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Malattie renali. Nefrologia schematica
“Indubbiamente insegnare è compito arduo e un buon docente deve saper rendere facile ciò che appare difficile” era il pensiero di Vittorio E. Andreucci, docente di notevole spessore, che ha reso comprensibili a generazioni di nefrologi, argomenti ostici della Nefrologia come i processi tubulari di riassorbimento e concentrazione midollare dei soluti, i meccanismi del danno acuto pre-renale, la morfologia delle patologie glomerulari.rnLa convinzione di non abbandonare un percorso ben tracciato e l’amore per la Nefrologia ci ha incoraggiati nella stesura di questo volume. È stata poi la passione per la didattica e per il trasferimento della conoscenza acquisita negli anni, che ci ha consentito di portare a termine la scrittura del libro.rnNel panorama dei testi dedicati alla Nefrologia, la nostra monografia ha alcune caratteristiche peculiari, che vanno dalla completezza degli argomenti trattati alla concretezza espositiva. Un aspetto impegnativo della scrittura è stato il tentativo di armonizzare la clinica delle patologie nefrologiche con la fisiopatologia, in considerazione della complessità della fisiologia renale.rnIl sottotitolo Nefrologia Schematica è invece riferito all’impegno speso nel sintetizzare la complessità degli argomenti con tabelle, diagrammi di flusso e figure. Un aspetto innovativo è rappresentato dalle tavole disegnate ad hoc, finalizzate alla visualizzazione sintetica e schematica degli argomenti trattati nel testo. Tutto ciò per rendere più agevole l’apprendimento, evitando uno studio sterile e fine a se stesso.rnRiteniamo che i contenuti trattati in Malattie Renali possano essere di valido ausilio non solo agli studenti del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, ma anche ai colleghi che frequentano i corsi di studio delle Scuole di Specializzazione in Nefrologia. Inoltre, è nostra aspirazione persuadere colleghi che esercitano la Medicina Generale o specializzazioni di natura internistica alla lettura di alcune sezioni relative alla fisiologia, bilancio idro-elettrolitico, glomerulonefriti, emodialisi e trapianto di rene, non sempre trattati esaustivamente nei rispettivi testi specialistici.rnCi auguriamo che Malattie Renali possa essere utile ai colleghi che lo leggeranno e consenta ai più giovani, anche grazie agli approfondimenti delle nozioni nefrologiche, di trarne vantaggio nella crescita professionale. (dalla prefazione) -
Elementi di fisiopatologia generale
"Il corpus doctrinae della Patologia generale, disciplina che vide la luce nelle Università germaniche intorno alla metà dell’Ottocento, risultò all’inizio preferenzialmente focalizzato sull’eziopatogenesi della Malattia e delle innumerevoli forme con cui si manifesta, cioè nella elucidazione del come e del perché essa insorge. Verosimilmente tale indirizzo venne selezionato sotto la pressione dei successi che si andavano ottenendo nella identificazione degli agenti eziologici della malattie infettive, che avevano periodicamente rappresentato un flagello per le popolazioni di vari continenti. Rapidamente, la constatazione del dinamismo evolutivo della Malattiarne del contemporaneo coinvolgimento dell’intero organismo durante il suo decorso fece estendere lo studio al ruolo giuocato dalla perturbazione delle funzioni integrate; in altre parole al come ed al perché viene alterata l’integrità della condizione di equilibrio omeostatico, responsabile del mantenimento dello stato di salute dell’organismo.rnL’imponente ed inarrestabile sviluppo evolutivo della Ricerca scientifica che ha prodotto una innumerevole serie di notevoli nuovi risultati in tutti i campi di indagine, ha ovviamente ampliato fin dal secolo appena decorso il contenuto didattico di numerose discipline, determinandone in molti casi l’apparizione sulla scena di nuove. Nel caso specifico della Patologia generale, tra le discipline di nuova identificazione si ricordano la Microbiologia, la Virologia, la Parassitologia, la Virologia, l’Immunologia, l’Immunopatologia, che gradualmente hanno acquisito autonomia didattica dalla Patologia generale, confermando la caratterizzazione di questa più come Scienza multidisciplinare, che come disciplina madre.rnA tali discipline, destinate ad un sicuro e progressivo aumento si è da poco più di trenta anni aggiunta la Fisiopatologia generale, che nella modifica della Tabella XVIII (D.P.R. 25/02/1965), riguardante l’ordinamento degli sudi della Facoltà di Medicina e Chirurgia, venne inserita come disciplina autonoma nell’Area della Patologia delle funzioni biologiche integrate facendo sì che nella preparazione universitaria biomedica venisse garantito anche lo studio delle summenzionate alterazioni dell’equilibrio omeostatico.rnMentre nei Corsi per il conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia la Fisiopatologia generale ha trovato adeguato collocamento nel secondo trimestre del terzo anno, essendo stato il primo riserbato a quello della Patologia generale, nei corsi universitari per il conseguimento di Lauree triennali di tutte le Facoltà biomediche, essa per ovvie ragioni è restata ancorata alla Patologia generale. Ciò ha comportato che nel contesto del tempo disponibile di un solo semestre i Docenti si sono dovuti assumere il compito di privilegiare nel programma di lezioni la trattazione della parte più squisitamente istituzionale della Patologia generale, ovvero quella di più stretto contenuto fisiopatologico.rnQueste le ragioni per cui la Casa editrice Piccin decise alcuni anni or sono di estrapolare dal mio manuale di Patologia generale e Fisiopatologia generale percorsi di Laurea triennali in Professioni sanitarie la parte più squisitamente istituzionale e la parte di più stretto interesse fisiopatologico e di pubblicarle separatamente con il rispettivo titolo di Elementi di Patologia generale e di Elementi di Fisiopatologia generale, intendendo in tal maniera venire incontro a quegli studenti che, avendo utilizzato per la loro preparazione all’esame il libro Elementi di Patologia generale, intendessero estendere le proprie conoscenze in campo fisiopatologico. Per soddisfare tale intento, essi non dovranno così fornirsi di un ulteriore libro comprensivo... -
La buona cucina per la salute dei reni
Ho conosciuto Claudio Ronco a Sandrigo il 24 settembre di quest’anno durante il pranzo allestito nel grande tendone vicino al Municipio.rnEra un giorno speciale per me e per l’Harry’s Bar, perché ero andato a ritirare la targa di “ristorante consigliato” che mi era stata conferita dalla Confraternita del Baccalà.rnIn tutti i 60 anni durante i quali ho fatto il mio mestiere, non ho mai cercato menzioni nelle varie guide gastronomiche. Mi sono sempre accontentato dell’affetto dei miei clienti che mi hanno seguito fedelmente in tutto il mondo.rnPerò questo del Baccalà è stato un evento particolare.rnPer tante ragioni.rnHo sempre considerato lo stoccafisso la spada delle nostre donne in cucina. Perché è vero che è una spada con la quale nei secoli le mogli e le mamme hanno conquistato l’elemento fondante della vita. L’amore, ottenuto con la gola, la costanza, la sapienza e l’umiltà. Per me il baccalà è sempre stato negli anni il cibo prediletto. E trovarmi quel giorno sul palco è stata una grande emozione.rnA tavola eravamo in tanti, seduti attorno ai lunghi tavoloni nei quali si gustavano la curiosità e la gioia di stare assieme.rnDavanti a me c’era uno che non conoscevo, ma che dopo le prime frasi scambiate assieme, mi è sembrato subito un vecchio amico.rnScoprii subito che avevamo le stesse idee. Che eravamo d’accordo sulle stesse cose. Anche se lui, lo seppi dopo, era un medico famoso e io un oste.rnCosì alla fine del pasto ci alzammo assieme in cerca delle nostre auto e con la promessa di rivederci. Lui trovò subito la sua, io invece ebbi bisogno dei carabinieri per ritrovare la mia nascosta in mezzo alle centinaia parcheggiate un po’ dovunque nelle strade di questo bellissimo paese pieno di curve e di sorprese.rnDopo qualche giorno ha ricevuto a casa un suo libro emozionante, dove una neonata di nome Lisa è al centro di un universo fatto d’amore e di sapienza. Il titolo è Carpediem che è il nome di una macchina della vita miniaturizzata per le dialisi dei neonati, inventata da Claudio Ronco.rnDovrei dire il Prof. Claudio Ronco, ma in quel libro tra il Professore e l’uomo, vince l’uomo. E così insisto per chiamarlo.rnAdesso vedo questa nuova pubblicazione dal titolo La buona cucina per la salute dei reni, che è un minuzioso e sapiente atto di affetto per il paziente che soffre di insufficienza renale.rnDi tante cose sapevo l’esistenza, ma non ci avevo mai pensato.rnOra, leggendolo a 85 anni, ritrovo le basi su cui ho guidato felicemente la mia dieta. Più quella degli ultimi anni di saggezza che quella dettata dalla spensieratezza dell’epoca giovanile quando, sbagliando, si pensa che quello che è buono non può far male.rnLe regole scritte da Claudio Ronco hanno la chiarezza della lucidità.rnSi scopre che si può cibarsi di un sacco di cose buone. Che sono quasi più i cibi che fanno bene di quelli che non lo fanno.rnE alla fine ci sono anche gustosissime ricette. Aggiungo: CLASSICHE. Scritte da Alfredo Pelle, uno che di cucina s’intendeva e riusciva a trasformarla... -
Patologia generale. Anatomia patologica
Il volume è un testo fondamentale per il training e la pratica medica. Esperti della materia trattano i processi patologici e le loro conseguenze sulle cellule, sugli organi e sugli individui. Giunto ora alla settima edizione, il volume è stato definito ""perfetto per gli studenti di medicina"""", dato che offre un ottimo equilibrio tra l'aspetto patologico e la prospettiva clinica, senza sconfinare in dettagli superflui. La struttura razionale e di agile lettura e lo stile semplice e diretto ne fanno una fonte preziosa per capire l'anatomia negli anni pre-clinici. Più di 1700 illustrazioni a colori, comprese oltre 400 nuove immagini, aiutano gli studenti a riconoscere e identificare i tipi di malattie che è importante conoscere per prepararsi agli esami."" -
Elementi di patologia generale e fisiopatologia generale
"Il continuo avanzamento delle conoscenze sui fenomeni biopatologici, sostenuto dall’inarrestabile progresso tecnologico, che mette a disposizione dei ricercatori strumenti di indagine sempre più in grado di svelare peculiarità, in precedenza inesplorabili, impone una incessante revisione della didattica frontale che si associa al periodico aggiornamento dei libri di testo. La comprensione dei meccanismi eziopatogenetici delle malattie, e di qualsiasi alterazione delle strutture e delle funzioni dell’organismo costituisce il corpus doctrinae della Patologia generale che è, invece, più specificamente rappresentato nella Fisiopatologia generale dalle alterazioni dei meccanismi di controllo e di integrazione funzionale, che incessantemente presiedono al mantenimento dell’equilibrio omeostatico responsabile di quella condizione generalmente indicata come stato ottimale di salute.rnLa quarta edizione di questo libro di Patologia generale e di Fisiopatologia generale è stata, di conseguenza, aggiornata, sfoltita di dati obsoleti, modificata in parte nell’iconografia ed ulteriormente ampliata nel numero dei quesiti a risposta multipla che rappresentano per gli studenti uno stimolo all’autocontrollo dell’apprendimento. Sono trascorsi ormai più di trenta anni da quando il DPR 28/02/1985, nr.95, recante modifiche all’ordinamento didattico universitario, ha inserito come disciplina autonoma la Fisiopatologia generale nell’Area della Patologia delle funzioni biologiche integrate con lo scopo di dare maggior risalto a quella parte della Patologia generale che studia il ruolo che le alterazioni delle funzioni integrate dell’organismo assumono nella comparsa e nel mantenimento di una lunga serie di manifestazioni patologiche. Difatti, la Patologia-Fisiopatologia generale ed il relativo corso integrato forniscono allo studente un corpo di conoscenze, basato sulle evidenze sperimentali, ed in grado di fargli acquisire una adeguata conoscenza degli eventi molecolari che sono alla base della comparsa, del decorso e dell’evoluzione, risolutiva o meno, della Malattia, che costituisce il fulcro della attuale ricerca scientifica biomedica.rnQuesta nuova edizione, anch’essa essenzialmente destinata agli studenti dei Corsi di laurea in Professioni sanitarie, può essere anche utilmente utilizzata dagli studenti di tutti i Corsi di laurea in cui il complesso didattico Patologia generale-Fisiopatologia generale è contenuto in un unico semestre. Certamente, però, alla formazione culturale e professionale dei giovani, più che il libro di testo esercitano un ruolo preminente l’impegno dei Docenti ed il rapporto di collaborazione e di confidenza che essi instaurano con gli allievi in modo che risulti facilitata la richiesta da parte di questi di delucidazioni ed, in senso più ampio, la discussione che rappresenta il requisito essenziale per il raggiungimento di un ottimale effetto didattico.rnCome nelle precedenti edizioni, non posso concludere questa prefazione senza richiedere, ai docenti ed agli studenti l’invito di farmi conoscere il loro giudizio su questo libro, senza risparmiare critiche nei confronti della chiarezza e dell’estensione dei vari capitoli, e di fornirmi quei suggerimenti di modifiche da essi ritenuti utili al fine di rendere il libro di più stimolante lettura. rnPorgo un sentito ringraziamento al Dottor Nicola Piccin, che ha sostenuto l’elaborazione di questa quarta edizione, alla quale ha fornito una dignitosa veste tipografica, ed alla Signora Susanna Ferrari, della Casa Editrice Piccin per la sua precisa, competente ed instancabile collaborazione editoriale.""""rn(Prefazione di Giuseppe Mario Pontieri)" -
Neurofisiologia. Eccitabilità cellulare
Dalla Prefazione: ""La neurofisiologia studia le funzioni del sistema nervoso analizzando organi interi, gruppi di neuroni, singole cellule o compartimenti subcellulari. Un neurofisiologo è quindi in grado di affrontare una serie di questioni scientifiche spaziando da singole molecole ad interi sistemi neuronali. Caratteristica unificante di questa disciplina è l’interesse per i meccanismi che determinano il trasferimento di informazioni tra neuroni e la loro integrazione nell’ambito di reti più o meno vaste. Questo materia è importante non solo per capire i processi che determinano il pensiero ed il comportamento umano, ma anche per diagnosticare e trattare i disturbi legati al malfunzionamento del sistema nervoso.rnrnScopo di questo libro è fornire agli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia una solida base neurofisiologica, indispensabile per affrontare l’ambiente clinico. In questo volume vengono descritti i meccanismi che regolano l’eccitabilità cellulare del tessuto nervoso e muscolare, soffermandosi anche su problemi tuttora irrisolti. Sono inoltre illustrate le principali tecniche usate per indagare il comportamento sia di singole cellule, sia di vaste regioni del cervello. Vengono infine delineate alcune applicazioni cliniche della ricerca neurofisiologica. Lo studente troverà nel testo richiami anatomici (box rosa) o fisico-chimici (box arancio), approfondimenti di neurofisiologia (box verdi) e cenni di clinica (box azzurri). In numerosi capitoli sono inoltre fornite informazioni storiche (box marroni).rnrnA chiusura di questa presentazione, una piccola riflessione su una domanda che mi sono posto svariate volte nel corso della carriera: cosa ci rende umani?"""" (...)"" -
Il defibrillatore sottocutaneo S-ICD. Storia, evoluzione e pratica clinica
"È per me un grande piacere introdurre il nuovo libro “Il defibrillatore sottocutaneo: storia, evoluzione e pratica clinica” di Giovanni Bisignani e co-Autori. Il piacere, duplice, è legato alla ventennale sincera amicizia che mi lega a Giovanni ma nondimeno al riconoscimento delle sue grandi qualità scientifiche ed organizzative.rnIl defibrillatore/cardioverter impiantabile (ICD) rappresenta sicuramente una delle grandi scoperte della medicina contribuendo all’allungamento della vita media. Il primo report scientifico che ha documentato l’efficacia di tale device è stato lo studio MADIT che ha dimostrato i benefici dell’ICD nel ridurre in modo significativo la morte improvvisa, che rappresenta circa il 50% del numero totale delle morti cardiovascolari. Una possibile complicanza, però, dell’utilizzo dell’ICD è l’infezione del device che si presenta nell’1-2% dei casi, ponendo difficili e rischiosi quesiti terapeutici, come la terapia antibiotica per curare l’endocardite ernl’estrazione meccanica transvenosa degli elettrocateteri. Il defibrillatore sottocutaneo sopravanza questi limiti mantenendo inalterate le possibilità terapeutiche antiaritmiche.rnI pazienti potenziali candidabili ad un ICD tradizionale, e quindi anche ad un ICD sottocutaneo, possono essere divisi in due gruppi. Il primo gruppo comprende pazienti con malattia cardiaca strutturale in cui il rischio di aritmie potenzialmente letali è fondamentalmente legato al grado di disfunzione ventricolare sinistra. I più frequenti pazienti di questo gruppo sono i soggetti con disfunzione ventricolare sinistra post-infartuale, ma altre categorie di pazienti come quelli affetti da cardiomiopatia dilatativa primitiva, da cardiomiopatia ipertrofica, o displasia aritmogena del ventricolo destro possono essere candidati ad un ICD, e quindi ad un ICD sottocutaneo. Nei pazienti con severa disfunzione ventricolare sinistra l’ICD ha dimostrato essere la migliore protezione dalla morte aritmica improvvisa.rnNel secondo gruppo sono compresi pazienti che non hanno una evidente malattia cardiaca strutturale, ma una sindrome genetica associata ad un rischio di morte improvvisa. Una storia familiare di morte improvvisa ed anomalie elettrocardiografiche permettono in molti casi la diagnosi. Tipici sono i pazienti affetti da cardiopatie aritmogene ereditarie da sindrome di Brugada, da tachicardie ventricolari polimorfiche catecolaminergiche, etc., spesso sono soggetti giovani e con una lunga aspettativa di vita. Per questi ultimi, l’ICD sottocutaneo rappresenta un’attraente strategia terapeutica considerati i vantaggi legati all’assenza di elettrodi all’interno delle camere cardiache. Nell’ICD sottocutaneo, la mancanza del collegamento diretto tra ICD e cuore (l’elettrodo da shock è parimenti sottocutaneo) ha il vantaggio di evitare che un’eventuale infezione del sistema elettrodico si propaghi all’endocardio, eludendo la necessità di estrazione in caso di malfunzionamento, il pericolo di danneggiamento delle sezioni cardiache o dell’asse venoso intra-toracico.rnInoltre le recenti linee guida 2017 AHA/ACC/HRS per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa consigliano il defibrillatore sottocutaneo in tutti i pazienti che hanno bisogno di un defibrillatore impiantabile ma privi di accesso vascolare adeguato, oppure ad alto rischio di infezione, quando non vi è necessità di stimolazione antibradicardica, antitachicardica o di resincronizzazione cardiaca (indicazione di classe I). Il testo, il primo sull’argomento, riporta con una dettagliata iconografia, le indicazioni corrette al defibrillatore sottocutaneo, la tecnica di impianto, le recenti innovazioni in ambito anestesiologico, la possibilità del controllo in remoto. Molto interessante è infine il capitolo dedicato alla... -
L'infermiere di sala operatoria
Questo lavoro ha richiesto impegno ed oltre due anni di tempo per la sua elaborazione, anche a causa dell’evento pandemico che ha visto noi operatori sanitari inevitabilmente impegnati in maniera pressante ed in prima linea sul campo. rnrnI contenuti, oltre a riferimenti bibliografici e formazione accademica, includono vari anni di lavoro ed esperienza in numerose sale operatorie di strutture ospedaliere romane, ove, grazie anche all’impegno e all’applicazione professionale, ho avuto numerose opportunità e possibilità di evoluzione personale e professionale. rnrnUn ringraziamento va ai numerosi colleghi, chirurghi ed anestesisti, incrociati lungo il mio cammino nel mondo delle sale operatorie, i quali, con la loro competenza, pazienza e disponibilità, mi hanno permesso di crescere e progredire. A tale proposito rivolgo un pensiero speciale alla Dottoressa Giuliana Cossu, infermiera prima e coordinatrice poi di sala operatoria, che ha dato tanto alla professione infermieristica e a me, durante tutto il tempo trascorso al suo fianco. rnrnL’applicazione della mia competenza durante l’arco degli anni, nelle varie sale operatorie, si riferisce sia al ruolo di strumentista/infermiera di sala multidisciplinare, sia al ruolo di coordinatrice clinica in una prima fase e, in seguito, di coordinatrice gestionale di sala operatoria. rnrnIn questo tempo l’acquisizione delle competenze è stata notevole ma, considerando l’evoluzione continua di tecniche e attività chirurgiche ed anestesiologiche nelle sale operatorie, è imperativo avere ancora molto da poter acquisire ed imparare. rnrnL’elaborazione di questo lavoro mira all’obiettivo di poter essere uno strumento utile a coloro che, già nel percorso di studi della laurea triennale in infermieristica, si avvicinano alle attività di sala operatoria durante lo svolgimento del loro tirocinio; a coloro che intraprendono il percorso accademico di specializzazione in assistenza chirurgica in sala operatoria; nonché a coloro che iniziano, in qualità di neo-assunti e/o neo-inseriti provenienti da diverse unità operative, a svolgere la professione infermieristica in sala operatoria. rnrnPuò essere uno strumento utile anche a colleghi già esperti di assistenza in sala operatoria, ma che si avvicinano per le prime volte a nuove discipline chirurgiche mai svolte in precedenza. rnrnL’idea del progetto ha avuto, unitamente alla volontà della Professoressa Rosaria Alvaro, Professore Ordinario di Scienze Infermieristiche Generali, Cliniche e Pediatriche dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, inizio con un team di colleghi di varie realtà in ospedali romani, per poi essere elaborato e portato a termine da me per loro scelta. Ringrazio per questa opportunitàrnla Professoressa e per la collaborazione i colleghi Dottoressa Teresa Nardulli, Dottoressa Rossana Grande, Dottor Massimiliano Di Carlo.rnrnPaola Romanazzi -
Colonna vertebrale. Midollo spinale. Imaging
"Questo testo è scaturito dall'idea di raccogliere in un unico volume le nozioni e le immagini radiologiche significative di anatomia, biomeccanica e della semeiotica radiologica della patologia vertebro-midollare. La patologia della colonna vertebrale, branca assai affascinante della medicina, ha avuto negli ultimi anni una spinta notevole, soprattutto grazie ai miglioramenti in campo diagnostico e terapeutico. La colonna vertebrale rappresenta, oggi, uno dei distretti anatomici maggiormente sottoposti a indagini di diagnostica per immagini. Il presente testo, corredato di numerose immagini e da una selezione significativa della più recente bibliografia, inizia con lo studio dell'anatomia vertebro-midollare e della biomeccanica vertebrale, conoscenze necessarie per la comprensione dei processi patologici, e consente, seguendo le poche ed essenziali regole della semeiotica radiologica, di arrivare anche a diagnosi differenziali complesse. Successivamente prosegue con lo studio del rachide degenerativo, del rachide neoplastico, del rachide e del midollo infiammatorio, del rachide infettivo, dei traumi vertebro-midollari e, infine, con un ultimo capitolo dedicato ad alcune condizioni para-fisiologiche e patologie rare. Ritengo che il testo sia utile ai medici specialisti in radiologia generale che si confrontano con la diagnostica neuroradiologica, agli specializzandi di radiodiagnostica, specie a quelli con orientamento neuroradiologico, e anche agli specialisti non radiologi, in particolare di neurochirurgia, neurologia, ortopedia e reumatologia. Per la realizzazione di questo libro devo ringraziare i Colleghi che hanno contribuito alla stesura dei diversi capitoli, mettendo a disposizione il loro tempo e la grande professionalità che li distingue, anzitutto Giancarlo Morciano, Cosma Andreula, Leo Spagnolo, Gabriele Polonara, Silvia Armenise e Maria Giovanna Danieli."""" (dalla Prefazione di Fernando Monteforte)" -
Guida illustrata all'interpretazione dell'ECG
Sono trascorsi quasi 120 anni dalla brillante intuizione di Willem Einthoven, ma nonostante l'introduzione di tante sofisticate tecnologie, l'elettrocardiogramma, immutato nella sua concezione, continua ad essere uno strumento indispensabile e dall'uso quotidiano in cardiologia. Una rapida e corretta interpretazione del tracciato elettrocardiografico, soprattutto nell'emergenza, è l'inizio di quel cammino che porterà alla giusta diagnosi ed all'appropriata terapia. Il libro di Martindale e Brown ha l'ambizione di guidare il lettore in questo cammino, cercando di rendere di facile intuizione ed applicabili nella pratica clinica, i principali aspetti elettrocardiografici. Gli autori applicano un metodo nuovo ed originale per aiutare il lettore nella rapida acquisizione dell'interpretazione di questa tecnica, un approccio che gli stessi autori definiscono ""diagnosi a prima vista"""". I tracciati elettrocardiografici vengono prima mostrati nell'aspetto nativo e successivamente le anomalie vengono allargate ed evidenziate nei colori e descritte con un breve testo. È un metodo didatticamente efficace, che non solo porta subito il lettore nel """"cuore"""" della patologia, ma focalizzando ed evidenziando gli aspetti elettrocardiografici caratteristici lo rendono, in breve tempo, in grado di applicare nella pratica clinica quanto appreso. Le brevi spiegazioni di fisiopatologia, inserite all'inizio dei capitoli e facilmente interpretabili, contribuiscono e completano, in una ben concertata regia unitaria, il percorso della conoscenza e dell'apprendimento della tecnica elettrocardiografica. Descrivere le patologie e con una breve spiegazione evidenziare con colori le alterazioni elettrocardiografiche caratteristiche, aiuta a rendere semplici concetti apparentemente di non facile comprensione e consolida l'apprendimento. In soli 13 capitoli vengono affrontate tutte quelle condizioni che necessitano di una rapida interpretazione dell'ECG. Originale appare, sempre allo scopo di facilitare l'apprendimento, la suddivisione delle anomalie del ritmo in due capitoli """"veloce e stretto"""" e """"veloce e ampio"""". Particolare attenzione è stata rivolta ai quadri elettrocardiografici che caratterizzano le principali emergenze. I numerosi tracciati proposti e le anomalie evidenziate con i colori e la loro accurata descrizione, aiuteranno poi ad applicare questa memoria visiva nella pratica clinica. Il testo si rivela particolarmente utile non solo a quanti si avvicinano all'elettrocardiografia ed hanno necessità di una rapida e completa conoscenza delle principali alterazioni elettrocardiografiche correlate alle cardiopatie, ma anche agli esperti che desiderano rivedere e consolidare il loro bagaglio """"culturale e visivo"""" di questa tecnica. Presentazione di Giovanni Bisignani."" -
Osteopathy as ground medicine
The study group of the Collegio Italiano di Osteopatia, coordinated by Mauro Fornari D.O.M.R.O.I., promoter of this initiative, believes that modern Osteopathy has often risked teaching multiple techniques (perhaps too many) in its training centers, forgetting the original philosophy of the old Osteopath Masters and their teachings which are still valid today.rnWhile Italy prepares itself for the recognition of an adequate juridical status for Osteopathy, we feel the need to offer our colleagues and all the readers interested in this issue the possibility of cultural enrichment that connects ancient sciences to modern ones, and where the holistic perspective of an individual and his/her needs prevails on the sterile notions supported by specific techniques.rnTo reach a scientific preparation that contemplates a global approach towards the patient, further development and reconsideration of the anatomic-physiological awareness provided by basic osteopathic training, are needed.rnIt is important to recall and keep in mind the relationships between the anatomy, physiology and psychology of man, and to reexamine anatomy from an anthropological point of view, in order to fully understand the evolutional journey of the humanrnbeing through his/her own structure.rnIntegrating scientific topics with the osteopathic vision and approach, the operator acquires a greater diagnostic and therapeutic sensitivity and care that allow him/her to achieve the best psychophysical condition that a patient needs in a precise moment,rnprovided he/she keeps in mind the specific biological ground of patients and respects the constitution which they belong to.rnTherefore, our purpose is to unpretentiously offer a new methodology of work that leads to a therapeutic awareness which differs from the philosophical and scientific point of view. -
Bates. Esame obiettivo e anamnesi
Questo libro, ""Bates. Esame obiettivo e anamnesi"""", è rivolto agli studenti di medicina, agli infermieri e a tutti gli operatori del settore sanitario che stanno imparando come condurre l'intervista-colloquio con i pazienti, come eseguire l'esame obiettivo e come applicare il ragionamento clinico e il processo decisionale condiviso agli esiti della loro valutazione e pianificazione sulla base di una solida comprensione delle evidenze cliniche. Questa dodicesima edizione ha molte nuove caratteristiche volte a facilitare l'apprendimento. Come nelle edizioni precedenti, questi cambiamenti provengono da tre fonti: il feedback e le revisioni degli studenti e dei docenti di facoltà; il nostro impegno a rendere il libro più facile da leggere e più efficiente da utilizzare; e l'abbondanza di nuove evidenze a supporto delle tecniche di esame, dell'intervista e della promozione della salute. In questa edizione abbiamo voluto sottolineare i problemi comuni o importanti, piuttosto che quelli rari o insoliti, senza tralasciare - quando necessario - gli aspetti inusuali che sono ormai classici o che possono rivelarsi pericolosi per la vita. Esortiamo i lettori ad apprezzare e a studiare le forti evidenze cliniche su cui poggia ogni capitolo e a considerare attentamente le linee guida e i riferimenti bibliografici della letteratura sanitaria."" -
Manuale di diagnostica senologica
La prima edizione di questo libro è stata scritta negli anni '90 durante l'era pre-digitale. Si trattava di un testo di base focalizzato sulla mammografia e sull'ecografia mammaria. Le procedure di interventistica e la risonanza magnetica mammaria erano agli albori. Questa edizione del Manuale di Diagnostica Senologica comprende modificazioni significative volte a massimizzare i benefici offerti dall'era digitale: la capacità di fornire al lettore una serie completa di immagini su molte delle pazienti e delle malattie presentate.rnrnIl mio obiettivo rimane quello di presentare i principi fondamentali di diagnostica senologica in un metodo pratico di buonsenso, in modo che il lettore possa sviluppare gli algoritmi efficaci da utilizzare nell'interpretazione e nella gestione delle pazienti con reperti mammari positivi. A tal fine, ho modificato significativamente i capitoli di screening, diagnostica e RM in modo che le basi dell'interpretazione siano presentate con esempi per illustrare tutti i concetti discussi. Le valutazioni diagnostiche per molti deglirnesami di screening presentati nel capitolo dello screening sono fornite nel capitolo diagnostico; questi includono ulteriori immagini mammografiche.rnrnDal momento che la mammografia su pellicola è ora in uso in meno del 3% di tutte le strutture negli Stati Uniti, ho limitato il capitolo QA alle questioni relative alla mammografia digitale Full-Field. Il numero delle immagini è paragonabile a quello nelle edizioni precedenti ma ora sono a colori e sono incluse alcune immagini di patologia. Per quanto possibile ho fornito al lettore un set completo di immagini piuttosto che immagini cherry picking. Anche se alcune delle immagini presentate sono state utilizzate in precedenti edizioni del Manuale, non vi è alcun crossover con uno qualsiasi degli altri libri che ho scritto. Spero che troviate questa nuova edizione pratica ed utile se state iniziando ad avvicinarvi alla diagnostica senologica o nella vostra pratica quotidiana e, cosa più importante, nel prendervi cura delle vostre pazienti. -
Tavole periodiche degli elementi
2 tavole indivisibiliTavole pieghevoli (stampate a colori fronte e retro)Formato: 420 x 297 mm (formato piegato: 210 x 297 mm)Materiale: carta plastificataLingua: italianoInformazioni per ogni elemento chimico: Raggio atomico in pm (10-12 m), Elettronegatività, Energia di 1a ionizzazione in kJ mol-1, Affinità elettronica in kJ mol-1, Nome elemento, Configurazione elettronica, Simbolo, Stati di ossidazione, Peso atomicoFonti: Raggi atomici: J. C. Slater ""Atomict Radii in Crystals"""" J. Chem. Phys. 41 (1964) 3199. Affinità elettroniche: Handbook of Chemistry and Physics, 71st edition, 1990-1991Pesi atomici standard, IUPAC 2016A cura delle Prof.sse Laura Orian e Cristina Tubaro, Università degli Studi di Padova"" -
Farmacologia generale e speciale. Per le lauree sanitarie
"Dal 2010, anno della sua prima pubblicazione, Farmacologia generale e speciale per le lauree sanitarie è diventato, nel corso del tempo, uno dei testi di riferimento per l’apprendimento della farmacologia da parte degli studenti iscritti a percorsi di studio medico-sanitario, come ad esempio le Lauree in Infermieristica, Igiene dentale, Fisioterapia, Dietistica, Ortottica ed altre ancora.rnrnIn questa seconda edizione abbiamo confermato la stessa impostazione precedentemente adottata, trattando la materia sia dal punto di vista molecolare, cioè dei meccanismi d’azione dei vari farmaci, sia dal punto di vista più clinico dei loro effetti terapeutici e indesiderati. rnrnPur mantenendo una esposizione dei vari argomenti concisa e schematica, ci siamo proposti di migliorare la componente iconografi ca integrando il testo con nuovi schemi e figure per facilitare l’apprendimento da parte degli studenti che affrontano una delle materie biomediche più affascinanti, ma anche complesse e corpose.rnrnTutti i capitoli sono stati rivisti, aggiornati ed integrati, ove necessario. Sia nella sezione di farmacologia generale sia in quella di farmacologia speciale sono stati inseriti nuovi capitoli o nuovi paragrafi dedicati ad esempio alla tossicologia, ai farmaci biosimilari, alla terapia genica e ai farmaci biotecnologici, cercando di rispondere all’evoluzione che queste specifiche tematiche hanno subito nei tempi recenti. Per perseguire questo obiettivo, in alcune sezioni del testo ci siamo rivolti a Collaboratori esperti che hanno messo a disposizione le loro specifiche conoscenze e professionalità.""""" -
Manuale di perimetria
"Questo libro non nasce con lo scopo di volere essere un “trattato” di Perimetria nel senso più stretto del termine. Ossia nell’accezione di una trattazione completa e sistematica di tutto lo scibile relativo a tale disciplina. Vi sono in circolazione ormai da anni autorevoli opere di quel genere, ancorché ormai datate, redatte da studiosi di fama internazionale con i quali sarebbe quanto meno velleitario, se non addirittura un po’ sfrontato, volersi confrontare. Anche se va rilevato, a proposito di quelle opere, che esse fotografano sì con estrema fedeltà la realtà del momento, ma finiscono poi con il rappresentare – per via del modo stesso in cui sono concepite – degli scatti statici, come lo sono tutti i fotogrammi. Mentre in Medicina – e dunque anche in Perimetria – tutto è in continuo divenire. Ragion per cui una cinepresa che sia costantemente in funzione appare molto più adatta della macchina fotografica per documentare quella realtà. Sulla base di queste considerazioni, ho pensato ad un’opera che fosse concepita in maniera flessibile e dinamica, costituita da capitoli che si potessero periodicamente aggiornare, anche singolarmente, per mezzo di eventuali, successive edizioni, in modo da poter continuare a mantenere il passo con quei cambiamenti significativi che sicuramente si verificheranno in futuro, nell’ambito degli studi sul campo visivo. D’altra parte – quasi a volere sconfessare, almeno in parte, quanto appena asserito – ho concepito un’opera che credo si possa definire “di ampio respiro”. Un’opera chernpotesse essere in grado di possedere un buon grado di completezza, e non semplicemente, dunque, uno scarno bignamino o uno stenografico manuale destinato esclusivamente a rapide e superficiali consultazioni.""""" -
Atlante di dermoscopia
Per secoli, l’unico strumento diagnostico a disposizione del dermatologo è stato lo sguardo attento e l’esperienza nell’individuare e interpretare i cambiamenti strutturali della superficie cutanea. Anche se il microcosmo dei colori e delle strutture dermatoscopiche oggi conosciuti è sempre stato probabilmente davanti agli occhi delle generazioni precedenti di dermatologi, i loro occhi non riuscivano a riconoscerli.rnrnLa citazione “la bellezza sta nel nascosto” descrive mirabilmente come la dermatoscopia abbia influenzato la storia della dermatologia.rnrnCon l’aiuto di una semplice lente ottica, chiamata dermatoscopio, si è aperta al dermatologo osservatore una dimensione morfologica delle lesioni cutanee completamente nuova e finora sconosciuta. Da allora i ricercatori hanno approfondito lo studio di questa nuova dimensione morfologica, con la costante scoperta di nuovi modelli morfologici di lesioni cutanee pigmentate e non pigmentate.rnrnLa dermatoscopia può giustamente essere considerata il metodo del millennio. Il fatto che sia veloce, affidabile, facile da trasportare, da applicare e conveniente spiega il successo del metodo in tutto il mondo. Oggi rappresenta lo standard nella diagnosi di tumori cutanei e delle lesioni cutanee in dermatologia generale. rnrnUna volta che avrete iniziato ad usare la dermatoscopia, non la lascerete andare. rnrnCome possiamo spiegare che un metodo così semplice è tanto coinvolgente e contagioso? Potremmo rispondere a questa domanda da un punto di vista scientifico oggettivo o personale.rnrnCi sono sempre più prove che la dermatoscopia ha migliorato l’accuratezza diagnostica dei medici, influenzando positivamente la gestione del paziente e aumentando la confidenza diagnostica. Inoltre, la dermatoscopia permette l’osservazione dei tumori della pelle in vivo e la loro osservazione nel tempo, il che ha aperto nuove conoscenze sul comportamento e la biologia dei tumori melanocitici. -
I muscoli. Anatomia clinica degli arti. Shede illustrate
Questo libro contiene gli elementi essenziali dell’anatomia dei muscoli, applicata alla palpazione e ai principali punti chiave fisiopatologici.rnrnÈ stato progettato sotto forma di schede sistematiche illustrate e di schizzi tridimensionali. Si tratta effettivamente di “schizzi” che favoriscono la comprensione sinottica, che in disegni dotati di maggiore realismo accademico risulterebbe molto meno immediata. Non è quindi da sorprendersi se alcune immagini combinano la veduta e il taglio di sezione, e se sono rappresentati solo gli elementi trattati al momento. rnrnLa scelta effettuata ha come obiettivo la sintesi, l’utilizzo pratico e la facile memorizzazione. Questo libro non sostituisce i trattati di anatomia che descrivono i dettagli delle inserzioni, dei rapporti e del decorso, l’innervazione e la vascolarizzazione dei singoli muscoli. rnrnQuesto manuale si rivolge sia agli studenti interessati alle schede di sintesi, sia ai professionisti dell’apparato locomotore che necessitano di avere facilmente a disposizione gli elementi base dell’anatomia.rnrnPer alleggerire il testo e le descrizioni, sono comunemente usate abbreviazioni, indicate dopo l’indice generale, che di norma corrispondono alle iniziali della struttura descritta, in base alla terminologia anatomica vigente. -
Chimica propedeutica alle scienze bio-mediche
"Gli autori di questo testo, tutti professori di ruolo universitario, insegnano da anni Chimica in corsi di laurea (CdL) in Medicina e chirurgia di importanti atenei italiani e hanno intrapreso la stesura di questo libro nella convinzione che una buona comprensione delle basi della chimica sia non solo un importante ausilio per affrontare lo studio di altre importanti discipline biomediche, come la Biochimica, la Fisiologia e la Farmacologia (solo per citare quelle che più si fondano sui concetti basilari della chimica), ma rappresenti anche una tappa fondamentale per la formazione di una mentalità scientifica negli studenti dei CdL in Medicina e chirurgia."""" (dalla prefazione)" -
K-taping. Guida illustrata
"Cari lettori, questo testo è stato scritto per fornire un punto di riferimento per esperti 'K-tapers' e uno strumento utile nell'uso quotidiano per i fisioterapisti. Comprende numerose indicazioni per il trattamento ed è ricco di informazioni e consigli raccolti sulla base di più di dodici anni di esperienza. Il K-taping può essere d'aiuto in un'ampissima gamma di terapie e rappresenta un approccio efficace per tutti i fisioterapisti e medici che conoscono questo metodo. I terapeuti non hanno necessità di utilizzare medicine o altri agenti farmaceutici: l'esecuzione della tecnica corretta in combinazione con l'applicazione del K-tape idoneo consente di ottenere ottimi risultati. Negli ultimi dodici anni il K-taping - facendo riferimento all'Accademia di K-taping in Germania - si è diffuso circa in 40 nazioni ed è diventato un componente standard della fisioterapia. Sebbene il K-taping si sia molto diffuso in questi anni e l'Accademia del K-taping abbia effettuato diversi studi ottenendo risultati positivi con diversi partner, tra cui la divisione di ricerca di Charité Berlin, molti aspetti di questo metodo presentano ancora prospettive innovative che spingono a proseguire la ricerca e la sperimentazione."""" (dalla prefazione)"