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Uccelli di laguna e di città. L'atlante ornitologico nel comune di Venezia 2006-2011. Ediz. illustrata
Un vero e proprio atlante, una grande ricerca sugli uccelli nel Comune di Venezia, condotta dai Museo di storia Naturale in collaborazione con il Comune, l'Università Ca' Foscari, la Polizia provinciale e l'associazione Faunisti veneti. Una montagna di dati e di informazioni sui 150 volatili svernanti o nidificanti nel nostro territorio, accompagnati da carte che ne registrano la presenza e la diffusione, dettagliate schede e oltre 300 fotografie, danno conto di tutte le specie di uccelli che vivono nel territorio di Venezia. -
Ora
"Ora: non c'è passato e neppure futuro che non appaia nel presente e da qui si irradi avanti e indietro, illuminando il senso dell'esperienza e la direzione del cammino. Mattia Signorini, uno dei più originali e felici narratori italiani dell'ultima generazione, a poco più di trent'anni azzarda un bilancio esistenziale, misurandosi con il turbamento della memoria, la violenza dei ricordi, e con lo svaporare di un progetto sostenuto soprattutto dalla rabbia e dal desiderio di rivolta, per giungere a conclusioni che per la loro solidità morale, per la maturità che le sostiene, non possono non sorprendere il lettore, lasciandolo interdetto a interrogarsi sul destino di questa nostra società smarrita tra resistenza e innovazione, appunto. L'occasione gli è offerta dal ritorno al paese d'origine di Ettore, il protagonista, per svendere la casa dei genitori scomparsi un anno prima in un incidente stradale, che lo obbliga a confrontarsi con le ragioni del suo distacco, con la ricchezza delle presenze umane che animano il paesaggio campestre lungo gli argini del fiume, con gli affetti e i sentimenti che vibrano ancora tutt'intorno. In città ha lasciato una sorella più giovane, incinta, che lo aspetta ricordandogli altri doveri e responsabilità, ma anche il valore di una famiglia dispersa e distrutta non senza la loro correità: Ettore assiste alla disgregazione delle sue più radicate certezze, al confondersi di giudizi e pregiudizi, al riproporsi vitale dei valori rifiutati."""" (Cesare De Michelis)" -
Nemmeno il tempo di sognare
Nemmeno all'inferno può fare così caldo. È una torrida estate, a Udine, quando il giudice Martello viene chiamato sul luogo di un atroce delitto. In un appartamento del centro è stata uccisa e orrendamente sfigurata Barbie, una transessuale molto popolare in città, che si guadagnava da vivere prostituendosi. L'ispettore di polizia Raul Cavani, a cui è stato assegnato il caso, riesce a procedere in breve tempo all'arresto di un sospettato. Su incarico della famiglia dell'indiziato, anche l'ex agente Alex Nero inizia a indagare sull'omicidio, scoprendo che Barbie filmava gli incontri con i suoi clienti più potenti e facoltosi. L'indagine si sviluppa nel mondo della prostituzione, coinvolgendo personaggi illustri e apparentemente insospettabili. La soluzione del mistero arriverà al termine di un percorso di dolore e di sangue, in cui niente è come sembra e ognuno ha qualcosa da nascondere. -
Questo non è amore. Venti storie raccontano la violenza domestica sulle donne
Attraverso il racconto di ogni protagonista, i fatti, le emozioni, le botte, si svelano le cause scatenanti e le dinamiche di coppia. Episodi ripetuti di maltrattamenti alternati a ""pentimenti"""" del partner. E la tragedia sempre in agguato. Tutto questo avviene nella """"normalità"""" e nella convinzione che la violenza riguardi altri. Ma a un certo momento accade """"qualcosa"""" per cui le donne capiscono che così non può continuare. Che cosa? Ogni storia ha una sua """"chiave"""" che la tiene inchiodata alla violenza e una che la porta a non voler più subire. Qualche volta quel maledetto meccanismo si rompe prima che sia troppo tardi. Le protagoniste, raccontandosi, affrontano quella violenza subdola che colpisce le donne nel momento in cui dicono """"no"""", sottraendosi ai ruoli imposti da qualcosa che è nato come amore. Ma che non lo è più. Violenza fisica e anche psicologica che attraversa le classi sociali e spesso coinvolge i figli."" -
Contro gli specialisti. La rivincita dell'umanesimo
Pensavamo che il progresso camminasse sulle gambe di professionisti sempre più specializzati. Ma la crisi ha rivelato i limiti di una cultura astratta e compartimentata che non è più in grado di dare risposta ad alcuna delle grandi questioni che interrogano l'uomo contemporaneo: dai dilemmi della scienza al governo dell'economia, dalla sostenibilità ambientale alla rivoluzione digitale. In questo libro, Giuliano da Empoli non si limita a tracciare un ritratto impietoso di quelli che Ortega y Gasset chiamava gli ""ignoranti istruiti"""": racconta anche l'ascesa di una generazione di scienziati, di imprenditori e di artisti che sta facendo saltare le frontiere tra le diverse discipline per adottare un approccio più complesso alle sfide del nostro tempo. """"La realtà - scrive da Empoli - contraddice il piagnisteo degli accademici in lutto per il declino della cultura umanistica. Certo, è possibile che alcune polverose facoltà universitarie abbiano raggiunto lo stadio del coma irreversibile. Ma un nuovo umanesimo sta facendo la sua comparsa in ambiti inediti e sorprendenti""""."" -
Il peccato del professor Monti. L'Europa, i tecnici e le identità politiche degli italiani
Il problema di chi entra in politica è la definizione della propria identità. Nel pensiero di Mario Monti è presente una singolare rappresentazione, per cui sarebbe preferibile se le forze politiche si allineassero secondo la loro maggiore o minore propensione alle riforme piuttosto che sull'asse tradizionale destra-sinistra. Di questa semplificazione il Professore si serve per far coincidere la difesa delle azioni del suo governo passato con l'adozione dell'""agenda Monti"""", il programma della sua coalizione. Ma se un programma lo può scrivere chiunque, l'identità politica, in base a cui si formano le volontà dei cittadini, non si può improvvisare. Franco Debenedetti individua nel proposito di Monti di cambiare radicalmente il discorso politico in Italia il suo vero Peccato Capitale, e lo mette a nudo in questo libro. Per comprendere la radice ideologica di questo peccato l'autore ripercorre la vita e le opere di Monti e del suo governo nel 2011-2012 in relazione a fenomeni più complessi e alle loro radici storiche: l'Europa, origine e fine del governo Monti; l'ambivalenza che noi europei sentiamo tra libertà e giustizia, tra democrazia e vita morale; la contrapposizione tra euroentusiasti ed euroscettici, i quali, con grossolana approssimazione, vengono fatti coincidere con i sostenitori e gli avversari del governo Monti; una ricostruzione inedita del vertice di Bruxelles di giugno 2012, l'episodio più significativo di politica europea del governo Monti."" -
Ad alta quota. Storia di una donna libera
Dal 12 agosto 2012 tutti i consigli di amministrazione e i collegi sindacali devono riservare un quinto dei posti alle donne, quota che salirà a un terzo a partire dal secondo rinnovo. Una rivoluzione culturale e silenziosa, che sta aprendo al nostro Paese nuovi orizzonti di democrazia ed equità. Principale e coraggiosa artefice di tale rivoluzione è Lella Golfo che ha scelto di raccontarsi in questo libro. Con la sincerità di chi vuole mettersi in gioco e rivivere la propria esperienza per offrirla agli altri, Lella Golfo ripercorre qui le varie fasi della sua vita. Sono tante, non tutte facili, ma accomunate dalla passione per le battaglie, grandi e piccole: le prime lotte nella sua terra di Calabria, per i diritti delle ""gelsominaie"""" e delle raccoglitrici di olive, l'arrivo a Roma e l'inizio di una nuova vita, il matrimonio, un figlio - """"l'amore della mia vita"""" -, il sofferto divorzio - """"tra i primi in Calabria"""" -, la politica attiva, l'amicizia mai rinnegata con Bettino Craxi, la caparbietà nel creare e portare avanti la Fondazione intitolata a Marisa Bellisario, l'impegno all'estero e in patria, l'ingresso in Parlamento nel 2008 fino alla più importante affirmative action mai applicata in Italia. Consapevole che per cambiare alla radice il sistema bisogna entrare di diritto nelle """"stanze dei bottoni"""", Lella Golfo è riuscita a porre sul tavolo la vera questione: l'accesso delle donne al potere. Ma è solo un punto di partenza. Prefazione di Antonio Catricalà."" -
Il romanzo della nazione. Da Pirandello a Nievo: cinquant'anni di disincanto
Il romanzo della nazione o la nazione del romanzo. Il libro di Enza Del Tedesco pone la questione con forza: è il primo - il romanzo - a sviluppare una riflessione su un dato di fatto che suscita perplessità e sollecita interrogativi, o la seconda - la nazione - a mettere alla prova l'intelligenza di una narrazione che fatica a tenere insieme una costellazione di esperienze statuali, di tradizioni culturali e civili, di identità popolari, che avevano certamente delle buone ragioni per unirsi, ma che nell'esperienza della convivenza scoprono anche, forse soprattutto, quanto ancora li divide non senza sofferenza? Partendo dalla conclusione, dal racconto cioè di una nazione che non c'è, la studiosa ricostruisce la storia del romanzo della nazione all'incontrano: da Pirandello a Nievo, risalendo da ""I vecchi e i giovani"""", sino al progetto, al sogno, del giovane Ippolito, che racconta la metamorfosi del veneziano in italiano, incontrando lungo il tragitto De Roberto, Verga, gli scapigliati e quanti altri mai, tutti testimoni della difficoltà di raccontare una nazione che deve trasformare le proprie parti in un tutt'uno e, quindi, rassegnati a documentare la propria inconsolabile delusione. Il romanzo della nazione che non c'è smentisce la pretesa di chi, fatta l'Italia, voleva fare gli italiani, capovolgendola nel suo contrario: gli italiani, che pure c'erano, sarebbero mai riusciti a fare l'Italia, nonostante le divisioni di classe, di educazione, di costumi, di dialetti?"" -
L' ultima indagine
Lars Martin Johansson è ricoverato alla clinica Karolinska, vittima di un ictus che ne ha seriamente compromesso la mobilità. Una vita di tensione ed eccessi ha fatto salire la pressione e affaticato il cuore, ma lo spirito del vecchio poliziotto non si arrende. Quando la dottoressa che lo ha in cura gli rivela nuovi particolari sull'omicidio mai risolto di una bambina uccisa venticinque anni prima, l'ex grande capo di polizia e servizi di sicurezza non resiste alla tentazione e decide di riprendere in mano il caso. Dal letto d'ospedale e dal divano dello studio di casa, facendo affidamento su intuito, ragionamento ed esperienza, Johansson si dimostrerà all'altezza della sua fama di ""uomo che vede dietro gli angoli"""". Ironico e sottile, con l'ultima indagine del suo leggendario investigatore, Persson affronta la spinosa questione di come sia possibile ottenere giustizia quando la legge fallisce. E nel tracciare il toccante ritratto di un detective al tramonto, aggiunge al suo racconto un'insolita vena di tenerezza, alternando alle fasi di una caccia al colpevole il cui ritmo si fa via via più serrato, passi delicati e profondamente umani sulle relazioni tra un uomo condizionato dalla malattia e le persone che gli sono vicine."" -
L' abitare condiviso. Le residenze collettive dalle origini al cohousing
In un momento di ripensamento generale e complessivo del fare architettonico, la ricerca di archetipi e di radici comuni offre rinnovate strategie per una valida riproposizione delle nostre future abitazioni. Nuove esigenze sociali, psicologiche, economiche e culturali ci rendono più vicine e fortemente attuali alcune sperimentazioni di sistemi insediativi distanti tra loro nello spazio e nel tempo: dai complessi Tulou del Fujian ai progetti visionari di Le Corbusier, dalle esperienze scandinave di Markelius e di Erskine alle più riuscite operazioni di cohousing. Una ricerca che mira a ridare centralità a forme e tipi più appropriati nella progettazione di un autentico abitare condiviso. -
Recycled cinema. Immagini perdute, visioni ritrovate
"Recycled cinema"""" è un libro sul riuso delle immagini. Una pratica crescente del cinema contemporaneo che trae linfa dal suo passato per creare nuove esperienze della visione. Un'attenzione al riciclo nimico capace di coinvolgere home movies, sequenze del cinema muto o frammenti televisivi. E infine, come insegnano Guy Debord e Jean-Luc Godard, l'intera storia del cinema, considerata un immenso giacimento per scavi della visione migrante. Distribuite in rete, nel normale circuito cinematografico o, sempre più, in quello espositivo-museale, sono opere che amplificano i ludici montaggi delle avanguardie artistiche - dal collage al ready-made - con forme di editing sperimentale, per un cinema al tempo stesso archeologico e in digitale. Una cultura visiva meticcia, fra videoarte, cinema d'artista e sperimentazioni documentarie che definisce il found footage film. Un fenomeno nazionale - fra gli altri, si pensi ai lavori di Paolo Gioli, Alina Marazzi, Roberto Nanni, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi - e internazionale, con le opere di Bill Morrison, Cécile Fontaine, Gustav Deutsch, Peter Forgàcs... Il libro è il primo tentativo italiano di una riflessione teorica e attraversa orizzonti estetico-filosofici e di politica culturale. Marco Bertozzi pone una serie di stimolanti interrogativi anche a partire dalla sua esperienza diretta, maturata sia in istituzioni archivistiche sia in qualità di regista cinematografico." -
Mémoires. Sceneggiature per l'originale televisivo sulla vita di Carlo Goldoni
Alla fine degli anni Sessanta la RAI decide di realizzare una miniserie sulla vita di Carlo Goldoni, affidandone a Giorgio Strehler la regia e la sceneggiatura. Nel 1971 il regista porta a conclusione un imponente lavoro in cinque episodi. Il progetto tuttavia non giunge a realizzazione e già al termine degli anni Settanta il regista dichiarava di aver irrimediabilmente perduto le sceneggiature originali. Alla morte di Strehler (1997) il suo archivio privato è stato donato al Museo Teatrale di Trieste. Dal riordino delle carte sono riemerse le sceneggiature per tanto tempo ritenute perse e che ora, per la prima volta, si pubblicano in questo volume. Più che uno strumento tecnico, queste sceneggiature costituiscono un saggio sulla vita di Goldoni e, allo stesso tempo, sono specchio dell'esperienza umana e artistica di Strehler. -
Fondazioni bancarie e nuova economia della cultura
L'esperienza dell'autore, trasversale a due mondi che raramente si parlano quello della cultura e dell'economia - lo ha portato ad indagare sullo ""stato dell'arte"""" del mondo delle Fondazioni bancarie in relazione a arte, cultura e istruzione. Lo studio, condotto e realizzato con intenti divulgativi, arricchito da una serrata documentazione di attività e da interviste tecniche ad alcuni presidenti di queste istituzioni - 9 scelte a campione fra le 88 esistenti - ha l'intento di offrire uno strumento agile e non tecnicistico a chi vuole avvicinarsi a questo mondo. Le Fondazioni di origine bancaria, soprattutto nell'ultimo decennio, hanno fattivamente supportato migliaia di istituzioni pubbliche e private per ciò che concerne, in particolare, Arte e Cultura e Istruzione e Formazione. Un testo utile sia per coloro - cosiddetti """"Stakeholders"""" - che intendono fruire dell'eventuale sostegno di questi """"enti privati di servizio pubblico"""" quali associazioni culturali, cooperative sociali, scuole, biblioteche, enti locali e assistenziali ecc., sia per cittadini curiosi che vogliono capire come si sta trasformando, in una fase così delicata e problematica della nostra storia, il sostegno privato al mondo dell'arte, della cultura e dell'istruzione nel segno della crescita civile. Soggetto centrale nell'impianto espositivo è l'esempio operativo costituito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. Con testi di Lionello D'Agostini, Giuseppe Ghisolfi, Giuseppe Guzzetti."" -
Quaderni della procuratoria. Arte, storia, restauri della basilica di San Marco a Venezia (2012). Ediz. illustrata. Vol. 7
"La cappella Zen può considerarsi per alcuni aspetti luogo simbolo non solo della basilica di San Marco, ma anche della storia della Repubblica Serenissima. Poco nota al grande pubblico, suscita tuttavia curiosità per la sua collocazione anomala e apparentemente defilata, all'ingresso della basilica, ma nello stesso tempo importante per la sua sistemazione complessiva. Ma ciò che la rende decisamente unica e densa di simbolismi è il fatto che essa sorge al posto della """"Porta da Mar"""". L'accesso dall'acqua alla basilica, come ci spiegano gli interessanti interventi che troviamo in questo settimo """"Quaderno"""". Quell'accesso dall'acqua, ove il doge e la Signoria accoglievano gli ospiti stranieri, per impressionarli con la visione scintillante dei mosaici del nartece, che proprio da quell'ingresso si apprezzano in tutta la loro bellezza. La chiusura della porta per realizzare la cappella in adempimento a un obbligo assunto nei confronti del magnifico cardinale Zen, proprio alle soglie del Cinquecento, segna in modo palese e simbolico anche la diversa attenzione che la Repubblica riservava all'acqua rispetto alla terra, dopo le conquiste completate nel secolo precedente. Il pragmatismo con cui è stato accettato e si è adempiuto al lascito Zen, è caratteristica della politica della Serenissima, che in questo caso segna anche una svolta epocale che la porterà allo scontro con il papa con gli stati europei..."""" (Giorgio Orsoni, Primo Procuratore di San Marco)" -
Virtus loci. Memoria in corso. Vol. 4
Virtus loci rappresenta un'occasione per chi voglia conoscere il cremasco perché non lo ha mai visitato, per chi lo abita quotidianamente e per chi lo attraversa ogni tanto. Per chi si vuole impegnare a studiare di persona le fonti, per chi lo ha fatto in passato e ha accumulato un tesoro di conoscenze, per chi vuol stare ad ascoltare quello che sanno gli altri e per chi vuol ricordare insieme. Il cremasco è fatto di tante cose e racchiude in sé tante culture legate ai saperi, alle capacità e all'ingegno umani, alla conformazione territoriale, alle pratiche quotidiane, sacre e profane. Dal 2008 Virtus Loci si impegna a promuovere negli spazi e nei luoghi di Crema, incontri tematici interdisciplinari, visite, seminari, laboratori. Lo stesso fa virtualmente, nei magazzini formativi e informativi del portale web. -
L' arte di produrre arte. Imprese culturali e lavoro
Il volume illustra, dalla prospettiva delle imprese private, punto di vista innovativo rispetto a quelli utilizzati dalle indagini già condotte, il mondo della ""Industria Culturale e Creativa"""" (icc): un settore composito che, dati alla mano, da un lato sembra operare al di sotto delle sue possibilità e, dall'altro, mostra di aver retto, finora, meglio di altri alla crisi in atto, per varie ragioni e anche grazie al contributo del turismo. L'indagine, condotta da Civita e coordinata da Pietro Antonio Valentino, ha avuto come primo obiettivo quello di fornire un'immagine meno sfocata del fenomeno dell'icc nel nostro Paese. A questo scopo, sono stati ridefiniti, prima di tutto, i confini del settore (includendo solo le attività più """"immateriali"""" e quelle dove la creatività non può essere scissa dal suo supporto materiale), per procedere poi ad analizzarlo sia in riferimento alla sua consistenza in termini di imprese e addetti, che in rapporto alle configurazioni che assume sui territori, specializzandoli e contribuendo così al loro sviluppo. Una conoscenza approfondita e aggiornata dei punti di forza e debolezza di questo settore strategico per l'Italia ha dato risposta a un secondo obiettivo: fornire un aiuto ai decisori per l'elaborazione di più efficaci politiche di sostegno, mirate sia a rafforzare l'offerta che a stimolare la domanda attuale e potenziale dei prodotti culturali e creativi."" -
Il federalismo contro la crisi. Perché la riforma federale ci salverà
Il Paese sta attraversando una profonda crisi che va al di là della mera congiuntura economica. Siamo di fronte a cambiamenti di natura epocale nei quali è in gioco la sostenibilità del sistema finanziario, economico e sociale italiano, ma anche dell'Europa stessa. La progressiva erosione dei conti pubblici italiani, unitamente alle pressioni dei mercati finanziari e delle istituzioni europee e internazionali, hanno condotto all'approvazione di una serie di manovre correttive di particolare rilevanza. Tali provvedimenti sono accomunati da un inesorabile ""ri-accentramento"""" delle risorse pubbliche e dallo stop al processo federalista. In un'Italia alle prese con debito, deficit, spread, disoccupazione, fallimenti e suicidi per ragioni economiche, la prima priorità sembra diventata la non attuazione della Riforma del Titolo V e, quindi, del federalismo fiscale. Questo libro intende dimostrare che il federalismo ha il merito di sviluppare l'efficienza e la qualità nell'amministrazione della cosa pubblica, favorendo la competitività del sistema locale e, quindi, del sistema europeo nel suo insieme."" -
I personaggi dei film
Questo libro parla di emozioni, sentimenti, fantasie nascoste, di desideri, bisogni e illusioni, di pensieri manifesti e intenzioni segrete, di attese, di energia sprigionata o trattenuta, di dilemmi, congetture e conflitti, di gesti e silenzi eloquenti, di inviti, seduzioni e imperativi, di movimenti, slanci e arresti, di viaggi, scambi e paradossi e dei legami tra le cose: questo libro parla dei personaggi dei film. -
Costruttori di armonie. La liuteria dalla materia al gesto. Ediz. illustrata
"Costruttori di armonie"""" rende omaggio all'eccellenza della grande liuteria italiana e cremonese. Mestiere d'arte fra i più ricchi di storia, di tradizione e di valenze artistiche e culturali, la liuteria è anche straordinaria realtà produttiva, che trova tuttora in Cremona la sua espressione più alta e riconosciuta a livello mondiale. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, la Fondazione Antonio Stradivari Cremona, La Triennale e la Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, con l'intento di estendere a un pubblico vasto e qualificato la conoscenza della liuteria. Si avvale della collaborazione del Museo del Violino, la cui apertura ufficiale è prevista a Cremona per la primavera 2013: una struttura unica al mondo, allo stesso tempo auditorium e museo, laboratorio di ricerca e centro studi." -
Una storia silenziosa. Il collezionismo privato a Ferrara nel Seicento
Davvero la storia dell'arte e la grandezza di Ferrara, città degli Estensi, teatro fra il Quattro e il Cinquecento di una straordinaria produzione culturale, finiscono nel 1598, con la devoluzione della città allo Stato Pontificio e con il trasferimento della corte di Cesare d'Este a Modena? O esiste un'altra possibilità di lettura delle vicende artistiche ferraresi nel Seicento? Sulla base di alcuni pionieristici studi recenti e grazie a una lunga ricerca d'archivio, il volume traccia un quadro articolato del collezionismo privato a Ferrara nel XVII secolo, riportando alla luce personaggi e fatti di una realtà poco conosciuta ma ricca di novità e talenti, in cui il passato cinquecentesco è il motore e l'ispiratore di una cultura artistica originale e attrattiva per gli altri centri italiani, legata inizialmente alle presenze di Guercino, di Scarsellino e Carlo Bononi. I viaggi e i contatti di artisti, committenti e collezionisti contribuiscono ad alimentare una storia silenziosa ma avvincente.