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La casa a Nord-Est
«Può una casa diventare protagonista di un romanzo d'amore? Non ci avrei mai creduto, ma questo romanzo di Sergio Maldini racconta la storia di un uomo e di una casa, racconta di un'insofferenza torbida e malinconica che genera un ansioso desiderio di fuga, un pungente bisogno d'amore. Marco - il protagonista del libro -, giunto all'età in cui non si sa più se sentirsi giovani o vecchi, non ne può più del suo lavoro, della vita assillante del giornalista romano, del rumore che assorda, della fretta avvilente, del disagio in cui affoga annaspando. Lo trascina un sogno che potrebbe diventare un progetto: trovarsi una casa a Nord-Est, lontana da Roma, nella desolata Bassa friulana. Marco potrebbe davvero restaurare un rustico nel paesaggio spalancato e biancastro di un universo tanto reale quanto immaginario, potrebbe disegnarne la pianta, descriverne con precisione l'arredo, definirne il decoro, ma potrebbe anche ""inventare la vita"""" e raccontare tutto questo come il fragile intreccio di un sogno. In fondo le parole sono i ferri del suo mestiere, in fondo non ha ancora deciso di tagliare i ponti con la propria quotidiana esistenza, non ha neppure deciso di riconquistare intera l'intima solitudine nella quale il suo desiderio cresce e divampa. C'è all'origine della sua ribellione un bisogno di pace e tranquillità che esclude qualsiasi slancio affrettato, qualsiasi affannosa rincorsa: il sogno si dipana con calma lentezza, pigramente godendo la quiete di una beata sonnolenza che dura nella penombra del primo mattino. Eppure lo scenario di questo Friuli ideale, semplice ma ostinato, saldamente ancorato ai valori della tradizione patriarcale, si anima delle figure della storia e dei gesti dell'amore, si ravviva con i colori delle stagioni e con i riti dell'amicizia, si accalora persino per i palpiti di nuove e antiche passioni, sino a rapirci in una straordinaria e struggente avventura dalla quale mai più vorremmo separarci per tornare alla greve realtà di ogni giorno. Così la casa a Nord-Est colma quel vuoto al quale speriamo invano di sfuggire, riempiendolo di una sobria pienezza di vita, di un generoso slancio d'amore che non possiamo rinunciare a sperare tornino un giorno a essere definitivamente nostri.» (Cesare De Michelis)"" -
I quattro cigni. La saga di Poldark. Vol. 6
La saga di Poldark continua con questo sesto episodio, che ancora una volta tiene il lettore con il fiato sospeso.«La saga di Poldark può agilmente trovar posto nelle librerie di chi ha amato i grandi autori della prima stagione del romanzo inglese, come Jane Austen» – CriticaLetterariaCornovaglia, 1795-1797. Mentre i venti della Rivoluzione francese continuano a soffiare in Europa, dove comincia a brillare la stella del generale Bonaparte, Ross Poldark – riacquistati finalmente la prosperità economica e il rispetto dei suoi concittadini – si trova a dover combattere una nuova battaglia, che vede coinvolte le donne della sua vita. Tutte e quattro – i quattro cigni – sono scosse da crisi profonde: Demelza, la moglie amata e tradita, per la prima volta si sente attratta da un altro uomo, un giovane ufficiale di Marina salvato in Francia dallo stesso Ross; Elizabeth, l'antica fiamma andata in sposa a Warleggan, deve tenere a bada la distruttiva gelosia del marito; Caroline vede messo a dura prova il suo matrimonio con Dwight, così diverso da lei per carattere; e l'infelice Morwenna, ora incinta, non sa più come sopportare le violenze dello sposo, il reverendo Osborne Whitworth. La passione, la lealtà, la vendetta: sono questi i sentimenti che muovono le azioni dei personaggi, costretti ad affrontare le conseguenze delle loro scelte passate e presenti. -
La furia della marea. La saga di Poldark. Vol. 7
Mentre le passioni umane, nel piccolo paesino di Nampara, si agitano come il mare tempestoso della Manica, nuove generazioni si affacciano alla vita e nuovi intrecci contribuiscono ad arricchire, con forze fresche, la saga di Poldark.«Winston Graham ha una marcia in più rispetto a qualsiasi altro autore» – The GuardianIl Diciottesimo secolo volge al termine. Ross Poldark è diventato membro del parlamento, eletto nel distretto di Truro in competizione proprio con il suo antico rivale George Warleggan. Divide il proprio tempo tra Londra e la Cornovaglia, mentre il suo cuore è diviso dai sentimenti che prova per la moglie Demelza: le crisi passate hanno lasciato ferite amare, eppure il desiderio di riconciliarsi è ancora vivo in entrambi. Il loro complicato amore sarà presto messo a dura prova da un nuovo corteggiatore di Demelza, un libertino senza scrupoli che Ross non esiterà a sfidare a duello. Intorno a loro, anche gli altri personaggi vanno incontro al proprio destino. L'infelice matrimonio di Morwenna con il turpe reverendo Osborne e il suo amore adulterino con Drake subiscono improvvisamente una svolta. Così come tragiche novità sono in vista per Elizabeth, tormentata dalla gelosia di George, convinto che il loro figlio sia in realtà di Ross. E intanto – mentre le passioni umane, nel piccolo paesino di Nampara, si agitano come il mare tempestoso della Manica – nuove generazioni si affacciano alla vita e nuovi intrecci contribuiscono ad arricchire, con forze fresche, la saga di Poldark. -
Bruce Nauman. Contrapposto Studies. Ediz. italiana, inglese e francese
Bruce Nauman (Indiana - USA, 1941) è una delle figure più significative del panorama dell'arte contemporanea con una costante attività di ricerca tuttora prolifica e multiforme. A partire dagli anni sessanta fino a oggi, Nauman ha esplorato linguaggi artistici diversi, dalla fotografia alla performance, dalla scultura al video, sperimentandone le potenzialità concettuali e indagando la definizione stessa di pratica artistica. Vincitore del Leone d'oro alla Biennale di Venezia nel 2009, Nauman presenta in questa occasione la sua produzione più recente e in particolare la serie di opere video che l'artista ha realizzato negli ultimi cinque anni a partire dalla rivisitazione di uno dei suoi primi lavori, il celebre Walk with Contrapposto del 1968. Il catalogo, composto da due volumi e disegnato dallo studio grafico londinese Zak Group, si sviluppa in linea con il percorso espositivo affiancando alle opere della serie Contrapposto i lavori storici, e ripercorre le tappe della ricerca dell'artista sui temi del suono, della performance e dello spazio grazie ai testi di Carlos Basualdo, Erica Battle, Caroline Bourgeois, Jean-Pierre Criqui, Damon Krukowsi, Noé Soulier, Michael Taylor e a una imprescindibile conversazione tra Basualdo e lo stesso Nauman. -
American art 1961-2001. Ediz. italiana
"American Art 1961-2001"""" indaga in modo inedito la storia dell'arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti decisivi della storia americana, la guerra del Vietnam e l'attacco terroristico alle Torri Gemelle, attraverso una straordinaria selezione di opere di celebri artisti come Jasper Johns, Donald Judd, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Bruce Nauman, Cindy Sherman, Robert Rauschenberg, Kara Walker e Andy Warhol. Il volume mette a confronto la ricchezza e la diversità di temi e correnti dell'arte americana in quarant'anni di storia, dall'astrazione modernista alle contaminazioni con la produzione di massa, dalle ricerche concettuali e performative alle rivendicazioni per i diritti civili, attraverso una straordinaria selezione di oltre ottanta opere tra pittura, fotografia, video, scultura e installazioni della collezione del Walker Art Center di Minneapolis, uno dei più importanti musei di arte contemporanea del mondo. Investigando la nozione stessa di opera d'arte viene analizzato il suo rapporto con le trasformazioni della società contemporanea. Le diverse generazioni di artisti americani sperimentano linguaggi che aprono infatti alla ridefinizione dei confini dell'arte, unendo tecniche e media diversi, e usano il potere dell'arte anche come strumento per affrontare temi quali il consumismo e la produzione di massa, il femminismo e l'identità di genere, le questioni razziali e la lotta per i diritti civili." -
American art 1961-2001. Ediz. inglese
"American Art 1961-2001"""" indaga in modo inedito la storia dell'arte moderna negli Stati Uniti tra due momenti decisivi della storia americana, la guerra del Vietnam e l'attacco terroristico alle Torri Gemelle, attraverso una straordinaria selezione di opere di celebri artisti come Jasper Johns, Donald Judd, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Bruce Nauman, Cindy Sherman, Robert Rauschenberg, Kara Walker e Andy Warhol. Il volume mette a confronto la ricchezza e la diversità di temi e correnti dell'arte americana in quarant'anni di storia, dall'astrazione modernista alle contaminazioni con la produzione di massa, dalle ricerche concettuali e performative alle rivendicazioni per i diritti civili, attraverso una straordinaria selezione di oltre ottanta opere tra pittura, fotografia, video, scultura e installazioni della collezione del Walker Art Center di Minneapolis, uno dei più importanti musei di arte contemporanea del mondo. Investigando la nozione stessa di opera d'arte viene analizzato il suo rapporto con le trasformazioni della società contemporanea. Le diverse generazioni di artisti americani sperimentano linguaggi che aprono infatti alla ridefinizione dei confini dell'arte, unendo tecniche e media diversi, e usano il potere dell'arte anche come strumento per affrontare temi quali il consumismo e la produzione di massa, il femminismo e l'identità di genere, le questioni razziali e la lotta per i diritti civili." -
Giovanni Bellini. Ediz. illustrata
Per me, l'arte di Giovani Bellini è una passione che dura da mezzo secolo...»Peter Humfrey ci conduce attraverso l'opera di Giovanni Bellini, uno dei massimi pittori dell'Italia del Rinascimento e certamente la figura dominante nella Venezia della seconda metà del xv secolo. La sua lunga carriera, quasi sessant'anni di attività tutti trascorsi in una Venezia all'apice del suo potere, splendente e ricchissima, segnò la transizione tra lo stile tardogotico in voga negli anni della sua giovinezza e la Maniera moderna di Giorgione e Tiziano. Il successo di Bellini fu tale da influenzare enormemente lo sviluppo della tradizione pittorica veneta per i tre secoli a seguire, e la sua particolare sensibilità per il potere espressivo della luce e del colore e per la poesia del paesaggio divenne una caratteristica fondamentale dell'intera produzione artistica veneziana. Questo volume racconta, in modo breve e accessibile, ma allo stesso tempo autorevole e aggiornato, il lavoro del grande Maestro. -
Il teatro del mondo. Sul potere dell'immaginazione nell'epoca del caos
Di fronte a disastri ambientali e sociali, un'analisi appassionata sullo sconvolgimento del presente. Da Galileo a Lovelock, dai miti alla teoria della complessità, un viaggio attraverso secoli e immaginari, per cambiare prospettiva, venire a patti con l'imprevedibilità della natura e guardare al mondo come a un palcoscenico su cui mettere in scena una nuova idea di futuro.«La pandemia ha dato a questo testo un'inaspettata risonanza e urgenza intellettuale» – Wiener ZeitungQuali futuri possibili scaturiranno dai cambiamenti in atto? Quali chiavi di lettura? Che storie ci racconteremo un giorno sui tempi che stiamo vivendo?In quest'inizio di terzo millennio l'Occidente sembra avviato a una svolta necessaria: cambiamento climatico, eventi epocali e crisi economiche ci dimostrano che il mondo non è così inerte né a nostra completa disposizione come lo aveva immaginato il secolo dei Lumi. È la fine di un'era, di una civiltà? Per rispondere a questi interrogativi, Philipp Blom torna a indagare la storia culturale europea, ripercorrendo alcune di quelle «grandi ferite narcisistiche» già inferte dalla natura e dalla scienza alla visione antropocentrica della realtà. Dalla «piccola era glaciale» di metà Cinquecento alle scoperte di Galileo, dalla teoria dell'evoluzione di Darwin alla psicanalisi di Freud, dalle acquisizioni dell'astronomo Edwin Hubble alla deriva narcisistica, l'autore intraprende un viaggio negli immaginari del passato per arrivare alla conclusione che a essere in crisi non è tanto l'individuo, ma il suo posto nel mondo. Se le parole e le rappresentazioni di cui ci nutriamo determinano il modo in cui i pensieri e i sentimenti di una società si rispecchiano nelle strutture mentali degli individui, Blom ci invita a scorgere nel caos attuale un'occasione formidabile per ridefinire la nostra identità collettiva e ridare un senso al mondo. Nella consapevolezza che «a creare un orizzonte di esperienza comune sono stati i traumi collettivi. Le guerre, le epidemie, le carestie hanno colpito tutti, in forme dirette o indirette. Allora ciascuno ha trasformato in narrazioni un vissuto condiviso per cercare di integrarlo alla propria identità e ricavarne motivazioni sufficienti per agire anche in futuro. Trovare nuove immagini all'altezza di queste sfide: ecco il “progetto di pace” del presente». -
Moderno Antimoderno. Studi novecenteschi
Una mappa del Novecento letterario italiano, che è al tempo stesso un bilancio storico, un’autobiografia intellettuale e il tentativo di costruire una sorta di anticanone. A un profilo critico d’insieme, che analizza il romanzo come genere della modernità e culmina nella critica al conformismo degli intellettuali, seguono ritratti di grandi scrittori che hanno attraversato il «secolo innominabile». -
Il riformismo di Gianni De Michelis
L'11 maggio 2019 Gianni De Michelis è morto nella sua amata Venezia. È stato un grande uomo politico, dirigente socialista e ministro della Repubblica, ma anche intelligente e operoso costruttore di un moderno riformismo per il nostro tempo. Con questo undicesimo volume della collana editoriale dedicata a «Gli anni di Craxi», la Fondazione Socialismo intende proporre una lettura della sua azione politica e delle proposte culturali che la innervarono incentrata appunto sul suo riformismo: quello pensato e quello costruito. Lo fa raccogliendo numerose testimonianze dei suoi compagni di allora ma anche ricordi di personalità che collaborarono con lui nell'impresa di realizzare un'Italia migliore e più evoluta. Un ricco apparato documentativo consente infine un'approfondita ricostruzione della ricchezza del suo pensiero culturale e politico. Contributi di: Gennaro Acquaviva, Giuliano Amato, Marco Bentivogli, Giorgio Benvenuto, Margherita Boniver, Renato Brunetta, Marco Cammelli, Sabino Cassese, Domenico Cacopardo, Giovanni Castellaneta, Giuliano Cazzola, Fabrizio Cicchitto, Corrado Clini, Luigi Covatta, Piero Craveri, Giuseppe De Rita, Giulio Di Donato, Vito Gamberale, Marcello Inghilesi, Giuseppe La Ganga, Alessandro F. Leon, Biagio Marzo, Gerardo Pelosi, Maurizio Sacconi, Mauro Seppia, Carlo Scognamiglio, Claudio Signorile, Antonio Varsori, Luigi Zanda. Biografia e apparato documentativo di: Livio Karrer. Prefazione di Piero Craveri. -
Fratelli tutti. Sulla fraternità e l'amicizia sociale
L'attesa e straordinaria terza Enciclica di Papa Francesco, sul tema che più ha caratterizzato il suo pontificato e che lo lega al Santo di cui ha scelto di portare il nome.Dopo diverse Esortazioni apostoliche, il Papa torna alla forma solenne, estesa e libera, della Lettera enciclica che verrà firmata e presentata al mondo il 3 ottobre ad Assisi sulla tomba del Santo. L'introduzione di Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, presenta il testo, contestualizza i passaggi cruciali e li spiega in modo chiaro in relazione al magistero di Bergoglio. -
Eleggere il presidente. Gli Stati Uniti da Roosevelt a oggi
Il Presidente degli Stati Uniti d'America quale politico più potente al mondo. Questa erronea interpretazione è smentita dall'analisi e dalla conoscenza complessiva dell'articolato sistema costituzionale, istituzionale e politico all'interno del quale The President non è che uno dei vari checks and balances. Il capo dello stato è certamente importante, ha molti poteri, ma deve confrontarsi con altre istituzioni, con il suo partito e con la campagna elettorale permanente. «In questo senso, eleggere il Presidente vuol dire far venire alla luce la rete di istituzioni che, tra testo e contesto, fanno del Presidente soltanto uno dei nodi, seppure cruciale evidentemente, dell'intero sistema politico-istituzionale americano». -
Autonomia, differenziazione, responsabilità. Numeri, principi e prospettive del regionalismo rafforzato
La Costituzione italiana riconosce il pluralismo istituzionale e il principio di responsabilità. Per darvi attuazione, sancisce l'autonomia finanziaria di regioni ed enti locali, cui risulta funzionale il principio di territorialità dei tributi. Riconosce altresì i principi di sussidiarietà e differenziazione. Con l'obiettivo di superare il dogma dell'uniformità nell'organizzazione dei servizi pubblici e sperimentare i possibili vantaggi della differenziazione, la riforma del Titolo V ha previsto un modello di regionalismo ""rafforzato"""" per le regioni che vogliano ottenere la devoluzione di maggiori funzioni e competenze, unitamente alle relative risorse finanziarie. A lungo rimasto sulla carta, dal 2017 questo percorso è stato intrapreso da alcune regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna), contro le cui istanze si è alzato un trasversale fuoco di sbarramento animato da una visione ugualitaria e da un solidarismo che si vorrebbe illimitato e incondizionato. L'accusa di voler attuare una secessione mascherata, rivolta alle regioni del nord, nasconde una realtà pluridecennale fatta di enormi travasi di risorse tra territori, che non sono stati di alcun giovamento nel ridurre i divari tra le diverse parti del paese e nell'aiutare le aree meno sviluppate. Con un'analisi condotta sia sul versante economico che su quello degli assetti giuridico-istituzionali, il libro si interroga sulle prospettive del regionalismo differenziato facendo giustizia di obiezioni che appaiono inconsistenti e in molti casi strumentali al mantenimento dello status quo, a detrimento sia delle regioni del nord che dei territori del sud. Prefazione di Nicola Rossi."" -
L' eleganza del killer. La nuova indagine di Enrico Radeschi
L'omicidio del titolare di un locale alla moda nella zona della movida di corso Como è il primo di una serie di delitti che insanguineranno Milano: a indagare saranno chiamati il giornalista hacker Enrico Radeschi, in sella alla sua inseparabile Vespa gialla, e il vicequestore Loris Sebastiani, il brillante capo della squadra Mobile dal sigaro perennemente spento fra le labbra. Radeschi si farà anche coinvolgere dal Danese – il suo amico greco con l'animo da bandito e il cuore buono che porta sempre con sé un'iguana nascosta sotto i vestiti – in una pericolosa missione al servizio della mafia russa, per ripagare un vecchio debito che richiederà a entrambi di spingersi dove non avrebbero mai osato. Una storia dal ritmo incalzante che si svolge in un febbraio milanese dalle temperature polari fra partite di droga, fiumi di vodka, gioco d'azzardo, sparatorie per il controllo del narcotraffico e una sequenza di misteriosi omicidi compiuti con perizia e professionalità da un inafferrabile sicario che prima uccide e poi svanisce nel nulla per nascondersi nel cuore nero della metropoli. Unico indizio in mano agli inquirenti: il killer quando spara alle sue vittime è sempre vestito in maniera impeccabile. Basterà per catturarlo? -
Le ore piene
Con Le ore piene, Valentina Della Seta esordisce con maestria nella narrativa italiana e ci consegna un romanzo di sensualità e misura, di eccezionalità e sorprese improvvise nei vicini della porta accanto.«Con uno stile parco, che lambisce l'eleganza turbata di alcuni racconti di Clarice Lispector, Valentina Della Seta affronta le tentazioni dell'abbattimento di sé nel sesso, senza troppe flessioni spirituali. Molti romanzi italiani hanno tentato questa strada, pochi l'hanno trovata. L'autrice di ""Le ore piene"""" lo fa con una scrittura inequivocabile, che riesce a preservarsi come mistero» – Claudia DurastantiLe ragazze sono fulmini che cambiano la composizione dell'aria, io mi sentivo una pila scarica.Al centro di questo romanzo sta una donna di quarant'anni che, in certe sue abitudini, somiglia a un'adolescente cresciuta. È una donna desiderabile che ama il profumo alla vaniglia e bere vino sul divano, anche da sola, e che, quando la incontriamo, stesa a letto, con un computer in mano, è annoiata. Traduce, si guadagna da vivere con le parole, attività che non è proprio un lavoro, ma non è nemmeno come essere disoccupati. La donna, di cui non conosciamo il nome ma vediamo bene il corpo, decide di rispondere a un annuncio su un sito di incontri sessuali. Dopo qualche minuto, le scrive P. Nella foto profilo di P. ci sono due mani di uomo, curate. Alla donna piacciono le mani, e le gambe. Dopo qualche momento di esitazione e qualche messaggio, decide di incontrare P. e così, un pomeriggio, va a casa sua. Il sito è un sito per incontri erotici, anche sadomaso, ma P. non ha l'aria del master, anzi, somiglia a uno studente, con i jeans neri e la polo ben stirata. La donna si innamora, e anche P. si innamora, ma il coraggio di P. sembra fermarsi a quelle ore, pomeriggio dopo pomeriggio, in cui i due amanti si toccano e si trovano. Ore piene di una vita che né l'uno né l'altra, in fondo, vogliono o possono permettersi. Con Le ore piene, Valentina Della Seta esordisce con maestria nella narrativa italiana e ci consegna un romanzo di sensualità e misura, di eccezionalità e sorprese improvvise nei vicini della porta accanto. Finalmente, anche in italiano, è stata scritta, con una donna e un uomo di oggi, con app per incontri di oggi, una storia conturbante e dolente come Il diavolo in corpo."" -
Bunny Boy
«Si dice che i padri chiedano ai figli di seguire i propri sogni. Ma lo si dice perché i padri non hanno idea di cosa sognino i figli. Se lo sapessero tremerebbero al vento, come foglie ancora appese ai rami solo perché ignorano d'esser morti.»Dicembre 2018. La testa di un uomo a cui sono stati asportati gli occhi viene ritrovata in un sacco di plastica ai piedi di un cassonetto. Il resto del corpo, privato anche del cuore e delle mani, viene scoperto il giorno dopo dentro un pozzetto dell'acqua piovana, in stato di decomposizione. Nel frattempo Nina, undici anni, viene obbligata dai genitori a tornare in psicoterapia, per superare un trauma che sei mesi prima le è quasi costato la vita e a cui tutti imputano la sua attuale insonnia. In realtà, da quando è diventata sorda, Nina è afflitta da terrificanti visioni sonore, che altro non sono che presagi di morte; le sue notti sono tormentate da incubi ambientati proprio all'interno di un pozzetto dell'acqua piovana. Mentre il killer – un ragazzino spezzato che crescendo si è trasformato in un oscuro e spietato vendicatore chiamato Bunny Boy – continua a uccidere, la bambina a poco a poco si rende conto di essere in qualche modo connessa a lui, e soprattutto di essere la sola a poterlo fermare. Per riuscirci, con l'aiuto di vecchi e nuovi alleati, si vede costretta a calarsi nel pozzo nero e profondo dei ricordi dell'assassino: i suoni e le visioni che la perseguitano appartengono infatti al passato di Bunny Boy, dove si nasconde una frattura che non può essere sanata né ricomposta, ma alla quale Nina dovrà comunque dare ascolto. Insieme alle ormai diciannovenni Rasha e Nur e al diciassettenne Alfredo, suo fratello, la bambina si troverà catapultata in un'avventura che porterà ognuno di loro a confrontarsi con le ragioni del male. I quattro ragazzi si addentreranno in un territorio in cui l'infanzia può essere nera e cannibale, ma comunque degna di essere riconosciuta. Quello che non sanno è se gli sarà concesso di riemergerne indenni. -
Il divoratore
1986. Denny ha solo sette anni, un padre violento e una madre tossicodipendente. A scuola tutti lo considerano pazzo, perché passa il tempo a inventare filastrocche spaventose il cui protagonista è l'Uomo dei Sogni, che lo vendica senza pietà per ogni sopruso e ogni ingiustizia che subisce. 2006. Anche la vita di Pietro è tutt'altro che semplice: autistico, comunica con il mondo esterno soltanto attraverso i suoi disegni, e viene preso continuamente di mira da alcuni compagni di scuola del fratello che, un giorno, scompaiono uno dopo l'altro nel nulla, lasciando dietro di sé solo i vestiti che indossavano. Pietro, unico testimone oculare della vicenda, sa chi è il colpevole e lo ritrae: si tratta di un vecchio trasandato e dall'aria crudele che brandisce un bastone nascondendosi dietro un albero. Nessuno, però, gli crede, tranne Alice, la sua educatrice professionale: quel disegno fa tornare a galla ricordi inquietanti che per vent'anni la ragazza aveva cercato di dimenticare. Ma in un attimo il passato travolge il presente senza concedere via di scampo a nessuno, e non può essere fermato. -
Leggere possedere vendere bruciare
L'oggetto di questi racconti sono i libri. Quattro azioni molto diverse che si possono fare con i libri, la prima solo con i libri. Azioni che talvolta escludono le altre: non è detto che chi è animato dalla smania di possedere libri sia un accanito lettore, come spesso non succede il contrario, e di rado i grandi lettori sono anche bibliofili. In tal modo vendere libri potrebbe tranquillamente non contemplare il fatto di leggerli, così come il desiderare di averne. Infine, bruciare libri, l'azione più estrema e delittuosa, potrebbe essere non soltanto l'oltraggio di chi teme la parola scritta, di chi l'ha in sospetto e la odia quando diffonde le idee che avversa, ma anche l'atto supremo di un amore tanto esclusivo e assoluto da diventare perverso, omicida o forse liberatorio. Lettore di dattiloscritti raccoglie le riflessioni di chi ha dedicato la vita a una specie particolare di lettura, quella rivolta a scritti destinati, nella maggior parte dei casi, a non veder mai la luce, a entrare nel limbo infinito delle opere non pubblicate. Perché frutto di un narcisismo sterile, di ambizioni sbagliate, o di un talento non riconosciuto? I libri di mio padre ripercorre, tra tenerezza e strazio, l'eredità di un bibliofilo. Memorie di un venditore di libri apre la finestra, quasi sempre lasciata chiusa, su coloro che i libri li vendevano, e ancora li vendono, in un'Italia diversa e lontana, ma non così diversa e non così lontana. Bruciare i libri, infine, è forse l'approdo fatale di chi, come chiunque abbia dedicato la vita a una passione esclusiva, all'improvviso si accorge che: è tutto niente? -
La casa vicino alle nuvole
Dall'autore dell'indimenticabile Shotgun Lovesongs, un nuovo romanzo rurale che si tinge di noir, un'immersione dolceamara in un'America ormai orfana del sogno, stretta tra il miraggio del benessere e la ferocia di un capitalismo che macina nel suo ingranaggio forti e deboli allo stesso modo; un'America miserabile a cui rimangono solo le sirene di una corsa all'oro che è in realtà una lotta per la sopravvivenza.«Butler crea un mix efficace tra una favola rurale e un noir sferzato dalla neve. In un'ambientazione hitchcockiana, dove la suspense è bilanciata dall'intimità fraterna tra i protagonisti, riesce a ritrarre la provincia come un perfetto terreno di coltura per la speranza e la ""hybris""""» – Financial TimesL'America è il più grande paese del mondo, a patto di non restare senza soldi.Gretchen Connors sembra avere tutto: il fascino, un impiego prestigioso, un ricchissimo conto in banca e diverse proprietà tra una costa e l'altra degli Stati Uniti. Ma allora perché si è messa in testa di far costruire una lussuosa dimora tra le aspre montagne del Wyoming? E soprattutto perché pretende che sia pronta in pochi mesi? Quando Cole, Bart e Teddy, titolari della True Triangle Construction e amici da una vita, vengono assoldati per la gestione del cantiere, nutrono molti dubbi sulle motivazioni reali della signora, ma la somma esorbitante che gli viene offerta per consegnare l'appalto nei tempi prescritti, con la prospettiva di ricavare più soldi di quanti ne abbiano mai sognati, li convince ad accettare. Quella casa abbracciata alle rocce e impreziosita da una sorgente termale non è un lavoro qualsiasi: chi la realizzerà avrà l'occasione di cambiare le proprie sorti, di dire addio a un'esistenza passata a spaccarsi la schiena per risparmiare pochi spiccioli o per rimediare qualche droga capace di far dimenticare la solitudine; chi se la godrà potrà finalmente ricongiungersi alle proprie radici, sposare la magnificenza selvaggia della natura. Quella casa tra le nuvole non è un progetto qualsiasi: è una casa per cui vale la pena vivere, una casa per cui vale la pena morire. Dall'autore dell'indimenticabile Shotgun Lovesongs, un nuovo romanzo rurale che si tinge di noir, un'immersione dolceamara in un'America ormai orfana del sogno, stretta tra il miraggio del benessere e la ferocia di un capitalismo che macina nel suo ingranaggio forti e deboli allo stesso modo; un'America miserabile a cui rimangono solo le sirene di una corsa all'oro che è in realtà una lotta per la sopravvivenza."" -
Annali di architettura (2019). Vol. 31
«Annali di architettura» è la storica rivista del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. Fondata nel 1959 e sino al 1991 nota con il nome di «Bollettino del CISA Andrea Palladio», la rivista conta oggi 52 volumi. Già diretta da André Chastel e da James S. Ackerman, è ora sotto la responsabilità scientifica dello studioso spagnolo Fernando Marías, direttore della rivista, e di un comitato di lettura internazionale dove siedono Guido Beltramini, Howard Burns, Caroline Elam, Francesco Paolo Fiore, Christoph L. Frommel, Pierre Gros, Jean Guillaume, Silvia Moretti. Pur incentrata sulla storia dell'architettura del Rinascimento, «Annali» ospita contributi sull'architettura di ogni tempo, pubblicati nelle principali lingue europee da studiosi italiani e internazionali. Ogni volume contiene una rubrica di recensioni e il notiziario delle attività del Centro. Il fascicolo 31 raccoglie articoli di Gabriele Aroni (Ryerson University, Toronto), Carla D'Arista (independent scholar), Giuseppe Simone Montanaro (architetto, Londra), Yulia Revzina (Istituto di Architettura di Mosca), Anna Rebecca Sartore (Università di Udine), Dmitry Shvidkovsky (Istituto di Architettura di Mosca) e gli atti del 30° Seminario internazionale di storia dell'architettura, L'architetto lettore (Vicenza, Palladio Museum, 15-17 giugno 2017), con contributi di Donata Battilotti (Università di Udine), Lucia Bertolini (Università eCampus), Caterina Cardamone (independent scholar), Joseph Connors (Harvard University, Cambridge MA), Pierre Gros (Institut de France, Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, Paris), Gordon Higgott (già English Heritage, Londra), Ann Lucas (Thomas Jefferson Foundation, Charlottesville VA), Sarah Lynch (Villa I Tatti, The Harvard Center for Italian Renaissance Studies, Firenze), Werner Oechslin (ETH Zürich), Eleonora Pistis (Columbia University, New York), Federica Rossi (Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck Institut), Sophie Elaine Wolf (Università di Innsbruck). Alle recensioni hanno contribuito Maria Beltramini (Università di Roma Tor Vergata), Massimo Bulgarelli (Università Iuav di Venezia), Lorenzo Fecchio (Politecnico di Torino), Francesco Paolo Fiore (Sapienza Università di Roma), Fernando Marías (Universidad Autónoma de Madrid), Werner Oechslin (ETH Zürich), Edoardo Piccoli (Politecnico di Torino), Michela Rosso (Politecnico di Torino), Carmen Sánchez Fernández (Universidad Autónoma de Madrid), Cristiano Tessari (Università di Udine).