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Ragazze smarrite. Un'avventura del commissario Bordelli
Una nuova avventura del commissario Bordelli.Firenze, marzo 1970. Al commissario Bordelli manca poco più di una settimana alla pensione, e ancora non riesce a immaginare come si sentirà. Si augura che in questi giorni non avvengano altri omicidi: non vuole rischiare di lasciarsi alle spalle un mistero non risolto, ma il destino gli ha riservato una spiacevole sorpresa, e si trova ad affrontare il suo caso forse più difficile. Lungo il greto di un fiumiciattolo del Chianti, in località Passo dei Pecorai, proprio a pochi chilometri da casa sua, viene scoperto il cadavere di una ragazza. Nessuna denuncia di scomparsa, nessun documento d'identità, nessun testimone, nulla di nulla. Si avvicina il due di aprile, il suo sessantesimo compleanno, dunque il suo ultimo giorno di lavoro, e il commissario comincia a temere che quel delitto, dietro il quale sembra nascondersi qualcosa di disgustoso, resti impunito. Il tempo passa, e non emerge niente che aiuti l'indagine. Bordelli è sempre più amareggiato, non può sopportare che i colpevoli restino in libertà, e nonostante tutto giura a se stesso di trovarli... -
Il diavolo e il suo doppio
Un thriller claustrofobico che è un crescendo di tensione e colpi di scena. Il tentativo di un uomo di riaffermare la propria identità.«Pagina dopo pagina l'autrice costruisce una storia claustrofobica impossibile da abbandonare» – Aftonbladet«Un thriller sfaccettato e trascinante» – Publishers Weekly«Marie Hermanson tesse una tela da incubo, in cui protagonista e lettori rimangono avvolti» – New York Times«Un romanzo ad alta tensione, magistralmente architettato» – Dagens NyheterDaniel e Max sono gemelli – esteriormente identici, non potrebbero essere più diversi di carattere e di indole. Uniti fin da piccoli da un rapporto simbiotico e quasi morboso, vengono separati quando Daniel e la madre si trasferiscono a Uppsala e Max, irrequieto e problematico, rimane con il padre a Göteborg. Anni dopo, i due si sentono ormai di rado; per questo Daniel rimane molto stupito quando Max lo invita a raggiungerlo in una clinica isolata sulle Alpi svizzere, dove è ricoverato per riprendersi dai suoi problemi psichici. Daniel, che sta attraversando un brutto momento, insoddisfatto del lavoro da insegnante e depresso dopo il tradimento e l'abbandono della moglie, accoglie l'invito pensando che il viaggio possa aiutarlo a svagarsi. Inizialmente si gode quella che si prospetta come una vacanza in un elegante resort. Inoltre Max è in ottima forma e sembra aver superato i suoi strani sbalzi d'umore, assicura che presto sarà dimesso e chiede al gemello di sostituirlo per un brevissimo periodo, sfruttando la loro somiglianza. Tutto quello che gli serve, sostiene, è qualche giorno per recuperare il denaro necessario a pagare i debiti con la clinica. Nonostante le perplessità, Daniel accetta e lascia che il fratello se ne vada. Una volta rimasto solo però, non tarda a capire che nulla nella splendida clinica è ciò che sembra, che Max non è affatto cambiato e che anche il villaggio vicino, a cui gli ospiti hanno libero accesso, nasconde segreti inquietanti. Catapultato in un incubo kafkiano, in un crescendo di tensione e colpi di scena, Daniel cerca con tutte le forze di riaffermare la propria identità per tornare alla vita di prima e forse a un nuovo amore... -
Troppo amore
Romanzo di sentimenti e nostalgie, Troppo amore è soprattutto la storia di una formazione artistica ed erotica, ai tempi della Madrid esaltante ed eccessiva della movida.«L'intensa storia di un triangolo amoroso ambientata nella Madrid degli anni Ottanta e intrecciata con la passione per l'arte e con i sogni irrealizzabili» – El PaísUna mattina come tante, ad accogliere Maria José Sànchez sul posto di lavoro è una telefonata che la riporta indietro di qualche anno, ai tempi in cui era una ragazza con i capelli molto lunghi e una spiccata vocazione artistica. A rituffarla in quei giorni è la voce di Jaime, il vecchio compagno dell'Accademia di Belle Arti, che le annuncia la morte di Marcos, un comune amico. Jaime e Marcos. Vecchi compagni, ma non solo. Dietro i loro nomi si squarcia un passato che non è mai passato: odore di acquaragia, di hashish, di corpi sudati, immagini di un triangolo amoroso. Tre ragazzi, tre diversi talenti che, procedendo insieme, avevano scoperto il piacere, provato il senso del possesso, l'ebbrezza della sfida alle convenzioni. Un legame forte, una passione totale che sbocciando si consuma, e consuma chi ne è travolto. -
La spiegazione dei fatti
Frederick Montgomery, irlandese, trentottenne, senza problemi né pensieri, persegue insieme a una moglie bella e sconvolgente il sogno di un'eterna infanzia in qualche isola del Mediterraneo. Ma all'improvviso un prestito che non è in grado di restituire lo costringe a tornare in patria per procurarsi il denaro. La blanda odissea di Frederick scivola inesorabile verso la catastrofe, che si manifesta sotto le spoglie gentili di un quadro olandese del Seicento, Ritratto di donna con guanti, da cui resta folgorato e che lo conduce fino al delitto. La spiegazione dei fatti è proprio la deposizione che Frederick scrive in carcere nell'attesa del processo: un'ipocrita riflessione sugli abissi dello sdoppiamento della personalità e insieme un dissonante inno alla vita. -
Due sulla strada
Con una finissima capacità di introspezione psicologica e lasciando spazio alla sua vena più divertita e cordiale, Roddy Doyle ha dato vita a uno dei suoi libri più affascinanti e coinvolgenti, una sequenza di situazioni al limite della pura comicità, rese attraverso uno strepitoso «parlato», in cui non manca una nota sobriamente toccante.«Spassoso e molto commovente» – Independent on SundayJimmy Rabbitte senior, disoccupato e squattrinato, trascina la sua esistenza fra il pub e il campo di calcio dei ragazzi. Quando anche il suo migliore amico, Bimbo, viene licenziato, i due decidono di fare qualcosa per riscattarsi ai propri occhi e a quelli delle famiglie: acquistare un furgoncino e mettersi davanti ai locali, sulle spiagge, a vendere hamburger e patatine. È un’impresa che porterà un po' di soldi, una quantità di avventure impreviste, parecchi momenti esilaranti, e qualche subbuglio in famiglia... Con una finissima capacità di introspezione psicologica e lasciando spazio alla sua vena più divertita e cordiale, Roddy Doyle ha dato vita a uno dei suoi libri più affascinanti e coinvolgenti, una sequenza di situazioni al limite della pura comicità, rese attraverso uno strepitoso «parlato», in cui non manca una nota sobriamente toccante. -
Storie e altre storie. Testo francese a fronte
Nella raccolta di liriche Storie e altre storie, il canto di Prévert esplode con la gioia naturale, un po' svagata e un po' ebbra, tipica di questo autore tanto amato. Il poeta, come ha scritto Giuseppe Conte, alterna metafore prese dal repertorio popolare e immagini visionarie, dando vita a effetti che richiamano Blake. Tutto il libro è percorso da uno spirito blasfemo e anarchico, ma i testi più memorabili sono ancora una volta le poesie d'amore. E ancora una volta, il lettore sarà sedotto dalla sua voce, così pronta a comunicare e a impennarsi, così quotidiana e folle, così ribelle e intenerita. -
La fine della strada
Un viaggio alla ricerca di un senso di identità perduto o mai avuto, un viaggio per ritrovare affetti sepolti, e forse per ritrovare l'amore.«Uno scrittore strepitoso» – Roddy DoyleDublino, Natale 1994. I destini di Ellen e Martin si incrociano per caso: la donna si sente male per strada e l'uomo, ispettore di polizia, le presta soccorso. Entrambi sono segnati da tragedie personali e famigliari. Lei ha lasciato il marito e i figli in America per cercare la madre naturale che non ha mai conosciuto, anche se il tempo che le rimane non è molto: la salute, la vita le pongono limiti inesorabili. Lui, ex migliore poliziotto di Dublino, ha visto il proprio matrimonio andare in fumo dopo la tragica morte di un figlio. Ma il caso lega ancora più profondamente i loro destini, e li lega a un luogo: la penisola di Inishowen. È lì che vive la vera madre di Ellen, ed è sempre lì che è sepolto il figlio Martin. Inizia così un viaggio avventuroso, imprevedibile. Sarà un viaggio alla ricerca di un senso di identità perduto o mai avuto, un viaggio per ritrovare affetti sepolti, e forse per ritrovare l'amore. -
Una stella di nome Henry
Sospeso tra invenzione e realtà Una stella di nome Henry è un romanzo politico, ma è anche una storia d'amore e di grande passione.«Assolutamente straordinario...» – Kirkus ReviewsÈ il lunedì di Pasqua del 1916, a Dublino, quando un manipolo di rivoluzionari indipendentisti, asserragliato nell'edificio delle poste centrali della città, viene decimato dall'esercito britannico. Proprio dietro quelle barricate il giovanissimo Henry Smart – figlio di un losco buttafuori di bordello e di una madre consumata dalle troppe gravidanze – conosce la sua iniziazione alla politica, alla lotta armata, alla vita. Scampato alle fucilazioni che seguirono la repressione, Henry diventerà uno degli uomini di fiducia del celebre Michael Collins e unirà il proprio destino a quello di un'indomita maestra rivoluzionaria. -
Shakespeare scriveva per soldi. Diario di un lettore
Un libro tira l'altro, almeno secondo Nick Hornby, che in questo diario di letture si lascia guidare da passioni ed entusiasmi profondamente radicati nella vita, senza badare ai pareri della critica ufficiale o seguire un copione prestabilito. Ci sono infatti classici e novità, opere di amici e di esordienti, ma soprattutto libri letti, divorati o lasciati a metà, magari ripresi o abbandonati per sempre. Così si passa da un saggio su Shakespeare a un graphic novel, da Henry Miller alla letteratura per l'infanzia... Hornby ci guida tra gli scaffali della sua personalissima biblioteca, dispensando con tono cordiale dubbi, consigli e confidenze. -
È nata una star?
Tra le tante cose che una mamma non vorrebbe scoprire sul proprio figlio adolescente ce n'è una un po' imbarazzante... a dire il vero molto imbarazzante. E non aiuta il fatto di venirla a sapere dalla vicina di casa pettegola, che una mattina ti fa trovare nella buca delle lettere un video accompagnato da un biglietto. Lynn non riesce a crederci: è suo figlio Mark quello in copertina. Il film ha un titolo non proprio edificante ed è vietato ai minori. Sì, insomma, Mark a quanto pare ha un talento nascosto, insospettato. E l'ha messo a frutto cimentandosi come pornostar. Come si affronta una novità del genere? Lynn deve dirlo a Dave, suo marito, e insieme dovranno parlarne con il ragazzo... forse da oggi nella loro famiglia niente sarà più come prima. O no? Ma se ci fosse un modo per prendere una cosa del genere per il verso giusto, anziché per quello sbagliato? Con verve, ironia e leggerezza, Nick Hornby ci regala una storia che ritrae in una prospettiva inedita il mondo famigliare. -
Atena
C'è un'ombra nel passato di Morrow e, sebbene il debito con la giustizia sia stato saldato, sono ancora in troppi a ricordarlo. Ed ecco perché Morrow (poeta, critico d'arte, truffatore e inguaribile nostalgico della verità) si ritrova prigioniero volontario in una casa deserta, sorvegliato da Morden, un ambiguo personaggio che gli chiede di autenticare quadri di dubbia provenienza; da Francie, il suo grottesco tirapiedi; da un boss della malavita con una passione per i travestimenti assurdi, e addirittura da un cane. In realtà è la più improbabile delle catene a vincolarlo alla casa di Rue Street: un corpo fragile, bianchissimo, ansioso di esplorare il confine tra piacere e dolore. Morrow chiamerà questa donna A., come Atena, figlia di Zeus e nata dalla testa del padre, simbolo dell'immaginazione che diventa carne... -
La saggezza del lupo. Le favole
Per la prima volta in un unico volume le tre favole di Paola Mastrocola.Quando uno nasce, non sa chi è. E se non c'è nessuno che glielo dice, la vita diventa una bella complicazione. Lei, per esempio, non sapeva chi era, perché quando era nata, la notte di Natale, rotolando giù dal camion di Jack il camionista, si era ritrovata completamente sola e aveva scambiato per sua madre una pantofola di pelo. E tutto sarebbe rimasto per sempre così, se sulla sua strada non avesse continuamente incontrato qualcuno che le chiedeva: «Che animale sei?». In questo secondo «romanzo di animali» di Paola Mastrocola il lupo è un filosofo, uno che ama starsene a pensare e scrivere, ma che improvvisamente vuole diventare meno astratto. La sua consorte anatra è un'anatra e basta, che svolazza spensierata ma ora si chiede se ai suoi figli, quando nasceranno, piacerà una madre che non sa niente del mondo. Hanno solo ventotto giorni, il lupo e l'anatra, per diventare quello che non sono, il tempo che ci metteranno le loro uova a schiudersi, il tempo di covare o svolazzare e prepararsi a essere genitori: il misterioso, e irripetibile, tempo dell'attesa. Questa è una storia di uno strano autunno in cui le foglie si rifiutano di cadere e tutti si domandano perché. Specialmente i bambini, che sanno guardare, e una scoiattola inquieta che ha bisogno di sapere. Ed è soprattutto una doppia storia d'amore: per un amore che non vorrebbe finire mai, ce n'è un altro che vorrebbe iniziare ma non osa. Mentre tutti cercano di fronteggiare la nuova vita nel Paese in cui non cadono le foglie, la scoiattolina si avventura in un'indagine che finirà per sollevare interrogativi importanti sulla felicità e sulle leggi della natura. -
Autostop per l'Himalaya
«Il perfetto libro di viaggio» - New StatesmanIn una calda estate del 1981 nell'estrema provincia del Nord-ovest della Cina, Vikram Seth si lascia sedurre da un'idea folle, quasi inattuabile per uno straniero: attraversare il Paese in autostop fino ad arrivare a Delhi, in India, passando per il Tibet e il Nepal. In quegli anni lo scrittore è ancora uno studente della Stanford University che, innamorato della cultura cinese, frequenta un corso biennale all'Università di Nanchino. Proprio durante una gita organizzata dall'ateneo decide di intraprendere questo viaggio avventuroso e proibito che, percorrendo vie lontane dai soliti itinerari per turisti, gli permetterà di addentrarsi nella vera Cina. Un viaggio in cui, tra imprevisti, strade dissestate, ostacoli burocratici, si imbatterà in persone straordinarie e paesaggi incantati. -
Nel segno dell'anguilla
Durante le magiche notti d'estate in cui i pipistrelli sorvolano il torrente al chiaro di luna, un padre e un figlio vanno a pesca di anguille ed escogitano sempre nuovi metodi per mettere le mani su questa creatura degli abissi, del buio e del fango, per catturare il suo corpo viscido e guizzante e guardare nei suoi occhi nerissimi. Dandole la caccia imparano a conoscersi, a cementare un rapporto fatto soprattutto di silenzi, ma anche di rispetto e complicità. La sfida con l'animale più sfuggente di tutti insegna al ragazzo a fare della natura una maestra, una guida. Nel ricordo di suo padre e delle tante cose rimaste fra loro non dette, Patrik Svensson racconta una storia di formazione sullo sfondo di un mistero che per millenni ha affascinato pensatori, scienziati, esploratori: da chi, come Aristotele, dell'anguilla ha studiato l'origine, l'essenza e le sorprendenti metamorfosi - essere anfibio, serpente di mare, pesce d'acqua salata o dolce - a un giovanissimo Freud che si è dedicato con ostinazione allo studio dei suoi meccanismi riproduttivi; fino ai biologi che hanno scandagliato gli oceani per seguire le sue migrazioni dal Mar dei Sargassi ai fiumi d'Europa e d'America, e ritorno. E oggi il rischio dell'estinzione accomuna il destino di questo animale a quello dell'uomo, facendone un simbolo dell'emergenza ambientale. ""Nel segno dell'anguilla"""" è un libro che esula da ogni genere: memoir, racconto naturalistico, riflessione su un viaggio che è insieme scoperta e ritorno alle origini. E che inevitabilmente ci riporta a noi, e agli interrogativi irrisolti del viaggio che è la nostra vita."" -
L' esecutore
Ariel Magnus ha messo al centro del suo romanzo gli anni dell'esilio argentino di Eichmann, restituendoci l'immagine di un uomo meschino e affetto da manie miserevoli, un nazista convinto e fedele che crede di essere perseguitato dalla sfortuna e rivendica di continuo di aver fatto la cosa giusta, di avere semplicemente eseguito gli ordini come ogni buon patriota.«Ne L'esecutore non troverete mai la parola ""mostro"""" e nemmeno l'""""architetto del genocidio"""". Lo scrittore Ariel Magnus non dà giudizi, rinuncia alle definizioni. Lo lascia parlare e raccontare la storia del modesto impiegato che diventa un genio della logistica» - Ranieri Polese, la LetturaNella Buenos Aires del 1952 Ricardo Klement attende l'arrivo della moglie e dei figli dalla Germania. L'evento tanto sperato coincide con la morte di Evita Perón, e l'intera Argentina è in lutto… Ma Ricardo non è un marito e un padre qualunque: è Adolf Eichmann, ideatore e responsabile delle deportazioni di massa degli ebrei nei campi di sterminio. Sfuggito al tribunale di Norimberga, Eichmann è approdato in Sudamerica, dove conduce una vita semplice a contatto con la natura; una quotidianità anonima e defilata la sua, basata su quella strategia del secondo violino che lo ha sempre ripagato nella carriera. Ma su di lui incombe la minaccia del Mossad, che gli è ormai alle calcagna: l'architetto dell'olocausto ha le ore contate. Ariel Magnus ha messo al centro del suo romanzo gli anni dell'esilio argentino di Eichmann, restituendoci l'immagine di un uomo meschino e affetto da manie miserevoli, un nazista convinto e fedele che crede di essere perseguitato dalla sfortuna e rivendica di continuo di aver fatto la cosa giusta, di avere semplicemente eseguito gli ordini come ogni buon patriota. Magnus trova un equilibrio perfetto tra il bisogno di condannare il protagonista, di inchiodarlo alle sue responsabilità storiche, e la capacità di restituire l'artefice della soluzione finale a una verità narrativa."" -
Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi
In questo libro Jonathan Safran Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche.«Foer ha un messaggio vitale. Che trasmette con ottima letteratura» – Franco Marcoaldi, D - la Repubblica«Il messaggio di Foer è al tempo stesso commovente e doloroso, scoraggiante e ottimistico, e costringerà i lettori a rivedere il proprio impegno nel combattere ""la più grande crisi che l'umanità abbia mai dovuto affrontare""""» – Publishers WeeklyQualcuno si ostina a liquidare i cambiamenti climatici come fake news, ma la gran parte di noi è ben consapevole che se non modifichiamo radicalmente le nostre abitudini l'umanità andrà incontro al rischio dell'estinzione di massa. Lo sappiamo, eppure non riusciamo a crederci. E di conseguenza non riusciamo ad agire. Il problema è che l'emergenza ambientale non è una storia facile da raccontare e, soprattutto, non è una buona storia: non spaventa, non affascina, non coinvolge abbastanza da indurci a cambiare la nostra vita. Per questo rimaniamo indifferenti, o paralizzati: la stessa reazione che suscitò Jan Karski, il «testimone inascoltato», quando cercò di svelare l'orrore dell'Olocausto e non fu creduto. In tempo di guerra, veniva chiesto ai cittadini di contribuire allo sforzo bellico: ma qual è il confine tra rinuncia e sacrificio, quando in gioco c'è la nostra sopravvivenza, o la sopravvivenza dei nostri figli? E quali sono le rinunce necessarie, adesso, per salvare un mondo ormai trasformato in una immensa fattoria a cielo aperto? Nel suo nuovo libro, Jonathan Safran Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche. Un libro che parte dalla volontà di «convincere degli sconosciuti a fare qualcosa» e termina con un messaggio rivolto ai figli, ai quali ciascun genitore – non solo a parole, ma con le proprie scelte – spera di riuscire a insegnare «la differenza tra correre verso la morte, correre per sfuggire alla morte e correre verso la vita»."" -
Il salto
Una storia non convenzionale e una visione originale dei destini delle persone che sfioriamo, spesso senza averne consapevolezza. Con ironia e partecipazione, Simone Lappert racconta il fragile equilibrio del nostro presente.«Simone Lappert racconta un evento che diventa la chiave per entrare nella psiche dei suoi personaggi, gettando luce al tempo stesso sullo stato della nostra società» – Süddeutsche Zeitung«Si legge con il fiato sospeso fino all'ultima pagina» - Alessandra Iadicicco, la LetturarnrnrnÈ un martedì mattina qualsiasi in una piccola città. Manu, una giovane donna in abiti da giardinaggio, è in piedi sul tetto di un condominio. Non si sa come sia arrivata lì, che cosa intenda fare. Grida, è molto arrabbiata, lancia oggetti ai piedi dei numerosi spettatori che si sono radunati per strada e cercano di filmare la scena con i telefonini, dei giornalisti a caccia di notizie, dei vigili del fuoco che cercano di aiutarla. La polizia ipotizza un tentativo di suicidio. La cittadina trattiene il fiato per un giorno e una notte. Per Finn, il rider innamorato di Manu, il tempo si è fermato. Proprio come per sua sorella Astrid, che è nel bel mezzo della campagna elettorale, per Felix, il poliziotto che dovrebbe portarla in salvo e per Maren, la giovane sarta che non può rientrare nel suo appartamento. Per loro e altre sei persone, le cui esistenze si intersecano con quella di Manu, nulla sarà più come prima. -
La ripetizione
In pagine caratterizzate da una prosa intensa e allo stesso tempo cristallina, Peter Handke racconta il suo apprendistato di scrittore, ripercorre e testimonia quella «epopea interiore» che lo ha portato a essere una delle voci più incisive della letteratura contemporanea.«Quando uno scrittore sa raccontare con tanta grazia, il lettore non può fare a meno di credergli» – Frankfurter Allgemeine Zeitung«""La ripetizione"""" di Peter Handke è un romanzo che con una prosa suggestiva, a tratti sognante, in grado di mettere in stretta relazione passato e presente, parla della difficoltà di ognuno di noi nel confrontarsi con le proprie origini e nello stabilire con esse un legame autentico.» – Alberto Palumbo per MaremossoFilip Kobal, austriaco di origini slovene, a vent'anni si mette in viaggio alla ricerca del fratello, scomparso nell'ultimo conflitto mondiale. Il suo itinerario si snoda dalla Carinzia al Carso, nelle terre tra Austria e Iugoslavia che una volta facevano parte del grande impero. Percorre lunghi tratti a piedi, evitando per quanto possibile i mezzi di trasporto ed entrando in contatto con una lingua, quella slovena, che gli porta continui ricordi e meraviglie. La ricerca degli avi e il ritorno ai luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza è anche e soprattutto un viaggio alla ricerca di sé e della propria identità, e ritrovare l'altro, quello che può essere considerato il proprio doppio, significa tornare al principio della vita e della scrittura. La natura lenta del viaggio, l'errare senza fretta e l'immersione nelle cose e nei paesaggi, portano una limpidezza dello sguardo che sembra poter arrivare a intuire le forme originarie del mondo. In pagine caratterizzate da una prosa intensa e allo stesso tempo cristallina, Peter Handke racconta il suo apprendistato di scrittore, ripercorre e testimonia quella «epopea interiore» che lo ha portato a essere una delle voci più incisive della letteratura contemporanea."" -
In una notte buia uscii dalla mia casa silenziosa
C'è un viaggio al centro di questo romanzo di Peter Handke. Un viaggio messo in moto da un'esperienza misteriosa - forse reale, forse immaginata: un «colpo» non ben definito ricevuto in un bosco dal «farmacista di Taxham», un uomo d'altri tempi, ancora legato alla preparazione di medicamenti artigianali e profondo conoscitore dei funghi. Questo singolare accadimento innesca una vicenda che è radicata nel mondo contemporaneo e allo stesso tempo si proietta fuori da ogni logica e da ogni schema. Seguendo le tracce del protagonista e del suo vagabondare tra città e steppe alla ricerca di una figlia e di una identità perdute, Handke racconta un'altra storia originale e necessaria; raccontando si confronta con la realtà, e porta il lettore con sé, restituendo vita alle cose e misurandosi con gli enigmi dell'esistenza e con gli innumerevoli sentieri che la compongono. -
Senza ritorno. Testo spagnolo a fronte
La raccolta presenta le poesie sia in originale che in traduzione con un utile rimando da una all'altra.rn«Ricordiamo, soffriamo, amiamo e infine vediamo, grazie alla sua voce, il potere salvifico dell'amore e dei ricordi» - RobinsonCarmen Yáñez torna in questa raccolta alle tematiche che le sono più care - l'amore, la memoria, l'esilio e la poesia stessa -, un mondo denso di ideali e di battaglie civili e politiche. La sua è una scrittura che colpisce, quasi ferisce il lettore, frutto di un dolore che in qualche modo l'autrice ha saputo addomesticare. E la sua parola è sempre esatta, spoglia di ogni fronzolo retorico per cercare, e cogliere, il nucleo del senso. Un nucleo che gravita intorno ad alcuni cardini: il Cile, il forte senso di appartenenza alla terra; e la casa, origine e allegoria di ciò che vorremmo forte e duraturo, ma che sappiamo essere evanescente e fragile. Per questo, chi è costretto a lasciare il proprio paese impara in modo brutale a non sentirsi mai al centro di niente, a sentirsi, semmai, alla periferia anche di se stesso. In questa poesia della perdita e della vita nostalgica c'è spazio anche per la morte. Non importa che i versi si rivolgano alle persone amate - come nella prima, struggente poesia dedicata al compagno della sua vita, Luis Sepúlveda - o ad altri personaggi che vanno e vengono come ombre: la voce di Carmen Yáñez si fa voce di tutti noi e, attraverso la parola e il ricordo, apre uno spiraglio di salvezza.