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Sul cinema
Fare un film è altra cosa dal valutarlo, sono ""mestieri"""" diversi. Alle volte, però, sono stati praticati entrambi, quasi che il lavoro critico sia stata una premessa, di quello di regista. Anche nel cinema italiano non mancano gli esempi e certamente quello di Michelangelo Antonioni è il più significativo, sia per il lungo periodo in cui la sua attività di recensore e scrittore di cinema si è esercitata, sia per il peso qualitativo degli interventi. Rifare questo percorso significa penetrare nella formazione di un gusto e più ampiamente nella ramificazione di una cultura complessa. Questo volume raccoglie le critiche, le recensioni e gli interventi, scritti da Antonioni a partire dalla fine degli anni Trenta."" -
La moneta. Storia di un'istituzione mancata
Tutte le valute nazionali sono state redimibili in oro, attraverso la mediazione del dollaro, fino all'estate del 1971, quando gli Stati Uniti hanno dichiarato una ""temporanea sospensione"""" della convertibilità... che ancor oggi perdura. Nel frattempo, il dollaro ha continuato a fungere da moneta globale, pur avendo rimosso la base che legittimava tale funzione: un rapporto predeterminato e legalmente sancito con l'oro. E, come il dollaro, ogni valuta circola ormai senza base. In mancanza di una sanzione istituzionale, la moneta non può fornire una misura stabile. L'economia globale, senza confini né limiti, non ha misura se non quella, autoreferenziale, del suo continuo accrescimento."" -
Porto, navi e traffici a Venezia 1700-2000
Il libro parte dal primo Settecento, analizza il declino delle attività marittime e i tentativi messi in atto dalla Repubblica veneziana di resistergli e giunge fino ai giorni nostri, esaminando l'evoluzione dello scalo lagunare da porto emporiale, a porto di transito, a porto industriale, a porto universale, dimostrando la permanente centralità del comparto marittimo nell'economia veneziana e il suo fondamentale ruolo alternativo all'odierna monocoltura turistica. -
Il Molière
Opera di cui Goldoni andava fiero e che i contemporanei seppero apprezzare, ""Il Molière"""" non è commedia che oggi riscuota particolare considerazione. Eppure essa non è né priva di interesse, né marginale nella produzione dell'autore. È infatti documento di un momento molto critico nell'itinerario professionale e artistico di Carlo Goldoni: attesta il suo dover confrontarsi con un pubblico - quello torinese del 1751 - che non lo misura con la Commedia dell'Arte in declino, ma con Molière, l'indiscusso maestro della commedia nell'Europa del tempo. Un confronto grazie al quale l'autore seppe riflettere sul suo rapporto con il commediografo francese e sul valore della sua riforma in un contesto europeo."" -
Gli amanti timidi
Riscrittura di uno scenario composto per i comici parigini del Thédtre Italien, la commedia ""Gli amanti timidi"""", che appartiene all'ultima fase creativa dello scrittore, riporta in scena come protagonista Arlecchino. Goldoni annoda l'intreccio intorno a oggetti tipici della tradizione dell'Arte, reinterpretandone però la funzione, fino a farne oggetti-metafora. Così, il ritratto di Arlecchino ha, negli 'Amanti timidi', una funzione drammaturgica nel suo essere motore dell'azione, ma, in quanto pegno d'amore, è altresì pretesto e strumento di uno scavo psicologico che indaga la relazione d'amore."" -
Una biblioteca italiana in terra d'America. Orazione (1828)
Che cosa si sapeva in America nel primo Ottocento della secolare tradizione letteraria e scientifica italiana? Secondo Lorenzo Da Ponte, giunto negli Stati Uniti nel 1805, quasi niente. L'Orazione del 1828, pronunciata per raccogliere fondi per la prima biblioteca italiana negli Stati Uniti, con la sua entusiastica celebrazione dei più grandi letterati e scienziati fioriti nel Bel Paese dal secolo XIII ai primi dell'Ottocento rispondeva idealmente a quanti non avrebbero saputo andare oltre Tasso nell'elenco delle glorie della letteratura italiana. In questo lungo discorso Da Ponte elabora una sintesi portentosa di una civiltà secolare che ha prodotto capolavori degni di gareggiare con le opere più prestigiose della classicità latina. La promozione della cultura italiana nel Nuovo Mondo si offre, però, al poeta veneto anche come un'occasione imperdibile per respingere e confutare, proprio all'alba della stagione risorgimentale, i pregiudizi diffusi nel mondo anglosassone contro gli italiani, ingiustamente ritenuti ignavi e viziosi. -
I Colli Euganei
Un elegante e accurato poemettornalla riscoperta di un poeta eruditorne raffinato.rnrnOriginario di Bassano del Grappa, Giuseppe Barbieri (1774-1852), religioso e docente, oratore sacro e poeta, allievo prediletto di Melchiorre Cesarotti, trascorse gran parte della sua vita a Padova e sui Colli Euganei. Alla cerchia delle alture euganee Barbieri dedicò un poemetto in endecasillabi sciolti, pubblicato per la prima volta nel 1806, che costituisce un'importante dimostrazione non solo del suo personale attaccamento al lembo di territorio veneto sul quale si sofferma e di cui percorre e attraversa le località, ma anche (e soprattutto) della sua spiccata propensione per una poesia descrittiva che, secondo il monito oraziano, sappia dilettare e insegnare al contempo. Di questo poemetto si propone ora una edizione corredata di un ampio commento, il cui fine è quello di rendere più vicina un'opera, significativa per la cultura del tempo, che contribuì fortemente a rendere Barbieri l'incontrastato cantore dei Colli Euganei. -
Regate e regatanti. Storia e storie della voga a Venezia
Un filo rosso umile, discreto e sfuggente accompagna la vita lagunare spaziando su epoche e superando mode e progresso: è la voga alla veneta, praticata da secoli e ancora viva e attuale. È così naturale che la voga sia alla base delle attività quotidiane e festive che accade che non venga mai considerata in quanto tale. La regata, nata come ""esercizio della classe dei gondolieri"""" all'inizio del Novecento con l'invenzione della Biennale, entra a far parte, con il nome di """"grande regata storica"""", delle manifestazioni tradizionali della città. Questo libro, ricco di immagini e documenti inediti, presenta una meticolosa ricostruzione di tutte le manifestazioni legate alle regate."" -
Sequenze. Percorsi, problemi e scorci di storia della letteratura italiana
Viaggio come esplorazione, verifica, scoperta, riscoperta, approfondimento, rilancio: i saggi di questo volume seguono una direttrice ben precisa e affascinante, ossia il viaggio, letterario e critico. Tutti i percorsi si snodano in un sapiente equilibrio tra analisi stilistiche e riflessioni metodologiche. I due poli-base sono rappresentati dalla delicata e decisiva fase della formazione di narratori e poeti e dall'ampio e variegato ventaglio delle influenze, delle eredità, delle interferenze. Gli scorci guardano così, con occhio attento, anche ai luoghi, carichi di fascino, di risonanze, di suggestioni: San Mauro Pascoli, Barga, Pisa, Roma, Udine, Trieste, Grado. -
Raccontare la storia. Generi, narrazioni, discorsi
Lanaro traduce in terza persona il diario intellettuale di uno storico che da trenta anni prova smarrimento davanti alla pagina bianca ogni volta che ha terminato di raccogliere materiali. Il suo è un problema di scrittura, insomma. Ma scrittura non vuol dire solo efficacia comunicativa, rigore di argomentazione, eleganza stilistica, rapporto corretto con le fonti: vuol dire anche confronto con le tecniche adoperate da altri, con i testi che difficilmente si lasciano sopraffare, con tutti i generi letterari improntati alla narrazione di accadimenti reali, con l'angoscioso problema dei silenzi, delle rimozioni e dei tabù imposti da una qualsiasi censura collettiva. -
Il mago di Oz. Testo inglese a fronte
Frank Baum (1856-1919), prolifico e popolarissimo scrittore di testi per bambini e adulti, fu un innovatore della fiaba, che considerava una moderna forma di intrattenimento e che avvicinò alla realtà del suo tempo. La sua fama è legata alla serie di Oz, cominciata nel 1900 con ""Il Mago di Oz"""" e proseguita con altri 13 volumi sino alla sua morte. La fortuna di Oz è stata enorme: il suo mondo, più volte riproposto in film, musical e fumetti, è diventato un riferimento universale e comune nella cultura americana, il mito più forte nell'immaginario collettivo dell'America."" -
La pena di morte nel mondo. Rapporto 2004
"Il tentativo di spodestare un governo con mezzi incostituzionali è un grave crimine, ma non c'è bisogno della vendetta. Le persone non possono essere mandate al macello come fossero polli... Sono così forti i miei convincimenti sulla pena di morte che ho informato il Comitato sulle prerogative di grazia che, finché sarò Presidente, non firmerò alcun ordine di esecuzione. Anche se noi dovessimo mantenere questa pena nel nostro ordinamento dopo che la Costituzione sarà emendata. Non voglio essere il capo dei boia."""" (dalla Prefazione di Lewy P. Mwanawasa, Presidente della Repubblica dello Zambia)" -
All'ombra della morte. La vita quotidiana attorno al campo di Mauthausen
Come è stato possibile convivere con il genocidio nazista? Com'è potuto avvenire che le popolazioni abbiano potuto tollerare la tecnologia dell'olocausto, chiudendo gli occhi dinanzi alla terribile realtà dei campi di sterminio? Il libro è una ricerca di documenti dalle fonti originali e dagli archivi, ma soprattutto di testimonianze orali. La popolazione collaborò di fatto a mantenere quelle condizioni che permettevano alla spietata ""macchina"""" dello sterminio di funzionare. Coscienzioso adempimento dei compiti assegnati? Coercizione senza alternative? Torpore di sentimenti di fronte a orrori su orrori? Zelo nella caccia ai disperati fuggiaschi dai campi?"" -
Carolina Marisa Occari. Catalogo delle incisioni
Una cronista ""sui generis"""" della più grande tragedia che si sia mai abbattuta sul Polesine. Una cronista che a quei tempi seguiva i corsi di incisione di Morandi e, fresca di apprendistato artistico, lavorava specialmente sul segno. Ne nascono lavori di varia tecnica (carboncino, matita, penna, sanguinetto, incisione) dove, risolvendo il problema espressivo e linguistico, la Occari è riuscita paradossalmente a trovare per l'infinito una dimensione straordinariamente umana: fermare in questo suo diario dell'alluvione, più che le immagini, il senso di una strana serenità, quella appunto che segue al diluvio. Il volume è catalogo generale di tutte le incisioni di questa artista, le cui opere sono presenti in numerosi musei e istituti culturali."" -
Comici & poeti. Attori e autori nel teatro italiano del Settecento
Le pagine di questo libro restituiscono in uno sguardo d'insieme un'altra storia, o, almeno, un diverso punto di vista su una storia che crediamo di conoscere a memoria. Le narrazioni deputate attraverso cui è stato ordito e tramandato il significato di tanta parte del teatro settecentesco sono qui ripercorse nelle loro logiche segrete, fatte dialogare (se del caso, confliggere) con voci d'archivio e testimoni inascoltati, o per lungo tempo reticenti. Ai comici, gli attori, viene restituito un ruolo comprimario a quello dei Poeti, gli autori, e di entrambi viene posta in luce quella sinergia compositiva che fu all'origine di una delle stagioni più creative del nostro teatro. -
Truffaut. Il piacere della finzione
François Truffaut ha giocato molto sul rapporto tra diversità e analogia esistente nei suoi film. Ha infatti mutato continuamente di registro, passando dalla commedia al dramma, dal film di genere al film-saggio, dal monologo al quadro corale, dalla derivazione letteraria al soggetto autonomo. In queste ricercate differenze e in questa voluta discontinuità non è difficile tuttavia rintracciare delle precise costanti, tematiche e stilistiche. In questo libro Giorgio Tinazzi interpreta Truffaut rinunciando all'impianto monografico e proponendo invece un'angolazione critica articolata per ""voci"""", che riuniscono in contenitori particolarmente significativi le varie indicazioni, sia formali che di contenuto."" -
Giandomenico Tiepolo dans l'église de San Polo
La decorazione pittorica dell'oratorio del Crocifisso attiguo alla chiesa di San Polo, realizzata tra il 1747 e il 1749, costituisce l'opera prima di Giandomenico Tiepolo (1727-1804), figlio e allievo di Giambattista. Un inventario tardo settecentesco conservato presso l'Archivio Patriarcale di Venezia informa che le tele consegnate da Giandomenico al parroco Bartolomeo Carminati, promotore della ristrutturazione dell'ambiente finanziata per la gran parte dalle elemosine dei fedeli, erano complessivamente ventiquattro, comprendendo, oltre alla serie delle quattordici stazioni della Via Crucis e ai soffitti raffiguranti la Resurrezione di Cristo e la Gloria d'angeli, due dipinti, un'Adorazione dei Magi e un Transito di san Giuseppe. -
Drammi per musica. Vol. 3: L'età teresiana 1740-1771.
Il 3 gennaio 1698 nasce a Roma Pietro Trapassi. Il giurista letterato Gianvincenzo Gravina, preso a benvolere il fanciullo ne grecizza il nome in Metastasio e lo affida all'educazione del filosofo cartesiano Gregorio Caloprese. Entrato in Arcadia come Aretino Corasio, Pietro scrive l'Angelica in cui Carlo Broschi, con cui intreccerà un legame che durerà tutta la vita, interpreta il ruolo di Tirsi. L'appoggio di Marianna d'Althann, e soprattutto la fama ottenuta coi sette libretti dal 1794 in poi, fruttano a Metastasio la raccomandazione di Apostolo Zeno e l'incarico di poeta cesareo dal 1730. A Vienna, dove rimane fino alla morte, scrive diciannove drammi, sette oratori per la quaresima, sonetti, rime diverse, poemetti in ottave e terzine. -
Stanley Kubrick
A vent’anni dalla scomparsa di Kubrickrnsei capolavori assoluti analizzati darneccellenti studiosi.rnrnStanley Kubrick è ancora senza dubbio l'autore cinematografico per eccellenza. I suoi film affascinano spettatori di tutte le generazioni. Il segreto risiede forse nella natura ""mediana"""" del suo lavoro: Kubrick controllava ogni fase della realizzazione di un film, come un indipendente, ma rimase sempre nel quadro di un dialogo costante con le major hollywoodiane. Inoltre affrontava questioni filosofiche e tendeva all'astrazione del pensiero, ma lo faceva sollecitando le emozioni e i sensi del pubblico. La vitalità del suo cinema, intellettuale e popolare al tempo stesso, sembra ancora ben lontana dall'esaurirsi. Lo stile visivo, l'utilizzo delle musiche, i personaggi e le invenzioni narrative di Kubrick sono parte di un immaginario condiviso, che non smette di rigenerarsi e di nutrire la cultura visuale contemporanea."" -
Alcesti. Variazioni sul mito
Il mito della sposa che sceglie di morire al posto del marito proviene da un antichissimo motivo folclorico, diffuso dall'Europa settentrionale fino all'India. La tragedia di Euripide è la prima versione letteraria a noi nota della favola, e costituisce la pietra di paragone con cui si sono confrontati nei secoli poeti e scrittori fino all'età moderna. Nel passaggio dalla favola al dramma la vicenda subisce una profonda metamorfosi, e inevitabilmente suscita riflessioni sull'amore coniugale, sul rapporto tra genitori e figli, sul valore del sacrificio e infine, in termini più lati, sulla vita e sulla morte. Questi temi saranno ripresi, in modi e stili e con soluzioni diverse, da Wieland, Yourcenar, Rilke, Raboni.