Sfoglia il Catalogo feltrinelli008
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1681-1700 di 10000 Articoli:
-
La donna vendicativa
Federigo, principe di Napoli, si innamora perdutamente della duchessa di Bretagna Adelaide, vista una volta in un ritratto, ma lei è già promessa a Enrico di Francia. Ne nascono furiose battaglie e sfide all'ultimo sangue che causano la morte del rivale, ma condannano Federigo alla fuga. Adelaide pretende una vendetta che pare irrealizzabile, ma le peripezie continuano stupefacenti fino all'inevitabile lieto fine. Scritta nel 1767, e mai pubblicata dopo la morte dell'autore, ""La donna vendicativa"""" è la prima delle commedie tratte dagli autori del Siglo de Oro spagnolo, ma presenta già le caratteristiche tipiche di questa stagione gozziana: l'eroismo dei suoi personaggi, la moralità dello scioglimento finale, la comicità delle maschere e l'esplosività dell'intreccio. Tutti aspetti lontanissimi dalla riforma goldoniana ma che valsero a Carlo Gozzi un grande successo di pubblico."" -
La guerra delle sinistre. Socialisti e comunisti dal '68 a Tangentopoli
Perché nell'Italia repubblicana la sinistra non ha - se non rarissimamente espresso una premiership di governo? Perché è apparsa, rispetto a quanto avveniva in altri contesti europei, ""figlia di un dio minore""""? Mille sono le ragioni del fallimento, prima di tutto culturale, di una famiglia politica, che pure è stata oggetto di ammirazione, negli anni sessanta e settanta, da parte dei progressisti di altri paesi. In questo libro Marco Gervasoni fornisce un'interpretazione storica basata su quello che ritiene un fattore fondamentale per la débâcle della sinistra italiana: il peso abnorme esercitato dal comunismo, unito alla scarsa volontà, prima, e all'incapacità poi, dei socialisti di controbattere a questa egemonia. Da sempre viva, per ragioni sistemiche e ideologiche, la competizione tra le due sinistre, Psi e Pci, si inasprì davanti alla sfida culturale rappresentata da Bettino Craxi a cui il Pci reagì trasformando il segretario socialista nel principale dei propri nemici. Così, se per Craxi Enrico Berlinguer era un politico refrattario alla modernità; per il segretario Pci, il leader socialista era un """"bandito politico"""". Due personalità carismatiche opposte tra loro tanto da far intravedere due Italie: irrimediabilmente in crisi (economica, morale e politica) quella di Berlinguer; dinamica e aperta al mercato e ai consumi, quella di Craxi."" -
Alle origini di una strana Repubblica. Perché la cultura politica è di sinistra e il Paese è di destra
Agli albori della Seconda Repubblica era radicata la convinzione di vivere una svolta epocale: dopo la ""democrazia bloccata"""" sarebbe arrivata la """"democrazia dell'alternanza"""", dopo la """"repubblica dei partiti"""" la """"repubblica dei cittadini"""". Cosi non è stato. A vent'anni di distanza scopriamo che la democrazia non si è affatto compiuta, che la corruzione non è stata debellata, che la crescita si è addirittura rivoltata in recessione. Cosa non ha funzionato? Per rispondere a questa domanda - sostiene Roberto Chiarini - è utile tornare alle origini della Repubblica, alla ricerca di quei tratti genetici che, se nell'immediato hanno consentito di creare dal nulla le basi di una democrazia industriale di massa, nel lungo periodo ne hanno fatto emergere gravi disfunzioni. Il libro si sofferma sulla nascita della nostra democrazia, mettendone in evidenza alcuni tratti originali. Primo: manca da sempre un """"accordo sui fondamenti"""", per cui il gioco politico si sviluppa costretto tra due opzioni delegittimanti estreme, l'antifascismo e l'anticomunismo. Secondo: destra e sinistra sono state (a diverso titolo e con modalità differenti) sì protagoniste, ma incapaci di avanzare una propria candidatura autonoma alla guida del Paese. Terzo: resiste nel tempo una difficoltà strutturale a risolvere la stridente asimmetria esistente tra """"paese reale"""" e """"paese legale""""."" -
La lezione della storia. Sul futuro dell'Italia e le prospettive dell'Europa
Oggi come non mai è necessario guardare con disincanto alle dinamiche del passato, europeo e mondiale, per poter leggere con nuove lenti il futuro. Gianni De Michelis, quarant'anni di attività politica e un'importante esperienza da ministro degli Esteri coincidente con uno dei momenti più difficili del '900, ha tentato di farlo, con schiettezza e profondità d'intenti in questo libro. Frutto di un intenso lavoro di dialogo e di confronto su vari temi con il giornalista Francesco Kostner, il volume presenta una visione d'insieme per rispondere agli interrogativi sempre più pressanti sul destino del paese, per elaborare considerazioni e collegamenti tra una fase e l'altra delle dinamiche storiche mondiali. Partendo da alcuni passaggi decisivi - la fine della Guerra Fredda e degli equilibri ad essa collegati, rivissuta attraverso i suoi ricordi da protagonista, il cambiamento geopolitico seguito all'11 settembre 2001 e quello economico-finanziario, con la crisi ancora in corso -, Gianni De Michelis traccia un percorso di rilettura degli eventi. Ma non si limita a questo delineando soluzioni e proposte concrete per gli anni a venire: è necessario che le élite, ma anche le opinioni pubbliche, e in particolare le giovani generazioni, scelgano la strada del compromesso, l'unica possibile per evitare il rischio di un nuovo terribile, devastante conflitto planetario. Prefazione di Michele Valensise. -
Riaccendere i motori. Innovazione, merito ordinario, rinascita italiana
L'Italia possiede una straordinaria capacità di innovazione, un incredibile capitale di creatività e di esperienza, che risiede in un comparto importante della nostra economia: le imprese medium tech. Tipiche del manifatturiero tedesco così come di quello italiano, sono le fabbriche di un'innovazione incrementale, non distruttiva, ma costruita, mattone dopo mattone, sulle esperienze del passato, valorizzando quello che Gianfelice Rocca chiama ""merito ordinario"""". Una forte presenza medium tech ha conseguenze di ampia portata, per tutta la società. Non ultima, consente di mantenere in piena attività l'ascensore sociale. Frutto dell'esperienza di lungo corso a capo di un grande gruppo in ambito internazionale, il libro segna una presa di posizione decisa nel dibattito sulla crescita e sul ruolo dell'industria. È la testimonianza della passione per la lettura dei macro-fenomeni che hanno mutato il volto del globo e alla luce dei quali anche le politiche pubbliche dovrebbero essere ricalibrate. Lasciando da parte quelle interpretazioni eccessivamente sbrigative che oggi fanno la parte del leone nel dibattito economico, Rocca descrive dinamiche e fatti, fornisce argomenti e idee e dimostra che la globalizzazione non ci obbliga necessariamente a un destino da comprimari. Ma dovremo essere capaci di partire dai nostri punti di forza, da politiche che possano valorizzarli, da un cambiamento culturale che esalti ciò che funziona nel nostro Paese e sappia farne un esempio per tutti."" -
Storie delle sei perfezioni. Racconti scelti dal Liu du ji jing. Testo cinese a fronte
Il ""Liu du ji jing"""" (Raccolta delle sei perfezioni) è una collezione di racconti che narrano le vite anteriori del Buddha (Jataka); liberamente tradotti in cinese dal monaco Kang Senghui nel III secolo d.C, sono stati ordinati in sei sezioni, corrispondenti ad altrettante virtù cardinali, dalla generosità alla sapienza. Animali, asceti, re, divinità ora benevole ora gelose sono i protagonisti di queste storie, in cui l'apologo di gusto popolare sfiora con estrema naturalezza i più profondi temi dottrinali. Di più, esse costituiscono una vivida testimonianza del grande patrimonio della narrativa tradizionale indiana. Redatto in un cinese letterario agile ed elegante, il """"Liu du ji jing"""" non è solo una delle opere buddhiste cinesi dei primi secoli più riuscite dal punto di vista stilistico, ma si rivela anche assai godibile per il lettore moderno."" -
Pino Guzzonato. Mutazioni. Ediz. illustrata
Una monografia che racconta, attraverso più di 150 opere, le tappe della vicenda artistica di Pino Guzzonato a partire dagli anni sessanta fino alla produzione più recente, in occasione di una mostra retrospettiva che si svolge negli spazi recentemente recuperati del Lanificio Conte_SHED di Schio. Noto ai più come il grande artista della carta, su questa materia si è infatti concentrata la sua ricerca più recente, Guzzonato ha attraversato tutte le stagioni dell'arte contemporanea, con un percorso ironico e multiforme, sempre personale e caratterizzato da un'estrema attenzione all' ""oggetto"""". Artista autodidatta, lontano dalle """"scuole"""" e dalle Accademie, Guzzonato non si fa toccare da questioni di stile, né di coerenza; egli segue una necessità espressiva, mettendosi costantemente alla prova con i materiali più diversi e, soprattutto, più lontani dalle consuetudini."" -
Le parole mancate
"Un padre importante, che se ne è andato improvvisamente, quando il figlio era appena adolescente. Un padre di successo, che aveva inventato Bud Spencer e Terence Hill, trasformandoli nei protagonisti di una trilogia """"spaghetti western"""" che aveva travolto i botteghini. Un padre assente e distratto, che aveva mescolato ambizioni intellettuali - era stato scrittore e sceneggiatore e regista - e sogni di successo e di guadagni, come si usava nel cinema degli anni '60, e al tempo stesso aveva confuso gli affetti familiari con una voglia sfrenata di libertà e trasgressione. Giuseppe Colizzi fu tutto questo e, soprattutto, è un conto in sospeso per il figlio rimasto orfano ragazzo. 'Le parole mancate', otto anni dopo, conclude l'analisi cominciata con 'Il corpo di mia madre', e ricostruisce idealmente il disastro familiare che sta alle spalle di Alessandro: da una parte una madre troppo fragile per non coinvolgere il figlio nella sua debolezza, dall'altro un padre troppo forte per accorgersi delle sue paure e difenderlo. Il risultato è un crudo ritratto di una famiglia scombinata, che finalmente nel racconto si scontra e si confronta durante una lunga nottata trascorsa sul crinale che tiene insieme sogno e realtà, l'unico spazio dove i membri di questa famiglia riescono a ritrovarsi e a parlarsi sinceramente. Se la famiglia è un amore ingarbugliato e irrisolto, questa, con il suo padre straordinario e il suo figlio inarrendevole, per un verso lo è di più..."""" (Cesare De Michelis)" -
«Il Principe» di Machiavelli e i cinque secoli della sua storia
A cinquecento anni dalla sua stesura, un bilancio del ""Principe"""" di Machiavelli attraverso il racconto della sua composizione e del dibattito che ha suscitato nel corso dei secoli. Nella precisa ricostruzione delle condizioni storiche e politiche del tempo, in Italia e in Europa, emergono le vicende della vita dell'autore, segretario della seconda cancelleria fiorentina, la sua disgrazia al ritorno dei Medici, la concezione del trattato e i problemi affrontati nei ventisei capitoli dell'opera. Quindi la lunga storia delle condanne morali e religiose, le prime difese, l'esaltazione illuminista di Machiavelli nemico dei tiranni, da Rousseau a Foscolo e Alfieri, l'età del risorgimento e la rivalutazione desanctisiana, la storiografia positivista fino all'impiego del """"Principe"""" nella dottrina totalitaria del fascismo, la nuova lettura marxista e la visione gramsciana dell'opera come libro vivente che agisce nelle vicende della storia."" -
L' Italia e l'economia mondiale. Dall'Unità a oggi
Il volume presenta una ""nuova storia economica"""" dell'Italia nei primi 150 anni di unità nazionale. Attraverso ua visione ampia dei successi e dei ritardi delle imprese italiane, dei lavoratori, dell'azione pubblica nel rispondere alle sfide del mutamento economico internazionale, il libro delinea le ragioni dell'attuale insoddisfacente risposta dell'economia Italiana alla """"seconda globalizzazione"""". La prospettiva storica è essenziale per afferrare le debolezze presenti, come il divario Nord-Sud, il basso livello di capitale umano, il fragile sistema d'innovazione e l'inefficienza della pubblica amministrazione. Gli ultimi vent'anni di stagnazione rivelano radici antiche, i recenti shock aggravano i problemi irrisolti."" -
Fuori norma. La via sperimentale del cinema italiano (2000-2012)
Questo volume intende analizzare, da diverse prospettive, un fenomeno che si è manifestato con evidenza negli ultimi anni, e che continua a manifestarsi: quello di un cinema (e di un video) ""fuori norma"""", fuori dalle regole correnti, controcorrente. Esso riguarda film di finzione, documentari, film di animazione, film sperimentali, corti, medi e lunghi, in pellicola o in video, che hanno l'ambizione di collocarsi al di fuori delle regole canoniche dei diversi generi per proporre esplorazioni innovative di forme espressive. L'indagine condotta ha rivelato un vasto universo, benché spesso sotterraneo, che testimonia di una vera corrente di nuovo cinema italiano che merita di essere indagata da vicino. C'è una esplosione di sperimentalismo indipendente, a volte diffusa solo nella rete. Essa è il segno da una parte di una insofferenza, e di una opposizione, alle forme consuete di produzione e distribuzione, dall'altra è certamente il risultato della presenza del digitale. Ci sono autori che hanno avuto una qualche forma di visibilità, come Paolo Benvenuti, Franco Piavoli, Tonino De Bernardi, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Daniele Cipri e Franco Maresco, Michelangelo Frammartino, Alina Marazzi, Corso Salani, Pietro Marcello, ma molti altri - la maggior parte - sono sfuggiti a una vera forma di distribuzione. Contribuiscono al volume saggisti, spesso giovani, che si sono interessati a queste """"periferie"""" del nostro cinema."" -
«...la più istruttiva, e la più squisita delle conversazioni». I carteggi letterari di Lavinia Florio Dragoni (1780-1811)
Attraverso documenti inediti conservati prevalentemente nell'Archivio di Stato di Udine, nell'Archivio Florio di Persereano e nella Biblioteca civica ""V. Joppi"""" di Udine, il libro propone la ricostruzione del circolo letterario guidato dalla friulana Lavinia Florio Dragoni, cardine culturale di un intenso fermento di idee quale fu la fine del Settecento in Friuli e in Veneto. La pubblicazione delle missive di Lavinia e dei suoi corrispondenti, rende conto del prestigioso circolo che raccolse intorno a sé molti letterati friulani e veneti, in cui la figura dell'abate padovano Melchiorre Cesarotti costituisce il comune denominatore. Le lettere mettono in luce la vivacità intellettuale di Lavinia, l'abilità diplomatica nel tessere relazioni sociali e culturali, il suo costante aggiornamento, attraverso i giornali e le gazzette dell'epoca, delle """"novità"""" letterarie e dei dibattiti che si accendevano in Francia e che attraverso il Veneto giungevano in Friuli. La sua figura si rivela, attraverso le lettere, quella di un'intellettuale colta e sensibile e di una donna ante litteram, che vive all'interno della sua terra, ma proiettata al di fuori dei confini della sua patria, interessata ai nuovi fermenti democratici che animavano le rivoluzioni d'America, ai princìpi del ginevrino Jean-Jacques Rousseau e ai nuovi fermenti culturali provenienti oltralpe."" -
Andrea Mantegna scultore e la Sant'Eufemia di Montepeloso. Ediz. illustrata
Il volume giunge a qualche anno di distanza dalla mostra di Mantova del 2006 che per la prima volta ha affrontato in maniera diretta la problematica di Mantegna scultore e dove è stata esposta per la prima volta, con l'attribuzione al grande artista, la statua in pietra di Nanto policromata raffigurante Sant'Eufemia proveniente dalla cattedrale di Montepeloso (oggi lrsina), in Basilicata, resa nota dalla Gelao sin dal 1996 e giunta nel piccolo centro lucano intorno al 1454 da Padova, per volontà del presbitero Roberto de Mabilia, rettore della chiesa padovana di San Daniele, e autore di una consistente donazione alla cattedrale del suo paese d'origine. Statua di stupefacente qualità che, quasi ignorata al momento della sua pubblicazione, ha visto in seguito consolidarsi due schieramenti critici, l'uno favorevole a considerarla, sulla scorta degli elementi portati dalla Gelao, l'unica testimonianza certa dell'attività di Mantegna scultore, l'altro propenso ad attribuirla a Pietro Lombardo, anche se, in quest'ultimo caso, la cronologia viene fatta oscillare tra il 1454 e il 1470, se non oltre. A raccontare la vicenda dell'arrivo della statua a Montepeloso, e di tutte le altre opere componenti la donazione è, nel 1592, un poemetto agiografico di Pasquale Verrone, arcidiacono della cattedrale di Montepeloso nonché intellettuale ben inserito nell'ambiente romano... -
Rivolta Carmignani. Un secolo e mezzo di corredi per alberghi e ristoranti. Ediz. illustrata
Viene ricostruita la storia della Rivolta Carmignani, un'azienda tessile italiana della Brianza, che dal 1867 è specializzata nella produzione di biancheria di lusso, destinata al mercato alberghiero e della ristorazione. Fondata da Leopoldo Rivolta, è tutt'ora nelle mani degli esponenti della quinta generazione che proseguono il suo operato con particolare attenzione alla scelta dei filati, dei tessuti e degli orditi che ne caratterizzano la lavorazione e la massima qualità nel tempo. Il volume quindi ripercorre le vicende di un lungo cammino intrapreso nella seconda metà dell'Ottocento in primis dal fondatore e poi da Luigi, dai suoi figli e successivamente dai nipoti: la realizzazione a Macherio della fabbrica, sede della storica azienda, il commercio in Italia e all'estero, la partecipazione alle esposizioni d'Arte e d'industria, la creazione di lenzuola e tovaglie cangianti con disegni derivati dalla rivisitazione degli stili storici o di ispirazione Liberty e Decò, nonché la collaborazione con artisti dell'epoca e con famose firme della moda come Roberta di Camerino e la marchesa Olga de Gresy. Il racconto prosegue fino agli anni più recenti caratterizzati dalla conquista di nuovi mercati: Nord America, Medio Oriente e Asia. -
Restituzioni. Tesori d'arte restaurati 2013. Ediz. illustrata
La sedicesima edizione del programma di restauri di manufatti appartenenti al patrimonio artistico nazionale, promosso e curato da Intesa Sanpaolo, è dedicata quest'anno a un nucleo di opere con una datazione che spazia dall'VIII secolo a.C. al primo Ottocento, provenienti sia da grandi musei sia da raccolte minori, da scavi archeologici e luoghi di culto di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, dai poli museali di Venezia, Firenze, Napoli e dai Musei Vaticani. Il catalogo della mostra (Napoli, Museo di Capodimonte e Palazzo Zevallos Stigliano, 23 marzo 9 luglio 2013), raccoglie le schede illustrate di ciascuna opera e i saggi storico-critici di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti e Fabrizio Vona. -
L' arte di guardare gli attori. Manuale pratico per lo spettatore di teatro, cinema, televisione
Le tecniche di base, l'impiego degli oggetti, le azioni sottolineate, i cliché, gli effetti dell'immedesimazione e dell'imitazione, come si riconosce l'eco emotiva, perché è difficile entrare in scena, gli attori camaleonte, l'uso del trucco, le sensazioni fisiche, caratteristi e macchiette, personaggi comici e figure dell'orrore, come piangere impallidire e arrossire senza essere per nulla emozionati, a cosa servono le risate registrate, il meccanismo dei tempi, giochi e trucchi della telecamera e della macchina da presa, effetti del doppiaggio, l'effetto di ridondanza, l'invenzione della recitazione passiva, il meccanismo finale dell'arte dell'attore. Il libro ci illustra la grande arte di celebri attori come Marlon Brando, Eduardo e Peppino, Totò, Gassman, Sordi, Fabrizi, Chaplin, Stan Laurel e Oliver Hardy, Buster Keaton, James Dean, Anna Magnani, Mastroianni, Marylin Monroe, Grace Kelly, Liv Ullmann, Laurence Olivier, John Wayne, Humphrey Bogart, Katharine Hepburn e ci spiega anche come lavorano i personaggi a noi oggi familiari come Benigni, Verdone, Paolo Villaggio, Beppe Grillo, Sabina e Corrado Guzzanti, Dario Ballantini, Marco Paolini, Luca Zingaretti, Paolo Rossi, le Veline, e anche Anthony Hopkins, Dustin Hoffman, Maryl Streep, Al Pacino, De Niro, Clint Eastwood, Jack Nicholson e molti altri. -
Il design italiano incontra il gioiello. Ediz. italiana e inglese
Il design si configura sempre più come il linguaggio della contemporaneità, ciò che la codifica e, al tempo stesso, la de-codifica. Tutto è progettato e quindi tutto è design. Ne deriva una dimensione diffusa e interstiziale del design che include ambiti eterogenei, passaggi di scala repentini e orizzonti aperti. Il gioiello non può esimersi dall'incontro con il design, soprattutto con quello italiano che ha fondato una nuova visione degli oggetti e dei comportamenti d'uso, ha disegnato nuovi paesaggi domestici e anticipato scenari di consumo innovativi. La mostra rappresenta una pietra miliare negli incontri tra gioiello e design italiano, il primo censimento sistematico del gioiello di design e l'annuncio promesso di scambi tra la produzione orafa e il design italiano. -
Don Giovanni
Il dramma giocoso ""Don Giovanni"""", secondo capolavoro della cosiddetta trilogia su testi di Lorenzo Da Ponte (comprendente anche """"Le nozze di Figaro"""" e """"Così fan tutte""""), fu presentato da Mozart al pubblico di Praga il 29 ottobre 1787; gli impresari del Nostizt-Theater avevano chiesto a Mozart un nuovo lavoro dopo il successo delle """"Nozze di Figaro"""", con una particolare raccomandazione riguardo al ruolo da destinare al baritono Luigi Bassi, acclamato interprete di Figaro. Mozart lavorò alacremente tra marzo e ottobre, ultimando l'Ouverture, secondo la leggenda, con due soli giorni di anticipo sulla prima. L'opera andò in scena con grande successo, rinnovando l'entusiasmo dell'amato pubblico praghese. Fra gli spettatori c'era anche - presenza altamente simbolica - Giacomo Casanova."" -
Don Giovanni. Ediz. inglese
Il dramma giocoso ""Don Giovanni"""", secondo capolavoro della cosiddetta trilogia su testi di Lorenzo Da Ponte (comprendente anche """"Le nozze di Figaro"""" e """"Così fan tutte""""), fu presentato da Mozart al pubblico di Praga il 29 ottobre 1787; gli impresari del Nostizt-Theater avevano chiesto a Mozart un nuovo lavoro dopo il successo delle """"Nozze di Figaro"""", con una particolare raccomandazione riguardo al ruolo da destinare al baritono Luigi Bassi, acclamato interprete di Figaro. Mozart lavorò alacremente tra marzo e ottobre, ultimando l'Ouverture, secondo la leggenda, con due soli giorni di anticipo sulla prima. L'opera andò in scena con grande successo, rinnovando l'entusiasmo dell'amato pubblico praghese. Fra gli spettatori c'era anche - presenza altamente simbolica - Giacomo Casanova."" -
Il redentore
Dalla sterminata mole di stesure e varianti dell'""Uomo senza qualità"""" (più di diecimila pagine) Walter Fanta - probabilmente il più autorevole conoscitore delle carte di Musil e curatore della sua edizione critica digitale presso l'Università di Klagenfurt - propone un testo inedito a stampa e in prima traduzione mondiale che colpisce per la sua immediata freschezza narrativa. In questo breve romanzo, il cui protagonista ha l'emblematico nome di Anders (e non ancora quello definitivo di Ulrich), il lettore ritroverà in una nuova sorprendente combinazione e in una diversa prospettiva figure e situazioni dell'opera pubblicata in vita da Musil, ma anche scene poi cassate per la loro cruda violenza, o avvincenti per la loro dinamica narrativa. Tutto ciò che nell'""""Uomo senza qualità"""" appare sublimato dalla riflessione e dall'ironia, nel """"Redentore"""" è ancora anarchica fantasia sovversiva. Introduzione di Luigi Reitani.""