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Mostrati 2001-2020 di 10000 Articoli:
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Giganti. Italiani seri nel Paese del blablà
C'erano una volta i giganti, personalità di spicco nelle quali specchiarsi, esempi da seguire. Ma oggi? L'Italia sembra un Paese popolato più da pigmei che da watussi, dove un giovanotto dalla lingua lunga e dalle ambizioni smisurate, cresciuto alla scuola di Mike Bongiorno e divenuto presidente del Consiglio senza passare dalle urne, ha eretto a forma di governo lo storytelling (vulgo, blablà) e non si vergogna a farsi dare ogni giorno del ""cazzaro"""" da """"Dagospia"""". Solo nella Repubblica delle chiacchiere poteva essere scambiato per evento del secolo quel pacchiano Lunapark delle Nazioni che è stato chiamato Expo. Demoralizzato dal deprimente spettacolo, l'autore è andato in cerca ancora una volta di personaggi comuni di eccezionale valore: l'imprenditore che assume i malati di cancro, la mamma della ragazza morta suicida che ha già aiutato 60.000 genitori cui è toccato il dramma di seppellire i loro figli, la cieca diventata nonna di 15.123 nipoti che dovevano essere abortiti, il manager che soccorre i cinesi detenuti nei laogai, il pittore privo di braccia che ha mantenuto la famiglia usando solo la propria bocca, la """"povera allegra"""" che dal 2001 non tocca un soldo, il dottor Schweitzer delle Ande, il chirurgo dei casi impossibili, il crociato dei borghi abbandonati, il giardiniere che non si arrende mai, l'operaio che ha salvato i bilanci della Fiat..."" -
Generali in history. Tales from the archive. Ediz. illustrata
Il fiuto per gli affari e l'anima cosmopolita di un gruppo di abili imprenditori, la grande preparazione tecnica e l'impegno pubblico di valenti capi azienda, un'idea geniale o una felice intuizione, storie piccole e grandi, come l'incendio del teatro La Fenice, un insolito assicuratore di nome Kafka, la spedizione di Umberto Nobile al polo nord, il lancio di un missile: questi e molti altri gli argomenti trattati, che testimoniano l'originario spirito pionieristico e di adattamento di Assicurazioni Generali alle contingenze politiche e di mercato. La pubblicazione nasce dalla volontà di valorizzare il prezioso patrimonio documentale dell'Archivio storico Assicurazioni Generali: un archivio che permette di ricostruire lo sviluppo di un grande istituto assicurativo, internazionale fin dalle origini, e di raccontare due secoli di storia, italiana e mondiale. L'impianto dei libri, uno dedicato all'Ottocento e uno al Novecento, si basa su schede documenti e schede uomini in stretta relazione, incentrate su particolari vicende e personaggi della compagnia, partendo dai più significativi documenti conservati presso l'Archivio aziendale. Profili storici generali e una rassegna di brevi notizie sulle varie epoche aiutano a inquadrare le schede nel panorama economico-politico di riferimento. I volumi sono corredati da un ricco apparato iconografico e comprendono specifici saggi, dedicati per esempio all'evoluzione del marchio e della pubblicità, oltre a un indice complessivo di tutte le cariche direttive nei primi centocinquant'anni di vita, dal 1831 al 1982. Potranno interessare agli specialisti ma anche ai lettori curiosi e appassionati di storia, economia, politica e cultura. -
La città disvelata. Luoghi e percorsi della giustizia nella Vicenza asburgica
Una città disvelata, percorrendo i meandri inesplorati della documentazione giudiziaria. Alla ricerca, innanzitutto, di personaggi indistinti, in attesa di essere individuati e riportati al di fuori delle secche del passato, inseguendoli attraverso le tracce esili, ma indelebili, da loro lasciate nel calpestio assordante della storia. Una città disvelata nei suoi luoghi più conosciuti, investiti nei secoli da una memoria consolidata e apparentemente inossidabile. Ma anche una città riscoperta nei suoi spazi più riposti, interstizi di una percezione storica in grado di svelare vicende segrete e ignote. Un gruppo di studiosi ha inteso ricostruire questi percorsi per offrire al lettore le immagini di una città sconosciuta, ma affascinante, accompagnandolo in un tour sorprendente ed inedito. -
Venezia, Marittima 1999-2015. Da scalo commerciale a capolinea crocieristico del Mediterraneo. Ediz. italiana e inglese
La pubblicazione di questo libro bilingue (italiano e inglese) vuole raffigurare la completa trasformazione del porto di Venezia negli ultimi quindici anni evidenziando, attraverso le varie fasi evolutive, come lo scalo veneto è passato da un porto prevalentemente commerciale a un porto di importanza mondiale per il traffico passeggeri e soprattutto crocieristico. Il volume illustra, in un interessante excursus temporale, con il supporto delle due università veneziane Ca' Foscari e IUAV e di un importante servizio fotografico, gli interventi già sostenuti e quelli programmati per il recupero e la riqualificazione di ampie aree del porto che oggi sono divenute parte integrate di un sistema portuale conosciuto in tutto il mondo potenze mondiali. -
Scegliere i vincitori, salvare i perdenti. L'insana idea della politica industriale
Protezionismo, autarchia, keynesismo, programmazione, strategie, italianità: tutte variazioni su uno stesso tema, l'idea che lo Stato, per governare l'economia, debba intervenire e sappia farlo imboccando le strade giuste. È la politica industriale: lo Stato si sostituisce al mercato e sceglie i vincitori della gara concorrenziale. Salvo poi, quando l'""insana idea"""" non ha successo, dover correre ai ripari salvando i perdenti. Ma la politica industriale influenza e condiziona anche """"l'altra metà del cielo"""", quella dell'industria privata, delle grandi famiglie e non solo. Si allarga alla politica finanziaria, si espande a quelle culturali e giudiziarie. Cade sulle sue contraddizioni, risorge, si allinea alle regole dell'Unione europea. Quasi coetaneo dell'Iri, che in Italia dell'intervento pubblico in economia è stato l'eponimo, Franco Debenedetti, per i ruoli che ha ricoperto, vi ha convissuto per molto tempo: prima da manager, lavorando nell'""""altra metà del cielo"""", poi da politico e da saggista, cercando di smontarne le strutture. Ora, estraendo i tratti di filo rosso dell'ideologia su cui si regge e riannodandone i capi, scrive la lunga storia della politica industriale in Italia. Dalla Grande depressione alla Grande recessione, dagli altiforni alla banda larga, dall'Italietta di Giovanni Giolitti all'Unione europea di Angela Merkel, gli assi di lettura di questo libro - storico, politico, personale - si incrociano in un punto: la politica industriale e le ragioni per cui è un'""""insana idea""""."" -
Rubens. Adorazione dei pastori. Ediz. illustrata
L'Adorazione dei pastori di Rubens è un'opera grandiosa, dipinta a lume notturno, che racchiude in sé quelle prerogative che raramente ritroviamo unite e che rendono eccezionale un dipinto. La grande tela celebra uno dei momenti più alti e suggestivi della Natività, con una composizione densa di bagliori in cui si stagliano la figura monumentale della Vergine, chinata leggermente verso il Bambino e quelle dei pastori, poderosi come sculture classiche. Il Bambino irradia una luce abbagliante e chiarissima che investe l'intera rappresentazione. I modelli del mondo classico, fonte di ispirazione per la creatività di Rubens, sono reinventati in una nuova e personalissima interpretazione. Alla eccezionalità delle sue prerogative esecutive il dipinto aggiunge un carisma particolare e una capacità di commuovere ancora intatta. Conclusivo dell'esperienza italiana dell'artista ne riassume tutta la portata e nel contempo anticipa la produzione successiva, gettando le basi per la grandiosità della maniera barocca. -
Da Lotto a Caravaggio. La collezione e le ricerche di Roberto Longhi. Catalogo della mostra (Novara, 10 aprile-20 luglio 2016). Ediz. illustrata
La mostra e il suo catalogo illustrano la collezione e le ricerche di Roberto Longhi attraverso una selezione di dipinti facenti parte della sua raccolta, a cui si aggiungono opere provenienti da alcuni fra i maggiori musei italiani. Nel percorso espositivo, oltre ai capolavori di Lorenzo Lotto e del Caravaggio, spiccano quelli di artisti quali Dosso Dossi, Carlo Saraceni, Valentin de Boulogne, Jusepe de Ribera, Mattia Preti. -
Roma. The Ruyi
Ancora una volta sulle tracce de Ruyi, per conoscere tutti i segreti della città eterna. Il Ruyi è giunto a Roma molti secoli fa e da allora la città porta su di sé i segni di questo passaggio: pare che nel corso dei secoli il Ruyi sia passato di mano in mano, di sotterfugio in sotterfugio da un luogo all'altro; pontefici e artisti, negromanti e prostitute, governanti e gente del popolo hanno conosciuto la storia di questo potente oggetto, occultandolo ogni volta in un nascondiglio diverso. Carlo Dolfin, il vecchio professore che a Venezia è venuto a conoscenza della faccenda, lascia ancora i suoi appunti a disposizione di chi voglia mettersi sulle tracce del magico oggetto prima che cada in mani sbagliate Sessanta racconti su sessanta luoghi di Roma, i luoghi legati alle vicende più affascinanti e originali della città. Al centro della storia universale, Roma racconta infinite storie di imperatori, papi, artisti, statue parlanti, maghi e altri ancora. Attraverso le vicende dei Borgia e le disavventure di Virgilio Mago, passando dal Colosseo, da Trastevere o da molti altri luoghi, scoprirai i segreti della città caput mundi. -
Verona. Amor
Eros, il dio dell'amore, è stato cacciato dall'Olimpo e ha scelto Verona come sua nuova patria. Nel suo esilio, ha portato con sé i suoi due magici strumenti, l'arco e le frecce, capaci di far scoccare la scintilla d'amore. È forse per questo che la più celebre tragedia d'amore della storia si svolse qui? C'è un legame tra la storia di Romeo e Giulietta e la presenza del dio alato? Perché l'ultimo discendente della famiglia Capuleti ha bisogno del tuo aiuto? Trentacinque racconti per trentacinque luoghi nelle città degli innamorati. Questa guida svela i retroscena del dramma d'amore di Romeo e Giulietta e le vicende di Alboino e Rosmunda, racconta i segreti del più bello tra i teatri romani o la divertente storia del pellegrino Bertoldo. Per le vie e le piazze più suggestive di Verona si nasconde il segreto di Amor. -
Sigmar Polke. Catalogo della mostra (Venezia, 17 aprile-6 novembre 2016). Ediz. illustrata
Tra i principali esponenti del realismo capitalista - corrente nata negli anni sessanta in contrapposizione sia al realismo socialista diffuso nei paesi dell'Europa dell'Est sia alla Pop Art occidentale - Sigmar Polke è stato uno sperimentatore instancabile di tecniche, materiali artistici e processi chimico-alchemici, autore di dipinti figurativi che attingono a un repertorio iconografico vastissimo ma anche di opere astratte dal forte valore simbolico. -
Accrochage. Catalogo della mostra (Venezia, 17 aprile-20 novembre 2016). Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra che riunisce circa 70 opere della Pinault Collection realizzate da trenta artisti dagli anni sessanta a oggi (Venezia, Punta della Dogana, 17 aprile-20 novembre 2016). Frutto di un gesto minimale e di una ricerca artistica incentrati sul tema del vuoto, i lavori presentati non sono mai stati esposti prima nelle sedi veneziane della collezione. Fabio Mauri, Pier Paolo Calzolari, Sol Le Witt, Charles Ray, Bernd Lohaus, Thomas Schütte, Goshka Macuga, Niele Toroni sono solo alcuni protagonisti di un percorso espositivo che diventa luogo di incontro, di relazioni, di interrogativi e di confronto tra diversi modi di fare arte. -
La nuova disciplina del bendessere. Vivere il meglio possibile
Il benessere è una condizione esistenziale che tutti possiamo raggiungere, persino (e sembra un paradosso) in presenza di malattie. A differenza della medicina e dei farmaci, infatti, non è qualcosa a cui ricorriamo per eliminare un danno, far cessare un disturbo, ma è una percezione del nostro essere che come tale va continuamente alimentata. Per farlo, sostiene Vittorino Andreoli, bisogna considerare ""l'uomo nella sua possibilità di vivere meglio, con una scienza che fornisca gli strumenti per raggiungere tale obiettivo"""". In questo libro l'autore pone le basi di questa nuova scienza definita da un neologismo, """"bendessere"""", per indicare la disciplina il cui campo d'azione interessa l'uomo nella sua totalità e può essere suddiviso distinguendo il benessere del corpo, quello della mente e quello sociale. Grazie alla visione qui offerta, ognuno di noi può non soltanto monitorare i segni del benessere nella propria vita, ma mettere in atto tutto quanto va nella direzione di promuoverlo, ad ogni età secondo i suoi bisogni. In un percorso ricco di fascino e suggestioni, che coinvolge diversi aspetti - dalle relazioni alla bellezza Andreoli ci guida alla ricerca di un'esistenza serena e gratificante, nella prospettiva di """"un umanesimo che, consapevole della nostra fragilità, si chiede quali siano le condizioni perché tutte le persone vivano meglio"""" e sappia guardare """"al senso dell'esistenza, all'essenziale, che non corrisponde né al successo e né al denaro""""."" -
Stile sobrio. Breve storia di un'utile virtù
"Sofisticata sobrietà"""", """"sobrietà aggressiva"""", """"dittatura sobria"""": gli ossimori si sprecano. Ma cos'è la """"sobrietà sobria""""? Manlio Brusatin si interroga su quella che, pur considerata """"la virtù del giorno dopo"""", è stata nel tempo riconosciuta come necessaria. Questo libro ne racconta le vicende fino ai giorni nostri e al ritorno dell'uomo sobrio, """"l'artigiano di sé"""" che sa creare indifferentemente con le mani o con la """"scatola magica del Maker 3D"""". Le origini di questa """"utile virtù"""" sono qui individuate nella """"Vita sobria"""" di Alvise Cornaro (1558), in cui si spiega come prolungare l'esistenza con una dieta che diventa anche condotta morale: uno """"stile"""" poi bollato da Nietzsche come il contrario del superuomo. Dal cibo all'abito, dalla dimora ai colori, il saggio si sviluppa in un eccentrico dialogo fra parole e immagini, in cui si incontrano personaggi di ogni genere: da Diogene, che vive in un orcio, a san Girolamo, che si ritira in una grotta e inventa la preghiera della sobrietà, da Robinson Crusoe a Napoleone, da Canova a Van Gogh, la cui sedia di paglia nella camera di Arles interpreta lo spazio sobrio del """"riposo dell'immaginazione"""". Un raffinato percorso alla ricerca del senso naturale di una virtù." -
Il golem
«Ed ecco che può giungere un'ora d'inquietudine, più grande ancora del dolore, e io, o voi, o chiunque per la strada...invece di sfiorare il mondo appena appena, solleverà la mano intera, con tutte le sue dita. Che succederà allora? reb Basevi?»Pubblicato a New York nel 1921, il dramma poetico in otto quadri ""Der goylem"""" è fra le opere memorabili della letteratura yiddish. Fu messo in scena la prima volta in ebraico, a Mosca nel 1925, dal teatro Habima, di cui diventò presto, e rimane tuttora, uno dei cavalli di battaglia. La regia era di Boris Versilov, che due anni dopo ne diresse la prima messa in scena in yiddish. L'opera si ispira all'antico mito dell'automa-Messia. In epoca tarda la creazione del Golem viene attribuita al rabbino di Praga Yehuda Löw ben Betsalel (Poznan, 1520 - Praga, 1609), detto il Maharal. Se però nella tradizione ebraica il Messia è sempre pronto a intervenire, nel dramma di Leivick il fantoccio di argilla non può mai essere pronto, cerca di ritrarsi dal suo compito, si rifiuta di vivere; con disperazione di bambino implora il suo creatore di lasciarlo fra le tenebre del non-essere. Nel """"Golem"""" non trovano una risposta univoca i grandi temi da esso sollevati. Non sappiamo se l'esistenza del Golem sia considerata frutto della volontà divina o solo della hybris prometeica del Maharal; non conosciamo il significato della redenzione, non ci vengono fornite né una giustificazione né una condanna univoca dell'uso della violenza. Ma risaltano, in questo dramma tutto al maschile (come sostanzialmente maschile è la cultura ebraica tradizionale), l'immagine del rapporto fra il rabbino e il Golem, al contempo padre-figlio, Dio-essere umano, e la creaturalità smarrita, desiderante e priva di conforto del goffo pupazzo, vero emblema dell'uomo moderno."" -
Oasis. Cristiani e musulmani nel mondo globale. Vol. 23: Il Corano e i suoi custodi.
L'ascesa del fondamentalismo islamico ripropone la questione dell'interpretazione dei testi sacri all'interno del mondo musulmano. Esiste un'alternativa alle letture rigoriste e violente? Nel corso della storia i musulmani come si sono relazionati al Corano e alla propria tradizione? E come hanno interpretato i versetti e i passaggi che contrastano con i valori della modernità? Rileggere le fonti può essere la soluzione per uscire dalla crisi attuale? -
L' architettura del paesaggio italiano. Ediz. illustrata
Perché il paesaggio italiano è ancora lo splendore che tutto il mondo ci invidiaUscito nel 1968 a distanza di cinquant'anni il volume - oggi in una nuova edizione rinnovata e corretta - riferisce sul perché della permanenza della bellezza e sull'equilibrio dei paesaggi passati, presenti e futuri, dato che i processi reali di riproduzione delle risorse comportano evidenti responsabilità culturali e istituzionali di piano e di progetto, oggi nel nostro paese palesemente trascurate. -
Il ritorno. Testo inglese a fronte
Quale sorpresa sgradita e crudele per Alan Hervey, uomo borghese e conformista, che in una piovosa sera londinese, compiaciuto e soddisfatto del proprio successo, torna nella sua bella casa dopo una giornata nella City. La moglie se ne è andata: lo ha lasciato per un altro uomo. Nelle ore che seguono Hervey sarà costretto a tentare di capire, e a trovare possibili soluzioni che lo proteggano dalla critica della società in cui vive e si riconosce. Ben presto, però, la sua preoccupazione per lo sguardo degli altri si trasformerà in una violenta - e tragica - scoperta del mondo sommerso che è in lui, fino all'imprevedibile colpo di scena che chiude la storia. Scritto all'inizio della carriera, ""Il ritorno"""" è certamente il meno conradiano dei racconti di Conrad. Giocato nell'arco di poche ore, e ambientato nello spazio claustrofobico di una grande magione vittoriana, esso rivela la volontà dell'autore di cimentarsi con un tema caro alla narrativa di fine secolo - le tensioni ormai sempre più ingovernabili del matrimonio borghese - ma anche di ingaggiare un corpo a corpo con la figura del protagonista facendolo sprofondare nel modernissimo gorgo della sua coscienza infelice."" -
Noi, diritti umani. Rappresentazione di dignità umana, et di pace-We human rights. Representation of human dignity and peace. Ediz. bilingue
Nel 2015 la Magna Charta Libertatum, considerata la capostipite delle moderne legislazioni in materia di diritti e libertà fondamentali, ha compiuto 800 anni. L'autore del presente volume immagina che, come ad una festa di compleanno in famiglia, si ritrovino sulla storica spianata di Runnymede le principali Convenzioni giuridiche che danno corpo organico al vigente Diritto internazionale dei diritti umani. Sono altrettante creature viventi le quali, a cominciare dalla Dichiarazione Universale del 1948, conversano attorniate da difensori dei diritti umani. Il convivio è segnato dalla disputa tra Giovanni Senzaterra e Sundjata Keita, a nome rispettivamente della Magna Charta e della coeva africana Carta di Kurukan Fuga, e tra Ius Vetus, diritto delle sovranità armate, e Ius Novum, diritto dei diritti umani. A conclusione del convivio, l'ade alla Dignità umana è il cantico d'amore che Ius Novum, l'amante, scioglie appunto alla Dignità umana, sua amata. -
La grande rivoluzione dei musei europei. Museum Proms
Gran parte dei musei europei che possiamo visitare oggi - oltre 40.000 - non esistevano nel secondo dopoguerra. Se a questi aggiungiamo quelli che si sono radicalmente rinnovati, possiamo ben dire che il nostro continente sia stato negli ultimi decenni un gigantesco laboratorio di reinvenzione del modo di essere e di comunicare i più diversi tipi di patrimonio materiale e immateriale. Si è trattato di un grande fenomeno di contaminazione intellettuale con esiti a volte sorprendenti o sconcertanti. È questo il tema del libro, risultato di pluridecennali ricognizioni condotte alla ricerca di esperienze museali innovative nell'area geopolitica del Consiglio d'Europa. -
Storia degli archivi, storia della cultura. Suggestioni veneziane
Fonti privilegiate per la ricostruzione di molteplici ""storie"""", anche gli archivi hanno una loro propria storia. Che non si discosta, nella maggioranza dei casi, da quella di chi le carte ha prodotto o ricevuto: manifestando sovente, attraverso non casuali strategie di sedimentazione e configurazione della propria memoria scritta, progetti di intenzionale autorappresentazione e identità. Altrettanto se non maggiormente significativa è la storia di quegli archivi che vicende più o meno traumatiche hanno portato ad abbandoni e dispersioni, divisioni e accorpamenti, spostamenti incongrui, riordinamenti plurimi, viaggi anche lontani. Una decina di saggi, redatti nel corso di un ventennio di lavoro negli archivi veneziani, ripropongono in questa raccolta un itinerario attraverso alcuni casi significativi di storia degli archivi: pubblici, notarili, privati, ecclesiastici. Dietro alle nostre fonti e alle storie che esse narrano, dietro alla """"messa in forma della memoria"""" che le ha forgiate e al """"rumore"""" diffuso che da esse emana, non è difficile scorgere il variabile spirito del tempo, i suoi presupposti filosofici, giuridici, sociali, di costume. Dai riflessi squisitamente culturali infine alcune tappe del vivace dibattito e delle realizzazioni archivistiche susseguenti all'unità nazionale, con il ridefinirsi di nuove appartenenze amministrative anche per archivi e biblioteche e di ripetute aspettative da parte del mondo degli studi e degli editori di fonti.""