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Sviluppo locale, Europa, nazionalismi. Territorio e globalizzazione in una prospettiva critica
Il concetto di sviluppo territoriale si è evoluto in maniera profonda. Non è più misurato unicamente sulla sua dimensione economica, ma anche su quella politica e sociale. L’attuale visione dello sviluppo ha superato la mera crescita per estendersi all’ambiente, all’innovazione, al capitale sociale e relazionale. Il territorio costituisce la cartina tornasole dello sviluppo. Il territorio è, infatti, il raccordo dell’iniziativa dei vari attori che implementano le strategie di sviluppo e delle interazioni alle – e tra le – diverse scale. La crescita di importanza delle città assume quindi un valore strategico. L’emergere di spinte nazionaliste e sovraniste impone la rilettura delle politiche pubbliche in ambito europeo e delle narrazioni che ripropongono la centralità degli Stati nei confronti della crescente agibilità concessa dall’Unione europea alle regioni. Uno scenario che, in sintonia con il controverso fenomeno della globalizzazione e con la rilevanza acquisita dalle città, offre spazi di manovra alle forze che sostengono il ritorno al primato della sovranità nazionale. -
Steve Jobs... un'ultima cosa
In questo libro c’è il meglio di Steve Jobs tradotto in italiano. Il discorso a Stanford del 2005, con la possibilità di ascoltarlo recitato da Gianfranco Miranda, voce di Jobs nel film omonimo. Ci sono le grandi interviste del periodo 1984-1996, in cui Jobs espose la sua visione dopo l’uscita da Apple e prima del suo rientro. Ci sono i suoi pensieri in forma di aforismi tratti dagli interventi pubblici effettuati nel corso di un quarto di secolo. C’è infine il saggio dello storico Eduardo Baccetti che riflette sull’ascesa del marchio Apple, un brand che oggi vale quanto il PIL della Grecia. -
Quello su cui contare
Chi è disposto a sacrificare tutto e chi non ha nulla da perdere. Chi sceglie di credere in qualcosa fino in fondo e chi di scelte, invece, non ne ha. Di estremi vivranno coloro che in questa storia troveranno quello su cui contare o di cui dubitare. Da Milano a Roma, Amir e Lucio sono legati da una profonda amicizia, nonostante le diverse radici. Un curioso scambio di visite nel weekend fa però precipitare le loro vite in un dramma ad alta tensione. E nella tragedia a cui stanno andando incontro due famiglie anche un attore estraneo e solitario, un ragazzo che non ha più nessuno al mondo ma le cui capacità di passare inosservato lo rendono un perfetto esecutore di compiti sgradevoli... -
Il piano Siria delle grandi potenze
La guerra ha un significato diverso per ognuno: per il giornalista è notizia, per l'accademico argomento di ricerca, per il diplomatico un nuovo campo di lavoro, per il combattente il giorno del giudizio. Solo l'uomo in guerra fa ciò che in natura nessuna creatura fa e mangia la sua prole. Coloro che sono fuorviati nelle politiche del Medio Oriente sono coloro che di solito dicono “lo so”. Ali Poyraz Gürson, studioso ed ex-membro delle forze speciali dell'esercito, è senza dubbio un insider. Più di qualsiasi altro studioso o esperto occidentale è prossimo geograficamente, emotivamente e culturalmente al teatro della crisi in Siria. Il saggio dello studioso turco è un contributo molto importante alla comprensione delle ragioni effettive e degli sviluppi dell'agghiacciante conflitto siriano che dura da 10 anni. -
Uscite dal pensiero. Ludwig Wittgenstein e il problema della vita
Ludwig Wittgenstein è una figura di filosofo che la civiltà contemporanea ha digerito molto poco. In passato vi ha avuto spazio più per l’aneddotica sulla sua romanzesca vita che sul suo pensiero: l’accademia non ha poi cessato di provare a sigillarlo in contenitori stantii per i quali non era nato. E cosa verrebbe più spontaneo di fronte ad un pensatore che per tutta la vita non ha parlato mai di essere, amore, esistenza, spirito, ma solo ed unicamente di linguaggio e significato? Eppure vi è una traccia molto profonda che lega le scelte biografiche e le riflessioni di quest’uomo che rinunciò ad una fortuna, che andò volontariamente in trincea, che sempre odiò l’università e lo scientismo e che visse tutto ciò sotto l’ideale della ricerca della perfezione. Di ciò parla questo libro, che ha l’ambizione di restituire al pubblico un’immagine finalmente perspicua di una vicenda filosofica unica nell'intera storia moderna. -
La libertà interiore nella politica attiva. Per il popolarismo. Cultura moderna delle libertà
Rilanciare la presenza dei cattolici sulla scena politica italiana, come Partito di Valori Umani, è oggi un compito improrogabile. Il popolarismo di Sturzo, agli inizi dello scorso secolo, la Democrazia Cristiana di De Gasperi e la riflessione di Aldo Moro su “la libertà interiore in politica” sono i fondamenti di questo progetto. I princìpi della Costituzione e l’insegnamento sociale della Chiesa possono essere gli strumenti per interpretare il cambiamento epocale nell’economia, nella politica e nell’organizzazione dello Stato. I capisaldi di questo programma si fondano sul rilancio dei corpi intermedi della società e sulla ripresa dell’attenzione al pensiero di grandi uomini come Sturzo, De Gasperi, Moro e La Pira. Fondamentale è anche la rinascita del progetto europeo. Dalla ricostruzione storica – dalle origini dei Comuni italiani fino alla concezione di Sturzo sulle autonomie – e dalla consapevolezza dei tratti antisociali e antisolidali dell’attuale organizzazione economica nasce il ripensamento sul ruolo dei territori. Un ruolo che tenga conto delle loro peculiarità geografiche, storiche, economiche e produttive. -
Libertà fondamentali alla fine della vita. Riflessioni a margine dell'ordinanza 207 del 2018 della Corte Costituzionale
Le modalità per porre fine alla propria vita ricadono nel diritto all’autodeterminazione. Malattie invalidanti, perdita del controllo sulla propria mente e sul proprio corpo, stati comatosi irreversibili, dipendenza da altri possono rappresentare perdita della dignità personale e desiderio di terminare quella che, dalla persona stessa, può venir considerata una “non-vita”. L’Associazione Luca Coscioni si batte affinché la volontà di ogni malato sia rispettata e nessuno venga sottoposto a terapie mediche contro la propria volontà. Dopo aver aiutato e fatto crescere la battaglia politica di Piergiorgio Welby, l’Associazione Luca Coscioni ha contribuito al percorso verso l’approvazione della legge 219 del 2017 sul testamento biologico e porta avanti una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia. -
Come diventare campioni del mondo (di bowling)
Campioni del mondo: il miglior risultato della storia del bowling italiano ha reso necessario raccontare come sia potuto succedere. Da quanto accaduto sulle piste di Hong Kong nasce il desiderio di rendere evidente in che modo e quali emozioni hanno attraversato i sette magnifici protagonisti dell’impresa. L’autore ha cercato, ripercorrendo le tappe di questa incredibile vittoria, di capire come è potuto avvenire questo eccezionale exploit. La passione per il bowling ha spinto l’autore a intraprendere questa indagine nella speranza di vederlo presto tra le discipline olimpiche. Deve succedere per il suo valore sportivo intrinseco e per il grande numero di appassionati che lo praticano e lo seguono in ogni parte del mondo. -
L’imposta sul reddito. La radice di tutti i mali
"L’imposta sul reddito"""" è un classico della letteratura politica americana. Secondo l’autore l’introduzione dell’imposta sul reddito nel 1913 ha minato, più di ogni altro cambiamento legislativo, le fondamenta dell’americanismo: i diritti individuali. A seguito dell’approvazione di questo emendamento, scrive Frank Chodorov, «Gli Stati Uniti d’America non sono più la terra della Dichiarazione d’indipendenza». L’imposta sul reddito, infatti, è diversa dalle altre forme di imposizione fiscale in quanto nega, in radice, il diritto di proprietà privata e presuppone un pervasivo controllo del governo su tutte le attività umane. Oltre al saggio di Chodorov, il testo comprende l’introduzione dell’ex commissario dell’Internal Revenue Service J. Bracken Lee, un ricordo di Chodorov scritto da Murray Rothbard, e una biografia scritta da Aaron Steelman." -
Alle due sponde della cortina di ferro. Le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991)
Il volume restituisce un quadro complesso delle diverse forme di cultura del dissenso che dagli anni Cinquanta in poi interessano l’Ovest e l’Est europeo, come l’area francoitaliana e quella slavo-orientale (Russia, Bielorussia e Ucraina Sovietiche). Queste aree risultano contraddistinte dalla nascita di forme di contestazione nei confronti dell’establishment culturale e politico che si manifestano in modo antitetico (e con conseguenze diverse) sia in rapporto agli eventi storici che segnano il periodo 1956-1991, sia al tipo di stato in cui tali forme si diffondono. In una prospettiva analitica che privilegia la descrizione della nascita e dello sviluppo dei fenomeni controculturali, si propone un “atlante del dissenso”, propedeutico alla comprensione di un periodo nevralgico della storia europea, caratterizzato, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi, dall’asse che separa l’Europa occidentale da quella orientale, compresa nella sfera di influenza del blocco sovietico. -
Rosa di mezzanotte
Annabella e il turbolento figlio diciassettenne Federico hanno deciso di passare una settimana a Roma. All’apparenza sembra un’innocua vacanza, ma non è così. Già in macchina da Bologna, diretti verso la capitale, Annabella si rende conto che il suo è un viaggio nel passato e deve fare i conti con un’estate romana di molti anni prima, quando si era innamorata di Gaetano, il padre di cui Federico non ha mai saputo nulla. Scoperta la sua identità, il ragazzo riesce a trovare lavoro nel vivaio della famiglia che da sempre gli è stata tenuta segreta. E così comincia a conoscere quel genitore silenzioso, che non ha mai avuto nella sua vita... Tra segreti, sotterfugi e inganni, alla fine dell’estate Annabella e Federico scopriranno cosa il destino ha riservato alle loro vite. -
La dimensione giusta. Giovani lavoratori nella PMI italiana
“Questa è la dimensione giusta, per non essere né una mina vagante né un numero”. Così un giovane lavoratore ha descritto la media impresa, global player e vero motore dell’economia del nostro Paese. Un soggetto in grado di valorizzare la persona offrendo professionalità e percorsi di crescita. All’interno della PMI questo libro scava a fondo, riportando alla luce sia il suo peso in termini di storia, fatturato, occupazione e prospettive future sia la vita e il pensiero di alcuni dei suoi protagonisti: CEO e giovani. Attraverso un viaggio costruito su interviste in profondità, questa indagine esplora il lungo percorso dei giovani di ieri e dei giovani di oggi verso l’età adulta, sempre più in bilico tra un mondo del lavoro asfittico e ambizioni personali, tra la scelta di emigrare e la voglia di riscatto. -
Le figlie della Pietà tra Otto e Novecento. Il terzo settore di una volta
Una storia che nessuno ha mai raccontato fino in fondo con tanto realismo e sentimento. Quella delle bambine che, tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, venivano abbandonate al loro destino nella civilissima città di Venezia. Queste sfortunate creature venivano accolte in un istituto specializzato, nato a metà del 1300, il Monte della Pietà. L’autrice, Marina Menegazzo, ha trascorso più di tre anni nell’Archivio storico di questo istituto. Tre anni di ricerca per ricostruire la vita quotidiana dell’istituzione. Ma anche per capire se, per le figlie della Pietà, iniziavano a delinearsi i nuovi scenari di emancipazione femminile che si affacciavano nell’Italia tra Otto e Novecento L’autrice ha studiato migliaia di fascicoli e documenti. Ne è uscito un quadro che affresca la vita delle esposte nel loro intero ciclo: dall’accoglienza, alla maggiore età o all’eventuale matrimonio, fino alla vecchiaia. -
Ucraina 2009-2019. Appunti da un Paese che non c'è più
"L’Ucraina ha bisogno di essere integrata nella struttura del sistema di sicurezza europeo e internazionale in modo tale da servire come ponte fra la Russia e l’Occidente, piuttosto che come avamposto di uno dei due."""" Henry Kissinger (discorso a Mosca, 2 aprile 2016). L’Ucraina, nata dopo l’indipendenza dall’URSS nel 1991, non esiste più. Kiev ha perso la Crimea e nel Donbass i separatisti hanno instaurato le repubbliche indipendenti di Lugansk e Donetsk. Il conflitto iniziato oltre cinque anni fa prosegue sottotraccia e ha causato oltre 13mila morti. Dopo la rivoluzione arancione del 2004 e quella di Euromaidan del 2013-2014, l’ex repubblica sovietica è ancora in bilico tra Russia e Occidente ed è diventata il teatro di una proxy war tra il Cremlino e la Casa Bianca. Stefano Grazioli ripercorre le tappe fondamentali che hanno lacerato l’Ucraina attraverso articoli scritti nell’ultimo decennio. Un quadro puntuale e analitico che ripropone i passaggi chiave della storia recente. Una particolare attenzione è riservata al periodo critico del regime change a Kiev e dell’inizio della guerra, decisivo per capire perché l’Ucraina di oggi non sarà mai più quella di ieri." -
Il babysitter di mio fratello
Elizabeth Jonson, sedici anni inoltrati, ha subito tante delusioni nella vita che l’hanno portata a non fidarsi di nessuno. È per questo motivo che quando la madre decide di ingaggiare un ragazzo della sua scuola come babysitter del fratellino la notizia non viene presa nel migliore dei modi. La routine a cui Elizabeth si era ormai abituata viene sconvolta dall’ingresso di una nuova persona nella sua quotidianità, una persona determinata ad abbattere quel muro che la ragazza si era costruita attorno a soli undici anni. Elizabeth si trova a dover affrontare il ritorno di emozioni a lei conosciute, come la rabbia e la frustrazione, e l’avvento di altre che non ha mai incontrato nella sua vita, come l’amore. Riuscirà ad aprirsi e mostrare il suo lato vulnerabile o continuerà a fare affidamento solo su se stessa? -
Guerra economica. Quando l’economia diventa un’arma
La guerra è l’attività in cui l’uomo ha sempre espresso un particolare talento. Anche Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa, si convinse di non poterla eliminare. Si adoperò pertanto per renderla più umanamente sopportabile. È stato il progresso a cambiare le carte in tavola. Oggi sono le asimmetrie e le forme alternative di conflitto a prendere il posto della guerra combattuta in prima linea. Gli scontri non frontali e le attività di intelligence economica sono la fanteria, la cavalleria e le armi di un tempo. La letalità si ottiene anche distruggendo ordini interni e mercati, hackerando sistemi strategici per la sicurezza dei paesi o influenzando le elezioni. Che piaccia o meno l’economia è un’arma. È compito degli “statisti” guardare avanti, capire, studiare e attuare una politica che tuteli il bene dello Stato. Bisogna solo capire se ci sono statisti o solo politici miopi. Questo saggio di Lanzara è una vera e propria guida propedeutica alla guerra economica, studiata e descritta nelle sue molteplici sfaccettature ed espressioni. -
Persona, democrazia, autoritarismo. Uscita dalla libertà
"In nome della “libertà” la vita perde l’ossatura; finisce per esser composta di tanti pezzetti, ognuno separato dagli altri, e resta priva di senso nel suo insieme... Ci siamo liberati dalle vecchie forme palesi di autorità, ma non ci rendiamo conto di esser caduti preda di un nuovo genere di autorità. Siamo diventati automi che vivono nell’illusione di essere individui autonomi."""" Erich Fromm L’uomo è a un bivio. Uscire dalla libertà per sperimentare nuove forme di soggezione, o scegliere con coraggio la via della libertà positiva, fondata sulla responsabilità individuale e sull’unicità della persona? Nei testi di questo libro, selezionati dalla Fuga dalla libertà, Erich Fromm discute proprio questo dilemma che è ancora quello dell’uomo del XXI secolo, non dissimilmente da come lo è stato per secoli. Nella società ipertecnologica ci saranno ancora leader e sudditi, oppure persone e cittadini? Nessuno ha la risposta. Possiamo però leggere Erich Fromm." -
La crisi di Suez e la destra nazionale italiana
"Difenderemo il Canale di Suez con il nostro sangue e le nostre armi. Risponderemo all’aggressione con l’aggressione, al male con il male."""" (Gamal Abdul Nasser). La crisi di Suez è stato uno dei primi drammatici episodi della Guerra fredda. Il 26 luglio 1956 il presidente egiziano Gamal Abdel Nasser nazionalizza la Compagnia universale del canale di Suez. È l’inizio di una crisi culminata con una guerra che vedrà il ridimensionamento del ruolo delle potenze coloniali europee come Francia e Inghilterra a vantaggio degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica. Come reagì alla crisi la destra nazionale italiana? L’autore ricostruisce accuratamente le posizioni di un’area magmatica come quella della destra italiana. Un’area divisa fra i sostenitori del terzaforzismo filoarabo e gli occidentalisti. I primi vedevano in Nasser un “Mussolini egiziano”, che incarnava l’ideale fascista dell’Islam. Gli occidentalisti vedevano nel gesto nasseriano e nella decolonizzazione un segno inequivocabile dello spengleriano “tramonto dell’Occidente”." -
La Rivoluzione del 1789. La cerniera della modernità politica e sociale
"Oh Liberté, que de crimes on commet en ton nom! (Marie-Jeanne Roland de la Platière)"""" La Rivoluzione francese ha scompaginato l’intera storia dell’umanità. Come è stato possibile che una serie di eventi di efferata brutalità siano stati recepiti nella coscienza moderna in una luce così positiva? La aprioristica glorificazione del 1789 sconfessa proprio la filosofia che l’ha ispirata. I Lumi si proponevano di rischiarare la ragione ottenebrata dai pregiudizi. La rivoluzione giacobina è stata generalmente intesa come una grande affermazione dei diritti individuali. In realtà essa ha rappresentato la imponente accelerazione del centralismo statalista che ha ridotto la persona alla totale dipendenza dal potere politico. In questo libro Di Martino passa sinteticamente in rassegna la vicenda dell’Ottantanove francese attraverso eventi e tematiche particolarmente rivelatrici sulla natura dell’ideologia che vi si affermò." -
L'università delle mamme e dei papà
L’Università delle mamme e dei papà a.p.s. nasce a Firenze nel 2000. Vuole rispondere all’esigenza pressante di educare le nuove generazioni in modo positivo. Fornisce ai genitori, gli strumenti adatti affinché l’educazione sia non solo una preoccupazione ma anche una sana occupazione.