uno scrittore azzera le distanze e diffidenze, schiude spudoratamente un accesso diverso alla sua letteratura.» - Nadia Terranova, IL - Sole 24 Orern«Jonathan Safran Foer risponde “eccomi” a ogni questione aperta in materia di ebraismo e di Israele, gareggiando in bravura con Saul Bellow, Philiph Roth, Bernard Malamud, Chaim Potok, Nathan Englander, i due fratelli Singer, Isaac Bashevis e Israel Joshua.» - Mariarosa Mancuso, Il Fogliorn«Opera-mondo che si insinua nelle fondamenta della società, e nei nostri amori.» - Marco Missiroli, Corriere della SerarnrnAmbientata a Washington durante quattro, convulse settimane, ""Eccomi"""" è la storia di una famiglia in crisi. Mentre Jacob, Julia e i loro tre figli sono costretti a confrontarsi con la distanza tra la vita che desiderano e quella che si trovano a vivere, arrivano da Israele alcuni parenti in visita. I tradimenti coniugali veri o presunti, le frustrazioni professionali, le ribellioni adolescenziali e le domande esistenziali dei figli, i pensieri suicidi del nonno, la malattia del cane: tutto per Jacob e Julia rimane come sospeso quando un forte terremoto colpisce il Medio Oriente, innescando una serie di reazioni a catena che portano all'invasione dello stato di Israele. Di fronte a questo scenario inatteso, tutti sono costretti a confrontarsi con scelte a cui non erano preparati, e a interrogarsi sul significato della parola casa."" -
Ritorno a Berlino
Riemerge dagli ultimi anni Cinquanta il romanzo che restituisce dal vivo il clima politico, la temperie morale, le tensioni e le ambiguità della Germania postbellicarn«Ritorno a Berlino è un formidabile racconto del dopoguerra tedesco, un romanzo che fa capire cosa ha significato essere ebrei e antinazisti in un paese infatuato di Adolf Hitler.» - Marco BelpolitirnrnrnrnFuggito dalla Germania nazista nel 1934, Erich Dalburg si è stabilito a Londra ed è diventato Eric Devon, un perfetto gentleman inglese di cui nessuno, tranne la moglie Nora, conosce le vere origini.Dietro l’apparenza di una vita appagante, però, il dolore e il senso di colpa per aver sepolto il passato e reciso ogni legame con la famiglia di origine lo tormentano segretamente, finché, nel 1956, rientrando in piroscafo da un viaggio in Brasile, la convivenza forzata con il petulante Herr Grubach, fiero all’eccesso del proprio paese e della sua rinascita, e l’incontro con una giovane americana lo costringono a uscire allo scoperto. È il primo passo per riappropriarsi di un’identità e di una lingua che credeva perdute e tornare alla vita. Mesi dopo, a Berlino, sua città natale – fra macerie, vuoti, nuove barriere, ma anche nel fervore della ricostruzione – Erich assiste al graduale, sorprendente disvelarsi di quanto accadde davvero ai suoi cari. Costretto infine a riconoscere i propri errori, è pronto a chiedersi se in quella patria ritrovata non ci sia forse ancora posto per lui e per quelli della sua generazione, ai quali i più giovani avranno il diritto di porre le loro scomode domande. -
Vivere per qualcosa
Tre uomini diversi per storia e provenienza, uniti da un destino e da un impegno comune. Un libro per capire che a muovere il mondo non può esserci altra politica se non quella della condivisione e della dignità. rnrnLo sviluppo sostenibile, l’attenzione all’ambiente, una politica della solidarietà e della condivisione, la riscoperta della semplicità. Tre grandi personalità, affascinanti e carismatiche, affrontano alcune delle più urgenti questioni sociali partendo dal presupposto che, se in nome di qualcosa è necessario vivere, questo qualcosa non può che essere la ricerca della felicità: una felicità non personale ma globale, che sia compassione, fraternità, che possa abbracciare la comunità tutta e rintracciare così il senso più vero e autentico di ciò che è «fare politica». Un dialogo che va dritto ai valori fondamentali, in cui si intrecciano il messaggio che un politico fuori dagli schemi come il «presidente povero» José «Pepe» Mujica vuole trasmettere ai giovani, i ricordi e le istanze di uno scrittore militante come Luis Sepúlveda, e le riflessioni del fondatore di Slow Food Carlo Petrini, da sempre impegnato a promuovere un modello di sviluppo equo e sostenibile contro lo strapotere delle multinazionali in campo agro-alimentare. -
Storia d'amore vera e supertriste
Il romanzo che anticipa l'America di Trump«Uno scrittore imprescindibile»Benvenuti nel futuro prossimo. Benvenuti negli Stati (non troppo) Uniti, cinesizzati e militarizzati, sull'orlo del collasso economico e culturale. Il trentanovenne Lenny Abramov, figlio di immigrati ebrei russi, è decisamente un uomo di un altro secolo: mentre l'analfabetismo dilaga e si comunica ormai attraverso schermi digitali detti apparati, lui ancora si ostina a leggere quegli oggetti curiosi e maleodoranti di carta stampata che tiene nel suo Muro dei Libri. Intanto cerca di fare carriera nei Servizi Post-Umani vendendo a una clientela selezionata ""proroghe vita a tempo indeterminato"""" e a dispetto del colesterolo alto (ereditato dai genitori, insieme alla bruttezza) sogna di non morire mai, perché """"la vita eterna è l'unica vita che conta"""". E crede nell'amore. Almeno da quando, alla fine di un anno sabbatico trascorso a Roma, ha conosciuto la giovanissima ed enigmatica Eunice Park, figlia di un podologo coreano, che dopo una notte di bagordi e passione gli insegna a lavarsi i denti correttamente e lo chiama con affetto """"faccia da sfigato"""". Rientrato a New York, mentre il lavoro e il conto in banca gli danno più di una preoccupazione, Lenny si aggrappa al pensiero di Eunice e non resiste alla tentazione di tenere diligentemente un diario, forse l'ultimo sulla faccia della Terra, per raccontare la loro storia, che sfiderà il declino dell'impero mercificato, come se l'amore ancora potesse salvare il mondo."" -
La ragazza con la Leica
Vincitore del Premio Strega 2018rnVincitore del Premio Bagutta 2018rnFinalista al Premio Campiello 2018rnrnQuesto libro racconta la vita di questa ragazza ribelle, l'amore con Robert Capa, l'avventura di fotografare e la gioia di vivere nella Parigi degli anni Trenta.rnrnIl 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandierernrosse attraversa Parigi. È il corteornfunebre per Gerda Taro, la prima fotografarncaduta su un campo di battaglia. Propriornquel giorno avrebbe compiuto ventisetternanni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto:rnerano stati felici insieme, lui lernaveva insegnato a usare la Leica e poi eranornpartiti tutti e due per la Guerra di Spagna.rnNella folla seguono altri che sono legatirna Gerda da molto prima che diventassernla ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amicarndi Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più durirna Parigi dopo la fuga dalla Germania;rnWilly Chardack, che si è accontentato delrnruolo di cavalier servente da quando l’irresistibilernragazza gli ha preferito GeorgrnKuritzkes, impegnato a combattere nellernBrigate Internazionali. Per tutti Gerdarnrimarrà una presenza più forte e viva dellarncelebrata eroina antifascista: Gerda li harnspesso delusi e feriti, ma la sua gioia dirnvivere, la sua sete di libertà sono scintillerncapaci di riaccendersi anche a distanza dirndecenni. Basta una telefonata intercontinentalerntra Willy e Georg, che si sentonornper tutt’altro motivo, a dare l’avvio a unrnromanzo caleidoscopico, costruito sullernfonti originali, del quale Gerda è il cuorernpulsante. È il suo battito a tenere insiemernun flusso che allaccia epoche e luoghi lontani,rnrestituendo vita alle istantanee dirnquesti ragazzi degli anni Trenta alle preserncon la crisi economica, l’ascesa del nazismo,rnl’ostilità verso i rifugiati che in Franciarncolpiva soprattutto chi era ebreo e dirnsinistra, come loro. Ma per chi l’ha amata,rnquella giovinezza resta il tempo in cui, finchérnGerda è vissuta, tutto sembrava ancorarnpossibile. -
I vent'anni di Luz
Buenos Aires, 1976, Liliana è una sovversiva detenuta. Per la storia sarà una desaparecida, ma per un sergente rappresenta la soluzione ai problemi della sua donna. Liliana, infatti, è in attesa di una bambina. In origine la bimba viene destinata a Miriam, la compagna del sergente carceriere, che non può avere figli. Poi, però, la bambina viene data alla figlia del colonnello Dufau, uno degli uomini più potenti del regime, che ha perduto la sua durante il parto. Questa è la storia di quella bambina, Luz, che una volta cresciuta, grazie all'affetto di suo marito, anch'egli figlio di un desaparecido, ripercorre la propria esistenza in un indagine che la porterà a Madrid sulle tracce del suo vero padre. -
Il giorno degli orchi
Candidato al Premio Giorgio Scerbanenco 2017 per il miglior romanzo noir italianornrnChi sei?Uno che non sopporta le bambine cattive come te.Cosa vuoi da me?Te lo spiego subito. VOGLIO TE. Un giorno di questi verrò a prenderti.rnUn paese sui colli fiorentini, ai giorni nostri. Aurora è una ragazzina bella e sfrontata, consapevole fin dalla prima adolescenza del suo fascino e di come sia possibile utilizzarlo per sedurre compagni e uomini adulti aumentando il proprio potere nel gruppo, senza mai concedersi. Con due amici organizza piccoli furti nelle classi del suo liceo e nei negozi per avere denaro da spendere in feste e oggetti preziosi. Ma i soldi non le bastano mai, e Aurora ha la brillante idea di adescare, con falsi account e false foto, i pedofili in rete, per poi ricattarli. rnUn gioco perverso che però sembra funzionare. Aurora è avida, moltiplica gli account. Nella vita ha altre aspirazioni che fare la commercialista come suo padre. Vuole lavorare nel mondo del cinema o della tv, diventare ricca e guardare dall’alto tutto e tutti. Finché un giorno un Orco risale alla sua vera identità e comincia a minacciarla… -
Notizie dall'Irlanda
Un marito tradito che scopre che l'amante della moglie è un suo vecchio compagno di scuola; una ragazza che frequenta una sala da ballo in provincia alla ricerca dell'anima gemella; l'irrompere della tragedia in una famiglia di contadini e il loro impatto con i media; i viaggi d'affari a Dublino di un marito e padre apparentemente inappuntabile, su cui un figlio adolescente dovrà far luce; un prete di campagna alle prese con l'insensatezza delle nuove generazioni...Tredici racconti ambientati in un'Irlanda per lo più rurale, ritratta con partecipazione e meticolosità, e animati da una straordinaria tensione, che ne fa spesso delle ""suspense stories"""" benché non siano nati con tale intento."" -
Per la gloria
Il capitano Cleve Connell, pilota di caccia distintosi nella Seconda guerra mondiale, viene mandato in Corea a contrastare i MiG russi al confine con la Cina. Come tutti i colleghi di stanza nella base di Kimpo, Cleve ha a disposizione cento missioni per realizzare il sogno di abbattere cinque aerei nemici e diventare un asso, un eroe, con cinque stelle rosse sul fianco della carlinga. Il rischio è altissimo: il prezzo della gloria, non di rado, è la morte, che può sopraggiungere repentina, a migliaia di piedi d'altezza, cogliendo il pilota a tradimento nella solitudine quasi sovrumana della propria cabina. Nonostante la bravura e la profonda motivazione, però, le cose non vanno come Cleve aveva sperato: la fortuna premia anzi il pilota più spregiudicato e arrogante, che abbatte inesorabile un MiG dopo l'altro, mentre Cleve sembra trovarsi costantemente nel posto sbagliato al momento sbagliato, ed è sempre più disilluso e inquieto. Neanche l'amore, che fa la sua fugace, delicatissima comparsa durante una licenza, potrà sottrarlo alla sua sorte, beffarda eppure non meno eroica di quanto aveva sognato.