Sfoglia il Catalogo feltrinelli006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3441-3460 di 10000 Articoli:
-
Cuore di lupo
Huan è un cucciolo di lupo, e non un cucciolo qualsiasi: nonostante il suo aspetto un po' bizzarro, con quelle orecchie troppo lunghe e il muso troppo corto, sa di essere nato per diventare capobranco, come suo padre. Ma quando le fiamme di un incendio si portano via la sua famiglia, deve cavarsela da solo. Proprio nel momento del massimo pericolo, a salvargli la vita è un misterioso esemplare di un'altra specie: è femmina, priva di pelo, sposta gli oggetti usando strani artigli e cammina su due zampe soltanto. Nessuno dei suoi simili, da quelle parti, ha mai visto una ragazzina. Tuttavia, in quella strana creatura Huan intravede qualcosa che gli è molto familiare, una solitudine che viene da dentro, una sottile estraneità. Il sentimento di chi è nato per cambiare qualcosa nel mondo che lo circonda. Per un po' i due vivono insieme, ma quando si imbattono nel Branco della Rupe Nera, Huan deve tornare con la propria specie: non solo per salvare la vita alla sua nuova amica, ma anche perché così vuole la natura. Gli uomini con gli uomini. I lupi con i lupi. Nei mesi che seguono, il cucciolo affronta le prove e gli scontri necessari per crescere e diventare il migliore tra i suoi simili, ma non riesce a dimenticare la ragazzina. Le specie a cui appartengono sono nemiche, ormai lo ha capito, eppure tra loro due si è forgiato un legame troppo forte e vero per potersi spezzare. Tra battaglie con i branchi rivali e lotte per il potere, tradimenti e amicizie, morte e redenzione, si dipana in queste pagine una delle storie più antiche del mondo: l'alba dell'alleanza tra gli esseri umani e i cani. Un'epica potente; la storia di un amore che si fa scelta, evoluzione e destino. -
È quando sogni
Dalle carte di Walter Bonatti riemerge una singolare raccolta di citazioni da lui trascritte nel corso di una vita, riguardanti i temi che più gli stavano a cuore: l’avventura, la natura, la montagna, la dignità, la forza, l’amarezza, la solitudine… Perle estratte dai propri libri e da quelli degli autori più amati (e non solo), frasi colte al volo, descrizioni piene di poesia: gli spunti e le suggestioni che hanno ispirato la vita e la scrittura del grande alpinista. È quando sogni disegna un viaggio dentro lo studio e la biblioteca di Bonatti, alla scoperta di chi e che cosa seppe emozionarlo. Riusciamo così a intravedere il suo laboratorio, ma anche qualcosa di più, perché in filigrana vi si leggono scorci di intimità, quasi un richiamo a quel diario che Bonatti non tenne mai. I mille brani qui selezionati sono organizzati in un “dizionario” che alterna le parole di Bonatti e quelle degli altri autori. Ne risulta un dialogo a distanza, in cui frammenti che appartengono a personaggi e storie differenti si inanellano nel racconto di un’unica, straordinaria avventura del corpo e della mente. -
Sulla roccia. La mia montagna di parete in parete
Anna Fleming comincia ad arrampicare nel 2008, diciottenne, sui muri di una chiesa sconsacrata di Edimburgo. La parete indoor trasforma il suo corpo in una rete di muscoli, membra, sensi, nervi, cellule e neuroni; un «essere attivo, capace di pensare e di sentire». Ma è soltanto con la scoperta della roccia che il climbing assume per lei una dimensione esaustiva che la mette in piena comunicazione con il proprio sé e con la natura che la circonda. Da principiante terrorizzata a fortissima prima di cordata, la sua storia ci accompagna, parete dopo parete, nella scoperta della consistenza e della «personalità» delle diverse formazioni geologiche: dal gritstone del Peak District e dello Yorkshire al basalto e al gabbro dell'isola di Skye, dall'ardesia del Galles del Nord all'arenaria della Scozia più impervia. Ogni paesaggio, e ogni tipo di roccia, rivela sfide e piaceri unici: il viaggio di Anna è un percorso di formazione, di affinamento delle sue capacità, alla ricerca del senso autentico che si manifesta nell'immersione nella grandiosità della natura. ""Sulla roccia"""" è ben più che un libro epico sull'arrampicare. Al racconto «sportivo» dei successi, dei pericoli, delle difficoltà e degli incidenti che fanno parte dell'esperienza di ogni climber, Anna Fleming affianca un punto di vista, un sentimento tutto femminile che ci porta dentro la «rivoluzione» rappresentata dalle donne, con il loro stile e le loro qualità specifiche, in un mondo tradizionalmente declinato al maschile. Lo slancio poetico della sua scrittura ci restituisce con intensità l'esperienza totale dell'essere a tu per tu con una dimensione infinitamente più antica e più vasta dei muscoli e della mente che tentano di dominarla."" -
Volodymyr Zelensky. Nella mente di un eroe
Dalle 6 del mattino del 24 febbraio l'immagine del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky è indissolubilmente legata ai suoi pantaloni kaki, alla maglietta militare, alla faccia mal rasata esibita in video dalla sua residenza di Bankova, a Kyïv, da dove non si è mosso dal giorno in cui l'esercito russo ha varcato i confini della sua Ucraina, additandolo come l'«obiettivo numero uno» e trasformandolo nel capo militare di un Paese in guerra. Zelensky ha incitato i suoi cittadini con parole roventi: «Putin ha dichiarato guerra all'Ucraina e a tutto il mondo democratico. Vuole distruggere il mio Stato, il nostro Stato, tutto ciò che abbiamo costruito, tutto ciò per cui viviamo. Mi rivolgo agli ucraini e in particolare ai soldati: siete coraggiosi, indistruttibili, siete ucraini». E così Zelensky è diventato l'incarnazione dell'eroismo e della resistenza di un popolo intero, che combatte una battaglia tra la vita e la morte per la propria libertà. Dall'inizio delle ostilità Zelensky si è allontanato da Kyïv una sola volta: per andare a Buca, e i suoi orrori lo hanno invecchiato di vent'anni. Il comico che ha conquistato la celebrità nelle vesti di Vasilij Goloborod'ko, il professore di storia che è diventato presidente nella serie Servant of the People, ha sulle proprie spalle l'esito di una partita sanguinosa e decisiva, e ne sente tutto il peso. Per drammatica ironia della sorte, lui che aveva fatto ridere fino alle lacrime i suoi compatrioti si trova a essere protagonista dell'unica scena della serie che non era ancora stata girata: la guerra in cui è stato trascinato da Putin. Soltanto che ora è tutto terribilmente reale. In Volodymyr Zelensky. Nella mente di un eroe, Régis Genté e Stéphane Siohan, giornalisti con una profondissima conoscenza del territorio e attualmente impegnati come corrispondenti dalla guerra in corso, ci raccontano la parabola di quest'uomo così fuori dal comune: nel suo finale si scrive il destino dell'Ucraina, dell'Europa, di tutti noi. -
Un' Italia da vignetta
Dalla prima caricatura del re Vittorio Emanuele III, disegnata a cinque anni di età, ai ritratti satirici dei governanti di oggi. Le vignette di Emilio Giannelli raccontano ogni giorno lo spirito e il costume degli italiani, della loro classe politica, il populismo, la crisi dei partiti: sempre con la chiave dell'ironia, del sarcasmo, della battuta fulminante e di quel mondo visto con l'occhio della gente comune. Questo libro raccoglie i disegni più belli e recenti, con molti inediti, di una carriera iniziata al «Travaso» prima di conoscere Forattini che lo portò a «Repubblica» e di passare poi al «Corriere della Sera», con cui collabora da oltre trent'anni. E per la prima volta il grande caricaturista, senese della Contrada del Drago, racconta anche sé stesso e come sono nate le sue vignette e i suoi personaggi, gli incontri, il carattere, i piccoli segreti, i colpi messi a segno e i tentativi di censura nell'arco di una vita, passando dal Quirinale a Palazzo Chigi, dal Parlamento ai grandi fatti di cronaca. Grazie alla penna complice e brillante di Paolo Conti, Giannelli ripercorre un pezzo di storia del Paese tra satira e cronaca, costume, giornalismo e politica. Prefazione di Luciano Fontana. -
Fate i cattivi
Il protagonista di questa storia è un bambino di nome Filippo. Un ragazzino così povero, ma così povero che per risparmiare tutti lo chiamano semplicemente Pippo. Alle soglie dell’ennesimo Natale in cui si prevedono pochi regali, lui e i suoi fratelli, Peppe, Ciccio e Carletto, studiano un piano perfetto. Uno stratagemma ingegnoso per riuscire ad accaparrarsi una montagna di carbone da vendere al mercato per diventare miliardari: fare i cattivi. «Sì, ma attenti! Non basterà certo una cattiveria da niente! Bisogna essere cattivissimi! E sarà pure divertente, mi sa.» Una favola di Natale che con sensibilità e leggerezza svela le nostre contraddizioni, stupisce, diverte e ci regala un lieto fine che scalda il cuore. -
La casa del padre
La casa del padre nasce da una pagina bianca. Quella su cui è arenato Ismael, scrittore di successo che non riesce più a trovare ispirazione. All’impasse creativa si aggiungono i fantasmi ridestati dalla convivenza con il padre: Ismael è costretto a entrare, recalcitrante, in un regno popolato da silenzi che riprendono voce, gli scavano dentro, come quegli spari in montagna che continua a sentire nella testa. Atti mancati, bugie gravide di conseguenze come nuvole nere che nessun vento disperde. A fianco di Ismael, paziente, servizievole, c’è sempre stata Jasone. Jasone così attenta, così brava a rivedere i suoi testi, sempre al suo fianco. Ma, ultimamente, nei suoi occhi si è accesa una luce diversa, ha sempre qualcosa da fare, qualche posto in cui andare, si muove nello spazio come se custodisse un segreto. È Jauregi, l’editore del marito e suo vecchio compagno di università, che ha fatto scoccare la scintilla, risvegliando una donna che sembrava sepolta, superata. E poi c’è Libe, la sua amica per la pelle: a differenza del fratello Ismael, è stata in prima fila nella militanza politica. Sembra guardare tutti dall’alto del suo ardimento, della sua coerenza, dell’impegno. Mentre Ismael osservava, da lontano, lei era dentro il conflitto basco. Ora è a Berlino, e convive con Kristin, sembra ancora sicura di sé, ma il ritorno alla casa del padre riaccende in lei paure che non sapeva nemmeno di provare. Karmele Jaio ci porta al cuore di un altro conflitto, antichissimo, sociale, esistenziale. Quello fra l’uomo e la donna, fra i ruoli, le posizioni, le reciprocità. Indaga sull’incapacità di mettersi l’uno nei panni dell’altra, e sulla meraviglia che accade quando i segreti uniscono, invece di dividere. -
Il desiderio di volare. Dedalo, Icaro e il terribile Minotauro
Margherita è una maestra mitica. Talmente speciale che i suoi allievi dicono abbia dei superpoteri. Presta attenzione a ciascuno di loro, nessuno escluso, ed è riuscita a far costruire una biblioteca con il tetto di vetro, da cui scrutare il cielo! Soprattutto, a Margherita piace raccontare tantissimi miti, i preferiti dei suoi studenti. Come quello del leggendario re di Creta, Minosse, circondato da sfarzo e bellezza. Del suo mostruoso segreto, l’esistenza del Minotauro, e dell’intervento di Dedalo, il migliore architetto di tutta la Grecia, per costruire un imponente labirinto in cui nasconderlo. Dell’indicibile sacrificio al quale riuscirà a scampare solo l’eroico Teseo con l’aiuto di Arianna. Di una tremenda vendetta e del destino di Icaro. -
Il miglior nemico di Roma. Storia dei Goti: rivali e alleati dell'Impero
Siamo abituati a leggere la storia dalla parte di Roma; qui per la prima volta il punto di vista è quello del popolo barbaro: dei suoi costumi, delle sue leggende, della sua cultura. Una storia affollata di protagonisti indimenticabili, dal «Piccolo lupo» che convertì i Goti al Cristianesimo, a Fritigern, prima alleato e poi nemesi dei Romani a Adrianopoli, per arrivare al loro grande capo, Alarico, che li porterà quasi per sbaglio a saccheggiare Roma. Quarant’anni di migrazioni all’interno dell’Impero trasformeranno i Goti: sempre sul filo del rasoio, finiranno per assomigliare ai loro vicini Romani, sviluppando al contempo una nuova civiltà romano-germanica. Un destino di grandezza sembra attenderli, ma un nuovo popolo si affaccerà alla storia con prepotenza per contenderne lo scettro. -
Alpini. Trincee, dolori e grandi gesta
La storia degli alpini comincia ufficialmente in una data precisa: il 15 ottobre 1872, con il decreto di costituzione firmato a Napoli dal re Vittorio Emanuele II. Ma è all’iniziativa di altri due personaggi che si deve il traguardo: il capitano di fanteria Giuseppe Perrucchetti e il ministro della Guerra Cesare Ricotti Magnani. Celebrati per le imprese militari come per l’impegno al fianco della comunità, amati per lo spirito di sacrificio come per l’inconfondibile penna sul cappello, gli alpini rappresentano un pezzo fondamentale dell’identità italiana. Il loro mito si diffonde con la Grande Guerra, consolidando nell’opinione pubblica alcuni dei tratti distintivi del corpo – resistenza di fronte alle difficoltà, tenacia, senso del dovere – e continua, con orgoglio, ancora oggi. Attraverso le grandi firme del «Corriere della Sera» e le voci di membri del corpo alpino, che in pace e in guerra si sono distinti e che a queste pagine consegnano la propria testimonianza, Alpini ripercorre una storia di cui, centocinquant’anni dopo, non si può che andare fieri. -
La ragazza perfetta
Cosa può spingere una donna di quarantasei anni a togliersi la vita, quando ha ottenuto tutto quello cui poteva aspirare? Una brillante carriera nel mondo della matematica, indicata dal padre e abbracciata con successo; un marito affettuoso che questo mondo condivide; un figlio prodigioso con cui scoprire la forma più profonda d’amore. Perché proprio lei, Adèle, che rifulgeva circonfusa di luce, stimata, adorata, rispettata persino su un terreno, quello scientifico, tradizionalmente dominato dagli uomini, ha deciso di spegnere la sua stella per sempre? Sembrava avere tutto, e invece, evidentemente, non aveva niente, niente che le rendesse almeno sopportabile la permanenza sulla terra. Con queste domande che le affollano la testa, Rachel ripercorre i momenti di un’amicizia totale, assoluta, che la lega a Adèle dall’adolescenza e si è sviluppata nel segno della contraddizione tra due ambienti sociali e due visioni del mondo: quella dei Deville, letterati di rango, che crescono Rachel a pane e Proust, e quella dei Prinker, di estrazione più modesta, nella cui casa la scienza impera con la pervasività quasi fanatica di un culto. La scelta di un indirizzo scolastico non è dunque banale: è una presa di posizione, una filosofia di vita, la premessa inderogabile per un futuro riconoscimento. Mentre Adèle eccelle, Rachel prova a inseguirla, fallisce, sceglie il silenzio. Esita, finché sarà il suo talento a scegliere per lei. La ragazza perfetta di Nathalie Azoulai è il romanzo di una doppia formazione, in cui rivalità e intima fusione si alternano in un corpo a corpo insieme tenero e violento. Due menti eccellenti e due sensibilità finissime si fronteggiano e si compenetrano, nell’aspra lotta che ogni donna affronta quando cerca il suo posto nel mondo. Soprattutto se è una donna eccezionale. -
Shackleton. Una biografia
Nel 1915 il tentativo di Ernest Shackleton di attraversare il continente antartico fallì prima di cominciare: la sua nave, Endurance, finì intrappolata tra i ghiacci del Polo Sud, i suoi uomini furono costretti a combattere una strenua battaglia tra la vita e la morte in uno dei luoghi più inospitali del pianeta, lontanissimi da ogni possibilità di soccorso. La sopravvivenza in condizioni proibitive e il salvataggio finale saranno ricordati come una delle imprese più epiche e inimmaginabili mai realizzate, e Shackleton guadagnò una fama più duratura di quella che gli avrebbe consegnato l’effettiva conquista dell’Antartide. L’aura mitica che circonda quella sfortunata spedizione non ha mai smesso di essere d’ispirazione, per esploratori che ne hanno ricalcato le orme e narratori che l’hanno ricordata in tutte le forme: Ranulph Fiennes ne offre qui un racconto da un punto di vista personalissimo e privilegiato, data la sua esperienza diretta in inferni simili: «nessuno dei biografi di Shackleton ha mai trascinato una slitta stracolma tra i pendii costellati di crepacci del ghiacciaio Beard - more, né attraversato distese glaciali ignote all’uomo, né marciato con i piedi in cancrena per migliaia di chilometri, a enorme distanza dal mondo civilizzato». -
Le monetine di Roosevelt. Una storia dell'umanità attraverso i vaccini
Pochi ricordano che l'uomo ebbe la meglio sull'epidemia di poliomielite anche grazie a un appello a donare pochi spiccioli, rivolto agli americani dal presidente Roosevelt. Lui stesso era costretto da quel male su una sedia a rotelle e la sottoscrizione, finanziando il vaccino antipolio, contribuì a una svolta nella storia della medicina. Ma non è l'unico virus che è stato arginato per merito di un vaccino, basti pensare al vaiolo e alla prima vaccinazione di massa imposta da Napoleone alle sue truppe. O agli studi di Pasteur sulla rabbia e ai vaccini contro tetano e difterite che seguivano la geniale intuizione di Edward Jenner di inoculare una piccola quantità di agente infettivo per conferire l'immunità. Molti dei pionieri della vaccinazione sono stati osteggiati o costretti a emigrare, per essere riabilitati solo in seguito. E pochi si soffermano su coloro che si sottoposero per primi al vaccino in assenza di garanzie sulla sua sicurezza ed efficacia. Ognuna delle vicende dimenticate che Giuseppe Remuzzi ricostruisce è stata un passo da gigante non solo per la sanità ma per la stessa evoluzione della specie. E senza quelle storie di fallimenti e successi non sarebbe stato possibile arrivare oggi in tempo record alla nuova frontiera del vaccino a mRNA contro il Covid-19 e le sue varianti con cui ancora ci confrontiamo. -
Il telaio magico. Brevi lezioni sul cervello
Nel grande affresco della Cappella Sistina dipinto da Michelangelo si trovano immagini che richiamano dettagli anatomici del corpo umano e in particolare del cervello. E proprio dalla possibile lettura di quei disegni del grande artista rinascimentale ha inizio il viaggio che compie Giulio Maira alla scoperta della bellezza di quel telaio magico che ci rende unici e diversi da tutti gli altri esseri viventi: un organo che non è sede solo dell’intelligenza ma dei nostri sensi e delle emozioni più profonde. Grazie alla sua lunga attività come neurochirurgo, l’autore ha studiato dall’interno misteri e meccanismi del funzionamento della «macchina più complessa dell’universo». E ci accompagna ora in quest’indagine che spazia dai sentimenti all’intelligenza artificiale, dalla percezione del bello alla felicità, dai neurotrasmettitori alla coscienza, dalla vita alla morte. -
Il gioco
Quando Rossella Catrambone, studentessa modello, scompare, è inevitabile che i sospetti si appuntino sui due ripetenti bulli dell’ultimo banco: Mansur detto Momo, italiano di seconda generazione, e Francesca, colonna dell’estrema destra del quartiere periferico di Torre Bruciata. I sospetti della polizia, si intende, ma non quelli del loro professore di lettere, Paolo Romano, che decide di aiutarli a scoprire la verità (e a restare fuori dalla galera). Ma i giorni passano, la ragazza non ricompare e si accumulano indizi inquietanti quanto stranamente letterari: una pista porta a Edgar Allan Poe, una a Giordano Bruno, una ai surrealisti... intanto, il professor Pastore, il complottista della scuola, è convinto che la chiave di tutto sia nascosta nei sotterranei del Vaticano e, quel che è peggio, lo dice in televisione. È solo l’inizio di una pericolosa caccia al tesoro a cui i tre saranno costretti a giocare in compagnia di strani alleati: una preside favorevole alle droghe sintetiche e un bibliotecario ex criminale. Li salveranno i libri, o sono proprio le parole a uccidere? Un giallo, un complotto, una commedia dal ritmo incalzante, un percorso scanzonato ma ricco di cultura tra le pagine, il pensiero e gli autori di un secolo di letteratura: questo romanzo multiforme è in se stesso un gioco. Libero, appassionato e imprevedibile, perché i libri non finiscono mai di sorprendere. -
Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato
Come in un vero e proprio «diario ritrovato» Vincent van Gogh ci racconta, giorno per giorno, le ultime settimane della sua vita trascorse nel villaggio di Auvers-sur-Oise, a nord di Parigi. Un’autobiografia ideale e poetica, fatta anche di tanti ricordi, in cui Marco Goldin presta le sue parole al grande pittore olandese, con un passo narrativo coinvolgente e sempre fedele alle fonti storiche e all’epistolario. La scena si apre il 15 maggio 1890, quando Van Gogh lascia ancora fresco sul cavalletto l’ultimo quadro a Saint-Rémy, in Provenza, prima di andare a Parigi dal fratello Theo. E prima di prendere il suo ultimo treno per Auvers. Da lì in avanti il racconto si snoda avvincente, tra le strade strette di quel villaggio, la casa del dottor Gachet, le distese di erba medica su cui galleggia il rosso dei papaveri, il fiume che scorre lento, la chiesa con un cielo smaltato di azzurro come una vetrata gotica. E infine i campi di grano come un appuntamento con il destino. Van Gogh in mezzo al giallo di quel mare, con le presenze evocate non solo di Theo ma anche di molti altri personaggi. Un romanzo struggente e stretto alla vita fino al limite estremo. -
La vita in tasca
Mattia vive a Milano con la madre, divorziata. Non va bene a scuola e ha smesso di impegnarsi, anche perché è entrato in un brutto giro: Jonathan, uno dei suoi compagni meno raccomandabili, lo ha preso sotto la sua ala protettiva e Mattia non è più una vittima di bullismo ma in compenso rischia di perdersi. Anche Malik vive con la madre, vedova, in Ghana. Lui a scuola ha tutti dieci e un talento per la matematica. Anche per questo è stato deciso che emigrerà dallo zio Zuri a Nizza: in Europa avrà un futuro migliore. Mattia e Malik, con i loro tredici anni diversamente problematici, hanno entrambi un viaggio da affrontare: per Malik è un pericoloso tragitto attraverso il deserto e poi per mare, accompagnato dai trafficanti di uomini. Per Mattia è un percorso incerto che deve portarlo a trovare un suo posto nel gruppo dei coetanei, una sua più precisa e vincente identità. Ai due ragazzi, con le loro ambizioni e paure, con le vittorie e le ribellioni della loro età, la vita ha riservato opportunità e sfide molto diverse. -
Una giornata particolare
Cosa provava Cristoforo Colombo il giorno in cui partì per andare oltre l’orizzonte? Cosa significava per Dante intraprendere un incredibile viaggio all’Inferno? Quando Spartaco decise di spezzare le catene che lo tenevano prigioniero? In quale modo San Francesco riuscì a convincere il Papa che non avrebbe distrutto ma salvato la cristianità? Dodici giornate memorabili, dodici eventi, dalla scoperta dell’America alla disfatta di Caporetto, dal processo di Artemisia Gentileschi alla strage di Capaci, che hanno trasformato l’Italia e il mondo intero. Per conoscere in un appassionante racconto le svolte principali della nostra storia e il coraggio delle persone che hanno saputo cambiarla. Storie scritte per i più giovani che ci restituiscono il senso e il valore della memoria. -
Le due mogli di Manzoni
Teresa non si sarebbe mai aspettata di innamorarsi di Alessandro Manzoni ancora prima di incontrarlo di persona. Eppure, non è tipo da perdere la testa facilmente: è una giovane vedova benestante con un figlio, una posizione sociale, una cultura che le permette di brillare nei salotti della Milano ottocentesca. Così quando anche lui rimane vedovo della prima moglie Enrichetta, stroncata dall’ennesima gravidanza, un amico devoto combina un incontro galeotto durante una prima della Scala. Le nozze si celebrano nel gennaio del 1837 ed è un matrimonio fin da subito pieno di passione, ma Teresa si ritrova matrigna di sette difficili figli di primo letto, nuora di una suocera impossibile e moglie di un uomo assai diverso da quello che si aspettava: pieno di nevrosi, problematico e incapace di amare. Un anno dopo l’altro, una delusione dopo l’altra, mentre intorno si compiono gli avventurosi destini dell’Italia da unificare, persino il sentimento forte che la lega ad Alessandro rischia di vacillare. La voce di Teresa che racconta la sua storia è la voce di ogni donna che ama troppo e queste pagine, impeccabili nella ricostruzione storica, trasportano la sua vicenda nella dimensione universale dell’amore che esalta ma che può anche distruggere. Manzoni, svelato in una luce intima e nuova, scende dal piedistallo e ci appare umano, con le sue tenerezze e le sue miserie. Così che in questo romanzo si incontrano e si riconoscono, come in una vertigine, il tempo dei protagonisti e il nostro, la vita e la letteratura. -
Il taglio freddo della luna
Gli ultimi istanti di quiete, l’ultimo lampo di spensieratezza: è l’inizio del pranzo di fine estate che Marina Pietrofesa Cortese, matriarca ottantenne, ha imbandito per la famiglia, in uno degli eleganti lidi della costa ionica lucana. Certo è strano che Wlady, nipote prediletto di Marina, non sia arrivato, ma la sua assenza è solo un’increspatura nell’atmosfera dorata che avvolge quella famiglia di antichi latifondisti. Ben diversa la giornata di Viola Guarino, chiamata ad analizzare una scena del crimine che sembra una quinta teatrale: il professor Vittorio Ambroselli ucciso come Marat nella vasca da bagno della sua casa ricca di opere d’arte. Uno come Ambroselli, riflettono gli inquirenti, tra cui l’affascinante sostituto procuratore Loris Ferrara, poteva avere molti nemici: era il fisico della Fossa Irreversibile in cui, a pochi chilometri da lì, negli anni Cinquanta, erano state nascoste le scorie nucleari americane. E quando viene a galla la relazione di sua figlia diciassettenne, Ginevra, con il giovane Wlady – la cui assenza comincia ad assumere i contorni di una scomparsa – i due casi appaiono inequivocabilmente collegati. La soluzione si trova solo nel presente o in un passato che, come le scorie nucleari, è sepolto nelle profondità della colpa? L’ultima estate dell’innocenza: un evento, un’esperienza, un topos che per i protagonisti di questa storia torna e si ripete come una maledizione.