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L' ultimo pellegrino
Carl Oscar Krogh, ottantacinque anni e un passato in prima linea nella resistenza norvegese, viene trovato morto nella sua sontuosa villa sulle colline a nord di Oslo in un radioso mattino di giugno. È stato ripetutamente accoltellato, colpito con una tale brutalità da essere quasi irriconoscibile. Solo tre settimane prima, nei boschi del Nordmarka, non lontano dalla capitale, erano stati rinvenuti i resti di tre persone uccise negli anni della Seconda guerra mondiale. L'ispettore Tommy Bergmann, il cui carattere solitario e scostante nasconde un passato con cui non ha ancora fatto i conti e una storia d'amore rovinata dalla violenza, è convinto che tra i due casi ci sia un nesso. Le sue ricerche fra eccentrici professori di storia, testimoni logorati dalla vita e archivi dimenticati fanno emergere lo stretto legame che univa Krogh a un leggendario combattente, morto in circostanze misteriose a guerra ormai conclusa, e finiscono per focalizzarsi sulla seducente figura di Agnes Gerner, una donna bella e coraggiosa, spia audace al servizio degli inglesi nella Norvegia occupata dai nazisti. Catapultato negli anni bui del conflitto, Bergmann si ritrova in un intricato labirinto di miti e menzogne dove tutto sembra essere in vendita; un mondo ambiguo in cui, accanto a chi dice che il più grande onore è riuscire a sopravvivere, c'è anche chi è disposto a tutto per amore. -
La donna del faro. Misteri d'Islanda. Vol. 4
«Ásta non aveva mai pensato di tornare nei luoghi della sua infanzia, e invece eccola lì, con il suo bagaglio di segreti sepolti, dove si era trovata tanto tempo fa, quando aveva visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere.»«Jónasson è un maestro nel ritrarre il rude paesaggio islandese e la sua selvaggia bellezza» – The TimesSono passati molti anni dall'ultima volta in cui Ásta ha messo piede a Kálfshamarsnes, la piccola lingua di terra sulla penisola di Skagi, nel Nord dell'Islanda. Ma è come se il tempo avesse congelato il paesaggio: le rocce basaltiche, imponenti e bellissime; le vaste distese con il loro gioco irreale di luci e ombre; la villa signorile non lontana dal fiordo e, soprattutto, il faro. In quei luoghi isolati, Ásta ha trascorso parte della sua infanzia insieme alle persone che ora trova ad accoglierla: il ricco padrone di casa, un fratello e una sorella che, ormai anziani, si occupano della proprietà, e un giovane di bell'aspetto che vive in una fattoria vicina. C'erano tutti anche allora, quando fu costretta ad andarsene. Tre giorni prima di Natale, il cadavere di Ásta viene ritrovato ai piedi della scogliera. Una disgrazia? Oppure si tratta di suicidio? O forse è stato qualcuno a spingerla nel vuoto? Ari Þór segue le indagini in quella regione sperduta che guarda alla baia di Kálfshamarsvík. È affascinato dall'enigmatica figura della donna venuta dal Sud, e turbato dal suo destino inquietante: Ásta è morta nello stesso identico punto dove, ventisei anni prima, avevano perso la vita in circostanze mai chiarite anche la madre e la sorella più piccola. Mentre la neve continua a cadere, il giovane poliziotto cerca di far luce sulle oscure vicende che gravano su quella penisola incessantemente battuta dal vento, dove qualcuno è rimasto a custodire segreti scomodi, tacendo colpe che non si cancellano. -
Il tribunale degli uccelli
Il romanzo di Agnes Ravatn è attraversato da un'inquietudine strisciante. La costa deserta e isolata, uccelli hitchcockiani e colpe segrete fanno da sfondo a un thriller psicologico, una storia di paure e misfatti, reali e immaginari, segnata dalle ossessioni e dalla ricerca del controllo; una storia in cui il seducente paesaggio nordico - foreste, fiordi, parchi dalla vegetazione selvaggia - diventa esso stesso protagonista, e i due personaggi principali, ambigui, sfuggenti, indecifrabili, alimentano il senso di disagio, distillando terrore a ogni pagina.Allis Hagtorn, giovane promessa della tv travolta da uno scandalo, decide di lasciare il lavoro e il marito e di cercare rifugio nell'anonimato di un lavoro umile. In una sorta di esilio volontario, accetta il posto di domestica al servizio di Sigurd Bagge, un quarantenne misterioso che vive appartato sulla riva di un fiordo. Allis dovrà servirgli tre pasti al giorno, occuparsi della villetta e del giardino, e lasciarlo in pace. Protetta dalla natura norvegese, tra il bosco e il mare, messa a confronto con sfide per lei inedite, come cucinare un pollo arrosto, dissodare un terreno abbandonato o respingere un'invasione di roditori, Allis si convince che la vita le abbia offerto una seconda possibilità. Ben presto, però, il fascino oscuro di quell'imprevedibile padrone di casa comincia a dominare i suoi giorni. A mano a mano che i due si avvicinano, prende corpo una domanda cruciale: chi è Sigurd Bagge, e che cosa vuole da Allis? -
Il peso della neve
Acclamato da pubblico e critica come la nuova promessa della letteratura canadese, Christian Guay-Poliquin dà vita a un thriller psicologico che in realtà è molto di più: la storia di una guarigione ma anche di una crescita, di un rapporto tra generazioni che nasce e si evolve in modi inaspettati e in una condizione ambientale estrema; la storia dell'isolamento forzato di due persone e di un'intera comunità, che si trova a fare i conti con bisogni primari e istinti elementari; la storia dell'eterna sfida tra l'uomo e una natura selvaggia, sublime e ostile, salvifica e fatale.In seguito a un brutto incidente, un uomo si ritrova nella stanza di una casa in mezzo alla neve. Ha le gambe paralizzate ed è in balia di un vecchio che non conosce. Il misterioso signore gli cura le ferite, gli prepara da mangiare e fa quel che può per riscaldare e illuminare l'ambiente, perché l'energia elettrica è saltata a causa di un improvviso e generalizzato blackout. Ma nonostante l'apparente dedizione, il vecchio rimane un enigma per il suo paziente: potrebbe nascondere qualunque segreto, potrebbe nutrire istinti violenti, potrebbe essere capace di un gesto inconsulto. Come se non bastasse, inquietanti personaggi dai nomi biblici fanno visita ai due uomini portando viveri e notizie dal villaggio vicino, ma neanche loro sembrano persone di cui fidarsi. Con il livello della neve, sale anche la tensione. Di fatto, quella casa immersa in un mare di ghiaccio è una trappola senza uscita, proprio come lo era il labirinto per Dedalo e Icaro. Prigionieri dell'inverno spietato, delle minacce esterne, ma soprattutto l'uno dell'altro, i due possono solo sperare di procurarsi delle ali metaforiche e provare a volare. A patto che l'ambizione non si riveli una condanna. -
La memoria del lago. I delitti del casello. Vol. 5
In una tiepida sera di fine estate, un vecchio dossier di polizia, ingiallito dal tempo, arriva sul tavolo del laboratorio di Libera, la fioraia del Giambellino. Contiene i documenti di un caso di cronaca archiviato in fretta e furia dalle autorità: la morte di una giovane donna nei boschi che si affacciano sul lago di Como, negli anni del dopoguerra. Libera ne resta sgomenta: quella morte riguarda da vicino sua madre Iole e la sua misteriosa famiglia. Le carte contengono anche la testimonianza e i dubbi, trascurati dalla polizia, di un vecchio prete di montagna: la figlia di quella povera ragazza era davvero dell'uomo che l'aveva appena sposata? E perché Tarcisio Planetta, il contrabbandiere, l'aveva minacciata ad alta voce nell'osteria? E chi erano quegli ""autorevoli"""" personaggi che hanno garantito per lui? Ce n'è abbastanza perché la fioraia milanese abbandoni i suoi bouquet matrimoniali e si improvvisi di nuovo detective. Insieme all'eccentrica Iole, cultrice dello yoga e del libero amore, e alla giovane cronista Irene, dotata di un fiuto infallibile, Libera si mette in cerca della verità, provando a scardinare i silenzi dei testimoni sopravvissuti. Alle Miss Marple del Giambellino, come le chiamano i giornali, non mancheranno certo la tenacia e l'arguzia, in un'indagine serrata tra Como, Lecco e le vie esclusive di Milano, per far affiorare il segreto che si nasconde sotto le acque del lago."" -
La straniera
A Monieux, nota in un lontano passato per non aver mai negato ospitalità a viandanti e fuggiaschi, da secoli si racconta di un orribile pogrom e di un tesoro nascosto. È qui, tra le montagne della Provenza, che Stefan Hertmans comincia un viaggio nel tempo, percorrendo la Francia dei crociati, dalla Normandia a Marsiglia, per poi toccare Genova e spingersi a sud, verso la Sicilia e, al di là del mare, l'Egitto. Instancabile, cammina sulle tracce di una nobildonna normanna che a quell'eccidio riuscì a sopravvivere, una giovane dalla volontà di ferro che lui, per anni, ha cercato e inseguito, rincorrendone la storia. Chi era questa donna? Perché scappava? Alla fine dell'Undicesimo secolo, la bella Vigdis Adelais, con i suoi riccioli biondi e gli occhi blu ereditati dagli antenati vichinghi, si innamorò di David, studente alla yeshivah di Rouen e figlio di un potente rabbino. Il suo amore proibito le costò l'esilio e più di mille chilometri di fuga, braccata dagli uomini del padre e dai crociati che, numerosi, partivano alla volta di Gerusalemme, seminando morte e distruzione. Basata su fatti e documenti, la storia di Vigdis, che per amore diventò Hamoutal e voltò le spalle alla propria fortuna, al buon nome e al futuro, trascina il lettore in un mondo di passione e violenza, dove le strade rimbombano di urla, nenie ed echi di tamburo, e nel caos brillano i colori della vita quotidiana dell'epoca. Storia epica e ritratto di una donna di sconvolgente modernità, ""La straniera"""" è anche un romanzo sull'identità e su una condizione che si ripete nei secoli: quella del rifugiato."" -
Uomini di poca fede
"Adorare"""" è sempre sembrata una parola forte a Lyle Hovde, ma è quella che più rappresenta il suo sentimento verso certe giornate di primavera, in cui prende il pick-up e guida lungo il Mississippi per raggiungere il frutteto dove lavora, il nipotino Isaac di cinque anni a fargli compagnia e la natura del Wisconsin a guarire i mali dell'anima. Isaac è il bimbo di Shiloh, la figlia adottiva di Lyle e della moglie Peg, appena tornata a vivere a casa dei genitori dopo un lungo periodo di lontananza e ribellione. Era stato difficile separarsi da Shiloh, ed essere di nuovo riuniti sotto lo stesso tetto è una gioia per Lyle e Peg. Per questo, appena lui viene a sapere che la ragazza è diventata seguace di una Chiesa radicale e intende trasferirsi con il piccolo Isaac a vivere assieme al pastore che la guida, vorrebbe fare il possibile per impedirglielo. Tanto più che i due sembrano avere strane convinzioni legate ai poteri sovrannaturali del bambino... Quando il fanatismo religioso minaccerà da vicino la salute del nipote, Lyle si troverà costretto a compiere un atto estremo di resistenza per evitare che una nuova tragedia si abbatta sulla sua famiglia. Dopo """"Shotgun Lovesongs"""" e """"Il cuore degli uomini"""", Nickolas Butler si ispira a una storia della sua terra per dare vita a un romanzo colmo di umanità. Lo scrittore del Midwest coglie temi universali - le contraddizioni del credere, il dolore del lutto, il peso dell'affetto - e li trasforma in sensazioni concrete, come l'odore della polvere e della benzina, la vista a perdita d'occhio sui campi e i solchi profondi che l'amore scava dentro ognuno di noi." -
L' ultima moglie di J. D. Salinger
Tra rievocazioni e oblii, intuizioni geniali e false piste, Enrico Deaglio si avvicina alla vita e alla scrittura di J. D. Salinger con intelligenza, curiosità e una rara capacità di racconto.«Una spy story, però non seria, aull'autore del ""Giovane Holden"""" e sui misteri della sua vita a lungo ritirata» – il venerdì - la RepubblicaQuando una mattina il campanello di John Taliabue, professore di letteratura comparata alla New York University, suona insistentemente, né lui né chi legge può immaginare che aprendo la porta si troverà davanti Mark Simonetti, agente dell'Fbi con tanto di tesserino, specializzato in """"crimini letterari"""". Il crimine letterario che il Bureau non ha mai smesso di investigare riguarda l'infinita scomparsa di J. D. Salinger dalla vita pubblica, e sembra coinvolgere anche una donna misteriosa, Olga Simoneova, presunta spia russa nonché vecchia amica dell'accademico. Taliabue non vorrebbe saperne niente – mal sopporta l'Fbi –, ma qualcosa sa, e per la prima volta si troverà costretto a parlare... La letteratura insegnata e amata dal professore e Il giovane Holden rappresentano l'occasione per analizzare il mito americano nell'epoca di Trump: tra rievocazioni e oblii, intuizioni geniali e false piste, Enrico Deaglio si avvicina alla vita e alla scrittura di J. D. Salinger con intelligenza, curiosità e una rara capacità di racconto. Se la memoria è un sentimento, quella di Deaglio e Taliabue è un sentimento di irrinunciabile avventura."" -
Una stagione ardente
Inghilterra, primi dell'Ottocento. Raelynn Barrett, giovane nobile ormai caduta in disgrazia, ha una triste storia alle spalle: suo padre viene arrestato in seguito a un'accusa infamante ai danni della corona inglese e muore in circostanze poco chiare. La ragazza decide così di imbarcarsi per l'America assieme alla madre e a Cooper Frye, uno zio dato per disperso e misteriosamente ricomparso a distanza di anni. Durante la traversata, però, la madre di Raelynn perde la vita e, una volta sbarcati, Cooper Frye vende la giovane a un tedesco senza scrupoli. Sarà il coraggioso Jeff Birmingham, affascinante e ricco uomo d'affari di Charleston, a salvarla da questo terribile destino, innamorandosene a prima vista e sposandola poche ore dopo averla incontrata. Fra le sue braccia Raelynn trova un porto sicuro, e davanti a lei sembra aprirsi una vita ricca di speranze e promesse. Ma un infido nemico trama nell'ombra per separarli l'uno dall'altra... -
Malvina. L'intuito del cuore
«Respirare e amarlo mi sembrano la stessa cosa.»La moderna narrativa psicologica nasce in Polonia (e in genere nel mondo slavo) con questo romanzo. Pubblicato nel 1816, Malvina resta ancora oggi una lettura attuale e coinvolgente, quasi una sceneggiatura pronta per un magnifico film in costume, tra peripezie avventurose, il racconto della Varsavia frivola e salottiera e della campagna polacca di allora, i sentimenti nascosti o ben visibili dei suoi personaggi, l'ironia e la partecipazione dell'autrice alle debolezze e singolarità dei loro caratteri. Unendo molti generi – sentimentale ed epistolare, storico e di costume, di formazione e perfino autobiografico –, Maria Wirtemberska riesce a superare i limiti del suo tempo e a narrarci l'appassionante racconto ""al femminile"""" di un amore contrastato fino al suo sorprendente finale."" -
Europa unita, sogno dei saggi
Il volume fonde più di un approccio al tema europeo: la storia dell'idea, quella dei movimenti politici e la storia diplomatica concorrono qui a illustrare i diversi passaggi del percorso compiuto dagli europei verso l'unità. Vista in una lunga prospettiva storica, la costruzione dell’Europa comunitaria si arricchisce di significati culturali e politici e riesce più facile comprendere i termini entro i quali si pone oggi, nel passaggio dall’Europa economica a quella politica, il problema dell’identità europea. La narrazione copre il cosiddetto “tempo storico” e termina nel momento in cui, con la firma dei trattati di Roma, giunge a compimento l’opera dei “padri fondatori”. È alle basi poste allora, con grande consapevolezza della necessità di superare i nazionalismi e creare un nuovo stile di convivenza fra i popoli della Piccola Europa, che occorre rifarsi oggi per recuperare il senso della meta, la finalità politica dell’integrazione europea. Senza una vera unione politica, fatta d’identità di politica estera e di difesa e di leadership coesa, non si cementa la solidarietà e non si sviluppano i valori comuni. -
Dolci detti. Dante, la letteratura e i poeti
I saggi qui raccolti affrontano, con esemplare coerenza di metodo e limpidezza di stile, la relazione tra il poeta medievale e la scrittura, e provano, attraverso una lettura ravvicinata dei testi, a interpretare queste miracolose conversazioni.In diversi passi della Commedia Dante riflette su ciò che la letteratura è o compie. Così, di volta in volta, può consolare oppure servire da guida, diviene patria o appare come una seducente metamorfosi; mentre in alcune ""Rime"""" la poesia si fa addirittura arma finissima per guerreggiare con gli amici più cari. C'è poi il rapporto particolare, e sovente determinante, che alcuni scrittori hanno avuto con la sua opera, e tale fenomeno senz'altro costituisce uno dei capitoli più interessanti della ricezione dantesca."" -
Un ettaro di cielo e 39 di terreno. Storia d'impresa di Franco Cristaldi
Sulla base di ricche e inedite fonti d'archivio, il libro ricostruisce la successione delle società fondate da Franco Cristaldi, mettendone in rilievo le diverse anime e le connessioni con gli altri settori economici, a dimostrazione che il cinema è sempre stato immerso in una rete di rapporti industriali complessi e spesso reciprocamente vantaggiosi.Come tutte le industrie, anche il cinema è fatto di imprese che perseguono il successo di pubblico e il profitto economico. Il modo in cui li raggiungono dipende non solo dal talento degli artisti, ma anche dalle scelte strategiche e dalla competenza di chi le guida. La storia del produttore Franco Cristaldi è esemplare per comprendere il forte legame fra la personalità del produttore, il suo modello industriale-organizzativo e la qualità dei film realizzati. Sulla base di ricche e inedite fonti d'archivio, il libro ricostruisce la successione delle società fondate da Cristaldi, mettendone in rilievo le diverse anime e le connessioni con gli altri settori economici, a dimostrazione che il cinema è sempre stato immerso in una rete di rapporti industriali complessi e spesso reciprocamente vantaggiosi. Nomi come Marzotto, Olivetti e De Rotschild sono alcuni dei comprimari di una storia d'impresa che attraversa molti avvenimenti cruciali della seconda metà del Novecento, adattandosi ai mutamenti anche grazie alla solidità della sua base immobiliare. Un ettaro di cinema, il resto di terreni. -
Pasolini e Sciascia. Ultimi eretici
I concetti di «realtà» e «verità» – interrelati ma anche in latente conflitto l’uno con l’altro – risuonano attraverso spiazzanti messe a punto teoriche e puntuali disamine dei testi nei contributi raccolti in questo volume a firma di Roberto Andò, Roberto Chiesi, Andrea Cortellessa, Filippo La Porta, Davide Luglio, Daniela Marcheschi, Bruno Pischedda, Ricciarda Ricorda, Giuseppe Traina, Guido Vitiello.rn Pasolini, comunista avverso alle magnifiche sorti e attratto dal ""poco-razionale"""", profondamente laico ma con il senso del sacro, un poco diffidava della """"verità"""", potenzialmente distruttiva, e si schierava piuttosto dalla parte della """"realtà"""", misteriosa e inappropriabile, che ricomprende in sé il bene e il male (contrapposta all'illusoria """"irrealtà"""" in cui vive il borghese). Sciascia, illuminista sfiorato dal tragico, """"ateo incoerente"""", credeva nella """"verità"""" come parola letteraria e giudizio razionale sulle cose, mentre considerava la """"realtà"""" qualcosa di troppo manipolabile. Entrambi però si sono continuamente e meravigliosamente contraddetti, ritornando su questi temi e provando a declinarli nella loro opera e nella loro fitta attività giornalistica."" -
Il remo di Ulisse. Saggi sulla poesia e la poetica di Luigi Ballerini
La recente riedizione di eccetera. E, uscito in prima battuta nel 1972, e il recentissimo – e tuttora inedito – Divieto di sosta confermano la posizione di rilievo che l'opera poetica di Luigi Ballerini occupa nel quadro della poesia italiana tra secondo Novecento e nuovo millennio. Lucido esempio di fedeltà alle ragioni linguistiche della poesia di ricerca, e dunque erede consapevole di quella fertile stagione che si conviene chiamare «sperimentale» o «neoavanguardistica», Ballerini affronta con ironia e furore il problema di un'appropriazione non indebita e non incauta di quella discendenza, declinando al contempo, e secondo articolazioni neoepiche, le esigenze di una sconcertante contemporaneità. In questa monografia critica, all'indagine accurata delle ascendenze e delle fonti (da Ezra Pound a Wallace Stevens, da Guido Cavalcanti a Elio Pagliarani e Alfredo Giuliani, fino alle gag dei comici dell'avanspettacolo) si affiancano analisi accurate delle alchimie lessicali e sintattiche attraverso le quali Ballerini conduce un'emozionante lotta per la riabilitazione dell'espressione poetica e del suo potere comunicativo. -
«Forse tu sola hai compreso». Lettere di Eleonora Duse a Emma Lodomez Garzes
Pubblicare le lettere di un artista è come aprire una finestra sulla sua vita. Nel caso di Eleonora Duse vuol dire anche gettare luce su alcuni aspetti della sua arte, della poetica così come della pratica del suo fare teatro: perché la Duse non separava il lavoro dalla vita, la quotidianità dalla scena, il ""dentro"""" dal """"fuori"""". Le lettere che qui si pubblicano sono quelle all'amica Emma Lodomez Garzes, una delle più vicine e care dell'attrice, alla quale la Duse scrive per quasi quarant'anni, dagli anni ottanta dell'Ottocento fino ai primi anni venti del Novecento, raccontando di sé e del proprio lavoro e condividendo con l'amica la gioia e la stanchezza della vita in teatro, l'angoscia per gli anni della guerra, i numerosi viaggi e l'entusiasmo per il cinema. Racconti e confessioni che animano queste pagine di storie, personaggi e luoghi cari all'attrice. Le lettere, più di trecento, sono conservate nell'Archivio Duse dell'Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia."" -
Chi ama ricorda. Vita, morte e qualche miracolo di un prete, don Franco De Pieri
Uomo di spirito e d'azione, fondatore del Centro Don Milani e di una decina di cooperative sociali, vicepresidente per vent'anni della Federazione mondiale delle Comunità terapeutiche: don Franco De Pieri (1938-2015) è stato un prete conosciuto, stimato e amato da migliaia di persone; altre migliaia sono state da lui strappate alla droga e ad altre forme di dipendenza. Padre spirituale della Mestre bene e di quella che zoppica, sacerdote cattolico e ""sacerdote laico"""", è stato anche imprenditore, creando un'azienda della solidarietà da centocinquanta dipendenti. «Chi ama ricorda», era solito dire. I tanti che l'hanno amato ora rievocano la sua figura, in una biografia che scorre come un romanzo."" -
Il giornalismo fatto in pezzi
Trent'anni di storia d'Italia, dai settanta al Duemila e oltre. Uno spaccato di vita e degli eventi cruciali che hanno trasformato la nostra società in senso antropologico, sociologico, psicologico e, più ampiamente, culturale. Attraverso la sua attività di cronista e di inviato Massimo Fini ci racconta storie di vita, testimonianze di uomini e donne dall'estrazione sociale e dalle esperienze più diverse, ritratti di personaggi famosi, politici ma soprattutto artisti e letterati, la cui memoria affonda spesso ancora più lontano, nel periodo fascista e della guerra. Se, come afferma Benedetto Croce, «la Storia è il passato visto con gli occhi del presente», chi legge questo libro potrà, con gli occhi dell'uomo di oggi, trovarvi cosa rimane di quelle stagioni, di quelle speranze, di quelle illusioni e delusioni. Ci sono infine alcuni reportage internazionali - e qui il giornalista si salda con lo scrittore - che nel raffronto fra culture e società a volte omologhe, altre molto diverse, ci aiutano a capire meglio qual è stato, qual è e quale potrà essere il ruolo dell'Italia in un mondo divenuto globale. -
Una specie di paradiso. La straordinaria avventura di Antonio Pigafetta nel primo viaggio intorno al mondo
Siviglia, 1519. Più uomo di penna che di spada, Antonio Pigafetta, vicentino di nascita, decide di prendere parte alla straordinaria impresa di Ferdinando Magellano che si appresta a salpare con cinque navi cariche di provviste, armi, specchietti e cianfrusaglie da baratto. Ai suoi ordini, tra marinai e soldati, duecentosessantacinque uomini, di cui ventisette italiani. Scopo della missione è raggiungere le Molucche, isole delle spezie, in senso contrario alle rotte usuali su cui il Portogallo esercita una pericolosa concorrenza. Per arrivare al Pacifico bisogna però trovare elpaso, mitico stretto che non è riportato sulle approssimate carte nautiche, ma ben definito nella mente del caparbio comandante. Ostacolato da infidi sottoposti, che mal tollerano l'autorità di Magellano, il viaggio sarà irto di pericoli ed eventi drammatici, sorprendenti scoperte e amare sconfitte, qui ripercorsi sulla falsariga del diario di Pigafetta, coraggioso cronista. Superando inaudite difficoltà, la spedizione, decimata da perdite di uomini e navi, si concluderà con un successo. Ma la gloria, come la fortuna, si rivelerà cieca? -
Cose che voi umani
Cose che voi umani è il primo post-romanzo sul golpe di Washington. Con originalità, coraggio e precisione, Enrico Deaglio trascina il lettore nelle ombre e nei misteri degli Stati Uniti, scavando fino alle radici di un fatto di cronaca che è già diventato Storia.«Enrico Deaglio ci svela con calma, un tassello per volta, il mosaico in cui l’assalto al Campidoglio si incastra. Il risultato è un sottile mix tra finzione e ricostruzione che descrive con sapienza il sottosuolo della storia americana.» – Giulio Bardelli per Maremosso«Quel 6 gennaio me ne stavo davanti al televisore, e potete immaginare quale fosse il mio stato d’animo. Al Campidoglio le persone correvano, si arrampicavano sui muri e sulle balaustre, e i poliziotti le lasciavano passare... Si sentivano tonfi e scoppi, la situazione era indecifrabile. Ricordo che i cronisti non sapevano quali parole usare: riot, insurrection, storming, anarchy, e poi il termine che in americano non esiste, ""coup d’état"""". Strano, no? Gli americani, che hanno imposto al mondo tutto il lessico moderno, avevano bisogno del francese per dire quello che a loro sembrava impossibile, e per il quale, quindi, non avevano inventato un vocabolo.»Come ogni altro abitante del mondo libero, il 6 gennaio 2021 Anthony Sanfilippo è immobile davanti ai notiziari televisivi: a Washington, dopo un incendiario comizio di Trump volto a ribaltare l'esito delle elezioni presidenziali, centinaia di manifestanti hanno assaltato il Campidoglio, cuore e simbolo della democrazia americana. Ma per Tony – bibliotecario e archivista ormai in pensione – le sorprese non sono finite: pochi giorni dopo, infatti, viene a sapere che il cognato è stato arrestato per aver preso parte all'insurrezione, marciando al fianco dei ribelli con una bandiera di QAnon. E benché lo senta lontano dalla sua vita e dalle sue convinzioni, accetta di dargli una mano. Dopo i fatti del 6 gennaio, la New Orion – una società che è in grado di associare analogicamente immagini, suoni e memorie nel tempo e nello spazio – ha tappezzato New York di annunci di lavoro. Sono stati in tanti a richiedere i suoi servizi: i clienti vogliono sapere se sta arrivando la fine del mondo, se ci sarà un crollo in borsa, se conviene sbarazzarsi dei bitcoin, se la follia americana dilagherà in Europa, se Trump sarà arrestato o se invece tornerà al potere... L'azienda ha bisogno di personale, così Tony sale sulla giostra: un lavoro come quello potrebbe aiutarlo a indagare le motivazioni del cognato, e in ogni caso l'idea di mettersi in gioco non gli dispiace. Inizia così un viaggio nel cuore profondo dell'America e del mondo intero, guidato dalle sinapsi e dai database della New Orion: il bibliotecario italo-americano andrà a caccia dei corsi e ricorsi storici e di tutte quelle analogie – inattese e sorprendenti – che potrebbero svelare le spinte sommerse che hanno portato all'assalto al Campidoglio. Prendendo le mosse da una serie di inquietanti corrispondenze – dai misteriosi delitti di Twin Peaks al mito della Rivoluzione d'ottobre di Lenin e Trotskij, dallo Sciamano di QAnon in...