Sfoglia il Catalogo feltrinelli004
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6281-6300 di 10000 Articoli:
-
Smarcati. Viaggio ai confini della marca
Un libro dedicato a chi una marca l'ha creata, vista crescere e cambiare. A chi ha affrontato la sfida di portarla al successo. A chi l'ha imitata, acquisita o ereditata. A chi se ne è innamorato e ce l'ha messa tutta per renderla grande. Ma anche a chi ancora pensa che la marca e il marchio siano la stessa cosa. A chi crede che sia solo un nome e un simbolo. A chi è convinto che sia solo una targhetta da attaccare al citofono. Per un giocatore di calcio smarcarsi è una questione di libertà come lo è per un giocatore di basket, di pallavolo o per un ciclista: superare con agilità l'avversario, oltrepassare l'opposizione del muro che si alza, uscire dal gruppo e inseguire il proprio traguardo. Smarcarsi significa non omologarsi a quello che ci circonda, ma occupare gli spazi dove ci sentiamo liberi per cogliere l'opportunità di essere davvero diversi. Ecco allora che Smarcati è il grido silenzioso del marketing indisciplinato, l'appello al rispetto e alla cura di quell'elemento delicato e meraviglioso che è la marca. Per realizzare il libro l'Autore ha incontrato e intervistato 25 professionisti, scelti per l'unicità delle competenze che hanno dimostrato nei loro mestieri: art director, giornalisti, docenti universitari, graphic designer, sociologi, fotografi, imprenditori, experience designer, responsabili marketing, marketing strategist, copywriter, sportivi. -
100 donne contro gli stereotipi per la storia e la filosofia
A spiegare e interpretare il mondo c'è quasi sempre un punto di vista maschile. Eppure le donne esperte sono tante. E possono svecchiare una visione e un linguaggio che, ignorandole, trascura i segni del tempo e disconosce l'apporto delle donne in tutti gli ambiti, dalla scienza alla tecnologia dall'economia alle scienze sociali. Valorizzare il loro lavoro vuol dire avere uno sguardo lungimirante sul futuro, in cui una partecipazione femminile in linea con quella maschile significa più ricchezza per tutti. Questo l'obiettivo del progetto #100esperte, una piattaforma online che raccoglie nomi e CV di esperte da usare come strumento di ricerca di fonti femminili competenti per giornaliste e giornalisti, ma anche come risorsa di voci prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico, dentro e fuori i media. Dopo le esperte di Scienza, Economia e Politica internazionale, la collana editoriale si arricchisce di un nuovo volume: dalla diretta voce delle protagoniste, le storie di vita professionale e privata delle esperte di Storia e Filosofia. -
Speranza e capitale. Un modello per trasformare e innovare il paese
In una fase storica in cui ci troviamo a fare i conti con i lasciti di una crisi sanitaria e umana le cui proporzioni sono state definite «quasi bibliche», ""Speranza e capitale"""" offre un modello generale, fondato su basi macro-economiche ma radicato in osservazioni micro-fondate, per affrontare, con gli strumenti della finanza e dell'economia comportamentale ma anche con un approccio di natura più filosofica, l'agenda di cambiamento e innovazione che, sola, potrà condurre il nostro Paese verso un futuro più prospero. Alla facile ricetta del «più Stato, più debito pubblico e più moneta», Scardovi ne contrappone un'altra, più imprenditoriale e privatistica, basata sulla formula «più mercato, più equity e più valore sostenibile ». La chiave di volta, sostiene l'Autore, può essere rappresentata dall'opportunità di offrire un private equity aperto a tutti, che permetta anche ai cittadini-azionisti di divenire investitori diretti nell'economia reale del Paese - a partire dalle piccole e medie imprese e dalle città -, riallineando il loro interesse economico con il senso civico e l'amore per la Patria. Nel suo modello di «capitalismo per tutte» (dove la declinazione al femminile sottolinea l'importanza della dimensione inclusiva), """"Speranza e capitale"""" presenta un percorso inedito, nel quale la speranza è la ragion d'essere dell'investimento del capitale e non viceversa, nel giusto perseguimento del profitto privato ma in piena coerenza con i più ampi obiettivi di sostenibilità della comunità di riferimento. E con la ferma intenzione di superare una volta per tutte il vecchio trade-off tra shareholder e stakeholder e quello, ancor più anacronistico, tra interesse pubblico e interesse privato. Prefazione di Giovanni Bazoli. Postfazione di Stefano Caselli."" -
Contactless signature experience. Il futuro della relazione con il cliente tra fisico e virtuale
Non il prodotto, non il servizio e neanche la marca o il punto vendita ma la customer experience come insieme di tutti gli elementi citati è sempre di più al centro delle strategie aziendali in ogni settore. Il libro sviluppa il tema della Signature Experience (l'approccio unico e personalizzato che ogni azienda dovrebbe avere rispetto al disegno di tutti i punti di contatto con il cliente, fisici e digitali, dalla fase di considerazione a quella post-vendita) in un contesto post pandemia sempre più contactless e caratterizzato dal cambiamento dei valori di consumo, dal nuovo ruolo della marca, dalla trasformazione del punto vendita tra fisico e digitale e dall'adozione delle tecnologie digitali nella vita sociale e professionale. Il tema è analizzato in relazione a diversi settori: fashion, lusso, design, retail alimentare e non, servizi finanziari. L'opera, dal taglio operativo, è arricchita da numerosi casi di successo. -
Open strategy. Governare il cambiamento dirompente uscendo dalla stanza dei bottoni
Perché alcune delle aziende di maggior successo al mondo riescono ad anticipare il cambiamento dirompente definendo e attuando strategie innovative mentre altre falliscono o arrancano? Non certo perché assumono nuovi CEO o ingaggiano consulenti dalle parcelle d'oro. Il motivo è un altro: queste imprese hanno adottato un modo nuovo di fare strategia. Invece di relegare le decisioni strategiche dentro la stanza dei bottoni, le aprono all'esterno, coinvolgendo gruppi più ampi di stakeholder: dipendenti in prima linea, esperti, fornitori, clienti, imprenditori e persino concorrenti. ""Open strategy"""" disegna una nuova filosofia, introduce alcuni strumenti chiave, fornisce consigli pratici e riporta i casi esemplari di imprese del calibro di Barclays e Adidas per guidare i leader aziendali in questo approccio rivoluzionario alla creazione della strategia. Gli autori, esperti di strategia d'impresa provenienti dal mondo accademico e dalla consulenza manageriale, propongono strumenti specifici per ciascuna delle tre fasi del processo strategico: generazione dell'idea, formulazione del piano e implementazione. La cassetta degli attrezzi con cui aprire la strategia comprende strumenti digitali (tra cui i concorsi di idee) che permettono un'ampia partecipazione, strumenti ibridi analogico-digitali (come la «sfida del concorrente da incubo»), un workshop che gamifica il processo di sviluppo del modello di business e altri strumenti che aiutano le aziende a implementare e sostenere le iniziative di strategia aperta. La strategia aperta vanta già un curriculum strabiliante: da un'indagine svolta presso 200 leader d'impresa è emerso che, sebbene le tecniche di strategia aperta siano state impiegate solo nel 30 per cento delle decisioni strategiche, le iniziative prodotte hanno generato il 50 per cento dei ricavi e dei profitti. Questo libro è una tabella di marcia per tutte le organizzazioni interessate a raggiungere simili traguardi. Prefazione Gary Hamel. Postfazione Gianmario Verona."" -
Dialogo sul lavoro e la felicità
Il lavoro è una via per la felicità o una maledizione a cui è impossibile sottrarsi? Nasce da questa domanda il dialogo tra Paolo Iacci, esperto di risorse umane, e Umberto Galimberti, filosofo, accademico e psicoanalista, su un tema che oggi più che mai tocca ciascuno di noi. Per gli antichi greci il primo passo verso la felicità consisteva nel conoscere la propria natura per poterla realizzare. L’attuale mondo del lavoro – regolato dal mercato e basato su logiche di mera efficienza produttiva – impedisce all’uomo di abbracciare la totalità del processo di produzione di cui è parte e di comprendere la valenza etica del suo impiego. A queste condizioni, il lavoro non può essere un mezzo per realizzare il proprio potenziale e raggiungere la felicità. A partire da richiami letterari e filosofici, la discussione presentata in questo libro non offre facili soluzioni, ma spunti per riflettere sull’attuale sistema di produzione e sugli ostacoli che impediscono all’uomo di realizzare sé stesso ed essere felice. -
La human satisfaction con il metodo ERE. Emozione-Ragione-Etica per le strategie d'impresa, lo sviluppo e il profitto
«Forse in futuro ci sarà un nuovo mestiere che avrà il nome di ascoltatore. Dietro compenso, offrirà ascolto: si andrà dall'ascoltatore perché non c'è quasi più nessuno che sappia ascoltare l'Altro.» (Byung-Chul Han) Parlando di «human satisfaction», nel suo libro precedente Bonferroni proponeva una visione evolutiva del modello incentrato sul consumatore. Ora arricchisce quella visione con il nuovo «metodo ERE», per ascoltare e soddisfare le necessità di clienti e collaboratori, non solo nelle aree Emotiva e Razionale ma anche per la prima volta in quella Etica, oggi sempre più determinante. -
Il divario. I servizi pubblici digitali tra aspettative e realtà
Come immaginate uno Stato digitale? Che aspetto dovrebbe avere? Come dovrebbe funzionare? La maggior parte di noi a queste domande risponde intuitivamente, associando l'idea (e le aspettative) di un servizio pubblico digitale all'esperienza che abbiamo maturato consumando servizi e prodotti tecnologici commerciali. Pretendiamo così amministrazioni digitali che soddisfino sempre le nostre richieste in tempo reale. Vogliamo servizi semplici, a prova di idiota. Esigiamo che siano costruiti su misura per le nostre esigenze oltre che - naturalmente - gratuiti. Rapiti da una retorica trasversale a politica, media e istituzioni, che celebra il fare subito, in modo semplice e a tutti i costi, siamo vittime di un'insoddisfazione costante verso lo Stato digitale. Aumenta così il divario tra le aspettative abbaglianti che le tecnologie private ci regalano e la realtà di un servizio pubblico che, rispetto a quelle, appare inevitabilmente deprimente. Da sola, tuttavia, la transizione digitale non basta a colmare tale divario. Allo Stato occorre recuperare l'idea di complessità, declinando su di essa la propria dimensione digitale. Quella stessa complessità che il digitale ci spinge a trascurare, a fuggire addirittura, va quindi raccontata, difesa, celebrata pubblicamente. Se sapremo evitare di demonizzare le molte complessità delle persone, delle decisioni pubbliche e delle strutture amministrative, recupereremo un rapporto umano e più gratificante con lo Stato digitale del presente e del futuro. -
Fiducia sostantivo plurale. Meritarla, curarla e conservarla
La fiducia è il pavimento che accelera oppure frena tutto quello che sentiamo e facciamo; senza fiducia non potremmo nemmeno alzarci dal letto la mattina e usciremmo con la pistola invece che con lo smartphone. Non tutto ciò che ci circonda e succede può però essere vagliato in modo meticoloso: abbiamo energie e tempo limitati e non ne verremmo a capo. Quanto c'è dunque di oggettivo nel fidarsi e quanto di soggettivo? Perché alcuni di noi si fidano anche in contesti apparentemente minaccianti e altri sviluppano forti diffidenze in situazioni che sembrerebbero prive di rischi? La fiducia è un interruttore che ci porta ad accogliere o rifiutare gli altri e che attiva le relazioni affettive, professionali, personali. Analizzando tre grandi famiglie di oggetti a cui la fiducia può essere applicata - le organizzazioni (e in particolare le istituzioni), il mondo professionale, le persone (gli altri e noi stessi) - gli autori individuano trentuno forme di fiducia e ci forniscono una raccolta di spunti teorici e pratici per esercitarla consapevolmente. La fiducia può essere offerta, negata, richiesta o restituita e dobbiamo decidere se e come fidarci del passato, orientarci nel presente e posizionarci rispetto al futuro. Perché la fiducia ha un valore economico, sociale e temporale inestimabile e senza di essa non possiamo affrontare la complessità del mondo. -
La macchina dell'immaginazione. Come far nascere nuove idee e creare il futuro della vostra azienda
Oggi più che mai abbiamo bisogno di immaginazione: per scovare opportunità inesplorate, ripensare i modelli di business e scoprire nuovi percorsi di crescita. Eppure troppe aziende hanno perso la capacità di immaginare. Ma che cos'è questa misteriosa capacità? Come funziona l'immaginazione? E come possono le organizzazioni mantenerla viva e sfruttarla sistematicamente? Attingendo all'esperienza e alle intuizioni di top manager di diversi settori, così come alle lezioni delle neuroscienze, dell'informatica, della psicologia e della filosofia, Martin Reeves, dell'Henderson Institute del Boston Consulting Group, e Jack Fuller, esperto di neuroscienze, rispondono a queste domande, delineando un processo in sei fasi per far nascere nuove idee e continuare a farle vivere: la seduzione: lasciarsi sorprendere dalle cose insolite e differenti; l'idea: ricombinare e giocare con i nostri modelli mentali per generare nuove idee, concentrandosi su «che cosa potrebbe essere» piuttosto che su «ciò che è»; la collisione: ripensare la nostra idea mettendola a contatto con il mondo reale; la diffusione: comunicare un'idea in evoluzione per creare un'immaginazione collettiva; la nuova normalità: trasformare l'idea sorprendente in una realtà accettata, che non stupisce più; il bis: ripetere il processo, ancora e poi ancora. L'immaginazione è uno degli ingredienti meno compresi ma più cruciali per il successo di un'impresa. È ciò che fa la differenza tra un cambiamento incrementale e quelle svolte decisive e quei cambiamenti di paradigma così essenziali per la trasformazione, specialmente nei momenti di crisi. -
L' alfabeto della rinascita. 26 storie di imprese esemplari
Se nella vita in generale non ci sono garanzie, questo insegnamento vale in modo particolare in una fase di radicale cambiamento come quella che stiamo vivendo e ancor più per le imprese, protagoniste del nostro tessuto economico. L'atteggiamento delle 26 aziende italiane raccontate in questo libro corrisponde alla loro anima, al loro cuore e alla loro testa. E qui sta il punto: riuscire a preservare la ricchezza fragile di un luogo composito come il territorio italiano, affrontando le difficoltà del proprio auto-governo, della responsabilità e della decisione. Dalle storie narrate emergono similitudini e combinazioni inaspettate, nel tempo e nello spazio (date e luoghi di nascita delle aziende si dipanano in un secolo tutto italiano, dal 1921 al 2021), e proprio su di esse poggia il Decalogo dell'Italian Human Design proposto nel libro: sulle risorse di sensibilità e di intelligenza che esistono nelle persone, negli imprenditori e nei loro collaboratori, nelle aziende e nei loro territori. Perché è solo facendo leva su di esse che si può «rigenerare» l'energia relazionale di cui abbiamo bisogno. Ricordando che se c'è un fattore nel quale gli italiani sono imbattibili è l'intensità emotiva. -
Finanziamenti comunitari 2021-2027. Strategie e strumenti per autorità di gestione e beneficiari
La gestione dei fondi comunitari, quale fonte di finanziamento per conseguire obiettivi di sviluppo economico, sociale e ambientale, richiede cultura e sensibilità manageriale dedicata. A questo scopo il libro propone alcuni strumenti finalizzati ad assicurare una programmazione e una progettazione integrata e strategica dei fondi disponibili. Tra di essi: la matrice di finanziabilità, per superare una logica contingente nell'approccio ai fondi comunitari e favorirne un utilizzo integrato con altre fonti di finanziamento, e la buona proposta progettuale che, in un'ottica di project management, consente di organizzare le attività per la richiesta di un finanziamento e disegnare in modo coerente ed efficace lo spirito di intervento del progetto. Il volume propone una mappa aggiornata dei fondi e dei programmi di finanziamento europei e dei rispettivi strumenti attuativi, con un focus sulla politica di coesione e sul programma Horizon Europe. Affronta il tema della programmazione strategica dei fondi, la costruzione della buona proposta progettuale, la corretta ed efficiente gestione per progetti e la gestione finanziaria (rendicontazione) e amministrativa. Un'ultima nota è dedicata al PNRR. Il taglio pratico fa del testo un riferimento per le autorità con competenza di programmazione e attuazione, per le organizzazioni intermedie e i professionisti, e per i beneficiari finali (enti pubblici, imprese, associazioni e organizzazioni del terzo settore). Prefazione di Antonio Bernardo. -
Team management. Creare e gestire team flessibili e resilienti
La collaborazione e il lavoro in team sono punti cardine della vita organizzativa. Gestire un team richiede quindi competenze specifiche, frutto di un processo di apprendimento consapevole basato sull'analisi critica anche di fallimenti organizzativi. Il volume fornisce gli strumenti, la metodologia e i principi guida per supportare chi è coinvolto in un team come membro o come leader. Le questioni principali connesse al team management vengono affrontate seguendo un approccio problem-based, volto a facilitare il raggiungimento degli obiettivi del team. Gli Autori spingono il lettore a riflettere sulle difficoltà che il lavoro team-based pone quotidianamente e mettono in luce come la composizione del team, l'attribuzione delle responsabilità, la risoluzione dei conflitti, la gestione delle decisioni e delle riunioni e le modalità per ottimizzare i processi negoziali siano le basi per costruire un team sinergico. Questa terza edizione approfondisce inoltre vantaggi e sfide relativi alla gestione di team virtuali e geograficamente dispersi. Ogni capitolo è arricchito da interviste a esperti che offrono risposte alle molte domande che i manager devono porsi per gestire un team con intelligenza e senso pratico. -
Real estate infrastructure made in Italy
Prendersi cura, proteggere e riqualificare il Paese è la sfida che accompagnerà l’Italia nei prossimi anni. A quest’impresa l’autore ha dedicato la sua formazione scientifica e la sua carriera professionale. Il libro ne racconta l’esperienza nella realizzazione di progetti immobiliari e infrastrutturali con il desiderio di fornire un supporto a quanti, a diverso titolo, si confrontano con il tema dello sviluppo, offrendo un metodo di analisi e di gestione che abbraccia la complessità di realizzare un prodotto fisico immobiliare o infrastrutturale. Attraverso la presentazione di alcuni progetti, l’autore propone esempi di management nei processi decisionali, di analisi strategiche nella elezione di luoghi di investimento e di scelte di valorizzazione del territorio, di strumenti di valutazione finanziaria e organizzativa. La narrazione si sviluppa dall’analisi del “Territorio Italia”, con le sue singolari, irripetibili caratteristiche strutturali e morfologiche, delinea il metodo utile a sistematizzare il development di settore, descrive alcune esperienze-top dell’autore che, in modo più significativo di altre, hanno realizzato appieno la mission di portare la visione nel progetto che è stato realizzato. -
Volevo solo fare il panettiere
«Io non vedo alcuna differenza di principio tra un prodotto da forno e una stretta di mano. Panzerotti, taralli, friselle e rosette sono questione di mani, e quelle mani appartengono soltanto a un uomo, che nelle sue mani profonde tutta la sua intelligenza, tutto se stesso.» Comincia così Luigi Luini che in queste pagine, per la prima volta, racconta di sé e della sua storica bottega che da decenni sforna cibi dolci e salati, per i quali intere generazioni di milanesi e di turisti provenienti da ogni parte del mondo sono disposti a fare la fila a qualsiasi ora del giorno. Novant'anni di storia che, insieme a tante immagini, recuperano ricordi d'infanzia e vicende familiari, curiosità, aneddoti e scelte alla base di un successo imprenditoriale fatto di tradizione e coraggiosa innovazione. La storia del forno Luini si intreccia con quella del nostro Paese, riattraversando lo Stivale sulle tracce di un nonno materno che, emigrato da Bisceglie, porta con sé il suo paio di baffi, una camicia buona e i segreti di una cucina pugliese destinata a conquistare una città, imponendosi come prodotto locale, fino poi a rimbalzare all'altro capo del mondo in un passaparola globale. -
Export Manager. Guida operativa per crescere nei mercati esteri
Nella complessità dell'attuale contesto economico, l'export rappresenta l'unica strada che consente alle PMI italiane di crescere e prosperare nel medio-lungo periodo. I mercati internazionali in cui esse si muovono sono tuttavia sempre più articolati e competitivi e, a differenza di quelli locali, sono complicati dalla presenza di barriere sociali e relazionali e da peculiarità legate alla gestione delle transazioni e del post-vendita. In tale scenario, l'Export Manager risulta una figura assolutamente centrale per consentire alle imprese di avviare, sviluppare e gestire l'esportazione di beni e servizi e, più generale, di attivare il processo di internazionalizzazione. In quest'ottica, il libro rappresenta un vero e proprio vademecum per una professione in ascesa, i cui compiti e relative attività specifiche sono oggi dettagliatamente definiti dalla norma UNI 11823. Dalla valutazione dell'azienda all'analisi del mercato, dalla definizione della strategia di ingresso nei paesi target al disegno di un modello di business specifico, dalla valutazione alla gestione dei rischi, dalla redazione all'implementazione dell'Export Business Plan fino al monitoraggio dei KPI: per ogni attività gli autori illustrano, in modo estremamente pragmatico e col supporto di casi ed esempi, tanto le competenze tecniche necessarie quanto le capacità manageriali più soft, senza trascurare le implicazioni del processo di digitalizzazione che investe oramai ogni fase di questo poliedrico mestiere. Prefazione di Beniamino Quinteri e Dario Liguti. -
L' impresa moda responsabile. Integrare etica ed estetica nella filiera
Questa edizione contiene dati aggiornati, nuovi casi aziendali, un focus sulla tracciabilità e la trasparenza di filiera e un nuovo capitolo interamente dedicato alla circolarità. L'impatto della pandemia sulle catene del valore del settore è considerato dagli autori come un forte acceleratore del cambiamento, già in atto da anni nelle filiere del settore moda. Nel 2013 «L'impresa moda responsabile» ha raccontato al mercato italiano alcune prime buone pratiche di aziende responsabili: a distanza di quasi un decennio, gli autori condividono il risultato di un attento monitoraggio dell'evoluzione delle catene del valore sostenibili e della rapida trasformazione verso i modelli circolari. Partendo dai rischi del greenwashing, vengono presentati i principi per comunicare la sostenibilità e la circolarità nel settore, con l'obiettivo di informare, educare e costruire fiducia tra tutti gli attori in gioco. Infine l'accento è posto sulle opportunità della sostenibilità e della circolarità per il vero Made in Italy. -
La società semplice. Aspetti civilistici, fiscali e operativi
Gli ultimi anni rivelano crescente attenzione e sensibilità da parte di possessori di beni, siano essi imprese familiari e/o patrimoni finanziari e immobiliari, rispetto a temi di pianificazione, di protezione e di individuazione dello strumento giuridico più idoneo ad esercitare il controllo sul bene posseduto. Quello della società semplice è forse l'esempio più interessante di un modello al quale è stata attribuita, in passato, una valenza del tutto residuale sul piano economico e che invece, recentemente, è oggetto di una progressiva riscoperta quale ""cassaforte"""" di asset rilevanti sotto il profilo quantitativo e/o strategico, prestandosi a soluzioni di flessibilità e compatibilità rispetto alle esigenze di possesso nel tempo dei beni di famiglia. In quest'ambito il libro si propone di esaminare, anche operativamente, tale strumento giuridico, dando conto delle recenti riforme del diritto privato che - direttamente o indirettamente - l'hanno investito, nonché delle sue peculiarità sotto il profilo tributario, come nel caso della nuova disciplina dei dividendi distribuiti alle società semplici. L'alto profilo e la specifica esperienza degli autori, professionisti impegnati da molti anni nel campo della consulenza legale e fiscale, nonché nelle divisioni di wealth management di primarie istituzioni bancarie, rendono il volume di sicuro interesse sia per gli operatori del settore, chiamati a confrontarsi quotidianamente con gli aspetti applicativi dei diversi strumenti di pianificazione patrimoniale, sia per quanti a vario titolo sono interessati ad approfondire, con un taglio pratico, una materia altamente complessa e specialistica."" -
Il potere della crisi. Come tre minacce e la nostra risposta cambieranno il mondo
I conflitti nazionali e internazionali ci espongono, impreparati, a un trittico di crisi incombenti: le emergenze sanitarie globali, un cambiamento climatico devastante e la rivoluzione dell'intelligenza artificiale. Gli americani non riescono a mettersi d'accordo tra loro su nessuna questione politica rilevante, i leader statunitensi e cinesi si comportano come se fossero intrappolati in una nuova Guerra fredda e gli eserciti sono tornati a scontrarsi in Europa. Stiamo così sprecando l'opportunità di fronteggiare le sfide a cui presto nessuno potrà più sfuggire. Nei prossimi anni l'umanità dovrà combattere virus più letali e contagiosi del Covid. L'intensificarsi del cambiamento climatico metterà in fuga decine di milioni di rifugiati e ci costringerà a ripensare i nostri stili di vita. La sfida più pericolosa sarà però quella delle nuove tecnologie, che riplasmeranno l'ordine geopolitico destabilizzando la società più velocemente della nostra capacità di reazione. La buona notizia? Alcuni leader politici, decisori aziendali e cittadini lungimiranti stanno unendo le forze per affrontare queste crisi. La domanda è se riusciranno a lavorare abbastanza bene e velocemente per contenerne le ricadute e, soprattutto, se sapremo usare queste crisi per reinventare il nostro cammino verso un mondo migliore. Tracciando paralleli con strategie di ieri e di oggi, dal Piano Marshall al Green New Deal, Bremmer indica un piano d'azione per sopravvivere e prosperare anche nel XXI secolo. -
Verde, anzi verdissimo. Comunicare la sostenibilità evitando il rischio greenwashing
In un momento in cui di sostenibilità si parla moltissimo è ancor più necessario porre la massima attenzione ai contenuti e alle modalità con cui si comunica. Dagli enfatici slogan ambientalisti alle immagini che evocano valori non rispondenti alla realtà, i rischi della comunicazione della sostenibilità possono essere diversi. Il libro si apre con una riflessione sulla nascita del green marketing per arrivare all'economia circolare e alla green economy, ripercorrendo i principali step del percorso svolto e gli ulteriori segnali che indicano una trasformazione in atto. La seconda parte è dedicata agli stakeholder, diventati oggi più diffidenti. I dipendenti ""pretendono"""" un comportamento sostenibile e chiedono coerenza tra il dichiarato e l'agito; i clienti vogliono conoscere come è stato realizzato un prodotto o un servizio ed esigono maggiori informazioni sull'attività dell'intera filiera; gli investitori chiedono maggior trasparenza in termini di obiettivi e risultati raggiunti. Alla luce di tutto questo, il focus della terza parte è proprio sulla comunicazione della sostenibilità, con gli strumenti e i linguaggi da utilizzare per evitare di essere sospettati di pratiche di greenwashing. Completano il libro 20 interviste ad altrettanti esperti di settori o di ambiti operativi diversi: dalla moda alla finanza, dall'agroalimentare al giornalismo.""