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Mostrati 1921-1940 di 10000 Articoli:
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Schermi multipli e plurime visioni. La grande Madre. L'Italia
Frutto di un'attenta ricerca di storia culturale, condotta su fonti d'archivio in parte inedite, il volume - realizzato grazie anche al contributo della Fondazione Cesare e Doris Zipelli - analizza l'importante ruolo svolto dal cinema e dalla televisione nel costruire e diffondere, attraverso film e sceneggiati di argomento storico, nel più ampio processo di Nation-building e State-formation otto-novecentesco, varie interpretazioni dei concetti di Madre-Patria e di identità nazionale. Filtrando la storia risorgimentale attraverso le suggestioni di alcuni dei maggiori romanzieri e poeti del canone letterario italiano, ma anche tedesco come nel caso di Schiller, si individuano alcuni sistemi simbolici e allegorici originali, funzionali sia all'elaborazione di una ""estetica della politica"""" finalizzata alla nazionalizzazione delle masse nell'ottica crispina della """"rivoluzione cinta dal diadema"""", sia alla decostruzione critica del percorso storico da cui era scaturita l'unificazione nazionale."" -
Oasis. Cristiani e musulmani nel mondo globale. Vol. 21: L'islam al crocevia. Tradizione, riforma, jihad.
Il periodo che nel mondo islamico va dal primo Ottocento a oggi merita l'appellativo di ""secolo lungo"""": anni segnati dal confronto ineludibile con un invadente Occidente, fino all'epilogo tragico di oggi. Qual è la via di uscita?"" -
Storia del teatro. Dal dramma sacro dell'antico Egitto al nuovo teatro del Duemila
La ""Storia del teatro"""" di Brockett è il più aggiornato profilo dell'attività teatrale dall'antichità preclassica ai giorni nostri, e si è imposta come lo strumento di lavoro fondamentale per gli studiosi e gli operatori del teatro in Europa e negli Stati Uniti. Seguendo i più recenti risultati raggiunti dalla storiografia, unisce al rigore e alla precisione dell'informazione una straordinaria chiarezza e semplicità di linguaggio, e ripercorre la storia del fenomeno teatrale attraverso le epoche e nei differenti paesi dell'Occidente e dell'Oriente, considerando i suoi vari aspetti: dal testo alla recitazione, dalla vita degli autori e delle compagnie alla disposizione dello spazio e della scenografia, dall'organizzazione economica allo sviluppo della trattatistica, dalle regolamentazioni pubbliche all'uso dei trucchi scenici e degli effetti speciali. Questa nuova edizione italiana segue le vicende del teatro dai drammi sacri dell'antico Egitto fino ai nostri giorni, ed è stata appositamente curata per rispondere alle particolari esigenze degli studiosi e degli operatori teatrali del nostro paese."" -
Piani di vita
Tre vite si incrociano in un condominio alla periferia di Treviso: Marco, sceneggiatore quarantenne, viene da Roma per vendere l'appartamento del padre defunto; Fatima, giovane donna reclusa in casa, immagina di riscattare la miseria della sua vita con sogni febbrili ed estemporanei; Achmet, marito di Fatima, licenziato dalla fabbrica, tampona a stento una disperazione sempre più evidente. Fatima è innamorata di Marco - o almeno immagina di esserlo -, Marco è gay e non sospetta nulla, Achmet crede che Marco abbia molestato Fatima. ""In Piani di vita"""" Alberto Garlini sembra dirci che in fondo una realtà, una realtà vera, non esiste; esistono le storie che raccontiamo e che ci raccontiamo per dare sfogo ai desideri o per tenere a bada i mostri; e se si incastrino con le storie che inventano i nostri prossimi, è tutto da vedere. Qualcosa di reale si manifesta però, incidentalmente - forse provvidenzialmente -, come un'illuminazione o un oggetto estraneo la cui imprevedibile presenza s'impone. In questo romanzo è un cucciolo di tigre, fuggito da un miserabile circo accampato a poca distanza dal condominio, simbolo tanto inquietante quanto rassicurante dell'esistenza di una vita vera."" -
L'albero di stanze
"A conclusione di una serie di romanzi che hanno disegnato in questi quindici anni il destino delle genti di Lucania durante il lungo e drammatico attraversamento di un tempo sospeso tra il nuovo e l'antico, la fervida e generosa immaginazione di Giuseppe Lupo si condensa in un'unica, inarrestabile ascesa nel silenzio solitario degli uomini e nel racconto che i muri evocano delle generazioni durante tutto il secolo che ormai sta per chiudersi insieme al secondo millennio dopo la nascita di Cristo. Non è una saga questa di una Lucania diventata Lupania e neppure una mitica leggenda, piuttosto un paziente e amoroso rendiconto di una conquista, stanza sopra stanza, piano dopo piano, poi abbandonata per rivolgersi a nuove mete, in un altrove lontano; un bilancio tra storia e memoria dove i conti debbono in ogni caso quadrare, perché ormai vanno chiusi, e anche in fretta, con la vendita di tutta la 'casa verticale', ricorrendo a ogni forza ci venga dal riemergere dei ricordi, mentre le parole svaniscono in un definitivo silenzio. Lupo traccia un bilancio esistenziale e morale che va oltre il rimpianto, sfidando il futuro con l'entusiasmo del sogno e la concretezza del gesto. Di questa epopea Lupo, con 'L'albero di stanze', si conferma appassionato e sincero testimone, autentico e luminoso cantore, in un romanzo che segna con dolente e sofferta coscienza la conquista di una vita nuova"""". (Cesare De Michelis)" -
Il veleno di Auschwitz. Il volto e la voce: testimonianze in TV 1963-1986. Con DVD
Da settembre del 1963 a dicembre del 1986 (a pochi mesi dalla morte) Primo Levi, sollecitato da giornalisti e uomini di cultura, ripropone in tv la sua esperienza di uomo e di deportato, di scrittore e di chimico, misurandosi non solo con la dolorosa memoria di Auschwitz, ma anche con i problemi della società contemporanea, della scrittura e della morale. Ne emerge una figura di ""testimone integrale"""", capace di trasmettere agli altri conoscenze e valori, ma, soprattutto, la necessità di affrontare le vicende della storia e della vita quotidiana con slancio. La precisione delle risposte, la pacatezza delle riflessioni, la fermezza nel riconoscere nell'uomo e nella democrazia riferimenti irrinunciabili, la denuncia dei """"vizi di forma"""" della società in cui viviamo, fanno di questi filmati, da tempo sepolti nelle teche Rai, uno strumento per lo studio della sua opera di scrittore e testimone del mondo di oggi."" -
Soap opera
Una donna. L'immagine. Il potere. -
Bellezza divina. Tra Van Gogh, Chagall e Fontana. Catalogo della mostra (Firenze, 24 settembre 2015-24 gennaio 2016). Ediz. illustrata
"Della seconda parte dell'Ottocento fino a metà Novecento non si ha la generale consapevolezza di una produzione di arte sacra, che è stata invece straordinariamente vivace, rispecchiando contraddizioni e fermenti di un secolo dinamico e tragico. La mostra 'Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana' offre di questo periodo una panoramica ampia, incentrata su una visione internazionale, fornendo un'occasione straordinaria per confrontare opere celeberrime della modernità con quelle di maestri oggi meno noti. La presenza di artisti come Munch, di formazione protestante, e Chagall, di religione ebraica, consente di affrontare la 'Bellezza divina' attraverso i grandi temi che da sempre animano la religiosità, non solo del mondo cattolico, mentre espressioni artistiche che hanno creato scandalo, come la Madonna di Munch o la Crocifissione di Guttuso, sono affiancate ad altre poste nel solco tradizionale, come l'Angelus di Millet, capace di incarnare nell'immaginario collettivo l'idea stessa di preghiera. Papa Francesco sarà a Firenze nel corso del Convegno Ecclesiale, che si terrà a Firenze nel novembre 2015. Per celebrare questo evento storico si è fortemente voluto in mostra il Crocifisso bianco dell'Art Institute di Chicago, opera di Chagall amata dal Pontefice. Un dipinto del 1938 in cui la storia si attualizza: i rabbini fuggono dalla sinagoga in fiamme mentre i profughi abbandonano la loro patria..."""" (Lorenzo Bini Smaghi, Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi)" -
Storia del teatro giapponese. Dall'Ottocento al Duemila
Dai generi di spettacolo della tradizione (gagaku, no, kyogen, teatro dei burattini bunraku, kabuki) all'introduzione del dramma di ispirazione occidentale, l'epoca moderna in Giappone ha visto un continuo avvicendarsi di riforme, trasformazioni, rinnovamenti, sperimentazioni. Il fiorire del ""teatro nuovo"""", sorto dal confronto con l'Europa, ha come protagonisti uomini di teatro (Mokuami, Tsubouchi Shoyo, Osanai Kaoru) e scrittori come Mishima, ma anche danzatori e artisti, che animano un universo della scena ricchissimo e in continuo movimento."" -
Donatello svelato. Capolavori a confronto. Ediz. illustrata
Il termine ""svelato"""" utilizzato nel titolo non è affatto casuale. Al centro dell'esposizione, ospitata dal 27 marzo al Museo Diocesano di Padova, vi sarà un'opera di Donatello che va ad aggiungersi al catalogo delle opere certe del maestro fiorentino, il Crocifisso della chiesa di Santa Maria dei Servi, antica chiesa padovana. Svelato nell'attribuzione, ma anche nella sostanza, perché grazie al recente restauro il grande Crocifisso è emerso in tutta la straordinaria finezza dell'intaglio e nella originale cromia. La mostra offrirà l'occasione di ammirare riuniti per la prima volta i tre grandi Crocifissi che Donatello produsse nel corso della sua vita: quello realizzato per la chiesa di Santa Croce in Firenze (1406-08) - oggetto di una celebre gara con l'antagonista Filippo Brunelleschi raccontata da Giorgio Vasari nelle sue Vite -, quello dei Servi e quello bronzeo della Basilica di Sant'Antonio (1443-1449)."" -
Le metamorfosi. Nord Est: un territorio come laboratorio
Il Nord Est è uno fra i territori più analizzati e scandagliati dell'Italia. In realtà, più nel passato che in questi ultimi anni. Nonostante le sue performance non siano più così peculiari come un tempo, chi cerca segnali di dinamicità e vuole cogliere se si stia muovendo qualcosa nel nostro Paese, volge lo sguardo a quest'area. Perché resta un territorio in movimento, effervescente. Come se fosse un anticipatore di fenomeni: un laboratorio dove si sperimentano percorsi e soluzioni nuove. Tuttavia, per considerare adeguatamente i processi in atto nella società e nell'economia dell'area dobbiamo lasciare alle spalle l'immagine del Nord Est (del passato) che non c'è più. E non dobbiamo neppure rimanere attaccati a un'etichetta, il Nord Est, appunto, perché quella categoria - promossa da Giorgio Lago rappresentava fenomeni diversi da oggi. Perché è il fenomeno stesso ad aver subìto trasformazioni profonde. Non possiamo, quindi, continuare a leggere quanto sta accadendo oggi con le lenti di ieri. Se inforchiamo nuovi occhiali, in grado di mettere a fuoco meglio i processi che lo attraversano, allora saremmo in grado di coglierne le metamorfosi. C'è un nuovo Nord Est da raccontare: quello che abbiamo conosciuto sta velocemente lasciando il passo a un altro Nord Est. Comunque lo si osservi, continua a presentare alcune peculiarità rispetto ad altri territori. Proprio per il suo carattere ""laboratoriale"""" vale la pena continuare a seguirlo, analizzarlo e narrarlo."" -
Mia madre un secolo
9 maggio 1903. Comincia un'esistenza lunga un secolo, materia di un inconsueto racconto. Sfondo quasi costante una città, Firenze, carica di storie e di memorie. La Firenze dell'inizio del Novecento si apre alla fantasia di una donna che lì vivrà per tutto il secolo, bambina e giovinetta, sposa e madre, coltivando fra l'altro, con pudore, la vocazione letteraria. Dovrà rinunciarvi, sotto la forza spietata delle cose, di un intreccio di eventi che, attorno a lei, sono anche il Fascismo, la Resistenza e il dopoguerra fiorito di illusioni condivise con i suoi cari. Un racconto in versi capace di risuscitare un'intera epoca, un intero secolo. La poesia di Ramat è lo strumento perfetto per restituirne gli aspetti storici e culturali ma anche le tradizioni, le paure, i difficili approcci alla vita. Senz'ombra di retorica, d'altronde in chiave con lo stile che da sempre caratterizza l'opera del poeta fiorentino, tutto ciò si conferma e si rimodula adesso nella nuova edizione, nelle dodici liriche e dodici prose che vi si aggiungono, in cui torna la figura della madre, ora evocata con l'amara gravità del rimpianto, ora colta come di sorpresa nella delicatezza di un aneddoto remoto. -
Martial Raysse. Ediz. francese
L'arte è un linguaggio universale. Questo potrebbe essere il motto di Martial Raysse, maestro francese dell'arte pop e neorealista, celebrato oggi con una nuova grande personale a Palazzo Grassi, la prima in Italia, dopo quella recente del Centre Pompidou che l'ha definitivamente consacrato. Oltre 350 opere, che spaziano in tutti i campi esplorati dal grande artista visionario (pittura, scultura, video, fotografie e disegni), ci consentono di apprezzare e conoscere il percorso artistico di Raysse, singolare, indipendente e sempre ai margini dei grandi trend artistici degli ultimi 50 anni. -
FuoriRotta. Diario di viaggio
Andare FuoriRotta significa viaggiare potendo scegliere la propria direzione. ""Non ho studiato cinema, e quando mi chiedono se ho fatto il Centro Sperimentale di Roma, rispondo che ho fatto il Centro Giovanile di Valona"""" Andrea Segre. È un progetto che si articola in più linguaggi: cinema-documentario, diari, reportage, fotografia, comunicazione sociale. In questo libro Andrea Segre ha raccolto alcuni dei diari scritti a mano durante dieci anni di viaggi fuori rotta. Da Valona a Dakar, da Pristina ad Accra, da Sarajevo a Ouagadougou, da Tataouine a Baghdad i diari portano il lettore a conoscere mondi appena fuori lo spazio di Schengen dove il regista ha viaggiato per conoscere le storie e le origini dei migranti che spesso sono protagonisti dei suoi film. Da Padova a Porto Marghera, da Rosà a Chioggia si sofferma invece a riflettere sul mondo da cui la sua storia è partita e che spesso i suoi film hanno raccontato."" -
Flower landscapes. Ediz. italiana
Il progetto Flower Landscapes. Tessuti, fiori, ricette nasce dallo studio del Fondo Heberlein, custodito nell'Archivio Zegna a Trivero, centro nevralgico del Gruppo Zegna. Un vastissimo repertorio di campioni tessili con fantasie di tutti i generi, organizzate secondo materiali, temi e varianti di colore. Diverse idee stratificate abitano il progetto editoriale curato da Maria Luisa Frisa, con contributi di Anna Zegna, Anna Danese e Alessandro Gori e i menù floreali di Mina Novello. Girando il volume, appare Fabulae Naturae che raccoglie i lavori degli artisti Lucy e Jorge Orta per gli Headquarters Zegna a Milano: fra le pagine di questo inserto si legge un'arte che contraddice la cultura passiva, un'arte che diventa richiamo, un dialogo costante tra etica ed estetica. -
Flower landscapes. Ediz. inglese
Il progetto Flower Landscapes. Tessuti, fiori, ricette nasce dallo studio del Fondo Heberlein, custodito nell'Archivio Zegna a Trivero, centro nevralgico del Gruppo Zegna. Un vastissimo repertorio di campioni tessili con fantasie di tutti i generi, organizzate secondo materiali, temi e varianti di colore. Diverse idee stratificate abitano il progetto editoriale curato da Maria Luisa Frisa, con contributi di Anna Zegna, Anna Danese e Alessandro Gori e i menù floreali di Mina Novello. Girando il volume, appare Fabulae Naturae che raccoglie i lavori degli artisti Lucy e Jorge Orta per gli Headquarters Zegna a Milano: fra le pagine di questo inserto si legge un'arte che contraddice la cultura passiva, un'arte che diventa richiamo, un dialogo costante tra etica ed estetica. -
Saint Roch, Venice and the plague
La vita di San Rocco è avvolta dalla leggenda, che resiste a ogni ricerca documentale. È proprio questa incertezza sulla sua vicenda storica che ne ha depurato la figura, facendo emergere attraverso l'eccezionalità della testimonianza i caratteri umani di uno dei personaggi più rappresentativi della spiritualità medievale. Di tutto ciò tratta con felice sintesi Antonio Manno in questa agile guida - in doppia edizione italiana e inglese corredata di un ricco apparato iconografico nella quale emerge il ruolo della Scuola Grande di San Rocco, la cui chiesa custodisce il corpo del Santo protettore, quale luogo simbolo dell'intercessione salvifica. -
Il vizietto cattocomunista. La vera anomalia italiana
Si svelano qui le ambiguità di settant'anni di egemonie cattoliche e comuniste che - combinate nel ""vizietto cattocomunista"""" - hanno reso l'Italia una democrazia anomala. Nei grandi Paesi europei l'alternarsi al potere di conservatori e riformatori ha prodotto l'espansione del benessere e delle libertà. In Italia, invece, la sinistra comunista e postcomunista, confluita con i democristiani nel Partito democratico, è rimasta estranea al riformismo socialista di stampo europeo e ha guardato con ostilità alla laicità dello Stato, con effetti negativi sui diritti civili e la giustizia sociale. L'anomalia cattocomunista italiana è destinata a continuare all'infinito?"" -
Ungaretti, poeta
Un profilo critico indispensabile per leggere un «faro» del Novecento.«Poeta di tre continenti, Ungaretti ha una voce universale che ravviva la ""coscienza dei classici""""» - Carlo Ossola«Sono un frutto/ d'innumerevoli contrasti d'innesti». Così si definisce Giuseppe Ungaretti nella poesia """"Italia"""", manifesto del """"Porto Sepolto"""", 1916. Tale l'origine, e pari il destino: nato ad Alessandria d'Egitto nel 1888 da genitori lucchesi emigrati al momento delle opere di scavo del canale di Suez; studente a Parigi, alla Sorbona e al Collège de France, nel crogiolo delle avanguardie e della lezione di Henri Bergson; soldato e poeta sul fronte del Carso (1915-1918), e poi in Francia e nuovamente in Italia, indi in Brasile (1936-1942), e infine per sempre a Roma. In questo libro Carlo Ossola presenta ai lettori del XXI secolo l'opera poetica di un autore che è stato un classico del Novecento europeo e la consegna alle nuove generazioni. Il volume abbraccia l'intero arco della creazione letteraria di Ungaretti, ricostruendo la lezione dei classici - soprattutto Petrarca, Racine, Shakespeare -, ripercorrendo l'attività di traduttore e i rapporti con i contemporanei, da Saint-John Perse a Henri Michaux, da Murilo Mendes a Francis Ponge. Di Ungaretti richiama infine il «ruolo essenziale che svolge nella poesia del Novecento italiano, quello di aver fatto - come pochi altri artisti del xx secolo - della propria poesia crogiolo e specchio delle tradizioni europee, e dell'Europa una sola patria di arti e civiltà»."" -
Non si può tornare indietro. Cronache brillanti dall'Italia che cambia
I trenta-quarantenni sembrano aver finalmente preso il potere in Italia. Non sono stati cooptati né omaggiati di ""quote generazionali"""". Se lo sono conquistato da soli. Il problema adesso è: che cosa farsene. La rivista """"Il"""", con gli interventi raccolti in questo libro dal direttore Christian Rocca, ha provato a dare una risposta senza demagogia né spirito pedagogico. Senza prendersi troppo sul serio, spesso parlando d'altro, con l'idea che la migliore fotografia della società non sia l'analisi sociologica né il """"pastone politico"""", ma il racconto brillante dei consumi, delle tendenze e delle passioni culturali contemporanee. Le diverse voci che danno vita a questo volume hanno molto da dire: si misurano con temi quali gli intellettuali del XXI secolo, il modo di vivere le diverse età dell'esistenza, la dimensione delle """"città visibili"""", la narrazione politica, la famiglia moderna, il giornalismo. Così, ad esempio, Lorenzo Jovanotti compone un sonetto rap che invita ad abbracciare """"la crescita gustosa"""", senza lasciarsi irretire dalla retorica della decrescita felice; Giuliano da Empoli e Andrea Romano tracciano il percorso per """"uscire dal ventennio perduto"""" e voltare pagina; Annalena Benini racconta la """"dissoluzione dell'età adulta""""; Arianna Giorgia Bonazzi e Arnaldo Greco la realtà di un matrimonio di oggi; Andrea Minuz il diffuso tic di attribuire qualsiasi colpa al liberismo; Alberto Mingardi l'""""ideologia del chilometro zero""""...""