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Intorno alla musica
Il volume affronta i complessi problemi sollevati dalla musica a studiosi, critici, filosofi, e che riguardano ciò che ruota attorno a questa arte dalle molteplici facce. Punto chiave della riflessione sono le avanguardie del Novecento, poiché le sue profonde trasformazioni mettono a nudo ed evidenziano, a volte in modo drammatico, gli interrogativi di fondo a cui la musica ci ha sempre posto di fronte. Il tema centrale è il rapporto tra una supposta universalità dell'esperienza musicale in senso lato e la sua innegabile storicità, tema su cui si dibatte nel pensiero occidentale sin dai tempi di Pitagora. Pur essendo un linguaggio chiuso nella sua specificità, la musica ci spinge di continuo ad andare oltre: allude sempre a qualcosa che sta al di fuori dei suoni stessi e ci invita a esplorare i luoghi a cui segretamente tende. -
Un innocente milionario
Trascinato per l'Europa dai suoi genitori, tra il lusso e l'indigenza, un ragazzo americano si consola sognando di essere il Principe Marco Giovanni Lorenzo Alessandro Ippolito Borghese, in attesa che la sua vera famiglia arrivi a salvarlo dalla miseria. A quattordici anni decide però di smetterla con i sogni a occhi aperti e si impegna con ardore nella ricerca di una nave affondata con un favoloso tesoro, di cui ha letto in un vecchio libro. La sua determinazione a diventare un milionario, ""senza fare del male a nessuno, se non ai pesci"""", lo porta a un'isola delle Bahama e all'incontro con la moglie trascurata di un marito geloso, con cui inizia un'appassionata relazione."" -
Le tre vie. Soluzioni sovrumane in terra indiana
In questo libro del 1995 Elémire Zolla tratteggia i cammini maggiori nei quali la sapienza indiana ha cementato le modalità di accesso a esperienze interiori di vetta, sia all'ombra della tradizione ortodossa che al di fuori di essa. Accade nella via scandalosa del Tantra, che addestra l'adepto a suscitare ritualmente sakti, l'energia dormiente. Ma anche nel solco brahmanico l'iniziando è chiamato a pratiche estreme, quella del discernimento impassibile della non-dualità nella via della conoscenza (jñana) e dell'ardore traboccante nella via del cuore (bhakti). Nonostante l'ampia diversificazione nel contesto sia erudito che popolare, i tre sentieri puntano all'affondo nell'esperienza metafisica in un'ininterrotta continuità dalla tradizione vedica arcaica attraverso il Vedanta non duale (advaita), i sistemi samkhya e yoga, le gnosi sivaita, visnuita e buddhista, migrata quest'ultima in Tibet e a oriente in Cina e Giappone. I capitoli sui legami tra l'India tantrica e le altre nazioni dell'Asia, sulla parentela di medicina e alchimia e sul combattimento meditativo di origine monastica completano un libro tra i più densi, impavidi e provocatori del lascito intellettuale zolliano. -
Antiaccademici e maledetti
Una galleria di profili e ritratti dei più significativi - sebbene per lo più emarginati - rappresentanti della cultura antiaccademica e sotterranea fra Otto e Novecento: lo sfondo principale è Nietzsche. Ne emerge un panorama sfaccettato, che molteplicemente mette in luce la radicale irrazionalità che è alla base dei dominanti neorazionalismi odierni ed è frutto di traiettorie che cospirano verso la consunzione della filosofia come teoresi, fondata e fondativa. Gettarvi uno sguardo disincantato è una delle condizioni per riconoscere negatività e positività dei percorsi ""di punta"""" della cultura e della civiltà d'oggi."" -
Il disegno obliquo. Una storia dell'antiprospettiva
In un libro dedicato alla rappresentazione la quasi totale assenza di riflessioni sulla prospettiva può apparire strana. Ma la maggior parte delle rappresentazioni grafiche non utilizzano la prospettiva, bensì il disegno frontale e obliquo: vale a dire le proiezioni parallele. Del resto l'Antichità ha raramente fatto uso degli scorci prospettici, anche per una scelta di chiarezza, semplicità e misurabilità. Dopo la straordinaria produzione illusionistica greco-romana - che dura meno di cinque secoli - per mille anni il mondo mediterraneo e quello cinese continuano a utilizzare solo la proiezione parallela, la cui trascrizione grafica è qui definita disegno obliquo. -
L' eredità di Bric
Un veleno letale. Un antidoto di cui solo il defunto conte Bric conosce il nascondiglio. E solo ventiquattr'ore di tempo per mettersi in contatto con lui nell'aldilà e avere salva la vita. Nicola Pagani, scettico razionalista in lotta contro il paranormale, non ha scelta: deve raccogliere la sfida che il suo avversario di sempre gli ha lasciato in eredità se vuole sopravvivere. Deve cercare il buco nella rete della materia, il passaggio verso una dimensione soprannaturale di cui lui ha costantemente negato l'esistenza. Ma come? Forse la stessa intelligenza e capacità che aveva messo al servizio della causa scettica per smascherare le truffe dello spiritismo potranno ora aiutarlo a dimostrare che si sbagliava. -
Soluzione finale
New York, Downtown Hospital, ore 10,03. Il piccolo Ralph, ricoverato d'urgenza in ospedale, se n'è andato e tutti sembrano voler chiudere il suo fascicolo il più rapidamente possibile. Non ci sono dubbi: morte naturale. Ma per il pediatra Sean McQuillan non può essersi trattato solo di un caso, qualcosa non quadra nel referto ufficiale che è stato stilato. Ha visto con i suoi occhi quello che è successo: il bambino gli è morto tra le braccia a causa di un edema cerebrale. E Sean è certo che non può essersi trattato di una fatalità. Ma chi può avere voluto la morte di Ralph? Chi può aver tolto la vita a un innocente con fredda premedirazione? E per quale motivo? Perché i vertici dell'ospedale rifiutano di fare l'autopsia al povero Ralph Friedman? -
Oltre la soglia: Iran. Cultura, arte, storia
Questo volume è traccia della memoria di una serie di iniziative dedicate all'Iran nell'ambito del progetto pluriennale Verso nuove culture, promosso dall'Assessorato alla Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano. I saggi riuniti nella prima parte del libro presentano la storia, l'arte, l'architettura e la cultura dell'Iran in modo anti retorico, cogliendone le complessità e dispiegando il loro intreccio con lo sviluppo integrato delle civiltà. La documentazione delle opere presentate durante le iniziative dedicate all'Iran, dalla miniatura alla fotografia, a una serie di brevissimi testi dedicati al cinema, alla poesia ma, anche, alla libera comunicazione fra tre figure femminili, costituiscono la seconda parte del libro. -
Giandomenico Tiepolo. Scene di vita quotidiana a Venezia e nella terraferma
Il volume raccoglie il corpus completo dei disegni realizzati da Giandomenico Tiepolo negli ultimi anni di vita nella sua villa di Zianigo. Questi disegni, definiti dagli studiosi d'arte come il capolavoro grafico di Giandomenico, sono quasi tutti datati 1791 e per la varietà dei soggetti e la loro singolare qualità grafica rappresentano un capolavoro fondamentale per ricostruire la personalità dell'artista negli aspetti più indipendenti dalla scuola paterna. I disegni sono conservati nei più importanti musei e collezioni private degli Stati Uniti d'America e d'Europa. Essi rappresentano tutti soggetti legati alla vita dei contadini e dei girovaghi nella terraferma veneziana, nonché immagini di vita quotidiana e del bel mondo della società veneziana. -
Tra la terra e l'acqua. Il Parco di San Giuliano a Mestre
La realizzazione del Parco di San Giuliano è durata complessivamente quattordici anni. Quest'area diventa oggi lo spazio verde con fronte acqueo più vasto del Veneto e nel futuro, in seguito ad ampliamenti già previsti, potrà ambire a un ruolo d'eccellenza anche nel ricco panorama europeo. Questo parco costituisce al contempo anche una delle opere di rigenerazione urbana più significative intraprese a Venezia, città che in questi anni si è distinta nel panorama nazionale e internazionale per iniziative di rivitalizzazione urbana, sociale ed economica di parti di città particolarmente degradate. -
25 Aprile. La competizione politica sulla memoria
Al centro di questo libro c'è la memoria divisa della Resistenza, evento-mito fondativo dell'Italia repubblicana. Per Roberto Chiarini, è divisa, la memoria del 25 aprile, non solo tra fascismo e antifascismo, ma anche, e forse soprattutto, per le spaccature interne allo schieramento antifascista: tra una ""memoria rossa"""" (delle sinistre) e una """"memoria grigia"""" (della DC), una impolitica e una iperpolitica. È su questo versante che si è giocata la partita decisiva per assicurarsi la rappresentanza di quella """"zona grigia"""" che nella Prima repubblica garantiva il controllo del centro e che nella Seconda risulta ancora determinante per assegnare la vittoria tra destra e sinistra."" -
Fuori controllo. Tra edonismo e paura: il nostro futuro brasiliano
Storce la bocca, il progressista, di fronte alle mille manifestazioni del carnevale che ci circonda. Edonismo e consumismo di massa, cura del corpo, reality show e culto della fama, nuove credenze e spiritualità fai da te: non ce n'è una che gli vada bene. Riserva la sua indulgenza, in compenso, ai fenomeni che popolano gli incubi di tutti gli occidentali: terrorismo internazionale e criminalità urbana in primis. Laddove la società brasilianizzata, sempre in bilico tra il carnevale e la paura, richiederebbe tolleranza per il primo e fermezza rispetto alla seconda, il progressista propone la ricetta inversa. -
Il racconto fantastico francese
Donne seducenti che si rivelano spettri, presenze inquietanti che si insinuano nella realtà quotidiana, antiche superstizioni che improvvisamente vengono scoperte vere. L'Ottocento francese ha creato un nuovo genere, il fantastico, in cui si rispecchia il lato oscuro del mondo moderno: ansie, spaventi, ossessioni erotiche, funebri. Le sue storie si svolgono sempre tra vita e morte, sogno e veglia, pazzia e saggezza, paesi evoluti e zone arretrate: il fantastico è la letteratura delle frontiere insuperabili e dei loro attraversamenti che ha trovato nella forma del racconto gli esiti letterari più alti. In questa raccolta Ludovica Cirrincione d'Amelio ne propone sedici, ciascuno accompagnato da una nota critica e da un commento. -
Una parola creata sull'ostacolo. La fortuna critica di Clemente Rebora 1910-1957
Non riconosciuta per i suoi meriti poetici negli anni dieci se non da una ristretta cerchia di studiosi, l'opera di Clemente Rebora ebbe ancora per decenni una vicenda critica contrastata, attirando riconoscimenti più ampi solo negli ultimi anni della sua vita. Questo volume, quarto della serie ""Nuovi quaderni reboriani"""", esplora per la prima volta in profondità la vicenda critica di Rebora, ricomponendo, attraverso un lavoro interpretativo che va dagli esordi del poeta al 1957, anno della sua scomparsa, il profilo storico-critico di un autore protagonista del Novecento italiano."" -
Italian Art of the Middle Ages and the Renaissance. Vol. 2: Architecture and sculpture.
Il secondo volume dell'opera ""Arte italiana del Medioevo e del Rinascimento"""" è dedicato all'architettura e alla scultura e presenta saggi su Nicola e Giovanni Pisano, le sculture del Rinascimento senese e lombardo, gli scavi archeologici sotto il Duomo di Siena."" -
I Ciardi. Paesaggi e giardini. Catalogo della mostra (Conegliano, 16 febbraio-23 giugno 2019). Ediz. a colori
Il catalogo della mostra ""I Ciardi. Paesaggi e giardini"""" che si tiene a Palazzo Sarcinelli, Conegliano, dal 16 febbraio al 23 giugno, presenta 70 opere di Guglielmo (1842-1917), Beppe (1875-1932) ed Emma Ciardi (1879-1933), raccolte in un percorso tematico che attraversa circa ottant'anni della scena artistica italiana ed europea. Il valore della scelta dei Ciardi a favore del paesaggio si misura nelle radicali novità che questi artisti, in particolar modo Guglielmo, sanno introdurre in questo genere pittorico: la luce declinata in tutte le possibili atmosfere, la presenza viva e palpitante della natura nelle piante, nei campi, nelle messi, nelle distese di eriche; la maestosità spesso scabra delle masse montuose, colte nella luce azzurra dell'alba o in quella struggente e aranciata dei tramonti, i filari, i covoni, i corsi d'acqua."" -
Jean-Auguste-Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone. Catalogo della mostra (Milano, 12 marzo-23 giugno 2019). Ediz. illustrata
Il grande disegno del direttorio e dell'impero, che per molti aspetti è politico, ha anche una ricaduta estetica di grandissima importanza. Ne deriva infatti una straordinaria mescolanza delle diverse tendenze che componevano la modernità europea a partire dalla rottura estetica di cui per noi David, Canova e Ingres sono ancora i fari. Oggi, per designare quel momento di oscillazione che non ebbe solo Parigi come radioso focolaio, non parliamo più di neoclassicismo. Benché riabilitato dal grande Mario Praz, il termine conserva un'eco peggiorativa che ha effetti negativi. Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone vuole, al contrario, rendere alla pittura e alta scultura degli anni 1780-1820 la sua forza innovativa e, volendo osare, il suo romanticismo precursore. -
Paolo Pennisi. Catalogo della mostra (Venezia, 12 febbraio-13 marzo 2005)
Il volume è la prima retrospettiva dedicata all'artista veneziano scomparso nel 2003 (Padova 1939-Trieste 2003) ed è il catalogo della mostra dedicata all'artista (Venezia, Ca' Pesaro, Galleria Internazionale d'Arte Moderna, 12 febbraio-13 marzo 2005). Le trenta opere presentate nel volume, raggruppate per i cicli allegorici, sono realizzate usando spesso materiali diversi dalla tecnica del ""ready-made"""", all'utilizzo di irriverenti oggetti di consumo e di scarto - nel tentativo di potenziare l'impatto visivo ed emozionale con gli strumenti evocativi dell'immagine."" -
La dalmatina
Un'avvenente donna illirica fatta schiava dai corsari e contesa da più amanti, un pirotecnico dispiegarsi di scene belliche e drammi interiori, una cornice esotica che combina costumi barbareschi e splendore coreografico delle milizie dalmate: tutto questo è ""La dalmatina"""", che nel 1758 infiammò le platee veneziane e rimase per qualche decennio tra i testi goldoniani più conosciuti, per sprofondare poi in un solido e significativo oblio."" -
Ricomporre l'infranto. L'esperienza dei sopravvissuti alla Shoah
Meghnagi cerca di analizzare l'esperienza dei sopravvissuti alla Shoah affrontando il tema dell'elaborazione del lutto collettivo attraverso quattro significative figure: quella del politico (Marek Edelman, medico vicecomandante della rivolta del ghetto di Varsavia), del testimone (lo scrittore Primo Levi), dell'eretico (Isaac Deutscher, il biografo di Trockij), del sionista convinto (Gershom Scholem). Da angolature diverse e con prospettive diverse essi rappresentano tutti coloro che si sono misurati con il male assoluto. David Meghnagi, Tripoli 1949, è membro ordinario della Società psicoanalitica italiana e dell'International Psychoanalytical Association e professore di psicologia clinica all'Università di Roma III.