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Microbiologia medica
Gli scopi della ventisettesima edizione di Jawetz, Melnick & Adelberg’s - Microbiologia Medica rimangono gli stessi della prima edizione pubblicata nel 1954, ossia quelli di fornire una presentazione breve, accurata e aggiornata degli aspetti della microbiologia medica che sono particolarmente importanti nel campo sia delle infezioni cliniche che della chemioterapia.rnTutti i capitoli sono stati ampiamente revisionati in coerenza con l’enorme espansione della conoscenza medica permessa dai meccanismi molecolari, dai progressi delle nostre conoscenze della patogenesi microbica e dalla scoperta di nuovi patogeni. Il Capitolo 47, “Principi di diagnostica microbiologica medica,” e il Capitolo 48, “Casi e correlazioni cliniche,” sono stati aggiornati per rispecchiare l’esplosione attuale di nuove diagnostiche nel corso degli ultimi anni e pure di nuove terapie nella cura delle malattie infettive.rnNuovi per questa edizione sono Steve Miller, MD, PhD, e Jeffery Hobden, PhD. Il Dr. Miller e Medical Director della University of California, San Francisco Clinical Microbiology Laboratory e Health Science Associate Professor of Clinical Laboratory Medicine, UCSF, ed ha una grande esperienza in virologia. Il Dr. Hobden e Associate Professor del Department of Microbiology, Immunology, & Parasitology, Louisiana State University Health Sciences Center, New Orleans, e il suo principale interesse riguarda i batteri patogeni, specialmente Pseudomonas aeruginosa. Diamo il benvenuto alla loro partecipazione.rnGli autori sperano che i cambiamenti fatti in questa edizione siano utili per chi studia la microbiologia. -
Fisiologia della respirazione. L'essenziale
"Questo libro è stato pubblicato per la prima volta quaranta anni or sono ed è stato al servizio di parecchie generazioni di studenti. È stato tradotto in quindici lingue. Questa nuova decima edizione comprende numerose innovazioni, la più importante delle quali è che Andrew Luks, M.D., è venuto a bordo come coautore.rnIl dr. Luks è una scelta felice. Ha ottenuto il suo M.D. all’University of California San Diego (UCSD) School of Medicine e quindi ha seguito il corso per il quale è stato scritto in origine il libro. Infatti, ha ancora la quinta edizione del libro, molto sottolineata! È molto impegnato nell’insegnamento agli studenti in medicina all’University of Washington School of Medicine e così è ben pronto a prendersi cura delle prossime generazioni.rnUn’altra innovazione di questa nuova edizione sono i casi clinici per i primi nove capitoli del libro. Il loro scopo è mostrare come la fisiologia descritta nel testo principale possa essere usata in una situazione clinica. Sono state aggiunte anche 26 nuove domande a scelta multipla. Alcune di queste richiedono un ragionamento più articolato rispetto alle domande tradizionali, basate semplicemente sulla memorizzazione delle nozioni apprese. Infine, c’è stato un cambiamento del titolo del libro, coerente con la sua età.rnNonostante queste nuove caratteristiche, gli obiettivi del libro non sono cambiati.rnPer prima cosa, il libro è destinato agli studenti di medicina e di materie sanitarie. Come tale sarà normalmente usato insieme a un corso di lezioni, come avviene all’UCSD. Infatti, la prima edizione è stata scritta perché ritenevo che allora non ci fosse alcun libro adatto per il primo anno del corso di fisiologia.rnIn secondo luogo, il libro è stato scritto come un ripasso per i medici interni e per i colleghi di pneumologia, anestesiologia e medicina interna, specialmente per prepararli agli esami di abilitazione e ad altri esami. Qui le esigenze sono piuttosto diverse. Il lettore ha familiarità con l’argomento generale, ma ha bisogno di rinfrescarsi la memoria su vari argomenti e i molteplici diagrammi didattici sono particolarmente importanti.rnPuò essere utile aggiungere qualche parola su come il libro si integri con le lezioni per gli studenti del primo anno di medicina alla UCSD. Le lezioni di fisiologia respiratoria sono solo dodici di circa 50 minuti, integrate da due esercitazioni, tre discussioni a piccoli gruppi e una sessione di revisione con l’intera classe. Le lezioni seguono strettamente i singoli capitoli del libro, con la maggior parte dei capitoli che corrispondono a una sola lezione. Le eccezioni sono il Capitolo 5, che ha due lezioni (una su scambio normale di gas, ipoventilazione e shunt; un’altra sul difficile argomento del rapporto tra ventilazione e perfusione); il Capitolo 6, che ha due lezioni (una sul trasporto di gas nel sangue e un’altra sull’equilibrio acido-base); il Capitolo 7, che ha due lezioni (sulla statica e sulla dinamica). Non ci sono lezioni sul Capitolo 10, “Prove di funzionalità polmonare”, perché questo non fa parte del tema centrale del corso. È incluso in parte per il suo interesse e in parte per la sua importanza per... -
Chimica tossicogica
"La “Chimica Tossicologica” si definisce come la scienza che si occupa delle relazioni tra struttura chimica e attività tossica delle sostanze chimiche, in altre parole tratta della chimica delle sostanze tossiche basandosi sulla loro interazione con i sistemi biologici.rnDato che l’incidenza della noxa chimica sull’uomo e sull’ambiente è in costante aumento, la Chimica Tossicologica rappresenta una materia di frontiera, in continua evoluzione. L’uomo infatti si trova a dover affrontare sempre più spesso gravi problemi d’inquinamento ambientale, causato dalla manipolazione di sostanze di origine naturale e dall’immissione di molecole xenobiotiche di origine sintetica. Inoltre, il progredire della ricerca fa sì che continuamente vengano individuate nuove molecole naturali delle quali si caratterizza il potenziale tossicologico.rnIl numero di sostanze chimiche cui l’uomo è volontariamente o involontariamente esposto è in continua crescita: contaminanti ambientali, farmaci, pesticidi, intermedi dell’industria, coloranti, detergenti, etc., ma anche prodotti naturali e composti che si originano per l’aggiunta di additivi agli alimenti o in seguito alla cottura degli alimenti stessi o altresì sostanze che migrano negli alimenti o nei farmaci dai loro packaging.rnD’altra parte si sta sempre più diffondendo una sorta di chemofobia verso tutto ciò che è chimica di sintesi, trascurando che tra le cosiddette sostanze naturali esistono composti altamente reattivi e tossici. È ben nota, ad esempio, la pericolosità di sostanze quali le aflatossine o le tossine polieteree prodotte dalle microalghe.rnLa tossicità di uno xenobiotico è determinata per lo più dalle sue proprietà intrinseche, anche se ovviamente è condizionata dalla risposta dell’organismo che subisce l’insulto. Nella fattispecie, l’intensità degli effetti tossici dipende dalle concentrazioni raggiunte nei vari siti specifici e che sono il risultato dei diversi processi biologici che controllano l’assorbimento, la distribuzione, la biotrasformazione e da ultimo l’eliminazione dello xenobiotico dall’organismo. Questi processi sono condizionati dalla dose, dalla modalità e dalla via di esposizione.rnL’iniziativa da parte di autori italiani di scrivere un testo di “Chimica Tossicologica” nasce dall’esigenza di contribuire a colmare una lacuna nel mercato librario italiano. Il volume vuole fornire agli studenti un’ampia trattazione degli effetti nocivi indotti sull’uomo, sull’animale e in generale sugli ecosistemi, da varie classi di agenti chimici e dei meccanismi responsabili di tali effetti. L’intento è quello di fornire le basi teoriche che consentano di comprendere e prevedere perché una determinata sostanza chimica possa essere in grado di promuovere uno specifico effetto tossico.rnUnico nel suo genere nel panorama editoriale italiano, il testo di “Chimica Tossicologica” è un’opera finalizzata alla didattica frutto della collaborazione di colleghi chimici farmaceutici e analitici che hanno organizzato le informazioni raccolte tanto nel corso dell’attività di ricerca che in quella di insegnamento.rnIl libro di “Chimica Tossicologica” è organizzato in diverse sezioni. Esso consta di una Parte Generale (Capitoli 1-4) in cui vengono discussi i principi generali necessari a comprendere e caratterizzare un effetto tossico. Viene esaminato il diretto rapporto esistente tra le proprietà chimico-fisiche di un agente chimico e il suo potenziale tossicologico.rnVengono introdotti i concetti di persistenza, bioaccumulo e biomagnificazione, come anche i meccanismi generali di tossicità degli agenti tossici.rnDi estrema rilevanza è il contributo relativo... -
Manipolazione fasciale. Parte pratica. Secondo livello
"Il mondo della Fascia è infinito e meraviglioso, esso collega organi e tessuti, funzione e struttura.rnLe ricerche dei professori di varie specializzazioni hanno trovato che la fascia collega fra loro i diversi trattamenti e collega la medicina occidentale all’orientale. Le nuove conoscenze frutto di recenti ricerche permettono alla medicina occidentale di comprendere meglio la medicina orientale, in altre parole permettono alle persone d’oggi di comprendere gli antichi concetti.rnIo ho letto con ammirazione molti articoli e libri scritti dai componenti della famiglia Stecco e mi sento onorato di tradurli ed introdurli in Cina.rnSono sorpreso di scoprire che le loro ricerche contribuiscono a supportare i concetti degli antichi agopuntori cinesi e ad apportare ulteriori innovazioni e sviluppi tecnologici. I medici dell’antica Cina descrissero il percorso dei Meridiani Principali, dei Meridiani Tendino-Muscolari (Collaterali), che sono molto utili nella pratica clinica dell’agopuntura.rnTuttavia, in conseguenza al tempo in cui furono descritti, le spiegazioni che ne danno non possono essere capite dalle persone di oggi, determinando quindi una divergenza fra i due modi di vedere.rnLa famiglia Stecco, con comprensione e passione per l’agopuntura, ha costruito un modello meccanico, chiamato Manipolazione Fasciale, che fa riferimento all’agopuntura e ne verifica l’efficacia sia dal punto di vista clinico che anatomico, e tutto questo è un enorme contributo sia per la medicina tradizionale cinese che per la medicina occidentale.rnLa medicina occidentale enfatizza le singole patologie del corpo umano, mentre la medicina orientale pone molta attenzione alla globalità e unitarietà del corpo. In occidente si dà molta importanza ai dettagli delle strutture anatomiche, mentre in oriente si guarda a ciò che connette fra loro le varie parti. Perciò, l’agopuntura mira a costruire un modello anatomico in cui prevalgono le relazioni fra le parti. Gli autori di questo libro, partendo dal punto di vista meccanico, chiariscono le relazioni del movimento e ne semplificano il trattamento. Queste nuove scoperte sono state esposte in una serie di articoli e in questo libro specifico per il secondo livello della Manipolazione Fasciale.rnRaccomando caldamente ai lettori occidentali e orientali la lettura di questo libro, che apre una finestra sul mondo straordinario della Manipolazione Fasciale."""" (Prefazione di Ling Guan)" -
Chimica e biochimica. Per le lauree triennali dell'area biomedica
"Questo libro origina dal “Corso di Biochimica per le Lauree Triennali di Area Sanitaria” edito da Piccin. Come il precedente, anche questo è desti nato agli Studenti che affrontano lo studio della Biochimica per la maggior parte delle Lauree Triennali di Area Biomedica. Pur restando un cardine insostituibile della formazione del nuovo laureato, l’insegnamento della Biochimica si è tuttavia evoluto rispetto a quando vide la luce la prima edizione del “Corso”. Per esempio, in numerosi ordinamenti didatti ci delle Lauree Triennali il corso di Biochimica è stato ampliato ed ora spesso comprende anche quello di Chimica. Per questo motivo, abbiamo voluto aggiungere due capitoli dedicati esclusivamente alla Chimica, che possano servire come Chimica e Propedeutica Biochimica. Ma confidiamo che lo sforzo effettuato per sintetizzare in maniera comprensibile una materia vasta come la Chimica serva anche come semplice punto di appoggio per quelle nozioni di Biochimica che facevano affidamento su conoscenze di Chimica talora mancanti. Questa scelta è stata supportata dall’osservazione che spesso gli studenti che affrontavano il corso di Biochimica affidandosi al precedente libro erano in difficoltà quando si davano per scontate delle nozioni che, evidentemente, tanto scontate non erano.rnOltre alla Chimica, la presente edizione prevede anche, rispetto alla versione precedente, lo sviluppo delle nozioni di base riguardanti il meccanismo di replicazione del DNA e la sua traduzione in proteine che, mentre per alcuni ordinamenti è appannaggio dei corsi di Biologia, per altri è invece trattato in quelli di Biochimica. Ovviamente non si sono trattati alcuni argomenti -chiave di estrema importanza riguardanti i dogmi centrali della Biologia, della Biologia Molecolare e della Genetica, ma ci siamo limitati ad accennare a questi argomenti in maniera molto superficiale, lasciando ad altri eccellenti testi il compito di trattare più approfonditamente questi argomenti.rnLe aggiunte accennate hanno forzato una certa ridistribuzione del materiale preesistente per facilitare l’unità discorsiva, ridurre le ripetizioni ed evitare accavallamenti. Si è preso spunto da questa necessità per snellire alcuni argomenti precedentemente trattati in maniera forse troppo approfondita ed approfondirne altri, sulla base di suggerimenti ed indicazioni pervenuti da numerosi Colleghi che desideriamo ringraziare.rnInfine, altra novità di rilievo, si è introdotto l’uso dei colori. Riteniamo infatti che i colori siano imprescindibili nell’apprendimento scorrevole di Chimica e Biochimica in quanto facilitano enormemente la comprensione di concetti spesso osti ci.rnLa presente edizione non vede modificato il layout delle edizioni precedenti , che ha incontrato il favore di studenti e docenti. Tale layout prevede un “sottotitolo” a molti dei paragrafi per facilitare il rapido inquadramento degli argomenti trattati all’interno del capitolo stesso. Inoltre sono stati aggiunti degli approfondimenti a vari argomenti (in corpo più piccolo rispetto al resto del testo).rnIl nostro sforzo ha tentato di dare una risposta all’esigenza, da parte di Studenti e Docenti , di un testo di Biochimica mirato al curriculum formativo delle Lauree Triennali. Ci abbiamo provato con un testo che ci auguriamo semplice senza essere superficiale, dettagliato senza essere ridondante, moderno senza essere speculativo, tradizionale senza essere sorpassato, cercando di rendere leggera la lettura e agevole lo studio senza... -
Anatomia patologica e correlazioni anatomo-cliniche
Il primo obiettivo degli autori, per questo nuovo testo d’Anatomia patologica, è stato il recupero della tradizione italiana che, da sempre, affida alla disciplina il ruolo di dare, al pensiero ed alla prassi medica, le basi concrete ed oggettive delle alterazioni, comunque riscontrate che compongono, nel loro insieme, il quadro di ogni malattia in ogni singolo individuo.rnLa stesura di ogni capitolo segue uno schema generale necessariamente non troppo rigido, che prevede sintesi essenziali di nozioni di anatomia e istologia e di fisiopatologia, basi indispensabili per connettere le alterazioni anatomo-patologiche con i sintomi principali; trattazione dell’anatomia patologica volutamente contenuta, ma in grado di far cogliere al lettore l’essenziale; e alla fine richiami di correlazioni anatomo-cliniche per i quadri più importanti.rnQuesto testo di Anatomia Patologica si propone quindi di far acquisire agli studenti la conoscenza sistematica delle malattie più rilevanti, la loro nosografia ed etiopatogenesi, la storia naturale ed i quadri macro e microscopici delle lesioni d’organo o di sistema, nonché le modalità della loro genesi ed evoluzione. Ha quindi lo scopo di far apprendere, anche con lo studio e la dimostrazione pratica di casi bioptici ed autoptici, i quadri anatomo-patologici, ivi comprese le alterazioni sub-cellulari, cellulari, tessutali, d’organo e di sistema, che sostengono e caratterizzano le varie e possibili patologie che abbiano rilievo pratico; la loro evoluzione possibile e gli esiti. -
Basic immunology
This book intends providing an introduction to immunology for undergraduate and graduate students. As we were engaged for a few years in teaching in a Master’s Degree at the University of Huè, Viet Nam, the Authors debated at length what should be emphasized and, on the contrary, what could be left to an eventual personal investigation in a basic course of Immunology. Our first agreement was that the main emphasis should be on immunological strategies, while most of the molecular mechanisms could be left to student exploration. Molecular biology is now so pervasive that everyone easily swims in the sea of molecular mechanisms. Updated information on molecular pathways of the immune system can be obtained on internet without difficulty. By contrast, the peculiar logic of immunological reactions is sometimes not obvious and not easy to grasp.rnA second shared view was that a schematic drawing could be more informative than a long text. Therefore this book is mainly based on text illustrations, while only an explanatory comment is reported in legends.rnWe wish to thank exquisite Mrs. Jehanne Marchesi for the numerous corrections and suggestions. -
Chirurgia colonproctologica e pelviperineale
"Quando Adolfo Renzi, appena insediatosi come Presidente della SIUCP, propose al Consiglio Direttivo Societario di redigere un testo di colonproctologia sotto l’egida della Società accolsi la proposta con scetticismo ed entusiasmo. Lo scetticismo mi derivava dal sapere che l’impresa sarebbe stata certamente ardua e faticosa, l’entusiasmo invece dalla consapevolezza che i chirurghi italiani hanno dato un grande contributo alle conoscenze di anatomia e fisiopatologia degli organi pelvici e che molteplici proposte terapeutiche innovative sono da attribuirsi a nostri conterranei: un giusto omaggio, dunque!rnrnLeggendo attentamente il contenuto del testo, però, mi sono reso conto che lo spirito con cui è stato scritto non è quello di rivendicare meriti, bensì quello di continuare a dare un servizio di divulgazione scientifica con la legittima ambizione di farlo diventare patrimonio della collettività. È evidente che sebbene molti degli Autori siano illustri colleghi, essi sono stati selezionati seguendo il criterio dell’esperienza personale prescindendo dalla loro fama e notorietà. Nella stesura dei singoli capitoli, inoltre,rntraspare come la linea editoriale sia stata quella di affiancare all’evidenza scientifica anche valutazioni personali derivanti dalla concreta esperienza in sala operatoria ed in reparto.rnrnIn merito all’evidenza scientifica mi permetto di far rilevare che benché essa debba essere il faro verso il quale indirizzare le nostre scelte diagnostiche e terapeutiche, purtroppo non sempre è lo specchio fedele della realtà clinica. In non poche occasioni “certa evidenza scientifica” viene artatamente confezionata per auto-promozione o, come accade quando ci sono di mezzo specifici e costosi presidi medico-chirurgici, a fini più commerciali che scientifici. A tutti è noto che ho collaborato e collaboro con varie aziende e la mia esperienza mi ha insegnato che non di rado sono certe dinamiche economiche a decretare il successo o l’insuccesso di specifiche procedure più che la loro reale efficacia terapeutica.rnrnIl mio auspicio è che questo testo, di cui con entusiasmo ho accettato di scrivere la Presentazione, possa contribuire oltre che all’apprendimento di questa affascinante disciplina anche allo sviluppo di uno spirito critico ed analitico. Una solida conoscenzarndell’anatomia, della fisiologia e della fisiopatologia sono infatti indispensabili per capire se una tecnica chirurgica ha le corrette basi razionali e, dunque, se e quando applicarla. Purtroppo molto spesso vengono decantate procedure che sono la negazione delle conoscenze acquisite in tanti anni e con il contributo di molti. Vorrei che questo fosse un monito per tutti i colleghi e per i giovani in particolare.rnrnConcludendo voglio sinceramente congratularmi con gli Autori per lo sforzo prodotto e per gli eccellenti risultati raggiunti. Un particolare ringraziamento ad Adolfo Renzi non solo per questo testo che grazie alla sua determinazione, dote sempre più rara, è stato felicemente portato a termine e del quale, sono certo, seguiranno altre edizioni man mano che l’evoluzione della specialità lo richiederà, ma anche per tutto quanto ha fatto e continua a fare, insieme all’attuale Consiglio Direttivo, alla guida della SIUCP.""""rn(Presentazione di Antonio Longo)" -
Clinica ortopedica. Manuale-atlante
"Ogni manuale universitario aspira ad assolvere l’impegnativo compito di presentare in maniera organica e completa i risultati più solidi e aggiornati della ricerca scientifica, assicurando al contempo al lettore la massima chiarezza e accessibilità.rnDi volta in volta, sono gli studenti a decretarne il successo, passandosi la voce che i suddetti obiettivi sono stati pienamente raggiunti. È quanto si è verificato con il presente volume, certamente da annoverare tra i successi editoriali dell’Editore Piccin: un testo che ha introdotto generazioni di aspiranti medici alla conoscenza dell’ortopedia.rnLa presente riedizione dello storico manuale si prefigge pertanto di aggiornarlo esclusivamente in relazione a ciò che le più recenti acquisizioni della ricerca scientifica internazionale avevano reso obsoleto. Immutato rimane l’impianto generale, caratterizzato da una scrupolosa progressività nella trattazione degli argomenti e dalla sistematica interazione fra testo e immagini, frutto della diuturna collaborazione dei due Autori. Immutata rimane altresì la finalità ultima del testo: mettersi a servizio degli studenti, affinché anch’essi possano, un domani, mettersi a servizio dei loro pazienti.rnHo imparato a conoscere il prof. Carlo Morlacchi diversi anni fa, attraverso le parole di uno dei suoi figli, che è mio amico d’infanzia. Da studente universitario ne ho poi apprezzato la competenza professionale, quando ho letto e studiato per la prima volta il presente manuale. Infine ho avuto l’onore di accompagnarlo nei suoi ultimi anni, quando mi chiese di prendermi cura delle sue patologie di natura ortopedica. Di lui ho ammirato soprattutto la passione per quella dimensione della medicina che vuole chiamarsi – come appunto recita il titolo del presente testo – “clinica”: espressione che deriva dal greco klìnein, “chinarsi”, che indica l’atteggiamento di ascolto attento che si ha quando ci si trova al letto del malato. Certamente gli sviluppi della tecnologia applicata alla medicina hanno prodotto una profonda trasformazione nell’esercizio della professione medica, portandola a livelli di specializzazione prima inimmaginabili. Questo progresso è accuratamente documentato negli aggiornamenti del volume, che descrivono i risultati più eccellenti della ricerca internazionale, sia a livello diagnostico che terapeutico. Ma abbiamo voluto rispettare con fedeltà assoluta l’impostazione originaria dell’opera, nella convinzione profonda che l’attenzione personale al malato e la disponibilità al “chinarsi” su di lui per ascoltarne i bisogni rappresenti anche oggi l’aspetto più nobile della professione medica.rnConfido che il nostro impegno di revisori possa essere apprezzato e coronato da pieno successo, e che questo Manuale, ormai classico, fedele a se stesso ma integralmente aggiornato, possa offrire ancora a generazioni di studenti la scienza necessaria al domani ma anche la sapienza ereditata dai nostri Maestri.rnFRANCESCO FRANCESCHIrnUniversità Campus Bio-Medico di RomarnPREFAZIONErnSono passati quarant’anni dalla prima edizione di questo Manuale-Atlante e ci troviamo ancora oggi a scrivere del lavoro svolto dal prof. Carlo Morlacchi e dal prof. Attilio Mancini, che grande passione ed impegno impiegarono per la sua realizzazione.rnTale rievocazione avviene in quanto si tratta di un’opera di grande valore didattico che negli anni, per la sua chiarezza e completezza, è riuscita a soddisfare migliaia di studenti attraverso la pubblicazione di quattro edizioni.rnConsapevoli della grande divulgazione che ha questo testo, sia tra... -
Clinica e terapia delle malattie emorragiche e trombotiche
"Le malattie emorragiche e trombotiche, siano esse congenite o acquisite, rappresentano un aspetto clinico rilevante nella pratica medica, anche del medico non specialista. La trombosi venosa profonda e la sua più temibile complicanza, l’embolia polmonare, colpiscono ogni anno l’1% della popolazione, con un andamento crescente al crescere dell’età. La trombosi arteriosa, che può portare all’ictus cerebrale o all’infarto del miocardio, rappresenta una quota rilevante delle cause di ricovero in ospedale, con significativo rischio di mortalità o sequele a lungo termine, ed è ancor oggi al primo posto come causa di morte nei Paesi Occidentali. Persino in corso di tumori, l’evento trombotico può condizionare significativamente l’aspettativa di vita, influenzando i tempi e le modalità di trattamento della malattia neoplastica.rnUgualmente in Italia non meno di 10.000 persone sono affette da malattie emorragiche geneticamente determinate, destinate a durare tutta la vita, con il loro impatto di costi sul Sistema Sanitario Nazionale e di alterata qualità della vita. Anche le complicanze emorragiche acquisite, siano esse indotte da farmaci, indotte da autoanticorpi o insorgenti in particolari situazioni cliniche (es. emorragie post-partum) costituiscono una sfida diagnostico-terapeutica che spesso si connota con i caratteri dell’urgenza e drammaticità.rnL’elemento unificante di tutte queste patologie è rappresentato dalle alterazioni dell’equilibrio emostatico del paziente. L’emostasi, che comprende diversi meccanismi come la coagulazione del sangue prodotta da una serie di enzimi, l’attività delle piastrine e dell’endotelio e la fibrinolisi, è un meccanismo fisiologico complesso, sofisticato, che presiede primariamente ad una efficace e pronta risposta dell’organismo all’evento che causa l’emorragia. Alterazioni dell’emostasi in difetto (rischio emorragico) o in eccesso (rischio trombotico) possono essere determinate da eventi genetici o acquisiti, anche temporanei (es. chirurgia), la cui diagnosi e trattamento richiedono spesso una conoscenza dei meccanismi che sottendono a tali eventi.rnParadossalmente, nonostante la trasversalità di queste patologie, che possono interessare il genetista, il pediatra, l’ematologo, l’internista, il neurologo, il cardiologo…, non esiste in Italia una scuola di specialità dedicata allo studio delle malattie della coagulazione del sangue, essendo esse per lo più parzialmente ricomprese nella Scuola di specializzazione in Ematologia. La Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi (SISET) ha da anni sottolineato la necessità di formare e stabilire la figura di Esperti in Emostasi e Trombosi che possano fungere da riferimento nelle singole realtà ospedaliere. Di pari passo, la SISET ha individuato la necessità di elaborare degli strumenti di formazione per il medico anche non specialista o studente che possano essere d’aiuto già nel corso degli studi universitari.rnIn quest’ottica, il Consiglio Direttivo della SISET ha deciso, oltre alla usuale organizzazione del Congresso Societario Biennale e dei Corsi annuali, di produrre uno strumento specifico, cioè un trattato di malattie emorragiche e trombotiche. Il testo, composto da numerosi e ben noti specialisti del settore, vuole essere un primo passo nel far comprendere la complessità ma anche gli aspetti affascinanti associati allo studio e alla pratica clinica nel settore delle malattie emorragiche e trombotiche. Si è deciso di lasciare ampia libertà nella stesura dei capitoli ai singoli autori, anche a costo di alcune ripetizioni che... -
Piante alimentari. Biologia, composizione chimica, utilizzo
"Il libro Botanica delle Piante Alimentari, dopo alcuni anni, vede una seconda edizione nella quale i temi trattati sono stati riorganizzati, ampliati ed aggiornati alla luce delle attuali conoscenze scientifiche. La nuova edizione, dal titolo Piante alimentari - Biologia, Composizione Chimica, Utilizzo, è rivolta sia agli studenti delle lauree triennali specialistiche (Scienze e Tecnologie Alimentari, Scienza della Nutrizione, Dietologia) sia agli studenti di Scienze Agrarie, sede tradizionale di studio delle coltivazioni e dell’alimentazione. Si tratta di una guida aggiornata, di facile consultazione che offre un panorama unitario, esauriente e insieme sintetico, degli organismi e delle piante utilizzate nell’alimentazione umana. Il libro è strutturato con capitoli iniziali di carattere generale, con nozioni basilari di citologia, biochimica e tassonomia, indispensabili per un proficuo approccio al mondo dell’alimentazione; nei capitoli successivi si descrivono dapprima gli organismi che producono o trasformano gli alimenti, poi le piante utilizzate nell’alimentazione con relativo impiego e i loro fattori antinutrizionali, nocivi per quanti abusino nel consumo o siano affetti da allergie. Un capitolo, infine, è dedicato alle piante transgeniche e se ne discutono i rischi, i vantaggi e i problemi sociali inerenti il loro uso. Confido che questa nuova edizione sia positivamente accolta dagli studenti e da quanti operano nel settore agro-alimentare e, perché no, anche dai curiosi appassionati di cibi ed aromi di altri ambienti che prepotentemente entrano nel nostro vivere quotidiano."""" (Prefazione di Calogero Rinallo)" -
Semeiotica medica nell'adulto e nell'anziano. Metodologia clinica di esplorazione morfofunzionale
"Ritengo sempre necessario, ed ancora più urgente, apportare alcune modifiche ai programmi di formazione dei nuovi medici, dal momento che si attuano pesanti tagli alla spesa sanitaria per contenere i costi della diagnostica (medicina difensiva) e questa politica di risparmio finisce per colpire coloro che hanno davvero bisogno di assistenza.rnPertanto occorre che i nuovi medici siano più preparati ad affrontare il malato, ad ascoltarlo, visitarlo facendo un razionale e giustificato ricorso alle indagini di laboratorio e strumentali che riterrà più idonee a confermare il sospetto diagnostico.rnAnche in questa ultima edizione, come nelle precedenti da me curate, ho voluto dare spazio alle considerazioni ed alle manovre di ordine strettamente clinico da effettuare sempre sul malato con la sua collaborazione.rnHo ritenuto importanti alcuni cenni a malattie che si sono conquistate l’attenzione di un pubblico sempre più vasto, perché,poco frequenti nel nostro paese fino a qualche anno fa, sono oggi attuali per gli imponenti movimenti migratori e per la stessa globalizzazione: ho ricordato così le febbri di origine esotica, quella malarica e la malattia tubercolare, ma ho voluto pure ricordare la problematica di quei reperti (incidentaliomi) che le metodiche di imaging sempre più sofisticate possono evidenziare grazie al rilievo di dettagli anatomici di minime dimensioni.rnHo voluto quindi sottolineare la particolare attenzione che ogni malato deve avere da parte del medico.rnRingrazio l’Editore per la sua disponibilità e la sua preziosa esperienza.rnSono pronto ad accogliere con gratitudine i consigli, i suggerimenti e gli eventuali appunti dei Colleghi e di quanti avranno modo di leggere questo trattato."""" (Prefazione di Giovanni Fradà)" -
Apparato locomotore
Il volume ha il pregio di mantenere le doti dell'impianto descrittivo dell'apparato locomotore e di presentare un apparato tegumentario completamente rinnovato, sia nel testo che nella nuova iconografia. Le immagini microscopiche sono state completamente rinnovate, le tavole anatomiche ristrutturate in una nuova veste grafica, sono stati inseriti numerosi disegni che illustrano la parte funzionale e dinamica e sono state aggiunte numerose immagini di dissezione anatomica. L'auspicio è che lo studio del testo sia fonte di nuova ispirazione scientifica per i giovani che entrano nel fantastico mondo dell'anatomia e della medicina. -
Malattie cutanee e veneree
"Negli ultimi anni, in quasi tutte le specialità mediche e chirurgiche, le nuove conoscenze hanno consentito grandi progressi in ambito diagnostico, prognostico e terapeutico.rnCosì, anche la gestione delle malattie cutanee e veneree ha ricevuto particolare impulso dalle ricerche svolte in ambito genetico, patogenetico, farmacologico e tecnico. Basti pensare alle applicazioni della dermoscopia nell’ambito delle lesioni non pigmentate della cute, all’introduzione della microscopia confocale nella ricerca e nella diagnosi, all’introduzione nella terapia dermatologica dei farmaci bio(tecno)logici ed al loro impiego sempre più ampio dovuto alla scoperta dell’efficacia di nuove molecole, ai nuovi trattamenti topici e sistemici dei tumori della cute, solo per citarne alcune.rnÈ stato perciò necessario procedere alla stesura di questa nuova edizione del volume, che negli ultimi anni ha rappresentato un punto di riferimento per studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia di diverse città d’Italia per la sua caratteristica di essere dedicato al core curriculum del corso stesso. L’impostazione dei capitoli è la stessa della versione precedente, essendosi dimostrata particolarmente funzionale.rnAlla nuova edizione hanno partecipato anche nuovi docenti, con l’obiettivo comune di sempre: quello di fornire agli studenti le conoscenze necessarie per orientarsi nelle condizioni pratiche più comuni, non tralasciando l’importanza delle acquisizioni patogenetiche dell’ultimo decennio, importanti non soltanto per lo specialista dermatologo. Lezioni frontali e didattica interattiva dovranno, come al solito, costituire un bagaglio insostituibile anche in epoca digitale, per consentire il confronto diretto con l’esperienza dei docenti e per poter accedere al contatto col paziente, tanto importante in questa specialità."""" (dalla prefazione)" -
Elementi di patologia generale
"La quarta edizione di questo manuale di Patologia generale si presenta rinnovata, oltre che sotto l’aspetto nella veste editoriale e della iconografia, anche sotto quello dell’aggiornamento dei vari capitoli e della discussione di molti argomenti, che è stata costantemente impostata sull’ottica molecolare della fenomenologia biopatologica.rnI capitoli del libro riguardano gli argomenti che maggiormente caratterizzano la Patologia generale in confronto a quelli che trattano argomenti più strettamente fisiopatologici, considerato che alcuni Docenti ritengono che nel contesto di un solo semestre sia da privilegiare lo studio dei meccanismi eziopatogenetici della Malattia, piuttosto che svolgere una trattazione più ampia riguardante anche lo studio delle alterazioni delle funzioni integrate dell’organismo. Questa la ragione che alcuni anni addietro suggerìrnall’Editore Piccin di estrarre dal libro di Patologia generale e Fisiopatologia generale, destinato prevalentemente agli studenti dei Corsi di Laurea triennali in Professioni sanitarie, la parte che più strettamente contraddistingue il corpus doctrinae della Patologiarngenerale. La comparsa di questa quarta edizione rivista, aggiornata e lievemente ampliata, dimostra la favorevole accoglienza riserbata alle precedenti edizioni.rnLa conoscenza dell’eziopatogenesi delle alterazioni strutturali e funzionali delle molecole che costituiscono l’organismo esercita un ruolo di grande rilievo perché i giovani si abituino a chiedersi il “come” ed il “perché” si instauri in questo quella deviazione della norma che costituisce il fatto patologico, il che rappresenta uno stimolo perché insorga nei giovani la convinzione che soltanto la completa conoscenza del substrato biologico coinvolto nella genesi della malattia consente la realizzazione di metodi di prevenzione, di infallibili indagini diagnostiche e di interventi terapeutici razionali.rnCertamente lo studio sui cosiddetti libri di testo non assume un ruolo idoneo a sostituire l’attività didattica dei Docenti, che risulta essenziale soprattutto quando questi riescano ad instaurare con gli studenti quel rapporto di collaborativa confidenza, che elimina in questi la timidezza nella richiesta di chiarimenti dando l’avvio alla discussione. Sono questi, due eventi che rappresentano requisiti insostituibili per il raggiungimento di un risultato didattico ottimale.rnSarò vivamente grato a quanti, docenti e studenti, mi faranno conoscere le loro osservazioni sull’impostazione del testo e sui contenuti dei capitoli che lo costituiscono, senza alcun risparmio di critiche e suggerimenti.rnUn caloroso ringraziamento al dottor Nicola Piccin, che non solo ha caldeggiato la comparsa di questa nuova edizione, ma ha anche operato per fornire ad essa una moderna e decorosa veste tipografica. Il ringraziamento si estende alla Signora Susanna Ferrari della Casa Editrice Piccin per la sua attenta e precisa collaborazione editoriale."""" (Prefazione di Giuseppe Mario Pontieri)" -
Scienza dei materiali dentali. Con espansione online. Vol. 1
"Una presentazione, di norma, serve a presentare ai lettori l’opera, sottolineandone gli scopi, i metodi e i contenuti. Peraltro, questa nuova edizione di Scienza dei materiali dentali viene pubblicata a pochi mesi da quando, purtroppo, ci ha lasciati il suo autore Francesco Simionato: un attento e appassionato studioso dei materiali dentali. Intere generazioni di odontotecnici e di odontoiatri hanno potuto apprezzare il lavoro, lo studio e l’insegnamento di Francesco. Le sue pubblicazioni sui materiali dentali sono state riferimento e libri di testo per tanti professionisti e studenti. rnEbbene, a questa nuova edizione l’autore ha dedicato un particolare impegno. In realtà, scrivere un libro e illustrarlo è sempre impegnativo. Ma la cura e lo zelo di Francesco, in questo caso, sono stati straordinari. Non credo che ciò sia motivato solo dal fatto che, essendo trascorsa – dalla precedente edizione dell’opera – quella che possiamo definire una vera e propria “era tecnologica”, per compiere un lavoro accurato e completo era oggettivamente richiesto un grande lavoro. Vi è sicuramente un’altra motivazione: Francesco voleva anche, con questa sua ultima opera, lasciarci l’eredità del suo sapere. rnScienza dei materiali dentali è quindi uno strumento per acquisire le necessarie conoscenze su materie di fondamentale importanza per l’odontoiatra e l’odontotecnico, le basi culturali per affrontare con competenza l’attività professionale. Al contempo, però, questo lavoro è testimonianza di una serietà e di un impegno dell’autore che trascende la diligenza e la competenza sulle materie trattate. D’altra parte, Simionato stesso raccontava di come, in tanti anni di insegnamento, avesse avuto modo di constatare il grande interesse di studenti e professionisti nei confronti dei materiali dentali e delle tecnologie di lavorazione: interesse che spesso va ben oltre la pura esigenza di sapere come si esegue una data operazione e di cosa si impiega per lo scopo. Interesse che si estende nella ricerca della conoscenza dei principi scientifici che governano la materia e i processi.rnrnQuesta edizione di Scienza dei materiali dentali è suddivisa in ventotto capitoli. Rispetto all’edizione precedente, alcuni capitoli sono stati rielaborati ed ampliati, ma, soprattutto, sono stati introdotti nuovi argomenti. L’opera inizia con l’introduzione alla scienza dei materiali, al restauro dell’apparato stomatognatico. Poi, inquadra la struttura della materia, analizza le proprietà dei materiali,rnfi siche e chimiche, biologiche, meccaniche, tecnologiche; gli impieghi e le lavorazioni delle varie classi di materiali per i dispositivi e nel laboratorio. Quindi, si soff erma in modo dettagliato sui materiali stessi, con particolare attenzione alle nuove acquisizioni e agli sviluppi avvenuti negli ultimi anni.rnVengono offerte informazioni generali e di dettaglio sui materiali metallici, sulla loro corrosione, sui materiali polimeri, ceramici, compositi, da impronta e per modelli, cere e materiali da rivestimento, leghe nobili e non nobili. Ancora, l’opera introduce alle tecnologie digitali, si sofferma sulle leghe semilavorate, sulla saldatura. Prosegue con i capitoli su ceramica e metalloceramicarndentale, su materiali a base di polimeri, su resine composite. Infine, l’ultimo capitolo fornisce elementi di colorimetria. Questo vale per delineare, molto sommariamente, la struttura e i temi proposti dell’opera. Mancheremmo, però, nei confronti dell’autore e dell’opera stessa,... -
Scienza dei materiali dentali. Con espansione online. Vol. 2
Una presentazione, di norma, serve a presentare ai lettori l’opera, sottolineandone gli scopi, i metodi e i contenuti. Peraltro, questa nuova edizione di Scienza dei materiali dentali viene pubblicata a pochi mesi da quando, purtroppo, ci ha lasciati il suo autore Francesco Simionato: un attento e appassionato studioso dei materiali dentali. Intere generazioni di odontotecnici e di odontoiatri hanno potuto apprezzare il lavoro, lo studio e l’insegnamento di Francesco. Le sue pubblicazioni sui materiali dentali sono state riferimento e libri di testo per tanti professionisti e studenti. rnEbbene, a questa nuova edizione l’autore ha dedicato un particolare impegno. In realtà, scrivere un libro e illustrarlo è sempre impegnativo. Ma la cura e lo zelo di Francesco, in questo caso, sono stati straordinari. Non credo che ciò sia motivato solo dal fatto che, essendo trascorsa – dalla precedente edizione dell’opera – quella che possiamo definire una vera e propria “era tecnologica”, per compiere un lavoro accurato e completo era oggettivamente richiesto un grande lavoro. Vi è sicuramente un’altra motivazione: Francesco voleva anche, con questa sua ultima opera, lasciarci l’eredità del suo sapere. rnScienza dei materiali dentali è quindi uno strumento per acquisire le necessarie conoscenze su materie di fondamentale importanza per l’odontoiatra e l’odontotecnico, le basi culturali per affrontare con competenza l’attività professionale. Al contempo, però, questo lavoro è testimonianza di una serietà e di un impegno dell’autore che trascende la diligenza e la competenza sulle materie trattate. D’altra parte, Simionato stesso raccontava di come, in tanti anni di insegnamento, avesse avuto modo di constatare il grande interesse di studenti e professionisti nei confronti dei materiali dentali e delle tecnologie di lavorazione: interesse che spesso va ben oltre la pura esigenza di sapere come si esegue una data operazione e di cosa si impiega per lo scopo. Interesse che si estende nella ricerca della conoscenza dei principi scientifici che governano la materia e i processi.rnrnQuesta edizione di Scienza dei materiali dentali è suddivisa in ventotto capitoli. Rispetto all’edizione precedente, alcuni capitoli sono stati rielaborati ed ampliati, ma, soprattutto, sono stati introdotti nuovi argomenti. L’opera inizia con l’introduzione alla scienza dei materiali, al restauro dell’apparato stomatognatico. Poi, inquadra la struttura della materia, analizza le proprietà dei materiali,rnfi siche e chimiche, biologiche, meccaniche, tecnologiche; gli impieghi e le lavorazioni delle varie classi di materiali per i dispositivi e nel laboratorio. Quindi, si soff erma in modo dettagliato sui materiali stessi, con particolare attenzione alle nuove acquisizioni e agli sviluppi avvenuti negli ultimi anni.rnVengono offerte informazioni generali e di dettaglio sui materiali metallici, sulla loro corrosione, sui materiali polimeri, ceramici, compositi, da impronta e per modelli, cere e materiali da rivestimento, leghe nobili e non nobili. Ancora, l’opera introduce alle tecnologie digitali, si sofferma sulle leghe semilavorate, sulla saldatura. Prosegue con i capitoli su ceramica e metalloceramicarndentale, su materiali a base di polimeri, su resine composite. Infine, l’ultimo capitolo fornisce elementi di colorimetria. Questo vale per delineare, molto sommariamente, la struttura e i temi proposti dell’opera. Mancheremmo, però, nei confronti dell’autore e dell’opera stessa,... -
Manuale di medicina del lavoro
Dalla Prefazione: ""La medicina del lavoro svolge attività essenzialmente preventive: prevenzione medica, tecnica e organizzativa.rnrnLa prevenzione medica si attua a livello della diagnosi e della diagnosi, precoce sul singolo lavoratore e su gruppi omogenei di lavoratori, con tutti gli strumenti a disposizione del medico: visita medica, esami di laboratorio, strumentali, tossicologici e visite specialistiche. Tale attività è in stretta collaborazione con i medici di base e con gli specialisti di fiducia del lavoratore.rnrnLe prevenzione medica oltre a identificare malattie e alterazioni precoci si estende anche ad identificare modificazioni che precedono le alterazioni dello stato di salute più o meno precoci, attraverso strumenti propri del medico del lavoro, che possono essere utilizzati anche nella pratica clinica da tutti i medici, tramite l’utilizzo e la conoscenza del significato di tali esami, in particolare del monitoraggio biologico e monitoraggio ambientale.rnrnNon va trascurata l’importanza della anamnesi lavorativa anche per i medici di base e gli specialisti. L’anamnesi lavorativa, se non limitata al semplice dato burocratico (impiegato, operaio, pensionato, ecc.), è elemento importante e volte decisivo per orientare nella diagnosi e terapia. Si pensi ad esempio a un paziente che lamenta vaghi disturbi e che ad una anamnesi lavorativa, anche sommaria, risulta esposto a sostanze epatotossiche (carrozziere o altro). Tale acquisizione anamnestica lavorativa permette di prescrivere esami mirati e d’intervenire con suggerimenti preventivi e con la possibilità anche di evitare farmaci, di scarsa utilità in alcuni casi, se non viene rimossa la causa lavorativa.rnrnAnalogamente l’utilizzo dei dati del monitoraggio biologico e ambientale, che possono essere richiesti o direttamente al medico competente o tramite il paziente, permetterebbe anche ai medici di base e agli specialisti di intervenire o precocemente anche prima di alterazioni dello stato di salute e/o nel definire una situazione clinica non chiara.rnrnIl medico del lavoro è definito dal legislatore “medico competente”. La competenza non si riferisce al sapere medico, ma alla conoscenza dei rischi lavorativi e ai loro effetti sulla salute; il medico competente deve conoscere ovviamente bene la patologia di tutti gli organi e apparati, ma deve conoscere altrettanto bene i cicli lavorativi tutti (industriali, artigianali, dei servizi, ecc.) (e per questo il Medico Competente è chiamato dal legislatore “Medico Competente”) e dei possibili e probabili effetti sulla salute, con il compito e il fine non solo di impedire la comparsa di alterazioni dello stato di salute, ma anche di operare in modo che i lavoratori siano nelle migliori condizioni di benessere psico-fisico, per quanto tecnicamente fattibile. Non a caso la Medicina del Lavoro è una delle poche specializzazioni obbligatorie per legge, per poter essere esercitata; non basta la Laurea in Medicina e Chirurgia, ma è obbligatoria anche la Specializzazione in Medicina del Lavoro."""" (...)"" -
Tecnologie emergenti e salute. Quale etica e quali regole negli studi epidemiologici sulla popolazione?
In questo volume, il Gruppo di ricerca ""Tecnologie emergenti ed Etica: progetto di monitoraggio integrato per la salute della popolazione"""" ha cercato di delineare potenzialità e problematiche di tali tecnologie, sottolineando come nanotecnologie, tecnologie informatiche, genetica e bio-banche, neuroscienze e scienze cognitive, possano veramente integrarsi fino convergere, soprattutto nell'ambito della salute e dei sistemi sanitari. Si tratta di processi che passano dalle singole persone e dalle comunità, raccogliendo grandi quantità di dati di varia natura e sviluppando articolate interazioni, per poi prospettare ricadute importanti per le singole persone e l'intera collettività, specialmente in ambito sanitario. Tutto ciò chiede di precisare i valori e i principi etici che devono ispirare e sostenere tali processi, per individuare poi modalità e regole per una corretta gestione di tali potenzialità e problematiche."" -
Ispezione cadaverica esterna. Testo-atlante
Questo manuale, che colma una lacuna nell’attuale pubblicistica medico-legale italiana, è una guida-atlante teorica e pratica, dotata di un ricco materiale illustrativo, dedicata all’ispezione cadaverica esterna e alle manovre e procedure necessarie nel primo approccio al cadavere per la rilevazione e l’interpretazione dei dati di interesse medico-legale.rnrnSe gli accertamenti necroscopici invasivi, primariamente l’autopsia giudiziaria e il riscontro diagnostico, sono in genere di pertinenza specialistica, il primo approccio al cadavere in sede di sopralluogo e la cosiddetta “ispezione esterna” possono essere affidate, e generalmente lo sono, a medici non specialisti in medicina legale spesso appartenenti ai servizi sanitari territoriali e a alle direzioni mediche ospedaliere. Questi medici sono dunque chiamati ad assumere un delicato ruolo di “filtro” tra mortirngiudiziariamente rilevanti e non, compito per il quale sono spesso carenti di adeguata esperienza di tanatologia e di patologia forense. Si tratta infatti, sulla base di un esame esterno del cadavere, di accertare la realtà della morte, l’identità del deceduto, le cause della morte, i mezzi e le modalità della stessa, l’epoca della morte.rnrnIl medico, in questo processo di accertamento con finalità medico-legali, assume dunque importanti responsabilità pur dovendo disporre di strumenti di indagine ancora limitati alla diretta osservazione del corpo – associata talora ad alcune manovre semeiologiche – non diversamente da quanto avveniva negli “esami esterni” dei secoli passati. Le moderne tecnologie analitiche e di imaging, pur teoricamente applicabili, restano confinate a casi molto limitati e ai contesti territoriali ove esistono centrirnospedalieri adeguati.rnrnIl manuale, unico nel suo genere, può dunque rappresentare uno strumento prezioso per tutti quei medici che abbiano la necessità di acquisire una generale formazione in ambito tanatologico e patologico forense, senza la necessità di spingersi nella competenza settoria.