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Il battello smarrito
Nel paesino di Bellafonte sul Fiume, poco più di un borgo in un non meglio precisato entroterra italiano, la percentuale di ""matti"""" è sempre stata più alta della norma (pur essendo una piccola comunità il paese possiede il Nido delle Cicogne Nere, un centro di accoglienza e cura per gli afflitti da turbe psicologiche), ma da quando i suoi abitanti hanno cominciato a ricevere delle anonime missive di sventura, lettere di minacce e ricatti, uno dopo l'altro vengono colti da una misteriosa pazzia che li porta a compiere gesti plateali, sconvenienti e a volte pericolosi per la stessa comunità. Su queste missive e sul loro ignoto autore provano a indagare il sindaco del paese Orazio Dorogis e Giovanni Grifoni, il medico del centro di cura Nido delle Cicogne Nere. Ma alla follia dilagante non sembra possibile opporsi se non con la fuga: così i due, assieme a Paola la parrucchiera del paese, alla fragile e schiva ma giovane sposa Stefania, al parroco e ad altri notabili di Bellafonte, nonché a un'accolita di gente comune e mentecatti, partono su uno sgangherato battello, lungo il corso dei fiumi e poi sul mare, per sfuggire a un'apocalisse le cui tracce si rivelano durante il viaggio nei luoghi raggiunti dall'imbarcazione. La catastrofe, però, inizia a manifestarsi, anche all'interno del gruppo di imbarcati, nella figura di un misterioso assassino che colpisce senza motivi apparenti."" -
L' equazione africana
In seguito a un terribile lutto famigliare e allo scopo di superare il suo dolore, il dottor Kurt Krausmann accetta di accompagnare un amico in un viaggio alle isole Comore. La loro barca viene attaccata dai pirati al largo della Somalia, e il viaggio ""terapeutico"""" del medico si trasforma in un incubo. Preso in ostaggio, picchiato, umiliato, Kurt scopre un'Africa traboccante di violenza e intollerabile miseria, dove """"gli dèi non hanno più pelle sulle dita a furia di lavarsene le mani"""". Insieme al suo amico Hans e a un compagno di sventura francese, Kurt troverà la forza per superare questa prova? Yasmina Khadra ci guida in un viaggio vivido e realistico che, dalla Somalia al Sudan, ci mostra un'Africa orientale di volta in volta selvaggia, irrazionale, saggia, fiera e infinitamente coraggiosa. """"L'equazione africana"""" descrive la trasformazione lenta e irreversibile di un europeo i cui occhi si apriranno a poco a poco alla realtà di un mondo fino ad allora sconosciuto."" -
L' ultima notte dei fratelli Cervi. Un giallo nel triangolo della morte
Questa è la storia di Archimede, un giovane contadino reggiano reclutato nei Gap, fra il 1943 e il 1945 che si intreccia con la tragedia dei sette eroici fratelli Cervi, fucilati dai fascisti. I crescenti dubbi del protagonista, di fronte all'ordine di uccidere a freddo esponenti della Repubblica Sociale in agguati programmati, lo portano prima a scoprire, e poi a confrontarsi con una realtà scomoda: i Cervi, al momento della cattura, erano stati isolati dai compagni comunisti che dirigevano la Resistenza nella provincia, perché accusati di comportarsi ""da anarchici"""". Così la guerra civile, fra attentati e rappresaglie, bombardamenti, viltà e atti di coraggio quotidiani, gli rivela progressivamente il suo volto disumano. La svolta morale di Archimede si completa nell'apprendere un ulteriore segreto: in quella medesima ultima notte dell'agguato fascista, i Cervi erano stati traditi e denunciati da un infiltrato. Una verità che, nel clima surriscaldato del dopo 25 aprile a Reggio, tra lotte politiche e regolamenti di conti, deve essere nascosta."" -
Il giardino di pietra
È una calda giornata di giugno, Josefin Cederén cammina con la figlia Emily lungo la strada di un quartiere residenziale di Uppsala, quando improvvisamente una macchina le investe con violenza, uccidendole. Quello stesso giorno, scompare Sven-Erik Cederén, marito e padre delle due vittime, ora principale sospettato del duplice omicidio. Ma davvero si è trattato di un dramma privato? È possibile che un uomo arrivi ad annientare la propria famiglia? Alla guida delle indagini, Ann Lindell, trentacinque anni, da quindici all'anticrimine di Uppsala, non ne è del tutto convinta. C'è anche un'altra pista che si fa strada: Cederén potrebbe essere coinvolto in un clamoroso scandalo farmaceutico internazionale. Impegnata nelle ricerche con la determinazione che la distingue, Ann intanto sente sempre più forte il desiderio di una vita normale, ma proprio quando è convinta che le cose comincino a girare nel verso giusto, si trova improvvisamente davanti a una scelta decisiva che rimette tutto in discussione. -
Scano Boa
«Sullo schermo della mente gli apparivarnsempre il ricordo dello storione,rnl’immagine del pesce dalle squamerndi metallo che significavano quattrini.rnMa tanti, una pioggia, come nei raccontirnche gli facevano i pescatori scappatirndue anni prima dalle zone alluvionate,rnle sere che si riunivano intorno allarngrande aia della fattoria padronalernper cantare in coro»rn«Un disperato, struggente,rnumanissimo canto all’ostinazionerne all’irriducibilità dell’uomo» - rnRomolo BugarornrnIn una sorta di versione fluviale del Vecchio e il mare,rnCibotto torna nelle terre e nei luoghi a lui più familiari,rnscavando tra le pieghe di un paesaggio solo in apparenzarnpiatto e uniforme, popolato da personaggi ruvidirne indimenticabili.rnrnIn un delta senza tempo, un delta incontaminato e quasirnmagico, arriva un terzetto disperato: un vecchio pescatorern«dall’accento romano pesante, marcato, quasi sfrontato...rna chi domandava da quale borgata venisse lui rispondevarnda quella del mare...», una ragazza, Flavia, «buttata nellarnvita come si gettano le cicche mezze spente sul ghiainorndei binari», e un cane «bastardo e felice» di nome Adolfo.rnA Scano Boa, in cima al Delta del Po, il vecchio vivernla sua ultima e disperata avventura: la pesca dello storione,rntornato a ripopolare le acque. -
Questa notte morirai
«Un thriller serrato con il valore aggiunto di uno scenario naturale magico.» - Antonella Appiano, Donna ModernarnNella moltitudine di isole e isolotti che si estende a perdita d'occhio al largo di Stoccolma, Körso è da sempre terreno proibito. Per molti anni quella piccola isola dominata da un'alta torre ha ospitato il durissimo addestramento di un celebre corpo di truppe scelte, rimanendo interdetta ad abitanti e turisti dell'arcipelago. Anche Thomas Andreasson, di nuovo in servizio all'anticrimine di Nacka, dal quartier generale di quel reparto d'elite si è per lo più tenuto alla larga, ma ora è lì che lo portano le indagini sulla morte sospetta di uno studente di psicologia, trovato impiccato nella sua stanza. Marcus Nielsen, ventidue anni, lavorava a una tesina sull'ambiente militare e stava raccogliendo materiale sui soldati dell'Artiglieria costiera che stazionavano a Körso. E forse è proprio in quel luogo, che solo uno stretto separa da Sandhamn e di cui nessuno sembra sapere nulla, che vanno cercate le ragioni della sua morte. Thomas decide di approfondirne la storia e si rivolge a Nora: chi meglio di lei, l'amica d'infanzia che nell'arcipelago ha trascorso ogni estate della sua vita, potrebbe aiutarlo nelle ricerche? Nora ha alle spalle un divorzio faticoso, ed è ben felice di potersi distrarre. In un'appassionante caccia alla verità sullo sfondo magico di una natura incantevole, Thomas e Nora intuiscono che il male del presente ha le sue radici nei drammatici segreti che l'isola custodisce. Segreti su cui, negli anni, in troppi hanno taciuto, alimentando una furia cieca che ora esige la propria vendetta. -
L' angelo di neve. Misteri d'Islanda. Vol. 1
«È avvincente il debutto di Ragnar Jónasson, il più giovane autore nella schiera di giallisti di qualità islandesi.» - Andrea Tarquini, la RepubblicarnSiglufjörður, cittadina di pescatori nel punto più a nord dell'Islanda, accessibile dal resto del paese solo attraverso un vecchio tunnel, è soffocata dalla morsa dell'inverno. La temperatura è ben al di sotto dello zero, il vento scuote le tegole, e la neve che cade incessante da giorni la fa sembrare un luogo incantato dove tutto può succedere. Finché qualcosa di inaspettato succede davvero. Una giovane donna viene ritrovata in un giardino priva di sensi, in una pozza di sangue. Un vecchio scrittore muore nel teatro locale in seguito a una caduta. Ari Þór, ex studente di teologia diventato poliziotto quasi per caso, si immerge nell'indagine malvolentieri, stretto tra la nostalgia della fidanzata rimasta a Reykjavík e la diffidenza di una comunità che fa fatica ad accoglierlo. In un clima di tensione claustrofobico, dovrà imparare a farsi largo tra l'attenzione morbosa della stampa e i segreti dei residenti, a convivere con le bufere sferzanti e a trovare la strada della verità in un buio senza fine. -
Introduzione alla storia della poesia giapponese. Vol. 2: Dall'Ottocento al Duemila.
Un invito aila conoscenza delle forme poetiche prodotte in Giappone nel XIX e nel XX secolo, che dialoga con i canoni scolastici e accademici - giapponesi e stranieri - di maggiore diffusione e rilevanza. Una panoramica che si affianca ai volumi Introduzione alla storia della poesia giapponese. Dalle origini all'Ottocento (Marsilio 2012), La narrativa giapponese classica (Marsilio 2010) e La narrativa giapponese moderna e contemporanea (Marsilio 2009). -
Lezioni per la democrazia
Incoraggiare i giovani a considerare la politica un servizio per i cittadini e non una pura dinamica di potere personale. Questo il principio ispiratore della scuola per la democrazia, promossa dall'Associazione italiadecide in collaborazione con ANCI Giovane, che organizza, a partire dal 2009, due cicli annuali di lezioni e confronti con i giovani amministratori. Esponenti del mondo delle istituzioni, della politica, dell'impresa e dell'università hanno trattato con loro temi e argomenti di carattere generale e fornito spunti e indicazioni utili tanto alla crescita dei singoli quanto alla promozione di un nuovo spazio partecipativo. Il volume, che raccoglie le lezioni magistrali svolte in occasione di quegli incontri, attraverso un fecondo confronto tra generazioni diverse si occupa delle condizioni fondamentali da cui deve muovere la politica contemporanea: la conoscenza del paese, la comprensione delle ragioni dell'altro, il confronto tra le varie esperienze, lo sviluppo della democrazia deliberativa. La scelta di rianimare la politica ridandole dignità si traduce in comportamenti virtuosi e nella disponibilità ad agire in vista di un solo scopo: restituire al nostro paese una reputazione offuscata. -
Maestri del fare. Indagine socio-economica sulla domanda di mestieri d'arte a Milano
Il campo dell'artigianato artistico è un sistema complesso, radicato nella storia delle eccellenze del nostro paese. Questo volume, nato dal sodalizio tra la Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte e Scuola Cova, frutto dell'indagine di Isabella Medicina e Silvia Mazzucotelli Salice del Centro di ricerca ""Arti e mestieri"""" dell'Università Cattolica, intende mettere in luce le particolari dinamiche che si ingenerano tra i protagonisti di questo proteiforme universo e le realtà produttive dell'area milanese: una scelta legata non solo alla rilevanza del capoluogo lombardo come epicentro di un sistema creativo, operativo e industriale di rilievo nazionale, ma anche alla precisa richiesta di uno storico ente di formazione professionale - la Scuola Cova - di comprendere l'attuale corrispondenza tra offerta formativa e mondo del lavoro per riformulare le proposte didattiche dell'Ente con uno sguardo nuovo e orientato al futuro. Talento, abilità manuale, capacità organizzativa, competenza tecnica: quali sono le caratteristiche di un maestro d'arte del futuro? Quali sono le figure che vengono ricercate dalle imprese, quando orientano la loro selezione verso i cosiddetti maestri d'arte? E quale tipo di formazione è richiesta? Domande e risposte emergono, in filigrana o controluce, dalle interviste alle aziende, agli atelier e ai maestri d'arte nonché ad alcune figure istituzionali chiave."" -
Gino Rossi a Venezia. Dialogo tra le collezioni di Fondazione Cariverona e Ca' Pesaro. Ediz. a colori
Il volume vuole restituire la forza e l'ampiezza dell'innovazione nata a Ca' Pesaro nel primo ventennio del Novecento attraverso il percorso di uno dei suoi principali protagonisti: Gino Rossi. Nato a Venezia e formatosi a Parigi, di fatto divenendo uno degli artisti più aggiornati all'interno del panorama veneziano del suo tempo, Rossi partecipa, come Casorati, Boccioni e Semeghini, alle prime mostre capesarine, vere e proprie incubatrici dell'arte italiana contemporanea. L'impronta espressionista delle sue tele si rivela nei suoi ritratti degli umili, degli individui ai margini della società, di donne popolane: Rossi abbandona la piacevolezza estetica e si concentra sulla crudezza, nei ritratti come nei paesaggi. L'esperienza della prima Guerra Mondiale segna per sempre Gino Rossi, e i suoi lavori diventeranno più articolati. Internato in manicomio nel 1926, non dipingerà mai più, per morire nel 1947. Il volume comprende inoltre le schede, sempre a cura di Nico Stringa, delle opere provenienti dalla collezione di Ca' Pesaro e dalla Fondazione Cariverona. -
Pitturare il volto. Il trucco, l'arte, la moda
Il trucco è il principale mezzo attraverso cui mostriamo agli altri la nostra identità. Questo libro ne esplora l'universo, dalle pitture tribali al trucco cinematografico, dal ""velo"""" di cipria al velo come elemento religioso, fino alle ultime tendenze della contemporary face. Intreccio di pratiche, di mode, di elementi culturali, il trucco rivela il rapporto complesso tra il viso nudo e l'immagine che ciascuna donna vuol dare di se stessa. Dalle scarpe al vestito, dagli accessori al maquillage, dai gioielli all'acconciatura dei capelli, il trucco fa parte di un'unità visiva dove il senso circola con coerenza. Come l'abito segue le vicende della moda, così il trucco, sensibile ai modelli proposti dalle tendenze del momento, esprime la sua vocazione all'integrazione sociale. Ci si trucca per mimetismo, per evocazione, per plagio: il viso """"pitturato"""", imbellettato, """"vestito"""" ci parla della difficile relazione che ciascuno intrattiene con la propria immagine. Soprattutto, il trucco è piacere della variazione e desiderio di differenziazione individuale. Emerge, quindi, il tema della bellezza, ma di una bellezza controversa, poiché il trucco si pone al servizio dell'espressività, contro la standardizzazione dei modelli."" -
Readings: Il circolo Pickwick-Dombey e figlio-Un canto di Natale-David Copperfiled-Oliver Twist a teatro
«Ho il piacere di leggere per voi stasera»A 45 anni, nel pieno della sua maturità artistica e professionale, Charles Dickens è profondamente insoddisfatto: della famiglia, del lavoro, della propria immagine. Nasce così, contro il parere di tutti, il progetto di reinventarsi come ""lettore"""" delle proprie opere e di portare in scena, in stupefacenti one man sbows, alcune pieces tratte dalla sua produzione narrativa: i """"Readings"""" appunto, o copioni, che qui presentiamo nella prima traduzione italiana. Fu un successo travolgente. Per poco più di dieci anni, prima in tutto il Regno Unito e poi negli Stati Uniti, Dickens compie tournées entusiasmanti, che riempiono le sale di migliaia di spettatori ipnotizzati davanti ai quali egli """"recita"""" il mondo variegato e ricchissimo della sua narrativa, riportando in vita - condensati, riadattati e reinterpretati - i momenti, le scene e i personaggi più amati, da lui e dal suo pubblico. Da grande attore qual era, trasporta nella voce tutta la ricchezza inesauribile del proprio linguaggio, dalle sfrenatezze del comico alle melodrammatiche intensità del patetico, alle oscure pulsioni del tragico, in spettacoli di indimenticabile intensità emotiva di cui rimangono attonite e appassionate testimonianze. Niente, naturalmente, potrà restituire l'incanto di quei momenti; ma questi """"copioni"""", che conservano tutte le tracce del parlato e del processo di drammatizzazione, mostrano intatto l'affascinante percorso di un autore maturo che ritorna su se stesso."" -
Gustav Klimt: Giuditta II. Un ritorno annunciato. Ediz. illustrata
1910: IX edizione della Biennale di Venezia: Gustav Klimt è presente con una personale di 22 dipinti tra cui la celebre Giuditta II (Salomé) carica di conturbante erotismo. Nino Barbantini, giovanissimo direttore della Galleria d'Arte Moderna di Ca' Pesaro, da poco istituita, rimane folgorato e sedotto da questa figura elegante, misteriosa e provocante. Sull'onda dell'emozione egli pubblica su un giornale (il glorioso milanese ""La Perseveranza"""") una recensione alla mostra che è uno dei testi più originali e più ricchi sull'arte del grande viennese. Barbatini afferma che in Italia, intorno al nome Klimt, si sta vivendo un """"momento di battaglia acceso e non senza asprezza"""", e tuttavia, nella sua veemente polemica, egli anticipa e propone strumenti critici e linee di lettura che saranno riproposti solo molto anni più tardi, ivi compreso il prezioso ricchissimo scritto di Jean Clair del 1988 che accosta e compara emblematicamente Klimt al Picasso delle Demoiselles d'Avignon. Del breve saggio dimenticato di Barbantini parte la inedita ricostruzione di un ambiente culturale e della risonanza che vi ebbe lo """"spitio klimtiano"""" per forme, gusto e scelte d'arte e di vita. Fino a un'enigmatica """"apparente"""" tarda sconfessione, scritta dallo stesso Barbantini, della sua precoce interpretazione del 1910: ma si tratta davvero di una sconfessione?"" -
Pinacoteca Civica di Vicenza. Lascito Giuseppe Roi. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie la schedatura completa delle opere che costituivano la collezione d'arte del marchese Giuseppe Roi. Personaggio colto e versatile, negli anni ha dato vita a un'ampia raccolta caratterizzata dalla varietà dei pezzi, sia per tipologia che per epoca: vi si trovano opere di Pisanello, Maffei, Canaletto, Tiepolo, Boldini, Manet, Morandi, Picasso e molti altri. Alla sua morte, nel maggio 2009, l'intera collezione di dipinti, incisioni, disegni, oggetti e libri d'arte è passata ai Musei di Vicenza. -
I fiori di Murano. Opere in vetro dalla collezione Bersellini 1920-2010. Catalogo della mostra (Milano, 11 maggio-8 luglio 2012). Ediz. illustrata
La collezione Bersellini si forma a partire dagli anni settanta del Novecento e si concentra esclusivamente intorno a manufatti in vetro di produzione muranese; in mostra presso il museo Bagatti Valsecchi l'importante nucleo dedicato alle piante e fiori in vetro realizzate dagli anni Venti del Novecento al 2010. Attraverso queste opere di straordinario impatto decorativo e maestria tecnica sono rappresentate alcune delle realtà più vitali ed emblematiche del panorama muranese. -
Venezia. Il Museo di storia naturale
Il Museo di Storia Naturale di Venezia è stato da poco riaperto al pubblico dopo un lungo periodo, con un percorso espositivo radicalmente rinnovato, tanto nella filosofia quanto in gran parte dei contenuti. Partendo dalle collezioni scientifiche, tra le più ricche d'Italia, è stato svolto un importante lavoro di modernizzazione e attualizzazione dei temi che costituiscono il fulcro del percorso, studiato appositamente per introdurre al mondo della storia naturale e al metodo scientifico. Viene così lasciato alle suggestioni prodotte dall'allestimento il compito di stimolare l'interesse del visitatore e la sua eventuale volontà di approfondire gli argomenti trattati, di cui questo agile volume rende conto, rispecchiando nella propria struttura le tre sezioni museali: Sulle tracce della vita, dedicata ai fossili e alla paleontologia; Raccogliere per stupire, raccogliere per studiare, dedicata agli esploratori e ai ricercatori di ieri e di oggi; Le strategie della vita, un viaggio nella complessità delle forme viventi, caratterizzate da enorme variabilità, profonde differenze ma anche da sorprendenti analogie. -
Ninna nanna del lupo
In una casetta di Bisacquino, paesino siciliano, nel breve spazio temporale che dalla sera si consuma fino a tutta la notte, tra il rituale accadimento della serva Clementina alle mani artritiche della novantenne padrona Mosca Centonze, e il momento in cui quest'ultima sentirà nuovamente, come nell'infanzia, la ""ninna nanna del lupo"""" che dà il titolo al romanzo, ha luogo la rievocazione del passato, di un'esistenza, quella di Mosca (emigrata in America a inizio Novecento, finita in sanatorio, diventata moglie di un boss poi ucciso in un agguato e ritornata in Sicilia nel '36) a cui fa da contrappunto quella della serva Clementina, in una storia che ha nella solitudine e nella sterilità i due grandi fuochi narrativi attorno a cui si addensano tinte forti, macabre, di una vitalità grottesca, e tornano a rianimarsi le figure e le vicende di una vita trascorsa. La notte dei ricordi della Ninna nanna del lupo è un sabbah linguistico a cui Silvana Grasso chiede di assistere partecipando di un ritmo e di una sintassi che si fondono a un lessico che forgia parole dall'arcaico e dall'aulico come dal dialetto e dal popolare, per un romanzo rutilante di immagini e odori, visioni viscerali di una moderna tragedia greca."" -
Il primo
Nello sport, nell'arte, nella vita: Guido è un ragazzo a cui tocca spesso, molto spesso, di essere il primo. A scuola eccelle, a tennis vince, nell'amore conquista nientemeno che Filippa, oggetto del desiderio di tutti i suoi coetanei. Cresciuto nella convinzione che essere il primo era un destino, Guido mastica amaro quando scopre che accade anche di perdere e trova la donna della sua vita tra le braccia del rivale, oppure è costretto a vendere enciclopedie a rate per tirare a campare. La vita è una sfida continua e Guido sa che il successo si misura con la fama e il denaro, così, anche quando è perdente, non si arrende, ma ricomincia da capo, conservando la speranza di suscitare l'invidia di Filippa e dei suoi amici rimasti in provincia. -
False apparenze
Nel cuore della notte, in un cassone delle immondizie giace il corpo di una giovane donna, avvolto con cura in una pellicola di plastica trasparente. L'ispettore Frank Frølich la riconosce: l'aveva arrestata non molto tempo prima mentre si procurava una dose di cocaina, e più tardi l'aveva rivista a braccetto di uno dei suoi migliori amici di un tempo, quell'amico che ora diventa il sospettato principale. I molti anni trascorsi nella polizia di Oslo cominciano a farsi sentire, le indagini riportano in vita ricordi che lo tormentano, e Frølich è in difficoltà, alle prese con gli anni della sua adolescenza, dove sembra nascondersi la chiave dell'enigma. Nel nuovo caso di Gunnarstranda e Frølich, K.O. Dahl esplora la natura della lealtà più nobile e del tradimento più intollerabile.