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Public leadership. Cinque modi di fare il dirigente pubblico
Se nel dibattito generale i dirigenti pubblici sono spesso considerati più burocrati che leader, nella realtà la pratica di questo mestiere, entusiasmante e difficile, offre ampi spazi per esercitare un’autentica funzione di guida, radicata nelle specificità del settore. La leadership pubblica – da non confondere con quella politica – ha infatti i suoi tratti peculiari, anche rispetto al settore privato, ed è da tempo oggetto di un ambito di studi auto-nomo. Partendo dalla letteratura ma soprattutto dalle evidenze accumulate nella ricerca sul campo, Raffaella Saporito formula una proposta originale, articolata in cinque approcci che in parte descrivono e in parte ispirano la pratica della leadership riferita a una missione pubblica. Con uno stile discorsivo e tutt’altro che accademico e una ricchezza di esempi attinti sia dalla pratica sia – sorprendentemente – dal cinema, il libro si dipana intorno a una lista di domande che ricorda-no quelle che potrebbero sorgere in un’aula di formazione. In questo modo la lettura può seguire anche percorsi autonomi e persona-lizzati, permettendo a ogni dirigente pubblico di cercare le risposte più utili alla sua esperienza concreta. Con il grande pregio di non voler addestrare, quanto piuttosto suscitare riflessioni originali sull’esercizio di una funzione cruciale per assicurare alle istituzioni pubbliche un’azione efficace e democratica. -
Società Benefit. Profili giuridici ed economico-aziendali
Che cosa significa «Società Benefit»? Quali sono le caratteristiche distintive di questa tipologia societaria? E perché un’impresa decide di nascere o diventare benefit? Grazie al contributo di numerosi esperti, il libro – nato dalla collaborazione con AssoBenefit – offre risposte esaustive a questi interrogativi, proponendo un panorama aggiornato e una trattazione articolata del tema, con un’attenzione specifica allo stato dell’arte nel nostro Paese che, già alla fine del 2015, è stato il primo Stato sovrano al mondo a dotarsi di una legislazione specifica per le Società Benefit. Le Società Benefit sono imprese che associano al fine del profitto il perseguimento di uno o più obiettivi di beneficio comune. In questo senso, non solo rappresentano un nuovo modello imprenditoriale ma, in quanto agenti di un cambiamento graduale, contribuiscono anche allo sviluppo sostenibile dei territori in un’accezione più ampia, e si impegnano a misurare e valutare in maniera trasparente il proprio impatto, secondo canoni e criteri elaborati da istituti e centri di ricerca indipendenti. Le scelte in merito alla definizione e al perseguimento del beneficio comune risultano quindi decisive poiché diventano, di fatto, un asset strategico nella vita di tali imprese. Il libro affronta inoltre aspetti specifici come le Società Benefit a partecipazione pubblico-privata e quotate, e la figura professionale del Benefit officer, ovvero il Responsabile di Impatto. -
I fondi pensione nel pubblico impiego. Problematiche e prospettive
Il testo delinea lo stato attuale e il quadro prospettico della previdenza complementare dei lavoratori pubblici, contrattualizzati e non, evidenziando le differenze rispetto al settore dei Fondi pensione rivolti ai lavoratori privati. L'obiettivo è quello di fornire una visione organica della normativa di settore nonché di presentare alcune soluzioni tecniche per l’avvio della previdenza complementare ad adesione collettiva. È il risultato anche dell’esperienza operativa dell'autore che, oltre a contribuire alla nascita e al consolidamento di importanti Fondi di settore, come il Fondo pensione Espero, si è dedicato allo studio delle problematiche specifiche di tutela previdenziale riguardanti le Forze armate e di polizia, caratterizzate da esigenze di salvaguardia differenti rispetto agli altri lavoratori pubblici. Nella difficile scelta di coniugare una trattazione rigorosa con una sistematicità di lettura, il libro si articola su tre livelli. Il primo analizza le caratteristiche generali della previdenza complementare, del TFR/TFS, dell'estensione del meccanismo del silenzio assenso e di altri aspetti specifici. L'autore presenta una visione sistematica dei profili economici, giuridici e fi scali che caratterizzano la materia. Il secondo livello si focalizza sulle peculiarità della previdenza complementare per le Forze armate e di polizia, individuando soluzioni tecniche inerenti l'adesione collettiva ai cosiddetti Fondi pensione aperti. Il terzo livello consiste in un approfondimento risultante dalle testimonianze dei principali attori che operano nell’ambito dei Fondi rivolti ai dipendenti pubblici. Prefazione di Carlo Secchi. -
Investire bene in Italia. Risparmio privato, economia reale e sostenibilità per tornare a crescere
Investire di più e meglio negli asset reali, per perseguire obiettivi di sostenibilità totale e supportare il cambiamento del Paese: questa è la proposta illustrata nel libro. La situazione di crisi del Paese degli ultimi decenni poggia infatti - secondo Scardovi - su una serie di errori che, ben prima dell'arrivo dei «cigni neri», ne hanno determinato l'insostenibilità non solo economica ma anche sociale e ambientale. Nel volume l'autore ne analizza cause e conseguenze, indicando poi possibili soluzioni. Se la sfida è epocale, gli asset a disposizione per vincerla sono importanti. In primis il grande risparmio finanziario privato e le potenzialità dell'economia reale, come le Pmi e le infrastrutture da sviluppare, i centri urbani da rigenerare e i territori turistici da valorizzare. Il modello di cambiamento proposto («capitalismo per tutti») si basa quindi su un approccio di investimento produttivo, più inclusivo e orientato a obiettivi di sostenibilità. Investire di più e meglio ci farà diventare risparmiatori, consumatori, lavoratori e cittadini migliori, ovvero «azionisti» vincenti di un Paese che cambia. Per davvero. -
Le 5 lenti dell'HR. Ripensare la funzione risorse umane per guidare la people transformation
Per troppo tempo abbiamo considerato la Direzione del Personale una funzione laterale, sussidiaria, a disposizione di qualcos’altro o qualcun altro; un ruolo a supporto, per lo più privo di obiettivi realmente misurabili. Poi si è passati a parlare di «HR manager» e ora, con parole ancor più pregnanti, di «Chief People Officer» e «People&Culture Manager». Insieme alla denominazione sono cambiati e si sono molto ampliati anche compiti e responsabilità, non più limitati ad assunzioni e licenziamenti, controllo presenze e cedolini, relazioni sindacali e organizzazione del lavoro. E se in passato la parte non amministrativa delle Risorse Umane pressoché non esisteva, oggi nelle grandi aziende è normale concentrarsi su talent management, employer branding e magari anche wellbeing. Nelle PMI invece, che rappresentano il cuore pulsante del nostro sistema economico e che per rimanere competitive hanno bisogno di persone capaci, parlare di Risorse Umane significa ancora troppo spesso focalizzarsi sulla componente amministrativa e tutt’al più sul recruiting. Chi ha la responsabilità di guidare un’organizzazione ha bisogno delle persone per riuscire a realizzare la strategia e far crescere il business, ma prima ancora ha bisogno di costruire una «strategia per le persone». Il cambiamento da compiere ripensando il ruolo di chi si occupa delle persone è complesso e sfidante e la funzione HR non può più rimanere secondaria. Per diventare protagonista è necessario allora che indossi – una dopo l’altra e spesso insieme – le cinque lenti qui proposte: quella del design per progettare il prodotto migliore per le esigenze delle persone e dell’azienda; quella del marketing per creare esperienze uniche che permettano ai dipendenti non solo di restare ma anche di voler essere i primi testimonial dell’impresa; quella del learning per guidare un processo di apprendimento continuo; quella della technology per investire su digitalizzazione e accessibilità delle informazioni; quella del wellbeing per costruire ambienti lavorativi in cui tutti stiano bene e siano più soddisfatti e quindi più produttivi, trovando una propria dimensione che sia insieme umana e professionale. -
Il taccuino finanziario di Giuseppe Verdi 1888-1894
Fra il 1888 e il 1894 — gli anni di Falstaff — Giuseppe Verdi riportò su un taccuino i rendiconti mensili di entrata e uscita delle proprie finanze che, dopo il suo ritorno in grande stile sulla scena operistica con Otello, si erano fatte particolarmente dinamiche, fra prestiti, investimenti e diritti d'autore. È un oggetto unico ed eccezionale fra i documenti verdiani, lo specchio della modernità di un uomo che ha saputo coniugare l'esercizio artistico con il benessere materiale, la tradizione della borghesia agraria con le nuove prospettiva della finanza, senza mai perdere di vista i bisogni di chi era più svantaggiato. Pagina dopo pagina, gli introiti e le spese scanditi da una implacabile regolarità cominciano a evocare i momenti del mondo di Verdi, la meticolosità nell'annotare i resoconti trimestrali, le sue incertezze nell'acquistare azioni, le fastidiose spese per impreviste questioni legali, la liquidità nelle casse domestiche a Sant'Agata e a Genova, i proventi dell'ultima opera, e il silenzioso acquisto di un terreno a Milano che da lì a pochi anni accoglierà la Casa di riposo per musicisti da lui voluta con tanto accanimento. Quella stessa Casa di riposo, oggi Fondazione Giuseppe Verdi, ha ora acquisito questo prezioso documento, che viene pubblicato qui in riproduzione con trascrizione e un apparato di note, di informazioni e di contributi saggistici per guidare il lettore nel ginepraio delle cifre e delle criptiche annotazioni verdiane, trasformando l'apparente aridità dei numeri nella vitalità dei gesti quotidiani. Prefazione di Roberto Ruozi. -
Euro digitale. Una sfida da vincere nell'interesse di tutti
Nell’area dell’euro il contante rappresenta ancora oggi la modalità più diffusa di pagamento per gli acquisti al dettaglio. Tuttavia, grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia la preferenza dei consumatori verso i pagamenti elettronici è in aumento, soprattutto tra i giovani. Una dinamica a cui la pandemia ha dato ulteriore impulso premiando soluzioni di pagamento contactless. Per questo motivo, da circa due anni la Banca Centrale Europea ha attivato un progetto per emettere una moneta digitale che abbia corso legale. Oltre a rappresentare una strada obbligata per fronteggiare la diffusione incontrollata di Bitcoin e Tether, e per battere sul tempo la Cina e le Big Tech, anch’esse attive nella creazione di monete digitali, l’euro digitale garantirà notevoli benefici ai cittadini europei e all’economia dell’Unione Europea. Tuttavia, per poter rappresentare un mezzo di pagamento interessante per il grande pubblico, l’euro digitale dovrà però conservare alcune caratteristiche del contante: dovrà essere facile e poco costoso da utilizzare, sicuro, efficiente, accessibile anche in modalità offline. Costruire un’infrastruttura tecnologica a prova di riciclaggio e che sia competitiva con gli attuali sistemi bancari è la grande sfida che l’Europa dovrà affrontare nell’immediato futuro. Oltre a descrivere le caratteristiche del nuovo euro digitale, il volume indaga le ricadute della nuova moneta sul funzionamento del mondo finanziario e sui benefici per la vita dei cittadini europei. -
Oltre le colonne d'Ercole. Ripensare le regole della politica monetaria
Per far fronte alla permacrisi in cui il mondo vive a partire dallo scoppio della grande crisi finanziaria del 2008, le banche centrali si sono spinte «oltre le Colonne d’Ercole», abbassando i tassi fin sottozero e comprando grandi quantità di titoli di Stato. Con il suo racconto Bruni prima ci aiuta a ricostruire la grave crisi dell’Eurozona nello scorso decennio, dalla Grecia all’Irlanda, dal Portogallo alla Spagna, fino ovviamente all’Italia e quindi a Cipro. Lo sguardo si concentra poi sul periodo 2014-19 con le sue tensioni commerciali e politiche, una bassa inflazione e poca crescita. Sono gli anni in cui le banche centrali si spingono a solcare acque ignote, fuori dall’ortodossia e senza regole, con politiche ultraespansive basate soprattutto sul Quantitative Easing, che la FED attua dal 2009 al 2014 e la BCE nel quinquennio successivo. E quando le due banche centrali cominciano a frenare l’espansione ecco l’arrivo del cigno nero della pandemia, che le induce a tornare a intensificare quella politica monetaria. Accesa anche dalla guerra ucraina, con l’aumento dei prezzi dell’energia, arriva quindi l’inflazione – stranamente inattesa, forse troppo ricercata per più di un decennio, riconosciuta e affrontata con ritardo, violenza e qualche controversia. Se oggi i banchieri centrali vogliono tornare credibili difensori della stabilità monetaria devono convincerci che un così lungo periodo di sregolatezza non si ripeterà più. Devono «legarsi le mani» e ridarsi delle regole flessibili con cui moderare e abbreviare le manovre dei tassi di interesse e del Quantitative Easing. -
La Groenlandia non era tutta verde. Il cambiamento climatico e le decisioni da prendere
Che cos’è il cambiamento climatico? Come si misura? Come facciamo a sapere che cosa sta davvero accadendo e che cosa potrebbe avvenire in futuro? Quanto siamo sicuri che il cambiamento climatico attuale sia di origine umana? E, soprattutto, che cosa si può fare ora e quali decisioni possiamo prendere? Partendo da leggende e saghe nordiche (dove scopriremo, tra le altre cose, perché la bianchissima Groenlandia porta un nome che in realtà significa «terra verde»), Gianluca Lentini ci invita a intraprendere un vero e proprio viaggio di esplorazione nel cambiamento climatico: un passo alla volta, ci accompagna con le definizioni e i dati necessari, con le leggi e le equazioni della matematica, della fisica e della chimica (sempre raccontate in modo a tutti comprensibile), appassionandoci pagina dopo pagina con storie, fenomeni ed effetti. Approderemo, infine, alle possibili azioni da mettere in atto per mitigarlo e per adattarci. Il libro si chiude con un fondamentale «ripasso contro il negazionismo», perché sono ancora troppi i luoghi comuni che imperano quando si parla di clima e di cambiamento climatico. -
Respirare. Fermiamo insieme l'emergenza climatica
Nel primo libro del sindaco di Londra una guida in sette passi per un'azione decisa contro il cambiamento climatico. -
Parole magiche. Cosa dire per ottenere ciò che vogliamo
Padroneggiare alcune parole può cambiarci la vita. Quasi tutto ciò che facciamo è infatti legato alle parole: le usiamo per convincere gli altri, per comunicare idee e per entrare in contatto con le persone care. È così che i leader guidano, i venditori vendono e i genitori fanno i genitori; è così che gli insegnanti insegnano, i politici governano e i medici spiegano. Anche i nostri pensieri più intimi si basano sul linguaggio. Ma alcune parole hanno un impatto maggiore di altre: sono più efficaci nel cambiare le menti, nel coinvolgere gli ascoltatori e nell’indurre all’azione. Quali sono queste parole magiche e come possiamo sfruttarne il potere? Berger ci introduce alla scienza del linguaggio e al modo in cui possiamo utilizzarlo per motivare, coinvolgere e persuadere. I progressi tecnologici nel machine learning, nella linguistica computazionale e nell’elaborazione del linguaggio naturale, sommati alla digitalizzazione di qualsiasi cosa, dalle lettere di presentazione alle conversazioni, hanno prodotto intuizioni senza precedenti. Imparerete come fanno i venditori a convincere i clienti e gli avvocati le giurie, in che modo i cantastorie catturano l’attenzione degli ascoltatori e gli insegnanti convincono i bambini a dare una mano; com’è possibile per chi eroga servizi aumentare la soddisfazione dei clienti; come fanno i fondatori delle startup a ottenere finanziamenti, i musicisti a comporre brani di successo e gli psicologi a scovare un manoscritto shakespeariano senza aver mai neanche letto l’opera. Questo libro è pensato per chiunque desideri avere un maggiore impatto. Offre un potente kit di strumenti e tecniche in grado di portare a risultati straordinari. Se state cercando di convincere un cliente, motivare un gruppo di lavoro, persuadere un’intera organizzazione a vedere le cose in modo diverso, questo libro vi mostrerà come sfruttare il potere delle parole magiche. -
Il mondo secondo Star Wars. Nuova ediz.
L’umanità si divide in tre tipi di persone: quelli che vanno pazzi per Star Wars, quelli a cui piace e tutti gli altri. Questo libro (proposto ora in una nuova edizione completamente rivista e aggiornata e arricchita da un nuovo Epilogo) si rivolge a tutti e tre i gruppi. Se andate pazzi per Star Wars, se siete certi che sia stato Han Solo a sparare per primo, se sapete che cos’è un parsec, se sapete tutto su Biggs Darklighter, Boba Fett e il generale Hux, è possibile che abbiate voglia di scoprirne di più sulle improbabili origini della serie, sul suo successo totalmente imprevisto e su ciò che essa può realmente insegnare in fatto di padri, libertà e redenzione. Se quei ? lm vi sono soltanto piaciuti, può darsi che vi interessi capire che cosa dicono a proposito del destino, dei viaggi eroici e di come fare la scelta giusta nel momento decisivo. Se invece Star Wars proprio non vi piace e non sapete nulla dell’ammiraglio Ackbar, di Maz Kanata o di Mace Windu, magari sarete curiosi di capire come abbia fatto la saga a diventare un fenomeno culturale di tali proporzioni, quali sono le ragioni della sua incredibile risonanza, come mai abbia ancora una forza d’attrazione tanto duratura e in che modo essa getti un fascio di luce sull’infanzia, sul complicato rapporto tra bene e male, sulle ribellioni, sul cambiamento politico e sulle costituzioni. Con Sunstein scoprirete infatti che Star Wars ha molto da insegnarci anche in materia di diritto costituzionale, economia e rivolte politiche. -
Partita doppia. Le scelte della politica tra riforme ed emergenze
La pandemia ha reso possibile ciò che era impensabile. Due governi, il Conte II e il Draghi, si sono succeduti nella scrittura e nell’implementazione del PNRR, un programma straordinario di investimenti e riforme. Il governo Draghi vi ha inserito alcune riforme fondamentali (PA, giustizia, concorrenza), previste come obiettivi vincolanti del Piano che rappresenta perciò anche – forse soprattutto – un cambiamento strutturale nel modo di funzionare della PA, e come tale è potenzialmente in grado di rilanciare la spesa in investimenti ordinari in un paese che storicamente non sa spendere se non una piccola parte dei fondi per lo sviluppo e la coesione. Ma mentre i due governi si dedicavano alla programmazione di lungo periodo di investimenti e riforme, dovevano nel frattempo gestire politiche economiche emergenziali di ristoro, prima per la pandemia e poi per la crisi dei prezzi del gas. E così negli anni 2020-22 il dibattito politico ha vissuto un paradosso: con il PNRR si annunciavano investimenti di lungo periodo, ma le riforme strutturali venivano accantonate, per via di un’eredità politica che le rimetteva in discussione durante il Conte II e per il veto incrociato dei partiti con il governo Draghi. Il risultato è che le grandi riforme sono rimaste al palo e nemmeno si è proceduto a riformare il reddito di cittadinanza, le pensioni e la contrattazione dei salari. Oggi però le riforme mancate e la tentazione della spesa pubblica corrente possono mettere a rischio il PNRR. L’attuale governo deve perciò concentrarsi sull’eredità del Piano anziché metterne in discussione i presupposti. Pena perdere i finanziamenti. E la faccia con tutta l’Europa. -
Valutazione immobiliare. Metodologie e casi
La valutazione immobiliare è un tema di interesse sia per professionisti che operano nel settore immobiliare, sia per non addetti ai lavori che si trovano a dover stimare il valore di un immobile, cioè a dover attribuire allo stesso un equivalente monetario. Nell'ampiezza del tema, il libro si focalizza sulla stima del Valore di Mercato degli immobili a destinazione commerciale (uffici, retail, logistiche etc.), che rappresentano un'importante asset class a fini di investimento. A una prima parte teorica in cui si affrontano gli ambiti principali della valutazione immobiliare, quali le caratteristiche economiche e i rischi relativi ai beni immobiliari, il quesito estimativo, la struttura di una perizia, l'analisi del mercato, le metodologie di stima di comparazione fisica ed economica e i tassi di capitalizzazione e attualizzazione, segue una serie di casi reali esemplificativi delle problematiche più rilevanti. Particolare attenzione viene dedicata alla metodologia economico-finanziaria e al tema dei tassi immobiliari, che spesso rappresenta una delle aree grigie della prassi applicativa. -
Le comunità energetiche rinnovabili. Modelli, regole, profili applicativi
Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono uno strumento giuridico, tecnico ed economico che consente di condividere virtualmente fra i membri della comunità l’energia prodotta in una certa fascia oraria. L’obiettivo è quello di favorire la produzione e il consumo sul posto di energia pulita, ottenendo un significativo incentivo economico e realizzando finalità sociali. Da molti considerate uno strumento rivoluzionario, che caratterizzerà i prossimi anni di sviluppo sostenibile, per altri sono invece uno strumento suggestivo, ma di difficile implementazione pratica. Le più recenti modifiche normative (che consentono di estenderne il perimetro), nonché gli ingenti finanziamenti PNRR, lasciano comunque intendere che esse saranno lo strumento protagonista della transizione energetica. Il volume, aggiornato alle normative della primavera 2023, offre una ricostruzione multidisciplinare delle comunità energetiche, con una particolare attenzione al quadro giuridico-regolatorio, che parte dalla Direttiva UE 2018/2001 (cd. RED II) e arriva alle normative di dettaglio adottate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA). Pur con un solido inquadramento teorico, rappresenta uno strumento importante e accessibile per tutti coloro che vogliano avvicinarsi in concreto al mondo delle comunità energetiche: cittadini, imprese del settore energetico e amministratori locali. Prefazione di Giuseppe Franco Ferrari. -
Infrastrutture e competitività
Le infrastrutture di trasporto ricoprono un ruolo decisivo nella competitività dei Paesi caratterizzati da economie di mercato. Il loro contributo alla crescita economica, alla ricollocazione delle risorse e delle attività produttive è l'evidenza stessa della loro utilità economica, oltre che sociale. Il potenziamento delle reti infrastrutturali crea condizioni operative migliori per le imprese e per i cittadini, sia favorendo l'abbattimento dei costi di trasporto, sia creando maggiore certezza nei tempi di movimentazione e aumentando, a livello generale, il grado di competitività del sistema economico. Il volume fornisce un contributo riguardo l'analisi del ruolo ricoperto dalle infrastrutture di trasporto nell'economia attuale, con particolare riferimento alla realtà italiana. Nella prima parte del volume si approfondisce il tema dello sviluppo dei sistemi di trasporto per la competitività e si propongono casi concreti di imprese che hanno saputo cogliere le opportunità offerte da efficienti infrastrutture di trasporto, mentre nella seconda parte sono analizzate le problematiche del sistema dei trasporti in Italia. La trattazione è arricchita da una serie di casi concreti inerenti l'impatto economico delle infrastrutture di trasporto, condotti dal Centro di Ricerca sui Trasporti e le Infrastrutture - CRMT dell'Università Carlo Cattaneo. -
Il marketing del foodservice. Le dimensioni competitive nel mercato della ristorazione
Nell'ultimo decennio si è consolidato un progressivo processo di terziarizzazione dell'economia con una forte crescita sia della domanda che dell'offerta di servizi. Ne è scaturita una nuova configurazione dei mercati, caratterizzati da differenti dinamiche di sviluppo e da nuove dimensioni competitive. Fra questi sta assumendo un ruolo rilevante il mercato Foodservice, cioè il mercato dei servizi di ristorazione. Si tratta di un mercato sostenuto e trascinato dall'espansione dei consumi cosiddetti extradomestici, che nei paesi più evoluti rappresentano ormai il 50 per cento dei consumi alimentari complessivi. Più in generale, il settore Foodservice appare un ""laboratorio di ricerca"""" interessante per analizzare in modo articolato i processi di marketing di filiera, nei quali sono coinvolte le imprese di ristorazione, le imprese commerciali della distribuzione moderna e le imprese industriali, generando situazioni competitive orizzontali, trasversali e verticali. In questa prospettiva, il volume può essere di stimolo e di interesse sia per i ricercatori che per il management."" -
Proprietà digitale. Diritti d'autore, nuove tecnologie e digital rights management
Il vertiginoso sviluppo delle tecnologie digitali e delle nuove reti di telecomunicazioni ha messo in crisi, sotto diversi aspetti, il tradizionale rapporto tra creazione e fruizione delle opere d'ingegno. Tra i punti più controversi di un dibattito che ha da tempo superato i confini dell'accademia, c'è senz'altro quello del ruolo e delle funzioni che il diritto d'autore è legittimato a svolgere nel nuovo contesto. Ma tale questione non può essere affrontata adeguatamente senza considerare il singolare intreccio tra diritto e tecnologia che caratterizza ormai molti dei sistemi di distribuzione on-line delle opere d'ingegno. In questo volume a più voci vengono affrontati alcuni dei problemi più scottanti di questa rapida evoluzione, dalla trasformazione del paradigma tradizionale del diritto d'autore ai limiti dell'analisi economica classica in ambiente digitale, dai destini della gestione collettiva dei diritti agli effetti giuridici ed economici dell'adozione dei sistemi di digital rights management. Le misure tecnologiche di protezione e il loro impatto sulla struttura del diritto d'autore costituiscono il filo conduttore delle analisi. -
OCAP. Osservatorio sul cambiamento delle amministrazioni pubbliche (2008). Vol. 2: Lo stato imprenditore tra politica e management. Primo rapporto sui CDA delle public utilities.
Le public utilities sono imprese dal doppio volto. Istituite dai Governi locali per la gestione di servizi di pubblico interesse, esse operano all'interno di ambienti competitivi, caratterizzandosi per un forte ruolo di direzione e controllo da parte del proprietario pubblico. Il processo di rinnovamento avviato negli ultimi anni chiede un significativo ripensamento degli assetti di governo, alla ricerca di un nuovo punto di equilibrio tra politica e management. In questa logica, il Libro Bianco dell'Osservatorio sul Cambiamento delle Amministrazioni Pubbliche della SDA Bocconi si propone di fornire una fotografia della situazione attuale dei Consigli di Amministrazione delle public utilities e di suggerirne auspicabili evoluzioni. L'analisi condotta rivela il fabbisogno di un maggiore orientamento manageriale, ma al contempo di un ruolo più maturo della politica. -
Valorizzare il patrimonio immobiliare nelle amministrazioni pubbliche. Strategie e strumenti di management
Il testo approfondisce gli strumenti - gestionali, economici, finanziari maggiormente utilizzati nella valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, evidenziandone potenzialità e limiti. In particolare, dopo aver esaminato le caratteristiche e le condizioni per effettuare una gestione integrata del proprio patrimonio immobiliare, si propone un modello per l'identificazione delle strategie patrimoniali (valorizzazione, dismissione, sviluppo) e per l'analisi dei diversi strumenti, sia di natura istituzionale (spin-off immobiliare, gestione diretta, global service, società di trasformazione urbana) che di natura finanziaria (fondi comuni di investimento immobiliare ad apporto, cartolarizzazione immobiliare, project finance e leasing per gli investimenti), mettendone in luce le caratteristiche essenziali, i soggetti coinvolti e le fasi procedurali, i profili giuridici e contrattuali, gli impatti sul bilancio pubblico, gli aspetti finanziari. Il testo infine offre un'analisi dei primi casi realizzati in Italia.