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Gli arazzi della Fondazione Giorgio Cini
Tra le raccolte della Fondazione Cini che si possono ancora oggi ammirare, vi è un gruppo di arazzi antichi che decorano le pareti della grande sala ricavata negli ambienti una volta occupati dal noviziato dei Benedettini, riproponendo la tradizione rinascimentale dell'arredo delle dimore signorili. Queste tappezzerie insieme ad altri 17 panni di varia importanza e tipologia, costituivano la raccolta che Vittorio Cini formò intorno agli anni Quaranta, con l'aiuto di Nino Barbantini, per decorare Ca' Marcello a Monselice. Databili tra fine del XV secolo e il primo quarto del XVIII, gli arazzi escono dalle manifatture europee più significative e sono ora indagati nei vari aspetti storico-artistici, iconografici, stilistici e collezionistici. -
La Fenice ricostruita. 1996-2003. Un cantiere in città
Il libro è dedicato alla ricostruzione del teatro. Ci sono voluti sette anni e sei mesi di lavoro, tre appalti, quattro diverse imprese che a ruota hanno preso in mano il timone della situazione. Leonardo Ciacci, ha raccolto tutte queste voci e ha dato vita a un racconto che va oltre il semplice resoconto tecnico-progettuale. Non solo vengono descritte tutte le fasi costruttive ma si affrontano problemi e temi che hanno tormentato i protagonisti del cantiere. Una inedita campagna fotografica di Francesco Allegretto documenta le condizioni iniziali dell'edificio distrutto, le fasi della costruzione della nuova struttura, la costruzione degli arredi tecnici, le condizioni di organizzazione del cantiere e il nuovo teatro così come si offre alla città. -
L' indagine
Nei primi anni settanta, nell'Italia dei misteri irrisolti, avvolta in un clima politico instabile e torbido, la caccia a un serial killer rimasto impunito per anni si intreccia a un'inchiesta sui Servizi deviati. L'ex questore Montaldo viene coinvolto nelle indagini su una serie di strani delitti: sembra che l'assassino si metta a giocare con lui, facendogli avere dossier segreti contenenti incartamenti riservati. Nel gioco entrano presto vecchi compagni di gioventù, colleghi dei tempi in cui Montaldo aveva militato nei Servizi segreti, dove qualcuno a lui molto vicino tramava a sua insaputa il sovvertimento dell'ordine costituito. È evidente che il complotto non ha mai cessato di esistere e che qualcuno gli sta tendendo una trappola. -
Un partito non stalinista. Pci 1936: «Appello ai fratelli in camicia nera»
La storia del Partito comunista è incompleta: molto del periodo in cui Ruggero Grieco ne è stato segretario, ossia dalla seconda metà del 1934 alla primavera del 1938, viene liquidato in poche pagine. Togliatti ha occultato gran parte delle carte di quel tempo, timoroso della popolarità che Grieco aveva acquistato negli ambienti dell'antifascismo, tra i quali era stimato per essersi fatto promotore del patto di Unità d'azione Pci-Psi, dei contatti con Giustizia e Libertà, degli appelli rivolti dal Comitato centrale ai cattolici. Il Comitato centrale, sotto la guida di Grieco, tese ad applicare tutte le indicazioni che pervenivano da Gramsci, a costruire un partito che tesseva le fila dell'antifascismo e preparava il terreno alla Resistenza in Italia. -
Le chiavi di casa
Paolo è un quindicenne handicappato a causa di complicazioni sopravvenute durante il parto, nel quale la madre ha perso la vita. Sono gli zii a prendersi cura di lui, dopo che il padre, Gianni, atterrito dall'enormità di questo fatto, lo ha abbandonato. Finchè uno zio decide che padre e figlio devono finalmente conoscersi e così Gianni accompagna Paolo a Berlino per le consuete visite specialistiche, lunghe e dolorose. L'impatto iniziale per il padre è durissimo: prendersi cura del ragazzo è difficile e la sua inesperienza viene continuamente colmata da Paolo, che invece sa come affrontare una situazione che per lui è routine. Ispirato al romanzo di Giuseppe Pontiggia ""Nato due volte""""."" -
Il sogno e la sua storia. Dall'antichità all'attualità
Al sogno appartiene un'impronta genetica e storica, ma esso è anche e soprattutto la memoria dell'individuo che permane oltre le cancellazioni imposte dalla necessità di selezionare le esperienze per sopravvivere agli ingorghi della realtà. ""Questo libro è un discorso organico che si stende sopra i millenni della storia e gli spazi della terra e li accomuna oltre le diversità così come a tutti gli uomini è comune l'esperienza del sognare"""". Alla introduzione storica che spazia dall'antichità a oggi, si aggiungono alcuni casi clinici di analisi del rapporto tra sogno e transfert."" -
Carmen. Testo francese a fronte
Sullo sfondo di una Spagna assolata e selvaggia, Mérimée per primo racconta la storia essenziale di don José e di Carmen: storia che contiene alcune verità sull'amore, scabrose e tutt'altro che esotiche. Ognuno dei due protagonisti appare chiuso in un proprio sistema di valori alternativo a quello dell'altro e in questa guerra tra i sessi, che viene condotta in nome della passione e della libertà, la ragione e il torto non si dislocano mai con nettezza. Il buon innamorato uccide; la criminale traditrice è pronta al martirio pur di non rinunciare alla propria indipendenza. -
Sentiero nero. I casi di Rebecka Martinsson. Vol. 3
Ancora molto scossa dall'esito della sua ultima indagine, Rebecka Martinsson decide di lasciare lo studio di Stoccolma e accetta l'incarico di sostituto procuratore a Kiruna. Ma il ritrovamento di un corpo assiderato in un capanno sul ghiaccio spezza l'idillio della sua nuova vita. Con l'aiuto dell'ispettrice Anna-Maria Mella, Rebecka scoprirà uno strano triangolo di affari e sentimenti, una storia di ossessione e commerci rischiosi, che mescolano pericolosamente politica e famiglia. -
Caterina va in città
L'avventura nella Capitale della famiglia Iacovoni: Giancarlo è un insegnante di ragioneria animato da propositi di riscossa, che tra le pareti domestiche soffoca di complessi la moglie provinciale Agata e spinge la figlia Caterina a farsi avanti tra le amiche della classe che hanno alle spalle una famiglia rilevante. La ragazzina, col suo spaesamento e il suo candore, diviene oggetto di contesa e di rivalità tra Margherita e Daniela, la prima figlia di una scrittrice e di un noto intellettuale, la seconda rampolla di un importante esponente dell'attuale governo. Nel corso dell'anno scolastico si compie il percorso di scoperta, da parte di Caterina, di una certa umanità metropolitana e quello di disillusione di Giancarlo. -
L' intruso
Un appassionato dialogo tra due amiche sul rapporto fra un padre e una figlia che non si sono mai amati. ""L'intruso"""" del titolo è un quasi centenario che riappare, dopo più di vent'anni di silenzio, nel momento in cui resta vedovo per la seconda volta. Ne esce una storia di ostinata soggezione a un dovere filiale vissuto nel disamore, ma praticato come una sorta di missione."" -
Felicità e altri racconti
Pubblicato nel 1920, mentre Mansfield era ancora in vita, il libro è una raccolta di piccoli capolavori letterari. Accanto all'influsso dal nuovo linguaggio cinematografico, che ben si armonizza con la tecnica narrativa ""impressionista"""", la raccolta rivela - come di consueto in Mansfield - un forte portato biografico, che conduce a temi come la malattia, l'infanzia, il sentimento, e il disagio di essere donna in una società patriarcale. Capace al contempo di offrire ai lettori la propria esperienza di vita e il proprio sguardo curioso sul mondo, Mansfield è oggi riconosciuta come una delle figure di spicco del modernismo letterario inglese, per il rinnovamento linguistico e strutturale che ha operato attraverso la forma del racconto."" -
Silvano Pontello. Biografia a più voci di un banchiere-imprenditore
Come tessere di un mosaico, i ricordi raccolti in questo libro compongono il ritratto di un uomo il cui nome, benché legato alla regia di alcune delle più importanti operazioni finanziarie degli ultimi anni, può risultare sconosciuto al grande pubblico. La storia di Silvano Pontello non è solo la vicenda di un personaggio che ha perseguito gli obiettivi professionali che si era prefisso, ma è anche la storia di uno dei tanti selfmade man che hanno dato vita al fenomeno del Nordest italiano. Dall'infanzia nelle campagne venete alla vita di fabbrica, dalle prime esperienze nel mondo della finanza, nella Milano degli anni Sessanta, all'approdo a Padova nella Banca Antoniana, il libro offre inediti squarci sul sistema economico italiano degli ultimi trenta anni. -
Il paesaggio e il silenzio
La nostra società non pratica molto il silenzio. Viviamo nel rumore, assediati da fragori, sollecitati da ritmi di vita assordanti, come se ciò fosse un modo di dimenticare la nostra condizione umana. Ma se poi ci immettiamo, anche per brevi pause, nel silenzio, isolandoci in montagna o nei luoghi di natura che stanno fuori dagli spazi del rumore, astraendoci in certo modo dal presente, dal quotidiano, scopriamo che il mondo che ci circonda vive secondo il ritmo universale che riconduce ai misteri dello spazio e del tempo. E il paesaggio allora ci appare diverso da come lo si guarda nella luce cruda del quotidiano: tutto ci racconta che ciò che abbiamo davanti è il risultato di una sommersione continua di paesaggi anteriori, e che ogni loto forma assume una carica semiotica che ne fa un'orma, un ricordo del passato. Questo è il filo ideale o la metafora che regge questo libro, raccolta di brevi saggi che analizzano il paesaggio non dimenticando il ritmo che ne scandisce la formazione e il mutamento continuo. Un modo di guardare al paesaggio che rimanda ai comportamenti archetipi dell'uomo nella natura, venati dal senso religioso dell'agire umano, acquistando un senso diverso alla luce di quelle verità che il frastuono del nostro tempo sembra obliterare. -
Ceramiche attiche figurate del Museo archeologico di Gela. Selectio Vasorum
L'autrice si è soffermata ad esaminare le ceramiche attiche figurate, esposte nel Museo Archeologico di Gela, che sono state ritrovate nelle necropoli, nei santuari e nei complessi abitativi dell'antica colonia siceliota a seguito delle ricerche archeologiche ivi condotte. Quelle presentate in questo volume sono sufficienti ad evidenziare il ruolo che ebbe Gela nell'ambito delle rotte antiche del Mediterraneo; la colonia siceliota, infatti, era diventata un polo commerciale importante per i prodotti ceramici esportati dalle officine ateniesi. Una selezione di vasi e delle scene su di essi riprodotte consentono di ricostruire le preferenze del mercato geloo nel quale giungevano particolari forme ceramiche con iconografie scelte dai committenti locali. -
Ballo ad Agropinto
1943-1957, epopea picaresca di una comunità dell'appennino meridionale, composta da stravaganti figure di avventurieri e filosofi, di inventori e disoccupati, di politicanti e venditori ambulanti, sempre in bilico tra una Lucania magica e depressa e il desiderio di ricchezze. In sottofondo scorre la grande storia: dalle macerie del dopoguerra alle lotte agrarie, dalle battaglie politiche del 1948 alla stagione della ricostruzione che conduce agli anni del boom economico. ""Ballo ad Agropinto"""" ripercorre un periodo di Novecento, in cui, tra illusioni e disincanto, la memoria contadina cede alla società di massa e le rivalse economiche, che fanno da prologo all'esodo degli emigranti meridionali verso il Nord Italia."" -
Baby Vogue
Un ragazzo e una ragazza. C'è chi crede che possa bastare solo questo ma per loro non è così. Non è mai abbastanza. Delusioni. Segreti. Solitudine. Depressione. Amore. Felicità. Tutto questo e nessuno a cui raccontarlo se non a loro stessi. Così due vite nascono, crescono, si intrecciano e poi si dissolvono. Senza nessun motivo apparente, semplicemente perché è il loro destino. Troppo maturi per godersi i silenzi, gli sbagli o il sole la mattina. Troppo sensibili per non accorgersi di come il mondo gira loro intorno. La storia di adolescenze andate a male. La storia di due vite che non possono evitare di toccarsi. Una storia. -
Se piango, picchiami
Marcella Belmonte di suo non ha niente. Non il cognome, che ha preso in prestito dal marito Carlo, piacente e stimato oncologo appartenente a una delle più illustri famiglie di Napoli, e neanche il nome di battesimo che proviene da quello del netturbino che la trovò in fasce dentro un bidone della spazzatura. Marcella non sa chi è. Cresciuta in orfanotrofio, è una ribelle, tanto più pericolosa in quanto silenziosa, difficilmente individuabile, e perfettamente in grado di custodire i più scabrosi segreti. Conduce, infatti, in perfetto silenzio una doppia vita: da un lato è moglie e madre affettuosa, ma in segreto è l'amante appassionata e prepotente di Lucio, a lei legato fin da bambino, quando erano entrambi rinchiusi in orfanotrofio. -
Salire al cielo fermando le donne in ascensore
La passione per le donne, nella sua forma maniacale multipla, quella del libertino furibondo, potrebbe rappresentare una misconosciuta forma di ascetismo. Perché dedicarsi alle donne con totale devozione è come un sacerdozio: una prova costellata di tormenti, che stranamente procurano letizia nell'adepto, come il cilicio al devoto flagellante. Chi ama la donna infatti ne adora l'incostanza, la natura imprevedibile e selvaggia. Ne sposa l'animo volubile, e vi trova alleanze inaspettate, scoprendoci molte facce segrete. In questa specie di kung fu sentimentale, l'animo maschile sublima in campi a lui poco congeniali. Così si arricchisce e si completa. -
Buongiorno, notte
Chiara, giovane terrorista, è coinvolta nel sequestro Moro. Attraverso il suo sguardo prende corpo il complesso mondo degli ""anni di piombo"""", disperatamente fiducioso nell'avvento della rivoluzione e intrappolato nei rituali della clandestinità. Di contro, Chiara è chiamata a vivere la normalità del quotidiano con i suoi ritmi di sempre: un ufficio, un lavoro, dei colleghi e un ragazzo che sembra leggerle nel profondo, più di quanto lei stessa riesca a fare. Aggrappata a quel filo di emozioni che l'ideologia e la lotta di classe recidono continuamente, si scoprirà in conflitto con i suoi compagni e sempre più a disagio nel suo ruolo di combattente."" -
Prima di morire
Due giornate in campagna, in giugno e settembre, separate da oltre vent'anni. Al centro della vicenda un'antica casa di famiglia, la ""Cagnalupa"""", nella quale si consumano due brutali omicidi. Lo scenario è quello delle colline dell'Alta Langa piemontese, una terra dura, aspra, selvatica. Farinetti torna così ai suoi luoghi d'origine e al noir più misterioso, favorito dall'atmosfera di straniante sospensione in cui l'estate immerge boschi, sentieri e corsi d'acqua. Lo sguardo del narratore, con passo apparentemente torbido e in realtà implacabile, tesse una trama mozzafiato e riflette sui suoi temi preferiti: l'assenza, l'enigma che intreccia i rapporti umani, il rimpianto per la perduta innocenza.""