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Lingue d'Europa. Elementi di storia e di tipologia linguistica. Nuova ediz.
Il volume, in una nuova edizione aggiornata, presenta il quadro linguistico europeo alla luce degli eventi che hanno caratterizzato il vecchio continente negli ultimi anni. La trattazione tiene conto di due principali linee di lettura: da un lato vengono poste le premesse storiche e storico-linguistiche sottese alla definizione dell'Europa antica, medievale, moderna e contemporanea; dall'altro vengono analizzati, in ottica tipologico-linguistica (sia diacronica che sincronica), alcuni grandi fenomeni attinenti in particolare ai livelli morfologico e sintattico di buona parte delle lingue europee. La distribuzione areale di tali fenomeni permette di individuare la presenza di alcune significative sub-aree, quali la cosiddetta ""lega linguistica balcanica"""" e la cosiddetta """"area carolingia""""."" -
Antropologia delle imprese. Lavoro, reti, merci
Da Sheffield, passando per l'Italia e la Romania, fino all'India e alla Cina, le imprese appaiono in costante movimento. Il libro analizza le riconfigurazioni degli spazi delle imprese e delle reti globali in cui esse si situano, le trasformazioni del ruolo delle merci e le forme contemporanee di organizzazione del lavoro. Mostrando l'utilità di uno sguardo antropologico nell'esame della dimensione economica dei fatti sociali, il testo presenta in modo critico alcune prospettive e posizioni teoriche attuali. Rivolto agli studenti ma anche agli antropologi e agli studiosi di altri ambiti, il volume intende stimolare un dialogo interdisciplinare. -
Come la pandemia ci ha cambiato
La pandemia di Covid-19 è il più importante evento accaduto in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. Ha provocato effetti devastanti, a cominciare dalla morte di centinaia di migliaia di individui e dal confinamento domestico obbligato per alcuni mesi di metà della popolazione mondiale. Ma quali sono le conseguenze di questa pandemia a breve e a lungo termine? Come ha cambiato, o sta cambiando, le nostre vite? In questo suo libro, Vanni Codeluppi analizza, da acuto studioso di fenomeni sociali, le principali modificazioni che questa pandemia sta determinando nella vita quotidiana delle persone. Ne emerge un quadro complesso e problematico, che mette in crisi tutte le nostre certezze e scopre tutte le fragilità delle nostre società più avanzate. -
Il pasto silenzioso. Un sociologo alla mensa dei monaci
Il volume mostra come il silenzio rappresenti, innanzi tutto, un potente strumento di relazione sociale tra i membri di una comunità monastica, che ritrova il momento dell'unione attorno alla tavola eucaristica e a quella del refettorio; ma rivela anche che questa forma di vita suscita sempre più curiosità nella società di oggi, dove il turismo esperienziale è in continuo aumento. Il testo si compone di tre parti, complementari tra di loro. La prima conduce il lettore in un viaggio storico all'interno della sociologia dell'alimentazione monastica. La seconda presenta i risultati di una ricerca compiuta nel monastero certosino di Serra San Bruno (vv) assieme ad alcune interviste ai priori di vari ordini monastici. Infine, nella terza si riportano le interviste qualitative realizzate in occasione delle cene del silenzio organizzate dalle clarisse eremite di Fara in Sabina. Il percorso di riflessione proposto vuole tenere insieme i due aspetti analitici attraverso cui studiare il silenzio nei suoi risvolti sociologici: sia come modello relazionale, che ha origini specifiche nel mondo monastico, sia come genere di discorso in cui rintracciare nuove forme di ricerca della propria identità all'interno dell'iperconnesso mondo contemporaneo. -
Un curricolo di educazione etico-sociale. Proposte per una scuola democratica
Il volume affronta il problema dell'educazione etico-sociale scolastica in chiave curricolare. Questa scelta deriva da due motivi. Il primo consiste nell'esigenza di portare a piena consapevolezza tale questione educativa, guadagnandola (per quanto possibile) alla dimensione esplicita del fare scuola. Il secondo motivo, invece, riguarda l'esigenza di dare sistematicità all'educazione etico-sociale, ritenendo che tale requisito sia necessario per rendere incisiva l'azione della scuola su questo versante. A loro volta, le due esigenze derivano dalla complessità che la dimensione etica ha assunto nella nostra epoca. Infatti, le tendenze all'individualismo egoistico e all'edonismo legate all'attuale ideologia neoliberista si sono innestate sullo sfibramento del tessuto morale e civile del nostro paese avvenuto negli ultimi decenni. Ciò ha determinato un indebolimento dei profili etico-sociali dei processi di socializzazione. Oggi sulle giovani generazioni incombono fenomeni quali il narcisismo, il consumismo, l'indifferenza, il nichilismo, il disimpegno socio-politico. Ma non si tratta di tendenze ineluttabili. L'educazione può vincere l'odierna sfida etico-sociale. E in merito a ciò la formazione scolastica può dare un contributo importante, orientato in senso democratico. -
Il cinema che ho visto. Frammenti di un'autobiografia
Il cinema visto, rivisto e non visto lungo una vita; il cinema vissuto, amato, studiato; il cinema scoperto, il cinema ritrovato, il pre-cinema e il processo di formazione di una lingua comune delle immagini, lo spettatore e le nuove modalità di visione... ma soprattutto il cinema come luogo dentro cui ha abitato fisicamente, culturalmente ed emotivamente una parte importante della nostra vita. Gian Piero Brunetta ripercorre le tappe del suo rapporto con la settima arte attraverso nove itinerari che hanno contribuito a formare la sua attività di ricercatore e studioso, e segnato il suo immaginario di spettatore. -
Eros antico. Un percorso filosofico e letterario
Attraverso una studiata selezione di poeti e filosofi antichi il libro si propone di illuminare la complessa natura dell'eros nelle sue molteplici e a volte persino contraddittorie sfaccettature. Amore come abbandono, bisogno, dolore, ferita, fastidio, guerra, fatica; amore come pazzia, amore come possedere e come essere posseduto; amore come piacere impossibile; amore come ostacolo o impedimento, come errore da evitare o da superare; amore come bellezza senza passato, senza storia, senza genealogia, senza significato; amore come cosa che esiste e che appare senza motivo, senza bisogno di spiegazioni o commenti. Ma la potenza dell'eros non si riduce al tempestoso universo di eventi e di impulsi particolari, ben piantati in uno spazio e in un tempo precisi, o all'effimera apparizione di una bellezza che poi sfiorisce per sempre. L'amore, in quanto eterna e infinita vicenda di bisogno e soddisfazione, è anche apertura, rinvio ad altro. È l'amore che allude a un punto di fuga, a un anello che non tiene, a un luogo dove si insinuano la pretesa o la speranza di un senso che non si vede. L'amore non è solo frutto che si coglie e consuma; è anche seme che infinitamente rigenera e riproduce la vita. -
Rembrandt. Un artista nell'Europa del Seicento
Rembrandt Harmenszoon van Rijn è uno degli artisti più amati di tutti i tempi e il suo mito, cresciuto fra Ottocento e Novecento, di fatto non è mai tramontato. Il libro ricostruisce in modo approfondito, e aggiornato sulla base della più recente bibliografia, la sua lunga attività e, attraverso un'analisi ravvicinata delle opere - dipinti, incisioni e disegni -, fa emergere tutta l'originalità di questo grande pittore. Rembrandt ha saputo dar vita a un linguaggio artistico straordinario, in cui il dialogo con la grande tradizione del Rinascimento - soprattutto italiano, ma non solo - si unisce a una nuova sensibilità per l'osservazione della natura. Geniale sperimentatore, sempre alla ricerca di soluzioni tecniche originali, ha creato capolavori universali, come la Ronda di notte, la Danae e i molti autoritratti. Il volume segue la carriera dell'artista dal periodo giovanile a Leida, attraverso i ""ruggenti"""" anni Trenta ad Amsterdam, sino alle vicende della cosiddetta bancarotta del 1656, offrendo un'immagine di Rembrandt in parte nuova e, forse, anche inaspettata."" -
Utopia. Una storia politica da Savonarola a Babeuf
Utopia e realismo sono categorie politiche che compaiono nel Cinquecento. Per Machiavelli compito della politica era riflettere sulla realtà effettuale, per Moro, invece, idearne una nuova. In modi opposti, entrambi reagirono all'esperienza di Savonarola: il suo rogo (1498) aveva segnato la fine del mito della profezia. Da quella triangolazione nacque il pensiero politico moderno, del quale l'utopia rappresentò un elemento fondamentale. La storia che qui si traccia non è perciò quella del genere letterario fantastico, ma segue l'intreccio tra progetti ideali e volontà politica di trasformare la realtà. Nel Cinquecento l'utopia fu collocata nello spazio immaginario; nel Seicento toccò terra nel tempo storico, sotto la forma di teocrazia; nel Settecento l'Illuminismo la secolarizzò e proiettò nel futuro. A farne la teoria fu Montesquieu, e dopo di lui i philosophes si chiesero se l'utopia avesse la forza di cambiare la realtà. La risposta venne dalla rivoluzione: dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789 alla Congiura degli Eguali, per costruire la società ideale i rivoluzionari ripresero tutte le tradizioni utopistiche della storia moderna. La condanna a morte di Babeuf (1797) chiuse in maniera drammatica la parabola dell'utopia politica moderna. -
Storia dell'italiano scritto. Vol. 5: Testualità.
Negli ultimi due decenni la storia della lingua italiana ha conosciuto un intenso sviluppo, conquistando una posizione centrale nel panorama degli studi umanistici. Quest'opera in più volumi intende mettere a frutto le innovazioni metodologiche più recenti, per ricostruire quella parte di storia linguistica (la più ampia, non solo cronologicamente) che è legata agli usi scritti dell'italiano. Il risultato è una mappa nitida e aggiornata: un prezioso strumento di lettura e insieme d'interpretazione complessiva della nostra storia linguistica. A cinquant'anni dall'introduzione della linguistica del testo nel panorama degli studi italiani, i saggi raccolti in questo quinto volume rappresentano la prima sistematica applicazione di quel punto di vista ai testi del passato. Appaiono così evidenti le modificazioni che nel corso dei secoli hanno avuto alcuni dispositivi testuali (i coesivi, i connettivi, la deissi) e il progressivo evolvere di dimensioni come quella dialogica o intertestuale nel lungo percorso dai primi manoscritti fino alla testualità digitale. -
Storia dell'italiano scritto. Vol. 6: Pratiche di scrittura.
Negli ultimi due decenni la storia della lingua italiana ha conosciuto un intenso sviluppo, conquistando una posizione centrale nel panorama degli studi umanistici. Quest'opera in più volumi intende mettere a frutto le innovazioni metodologiche più recenti, per ricostruire quella parte di storia linguistica (la più ampia, non solo cronologicamente) che è legata agli usi scritti dell'italiano. Il risultato è una mappa nitida e aggiornata: un prezioso strumento di lettura e insieme d'interpretazione complessiva della nostra storia linguistica. Come si è diffuso, nel corso del tempo, l'italiano scritto? Quali supporti sono stati usati per trasmetterlo? Che tipo di lingua troviamo nelle testimonianze autografe dei grandi autori? A queste e altre domande intende rispondere l'ultimo volume della Storia dell'italiano scritto: una riflessione a più voci sulla componente primaria e materiale della scrittura che ha caratterizzato gli oltre dieci secoli di storia della nostra lingua. -
Manifesto per un animalismo democratico
L'animalismo è una corrente di pensiero e di azione sociale e politica che ambisce a trasformare i molti modi in cui gli esseri umani entrano in relazione con gli animali (negli allevamenti, nei laboratori, nelle case, nelle città, negli ambienti selvatici ecc.). Per la novità e l'urgenza morale dei suoi obiettivi, è uno dei fenomeni più importanti della società contemporanea. Il volume interviene nel dibattito sulla necessità e sui modi di cambiare i nostri comportamenti verso gli animali argomentando una proposta di ""animalismo democratico"""". Quest'ultimo ha le sue radici nelle stesse ragioni culturali e storiche che fondano le democrazie liberali contemporanee. È un animalismo che vuole estendere l'applicazione dei valori e dei principi fondamentali della vita democratica oltre il confine della specie umana, cioè agli animali."" -
Il nichilismo del nostro tempo. Una cronaca
Il nichilismo è tornato a essere una questione aperta nel nostro tempo. Le domande che in passato, con la sua critica degli idoli, esso aveva dichiarato ormai impossibili - come la domanda sul senso ultimo di sé e della realtà, sulla verità dell'io e della storia, sul nostro desiderio in rapporto all'infinito - si rivelano nuovamente possibili, ragionevoli, brucianti. Oggi il nichilismo non sembra più consistere, come nella sua forma classica, in una perdita di valori e di ideali, ma piuttosto nell'emergere di un bisogno irriducibile: più nudo, forse, ma molto più impegnativo. Così, dall'essere un ostacolo, può diventare una chance per la ricerca di un significato vero per la nostra esperienza nel mondo. Il volume si propone di intercettare e raccontare - come la cronaca di un viaggiatore spassionato - questo fenomeno nuovo, offrendo una traccia alla verifica dei lettori. -
Magna Grecia. Una storia mediterranea
La Magna Grecia è parte della storia italiana e la sua vicenda in epoca preromana non si identifica strettamente con la colonizzazione greca, né si riduce al confronto con le genti italiche. Il volume inquadra la Magna Grecia in un vasto orizzonte mediterraneo di movimenti e connessioni. Senza trascurare gli sviluppi storico-politici, la trattazione mette in luce i problemi ancora dibattuti. Rivolge attenzione particolare alla ricerca archeologica e ai processi di trasformazione delle società e delle culture, analizzati anche sulla base delle scienze sociali. Discute inoltre di quadri ambientali, dei Greci e degli ""altri"""" nell'immaginario, di società ed economia, di culture politiche. Ne risulta una visione innovativa, non condizionata dalle fonti classiche né da interpretazioni in chiave etnica."" -
La cultura spagnola del Novecento. Storia, letteratura, arti, cinema
Il libro si apre con lo scrittore Miguel de Unamuno e si chiude con il cineasta Pedro Almodóvar, con l'intento - per la prima volta in Italia - di illustrare e far conoscere la cultura spagnola del Novecento tra varie discipline: storia, letteratura, arte, cinema e musica. A questo panorama si accompagna un essenziale profilo storico e, oltre che ai grandi autori della letteratura (fra cui Picasso scrittore), dell'arte, della musica e del cinema, uno spazio particolare è riservato ai movimenti d'avanguardia e alla presenza di importanti figure femminili. Il libro, ricco di immagini significative, mostra in tutta la sua complessità la vita culturale della Spagna contemporanea, un paese a noi vicino per lingua e tradizione, tornato a essere un grande vivaio di idee e cultura, dopo la tragica cesura della guerra civile e della dittatura di Franco, che isolarono la nazione dal mondo. -
«Ulisse» di James Joyce. Guida alla lettura
Leggere Ulisse è un'esperienza unica. Arrivare alla fine di quella che tanti considerano la più grande opera di prosa mai scritta in lingua inglese è un'impresa notevole: è come compiere un'odissea. Richiede pazienza, fantasia, umiltà, coraggio, forza mentale, tempo e, soprattutto, un forte senso dell'umorismo. Siamo tutti in qualche modo impreparati e sprovveduti davanti al testo di Joyce, ma possiamo sfruttare le nostre conoscenze - linguistiche, musicali, culturali, storiche - e le nostre esperienze personali per trovare una chiave d'accesso. Il volume aiuta a orientarsi nel romanzo offrendo un'introduzione dettagliata e una lettura complessa di ciascuno dei suoi 18 episodi e dei personaggi principali, ritraendone l'ampio contesto storico e culturale irlandese ed europeo, e analizzandone lo stile e le tecniche di scrittura. -
L' italiano del diritto
Il volume affronta alcuni aspetti del linguaggio giuridico italiano. Dopo un capitolo preliminare con alcune riflessioni sulla stretta contiguità tra lingua e diritto, si disegna una breve storia del linguaggio giuridico italiano dal X secolo a oggi attraverso alcuni momenti e testi esemplari; si forniscono poi un profilo dei tratti linguistici più caratterizzanti dalla morfo-sintassi alla testualità e una presentazione delle diverse tipologie di opere giuridiche odierne, con una ricca scelta di brani commentati che include anche testi per la divulgazione e destinati al web. Chiudono il libro un capitolo dedicato all'italiano giuridico fuori d'Italia (Confederazione svizzera e Unione Europea) e un poscritto su lingua, diritto e istruzione. -
Che cos'è la linguistica clinica
Parafrasando la celebre definizione di David Crystal, la linguistica clinica applica teorie e metodi linguistici all'analisi e al trattamento dei disturbi della lingua parlata, scritta e segnata. Che cosa significa in concreto? Quale può essere il ruolo del linguista all'interno di gruppi multidisciplinari che studiano tali patologie? Il volume fornisce una panoramica di questa disciplina in forte espansione, sia presentandone i principali aspetti metodologici sia illustrandone le applicazioni cliniche alla luce degli studi più recenti. -
I generi televisivi. Nuova ediz.
Reality e talent show, sitcom e serie, varietà, quiz e factual: ormai tutti gli spettatori hanno imparato a conoscere questi e molti altri termini che contraddistinguono l'offerta televisiva. Il libro, in una nuova edizione rivista e aggiornata agli ultimi sviluppi tecnologici rappresentati dalle pay TV e dalle piattaforme di streaming, ricostruisce la nascita del concetto di genere, la sua evoluzione nella storia della televisione e le sue caratteristiche fondamentali. Attraverso l'illustrazione di quattro macrogeneri (fiction, intrattenimento, informazione e cultura-educazione), accompagnata da una ricca esemplificazione, si offrono al lettore gli strumenti per comprendere meglio passato, presente e futuro della televisione. -
Gli adolescenti e la Rete. Nuova ediz.
Riusciamo oggi a comprendere l'iGeneration? Siamo in grado di impostare una corretta educazione digitale che possa aiutare i ragazzi a utilizzare i device in modo responsabile, critico e consapevole? Di fronte alla velocità con la quale evolve la tecnologia e cambiano gli ambienti di relazione, di gioco, di intimità, di apprendimento, le scienze psicologiche possono offrire punti di riferimento che permettono di affrontare con resilienza lo svincolo adolescenziale, oggi profondamente ristrutturato in chiave digitale. Il volume, in una nuova edizione aggiornata, fornisce un maneggevole strumento teorico e operativo per capire le dinamiche mentali degli adolescenti sottese al loro rapporto con la multimedialità dando ampio spazio ai vissuti emotivi riportati da loro stessi.