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Motel life
Due fratelli in viaggio lungo le strade del Nevada, tra città in rovina e anime in pena, cercano rifugio in desolati motel che sono insieme simbolo di deriva esistenziale e di conforto dal peso di sentirsi costantemente in trappola. Frank, narratore nato, e Jerry Lee, un talento per il disegno, hanno un'inclinazione naturale per le decisioni sbagliate, e scappano dopo il mortale incidente automobilistico causato da Jerry Lee. È una fuga in cerca di redenzione, segnata dal senso di colpa quanto dal desiderio di libertà, riscatto, comprensione. Con la loro storia, Willy Vlautin si fa portavoce degli emarginati, dei feriti, degli uomini soli, nobilitando i personaggi più umili con il suo sguardo compassionevole e la sua scrittura ""piena di tenerezza, verità e vita"""" (Guillermo Arriaga). Dal romanzo è stato tratto il film The Motel Life (2012), diretto dai fratelli Alan e Gabe Polsky, con protagonisti Emile Hirsch e Stephen Dorff."" -
I ragazzi di Cota Street
Ambientato nello scenario di una decadente città forestale, I ragazzi di Cota Street esplora i temi della povertà, della violenza e del degrado ambientale che plasmano l'esistenza di un gruppo di adolescenti in una comunità rurale stravolta dagli aspetti più nefasti della modernità. Manca il lavoro. Manca il senso di sicurezza. Manca il futuro. Ma c'è un piccolo gruppo di amici leali, c'è un pick-up in attesa con il motore acceso, ci sono un paio di anfibi ricoperti di sangue e una pistola con l'impugnatura madreperlata. La casa di Vera Violet O'Neel è situata nel Pacific Northwest, non la raffinata scena dei coffee bar e dei birrifici artigianali, ma la regione dei furgoni arrugginiti e dei sogni spezzati. La madre di Vera se n'è andata, il padre è emotivamente instabile, il fratello si trova nei guai seri. Su questo sfondo ruvido e precario, Vera combatte strenuamente per vivere la sua vita, una vita fortificata dai pochi amici e dal suo amore faticosamente conquistato. Ma la povertà implacabile e l'isolamento sociale si alleano con il doppio miraggio delle anfetamine e dei soldi facili che spezzano le fragili unioni. Il suo mondo si lacera violentemente, e così Vera si rintana a St. Louis, Missouri. Lì, da sola in un minuscolo appartamento, elabora il proprio dolore per la famiglia disgregata, per gli amici finiti sottoterra e per il suo adorato Jimmy James Blood. -
Qui giace un poeta. 60 visite a tombe d'artista
Oltre cinquanta autori italiani e stranieri - tra scrittori, artisti, editori, giornalisti, librai e blogger - accomunati dalla passione per i viaggi sulle tombe di poeti e romanzieri. Tombe sfarzose, come quella di Oscar Wilde, o semplici lapidi in un prato, come quelle di Jack Kerouac e James Joyce, tombe ospitate in cimiteri celebri - il Père-Lachaise di Parigi o l'acattolico di Roma - oppure nascoste in mezzo a monti desertici, coperte dal segreto di un monastero, come quella di Javsandamba Zanabazar, artista e poeta mongolo, in patria venerato come un santo. Tombe che raccolgono ossa e ceneri, niente di più, ma che sono spesso meta di trascinanti pellegrinaggi. Perché, quando si ama visceralmente un poeta o uno scrittore ormai morto e sepolto, non bastano le parole che ha lasciato, non sono sufficienti i diari, le lettere, le biografie e le auto-biografie. Quando si ama qualcuno che non c'è più, arriva sempre il giorno in cui si fa irresistibile il desiderio di ""vederlo ancora una volta"""", andare a trovarlo dove giace per sempre. Cosa si prova - quali emozioni, ricordi, riflessioni scattano - quando ci si trova di fronte alla tomba di un artista amato? Che storia c'è, dietro quella lapide? E che storia c'è, dietro quel pellegrinaggio? Di questo scrivono gli autori coinvolti: hanno compiuto il loro pellegrinaggio e ce lo hanno raccontato. Massimiliano Governi sulla tomba di Sandro Onofri, Daniele Mencarelli sulle tracce di Camillo Sbarbaro, Barry Gifford tra i cimiteri di Parigi e Venezia, Matteo Trevisani in ricordo di Giordano Bruno, Giovanni Dozzini in cerca di Elio Vittorini, Tyler Keevil tra le brughiere gallesi con Dylan Thomas, Nicola Manuppelli sulle tracce di William Butler Yeats e molti altri ancora. Alcuni di loro hanno scelto di descrivere che fine abbiano fatto, post mortem, alcune coppie celebri della letteratura, altri si sono avventurati anche tra tombe di personaggi che, nel loro ambito e a loro modo, potevano definirsi poetici. Insieme compongono un mosaico di pellegrinaggi letterari su tombe di poeti, scrittori e artisti, per parlare, attraverso la morte, della vita e dell'arte."" -
Il cuore più buio. Un mystery con D Hunter
D Hunter si è lasciato alle spalle Brooklyn e il lavoro da bodyguard: adesso vive a Los Angeles e fa il talent manager. È un uomo d'affari, e gli affari vanno bene: Lil Daye, astro nascente della scena trap di Atlanta, è il pezzo forte della sua agenzia di management, e D gli ha appena procurato un remunerativo contratto di endorsement con una marca di liquori. Ma quando viene a conoscenza delle perversioni sessuali e delle idee suprematiste del capo della prestigiosa azienda, D inizia a temere di aver venduto la sua anima. Come del resto a Los Angeles fanno tutti, in un modo o nell'altro. Intanto, il passato non cessa di tormentare D: a New York è stato rinvenuto un cadavere e ora un agente dell'Fbi vuole parlare con D. Nel frattempo Serene Powers, nota ai lettori per il ruolo decisivo avuto in ""Funk e morte a L.A."""", è a Londra per una delle sue missioni tese a interrompere un traffico di esseri umani. D chiede il suo aiuto per sbrogliare ancora un'altra questione, che coinvolge il trapper Lil Daye, la di lui moglie Mama, la di lui amante Dorita e il di lui scagnozzo Ant. Nella vena della migliore tradizione noir, a cui aggiunge una ricca dose di ironia, il romanzo è un intreccio di storie e di casi, di persone e di segreti, di azioni ripugnanti e di slanci di onestà. Dietro agli affari e agli uomini d'affari striscia subdola una visione politica razzista e sprezzante che cela il cuore più buio di una nazione che non ha ancora fatto i conti con le zone oscure della propria parabola democratica."" -
Selvaggi
Una vicenda al contempo appassionante e dolorosa, in cui si alternano l'euforia della scoperta, i palpiti amorosi e il senso di impotenza di fronte alle ingiustizie e all'atavica stupidità degli uomini.rn«Un libro insolito, privo di cinismo, attraversato da una massiccia corrente di sentimenti» - Liborio Conca, TuttolibrirnBasato su una storia vera, Selvaggi ci fa viaggiare dall'Australia coloniale al cuore dell'Europa nel biennio 188283, quando tre giovani aborigeni furono fatti esibire - in lotte, danze e lancio del boomerang - davanti a un pubblico di massa nei cosiddetti ""zoo umani"""", spettacoli etnici molto diffusi all'epoca. Bonny, Jurano e Dorondera non furono certo i soli: si stima che, tra il 1800 e il 1958, oltre 35.000 """"performer esotici"""" furono ammirati da un miliardo di spettatori sulle due sponde dell'Atlantico. Ma in questo romanzo, per la prima volta, l'autrice predilige il punto di vista dei presunti """"selvaggi"""", storicamente esclusi dai resoconti ufficiali di quanto avveniva nei giardini botanici, nei parchi pubblici e nelle esposizioni universali. Pur non potendo contare sulle testimonianze dirette dei tre giovani aborigeni prelevati dall'Isola di Fraser (la meravigliosa e incontaminata """"isola dei dingo""""), Katherine Johnson immagina la loro storia facendo interagire personaggi reali, tra cui numerosi scienziati interessati alle teorie della razza e dell'evoluzione umana, e altri di finzione; tra questi ultimi, Hilda, giovane tedesca che, dopo sei anni trascorsi nelle colonie australi della Corona d'Inghilterra, intraprende il viaggio insieme a suo padre (l'ingegnere Luis Müller, altro personaggio realmente esistito) e ai tre ragazzi aborigeni, di etnia batdjala, che ormai considera suoi amici."" -
Storie sterrate. Musicisti/scrittori. Scrittori/musicisti
In tutti i musicisti/scrittori o scrittori/ musicisti c'è una vocazione a non fermarsi, a mutare forme e dimensioni per misurarsi con qualcosa di ignoto, di inedito. Per molti non è solo il passaggio dalla parola cantata a quella scritta (o viceversa): è la ricerca di nuovi mondi, di spazi diversi. Perché le canzoni vanno veloci, vivono nell'immediato, creano una miniatura del mondo reale, un microcosmo da esplorare in poco, pochissimo tempo. Tre minuti, all'incirca. Macrocosmi sono invece i romanzi, mondi sconfinati in cui si intrecciano vite, storie, paesaggi, linguaggi. Il rock è l'attimo, mentre la letteratura ha bisogno di più tempo, anche di più pazienza, di un corteggiamento più convinto. Tra gli autori di cui racconta Marco Denti c'è chi ha scritto un libro e chi poteva evitarlo, chi ha narrato la propria autobiografia e insieme tutta un'era, chi scrivendo il proprio memoir ha smantellato un'intera carriera, chi ha varcato il confine tra il memoir e il romanzo, chi avrebbe potuto scrivere un romanzo e invece non l'ha mai fatto ma nelle sue canzoni ci sono più storie che in un'intera bibliografia, chi l'ha fatto per una causa, chi l'ha fatto senza motivo, chi per tornare indietro nel tempo, o per andare avanti, scegliendo tra una strada già tracciata e una storia sterrata. Con, tra gli altri, Patti Smith, Bob Dylan, Lou Reed, Stephen King, Nick Cave, Bruce Springsteen, William Burroughs, Jim Morrison, Leonard Cohen, David Byrne, Hunter S. Thompson, Joni Mitchell, Willy Vlautin, Morrissey, Billy Corgan, Chuck Berry, Jim Carroll... -
La notte arriva sempre
«È una versione d’America di cui abbiamo letto tante volte. Ma rispetto agli ultimi decenni, le questioni sembrano risuonare in maniera più forte, e così il suo gioco sulle forme — la ballad, il picaresco — risuona meglio» – Francesco Pacifico, RobinsonLynette ha poco tempo per non cedere alla sconfitta. Ad appena trent'anni, è già esausta. Eppure il suo sogno è modesto: comprare la casa in cui vive con la madre e il fratello e procurare loro quella sicurezza che non hanno mai avuto. Nella sua città, una Portland sempre più alla moda, i prezzi delle abitazioni in pochi anni sono più che raddoppiati, le case popolari sono state convertite in condomini prestigiosi, i negozi a gestione familiare rimpiazzati da boutique di lusso. È l'illusione del sogno americano: benessere per tutti. Ma c'è un prezzo da pagare, ed è un prezzo che non tutti possono permettersi. A Lynette sono serviti una miriade di lavori e l'aiuto della madre per poter trovare i soldi necessari all'acquisto. E quando la madre le nega i soldi promessi, è costretta a spingersi oltre i propri limiti per ottenere il denaro di cui ha bisogno. Ambientato nell'arco di due giorni e due notti, ""La notte arriva sempre"""" segue la frenetica odissea di Lynette, una spirale di impotenza e speranza che la porta ad affrontare avidi riccastri e ambigui trafficanti, in una città nel pieno di un boom economico che la sta trasformando radicalmente. Mentre cresce l'angoscia e le sue richieste di aiuto rimangono inascoltate, Lynette fa una scelta pericolosa. Nel tentativo di salvare il futuro della famiglia, è costretta a immergersi nelle zone più oscure del proprio passato e a confrontarsi con la vera realtà della sua vita."" -
Mixtape interstellare. La storia del Voyager Golden Record
Nel 1977 un gruppo di scienziati e artisti si riunì a Ithaca per realizzare una compilation visionaria, un disco fatto di immagini oltre che di suoni, per raccontare a esseri non terrestri cos'è la Terra e chi sono i suoi abitanti: in breve, si stava cercando di catturare l'anima dell'umanità in 90 minuti di musica e figure. Oggi, quasi mezzo secolo dopo, quel disco viaggia ancora nello spazio interstellare in attesa di essere intercettato da forme di vita extraterrestre. È il Voyager Golden Record, passeggero speciale delle sonde Voyager 1 e Voyager 2 che la Nasa fece decollare da Cape Canaveral per mandare un messaggio ad altri abitanti del cosmo, nel caso, in un futuro lontano, manifestino la loro esistenza. Il compito di ""costruire"""" fisicamente il messaggio fu affidato all'astronomo Carl Sagan, il quale mise insieme una squadra composta, tra gli altri, dall'astrofisico Frank Drake, dall'artista Linda Salzman Sagan, dalla regista Ann Druyan e da Alan Lomax, uno degli etnomusicologi più importanti del Novecento. Il risultato è un """"bignami della Terra"""" racchiuso in un disco (in realtà due, uno per navicella) che contiene musiche di Beethoven e di Bach, Johnny B. Goode di Chuck Berry, brani tradizionali dell'India, della Cina e dell'Africa. E poi, tra molte altre cose, immagini della nostra civiltà, saluti in varie lingue e un messaggio di pace del presidente Carter agli alieni. Il saggio di Jonathan Scott svela tutta la storia che sta dietro al Voyager Golden Record, dall'idea iniziale al lancio sulle due sonde. Basandosi su materiali dell'epoca e interviste ai protagonisti superstiti, oltre che sui libri dello stesso Sagan, Scott catapulta il lettore nel cuore dei fatti, delinea tutti i particolari tecnici e li rende immediatamente comprensibili grazie a uno stile narrativo da romanzo d'avventura, a una prosa incalzante e rock in cui non mancano momenti pieni di umorismo e improvvisi slanci lirici."" -
Un diluvio di veleno
Hollis Bragg è il figlio deforme di un predicatore delle colline della West Virginia, negli Stati Uniti. Vive isolato in una zona rurale vicino al guscio carbonizzato della chiesa del suo defunto padre e si guadagna da vivere scrivendo canzoni per una famosa band che ha abbandonato la povertà dei monti Appalachi e non è più tornata. Nessuno conosce il suo segreto, nessuno sospetta che in lui convivono il grottesco e il sublime: una spina dorsale ricurva che lo tormenta, una musica gloriosa che lo ossessiona. Quando una devastante fuga di sostanze tossiche avvelena le acque locali la situazione precipita, con Hollis che viene stanato nel suo rifugio, diventa testimone oculare di un omicidio, patisce un odioso tradimento e deve infine venire a patti con il suo corpo e con il suo passato. È arrivato per lui il momento - come per tutti - di scegliere se rimanere aggrappato alle sicurezze, alle consolazioni offerte dalla solitudine, o aprirsi al mondo e al futuro accettando il fatto che ""nulla è mai completo e il massimo che possiamo sperare sono dei momenti di grazia nel grande arco della dissonanza"""". Ambientato in uno dei tanti angoli di mondo dove convivono povertà, fanatismo religioso, superstizione, pretese di autosufficienza, """"Un diluvio di veleno"""" è un romanzo sui corpi deboli della società, sul corpo malformato di un uomo, sulle cicatrici impresse dai sogni mancati."" -
Beeswing. I Fairport Convention, il folk-rock, la mia voce. 1967-75
Richard Thompson raggiunse la maggiore età in un momento cruciale della cultura britannica; era il 1967 e la popular music era lo specchio di un grande risveglio culturale. Nel pieno di questi fermenti, il diciottenne Thompson fondò i Fairport Convention e contribuì a inventare un nuovo genere di musica. Nei suoi anni giovanili Thompson collezionò più di una vita di esperienze. Nel periodo chiave compreso tra il 1967 e il 1975 mise a frutto il suo talento innato per diventare un musicista importante e stimato, sopravvisse a un tremendo incidente automobilistico e abbandonò i Fairport Convention al picco della loro popolarità, per formare un duo insieme alla moglie Linda, sodalizio artistico e sentimentale che avrebbe fruttato alcuni dei dischi più suggestivi degli anni Settanta. La scoperta del sufismo, che abbracciò incondizionatamente, avrebbe poi rimodellato il suo approccio alla vita e, di conseguenza, alla musica. In Beeswing, titolo preso in prestito da una delle sue canzoni più celebri e struggenti, Thompson torna con la memoria alla propria infanzia, ricrea lo spirito dei Sixties e ci porta con sé sulle strade d'Inghilterra e d'America, incrociando il cammino - e spesso dividendo il palco - con gente come Led Zeppelin, Pink Floyd, Nick Drake, Jimi Hendrix. Racconto di scoperte musicali, storie personali e rivelazioni sociali, Beeswing restituisce vividamente l'esistenza di uno degli artisti più significativi della musica moderna colto in un passaggio di inebriante slancio creativo, in un mondo sull'orlo del cambiamento. -
Domani è un posto enorme. Un'amicizia con Chuck Kinder
"Non lasciare mai che la verità intralci una buona storia"""" amava dire Chuck Kinder a Nicola Manuppelli, il giovane italiano che avrebbe voluto scrivere la sua biografia. Le cose che Kinder gli andava raccontando di sé non erano necessariamente vere, ma erano buone storie. I due si erano conosciuti nel 2008. Divenuti presto intimi amici, il celebre scrittore gli aprì le porte del suo mondo: un'allegra brigata di """"pessimi uomini"""" con i loro meravigliosi romanzi e le loro vite disastrate e complesse, rinsaldate però da un fortissimo senso dell'amicizia. Basato sulle lunghe chiacchierate e le centinaia di email che Manuppelli ha scambiato con Kinder, la moglie e gli amici, Domani è un posto enorme è un romanzo di iniziazione, ma pure il ritratto di un eccezionale circolo letterario. Nelle sue pagine rivivono le atmosfere, le discussioni, le bravate compiute da quei """"fuorilegge"""" che gravitavano in-torno a Chuck Kinder: amici e allievi quali Raymond Carver, Richard Ford, Scott Turow, Lee Maynard, Thomas Zigal, Tobias Wolff, Larry McMurtry e Michael Chabon, il quale fece rivivere queste esperienze nel romanzo - poi film - Wonder Boys. Tra feste, sbronze colossali, gite in rafting e lezioni di scrittura, dall'imprevedibile giorno in cui Chuck Kinder e Raymond Carver divennero amici per la pelle a quello in cui lo stesso Carver suggerì all'allora esordiente Richard Ford di andare a conoscere Kinder per sbloccare la sua crisi creativa, il memoir di Manuppelli tratteggia uno speciale approccio all'arte, all'amicizia, all'esistenza e anche all'amore; al tempo stesso, celebra l'opera di Chuck Kinder e ricorda a tutti, lettori e aspiranti scrittori, che """"domani è un posto enorme"""", come lo sono la vita e la letteratura." -
Queste montagne bruciano
"Queste montagne bruciano"""" è un romanzo al contempo esilarante e feroce, disperante e vitale, radicato in una terra bellissima e devastata dagli incendi, reali quanto metaforici. Qui vivono tre uomini a cui il destino chiede di unire le forze: Raymond Mathis, un padre solo, impotente, frustrato dalle lungaggini burocratiche e dalle limitazioni della legge; il giovane Denny Rattler, segnato da un incidente sul lavoro e sempre a caccia di una dose; Ron Holland, l'agente della Dea che non sa rinunciare a un caso. Da mesi l'Agenzia Federale per cui lavora sta cercando di ricostruire la fitta trama del traffico di stupefacenti che interessa l'ampio territorio occidentale della Carolina del Nord, al confine con il Tennessee, tra i maestosi boschi e le montagne che attraversano le aree tribali degli indiani Cherokee. Una riserva non certo preziosa, non certo immacolata. L'agente Holland sa che serve solo trovare la traccia giusta. E la traccia arriva quando al giovane Denny, ladruncolo astuto che segue poche e semplici regole per tenersi lontano dalla prigione, si presenta un'occasione cui è difficile resistere. Il caso si apre quando il figlio tossicodipendente di Raymond si mette nei guai con il suo spacciatore e Ray deve giocarsi tutto quello che gli resta per salvargli la vita, almeno un'ultima volta. Un padre, un tossico, un uomo di legge: mentre il caso avvicina questi uomini da punti diversi di un'implacabile epidemia, si compone il ritratto di un'umanità sul punto del tracollo, costretta a confrontarsi con una sola realtà: """"Le nostre vite sono la somma di tutte le scelte che abbiamo fatto. Cosa sarebbe il mondo senza le conseguenze?""""." -
Fun city cinema. New York in un secolo di film
Una celebrazione dei film fatti e ambientati a New York in un volume di grande formato e fotografico, con oltre 300 immagini a colori (fotografie d'epoca della città, fotogrammi, dietro le quinte, locandine originali e materiale di produzione di ogni film), insieme a interviste esclusive ai più celebri registi e attori della Grande Mela. Una narrazione approfondita e documentata che descrive la storia della produzione cinematografica a New York e che attraverso di essa racconta la nascita, la decadenza e la resurrezione della città. -
Snakehunter
Stati Uniti, il Midwest rurale, gli anni Quaranta del Novecento. È qui che vive Speer Whitfield: un bambino ossessionato dai serpenti, dalle tartarughe, dall'acqua e dai pesci. E dal suo pene, visibilmente difettoso. L'infanzia di Speer è costellata di episodi disastrosi dai risvolti tragicomici, soprattutto quando hanno a che fare con chi lo ha cresciuto, una famiglia matriarcale, bizzarramente assortita e perseguitata dai fantasmi del passato: una zia zitella, brillante e mezzo alcolizzata, l'unica a saper interpretarne desideri e paure; un padre morto in guerra che si chiamava come lui; una madre bella come Lauren Bacall e una sorella col volto devastato dal cancro vittima di sguardi ostili. E poi il nonno, burbero e scostante con tutti ma incredibilmente premuroso verso il nipote, quel nonno proprietario della vecchia e invincibile Snakehunter, ""la barca più bella di sempre"""". Insieme a loro una brulicante schiera di personaggi destinati a rimanere indimenticabili nella mente di Speer e in quella del lettore. Pubblicato nel 1973, """"Snakehunter"""" è il primo romanzo di Chuck Kinder, che lo ha portato subito al successo per il modo in cui dosa perfettamente asciutto realismo e profondo simbolismo. Scritto quando l'autore aveva da poco superato i venti anni, ha la freschezza della gioventù e la saggezza della maturità. Un toccante romanzo di formazione - a volte struggente, a volte spassoso - in cui l'autore attinge a ricordi personali ma anche al mito per ricreare un passato sempre presente, dolce e triste come i paesaggi Art director: Bruno Apostoli del West Virginia che descrive."" -
Verso Nord
Secondo romanzo di Willy Vlautin, ""Verso Nord"""", al tempo della sua prima uscita, nel 2008, confermò ciò che in molti avevano già intuito: stava nascendo un autore in grado di dare voce agli emarginati, a quegli individui la cui esistenza è un campo di battaglia senza premi, se non la semplice sopravvivenza. Definito fin da questi esordi il nuovo John Steinbeck - per i temi affrontati ma anche per la prosa secca e cristallina e per lo sguardo compassionevole ma mai troppo sentimentale verso i propri personaggi - Vlautin ha consolidato questa sua vocazione anche con i successivi romanzi. Dopo avere raccontato, in """"Motel Life"""", la storia di due fratelli in fuga per le strade del Nevada, in """"Verso Nord"""" Vlautin si concentra su una figura femminile che con loro ha molto in comune. Anche lei abita un mondo di desolazione e sconfitta, anche lei è aggrappata alla speranza di una nuova vita. Da Las Vegas, dove vive, Allison Johnson fugge da un insoddisfacente lavoro come cameriera e e da un fidanzato violento e si mette in viaggio verso nord, diretta a Reno, Nevada. Appena ventenne, ha un bambino nella pancia, una dipendenza dagli alcolici e una pessima considerazione di sé. Tormentata dagli errori del passato, Allison tenta di ricostruirsi una nuova esistenza in una nuova città, avendo come unico conforto le conversazioni immaginarie che intrattiene con il suo eroe, Paul Newman. Fino a quando, tra i casinò, i diner e le strade di periferia, non troverà qualcuno che combatte la sua stessa battaglia."" -
La mia amica rock'n'roll
Nel 1983, nel backstage del Lyceum di Londra, Tracey Thorn e Lindy Morrison si incontrano per la prima volta. La carriera musicale di Tracey è agli inizi, mentre Lindy, batterista degli australiani Go-Betweens, ha già dieci anni di attività alle spalle. Diventano subito confidenti, compagne e migliori amiche, un rapporto poi cementato dai libri, dai concerti e dagli affari di cuore del rock'n'roll. Lindy - un'eroina caparbia che si sta facendo strada in un ambiente dominato dai maschi - sarebbe diventata una sorta di mentore per Tracey. Avrebbero condiviso la gioia e la fatica di essere donne in una band, cercando sempre di fronteggiare e superare in astuzia un ambiente musicale duro e competitivo. Con ""La mia amica rock'n'roll"""", Tracey Thorn fa il punto di trentasette anni di amicizia, sviscerando nei dettagli il legame e l'affetto tra due donne che all'apparenza sembrano l'una l'opposto, o lo specchio, dell'altra."" -
Al fiume. 25 scrittori sulla pesca
25 celebri scrittori americani - tra cui Chris Offut, per Granta tra i venti migliori narratori delle ultime generazioni, Eric Rickstad, autore bestseller del New York Times, Ron Rash, finalista del premio PEN/Faulkner - raccontano avventure e ricordi legati alla pesca, uno sport innatamente letterario, filosofico e spirituale. Al fiume è una raccolta di storie ma anche un omaggio a luoghi remoti e solitari: le montagne della gioventù di Ron Rash, il fiume dove C.J. Box vorrebbe che fossero sparse le sue ceneri, o quello dove William Boyle non è stato mai portato dal padre. È il racconto di piccole avventure che si trasformano in storie di formazione (la caccia alle rane di Natalie Baszile nelle paludi della Louisiana; l'incontro con le Ragazze triglia che segna il passaggio alla vita adulta di una giovane Jill McCorkle). È il divertito ricordo di Chris Offutt a caccia di ""Mister Big Fish"""", che gli costa l'equipaggiamento, una barca, un sacco di soldi e una menzogna alla moglie. È una riflessione sul valore dell'attesa e dell'osservazione, e sull'atto stesso della scrittura (Ray McManus: """"Molto di quello che ho capito sulla scrittura è stato forgiato dalla pesca. Puoi faticare quanto vuoi, e ritrovarti comunque con niente attaccato all'amo""""). """"Un'antologia che parla di amicizia, famiglia, amore e perdita, e di tutto ciò che sta nel mezzo"""", racconti non solo per gli amanti della pesca ma per chiunque questa estate voglia ritagliarsi un momento di quiete dal fluire frenetico della vita e di riflessione sulla nostra connessione con la natura e i ricordi. Una parabola sull'importanza del saper guardare alla semplicità dell'esistenza e farne un amo per pescare la felicità nel caos della vita."" -
Il mondo di Roy
"Il mondo di Roy"""" raccoglie i racconti brevi, a volte brevissimi, che Barry Gifford ha scritto nel corso di decenni, tutti con protagonista il giovane, irresistibile Roy, suo palese alter ego. Un bambino, poi adolescente, che si muove tra le strade di Chicago e d'America tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio dei Sessanta, dipanando il ritratto di un tempo e di un luogo che non esistono più. Come nota l'autore: """"Quel tempo e quei luoghi abitati da Roy possono essere scomparsi ma a me è stato lasciato il compito di salvare i ricordi, i sogni e le riflessioni"""". Ragazzino apparentemente ingenuo ma invece acuto, con uno spirito romantico e uno spiccato senso dell'ironia, Roy vive tutto quello che gli capita di vivere, osserva tutto quello che gli riesce di osservare. Appassionato di film d'avventura, scrittore in erba e amante alle prime armi, è un giovane che vediamo crescere pagina dopo pagina e affrontare con onesta franchezza ciò che la vita ha da offrire a lui e ai suoi compagni di viaggio. Un manipolo di amici spaesati, una coppia di genitori separati, un carosello di personaggi indimenticabili: malavitosi, sbandati, reietti, prostitute, ballerine senza un soldo, casalinghe senza prospettive. Adulti che vivono ai margini della società e che finiscono per diventare i maestri di vita di Roy, in un mondo tempestoso e dal futuro incerto in cui tenta di non finire alla deriva. """"Il mondo di Roy"""" è, a suo modo, il romanzo di formazione che Barry Gifford non ha mai scritto: una carrellata di diapositive piuttosto che un film, una storia che procede in modo ellittico, che mescola realtà e immaginazione e che dà forma, come in un sogno, a ricordi e desideri, speranze e paure, per tornare sempre lì dove solo la buona letteratura sa arrivare, nel cuore del personaggio e del lettore." -
Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar
La prima autobiografia mai edita dello scenografo, tre volte premio oscar, Dante Ferretti, in occasione dei suoi imminenti 80 anni. Un memoir, un viaggio dalla provincia italiana degli anni quaranta alla Hollywood di oggi, una carrellata dietro le quinte di film che hanno fatto la storia del cinema. Il volume include bozzetti originali, molti dei quali inediti, e un ricco materiale fotografico selezionato dall’autore. -
Gesù dell'uragano e altre storie
In questa toccante antologia di racconti, James Lee Burke, ""maestro di prosa"""", coniuga il suo talento per la narrazione con uno stile di scrittura lirico e con ritratti di personaggi complessi e affascinanti. Lo sfondo della Costa del Golfo devastata dagli uragani - da Audrey nel 1957 a Katrina nel 2005 - è un'ambientazione versatile per le storie di Burke, che coprono l'intera portata dell'esperienza umana: dall'amore e dal sesso agli abusi domestici, alla guerra, alla morte, all'amicizia. La raccolta si chiude con l'emblematico racconto che dà il titolo al libro e si apre con Winter Light, la short story da cui è stato tratto il film God's Country, con Thandiwe Newton, presentato con successo al Sundance Film Festival 2022.""