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L' America non è casa
Castillo si muove in un territorio letterario sospeso e affascinante, in cui si intrecciano la saga famigliare, il romanzo d'amore, la storia di due Paesi e della distanza che li divide, e degli uomini e delle donne che tentano di colmarla.rn«Una saga familiare dei primi anni Novanta, tre generazioni di donne, una storia d’amore e una domanda: come ci si può sentire di nuovo a casa?» - Alessandra Muglia, La Letturarn«Affiancate e spaesate sono l'eroine di L'America non è casa, un ottimo romanzo d'esordio» - Tiziana Lo Porto, Il VenerdìrnQuante vite può contenere una sola esistenza? Quando Hero De Vera arriva negli Stati Uniti dalle Filippine, dove è nata e cresciuta, ne ha già attraversate molte: a dispetto del silenzio ostinato, i suoi pollici rotti parlano di un passato tutt'altro che semplice. Il suo mutismo si deve a una lunga abitudine, ma anche alla volontà di concentrarsi sulla costruzione di una nuova vita, nella comunità filippina in California dove è emigrata grazie all'aiuto dei suoi zii, Paz e Pol: anche loro si sono lasciati alle spalle traumi e dolori che ancora li inseguono, con un carico di ricordi, affetti, responsabilità di cui non riescono a liberarsi.rnRoni, la figlia di Paz e Pol, la prima nata «americana», imporrà a tutti con la sua stessa esistenza un confronto con le proprie radici, costringendo i suoi genitori e Hero ad accettare l'identità complessa di una famiglia in bilico tra le promesse del sogno americano e l'irresistibile richiamo della terra d'origine. -
L' attesa
Quanto a lungo può aspettare una madre? Fino a che limite può sostenere il peso di un'assenza, il senso di colpa per i gesti mancati, per le parole non dette, per quello che non ha saputo comprendere in tempo? rnrn«Un inno alla vita declinato nell'amore inesauribile e invincibile, che solo una madre può incarnare, ma che è anche poetica capace di valicare i limiti di genere. Potente, struggente, appassionante, mai banale» - 7, Corriere della SerarnAnne de Quémeneur, vedova Le Floch, scruta l'orizzonte, quel mare che, per un piccolo borgo di pescatori in Bretagna, è l'estremo giudice della vita e della morte, un giudice ancora più minaccioso e spietato in tempi di guerra. Dopo la resa dei tedeschi, nel 1945, non si combatte più, i soldati nemici hanno abbandonato il paese, ma le ferite che hanno lasciato dietro di sé, nelle vite di uomini, donne e bambini, bruciano ancora. Anne ha perso Yvon, suo marito, e ha lottato insieme al figlio Louis, prima per sopravvivere, poi per ricominciare. Con un nuovo matrimonio, più agiato e confortevole del precedente, consacrato dalla nascita di altri figli, Gabriel e Jeanne, adorati. Fino a che, in un giorno d'aprile, Louis scompare senza una parola. Imbarcato, chissà per dove, e per quanto tempo. Anne non smette di guardare la fine del cielo, di sperare, di progettare una festa per il suo ritorno. Mentre ogni giorno si affanna per non far mancare niente al marito Étienne e ai bambini, il suo cuore è lontano, la sua solitudine assoluta, il pensiero costantemente rivolto al figlio perduto. -
Il demonio ha paura della gente allegra. Di don Bosco, di me e dell'educare
Ricostruzione storica, narrazione, reportage. Fabio Geda racconta don Giovanni Bosco intrecciando per la prima volta la sua vicenda umana alla propria di allievo e educatore, e a un viaggio di testimonianza sui luoghi dei nuovi esperimenti di convivenza in Italia.rnrn«Un uomo con un piede nel sogno e uno nella realtà.» È il don Giovanni Bosco da cui prende le mosse la storia raccontata in questo libro: al tempo stesso visionario e pragmatico, convinto che anche un religioso abbia il dovere di dare risposte concrete ai problemi sociali. Il suo messaggio semplice quanto rivoluzionario – allegria, studio e pietà: non serve altro – oggi risuona più forte che mai e dalla Torino dell’Ottocento arriva fino alle strade delle nostre città e ai fronti su cui si gioca il diritto al futuro, dalle periferie ai centri di accoglienza delle nuove migrazioni. Per questo Fabio Geda sceglie di raccontarlo intrecciando per la prima volta la vicenda umana di don Bosco alla propria di allievo e educatore, e a un viaggio di testimonianza sui luoghi dei nuovi esperimenti di convivenza in Italia. Ricostruzione storica, narrazione, reportage: un unico filo luminoso lega le battaglie di don Bosco deciso a conquistare un futuro per i suoi ragazzi, le disavventure di Fabio alle prese con gli adolescenti difficili delle periferie e la sfida di chi a Valdocco come a Catania sperimenta forme più efficaci di integrazione e di educazione. È lo stesso filo che lega la spiritualità e il gioco, la capacità di trovare il centro di noi stessi e quella di prenderci cura del prossimo. Giovanni Bosco, il santo che credeva nell’umanità, parla ancora a una società che ha bisogno di tornare a crederci. -
La chiave di tutto
Un senzatetto, un nero, una spogliarellista: una catena di delitti sinistramente logica. Sembra proprio che il killer che nel giro di poche ore ha disseminato Rimini di cadaveri abbia in mente di «fare pulizia». Ma il vice questore Costanza Confalonieri Bonnet, l'investigatrice più bella mai apparsa in una Questura (calendari compresi), non è convinta, la pista ideologica secondo lei non è quella giusta. Altrimenti perché Vagano, misterioso barbone dal sapore felliniano, si sarebbe preso la briga di ingoiare una chiave prima di morire? Quella, di certo, è la chiave di tutto. Ma cosa apre? Affiancata dalla sua squadra di fedelissimi - l'ispettore latinista Orlando Appicciafuoco, l'assai meno intellettuale vice sovrintendente Emerson Leichen Palmer Balducci e la nerd Cecilia Cortellesi, agente scelto - Costanza indaga, nel panorama un po' magico e un po' inquietante della riviera romagnola d'inverno. -
Quel giorno quell'anno
Incredulità, indignazione, smarrimento, senso di incertezza: più della paura, sono questi sentimenti a lacerare l'anima degli ebrei italiani all'indomani delle leggi razziali. La paura verrà, come verranno gli sguardi girati altrove da parte di troppi concittadini, l'accoglienza generosa di altri, il vuoto crudele della memoria. Temi e stati d'animo che risaltano in due gioielli letterari, i racconti di Antonio Debenedetti ""E fu settembre"""" e """"L'inquilino misterioso"""", in cui sono i dettagli - un passo, uno sguardo, un gesto, un tono - a svelare nella semplicità del quotidiano la profondità della tragedia. Senza retorica, quasi sottovoce, si dipana l'intreccio doloroso di evento storico e umana disperazione, singolo peccato veniale e colpa collettiva. Oggi, queste pagine ci parlano con un'urgenza speciale. Al di là della dimensione poetica - osserva Anna Folli nella postfazione -, il loro valore è quello di una testimonianza: nello spazio universale della letteratura, ci troviamo di fronte alla responsabilità, altrettanto universale, dell'ingiustizia e della sofferenza. Come scrive l'autore stesso: «Le umiliazioni imposte dal Regime fascista e dal razzismo che oggi osa rialzare la testa sono (credo di averlo capito a ottant'anni) una nota ricorrente e segreta in tutta la mia opera. Lo sono certamente in questi due racconti». Con due scritti di Gian Antonio Stella e Anna Folli."" -
Cuore matto. I mantra per una relazione felice
Verità fulminanti, consigli preziosi commenti sinceri: ne abbiamo tutti bisogno, per tracciare la rotta di navigazioni sentimentali complesse. L'amore infatti è sempre lo stesso, da che mondo è mondo, ma i tempi cambiano e con essi le persone e le relazioni: anche le strategie della vita di coppia devono sapersi adattare. Ha ancora senso chiedersi come conquistare un uomo? Forse è più necessario capire qual è quello giusto per noi, come raggiungere l'armonia conciliando le diversità. È davvero utile imparare come tenerselo stretto? A volte è molto meglio disfarsene, ed evitare la tentazione di riprenderselo. Esiste il compagno perfetto? Sì: è semplicemente quello che ha difetti compatibili con i nostri. «Ho tentato di rispondere a tutti gli interrogativi ridimensionando vecchi luoghi comuni e proverbi scaduti, suggerendo rimedi talvolta trasgressivi quali la bugia funzionale o la recita seduttiva. Credo che tutto sia lecito se, trovata la persona giusta, si mira a costruire una relazione stabile.» Così scrive Maria Venturi che in questo libro ci offre il distillato di una saggezza accumulata in anni di posta del cuore e di dialogo con le sue lettrici. Un piccolo vademecum anticrisi, da tenere sempre con sé... contro il logorio della vita sentimentale. -
Il grande inganno di internet. False notizie e veri complotti. Come difendersi?
«Non basta sapere di essere male informati, occorre capire in che modo e perché. E la diagnosi comincia da una domanda: cui prodest? A chi fa comodo lasciarci nell'ignoranza, o indurci in errore?»rnrnCi siamo cascati tutti, nella bufala online, che fosse una storia a sfondo politico o un video di gattini. Ma non è solo colpa nostra: dalle interviste tagliate ad arte ai fotomontaggi, dai codici nascosti ai furti di profilo, fino alle vere e proprie catene di siti create apposta per diffondere disinformazione e lucrare sui nostri peggiori impulsi, gli inganni che riempiono la Rete ormai sono gestiti da professionisti. Per difendercene, dunque, occorre un professionista. Un «debunker», che come un singolare supereroe dei tempi moderni si è scelto la missione di smascherare le false notizie del web e bonificare l'informazione digitale. «Non basta sapere di essere male informati, occorre capire in che modo e perché» scrive David Puente. «E la diagnosi comincia da una domanda: cui prodest? A chi fa comodo lasciarci nell'ignoranza, o indurci in errore?» Da questo primo quesito prende l'avvio un libro che come una storia d'investigazione ci porta nel dietro le quinte delle indagini di un cacciatore di bufale e tra i segreti della manipolazione social. Come si seguono le «briciole» lasciate online dai seminatori di odio per scoprirne l'identità e consegnarli alla polizia? Come si lavora in una rete internazionale di verificatori per proteggere dagli attacchi informatici addirittura l'Unione Europea? E soprattutto, come può ognuno di noi difendersi da chi trama per rubare i nostri dati e trattarci da fessi? -
Il funerale di Lolita
Il funerale di Lolita racconta con stile personalissimo la storia di una traumatica iniziazione sessuale e delle sue irrimediabili conseguenze: il ritratto di una donna interrotta che conquista e commuove per la sua trepida e ancora infantile fragilità.rnrn«Una Lolita affascinante, conturbante quanto quella di Nabokov, alle prese con una sconvolgente resa dei conti con il suo passato.» - rnJorge VolpirnrnrnQuand’è il momento giusto per chiudere i conti con il proprio passato? Di celebrarne, finalmente, il funerale?rnPer Helena quel momento arriva insieme a un messaggio di Rocío, una vecchia compagna di scuola: «Non so nemmeno se sei viva, ma dovevo dirtelo: Roberto è mancato stamattina». Ed è come aprire un vaso di Pandora, da cui si sprigiona lo spettro della relazione, torbida e appassionata, avuta al liceo con il suo professore di lettere, quel Roberto di cui ora, donna di trent’anni e affermata critica enogastronomica, apprende la morte. Tornare nella nativa Alcalá de Henares per partecipare alla cerimonia funebre, incontrare Rocío e la moglie di Roberto, Laura, leggere il proprio diario di allora sarà come compiere un lungo viaggio a ritroso nel tempo. L’uomo che l’ha trasformata in Lolita non può più parlare, ma le persone, i luoghi e le situazioni che riportano a lui sono altrettante tracce che costringono Helena a scendere nel profondo di se stessa, affrontando a mani nude il nodo irrisolto dei propri rimpianti, delle vite mai vissute, e delle nostalgie che non si è mai concessa. -
Verso la bellezza
Perché Antoine Duris, stimato professore di storia dell'arte a Lione ed esperto di Modigliani, si è licenziato dall'oggi al domani, ha chiuso ogni contatto con il mondo e si è candidato come guardiano di sala al Musée d'Orsay? Che cosa nasconde la sua ostinata reticenza? È questo che si chiede Mathilde Mattel, la responsabile delle risorse umane che, tra qualche perplessità, lo ha assunto. Nessuno sembra riuscire nemmeno a intuire che cosa si celi in questo strano personaggio, che contempla per ore il ritratto di Jeanne Hébuterne, la musa di Modigliani dal tragico destino. Nel suo silenzio si annida un segreto terribile, e il volto di una giovane donna, Camille. Per ritornare alla vita dopo averne esplorato gli abissi, Antoine non ha trovato che un rimedio: percorrere la strada lunga e accidentata che conduce alla bellezza. È lì la sua unica possibilità di salvarsi. Un romanzo sul potere dell'arte di agire sulle vite degli uomini, curando le ferite dell'anima e aprendola di nuovo all'amore. -
Il club. Scandali, poteri e abusi al cuore del Nobel
In queste pagine il migliore giornalismo investigativo, ma soprattutto la ricerca della verità si sommano a una straordinaria delicatezza ed empatia nell’accogliere le storie di donne violate che finalmente non si sentono più sole e riescono a rompere il silenzio.rnrnQuando sulla scrivania di una giovane e intraprendente giornalista convergono i nomi di Jean-Claude Arnault, direttore artistico del Forum, il più esclusivo circolo intellettuale di Stoccolma, quello di sua moglie Katarina Frostenson, poetessa e membro dell’Accademia svedese, gli echi del caso Weinstein e l’esplosione del movimento #Metoo, quello che si genera è una vera bomba a orologeria destinata a scompaginare tutto l’assetto della celebrata istituzione che assegna il premio Nobel. L’inchiesta, pubblicata il 21 novembre 2017 dal «Dagens Nyheter», rivela una storia sconvolgente di abusi sessuali perpetrati da Arnault, fondata sulle testimonianze documentate e convergenti di ben diciotto donne. Ma l’indagine rivela anche finanziamenti dell’Accademia alle attività di Arnault e del Forum e fughe di notizie sulle assegnazioni del Nobel. Lo snodo di tutto è l’impassibile Frostenson: l’immagine inquietante della coppia, «lei con i suoi gelidi occhi azzurri e lui in giacca di pelle» fa il giro del mondo. In pochissimo tempo, l’Accademia svedese è in ginocchio, la sua credibilità internazionale distrutta e sospesa l’assegnazione del Nobel per la Letteratura per il 2018. rnIl Club racconta tutto questo e vi intreccia le voci delle donne coinvolte, ricattate in modi più o meno sottili sulla base di uno scambio perverso di prestazioni sessuali con sogni, ambizioni, aspettative legate a un ingresso nel dorato mondo della letteratura e dell’arte. -
Ma tu sei felice?
Tutto comincia con una domanda: Ma tu sei felice? È l'inizio di un dialogo all'apparenza ordinario, quello tra Vincenzo e Saverio, due amici seduti al tavolino di un bar per il classico aperitivo. Vincenzo ha un problema che riguarda suo figlio: un incidente con un compagno di classe, una maestra indelicata, un colloquio imbarazzante. Saverio ha un dilemma più immediato: la sua dieta iperproteica funzionerà davvero? Entrambi sono presi dall'epica di una quotidianità le cui tappe obbligate prevedono di prendersi cura della famiglia, sopravvivere al lavoro, arrivare a fine mese, oltre naturalmente a mentire, tradire, imbrogliare. Vincenzo e Saverio, insomma, sono tutti noi. Nel botta e risposta trascinante che questo romanzo mette in scena, ci appassioniamo ai colpi di teatro delle loro vite, e nelle loro vicissitudini di umanissimi antieroi riconosciamo le nostre. Ma le cose, nella letteratura come nella realtà, non sono mai come sembrano. Federico Baccomo si diverte a ribaltare i luoghi comuni e a giocare con le nostre aspettative di lettori, in un romanzo diverso da ogni altro. Un dialogo perturbante, comico, insensato, commovente: come la vita. Una moderna, irresistibile commedia dell'assurdo. -
Le stelle di Capo Gelsomino
Tre generazioni di donne, unite e divise da nodi di amore e disamore che nella memoria della più giovane sono un dato di fatto, senza tempo e senza spiegazione. Tra Chiara e sua nonna Lulù, ostetrica condotta, l’affetto e la complicità sono cementati dalle lunghe estati passate insieme nella casa vicino al mare, a Capo Gelsomino. Tra Lulù e Marianna, la madre di Chiara, c’è invece solo un muro di silenzi e recriminazioni. Perché? Non sembra esistere risposta. Finché, per ricucire quello strappo, Chiara decide di raccontare la storia della sua famiglia, partendo dalla Sardegna della sua infanzia, uno sfondo vivido come solo certi ricordi felici sanno essere. Ma al cuore della guerra fredda tra Lulù e Marianna scoprirà un segreto capace di deflagrare di vita in vita, cambiando ogni cosa. Con grazia e tenerezza, Elvira Serra dipana in queste pagine il filo rosso con cui ogni madre si lega alla figlia per sempre. Intreccia una narrazione avvincente in cui nulla è ciò che sembra. Ci conduce nella più intima delle esplorazioni e nella più ardita delle avventure: la ricerca delle proprie radici. -
Con l'anima di traverso. La storia di resistenza e libertà di Laura Wronowski
Un viaggio non solo nel passato, ma tra le pieghe della nostra necessaria coscienza civile.rnrnTecla e Laura hanno una cosa in comune: il compleanno. Sono nate entrambe il primo gennaio, ed è proprio quello il giorno in cui si incontrano per caso sulle scale del palazzo in cui entrambe abitano.Qui,però, finiscono le somiglianze perché Tecla ha tredici anni ed è alle prese con la tesina per l'esame di terza media, mentre Laura di anni ne ha novantacinque ed è alle prese solo con i suoi ricordi. Solo? In realtà non è poco, perché quella non è un'anziana signora come tante. È Laura Wronowski, nipote di Giacomo Matteotti, e la sua vicenda personale fa parte di una Storia più grande, che Tecla ancora non conosce: la Resistenza. Laura è una ragazza che si sentiva «nata con l'anima di traverso» e che a diciannove anni imbracciò un fucile per combattere nelle brigate Giustizia e Libertà di Ferruccio Parri, di cui era giovane amica e allieva. Parlando a Tecla della sua vita e dei suoi ideali, le apre un mondo intero fatto di scelte e di pericoli, di marce nel bosco, retate fasciste, bombe su Milano, persone da salvare dai campi di concentramento. E del grande amore per un giovane combattente, da cui la separerà la guerra. Mentre la giovane protagonista ascolta il racconto della sua sorprendente vicina, prende forma in queste pagine il romanzo di un'esistenza speciale, spesa in una battaglia per la libertà e la democrazia che non si è mai interrotta e che prosegue nella forma quotidiana della testimonianza. -
Lucy
Uno straordinario romanzo di formazione, un Giovane Holden al femminile in cui riverberano, splendidamente tratteggiate, tutte le contraddizioni, le fragilità e l'indistinta sensualità di una donna che non è ancora tale.rnrnLettore, stai attento: passando del tempo con Lucy ti emozionerai, ti divertirai e ti sentirai profondamente turbato» – The New York Times Book ReviewrnrnNew York, 1993. Lucy Adler ha diciassette anni, in una città in cui alle leggendarie mille luci fanno da contrappunto degrado, smog, classismo, ipocrisia. Cerca la sua strada, ma la vita non è facile per un'adolescente che gioca a basket meglio dei suoi coetanei maschi, ha come compagne d'avventura due artiste eccentriche e bohémienne, legge Simone de Beauvoir ed è innamorata senza speranza del suo migliore amico. Questo amore inespresso accende nuove domande e aumenta le sue insicurezze: Percy è il classico seduttore sfuggente e superficiale che la fa sentire inadeguata nei suoi maglioni informi e pantaloni unisex. E va ancora peggio quando, per la prima volta, lei decide di vestire i panni di vera donna. Il ritratto di una città e di un'epoca fa da sfondo a uno straordinario romanzo di formazione, un Giovane Holden al femminile in cui riverberano, splendidamente tratteggiate, tutte le contraddizioni, le fragilità e l'indistinta sensualità di una donna che non è ancora tale. -
Piccola filosofia volatile. 22 lezioni di serenità
Gli uccelli possono essere veri e propri maestri di vita. Ci insegnano ad accettare le nostre fragilità, ad apprezzare le buone abitudini, a riscoprire il vero senso della famiglia e a rivalutare la curiosità come forza motrice della creatività.rnrnCi sono molti modi di osservare gli uccelli. Possiamo studiarne i comportamenti o semplicemente ammirarne la bellezza. Ma in realtà, queste preziose creature nascondono molto di più: per noi che conduciamo esistenze stressate all'inseguimento di qualcosa che sembra sempre sfuggirci, gli uccelli possono essere anche veri e propri maestri di vita. Non a caso, nella letteratura e nel mito, il loro ruolo è spesso quello di iniziatori, messaggeri, fonte di saggezza. Le 22 lezioni di serenità di questo piccolo libro, lievi e spontanee come i volatili che le hanno ispirate, ci danno molti spunti per riconsiderare noi stessi, i nostri più intimi bisogni, gli istinti. Possiamo tornare a noi attraverso la natura e i suoi modelli, e trovare i consigli giusti per affrontare le nostre giornate, con i dolori che le destabilizzano o le gioie che, all'improvviso, le illuminano. I piccoli filosofi con le ali ci insegnano ad accettare le nostre fragilità, ad apprezzare le buone abitudini, a riscoprire il vero senso della famiglia e a rivalutare la curiosità come forza motrice della creatività. Non si pongono, loro, come tanta filosofia «umana», il problema della felicità. La vivono. Quando tutto va bene sono felici e basta. Non è forse questa la felicità? -
Perché finisce un amore
Paolo Crepet e Alessandra Arachi scavano nel vissuto dei protagonisti nel tentativo di aiutare loro a capire il significato delle sconfitte e noi tutti a riconoscerci e a ritrovare noi stessi.rnrnCi sono amori che quando finiscono ti scaraventano in un baratro, senza appigli per venirne fuori. Non ti sostengono il conforto degli amici né le spiegazioni che provi a darti. Puoi solo raccogliere ogni briciola di coraggio rimasta e trovare la forza di alzare lo sguardo cercando una luce. Cosa hanno in comune una moglie e un'amante? Un timido ragazzo di provincia e una donna andata in sposa a un generale dalle mille stellette? Sono uomini e donne che hanno sofferto per amore con «storie diverse per gente normale», come avrebbe cantato Fabrizio De André. In queste pagine s'intrecciano i grovigli dolorosi di Paola, Domitilla, Tommaso e Carla: raccolti da Alessandra Arachi e interpretati da Paolo Crepet per scandagliarne la mente e i comportamenti. Un racconto denso e articolato in cui gli autori scelgono di stare dalla parte in ombra dell'amore, quella parte di cui altrimenti finisce per occuparsi solo la cronaca nera. I due autori scavano nel vissuto dei protagonisti nel tentativo di aiutare loro a capire il significato delle sconfitte e noi tutti a riconoscerci e a ritrovare noi stessi. Perché la vita è un lavoro duro, soprattutto quando si cade e quando di mezzo ci sono i nostri sentimenti, la parte più fragile e sconosciuta della nostra anima. -
Aristocrazia 2.0. Una nuova élite per salvare l'Italia
Aristocrazia significa in origine «governo dei migliori» ma nei secoli è passata a indicare il potere dei privilegiati per nascita. L'Italia di oggi soffre di una cronica mancanza di ricambio meritocratico nella sua classe dirigente, imprenditoriale e politica, che la sta condannando al declino. Aristocrazia 2.0 è il progetto possibile di una nuova élite del talento e della competenza che può portare finalmente il nostro Paese fuori dalla palude di impoverimento e decadenza in cui si trova da quarant'anni a questa parte, resa ancora più profonda dalla pandemia di Covid. Per vincere la sfida della rinascita l'Italia deve introdurre la cultura del merito a scapito dei privilegi delle rendite che insieme agli eccessi dell'egualitarismo e alla furbizia anti-regole hanno costituito un blocco che ha frenato finora lo sviluppo e le opportunità. Nel suo nuovo libro Roger Abravanel analizza i vizi del sistema economico e sociale nazionale e ricostruisce i passaggi della storia imprenditoriale italiana degli ultimi decenni, spiegando perché abbiamo accumulato un ritardo non solo economico ma di pensiero rispetto ai Paesi leader in Occidente e nel mondo asiatico. Per salvare un'economia che negli ultimi trent'anni ha perso 32 punti di Pil, sarà necessario mettere in moto un nuovo capitalismo, con al centro una fucina di idee nelle università d'eccellenza, e un riequilibrio dei poteri pubblici a partire da quello giudiziario. Un'analisi spietata che avanza proposte concrete per una svolta non più rimandabile. -
Lezioni cinesi. Come l'Europa può uscire dalla crisi
Da una parte la Cina, stella dell'economia e dell'innovazione globale, ma anche della diminuzione dei poveri e dell'aumento della speranza di vita. Dall'altra l'Italia, agli ultimi posti per crescita tra i Paesi di un'Europa che sembra aver perso fiducia in se stessa. Come siamo arrivati a questo punto? Per capirlo e trovare una via d'uscita occorre studiare il miracolo dell'Impero di Mezzo e interrogarsi su come una società che non ha elezioni politiche abbia sviluppato strumenti di apprendimento collettivo straordinariamente efficaci che le consentono di adattarsi meglio a una rivoluzione tecnologica che sta cambiando ogni cosa. Le ""Lezioni cinesi"""" sono quelle di brand globali come Alibaba, ma anche di aziende molto piccole come Iflytek, che cercano per prime di piegare le tecnologie alla vita quotidiana delle persone: degli anziani nelle università della terza età o dei contadini che usano droni per coltivare e vendere fragole. Tutti protagonisti di un grande balzo che non si può comprendere appieno senza analizzare la strana modernità di un'ideologia e di un Partito considerati superati, ma anche l'antica eredità filosofica di Confucio. In un viaggio sorprendente tra i fantasmi delle democrazie liberali e le avanguardie dell'Oriente, Francesco Grillo ci porta a conoscere imprenditori visionari, capi politici e intellettuali, contraddizioni e limiti di un modello, città fantastiche e sistemi d'istruzione, per scoprire le idee che servono all'Occidente per scuotersi da un torpore che lo accompagna da quando ebbe l'illusione, nel 1989, di aver «vinto tutto»."" -
I sentieri per la libertà. Itinerari per conoscere le montagne della seconda guerra mondiale e della Resistenza
Un'opera per ripercorrere vicende e luoghi della Resistenza. Curate dal Club Alpino Italiano e dotate di un ricco corredo iconografico, 30 proposte di itinerari su Alpi e Appennini, dove è stata scritta una pagina fondamentale della storia italiana nel percorso verso la libertà. -
Hiro delle scimmie
Solo quando ti trovi dall'altra parte del mondo, Hiro, nella giungla, inseguito, tu che nel sangue hai il Giappone e hai studiato la vita delle scimmie, solo allora cominci a capire cosa si nasconde nel cuore di ogni telefonino: un grido d'aiuto. Solo che a gridare, adesso, da laggiù, non ti sente nessuno. Età di lettura: da 8 anni.