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Fatras. Nuova ediz.
Apparso in Francia nel 1966, Fatras è uno degli ultimi libri di Jacques Prévert, e sembra concludere in modo ideale il lungo itinerario artistico percorso dal poeta. È una specie di sintesi, un libro panoramico nel quale Prévert invita il lettore a giocare con il linguaggio, e contro il linguaggio stesso, per perseguire un bisogno di libertà, per cercare con la poesia di combattere il potere e di denunciare la violenza contro i più deboli. In Fatras trovano spazio testi di prosa, brevissime battute in successione, giochi di parole e collage fotografici, il tutto perfettamente armonizzato, senza alcuno sfasamento di ritmo e legato da un sottile filo ironico che non lascia spazio a banali concessioni sentimentali. -
La bussola di Noè
A sessant'anni Liam Pennywell - un uomo «in tono minore» con due matrimoni falliti alle spalle, tre figlie, e un unico amico - è costretto a lasciare il suo lavoro da insegnante. Di fronte alla necessità di reinventarsi una vita, decide di iniziare dalla casa e trasloca da una palazzina in centro a un triste appartamento di periferia. Dopo la prima notte, però, aggredito da un ladro, si risveglia in un letto d'ospedale. Ossessionato dalla propria incapacità di ricostruire gli eventi e il volto dell'intruso, nello studio di un neurologo incontra Eunice, una donna ingenua e spontanea, non particolarmente femminile ma dolce e paziente, molto più giovane di lui, che lo colpisce per il suo ruolo di «ricordatrice di professione»: fa da assistente a un anziano signore fungendo per lui da «memoria esterna». Attratto da quella donna e dal suo mistero, Liam comincia a frequentarla e scopre con incredulità che le giornate che aveva immaginato di dedicare a letture solitarie, sprofondato nella sua sedia a dondolo, possono riempirsi di sentimenti dimenticati, e della presenza a volte ingombrante di una famiglia chiassosa, con diciottenni iperattivi e un nipotino curioso di vedere il mondo con occhi diversi da quelli dei suoi genitori bigotti. Alternando impietose punte di ironia a osservazioni illuminanti, Anne Tyler ritorna ai suoi affezionati lettori con un romanzo intenso e delicato, in cui racconta la rinascita di un uomo che si accorge di avere ancora una vita davanti da passare con le persone che ama. -
Una faccia già vista
Ripercorrendo le infinite fughe ed avventure dell'infaticabile Henry, sempre contraddistinte dalla sua incredibile capacità di cavarsela, Roddy Doyle ci racconta l'America degli anni Venti, la Chicago del jazz e dei conflitti razziali, un mondo con ingiustizie e soprusi ma pieno anche di vita, di musica e di energia.«Un capolavoro. Una divertente, appassionante epopea» – The Washington PostDopo aver preso parte alla lotta per l'indipendenza irlandese e dopo aver fatto molto lavoro sporco che gli ha procurato qualche nemico, Henry Smart abbandona l'Irlanda per approdare nella città delle grandi occasioni: New York. È il 1924. L'America è un mondo dove Henry, unendosi a modo proprio alla grande epopea migratoria dei suoi connazionali, ricomincia da zero, ma è anche un bastimento che naviga sulle onde del proibizionismo. E come tanti, Henry le cavalca, con audacia e alterne fortune... Costretto alla fuga, si sposta a Chicago, dove avviene l'inatteso incontro con un giovane genio di nome Louis Armstrong, di cui diventerà l'improbabile braccio destro. -
Lo stato dell'unione. Scene da un matrimonio
La vita coniugale al tempo della Brexit. Un romanzo conversazione ironico, pungente ma anche profondo: la storia di una crisi... o forse di un grande amore.«Acuto, esilarante. Una scrittura che sa emozionare» – The New York Times Book ReviewTom, critico musicale disoccupato, e Louise, gerontologa, sono sposati da anni e pensano di avere costruito una relazione solida, finché un «piccolo sbaglio» non li spinge sull'orlo della rottura. Andare da una consulente matrimoniale sembra essere l'unica soluzione. Prima di ogni seduta, per mettere a fuoco i punti salienti di cui discutere, marito e moglie si incontrano al pub. Ed è proprio qui, al solito tavolo, davanti a una birra e a un bicchiere di vino, che i due sviscerano il loro rapporto in un fitto, divertentissimo dialogo botta e risposta. Fra ardite metafore mediche che vedono il matrimonio come un paziente moribondo, e analogie sportive tra la vita sessuale e le prestazioni di un centometrista, prende forma una domanda capitale: e se il matrimonio fosse come un computer? E se, dopo averlo aperto e smontato per capire come funziona, il risultato fosse una marea di piccoli pezzi impossibili da rimettere insieme? -
Del buon uso della religione. Una guida per i non credenti
l mondo moderno ha molto da imparare dalle varie religioni per quanto riguarda la vita in comune, la moralità, l'educazione, l'arte: basta eliminarne gli aspetti più dogmatici e distillarne gli aspetti più consolatori per le scettiche menti contemporanee, recuperando quello che di bello, emozionante e saggio è ancora presente.«C'è qualcosa di straordinario in Alain de Botton? È erudito, ma non minaccioso, ha curiosità e sensibilità» – The Independent«Dio è morto, ma nemmeno noi ci sentiamo molto bene. Alain de Botton invita i laici a riscoprire nella religione la forza dei rituali e il valore dei precetti, senza concessioni a dogmi e miracoli» – Giulio GiorelloLa premessa di questo originale saggio di Alain de Botton, come sempre provocatorio e molto divertente, è che si possa essere non credenti e tuttavia trovare a volte la religione utile, interessante e consolatoria, e quindi il suo invito è a introdurne alcune idee e alcuni rituali nella moderna esistenza secolare. Il mondo moderno infatti ha molto da imparare dalle varie religioni per quanto riguarda la vita in comune, la moralità, l'educazione, l'arte: basta eliminarne gli aspetti più dogmatici e distillarne gli aspetti più consolatori per le scettiche menti contemporanee, recuperando quello che di bello, emozionante e saggio è ancora presente. Una tesi originale e affascinante, un argomento di grande attualità. -
La storia di un uomo che non si sposava
Tredici racconti che stupiscono e abbagliano per la capacità camaleontica: da vicende costruite su un solido impianto narrativo di stampo tradizionale, si passa a una storia in cui una trama labile si assottiglia fino a diventare lo spunto per la contemplazione della natura in un’atmosfera di sognante abbandono lirico; dal ritmo fortemente scandito del racconto ""Rapporto su una città minacciata"""", si arriva ai mirabolanti giochi di incastro della storia che dà il titolo alla raccolta. Come i moduli espressivi, anche i contenuti sono assai vari: c’è il richiamo alla contemporaneità e anche l’impegno politico e sociale. Magari con una punta di ironia, come in """"Spie che ho conosciuto"""", o coltivando il dubbio, come nel lungo racconto conclusivo La tentazione di Jack Orkney. Ma attraverso l’analisi del travaglio spirituale della donna, e della donna di una precisa generazione, l’interesse per l’attualità si dilata fino a diventare una più vasta ricognizione dell’animo umano, della vita molteplice e spesso imprevedibile del sentimento: Doris Lessing scandaglia la difficoltà di soddisfare le ragioni del cuore, nella volontà costante di sollevare il velo, di conoscere la creatura umana nella sua verità, senza finzioni e senza ipocrisie. E la lucidità non preclude la speranza: sullo sfondo delle assolate savane dell’Africa australe, Johnny Blakeworthy – l’uomo che non si sposava – riesce a portare a buon fine la sua ricerca di una vita «in armonia»."" -
Galápagos. Nuova ediz.
Il grande cantore della Terra del Fuoco e dei mari del Sud ci porta con sé nel viaggio che era il sogno della sua vita, fra le isole Galápagos. rn«Con Coloane qualcosa di nuovo è entrato nella Casa della Letteratura: il rumore del mare in tempesta e le voci di migliaia di avventurieri sperduti nelle pianure della Patagonia e nella desolata solitudine della Terra del Fuoco.» - Luis SepúlvedarnrnPartito sulla nave Bucanero , in compagnia dei libri di Melville, di Huxley e di tanti viaggiatori del passato, Coloane attraversa luoghi fantastici e vicende sospese fra realtà e immaginazione, con la smania di raccontare storie romanzesche, antiche e moderne, su tesori di pirati e su eremiti, su misteriose comunità di tedeschi legati al nazismo: racconti favolosi quanto le stesse isole, una sorta di Arca di Noè per la presenza di specie animali uniche al mondo e teatro dei rivoluzionari studi di Darwin. Il diario di bordo raccoglie anche le struggenti sensazioni di fronte allo spettacolare panorama dell'arcipelago: le sterminate spiagge che si perdono nel mare, dove si radunano migliaia di tartarughe giganti; vulcani alle cui falde si estendono vaste praterie; coste invase da colonie di foche, pinguini, cormorani e iguane marine; faraglioni a picco sul mare, come sentinelle rocciose sul placido canale che le attraversa. E così, fra bucanieri e naviganti, scrittori e scienziati, esploratori e filibustieri, il libro si trasforma in un viaggio della memoria, un vascello incantato che percorre il mare, fin quasi a sfiorare il momento stesso della prima comparsa di nuovi esseri viventi sulla terra. -
La Nuova Terra
Finalista al Premio Stresa di Narrativa 2021 In viaggio dentro la mente e il proprio corpo, grazie alla comunione con spiriti di animali e sorprendenti dialoghi con una voce interiore che stravolge ogni sua certezza, Leone approderà alla battaglia più dura, quella contro se stesso e i demoni che da sempre combatte.«Sebastaiano Mauri racconta una presa di coscienza attraverso uno sciamano» - Vanni Santoni, la LetturarnrnNel cuore della foresta amazzonica, la sorprendente avventura di un uomo verso la rinascitarnLeone arriva nel cuore dell'Amazzonia convinto dalla cugina Nur, alla quale non sa dire di no. Superate le sue resistenze e il suo ironico scetticismo, scivola presto in un mondo fuori dal tempo, dove si curano le persone con l'ayahuasca. Questo decotto psicotropo, dai numerosi effetti terapeutici, è consumato in cerimonie accompagnate dai canti sacri della foresta. In viaggio dentro la mente e il proprio corpo, grazie alla comunione con spiriti di animali e sorprendenti dialoghi con una voce interiore che stravolge ogni sua certezza, Leone approderà alla battaglia più dura, quella contro se stesso e i demoni che da sempre combatte. Rimetterà in discussione tutto: il suo lavoro di autore televisivo, la sua relazione inceppata in un'impasse, l'identità costruita intorno a una mascolinità tossica e le stanche convinzioni della nostra società che, di fronte a una catastrofe climatica annunciata, sceglie di proseguire ciecamente verso l'autodistruzione. L'esperienza sciamanica, titubante e spesso, suo malgrado, comica, spingerà Leone a toccare il fondo prima di risollevarsi. Il coraggio di guardare in faccia la realtà gli insegnerà a vedere in modo radicalmente nuovo la sua natura e la Natura. -
Essere un uomo
Un caleidoscopio di storie da ogni parte del mondo per affrontare in modo originale argomenti attuali come la violenza, il desiderio, la scoperta di sé, e illuminare gli abissi che separano, a volte, l'universo maschile da quello femminile.«Il modo in cui Nicole Krauss descrive le sfumature del sesso e dell'amore, delle relazioni e della dipendenza, ricorda l'opera di Natalia Ginzburg nella sua profondità psicologica, nel suo rigore intellettuale» – The New York Times Book Review«Da una maestra della narrativa, una sorprendente raccolta di dieci storie da tutto il mondo, ognuna una potente dissezione degli spinosi legami che uniscono gli uomini alle donne» – Esquire«Ogni singolo racconto di Nicole Krauss ha la forza per essere un romanzo a sé» – The Wall Street Journal«Una brillante prova di talento letterario» – The Boston GlobeDopo una serie di acclamati romanzi, Nicole Krauss torna a esplorare il tema della memoria, dello sradicamento, della fede, con questi racconti animati da riflessioni incisive e profonde. Un ruolo centrale è ricoperto dalle donne: le protagoniste sono colte in vari stadi della loro esistenza, dall'infanzia alla vecchiaia, passando attraverso l'adolescenza, la consapevolezza della sessualità, o il meraviglioso annunciarsi di una nuova vita. Il punto di vista è spesso spiazzante: nella storia di apertura, ad esempio, una studentessa tredicenne scopre che la sua amica ha avuto un incontro pericoloso con un uomo più vecchio di lei; la stessa studentessa, una volta adulta, osserverà con paura e un pizzico di invidia la reazione della giovanissima figlia agli sguardi degli uomini. I personaggi che popolano queste pagine sono sfaccettati, ci spingono a porci domande scomode: come affrontare il divorzio – sorprendentemente amichevole – dei tuoi genitori? Come gestire l'arrivo di un misterioso sconosciuto che dice di essere tuo padre, quando lo credevi morto da anni? E, in definitiva, che cosa significa essere un uomo ed essere una donna? -
L' angelo della storia. Nuova ediz.
A 80 anni dalla morte, il romanzo che racconta Walter Benjamin«Un libro insolitamente appassionato, da leggere.» - Mario Santagostini, Il Giornalern«L’angelo della storia... del genere romanzo ha tutto l’appeal possibile, a cominciare dal ritmo e dalla qualità di scrittura. Ma è anche qualcosa di più e di diverso: una memoria scritta su una pagina drammatica di storia europea e un’altra più dolente sulla sconfitta di un uomo solo, mite e giusto.» - la Repubblicarn«Finalmente troviamo un romanzo italiano di grande complessità morale, abbinata ad una storia assai interessante che interroga i drammi individuali della storia europea del Novecento.» - Fulvio Panzeri, Avvenirern«Piacevole come un libro di avventure, eppure capace di gettare una luce puntuale e vivida sui dieci anni cruciali del nostro Novecento.» - Angelo Guglielmi, l'UnitàrnNel settembre del 1940, al confine franco-spagnolo, il destino di Laureano Mahojo e quello di Walter Benjamin si incrociano. Il giovane Laureano ha combattuto nella guerra civile spagnola e fa il contrabbandiere; l'altro, Walter Benjamin, è un intellettuale ebreo che sta tentando di mettersi in salvo dai nazisti e di fuggire a New York. Non potrebbero sembrare più diversi, il combattente pieno di ideali e il raffinato saggista. Eppure, sono i due volti della stessa Europa che la guerra spazzerà via: tutti e due hanno conosciuto la sconfitta e l'esilio. Attraversando uno dei periodi più bui dell'Europa, il romanzo restituisce due vicende emblematiche e contribuisce a svelare la profonda umanità di uno dei pensatori cruciali del Novecento. -
Ragazza in un giardino
La storia di una famiglia numerosa che pare sempre a un passo dallo sgretolarsi, e che invece resiste, tenuta insieme, suo malgrado, da un vincolo che solo in superficie si presenta sfilacciato ed estremamente labile.«Il piacere dei romanzi della Tyler: un miscuglio di pathos e ironia, di personaggi nevrotici o sbiaditi, di tragedie e di quotidianità» – l'Espresso«Semplici tragedie quotidiane. Stupidità del vivere, forse, ma scritta con una prosa che ci emoziona e ci incanta. Ogni volta» – D - la Repubblica«Anne Tyler dimostra una creatività instancabile: sembra non esserci fine alla quantità di storie che riesce a inventare» – London Review of BooksPamela Emerson è rimasta vedova da poco e vive da sola, a Baltimora, in una grande casa piena di orologi, di cui il marito era un appassionato collezionista. Ha appena licenziato il giardiniere che lavorava per lei da più di venticinque anni e, mentre sta cercando di spostare dei vecchi mobili da giardino, si offre di aiutarla una ragazza che passa di lì per caso, Elizabeth Abbott.La giovane sta cercando un lavoretto estivo, e la signora Emerson le offre un posto da tuttofare, in quella sua enorme casa bisognosa di mille piccoli interventi. L'arrivo di Elizabeth nella famiglia Emerson, composta da sette figli adulti che raramente fanno visita all'anziana madre, fa scattare una molla nascosta: la ragazza si trova fatalmente legata a questo bizzarro gruppo di persone, che ben presto sembrano non poter più fare a meno di lei. Come sempre, Anne Tyler ci presenta e ci descrive, con sguardo acuto e affettuoso insieme, un ventaglio di personaggi tanto peculiari quanto semplici e umani che, come tali, comunicano tutto il loro essere, fatto di sentimenti, speranze, dubbi, paure e sogni. È la storia di una famiglia numerosa che pare sempre a un passo dallo sgretolarsi, e che invece resiste, tenuta insieme, suo malgrado, da un vincolo che solo in superficie si presenta sfilacciato ed estremamente labile. Mancando la figura del capofamiglia, il ruolo centrale spetta di diritto a due grandi personaggi femminili, la signora Emerson ed Elizabeth. Passano gli anni, cambiano gli scenari, ma sarà sempre la ragazza, pur nel suo improbabile disordine e nella coriacea gelosia della propria indipendenza, ad assumersi il faticoso compito di tenere vivo il senso della comune appartenenza. -
Mamma per cena
La famiglia Seltzer appartiene all'antica stirpe Cannibale-Americana, da sempre perseguitata. I suoi componenti devono mantenere il più stretto riserbo sulle loro origini, per evitare le tragedie che dalla notte dei tempi hanno segnato la storia del loro popolo. Un popolo fiero delle proprie tradizioni, la più importante delle quali consiste nel consumare il corpo dei defunti affinché possano vivere in eterno… Settimo Seltzer ha fatto qualsiasi cosa pur di scrollarsi di dosso questa eredità, ma ora è giunto il momento più temuto: la sua ingombrante madre sta per andarsene e, per scongiurare il pericolo di lasciare agli eredi solo quattro ossa da rosicchiare, negli ultimi anni ha mangiato così tanto da avere assunto proporzioni ciclopiche. Ora Settimo e i suoi undici fratelli sono intorno al suo letto di morte, in attesa che pronunci quelle parole: Mangiatemi! Al di là dell'aspetto morale, dal lato pratico si tratta di un mucchio di carne rossa che, è noto, non fa certo bene alla salute. E poi: Secondo è kosher, Nono è vegano, Primo la odiava troppo per assaggiarne anche solo un pezzetto e Sesto è morto. Solo Zietto, uno dei massimi esperti delle leggi Cannibali, può prendere il controllo della situazione. I fratelli andranno fino in fondo? O spezzeranno per sempre la catena che li lega ai loro cari e al loro popolo? -
Bestiario
Grazie alle originali illustrazioni di Luis Scafati, l'inconfondibile voce di Pablo Neruda diventa anche linguaggio grafico e risuona ancor più vivida attraverso queste pagine.«L'amore per la natura è fondativo della poesia del Nobel cileno, centrata sulla ricerca dell'americanità da contrapporre alla cultura colonizzatrice europea.» – Gabriella Saba, Il Venerdì - la RepubblicaIl valore delle poesie raccolte in questo Bestiario non risiede tanto nella straordinarietà degli animali che lo compongono, ma nel percorso trasversale dell'opera, in cui si dispiega il carattere più profondo del poeta: il suo amore per l'America Latina, quella patria dove batte il cuore di creature – dalle più maestose alle più umili, fino agli insetti – che ne testimoniano il fascino primitivo e vitale. Neruda si fa albatros, venuto a morire sulle umide sabbie cilene, vuole conversare con i maiali, con i cavalli, con «gli uccelli che si mangiano la notte»; vuole imparare dai gatti, orgogliosi e indifferenti, celebrare la bellezza delle farfalle, l'ingegno dei ragni, la danza delle pulci, il canto delle rane... -
La musica segreta
Erede designato dell'impresa commerciale paterna, Nicolaus Koppernigk avverte ben presto che lo attende un destino più grande. Sensibile, brillante, è attratto dalle stelle e dal funzionamento della «macchina del mondo». Alle prese con uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, John Banville sonda dall'interno il mistero di una mente del tutto singolare, dando forma a paesaggi esteriori e dilemmi interiori. Se fuori infuriano guerre e congiure, dentro si fronteggiano la consapevolezza e l'imbarazzo di un'intelligenza superiore, la visione folgorante di un sistema e lo sgomento di fronte alle conseguenze delle proprie scoperte: il peso di dover scacciare la Terra, e dunque l'uomo, dal centro di un universo di cui si ha il raro privilegio di sapere ascoltare la «musica segreta». -
La poesia della natura
Dei molti temi che ricorrono nell'opera di Rabindranath Tagore - l'amore, il dolore, la solitudine, il viaggio, Dio... - uno sembra prevalere sugli altri: quello della natura. In quest'antologia del grande scrittore bengalese troviamo pagine dense di partecipate descrizioni dell'ineffabile e dolce bellezza del paesaggio, testimonianza di un'attenta contemplazione e, con le parole dell' di Brunilde Neroni, della «ricerca di quel felice momento della Creazione come segno divino e vicino a chi lo sa ricercare... Profondamente orientale nei suoi percorsi verdi e nell'accurata capacità di ritrarre in piccole miniature, di assoluta realtà, luoghi, ambienti, piante e animali, Tagore ci offre la possibilità di leggere non solo la sua pagina, ma anche la sua vita». -
Una vita da eroe
All'inizio degli anni Cinquanta, dopo un lungo esilio negli Stati Uniti, Henry Smart fa ritorno nella sua Irlanda. Ma l'eroe della guerra di indipendenza, l'impavido combattente che era stato l'uomo di fiducia di Michael Collins, è ormai l'ombra di se stesso. Solo, affranto, con la memoria a brandelli, deve rimettere insieme i ricordi: la sua misera infanzia, il riscatto nelle file dell'IRA e l'incontro con la giovane insegnante rivoluzionaria che sarebbe diventata la donna della sua vita. A dipanare i ricordi lo costringe John Ford, il grande regista di origine irlandese, che ha deciso di ingaggiarlo come co-sceneggiatore per girare un film sulle sue imprese. Si intitolerà Un uomo tranquillo, e la parte del protagonista sarà interpretata da John Wayne. In un crescendo di surreali scambi di opinioni con il regista, Henry si rende conto, però, che le regole di Hollywood impongono di edulcorare la violenza della guerra e trasformano la sua storia in un polpettone sentimentale. Esasperato, preferisce ritirarsi a vivere un'esistenza anonima lavorando come giardiniere e custode in una scuola, senza però rinunciare al sogno di ricongiungersi con la sua famiglia, di cui teme di essere l'unico sopravvissuto. L'illusione di una vita tranquilla si infrange anni dopo, quando Henry Smart per una serie di circostanze fortuite viene «scoperto» dalla stampa e dai nuovi militanti della Provisional IRA, che vedono in lui un eroe dimenticato, da celebrare e da portare in trionfo, tra raduni e comizi, obbligandolo a nuove scelte di campo. In un romanzo intenso e sempre vivacemente ironico, Roddy Doyle affronta temi delicati come la politica, la storia, il mito, il senso di identità nazionale e racconta i profondi mutamenti di un paese alla ricerca di normalità ed equilibrio. -
Il tradimento. In politica, in amore e non solo
Oggi è tornato di moda trattarsi reciprocamente come dei Giuda. Eppure manca la dimensione epica del tradimento, come sfida a Dio e agli uomini insieme.«Un'appassionata ed elegante apologia del tradimento inteso come categoria del pensiero» – Il Sole 24 Ore«Traditori non sempre all'inferno: puniti da Dante, salvati da Machiavelli, a volte agiscono a fin di bene» – Corriere della SeraPeggio di Caino e Abele, due loschi fratelli della Toscana medievale si fronteggiano, il pugnale nella destra celata dietro le spalle. E riescono a uccidersi contemporaneamente. Questi due tragici spettri introducono Dante nel posto più sozzo dell'Inferno, ove i traditori sono collocati nel centro geometrico dell'Universo... Oggi è tornato di moda trattarsi reciprocamente come dei Giuda. Eppure manca la dimensione epica del tradimento, come sfida a Dio e agli uomini insieme. E dire che può esserci persino un uso creativo e finanche «virtuoso» del tradimento: ce l'hanno insegnato Machiavelli, Shakespeare e Leopardi, per non dire di Mozart e Da Ponte. Negli affari di cuore come in quelli della politica: ma perché tutto non ricada nel conformismo, occorre che traditi e traditori diano prova di quel coraggio che spazza via le ipocrisie dei moralisti d'ogni colore. Il coraggio che spingeva Bruto e Cassio – i due «arcitraditori» di Cesare – a proclamarsi «liberi e armati». -
La grande amica
Con uno sguardo delicato e profondo, Catherine Dunne trasfigura la storia di due ragazze in un ritratto dell'adolescenza e dei sentimenti struggenti e cangianti che la nutrono. Un racconto senza tempo sull'amicizia e sul cambiamento, sull'abbandono e sul ricordo.«Dunne ancora una volta si rivela maestra nella psicologia dei personaggi» – il Venerdì - la RepubblicaQuando Miriam parte per la sua prima esperienza via da casa, un lavoro estivo in un albergo sul mare, crede di allontanarsi solo di pochi chilometri. Ma Marie-Thérèse, con cui condividerà una stanza, il lavoro e le sue prime avventure «da adulta», la condurrà molto più lontano dalla sua vecchia vita, e da se stessa. Di qualche anno più grande, bella, disinvolta, diventa la sua guida, la sua alleata, in poche parole la sua prima, vera migliore amica. Da un'inattesa serata al pub a un'indimenticabile vacanza in Cinquecento, Miriam spiega finalmente le ali. Ma volare significa anche poter cadere... -
Amor. Testo originale a fronte
Versi profondi, impregnati di dolore ma anche di speranza. Versi che parlano a tutti noi di quello che siamo stati, che avremmo voluto essere e che forse un giorno riusciremo a diventare.In questi componimenti poetici, impastati con quello stesso linguaggio evocativo che ha permesso a Manuel Vilas di conquistare i lettori nei suoi romanzi, ritroviamo i temi cari all'autore: la nostalgia del passato, la fatica del presente, l'amore, il sesso, la famiglia, i viaggi, il ricordo come lente attraverso cui guardare la vita. E poi ancora la musica, le letture, gli autori di riferimento che aiutano a capire se stessi e il mondo che ci circonda. -
A cuore aperto
A cuore aperto attraversa un intero paese in un periodo di grandi cambiamenti; ma soprattutto racconta una storia d'amore imperfetta, un'infanzia bruscamente interrotta e, infine, la riconciliazione di una figlia con le luci e le ombre di un padre.«La sua sensibilità letteraria compie il miracolo di convincerci che si può ancora scrivere qualcosa di nuovo sull'amore» – Fernando Aramburu«Come il Manuel Vilas di ""In tutto c'è stata bellezza"""" o il Richard Ford di """"Tra loro"""", anche Lindo sembra lasciare che il romanzo trovi la sua forma da sé, per accumulo, stratificazione, e che sia in fondo qualcosa di più e insieme di meno di un romanzo, qualcosa come un'elegia» – Robinson - la Repubblica«""""A cuore aperto"""" non è soltanto un romanzo famigliare (e un omaggio a una generazione vissuta durante il franchismo che ha sopportato anni difficili), ma anche un romanzo di formazione. La sua cronaca privata fa i conti con la storia collettiva senza però lasciarsene dominare. Scrivere è una preghiera laica in onore della memoria» – La Lettura - Corriere della Sera«A cuore aperto non è un album famigliare, è un'opera letteraria costruita senza falsi pudori, senza nascondere nulla di una vita, di una famiglia itinerante e dei suoi protagonisti» – Il Venerdì di Repubblica«Credo che l'umanità sia la grande virtù di questo libro: si respira dappertutto onestà, umorismo, amore e comprensione. Alla fine di tutto A cuore aperto è un'immensa testimonianza della celebrazione della vita che ci commuove e ci fa innamorare» – TuttoLibri-La Stampa«Un racconto fluido, segnato da salti temporali, mette insieme momenti drammatici e pagine ricche di humour e vitalità. Da qui l'impressione di un dialogo, un dialogo intimo con le persone amate che continua al di là del tempo» – Il Giornale« Un capolavoro... Un'immersione profonda nel cuore di una donna – El País«Una lettura emozionante, che ti entra dentro. Un libro ricco di umanità, che nasce da un intimo, catartico esercizio della memoria» – El Mundo«Elvira Lindo ci regala pagine di inestimabile valore» – ABC«Un romanzo meraviglioso» – La RazónQuattro fratelli, di cui Elvira è la minore, un padre dalla personalità esuberante con un lavoro che lo porta in giro per tutta la Spagna, una madre riservata e apprensiva: il loro è un matrimonio burrascoso, segnato dalla gelosia di lui e dall'arrendevolezza e dalla malattia di lei. In questo romanzo Elvira Lindo ricostruisce la storia della sua famiglia. La vicenda prende le mosse dall'infanzia del padre, Manuel, dalla sua lotta per sfuggire alla miseria quando viene spedito nella Madrid dilaniata dalla guerra a soli nove anni. Diventerà un uomo diffidente seppur generoso, abituato a mascherare i sentimenti con l'ironia. Grazie alla sua scaltrezza Manuel trova un buon lavoro e mette su famiglia; ma vivere con lui non è facile, e la moglie, morbosamente attaccata ai figli, rimpiange di non avere realizzato le proprie aspirazioni, e spesso si sente oppressa, schiacciata da un peso sul petto che negli anni diventerà un macigno. In una narrazione che oscilla tra l'Elvira ragazzina, ingenua prima e spregiudicata...