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Romanzo irresistibile della mia vita vera raccontata fin quasi negli ultimi e più straordinari sviluppi
Ma può una donna amata in una lontanissima estate della giovinezza e mai più rivista, sconvolgere ancora, dopo più di trent'anni, l'esistenza di un uomo? È quanto accade a Giulio Guasso. Per lei, come in un romanzo di Fitzgerald, Giulio è divenuto scrittore, e ci penserà il destino, attraverso le sue imperscrutabili trame, a farli rincontrare come, del resto, era già accaduto la prima volta. Messo al mondo per far da erede al sublime Arturo Benedetti Michelangeli - che lo chiede apparendo in sogno alla mamma - il giovane Giulio si ridurrà invece a insegnare pianoforte nei paesi dispersi tra le cupe foreste di un Sud selvaggio e incontaminato. Ma sarà proprio la madre di uno dei suoi allievi a mettere in moto la ruota del fato, procacciandogli l'incarico di pianista in un grande albergo di Ravello. Qui Giulio verrà proiettato a mille anni luce dall'esistenza nella sua grande famiglia meridionale, in quell'ambiente cosmopolita di cui ha avuto qualche fugace visione dai racconti di zio Sgiascì, carabiniere nella Roma della Dolce Vita e sciupafemmine impenitente, uno dei personaggi memorabili del romanzo. Ma tanti altri se ne contano e di ogni risma. Così le zie devote, innamorate perse del fratello Sgiascì, il padre negoziante che si millanta inventore della formula commerciale della ""lista di nozze""""; i due musicisti cosmici Irmgard e Achim von Kruger; il poeta ruspante Sasà Sassi e il candido Rosario, architetto fallito e terrorista per caso tra quelli veri..."" -
Geopolitica della salute. Farmaci, sanità e popolazione nel mondo globalizzato
Il farmaco è da sempre un bene economico particolare: deriva il suo prezzo non solo dalla scarsità dei suoi componenti, ma dalla necessità di chi lo usa, magari per salvarsi la vita. Inoltre, produzione e prezzo non sono determinati tanto dal bisogno di averlo da parte del mercato, quanto dall'efficacia e dalla riconosciuta validità dei suoi effetti, attestata dalla comunità dei medici che lo prescrive ai pazienti. Come stanno cambiando oggi i processi sottesi a queste dinamiche? Quali saranno le determinanti della salute e della malattia nei prossimi anni, e come valuteremo, anche dal punto di vista culturale e simbolico, la mancanza di salute? Le malattie e la loro distribuzione geografica e politica, le cure e i farmaci, il rapporto tra le medicine tradizionali e le tecniche più moderne; epidemie, pandemie, malattie di massa; i colossi (Big Pharma) e le assicurazioni sanitarie. Sono solo alcuni degli spunti sviluppati da Giancarlo Elia Valori in questo libro, che parte da una tesi: la salute, con o senza il supporto del farmaco, è strettamente legata ai processi globali e alla demografia. E la demografia è l'anima della politica e dell'economia, soprattutto in Paesi dove il welfare State ha creato, insieme a salute diffusa e a un'aspettativa di vita elevata, una serie di costi standard per la sanità e le pensioni che portano il bilancio pubblico sul precipizio della crisi fiscale. -
Giornalismo, informazione e comunicazione
Società frenetiche, dinamiche, assassine del tempo, tecnologicamente avanzate, si presentano al consumatore mediale del XXI secolo. Nuove forme di produzione di informazione originano nuove forme di percezione, accesso e consumo dei testi e delle informazioni. Incastrato in questo scenario in continua mutagenesi il giornalista cerca di riposizionarsi rincorrendo e anticipando il ritmo incessante dei New Media. Giornalista e utente compiono così azioni di produzione e consumo mediale interconnessi al sistema di informazione, al contesto sociale e ai nuovi strumenti tecnologici concorrendo a generare un inedito ciclo della notizia e di contenuti: il Newswebing User Model. -
Il valore del mestiere. Elementi per una valutazione dell'eccellenza artigiana
Riflettere sulla maestria artigianale, pensare ad analizzarla e valorizzarla, è vitale per comprendere origini e futuro dell'autentico Made in Italy, dietro il quale c'è il lavoro nobile dei maestri d'arte. Un lavoro da conoscere e condividere perché tutta questa bellezza diventi riconoscibile, apprezzata, comunicata. Con questa ricerca, sviluppata da Alberto Cavalli con Giuditta Comerci e Giovanna Marchello su incarico della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, si tenta la sfida di arrivare alla creazione di un format di valutazione dell'eccellenza nel mestiere d'arte, che consideri sia criteri relativi al soggetto (creatività, competenza, formazione, talento, interpretazione), sia termini che ne definiscono le attività relazionali e territoriali (territorialità, tradizione), sia concetti che si legano in maniera più oggettiva al manufatto creato dal maestro (autenticità, originalità, artigianalità, innovazione). A partire dall'indagine sul ruolo imprescindibile del mestiere d'arte nell'eccellenza produttiva italiana, la ricerca costruisce passo passo una sorta di matrice valutativa, nella consapevolezza che pretendere di legare l'eccellenza artigiana a un'oggettività assoluta sarebbe fuorviante, ma cercare di dare una base quanto più chiara, documentata e condivisibile alle caratteristiche che un prodotto artigianale eccellente dovrebbe possedere significa facilitare la trasmissione della sua unicità e bellezza. -
Il mito di Demogorgone. Origine e metamorfosi di una divinità «oscura»
Demogorgone è il misterioso personaggio, celato nelle profondità della terra, che Boccaccio, nel suo trattato sulla mitologia classica, pone come capostipite degli antichi dèi. Questa figura, che assolutamente non appartiene al pantheon greco-romano, come già mise in evidenza la filologia umanistica, è però rimasta presente, attraverso numerose metamorfosi, negli ambiti più diversi della cultura non solo italiana ma anche di altri paesi. Fino ai nostri giorni. Effetto del prestigio che ebbero in tutta Europa, per almeno due secoli, le ""Genealogie deorum gentilium"""" di Boccaccio, o della suggestione esercitata da quel nome che sembra avergli conferito una fantastica consistenza che ne va oltre? Così, troviamo Demogorgone in qualche pagina di dotti umanisti, nei """"mystères"""" francesi, nei poemi cavallereschi italiani e spagnoli, nel teatro e nella poesia elisabettiana, nell'alchimia, nella poesia romantica, in qualche autore del Novecento e, oggi, nei risvolti oscuri della """"cultura"""" new age. Partendo dal trattato di Boccaccio, questo saggio studia la genesi del """"mito"""" nei secoli della tarda antichità, tra gnosticismo e filosofia neoplatonica, nonché i testi nei quali compare prima che nelle """"Genealogie deorum"""", e seguendolo poi nelle numerose epifanie che lo hanno fatto arrivare fino a noi. Un'appassionante avventura lungo sentieri poco frequentati, dove cresce l'erba."" -
Giacomo Debenedetti, interprete dell'invisibile
In questa raccolta di scritti su Giacomo Debenedetti Walter Pedullà disegna con stile essenziale il ritratto del professore universitario attraverso un dialogo durato sedici anni, racconta con scrittura ad alto tasso metaforico la sua drammatica avventura intellettuale e analizza con una lettura originale e feconda saggi e lezioni nella cui energia di stile non si distingue l'attività critica da quella artistica. Se con geniali interpretazioni dei testi Debenedetti ha guidato il viaggio nell'inconscio che caratterizza la migliore poesia e narrativa contemporanea, Pedullà illumina il percorso segreto lungo il quale il maggiore critico letterario del Novecento insegue le tracce che conducono alle più probabili verità dell'arte con l'aiuto di quelle scienze fisiche e umane che sono impegnate a indagare nell'invisibile: la psicanalisi, la fisica dell'atomo, l'alienazione sociale, il linguaggio dell'espressionismo (nonché del surrealismo, come risulta da quel saggio postumo sulla comicità di Savinio che modifica e completa il profilo di Debenedetti). Il più penetrante lettore di Verga, Pascoli, D'Annunzio, Proust, Pirandello, Ungaretti, Svevo, Saba, Montale, Tozzi, Palazzeschi, Bontempelli, Moravia e Landolfi ha così creato un modello di moderna critica letteraria che non finirà mai d'essere attuale. -
Hiroshige. Da Edo a Kyoto. Vedute celebri del Giappone. Catalogo dellamostra (Venezia, 20 settembre-11gennaio 2015). Ediz. illustrata. Con DVD
La produzione di Utagawa Hiroshige (Edo, 1797-1858), uno dei grandi maestri dell'ukiyo-e, è ben documentata nella collezione del Museo d'Arte Orientale di Venezia, con opere risalenti soprattutto al periodo della maturità. I soggetti delle sue stampe spaziano da immagini di beltà femminile a vedute urbane e paesaggistiche. I saggi in catalogo di Fiorella Spadavecchia, Marta Boscolo Marchi, Bonaventura Ruperti, Silvia Vesco e Rossella Menegazzo ci accompagnano nella lettura di queste meravigliose opere, con uno sguardo alla storia e alla cultura giapponesi del periodo. Il dvd allegato al volume raccoglie le immagini e le schede dei pezzi della collezione veneziana. -
La donna che partorì uno scorpione
Con una narrazione stringente e una prosa raffinata Francesca Di Martino ci fa partecipare a otto incontri straordinari con gli animali: racconti, spesso con finale sorprendente, ci mettono di fronte al fatto che tutte le specie senzienti del pianeta, sono dotate di intuito, intelligenza, sensibilità e talvolta crudeltà, tali da poter modificare profondamente il senso e gli avvenimenti della stessa avventura umana. Il cammello Abu, il cane Bubù, lo scorpione Shiah, il minotauro, la gatta Principessa, l'uovo di dinosauro, il pappagallo, il gabbiano e il barbagianni impagliato, quando entrano nella vita degli uomini, finiscono per diventare fatalmente lo specchio delle loro ossessioni di vita e dei loro fantasmi di morte. -
Verso la scienza integrale. Studi in onore di Pier Paolo Ottonello
Il cinquantennale percorso filosofico di Pier Paolo Ottonello (Genova, 1941) che si è concretato fra l'altro nella produzione di oltre ottocento pubblicazioni, in Italia e all'estero - ha inteso convergere nella finalità della costruzione di un orizzonte metafisico integrale. Tra il 2012 e il 2013, l'Università di Genova e le autorità centrali dello Stato hanno reso omaggio al filosofo genovese con una Giornata di studi (29 Ottobre 2012), e con la nomina a Professore emerito di Storia della Filosofia del 18 Marzo 2013: piccoli e iniziali segni di gratitudine del mondo filosofico italiano a un pensatore internazionalmente noto. Nel presente volume, gli amici, gli allievi e gli estimatori, che nella Giornata di studi genovese si sono soffermati su alcuni dei tratti principali dell'itinerario ottonelliano, raccolgono la quasi totalità dei rispettivi interventi. -
Gioielli sentimentali-Sentimental jewellery. Ediz. bilingue
Il gioiello è un oggetto antichissimo, profondamente radicato nella cultura umana e materiale per la sua capacità di rappresentare simboli, sentimenti o funzioni. Da sempre l'uomo ha sentito l'esigenza di trasferire i propri sentimenti in un simbolo che ne racchiudesse con forza il mistero e che ne rappresentasse l'eternità. Riconosciamo la regina dalla corona, il papa dall'anello e il dignitario dal sigillo, indossiamo gioielli per abbellirci, proteggerci o per dichiarare uno status, sociale come anagrafico, ma, soprattutto, il gioiello è un memento, la memoria di un sentimento nelle sue infinite sfumature, il ricordo di una persona amata, o la celebrazione di un evento speciale. Questo libro presenta il gioiello sentimentale interpretato da giovani designer internazionali. I progetti qui presentati dimostrano la capacità del gioiello di farsi portavoce di un'ampia gamma di sentimenti: l'amore, l'amicizia, la fedeltà, la maternità, l'onore, la patria, il dolore o il lutto. -
Cambiando l'Italia. Rinnovare la politica, ritrovare la fiducia
"Il futuro dell'Italia è più forte del suo passato"""". E con questo spirito che Matteo Renzi e la sua squadra di governo lavorano dal febbraio 2014. In questo libro il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, riflette sul percorso umano e culturale che ha condotto alla svolta più radicale impressa alla politica italiana degli ultimi anni. E, insieme, sulle scelte che stanno trasformando in profondità il nostro paese: dalle nuove leggi sul lavoro alle riforme della scuola, della pubblica amministrazione e delle istituzioni. """"La politica italiana era ferma. Non era più chiaro a cosa, o a chi, dovesse servire. Qualcuno aveva separato la politica dal popolo e dalle sue aspirazioni. Con Matteo Renzi abbiamo deciso di """"rottamare la separazione"""". Perché la democrazia è il contributo di tutti, non solo di professionisti. Siamo entrati nel tempio della politica senza indossare l'abito adatto, senza seguire le liturgie, senza essere stati invitati. Ma la fiducia si ricostruisce solo quando e se la politica ha l'ambizione non solo di guardare la realtà per quella che è, ma contiene anche il desiderio di mutare quella realtà. Senza azione, persino la democrazia vacilla. Se la democrazia non agisce né decide, la separazione dalla realtà diventa totale""""." -
La verità e altre bugie
Scrittore di bestseller di fama internazionale, Henry Hayden vive appartato in una splendida villa sul mare. Le donne lo adorano e la vita gli sorride. La sua esistenza così perfetta rischia però di incrinarsi il giorno in cui la sua giovane amante, nonché editor, gli rivela di essere incinta. Un imprevisto che, insieme alla serenità coniugale, rischia di costargli la carriera: ma davvero raccontare tutto alla moglie è l'unica possibilità che gli resta? Hayden è anche un pericoloso, irriducibile bugiardo con un passato pieno di ombre. Un errore fatale farà sì che il suo piano di sopravvivenza subisca una brusca virata, costringendolo a escogitare sempre nuove menzogne per coprire le precedenti. Combinando thriller e commedia noir, ""La verità e altre bugie"""" è un romanzo cinico e intelligente sul ruolo del caso nella vita, le relazioni tra uomo e donna e il rapporto tra fiction e realtà, che dà vita a un triangolo letterario, amoroso e criminale di cui sarà molto difficile scoprire l'intera verità."" -
La circostanza
Nei Saraceno, una famiglia salernitana di industriali del caffè (dal 1880: ""L'aroma che non si dimentica""""), convivono due anime in apparente contrasto: il capostipite del ramo """"buono"""" è Franco, proprietario della Caffè Saraceno, industriale di successo. Sua sorella Lulù dà invece vita al ramo """"giusto"""", con l'immacolata concezione di Italo Saraceno, futuro eroe della Resistenza e Senatore del PCI. Attivissimi e inconsapevoli, i """"buoni"""" e i """"giusti"""", in quasi cinquant'anni, senza quasi dialogare tra loro, scottati da vecchi rancori che nemmeno ricordano più, contribuiscono a determinare la storia italiana e il suo futuro, ognuno a suo modo, con le proprie ipocrisie: la sottomissione alla Famiglia, alla Chiesa, allo Stato, ai Partiti e a ogni sorta di Verità Rivelata, dall'orientalismo ai metodi contro l'impotenza. In una narrazione densissima e travolgente Francesco Paolo Maria Di Salvia condensa mezzo secolo di storia patria e di storia del partito che, più di tutti, è stato capace di sprecare le occasioni che ha avuto per cambiare lo status quo."" -
L' utopia del potere (La settima lettera). Testo greco a fronte
La Settima lettera costituisce uno dei primi esempi di autobiografia nella nostra tradizione filosofica e letteraria, ed è stato l'oggetto delle più intense discussioni, sul suo vero autore, sulla natura della filosofia platonica come vi è delineata, sui rapporti tra il filosofo e la politica. Con grande abilità, l'autore di questo testo - Platone o un suo discepolo trasforma il problema della proprietà dei beni e della conoscenza nella questione dell'autenticità del sapere, e conduce la discussione sui consigli del filosofo agli uomini di potere estendendola alla considerazione della natura della conoscenza e della verità. -
Atala. Testo francese a fronte
Con la pubblicazione di ""Atala"""", Chateaubriand conquista la fama e si pone come iniziatore della scuola romantica. Tra polemiche e dibattiti, rivendica l'originalità della sua opera: la giovane indiana è una vergine sensuale, che nasconde un segreto. La sensibilità, la malinconia, la conversione al cristianesimo, il vincolo di un voto temerario, ostacolano l'esperienza dell'amore con Chactas. I deserti americani prestano i loro fondali alla forza misteriosa della passione, alle tentazioni febbrili dell'eros, che frustrato diventa mortifero. Il racconto mescola gli ingredienti del romanzo sentimentale, d'avventura, della letteratura esotica e di viaggio, del discorso utopico, dello studio della natura, dell'exemplum edificante. Questa nuova traduzione italiana, rispettosa del testo che è a fronte, ha inteso rendere la complessità lessicale, l'eleganza armonica e la """"giubilazione"""" (come la definisce Roland Barthes) della scrittura di Chateaubriand."" -
Il festino
Venezia 1754, una delle ultime sere di carnevale. Per soddisfare la richiesta della sua cicisbea, il conte di Belpoggio s'impegna, senza ""aver denari"""", a organizzare in casa propria un trattenimento: una circostanza festevole che lascia deflagrare puntigli e vanità dei convitati. Commedia di chiusura del primo anno di Goldoni al San Luca, """"Il festino"""" non propone solo la rappresentazione di una """"scena"""" cittadina; mette altresì in tavola gli aspetti più originali del carnevale in commedia, lo spaccato psicologico e morale di alcune dinamiche sociali del Settecento veneziano, lo sfogo di un poeta che sparge sui versi un lieve pimento polemico. In particolare, data la coincidenza della stagione in cui si finge ambientata la vicenda con quella in cui la commedia viene per la prima volta rappresentata, la pièce offre a Goldoni una nuova occasione per confondere le linee di demarcazione fra Teatro e Mondo. Se la componente sperimentale fa del """"Festino"""" una commedia di grande originalità, la dedica a Pietro Verri ha sullo sfondo la polemica con Chiari. Nel contesto di una discussione condotta attraverso commedie, pagine liminari, epistole in versi, poemetti celebrativi, feroci libelli, la dedicatoria al futuro fondatore del """"Caffè"""" è passaggio obbligato nel rapporto di Goldoni con gli illuministi. Introduzione di Roberta Turchi."" -
La comunicazione interculturale
Manager, diplomatici, militari, accademici, studenti che vivono a cavallo tra varie lingue e culture spesso si illudono che basti saper parlare inglese per poter comunicare. Ma anche se le parole sono comuni, i significati e i valori di riferimento sono assai diversi. La globalizzazione ha portato tutti a usare una lingua franca, l'inglese, dimenticando che un cinese, un indiano, un arabo, un italiano, un americano conservano i loro occhiali culturali. Il volume affronta i problemi comunicativi dovuti sia ai ""software mentali"""" di cui non siamo consapevoli e che crediamo naturali, ovvi, scontati, sia a linguaggi altrettanto significativi quali i gesti, il vestiario, gli status symbol, gli oggetti; linguaggi cui non prestiamo attenzione, convinti che basti usare le parole giuste per capirsi."" -
Animerama. Storia del cinema d'animazione giapponese
Come precisa nella sua introduzione Giannalberto Bendazzi - uno dei più importanti esperti e storici del cinema d'animazione mondiale -, ""l'opera di Roberta Novielli è una ventata di aria fresca"""", poiché segna un punto di svolta nello studio e nella comprensione dei lungometraggi e, soprattutto, dei cortometraggi nipponici che da decenni popolano la nostra esistenza. Il Giappone è l'unico grande paese del mondo a non essere mai stato colonizzato dagli europei, paese che, dopo le civiltà dell'Asia, ha assorbito e filtrato la civiltà occidentale per un secolo e mezzo, senza però omogeneizzarsi. Nella storia mondiale dell'animazione il Giappone rappresenta inoltre un caso unico, per l'entità del suo successo produttivo e distributivo e, soprattutto, per il miracoloso (e tuttora inesplicabile) cocktail artistico che ha sotteso tale enorme successo. A partire dal pre-cinema fino a oggi, il volume ripercorre quindi lo sviluppo e le vicende dell'animazione giapponese, attraverso i suoi protagonisti, le logiche produttive, ma soprattutto nelle sue intersezioni con la cultura e la società nipponica di cui ha tradotto nel tempo ogni tensione e mutamento. """"Al suo interno si delinea incisivamente il come, il quando e il valore di una produzione tutt'intera, in un modo che ci permette di ricomporre la frammentarietà precedente"""", spiega ancora Bendazzi."" -
Acque di Terraferma: il Vicentino
Nell'autunno 2010 la città di Vicenza divenne il simbolo di una esondazione che avrebbe interessato molti centri abitati, per una estensione di circa 140 chilometri quadrati. A seguito di questi eventi, la Regione Veneto ha deciso di intraprendere, insieme ai geografi dell'Università di Verona, una indagine che chiarisse le vicende passate dei territori che avrebbero potuto essere destinati ad area di laminazione. In queste pagine si espongono, insieme ai progetti relativi alle casse di espansione, le dinamiche che nei secoli hanno segnato il rapporto tra comunità e fiumi, tra montagna e città, tra Terraferma e Serenissima, fino ai primi decenni del secolo XX. Carte storiche e relazioni dei tecnici del passato sono messi a confronto con il territorio attuale, le sue prospettive, i suoi problemi. -
Pasolini e la poesia dialettale
L'esordio di ""Poesie a Casarsa"""" di Pier Paolo Pasolini irrompe sulla scena letteraria del 1942 con la perentorietà dell'eccezione creatrice. Il libriccino conteneva appena 14 testi, ma subito si lasciava alle spalle ogni ipoteca vernacolare o popolareggiante e inaugurava un canto nuovo di raffinata sperimentazione, tra un'acuminata sensibilità d'autore e il filtro di una preziosa cultura poetica, intrisa di echi ermetici e simbolisti. D'eccezione era poi l'intuizione del dialetto come linguaggio naturalmente poetico, """"lingua pura per poesia"""" e tensione alla """"melodia infinita"""". In quel caso era il casarsese, idioma di periferia letterariamente vergine, e inoltre, in quanto suono di eco materna, saturo di implicazioni affettive. In quel codice Pasolini calò la sua Provenza sentimentale, facendovi convergere la squisita mitografia di un sé Narciso, precocemente scisso dalle antinomie tra amore e morte e tra innocenza e peccato, e poi sempre più, con l'ampliarsi di quel """"félibrige"""" coagulato anche intorno all'""""Academiuta"""", vi espresse l'altro da sé, l'epos della realtà popolare, cristiana e contadina, impigliata nei riti di un'arcaica atemporalità. Con quella operazione Pasolini fornì un geniale esempio di sublimazione a significatività universale del particolare locale e introdusse una sintesi poetica che poi connotò il fenomeno vistoso della poesia in dialetto del secondo Novecento italiano.""