Sfoglia il Catalogo feltrinelli010
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3381-3400 di 10000 Articoli:
-
Fogli di cera. Poesie tutte d'un fiato
La sua è una poesia che attinge al quotidiano, agli affetti familiari, alle stagioni, alle amicizie, alle gioie e dolori in cui ogni lettore può facilmente specchiarsi, ma è anche una poesia che sa piangere per gli ultimi e indignarsi per l'indifferenza dei contemporanei. Una poesia che sa dire: ""Potessero i miei occhi immaginare l'oltre"""" Dalla prefazione di Verdiana Maggiorelli"" -
Techne e Hermes
Un'inedita tragedia immersa nelle atmosfere ritmate della tessitura. Trame e orditi sopraffini della cultura greca che, mettendo in luce una filatura millenaria, non soltanto lasciano intravedere ciò che investe e radicalizza il globo, ma ne mostrano l'assetto esegetico in un giogo tanto imprevisto quanto capace di evidenziare mutamenti e capovolgimenti di volti dominanti. Un dramma inscindibile dalla sua matrice originaria, e supportato dal talento manifatturiero dei suoi protagonisti, Techne e Hermes, mostra il volto di un paradigma nuovo, intento definitivamente a oscurare ""il conseguirsi delle cose che sono""""."" -
Emanuele deve sapere
«Emanuele deve sapere...» riuscì a bisbigliarmi all'orecchio. Emanuele deve sapere fu tutto ciò che disse. Poi, perse i sensi. È così che Alessandro, giovane anestesista, incontra, nuovamente, Bianca. Ma chi è Emanuele? Cosa deve sapere? Perché? Un romanzo le cui sfumature colgono a pieno le fragilità umane e che parla di storie che finiscono e di legami che non finiranno mai; di chi non riesce a guardare in faccia la realtà e di chi affronta la vita con coraggio. Emanuele deve sapere racconta dell'amore, illogico e puro... e del tempo che, come l'amore, indefinito e senza regole, è capace di trovare una collocazione a ogni domanda, a ogni singolo tassello di quel mosaico a cui ognuno è libero di guardare trovando in esso le risposte che cerca. E se non sarà facile leggere questa storia è solo perché non è stato facile per il protagonista raccontarla. -
Panterellando m'incamminai
"La poesia è il sentimento che si sprigiona dal cuore e si concretizza nella scrittura, riuscendo ad emozionare e a rendere felici in un momento di tristezza e malinconia. In ultima analisi la poesia è vita, è sentimento puro e sincero, che stimola e induce a scrivere belle parole e frasi d'amore"""". (Nazzareno Fresca)" -
Quella delle Svalbard
Siamo a Longyearbyen, capoluogo delle Isole Svalbard, il centro abitato più a Nord del mondo, a meno di 1000 km dal Polo Nord. Il governo norvegese dispone che tutti coloro che abbiano raggiunto i 65 anni trascorrano la notte polare (il periodo di buio totale che a quelle latitudini dura circa tre mesi) sulla terraferma. La protagonista è dunque costretta a trasferirsi a Tromsø dove è guardata con diffidenza dai vicini e con curiosità da una bambina con la quale stringe una tenera amicizia. Lontana dal contatto viscerale con la sua terra e la natura, si sente a disagio e aspetta con ansia il momento in cui potrà tornare a casa. La sua vicenda è intrecciata a doppio filo con quella della figlia Anastasya, alla quale è legata da un profondo rapporto empatico. Sullo sfondo, l'impronta sensibile di un padre buono e di un marito che va via portando con sé il loro figlio maschio insieme a un grande segreto. -
Una scheggia è per sempre. Momenti di straordinaria follia
«Potrebbe essere l'inseguire un ideale alternativo di libertà ed essere allo stesso tempo un elemento di rottura che ""gioca"""" una partita su tre piani: linguistico con l'uso ludico non convenzionale delle parole sabotando i luoghi comuni, svelando i tic e le nevrosi umane; civile con un occhio ironico ma attento sulla vita vissuta in prima persona; e infine quello """"colorato"""" con l'impegnativo compito di confermare il tutto con la sola forza dei colori e delle animazioni, e qui il maestro Sergi si supera innestando immagini che spaziano dal surreale al grottesco aggiungendo quel tocco che dà alle parole forza e, nel contempo, vita propria. Quest'opera prima dei professori Malaspina e Sergi racchiude estro e arte di chi dei """"modi"""" e delle """"parole"""" non convenzionali ha fatto uno stile di vita.» (Peppe Piromalli)"" -
Blu ritratto orizzontale-Horizontal Portrait of Blue
[...] Maristella Bonomo nutre la necessità di sporgersi al di là dei confini in cui si sente prigioniera, ricercando intonazioni che modellino le percezioni. È attirata dall'immettersi e intrattenersi tra le fessure. Per questo il ritratto del suo Blu, supponendolo frammento contiguo, non può che essere sconfinato, quindi orizzontale. [...] dalla Prefazione di Angelo Scandurra * * * [...] Maristella Bonomo nourishes her need to lean beyond the borders inside which she feels imprisoned, seeking intonations that shape perceptions. She's drawn to the entering into and dwelling among crevices. For this reason the portrait of her Blue, supposing it to be a contiguous fragment, cannot but be limitless, and therefore horizontal. [...] Preface by Angelo Scandurra -
L' esperienza musicale di Carlo Creazzo nella tradizione musicale di Cinquefrondi
Carlo Creazzo è senza dubbio uno dei cinquefrondesi che con la sua umiltà e la sua spiccata laboriosità ha lasciato a noi tutti un patrimonio musicale che resta uno dei pochi esempi dell'intera Italia meridionale. Il ""fondo musicale"""" rappresenta un concreto punto di riferimento per gli appassionati e gli studiosi. Ha combattuto spesso contro i pregiudizi e le ignoranze riuscendo ad essere vero punto di riferimento per tanti giovani e questo libro evidenzia le vicissitudini, i tormenti e le soddisfazioni ed incarna la passione e l'amore che lui ha sempre nutrito per la musica. Riferimenti di allora, che sembrano episodi e costumi di una attualità estrema, tanto da poter essere vetrina di atteggiamenti della nostra quotidianità. Oltre che musicista e compositore è stato anche un valido ricercatore e geloso custode di opere e spartiti musicali. Inoltre troviamo l'analisi musicale di alcune sue importanti opere. L'intento di questo libro è quello di far conoscere e divulgare le opere del Creazzo in modo da presentare alle nuove generazioni un filone culturale originale, attuale, in grado di ridestare quei sentimenti di passione e di appartenenza che sono stati sentieri fondamentali... Prefazione Andrea Francesco Calabrese."" -
Come voce del mare sullo scoglio
Se il poeta perisce, non altrettanto l'amore ardente della sua parola quando solenne risuona come voce del mare sullo scoglio... -
Messaggi d'amore e cultura contro la violenza alle donne
"Attraverso questo testo voglio far capire al mondo intero qual è lo scopo, secondo il mio parere, il senso e il motivo della vita e da quali valori nasce l'Amore. La mia grande fortuna è stata avere la grazia divina e il grande privilegio di aver capito le donne. In ogni donna io vedo una moglie, una compagna, una mamma, una nonna, percepisco in ognuna la presenza della Madonna."""" (Dall'introduzione dell'Autore)" -
Per aspera... alla mia bufera
"[...] La sua voce si leva potente, bisbiglia, danza, fuori da ogni categoria, da ogni pianificazione, per l'urgenza del sentire, in uno slancio poetico altissimo, quasi a soccorrere la sua Bufera / ... / di silenzi. E mentre la ferita composta morde i giorni, la fiera amarezza di chi, in cerca di mare, di uno spiraglio di oblio, s'imbatte nel limaccio dei fossi, si erge universale [...]"""" Dalla Prefazione di Jana Carcara." -
Il messinese Giovanni Rappazzo inventore del «film sonoro sincronizzato»
«Il saggio di Rosaria Mantineo Gambadauro ha come protagonista principale il messinese Giovanni Rappazzo, inventore del ""film sonoro sincronizzato"""", il quale, anche se visse oltre 101 anni (Messina 15 ottobre 1893 - Messina 3 aprile 1995), non riuscì a farsi riconoscere il diritto d'autore costantemente rivendicato nel corso della sua vita...» (Dalla prefazione di Basilio Maniaci)"" -
I love Platì. Cento piccoli film intorno un paese dell'Aspromonte
«Dell'opera, architettura di memorie, piani sovrapposti e sovrapponibili, l'autore se ne serve per cercare il suo posto nel mondo, in un ibrido narrativo ora saggio ora racconto, comunque autobiografia, diario giornaliero. In controluce, dagli archivi di famiglia desecretati, il processo alle generazioni precedenti, il tentativo di collocare Platì nelle impennate e cadute della Storia, le lacerazioni ancora non rimarginate: con il passato non si fa pace, si firma armistizio con i morti che ci cammineranno sempre accanto, persuadendoci l'autore come ogni uomo sia anche la somma dei suoi antenati. I Love Platì. Cento piccoli film intorno un paese dell'Aspromonte non un'opera che fermi il tempo, invece un segno nel tempo che trascende il canone, e tra le parole Luigi Mittiga va cercando quelle che descrivono i riti, il magico, ciò che l'oggi non è, e attraverso i cento film richiamati a corredo dei capitoli ne scrive la sua di sceneggiatura, quella definitiva su Platì: a futura memoria il lettore gliene sarà solvente debitore.» (Michele Papalia) -
I gallicesi caduti nella Grande Guerra. Albo d'oro
«I gallicesi riportati alla luce e alla memoria dallo sforzo storiografico di Carmelo Covani ci portano a riflettere sull'importanza che l'amore per la propria nazione non richiede, come ammoniva Rolland, di odiare e uccidere coloro che amano come me la loro patria; semmai dovrebbe spingere a ""onorarle e a cercare l'unione per il bene comune"""". Il nostro paese, così come il resto d'Europa, ha un debito impagabile e indelebile nei loro confronti. Dal loro sacrificio, al pari di quello di una intera generazione di giovani e giovanissimi patrioti delle varie nazioni in guerra, si è avviato, dopo il secondo conflitto planetario, il processo di riunificazione, in nome di una fratellanza e di radici comuni. Grazie a questa piccola ma significativa pubblicazione, noi gallicesi contribuiremo a rendere loro il giusto onore, al contempo consegnando alle attuali e prossime generazioni il dovere di rimembrarne il ricordo. Ecco perché questa raccolta di singole monografie, oltre al valore di una testimonianza di sacrificio, riporta alla memoria lo sforzo che ha indotto i popoli d'Europa a riconoscersi in un continente unito.» (Dalla Presentazione di Giuseppe Giordano)"" -
Aoristo
"Moto ondoso, marino, isolàno. Al contempo: terreno, roccioso, interno. Questa la danza poetica che Virgilio Atz ci esibisce - creatore - in Aoristo, nel medesimo indefinito lasso temporale in cui lui naufraga tra Storia e memoria, e lì sembra annegare, ma poi riemerge per portarci a fondo, alla scoperta liquida e abissale di noi stessi, ammaliati da versi che sono sirene. [...] L'aoristo: il """"tempo al di là del tempo"""", un tempo che nel suo essere tale non è definito, che sopravvive in sé. Intorno a questa sopravvivenza linguistica Atz costruisce la sua silloge, lirica sull'identità e l'appartenenza puntellata di importanti riferimenti letterari che vanno da Omero a Walcott, da Pessoa a De André. Protagonista e aiutante, Ulisse nella sua odissea e Virgilio dantesco, l'autore ci fa strada, guidandoci in un cammino che sa diventare comune isola di salvezza."""" (Dalla prefazione di Irene Piras)" -
«Allegria di naufragi». Poesia di caduta e resurrezione
«[...] Vettorello si muove tra la vita e la scrittura con naturalezza, semplicità e lucidità. [...] Privo d'ogni fede nell'assoluto, crede almeno nel valore ultimo della poesia, crede che il battito più vero della poesia cominci sull'orlo dello sfacelo, sul filo delle sconfitte più rovinose della mente e del cuore. Intriso di quest'unica religione, egli sa captare dal fondo dell'assurdo dei semi d'immagini e degli echi sonori, poi sa lasciarli vibrare e decantare in versi [...]» (Dalla Nota critica di Paolo Lagazzi). -
Usura alle falde del vulcano
Una storia vera, romanzata, di un'usura perpetrata a danno di un giovane siciliano tanto onesto quanto sprovveduto, che diviene bersaglio di mafiosi e facile preda di approfittatori. Una storia che si ripete da sempre e che oggi, in questo tempo nebulizzato di giustizia e civiltà, si ripropone con maggiore virulenza. Due i personaggi principali intorno ai quali ruotano tutte le vicende e le altre figure secondarie, ma altrettanto interessanti, con cui avranno a che fare. Il primo, Fabio, un ragazzo da poco rimasto orfano, proprietario terriero che si trova a fare i conti con le avversità atmosferiche che lo penalizzano al punto da dover ricorrere a un ""prestito"""" per far fronte ai danni subiti. Un susseguirsi di disavventure lo accompagneranno in un percorso alla ricerca della giustizia. Il secondo, don Vito, padrino di zona, un uomo tutto d'un pezzo, dotato di forte personalità. Di cuore buono, affabile, facile al sentimento, con uno spiccato senso dell'onore e l'assoluta osservanza a certi codici antichi. Freddo e determinato. Riuscirà Fabio a ottenere giustizia? O sarà don Vito a salvare la sua onorabilità? Quale legge avrà la meglio?"" -
Il sipario è calato troppo in fretta
"Vivida unione di padre e di madre, di carta e di carne, di spirito e sangue, mi hai regalato un gioco di specchi. Forse è soltanto tra le sue lenti che riesco a vedermi per quel che sono. Mi scopro composta di nascita e morte, di gioia e dolore, d'istinti e ragione""""." -
Il papiro apocrifo
«Le liriche che compongono ""Il papiro apocrifo"""" sono dense nella loro compattezza, articolate nella loro architettura poetica, e come per Montale (poeta tanto amato da Piccirillo) il tessuto emotivo e i risvolti memorali non si esauriscono in sé stessi ma diventano la fonte essenziale liberatrice. Il poeta ricostruisce il proprio vissuto, scandaglia il proprio inconscio giovanile da uomo maturo, disincaglia e apre una nuova traccia sul passato aprendo una finestra sul presente.» (dalla Prefazione di Leone D'Ambrosio)"" -
Le cose che non sai di me
In questa prima raccolta di poesie Anna Rosa Nucera analizza con delicatezza le proprie emozioni e le intreccia abilmente con i veri valori della vita, donandoci un ritratto veritiero della sua esperienza esistenziale. Infatti, la famiglia, l'amore, il tempo che passa e diventa nostalgia, segreto dolore che addolcisce le stagioni che passano, lasciano forti tracce nella sua anima di donna e nel suo immaginario divengono fili luminosi di un percorso di vita tutto da percorrere e da scoprire anche attraverso la sofferenza del distacco, della crescita e della trasformazione dei fatti della propria vicenda umana. (Dalla Prefazione di Mimma Iannò)