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Il lungo viaggio nel Novecento. Storia, politica e poesia
"Nel ripercorrere la nostra storia e la nostra politica arrivo a un concetto forte, drammatico: l'Italia è un'illusione, un oggetto del desiderio. Abbiamo imparato a nostre spese come sia doloroso essere italiani. Con il Novecento l'uomo è entrato in un tempo di crisi totale. Il poeta è dentro questo caos, che ho chiamato """"magma"""", senza una medicina da proporre, poiché egli stesso è malato della malattia del mondo. La mia poesia appartiene al viaggio dell'uomo alla ricerca di qualcosa che trascende la cronaca e la storia verso una meta sconosciuta, desiderio profondo e indomabile. Se la poesia non avesse avuto da combattere per la luce, contro l'opacità e il buio, non mi avrebbe attratto così. Il male, la pietas, il mistero dell'Incarnazione, la Resurrezione, la vita: questi i miei temi. Da Rilke in poi il poeta è chiamato a umanizzare il mondo; ho interpretato la sua lezione a modo mio."""" (Mario Luzi). A partire dal racconto in prima persona di Mario Luzi - di cui si celebra il centenario dalla nascita - il volume ripercorre il lungo viaggio umano e poetico attraverso le vicissitudini del Novecento. La poesia di Luzi nasce dal confronto serrato e stringente con gli accadimenti della cronaca. La sua teologia poetica si misura con la storia e con la politica dagli anni del fascismo al crollo della prima Repubblica, fino alla nomina a senatore a vita. Giorgio Tabanelli ha seguito un criterio scientifico di ricostruzione storico-politica, che procede per stagioni ed eventi..." -
Islam e integrazione in Italia
Il testo prende vita dall'esperienza del corso ""Nuove presenze religiose in Italia"""". Un percorso di integrazione, promosso dal Forum internazionale democrazia e religioni (FIDR) con il patrocinio del Ministero dell'interno nel triennio 2010-2013: iniziativa di formazione per esponenti dell'associazionismo islamico, tra cui guide religiose, organizzata in Italia. Viene pubblicata, in questo volume, la bozza dello statuto di associazioni religiose che gestiscono moschee e per la prima volta imam e presidenti di comunità islamiche di ogni orientamento affrontano, nel rispondere alle domande degli autori, temi quali il ruolo della donna e il rapporto fra islam e democrazia. Nel testo sono poi approfonditi argomenti quali le moschee e la formazione degli imam, il dialogo interreligioso e i matrimoni misti, le seconde generazioni e la cittadinanza, l'assistenza spirituale nelle carceri."" -
Un romanzo di carta. Storia del Salone del libro di Torino
Un libraio giramondo, Angelo Pezzana. Una vicepresidente della Regione, repubblicana, Bianca Vetrino, che ascolta i giovani del suo partito. Un commercialista audace, Guido Accornero innamorato dell'arte e dei libri antichi. È in questo strano triangolo, che nasce nella primavera del 1987 l'idea di un Salone del Libro. Un anno dopo inizia una storia che ha fatto crescere e consolidare un appuntamento che si rinnova da 27 anni. Con un successo di visitatori e di critica che continua a sorprendere. È una storia che ha visto protagonisti i grandi e i piccoli editori, i maestri del pensiero e i polemisti del momento. Che ha visto passare sotto le volte del Lingotto, restaurato da Renzo Piano, tutta la cultura italiana e buona parte della letteratura internazionale. Un luogo sempre aperto alle novità. Come è nel DNA di Torino e dei due esperti timonieri che lo pilotano, Rolando Picchioni ed Ernesto Ferrero. -
Giovanni Goria: il rigore e lo slancio di un politico innovatore
In un decennio, quello degli anni ottanta, così complesso e incerto per lo Stato italiano, Giovanni Goria emerge dalla compagine democristiana come esponente equilibrato e lucido, dalle posizioni decise e lungimiranti. Presidente del consiglio dei ministri, più volte ministro egli stesso, Goria è personaggio centrale in un discorso che coinvolge politica ed economia, partiti e governo. Con il suo operato affronta e disamina questioni tuttora di enorme attualità, quali la riduzione del debito, il taglio alla spesa, le privatizzazioni. In un momento di crisi e di passaggio, il politico astigiano coglie i punti di snodo e le evoluzioni della società, i suoi mutamenti, le sue incertezze. Non solo: dalla fine degli anni ottanta Giovanni Goria comincia a proiettarsi in Europa, proponendo un'idea di politica moderna e non più rinserrata in se stessa, bensì in costante dialogo. Il presente volume vuole essere l'analisi di un'opportunità di riforma del sistema politico, riforma proposta con acume da Goria negli anni della sua attività. Francesco Marchiano e Paolo Giaccone s'interrogano sul lascito e sul ruolo di questa importante figura della fine della prima Repubblica, ricostruendone la vita e le oculate iniziative. Prefazione di Marco Damilano. -
Platone e la sapienza antica. Matematica, filosofia e armonia
Il saggio delinea un Platone erede e testimone di una antica ""sapienza mediterranea"""", che trova nella cultura sacerdotale egizia la sua origine e il suo fulcro. Chiave di volta è l'Epinomide, il quale affronta ed esprime l'essenza della filosofia platonica: """"dobbiamo fare in modo di non lasciare incompiuto ciò che abbiamo intrapreso e di fare chiarezza dal principio alla fine"""". Momento cruciale, nell'interpretazione del testo, è il """"passo matematico"""", la cui comprensione implica la conoscenza e il coordinamento degli spunti presenti in tutta l'opera platonica. Matematica. Vengono individuati differenti livelli di matematica: i Logismi o """"matematismi divini"""" a noi preclusi nella loro essenza; la matematica ideale o incorporea; la geometria (dei filosofi), con la quale sono indagati astronomicamente i fenomeni celesti; la matematica comune o dianoetica, caratterizzata da unità indifferenziate e praticata da bottegai, mercanti e architetti. Filosofia. Compito del filosofo è trovare la ragione di quel che, per il fatto di essere, ha una sua ragion d'essere. Pur nell'ambito della dialettica, la via privilegiata, attraverso cui l'uomo può giungere alla comprensione dei Principi che reggono l'ordine cosmico, è, per Platone, quella """"matematica"""". Armonia. L'impossibilità di """"padroneggiare"""" i Numeri di Dio e la scoperta che la ratio divina procede in modo diverso rispetto alle nostre aspettative si traducono nella comprensione che """"vero"""" è unicamente il metro divino."" -
Intorno al futuro. Nuovi materiali e nuove tecnologie per il gioiello-Around the future. New materials and new technologies for jewellery. Ediz. bilingue
Tra gli oggetti che accompagnano la nostra vita e il nostro corpo il gioiello è uno dei più immobili: le tecniche produttive e i materiali sono gli stessi del passato, come pure le forme e le tipologie. La fine delle ideologie e l'ibridazione dei contesti del Novecento hanno radicalmente modificato la percezione e il senso del gioiello, favorendo quella liquidità semantica, materica e valoriale che è caratteristica della contemporaneità. Dai frammenti del presente si scorgono squarci di futuro, dove i nuovi materiali e le nuove tecnologie avranno un ruolo determinante per l'innovazione del settore orafo. Questo libro presenta i materiali e le tecnologie più innovative e tratteggia i futuri del gioiello secondo tre scenari: la tradizione preziosa, la creatività collettiva e le wearables technologies. Una selezione di gioielli realizzati con il 3D printing da 35 designer internazionali mostra infine che, come diceva Soren Kierkegaard, ""la vita può essere compresa solo guardando indietro ma deve essere vissuta guardando avanti"""". Benvenuti nel gioiello del futuro!"" -
Il terzo cervello. La nuova rivoluzione psicologica
"Non sono io a desiderare, ma il mio desiderio crea ciò che chiamo 'io'. E poiché questo desiderio è sempre copiato su quello di altri, tutto l'insieme della psicologia e della psichiatria deve essere ripensato. L'alterità ci costituisce da capo a piedi, sia sul piano filosofico sia su quello neurologico, e questo cambia tutto, in particolare cambiano i nostri modi di prenderci cura della mente"""". Partito dalla teoria del desiderio mimetico del filosofo René Girard, confermata incontestabilmente dalla scoperta dei neuroni specchio, Jean-Michel Oughourlian ci propone una rivoluzione. La sua """"dialettica dei tre cervelli"""" mette radicalmente in discussione le nostre psicoterapie e la conoscenza che abbiamo di noi stessi. Al cervello cognitivo e al cervello emotivo si aggiunge il """"cervello mimetico"""", terzo nell'ordine della scoperta, ma spesso primo in quello del funzionamento. E il cervello dell'empatia, dell'amore, ma anche dell'odio. Ci presenta l'""""altro"""" come un modello, come un rivale oppure come un ostacolo. Altrettanti volti con cui si presentano le varie forme di nevrosi o di psicosi. La sua proposta ci invita a una nuova visione dell'essere umano." -
Il pittore prigioniero
Un grande e misterioso graffito emerge durante i restauri in una delle celle più nascoste dei Pozzi di Palazzo Ducale. Rappresenta una ""sacra conversazione"""" secondo i moduli della pittura veneziana tra quattro e cinquecento. Chi ne è l'autore? Come ha potuto realizzare un capolavoro di quelle dimensioni e di quella qualità nel buio di una reclusione durissima e in condizioni di vita impensabili? Lentamente si dipana la storia vera di un inedito intreccio artistico e storico. Ne è protagonista un piccolo pittore di Conegliano, catturato e imprigionato per eresia nel 1549. Nuovamente catturato vent'anni dopo e condannato a morte, sarà bruciato nella piazza di Conegliano all'inizio del 1569. Sullo sfondo lo scontro insanabile tra Giovanni Della Casa, il famoso autore del Galateo, nunzio papale a Venezia e Pier Paolo Vergerio, vescovo di Capodistria, che abbraccerà la riforma luterana e sarà costretto a trovare rifugio in Svizzera. Tra artisti e letterati, grandi dame e monsignori; tra fughe precipitose e libri proibiti, dispute teologiche e controversie sulla lingua, le disperate rime di Gaspara Stampa e i roghi dell'Inquisizione, si consuma tra Venezia e le colline di Conegliano uno dei periodi più tormentati e vivaci della cultura rinascimentale, prima del grande gelo della Controriforma."" -
Achille Compagnoni. Oltre il K2. Ediz. illustrata
"Achille Compagnoni. Oltre il K2"""" vuole essere un racconto emozionale voluto dall'Associazione Achille Compagnoni Onlus per donare agli appassionati ed esperti di alpinismo e montagna una documentazione su quell'impresa, nel sessantesimo della conquista, ma anche per avvicinare la figura di quest'uomo a quanti lo conoscono solo parzialmente. La mostra è accompagnata dal catalogo-libro che contiene anche il diario di Achille Compagnoni, """"Uomini sul K2"""", pubblicato per la prima volta nel 1958 per l'editore Veronelli, nelle cui pagine viene ripercorsa giorno per giorno la conquista della vetta, arricchito da un nuovo apparato iconografico e parzialmente inedito." -
Il polittico di Antonio Vivarini. Storia, arte, restauro. Ediz. illustrata
Il volume riguarda un polittico di Antonio Vivarini, risalente al 1467, di cui cinque tavole sono conservate presso la Pinacoteca Provinciale di Bari, dove furono trasferite nel 1928 dal Museo Archeologico Provinciale. Quest'ultimo le deteneva dal 1891, a seguito di un decreto statale che aveva sancito l'acquisizione da parte del Museo di un consistente numero di tavole (fra cui il nostro polittico), tutte provenienti dal convento francescano di Santa Maria Vetere di Andria. L'occasione per ritornare sul polittico, di cui altre tre tavolette, appartenenti al registro superiore, restano nell'Episcopio di Andria, è stata offerta dal recentissimo restauro, effettuato nel secondo semestre del 2013, realizzato in collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano), grazie al generoso contributo di Prada. Un restauro che ha riguardato anche i disegni a carboncino sul retro di tre delle tavole e che è stato accompagnato da puntuali indagini diagnostiche e da un affondo storico-critico finalizzato a fare il punto sul polittico, che rappresenta uno degli ultimi frutti dell'attività del maggiore dei fratelli, Antonio, a capo della nota bottega muranese. Nello stesso tempo, il ripercorrere la complessa storia esterna del dipinto in tutte le sue tappe ha consentito di scrivere un interessante racconto di museografia ottocentesca, restituendo tutte le sue difficoltà e contraddizioni. -
Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino. Ediz. illustrata
Il volume illustra uno dei capitoli più ricchi e interessanti ma meno indagati dell'arte veneta, la statuaria da giardino, un genere che trova nel territorio di Vicenza un punto di partenza quasi obbligato poiché soprattutto in quest'area si realizzò l'età d'oro della villa veneta. Qui, inoltre, si trovano le cave delle pietre calcaree con cui venne realizzata la stragrande maggioranza delle opere; e qui, infine, operarono con continuità alcuni degli scultori italiani più importanti, come gli Albanese e, soprattutto, i Marinali. Artisti che, insieme ad altre personalità, anche meno note, emerse dalla ricerca, hanno saputo dar vita ad una ""galleria"""" di straordinaria consistenza quantitativa ed estetica. La statuaria da giardino ricopre, infatti, un ruolo nient'affatto secondario poiché costituisce quel necessario complemento di natura manipolata finalizzato al pieno godimento del """"gentilhuomo"""", che contribuisce in modo sostanziale a definire l'inconfondibile organismo spaziale della villa veneta in cui sempre convivono coerenza funzionale e alta qualità estetica. In tale contesto le statue ricoprono il ruolo di """"semiofori"""" capaci d'intrattenere ancora oggi con l'osservatore avveduto un fitto e fruttuoso dialogo."" -
Dalla smart city alla smart land
Due letture del fenomeno che sta rivoluzionando i territori: comunitario-evolutiva quella di Aldo Bonomi, più attenta ai processi di produzione quella di Roberto Masiero. Anni di dibattiti sul tema delle smart cities, sui dispositivi di tempistica dei semafori o di pagamento dei parcheggi che renderebbero più o meno ""intelligente"""" una città, hanno offuscato il significato di una rivoluzione tecnologica, ma soprattutto economica e sociale, che sta cambiando la configurazione stessa dei territori. A partire da questa riflessione e dal progetto """"Da Smart City a Smart Land"""" elaborato dalla Fondazione Fabbri di Pieve di Soligo, Aldo Bonomi e Roberto Masiero sviluppano temi e spunti in grado di gettare nuova luce sui cambiamenti in atto. Il dato comune è il disfacimento delle logiche """"localistiche"""" che ancora oggi dominano gli interventi a livello territoriale di singoli comuni o enti pubblici, che invece andrebbero pensati perlomeno a livello di """"megalopoli diffusa"""", come parte di una smart land. Per dare il senso di questa rivoluzione, oltre a guardare avanti, bisogna forse guardare al passato, e in particolare alla storia di Piero della Francesca e della sua opera, la Resurrezione, in cui Bonomi riconosce """"la metafora potente del Rinascimento italiano che è stato sintesi e laboratorio di ciò che in questo testo chiamiamo l'intreccio funzionale tra smart city e smart land""""."" -
Azimut/h. Continuità e nuovo. Catalogo della mostra (Venezia, 20 settembre 2014-19 gennaio 2015). Ediz. illustrata
In un dopoguerra segnato da grandi sperimentazioni, da grandi maestri e dal confronto internazionale, emerge la centralità culturale ed espressiva di Azimut, una galleria e una rivista fondate nel 1959 da Piero Manzoni ed Enrico Castellani. Diversificate dalla grafia, Azimut (la galleria) e ""Azimuth"""" (la rivista) formalizzano una nuova concezione estetica favorita anche dall'intenso rapporto sviluppato con alcuni dei maggiori protagonisti dell'indagine linguistica e teorica italiana e internazionale di quegli anni. Questo volume è dedicato ai protagonisti italiani di questa generazione, e all'internazionalità europea e americana di questa esperienza."" -
Costruttori di bellezza. Filosofia della calzatura maschile secondo Santoni. Ediz. illustrata
Questo volume, realizzato dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte in stretta collaborazione con Santoni, una delle più prestigiose imprese artigiane italiane, internazionalmente nota e riconosciuta, si propone di raccontare dall'interno una case-history di eccellenza in uno dei settori manifatturieri che sono fiore all'occhiello del nostro Paese. Attraverso il vivace e puntuale racconto di Andrea Guolo, giornalista esperto del settore, e le immagini di Susanna Pozzoli interamente realizzate all'interno dell'azienda marchigiana, il mestiere della calzatura maschile di eccellenza viene qui raccontato in tutta la sua complessità tecnica, arte e poesia. -
Le meraviglie di Firenze. Libro pop-up. Ediz. illustrata
Le meraviglie di Firenze, culla del Rinascimento, immersa nell'incantevole paesaggio toscano... Età di lettura: da 6 anni. -
Semiologia del paesaggio italiano
Il paesaggio di cui si parla in questo libro - che esce ora in una nuova veste - non è soltanto lo scenario fermo, acquisito, apparentemente immutabile con cui si confronta il vivere quotidiano, ma anche e soprattutto il paesaggio che vive e si trasforma nel tempo col mutare delle forme di vita, dei modi di produrre e di rapportarsi delle società con il proprio territorio. Tanto il primo è spesso carico di suggestioni, quanto il secondo può stravolgere ogni immagine sotto la spinta di nuove attività e iniziative. Così è accaduto in Italia nei decenni trascorsi, quando la violenza delle trasformazioni ha sconvolto, cancellato o devastato paesaggi tra i più celebrati. E stato un salto di civiltà o una corsa illusoria e distruttiva? La domanda può trovare risposta solo attraverso una storia di come è cambiata l'Italia, Paese di tensioni, frenesie, fantasia, dove non è spesso riconosciuto il valore semantico del paesaggio. Ancora oggi assistiamo alla difficoltà di assumere la pianificazione paesistica quale strumento-guida delle trasformazioni. Laddove un tempo il paesaggio si configurava attraverso interventi esperti e secolari che esprimevano per intero una cultura, quello dell'Italia d'oggi sembra il risultato di interventi caotici, incoerenti, improvvisati, espressione di una società priva di disegni ideali, trascinata solo dalle regole del gioco economico e delle sue scenografie consumistiche. Introduzione di Francesco Vallerani. -
Il PIL per la storia d'Italia. Istruzioni per l'uso
Il volume presenta i risultati di un progetto frutto della collaborazione della Banca d'Italia con l'Istituto Nazionale di Statistica (Istat), volto a ricostruire i dati storici del PIL, I valori aggiunti settoriali e le principali componenti della domanda. Il PIL è una grandezza centrale per lo studio della storia economica che però richiede di essere maneggiata con molta cura e, come invitava a fare Giorgio Fuà, con ""sano relativismo"""", per le aporie concettuali cui essa può condurre soprattutto sui periodi lunghi della storia. Il volume approfondisce il significato teorico e statistico del concetto di PIL a prezzi costanti quale misura reale della crescita, ed evidenzia le difficoltà interpretative cui tale concetto può condurre. Questo lavoro costituisce una vera e propria guida operativa all'utilizzo consapevole dei nuovi dati di contabilità nazionale. Una appendice statistica, in fondo al volume, fotografa il dataset al momento della pubblicazione. Prefazione di Giorgio Alleva e Ignazio Visco."" -
Verdi & Wagner nel cinema e nei media
Nel 2013 si è celebrato il bicentenario della nascita di due protagonisti della musica di tutti i tempi, Giuseppe Verdi e Richard Wagner. Questo volume raccoglie le riflessioni che alcuni dei maggiori specialisti a livello internazionale hanno dedicato nell'occasione ai due maestri e a come il cinema e i media hanno interagito con la loro opera. Il tema, insolito nel mondo degli studi sia in campo musicale sia cinematografico, riguarda soprattutto il rapporto che la ""settima arte"""" ha sviluppato fin dagli albori, al tempo del muto, con i due più emblematici autori di teatro musicale del XIX secolo, intesi tanto come personaggi effettivi delle trame cinematografiche quanto come autori delle musiche utilizzate nelle colonne sonore, scelte da numerosi registi."" -
Democrazia regale. Cristianesimo autorità e potere
L'autorità è questione cruciale oggi per lo più passata sotto silenzio, implicita in qualunque enunciazione di sapere come pretesa di parlare e agire a nome comune, che coinvolge nella riflessione scienza, politica e religione. Un'esplorazione a tutto campo delle testimonianze degli uomini identifica la capacità di così parlare e agire nel potere rappresentativo eminentemente individuato, dall'antico Egitto alla Cina alle Hawaii, nella figura sacrificale del re divino. Ad essa si riportano anche i diversi filoni culturali confluiti nella civiltà occidentale. Il re rappresenta efficacemente la trama delle relazioni scambievoli tra gli uomini, sulla quale si è appuntata la riflessione universalizzante dell'antica filosofia. La Bibbia invece testimonia della signoria divina manifesta nei suoi mediatori umani, fino a Gesù il Cristo, riconosciuto Signore, Re e Sacerdote, dalla realizzazione effettiva di quel sacrificio che prima e altrove era solo rappresentazione rituale. Grazie alla sua universale regalità, i Padri della Chiesa poterono reintegrare filosofia e rivelazione biblica nella formulazione teologica della dottrina cristiana. Questa si è quindi accompagnata all'elaborazione filosofica del diritto naturale, come riconoscimento della qualità regale di ogni persona, messo però a rischio dall'odierna disgregazione di religione, scienza e politica. Riabbracciarle in una possibile visione d'insieme è l'intento del libro. -
Riccardo II. Testo inglese a fronte
Volontà e destino, rito e potere si fondono assieme in quello che Coleridge definì il ""dramma più schiettamente storico di tutto il teatro shakespeariano"""". La scena, alla fine del XIV secolo, è quella della drammatica deposizione di Riccardo II, osteggiato e sconfitto dal cugino usurpatore Enrico Bolingbroke, che ascenderà al trono con il nome di Enrico IV. Figura sacra e rituale dell'ordine simbolico medievale, di un mondo di istituzioni e cerimonie che sta collassando su se stesso per cedere il passo a una visione più moderna di regalità, Riccardo è però anche un uomo dalla profonda intuizione e dal pathos sofferto, un individuo che accoglie su di sé il declino tragico della perdita del nome e dell'identità, e che sceglie di arrendersi, prima ancora di aver lottato, alla propria disperata fragilità. Oscure trame, segreti inganni, vuoti cerimoniali e laceranti monologhi costituiscono lo sfondo e al contempo l'essenza di questo profondo dramma politico e psicologico, che sin dalle prime rappresentazioni ha dimostrato la sua imperitura capacità di significazione. Adattato e rivisitato con il passare dei secoli, declinato nei suoi molteplici interrogativi sul potere, il Riccardo II gode di enorme successo fin dal Settecento e nel Novecento vede tra i suoi registi i nomi di Giorgio Strehler, Gabriele Lavia, Anthony Quayle e Peter Hall. L'ultimo secolo assiste anche al fiorire delle traduzioni...""