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Sotto il segno dell'ignoranza
L'ascolto incondizionatamente concesso senza applicare troppo spirito critico e le responsabilità troppo spesso attribuite a persone impreparate rappresentano la nuova questione morale in cui oggi si dibatte l'Italia. La competenza pare aver abdicato a favore dell'ignoranza che, anche grazie agli strumenti di comunicazione messi a disposizione dalla rete, si è conquistata un'inedita capacità di «farsi sentire». Approfittando della volontà di cambiamento che spira nel Paese, questa tendenza è riuscita a farsi largo tra la classe dirigente e nel confronto pubblico: in politica così come nei media l'astio verso i tecnici e gli esperti, ormai culturalmente dominante, impedisce spesso l'espressione libera e pacata del pensiero meritocratico. Una volta l'ignoranza era causa di vergogna, mentre ora viene ostentata come motivo di vanto, sinonimo di schiettezza, onestà e vicinanza ai problemi della gente, e chi difende il merito e crede che la competenza sia un elemento fondamentale per coprire posizioni di vertice è messo sotto attacco. L'emergenza Covid-19 ha rappresentato forse, almeno in parte, un'eccezione. Ma non illudiamoci: si è trattato solo di un rinsavimento momentaneo. Il volume analizza le cause di questa situazione, dal degrado della scuola alle dinamiche familiari che abbassano progressivamente le aspettative nei confronti dei giovani, e ne descrive gli effetti, dall'impoverimento intellettuale della classe dirigente al diffondersi di una cultura antiscientifica, fino alla perdita di competitività dell'intero nostro sistema produttivo. Salvarsi è tuttavia possibile, a condizione di saper cogliere quei segnali importanti che il libro ci aiuta a scovare e dai quali ripartire. Con un'intervista a Umberto Galimberti. -
Link. Valore e segreti delle relazioni professionali
Le relazioni interpersonali, nate, gestite e curate nel tempo, costituiscono un investimento fruttuoso ed efficace per una piena realizzazione individuale e professionale. Questo vale non solo in relazione al successo dal punto di vista economico, alla visibilità o all'occupazione dei posti di potere ma anche, e soprattutto, per la nostra realizzazione personale in termini di conoscenza, felicità e benessere e talvolta persino di salvezza, se ci troviamo in pericolo o in difficoltà. Allacciare le relazioni giuste nel modo corretto è un'arte che si può imparare e questo libro ne illustra i «fondamentali», con particolare attenzione al mondo del lavoro. Saper gestire un network professionale significa gettare le basi di un percorso costruttivo, soddisfacente e aperto a una sfera più ampia di potenziali opportunità. L'autore, che sul potere delle relazioni ha disegnato il proprio stile di vita, spiega come funzionano i diversi tipi di network, le lobby e le comunità professionali; sottolinea l'importanza di selezionare i contatti, instaurare e quindi nutrire le relazioni. Con uno sguardo all'attualità più stringente, si sofferma su come avviare e gestire relazioni da remoto e soprattutto su come far leva sulla componente più importante alla base di qualsiasi rapporto: la fiducia. -
Well-being. Una strategia di sostenibilità fra benessere personale e benessere aziendale
Il benessere degli individui, anche nel luogo di lavoro, costituisce oggi qualcosa in più di una condizione accessoria - per quanto importante e auspicabile - ai fini della produttività. Si qualifica anzi, a tutti gli effetti, come un asset aziendale, forse il più importante in un contesto in cui in misura sempre più determinante sono proprio le persone a fare la differenza e sono le persone con il loro patrimonio di idee, conoscenza e creatività a rendere competitiva l'impresa e a decidere le sorti delle sfide che il mercato continuamente propone. Il digitale ha però cambiato radicalmente il nostro modo di vivere e lavorare, mutandone gli equilibri: siamo connessi 7 giorni su 7, h24 e i confini tra vita privata e vita lavorativa sono venuti meno. Ritagliarsi tempo per sé, i propri hobby, gli amici e la famiglia è diventato difficile; i livelli di stress sono aumentati e il burnout è stato dichiarato una sindrome dall'OMS. Sedentarietà e ritmi di lavoro che interferiscono negativamente sulle abitudini alimentari e sul riposo fanno il resto. Urge dunque intervenire, perché solo persone in salute e felici possono far emergere le soft skills essenziali per portare valore aggiunto in azienda. In questa direzione il libro si snoda tra riferimenti alla filosofia antica, come necessario presupposto per la sensibilizzazione alla cura di sé, e all'economia della felicità, come base per un modo nuovo di fare impresa. Rintraccia nella storia le prime misure di welfare che hanno aperto la strada alle politiche di wellness fino all'attuale concezione olistica del benessere, e propone il well-being come ingrediente attrattivo di un employer branding di successo ed elemento rilevante di una strategia di responsabilità sociale d'impresa. Prefazione di Fabio Pompei. -
Aggiungi un selfie a tavola. Il cibo nell'era dei food porn media
Dai libri di ricette alle rubriche culinarie nei magazine generalisti, dalle riviste specializzate alle trasmissioni televisive, dai food blog alle videoricette veloci di Instagram, il cibo è al centro di un continuo processo di ri-mediazione. La deriva estetizzante ha trasformato il discorso intorno a ciò che mangiamo e la rappresentazione delle pietanze in un linguaggio a sé stante che, dotato di una sua grammatica, significativo e riconoscibile, può essere utilizzato per esprimere molte altre cose. La pornografia alimentare si sviluppa in una società dove la dieta ha assunto un valore politico e nella quale il corpo magro è indice di capacità di controllo, di buone abitudini di vita e quindi di buona cittadinanza. Il food porn, cioè la proliferazione dei discorsi intorno al cibo e la circolazione di immagini di alimenti proibiti, è una forma di carnevalesco, uno spazio di sospensione simbolica delle norme dietetiche in un contesto sociale in cui vige una morale rigidissima intorno ai confini corporei. La gastro-pornografia, tuttavia, è in grado non solo di appagare simbolicamente un desiderio represso, ma anche di veicolare significati politici, identitari e comunitari. Ecco allora che, in una società digitalizzata nella quale le pratiche alimentari e i dispositivi tecnologici hanno un valore centrale, prendono forma e significato i food porn media. È l'oggetto culturale cibo insieme al mezzo digitale a creare questa specifica meta-narrazione: senza i dispositivi mobili con cui si fanno foto e video e senza le piattaforme social in cui i contenuti vengono messi in circolazione, non sarebbe possibile la costruzione di questo specifico discorso. E se, nell'epoca in cui tutto è potenzialmente visualizzabile, significativo - e quindi politico - è solo ciò che riesce a risultare visibile, il cibo è oggi certamente una delle forme di comunicazione più efficaci. -
La finanza nella crisi reversibile di impresa. Gli strumenti negoziali nel Codice dalla crisi
Il testo vuole proporre un percorso di approfondimento dei temi teorici e pratici connessi alle procedure di allerta e alla composizione assistita della crisi, nonché delle procedure di regolazione della crisi stessa, ove questa è intesa come reversibile e con riferimento alle società di capitali. Il punto di attenzione è posto, in particolare, sull'attività svolta dai principali attori coinvolti nel processo di ristrutturazione del debito dell'azienda. Il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza, introducendo strumenti atti alla prevenzione della crisi, nonché riproponendo in modo riorganizzato e più efficiente gli strumenti già considerati nella legge fallimentare (R.D. n. 267 del 16 marzo 1942), quali i piani attestati, gli accordi di ristrutturazione e il concordato preventivo, ha posto a carico degli organi sociali diversi doveri, attività e mansioni che richiedono, da una parte, nuove competenze e, dall'altra, un'approfondita conoscenza delle condizioni di economicità dell'impresa e della loro concreta manifestazione. Inoltre, la capacità di elaborare previsioni di andamento del business aziendale, e di rappresentare in un apposito piano funzionale al ripristino dell'economicità dell'impresa nonché al mantenimento del going concern, costituiscono condizioni indispensabili per il risanamento dell'impresa. Advisor finanziari e consulenti, che assumono il ruolo di attestatori dei piani di risanamento, non sono i soli attori della crisi a dover possedere competenze nell'ambito dell'analisi finanziaria e della finanza d'azienda, spettando tale preparazione anche ai componenti degli organi sociali, che sono chiamati a gestire la crisi. Prefazione di Maurizio Dallocchio. -
Allenarsi alla complessità. Schemi cognitivi per decidere e agire in un mondo non ordinato
Le competenze e le strategie che ogni giorno vengono utilizzate per governare l'incertezza e fronteggiare trade-off e imprevisti non sono più adatte per l'attuale realtà sociale e organizzativa, dove ogni variabile, ogni azione e ogni dinamica sono tra loro correlate e interdipendenti, con effetti sia a livello locale sia globale. Tuttavia, nonostante la complessità del contesto in cui viviamo continuiamo ad affidarci a leader che propongono risposte semplicistiche e inadeguate. Attraverso un approccio interdisciplinare, dove alle questioni manageriali si legano aspetti filosofici, psicologici e sociologici, questo libro offre un contributo fondamentale alla costruzione di una cultura e un'educazione alla complessità. Più dell'applicazione di best practice o modelli manageriali, a essere decisiva è infatti la capacità di interpretare l'evoluzione del contesto in cui le organizzazioni si muovono e crescono. Per affrontare le sfide del futuro c'è dunque bisogno di leader che sappiano navigare nella complessità, vedere in anticipo gli effetti delle proprie azioni e valutare i rischi e le opportunità per le generazioni future. Con un intervento di Giuseppe Soda. -
Il manuale della circular economy. Realizzare il vantaggio circolare
Ci troviamo a un bivio, con crescenti tensioni geopolitiche e geoeconomiche, massicci cambiamenti tecnologici e una serie di sfide sociali e ambientali. Stiamo spingendo il pianeta oltre i suoi limiti; il cambiamento climatico e le minacce alla biodiversità e agli oceani sono solo alcuni esempi. Impatti significativi sono già avvertibili e sia le persone sia il pianeta si troveranno ad affrontare conseguenze potenzialmente catastrofiche e irreversibili se non modifichiamo subito i nostri sistemi. Gli attuali modelli lineari di produzione e consumo all'insegna del «prendere, produrre, buttare» non saranno sostenibili in un mondo che nel 2050 conterà nove miliardi di persone, specialmente se con tassi di consumo in continua espansione. Crescere all'interno di queste dinamiche richiede molto più che aggiustamenti incrementali al business-as-usual. Ma c'è una buona notizia: l'economia circolare offre un mezzo potente per disaccoppiare la crescita dall'uso di risorse scarse e dannose, permettendo una maggiore produzione e un consumo con minori impatti ambientali negativi e rendendo allo stesso tempo le imprese più innovative e competitive. In gioco ci sono anche 4500 miliardi di dollari di valore economico. Se il precedente libro Circular Economy ha dimostrato che il vantaggio emergente dell'economia circolare esiste, in questo Manuale, gli Autori spiegano concretamente come realizzarlo velocemente e su ampia scala. Con casi di studio, consigli e indicazioni pratiche, mostrano a chiunque abbia la responsabilità di guidare un'impresa come orientarsi verso un'organizzazione circolare olistica, incorporando la circolarità al proprio interno e realizzando un cambiamento di sistema su larga scala. Ricco di suggerimenti unici su modelli di business, tecnologie e singoli settori e di storie ed esempi tratti dall'esperienza reale di pionieri circolari, questo libro è la guida indispensabile per aiutare le aziende a diventare leader, assicurandosi il vantaggio dell'economia circolare. Questa edizione italiana è arricchita da un capitolo dedicato in modo specifico al contesto e alle imprese del nostro Paese. -
Abitare la prossimità. Idee per la città dei 15 minuti
Nel grande ciclo di affreschi Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo, che Ambrogio Lorenzetti dipinse a Siena nel 1338, nella parete del Buon Governo si vede quella che ai suoi tempi si pensava avrebbe dovuto essere una città ben governata: una città compatta, ricca di luoghi pubblici e privati in cui diversi gruppi di persone sono intenti in una varietà di attività produttive e di consumo; una città complessa che ribolle di vita, circondata da una campagna a sua volta ricca e diversificata. La città ben governata che Lorenzetti ci mostra ha dei caratteri che per molti versi la rendono simile a quella che oggi potremmo definire una «città delle prossimità»: una città a scala umana, densa e diversificata nelle funzioni, caratterizzata da spazi pubblici e da un mix di attività residenziali e produttive. Una città in cui il valore della prossimità è evidente sia nella sua dimensione funzionale sia in quella relazionale. Una città che è vivibile perché, come in quella di Lorenzetti, la prossimità che vi si trova è ampiamente diversificata, in quanto tutto ciò che si può volere - e si può volere fare - è vicino. Molte città nel mondo, tra cui Parigi, Barcellona, Milano, hanno preso degli impegni e stanno facendo dei passi in questa direzione. Così facendo ci mostrano delle anticipazioni concrete di ciò che questa città delle prossimità potrebbe essere: una città in cui innovazione sociale, beni comuni, comunità locali, cura e lavoro di cura diventano parole chiave di una progettualità che, grazie a infrastrutture coerenti (ivi comprese le piattaforme digitali il cui ruolo è oggi imprescindibile), accorcia le distanze, intrecciando costruzione e rigenerazione. -
Public branding. Per un nuovo modo di narrare i territori e le loro identità
Il public branding - inteso come approccio complesso e pluridisciplinare all'evoluzione delle narrative interne ed esterne ai territori - è da qualche anno divenuto strumento strategico sia per connettere i grandi eventi agli indirizzi di crescita economica e sociale sia per orientare in forma sostenibile processi di mobilità: dai flussi turistici alle più complesse ibridazioni urbane. L'impatto della pandemia ha tuttavia posto grandi interrogativi rispetto ai concetti di mobilità, velocità, attrattività. Questo saggio, arricchito da interviste a storici, economisti, semiologi, esperti di comunicazione, filosofi, artisti, è il primo tentativo organico di ripensare la disciplina del public branding, e lo fa con la consapevolezza della necessità di un modello di sviluppo più flessibile e sostenibile, attento all'ambiente, alla salute, alla complessità dei caratteri identitari di ogni realtà territoriale. Il volume propone un diverso modello di narrazione dei territori rispetto a cui tutti i soggetti in campo - dalle istituzioni ai media, dalle imprese al mondo scientifico, fino al settore artistico e culturale - non devono sottrarsi. -
Bikeconomy. Viaggio nel mondo che pedala. Nuova ediz.
Mai come oggi il mondo delle due ruote rappresenta non sono un imprescindibile volano di sviluppo economico e turistico, ma anche il mezzo attorno a cui ripensare le nostre città per favorirne la mobilità interna. La bicicletta è diventata il pilastro insostituibile di una nuova economia, con un giro d'affari che in Italia sfiora gli 8 miliardi di euro all'anno, e di un nuovo modo di vivere la città, più sostenibile e a misura d'uomo. Soprattutto in Italia, le due ruote rappresentano un'incredibile occasione sia per rilanciare il turismo interno e dei piccoli borghi, sia per favorire l'innovazione dei prodotti e dei materiali, da sempre fiore all'occhiello del Made in Italy. Vecchia di duecento anni, la bicicletta sta dunque attraversando una fase di profonda evoluzione e si sta rivelando lo strumento ideale per rispondere alle sfide del presente e dell'immediato futuro, ancora di più dopo l'emergenza pandemica. Dopo il successo della prima edizione, il libro si presenta arricchito di moltissime parti tra cui un capitolo interamente dedicato alle nuove città e alla nuova organizzazione urbana, ripensate all'insegna della prossimità. -
Silver & the city. Terza età e città, motori del terziario innovativo
Nei prossimi trent'anni la popolazione anziana raddoppierà e nel 2050 la silver economy varrà circa il 30 per cento del totale. Il benessere degli anziani e città più confortevoli per tutti saranno le priorità dell'agenda pubblica che dovrà prevedere politiche strutturali che incoraggino un invecchiamento attivo e un ambiente urbano age-friendly. Oltretutto una città a misura di anziano è una città più vivibile per tutti. La città del futuro non sarà soltanto smart, ma orientata al miglioramento della qualità della vita e dell'ambiente con particolare attenzione alla mobilità, alla ricostruzione di forme di vicinato attivo e a formule abitative accoglienti e sicure. Saranno determinanti le nuove professioni offerte dalla tecnologia digitale, affiancate da solide competenze umanistiche e saldi valori etici. In questo scenario la rinascita dei borghi, in cui senior e non scelgono sempre più di abitare, impone un ripensamento del concetto di decentramento urbano. Anche la finanza contribuirà a ridisegnare il futuro ripensando l'offerta per i senior. Infine il silver tourism si propone come un elemento di grande potenziale, ma per il pieno sviluppo della silver economy è necessario che i nuovi saperi e competenze interagiscano in sinergia. -
Diplomazia delle città. Strumenti e pratiche per una centralità strategica internazionale
Le città, istituzioni locali per eccellenza, costituiscono ormai i cardini dell'economia globale, dei flussi di informazione e della mobilità di beni e persone. Per quanto la loro azione diplomatica sia ormai riconosciuta da numerosi Stati e organizzazioni internazionali, il suo effettivo funzionamento è poco noto al di fuori delle amministrazioni comunali che la praticano. Questo libro fornisce un'analisi esaustiva e accessibile delle logiche, della portata e delle sfide della diplomazia delle città, soffermandosi su ciascuna delle sue sette principali dimensioni: cooperazione allo sviluppo, promozione della pace, sviluppo economico, innovazione, ambiente, cultura e migrazioni. A partire da numerosi esempi concreti, come l'importanza per lo sviluppo urbano dei Giochi Olimpici o la nomina a Capitale europea della cultura, o il ruolo delle amministrazioni comunali nella gestione della pandemia dentro e fuori i confini municipali, il volume offre uno sguardo inedito sulle relazioni internazionali e fornisce indicazioni concrete su come realizzare il pieno potenziale delle città. -
Storie, relazioni e business. Social media marketing nell'era delle piattaforme
I social media si stanno trasformando in ambienti sempre più ricchi di interazioni tra brand e consumatori. Per questo motivo, le aziende devono imparare a metterli al centro della propria visione strategica e della propria capacità di innovazione. Questo libro offre una panoramica del ruolo che i social media ricoprono nelle attività di marketing delle aziende. Quello di oggi è infatti un nuovo tipo di marketing. Da un lato perché utilizza ambienti di interazione - i social media - radicalmente diversi rispetto al passato; dall'altro perché ridisegna le relazioni tra aziende, clienti e tutti gli stakeholder, contribuendo a sviluppare nuovi business aziendali. Corredato da molti esempi tratti dalle più dinamiche realtà aziendali, il libro è indirizzato a tutti coloro che vogliano comprendere l'evoluzione degli aspetti digitali del marketing e le più recenti strategie di marketing utilizzate sulle piattaforme più diffuse come: Facebook, YouTube, Instagram, Twitter, LinkedIn, TikTok, WhatsApp, Twitch, WeChat, VKontakte. -
Oltre l'eccellenza. Nuove strategie per prosperare in un'epoca di tensioni sociali, nazionalismo economico e rivoluzione tecnologica
Nove strategie per prosperare in un'epoca di tensione sociali, nazionalismo economica e rivoluzione tecnologica. Raggiungere grandi risultati oggi non basta più. Per prosperare in un mondo post COVID nel quale tutte le regole del gioco sono state riscritte, le imprese devono andare oltre. -
Inversione a E. Comportamenti individuali e sviluppo tecnologico per la mobilità sostenibile
Il tema della mobilità sostenibile ha conquistato oggi una posizione centrale nell'agenda politica europea e globale, basti pensare alla proposta della Commissione europea di arrivare a veicoli a emissioni zero nel 2035. Prima ancora, però, deve essere posto al centro di una scelta consapevole da parte di ogni cittadino, a iniziare dai più giovani. Per questo il forte messaggio di sensibilizzazione lanciato dall'autore rispetto alla necessità di passare a forme di mobilità rispettose dell'ambiente è rivolto sia al decisore politico, cui spetta creare le condizioni infrastrutturali adeguate perché tale passaggio possa concretizzarsi, diventando anche un'opportunità in termini occupazionali; sia al cittadino che con le proprie scelte e i propri comportamenti quotidiani può contribuire fattivamente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità in tema di spostamento sul territorio. Alla luce dei principali macrotrend globali (andamento demografico, urbanizzazione, cambiamento climatico) e del loro potenziale impatto sul pianeta in termini di sostenibilità, il libro illustra quali scelte energetiche e ambientali possano concretamente indirizzarci verso un futuro a emissioni zero, e si focalizza sul settore dei trasporti per individuare tre livelli di intervento per la decarbonizzazione del comparto: infrastrutture (progetti innovativi come Hyperloop e nuove strade), mezzi (dallo sviluppo dell'idrogeno per il trasporto pesante all'elettrificazione dei consumi per le autovetture) e servizi (con il nuovo paradigma della Mobility-as-a-Service). Chiude il volume il saggio «Per un'etica dei trasporti», di Filippo Santoni de Sio. -
Fuori i dati! Rompere i monopoli sulle informazioni per rilanciare il progresso
Negli ultimi vent’anni i colossi del settore digitale sono progressivamente riusciti a concentrare sui loro server una quantità di dati impressionante. Questi monopoli di informazioni, se possono far bene agli azionisti di Facebook, di Amazon e di Google, fanno invece male al progresso. Che si tratti di sconfiggere il coronavirus, di far funzionare i treni in modo puntuale o di combattere con successo la povertà, è indispensabile che i dati siano accessibili a tutti: dagli scienziati ai cittadini che lavorano, dalle startup innovative alle aziende tradizionali, da chi si occupa di politiche sociali alle ong. È arrivato dunque il momento di obbligare le superstar digitali a condividere il loro tesoro, e di ripensare la protezione dei dati tanto strenuamente difesa, soprattutto in Europa. I dati hanno infatti una qualità sorprendente: dal punto di vista economico sono un «bene non rivale», che si trasforma in valore solo quando viene utilizzato e il cui valore aumenta anzi a ogni uso aggiuntivo. Non si tratta dunque di espropriare le Big Tech, visto che in senso strettamente legale i dati non possono essere «posseduti» e nemmeno scompaiono se più soggetti li usano. Semplicemente è assurdo lasciare che poche grandi piattaforme ricche di dati limitino il valore e la conoscenza che la società nel suo complesso può ottenere da essi. I tempi sono insomma maturi perché il Regolamento generale sulla protezione dei dati, tanto necessario per difendere i diritti individuali, lasci il posto a un nuovo Regolamento generale sull’uso dei dati, ancor più necessario per la democrazia e la prosperità di tutti noi, in qualsiasi Paese del mondo. ""Fuori i dati!"""" è un libro molto acuto dal punto di vista dell’analisi economica, tanto tecnologicamente documentato quanto politicamente controverso."" -
Fractional manager. Una nuova professione per imprese che evolvono
Le piccole e medie imprese sono da sempre la spina dorsale dell'economia italiana, eppure sono quasi totalmente prive di competenze manageriali. Questa annosa condizione può rappresentare un grave danno per la loro stessa crescita se non, addirittura, comprometterne la sopravvivenza. Le cause di questa situazione sono note: l'assunzione di un manager con competenze specifiche e di alto livello, una solida carriera alle spalle e una fitta rete di contatti implica un costo non sempre sostenibile per le Pmi. In secondo luogo, è culturalmente difficile, per l'imprenditore che guida una realtà medio piccola, accettare l'apporto di una figura dirigenziale che ne guidi le scelte strategiche. Il fractional executive rappresenta allora la soluzione: si tratta di una figura manageriale esterna che entra in azienda con un rapporto costi-tempo modulare, forte di una coerenza aziendale e una visione più ampia. Non un dipendente, dunque, ma nemmeno un consulente che resta estraneo all'organizzazione e collabora solo per un breve periodo e su un obiettivo preciso. Ma quali caratteristiche personali e quali competenze servono per diventare un fractional manager? E come si negozia con l'azienda un accordo di questo tipo? Questo libro rappresenta la prima guida per una professionalità al passo coi tempi e uno stimolo per una trasformazione culturale che potrebbe portare grandi benefici al nostro Paese. Prefazione di Francesco Perrini. -
Pensaci ancora. Il potere di sapere ciò che non sai
Imparare a mettere in discussione le proprie opinioni e aprire la mente degli altri è una strategia che può aiutarci a raggiungere posizioni di eccellenza sul lavoro e a distinguerci per saggezza nella vita. L'intelligenza è di solito vista come la capacità di pensare e di imparare, ma in un mondo in rapido cambiamento, c'è un'altra serie di abilità cognitive che potrebbero essere più importanti: la capacità di ripensare e disimparare. -
Il mondo in sintesi. Cinque brevi lezioni di filosofia della simulazione
Volti artificiali e carni coltivate, gemelli digitali e beni crittografici, dati e media sintetici, creature biorobotiche e metaversi emergenti fino ai simulatori quantistici e alle neuroprotesi: forse non viviamo dentro una simulazione, ma di certo vivremo grazie a una simulazione. O meglio, in virtù delle molte simulazioni che stanno ridisegnando il nostro mondo. Qualcuno l'ha chiamata età dell'oro della simulazione, uno spettro ampio e divisivo di meraviglie e mostruosità. Di più: queste sorprendenti e talvolta arrischiate ingegnerie simulacrali assemblano oggi filosoficamente un nuovo catalogo del reale. Danno vita a un pianeta ricreato e popolato da entità, esperienze ed ecologie generate - a vario titolo e senso - attraverso simulazioni computazionali. Tra inconsuete mimesi e singolari genesi, tra simulazioni e sintesi, è un'improvvisa produzione (sostenibile?) di nuove, strane nature. È un rinnovato modo di essere e di divenire (abitato) del nostro pianeta. Ma che cos'è, oggi, simulazione? Come Alice, per esplorare queste terre incognite abbiamo bisogno di mappe culturali aggiornate. Interpretative e orientative. Curiose e caute insieme. Come quelle fornite in queste cinque lezioni. Con un contributo di Alex Pentland. -
Project management. Un approccio integrato a metodologie e comportamenti
Il Project Management è una disciplina vastissima, arrivata negli anni ad abbracciare contenuti provenienti da svariati ambiti che si sono poi dimostrati rilevanti anche per la buona gestione dei progetti. Il libro distilla i fattori che in questa direzione risultano determinanti, sottolineando l’importanza di integrare gli aspetti metodologici e organizzativi del Project Management. Saper gestire i progetti garantisce alle imprese un importante vantaggio competitivo, poiché la contrazione dei cicli di vita dei prodotti riduce il tempo per rientrare dagli investimenti e questo significa meno tolleranza agli errori. Dalle caratteristiche principali dei progetti all’identificazione dei fattori fondamentali per il loro successo, dal concetto di ciclo di vita ai comportamenti che accompagnano ogni fase, dalla gestione degli stakeholder a quella delle risorse fi siche ed economiche, il libro illustra ogni aspetto, con il ricorso a numerosi esempi e riferimenti a casi concreti. Questa seconda edizione presenta un nuovo e approfondito capitolo sull’approccio Agile, con la descrizione della sua nascita, delle sue diverse applicazioni e di alcune pratiche operative fondamentali. Chiudono la trattazione un focus sulla gestione di ambienti multi-progetto e una checklist per la valutazione della robustezza di un progetto in ogni fase della sua di vita.