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Immondi librai antiquari. Saba libraio, lettore e paziente di Umberto Levi
Il Saba libraio, che gigioneggiava sulla propria imperizia in fatto di libri, di bibliografia e di prezzi, che non perdeva momento per lamentarsi del suo triste destino, viene finalmente smascherato: fin dall'inizio dimostra infatti grande capacità organizzativa, nessun senso di inferiorità nei confronti dei grandi librai come Tammaro De Marinis e di altrettanti clienti, ottimo spirito di adattamento e furbizia. Un mercante poeta! Ed è sempre quel Saba libraio che durante il giorno lascia, per qualche momento, spazio al Saba poeta; e da poeta non può non leggerli quei volumi che sostano negli scaffali della sua libreria, e che diventano pian piano la sua biblioteca personale. Questi libri, da Montale a Penna, da Sbarbaro a Pasolini fino a Moravia e a Gadda, costituiscono il suo segreto scrittoio, che viene fatto riemergere oggi per la prima volta. -
Dialogo Nord Sud. Cronache di un impegno internazionale
Da Indira Gandhi alle drammatiche e contrastanti visioni di Rabin e Netanyahu, fino all'ultimo e straziante appello di Sartawi: attraverso le voci dei protagonisti, Michele Achilli ripercorre, in un susseguirsi di iniziative diplomatiche, progetti e proponimenti, i più significativi avvenimenti che hanno caratterizzato la politica estera nell'area mediterranea e mondiale tra gli anni Settanta e Ottanta. Un'epoca di transizione, in cui l'apertura al dialogo e alla cooperazione e l'impegno a ""chiudere lo scontro tra i Paesi del Nord del mondo per dedicarsi alla soluzione dei problemi del Sud"""" hanno costituito i punti cardine attorno a cui si è innestata l'azione dell'Internazionale Socialista. Con toni sobri e privi di trionfalismo, l'autore rende testimonianza degli sforzi, degli ostacoli, della sensazione diffusa che si sia fatto, e si faccia tuttora, troppo poco e troppo tardi per garantire una pace sempre faticosa e instabile. Prefazione di Alberto Benzoni Introduzione di Maria Canella"" -
Aldo Aniasi, la tela del riformista. Scritti, discorsi e documenti tra Milano e Roma
Come questo volume dimostra, la vicenda politica di Aldo Aniasi - partigiano, sindaco, deputato e ministro - è segnata anzitutto dagli anni alla guida della città che lo aveva accolto durante il fascismo. Nella Milano riconsegnata alla democrazia, Aniasi si occupò a lungo di periferie e di miglioramento delle condizioni di vita dei suoi concittadini, sia nelle vesti di consigliere comunale, sia quale assessore e poi, a partire dal 1967, da sindaco. Fu a Milano che capì l'importanza di legare l'azione politica a un ampio processo di indagine conoscitiva da condurre sul campo. Questo metodo di lavoro, così in voga nell'Italia post-fascista, lo mise in campo anche quando, tra il 1980 e il 1981, fu chiamato a guidare il Ministero della Sanità, dove si confrontò con una sfida non da poco: rendere operativo il Servizio Sanitario Nazionale. Per provare a ricostruire un profilo biografico poliedrico come quello di Aniasi, si è deciso di riproporre un'antologia ragionata di alcuni dei documenti più significativi della sua vasta produzione, così da mettere a fuoco il suo modus operandi da amministratore milanese ma anche da responsabile della sanità pubblica. -
Giuseppe Alberganti. Autobiografia di un sovversivo (1898-1923)
Macchinista ferroviere e figura di spicco del movimento operaio, Giuseppe Alberganti (1898-1980) fu il primo segretario della Camera del Lavoro di Milano dopo la Liberazione. Nel suo scritto autobiografico, il leggendario ""Cristallo"""" - questo il nome di battaglia negli anni della clandestinità - racconta le prime esperienze politiche, che lo videro fin da ragazzo impegnato nella dura lotta per l'emancipazione dei lavoratori. Precisa e toccante è la ricostruzione dell'ambiente di Stradella nel quale crebbe, così come appassionanti sono le pagine che si riferiscono ai primi scioperi a Milano, all'occupazione delle fabbriche, agli scontri (anche fisici) con gli interventisti e con i fascisti. Militante comunista fin dal 1921, Alberganti entrò subito in rotta di collisione, nella pratica prima ancora che nella teoria, con la linea settaria di Amadeo Bordiga. Ma questa linea era destinata a essere sconfitta da Gramsci nel 1924."" -
La nazione mancata. Un profilo storico-politico: fatti, uomini, idee. 1861-1899
«Bagnoli crede nel Risorgimento e la sua biografia intellettuale è lì a confermarlo. Tuttavia egli indica quello che vede come l’irrisolto nodo di fondo, riassunto nel titolo del suo più recente saggio, appena pubblicato dalle edizioni Biblion: La nazione mancata. È nata l’Italia ma non la nazione italiana» - Stefano Folli, RobinsonIl processo risorgimentale fu animato da una forte quanto indistinta idea dell'Italia, ma al termine del lungo percorso chiusosi nel 1861 di tale idea si era certamente affermata una precisa rappresentazione. Il risultato a cui si giunse, però, fu altro rispetto a quel dibattito forte, intenso, impegnato e culturalmente elevato: l'Italia era stata fatta - obbiettivo di primaria grandezza - ma i nodi culturali e politici che erano stati evidenziati rimasero in disparte. Fu un'irrisolutezza che provocò importanti conseguenze: l'aver trascurato questo tema, infatti, finì per mettere in subordine quello della nazione che, invece, avrebbe dovuto costituire il motivo centrale dell'Italia unita. Motore di questo saggio è, dunque, l'idea dell'Italia, seguendo un profilo che parte dal giorno successivo alla proclamazione del Regno e si conclude con la fine del XIX secolo: in quei trentanove anni tanti dei problemi che avevano contraddistinto il farsi risorgimentale rimasero aperti, tra i quali la pesantissima e lacerante questione meridionale. -
Le conche. Per la navigabilità dei Navigli lombardi
Nel momento in cui si è riaperto il dibattito sulla possibile rifunzionalizzazione e riqualificazione dei navigli lombardi e sulla riapertura della tratta interna dei navigli in Milano, affinché sia loro restituito il ruolo di canali navigabili, il tema del ripristino delle conche è diventato essenziale. Non poteva mancare, infatti, un'attenzione particolare al tema delle conche per capire come erano e comprendere l'importanza del loro recupero. Ecco le ragioni di questo libro. Un libro che ha l'ambizione di guardare al futuro partendo dalla conoscenza del passato. Che ha come obiettivo quello di riaffermare come la riqualificazione della rete dei navigli lombardi possa promuovere un ritorno alla navigabilità dell'intero sistema, al pari di come avviene nel resto d'Europa e nel mondo, dove i canali navigabili sono stati difesi, protetti, perfezionati e dove persino ne sono stati realizzati di nuovi. -
La Cooperativa Popolare Saronnese. Cento anni di storia attraverso pagine d'archivio (1919-2019)
Il caso della Cooperativa Popolare Saronnese non si presenta soltanto come un fatto locale: il percorso del sodalizio costituisce infatti una parte significativa nella storia della cooperazione cattolica della Lombardia relativamente al settore della cooperazione di consumo. «Considerato come bene primario per la sopravvivenza e per la serenità della persona e della famiglia», il consumo «è stato il fondamento dell'attività della Cooperativa. Nel contempo, tramite un giusto equilibrio di prezzi e costi, la Cooperativa ha consentito alle famiglie di usufruire di prezzi agevolati ed insieme ha generato risorse per attività di promozione sociale e di beneficenza per associazioni ed enti [...] fiorenti nel panorama cittadino. La vicenda storica della Cooperativa Popolare Saronnese a buon diritto è allora da ascrivere negli annali della nostra città, perché lo spirito che l'ha animata possa essere di stimolo alle giovani generazioni per nuovi orizzonti di impegno e responsabilità nell'attuale complessa, eppur entusiasmante, realtà» (dalla Presentazione di Angelo Tettamanzi, presidente della Cooperativa Popolare Saronnese). -
Paesaggi d'acque in Lombardia. Scritti di Carlo Cattaneo
Nel volume, ideato e realizzato in collaborazione con l'Associazione Riaprire i Navigli, Giorgio Bigatti propone una selezione di scritti di Carlo Cattaneo accomunati dal riferimento all'acqua e ai paesaggi liquidi. L'antologia mette in luce come parlare di acque nel contesto della Lombardia preindustriale non significava occuparsi soltanto dei navigli nella loro triplice funzione agricola, commerciale e industriale, oppure delle campagne irrigue della Bassa. In altri ambiti il rapporto con le acque assumeva declinazioni non meno significative, dal delicato equilibrio tra attività economiche e ambiente allo sviluppo della rete infrastrutturale, anche mediante il rilancio della navigazione fluviale e lacuale. Emergono con evidenza alcuni nodi centrali nella visione dello sviluppo della Lombardia di Cattaneo: il paesaggio come esito dell'intreccio tra lavoro e capitale, la tensione tra opera dell'uomo e natura, il nesso tra infrastrutture e commerci, competenze tecniche embedded e sviluppo diffuso. Presentazione di Roberto Biscardini. -
Para bellum: il traffico internazionale di armi e il suo contrasto
1,7 miliardi di dollari: secondo alcune stime questo sarebbe il valore del mercato del traffico illecito di armi da fuoco. Un'economia che non conosce crisi né confini. Filippo Bosi, partendo da un'analisi geopolitica del fenomeno, ricostruisce sommariamente quelle che sono le caratteristiche strutturali di questa economia illegale, evidenziando le rotte del traffico, i principali autori e i modi operandi delle organizzazioni criminali. L'opera non vuole limitarsi a prendere atto delle condotte delittuose, bensì intende evidenziare i virtuosi meccanismi predisposti dai legislatori, dalla magistratura e dalle forze dell'ordine per il contrasto al traffico illecito. Gli strumenti di cooperazione internazionale, disciplinati in astratto ma declinati in concreto tramite le numerose indagini descritte nel libro, continuano a produrre risultati degni di nota nella lotta a questa particolare minaccia. Interpol, Europol e le altre agenzie internazionali di law enforcement sono il futuro dell'attività investigativa nazionale, che continua, forte di un'illustre tradizione, ad avvalorare i mezzi d'indagine e di intelligence offerti dalla realtà contemporanea. Prefazione di Adriano Iasillo. -
Una sfida al silenzio. Per una storia civile dei sentimenti
Il noto storico e professore emerito dell'Università di Torino Giuseppe Ricuperati affronta, con considerazioni laiche e riferimenti autobiografici, una riflessione sulla storia dei sentimenti umani, dalla mitologia greca e romana fino alla modernità, attraverso tre capitoli densi di riferimenti a episodi salienti della nostra storia, a Pietro Giannone e a una possibile restituzione corretta dell'epistolario giannoniano. Il volume cerca di fornire uno sguardo completo e personale sull'uomo, con l'auspicio che nel futuro si completi una ricerca di unità e accettazione delle diversità. Il fatto che apparteniamo ad una comunità allargata come l'Europa deve essere oggetto di un insegnamento progressivo, un insegnamento che però non deve farci dimenticare che esistono altri contesti e che il mondo intero, con le sue differenze, è lo spazio di una umanità allargata e sempre più consapevolmente dialogica. -
Per Francesco Lomonaco a duecento anni dalla morte. Documenti e riflessioni sul suo pensiero storico, letterario e filosofico
«La realizzazione di questa pubblicazione vede la luce a distanza di circa un decennio dai primi eventi commemorativi del bicentenario della morte di Francesco Lomonaco, organizzati a Torino nel 2011 dal Comitato promotore costituito ad acta. Essa rappresenta la fase conclusiva di un ciclo di iniziative finalizzate a rendere omaggio a un grande storico, letterato e patriota italiano, mito ignorato del Risorgimento italiano, che ci ha lasciato un importante patrimonio di opere che continuano a testimoniare la sua vasta cultura, la profondità del suo pensiero, il rilevante contributo dato alla causa dell'unificazione italiana [...]. Il corpo del volume si sviluppa in due parti principali: nella prima gli autori, superando il percorso biografico, inquadrano il pensiero e l'opera del Lomonaco nella complessa articolazione filosofica e storica così come ci viene tramandata dalla sua produzione letteraria; nella seconda viene riproposta la ristampa in anastatica del Rapporto al cittadino Carnot sulla rivoluzione partenopea del 1799» (dall'Introduzione di Rosaria Bertilaccio, Presidente del Comitato promotore torinese del bicentenario della morte di Francesco Lomonaco). -
L' Europa tra luci e ombre
L'Europa, con le sue istituzioni e le sue scelte, è sempre più al centro del dibattito pubblico italiano e internazionale. Il contesto di inedita gravità creatosi negli anni successivi alla crisi dei debiti sovrani, in particolare, ha conosciuto un'ininterrotta ricerca di soluzioni a proposito del progetto europeo. Gli articoli qui raccolti si propongono come una cronaca di una parte di questi eventi, con particolare attenzione alle contraddizioni di un processo di integrazione ancora indefinito rispetto alle varie ipotesi di riforma di cui si è discusso. -
Saggi di filosofia pratica
Il volume raccoglie tre saggi - La laurea al sig. Truman, Intenzione e La Filosofia Morale Moderna, scritti da Elisabeth Anscombe nel biennio 1957-1958, qui tradotti, commentati e accompagnati da un'accurata introduzione che fornisce un ampio quadro degli argomenti in essi affrontati, dopo aver illustrato la vita, il carattere e il pensiero etico dell'autrice. Fondatrice della 'teoria dell'azione' del Novecento e filosofa solo recentemente riscoperta tra gli studiosi di storia del pensiero delle donne, G.E.M. Anscombe partecipava attivamente a una straordinaria scuola di filosofia al femminile fiorente a Oxford durante la Seconda Guerra Mondiale, periodo ritenuto la «Golden age of female philosophy». Considerata particolarmente intransigente e determinata, tanto da meritarsi l'appellativo di «Dragon Lady», condivideva l'atteggiamento di fiero disaccordo nei confronti della tradizione filosofica oxoniense dominante, considerato puramente 'accademico' e poco adeguato a orientare razionalmente nelle scelte di vita pratica, e non esitò mai ad affermare con forza la propria posizione, attirandosi la dichiarata ostilità di numerosi pensatori contemporanei, in merito a questioni centrali nella società dell'epoca (e non solo), ad esempio schierandosi contro l'uso dei contraccettivi, l'aborto, o ancora contro la proposta del Senato accademico di Oxford di conferire a Harry Truman la laurea honoris causa, riconoscimento a cui la Anscombe si oppose tenacemente, con vigorose argomentazioni scaturite nel libello La laurea al Sig. Truman e fondate sulla tesi secondo cui Truman fosse da ritenere responsabile per i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki. -
Il carteggio Michele Barbi-Ernesto Giacomo Parodi (1895-1922). Personalità, studi e problemi verso la «Nuova Filologia»
La corrispondenza fra Michele Barbi ed Ernesto Giacomo Parodi, due personalità fra le più rilevanti nel panorama degli studi filologici e linguistici tra Otto e Novecento, permette di illuminare un periodo cruciale per la storia della filologia e della critica dantesca, tra la nascita della Società Dantesca Italiana (1888) e le celebrazioni per il VI centenario della morte del Poeta (1921). Attraverso il loro fitto carteggio - costituito da 473 missive intercorse tra il 1895 e il 1922, qui pubblicato integralmente e con un ampio commento - si penetra nell'officina editoriale del «Bullettino della Società Dantesca Italiana», diretto prima da Barbi e poi da Parodi, e si possono approfondire le tappe più significative delle loro ricerche: dall'edizione critica di Barbi della Vita nuova del 1907, al complesso allestimento del volume delle Opere dantesche per il Centenario del 1921, fino alle edizioni curate da Parodi del Convivio, del Fiore e del Detto d'Amore. Lo scambio epistolare consente inoltre di ricostruire la ricca trama di relazioni e collaborazioni intessute a livello nazionale e internazionale, in cui operarono, energicamente e originalmente, i due corrispondenti. -
Il sole risplenderà su di noi domani. La Resistenza nel quartiere Stadera e dintorni. Un segmento della lotta di liberazione a Milano
"Questo libro si propone di dare un piccolo contributo alla riflessione sulla questione del futuro della fragile memoria della Resistenza e della deportazione (1943-1945), messa in relazione con le difficoltà della sua trasmissione culturale ai cittadini e, in particolare, alle nuove generazioni, a quasi 80 anni dai fatti. Il caso del quartiere Stadera di Milano, città capitale della Resistenza italiana, costituisce un'esemplificazione significativa e comprovante la maturazione della consapevolezza, in un gruppo di uomini e donne durante i venti mesi della """"guerra civile"""", che era giunto il tempo di fare delle scelte coraggiose, anche a rischio della vita, per alimentare la Resistenza popolare e la lotta di Liberazione. Di contribuire perciò alla sconfitta del nazifascismo criminale e del feroce totalitarismo da esso rappresentato, come condizione per costruire una nuova democrazia alimentata dalla Costituzione repubblicana, che consolida i legami sociali e rafforza lo spirito comunitario."""" (Prefazione di Alberto Castelli)" -
Nota diplomatica. Pratiche innaturali
Attenzione: Nota Diplomatica può indurre dipendenza. Lo sanno bene i lettori affezionati di questa newsletter di real geopolitics che, da anni, iniziano la giornata del venerdì con una notizia di argomento sempre diverso di politica, storia, cultura, economia, arte, costume - dal passato e dal presente e da ogni angolo del Pianeta. Un caleidoscopio di informazioni spesso sorprendenti, talvolta in apparenza bizzarre, sempre curiose, stimolanti, rigorosamente vere e scrupolosamente documentate. Dispacci diplomatici che sembrano inviati dalla Terra ad una intelligenza aliena curiosa di capire il nostro mondo, uno sguardo disincantato che fa riflettere, che cerca un senso negli eventi della cronaca e della storia - e spesso lo trova. Questo volume ne raccoglie le ultime tre annate ed è dedicato ai lettori abituali con una avvertenza per quelli nuovi: assumere poco alla volta, in piccole dosi... -
«The lunatic is in my head». L'ascolto come istanza letteraria e mediale
Ascoltare è l'""abilità"""" più sfuggente, più legata alle fluttuazioni dell'esperienza soggettiva. Proprio per questo, forse, in passato si è cercato di regolarla e disciplinarla, e in un certo periodo del Novecento è stata concepita come il luogo di un possibile rovesciamento di gerarchie, all'insegna di un utopico (e freudiano) «ascolto dell'ascolto». Questo libro cerca di mostrare l'incidenza dell'atto di ascoltare e di udire soprattutto in letteratura, argomentandone l'importanza almeno su due piani. In primo luogo, c'è l'ascolto del diverso, in particolare del popolo in accezione romantica. La paradossale iscrizione di voci e sonorità provenienti da un mondo non borghese mette proficuamente in crisi l'identità dell'intellettuale democratico. In seconda battuta, c'è l'ascolto della vita interiore, la restituzione del pensiero intimo, attraverso le forme e i modi narrativi del discorso indiretto libero. Anche qui si giunge a una crisi benefica, solitamente chiamata modernismo. In ogni caso, ai livelli di consapevolezza più alti, l'ascolto dice di un bisogno di riflessione e partecipazione, di una condivisione problematica di valori pubblici."" -
Le vie per combattere la crisi mondiale
La relazione di Vladimir S. Vojtinskij al Club Martov di Berlino, la discussione su di essa e le conclusioni di Vojtinskij (6 e 19 novembre 1931), costituiscono la documentazione di un importante tentativo di risposta, nel movimento socialista, alla crisi economica mondiale e alle sue conseguenze sociali, che rimette in questione il rapporto tra il movimento operaio e gli sviluppi del capitalismo. Il saggio di Andrea Panaccione, ""Una discussione del novembre 1931: Vojtinskij, la crisi, la disoccupazione, il socialismo"""", ricostruisce il contesto storico e il significato di questa presa di posizione nella biografia politica e intellettuale di Vojtinskij. Conclude il volume una nota bio-bibliografica su Vojtinskij di Milly Berrone."" -
Bianca Bianchi
La costituente Bianca Bianchi (1914-2000), protagonista di questa narrazione, fu una donna eccezionale. Perché fu antifascista coraggiosa, tanto da preferire l'esilio in Bulgaria alla soggezione intellettuale al diktat del regime; perché fu militante attiva nella Resistenza toscana, ma anche per la sua esperienza di parlamentare eletta nella prima legislatura repubblicana, con oltre 20 mila preferenze. Volitiva e naturalmente incline a battaglie scomode e scelte impopolari, tra cui quella di appartenere a un partito variamente screditato dai rivoluzionari, si allontanò presto e non senza amarezza dai riflettori di Montecitorio, scegliendo di dedicarsi alla «cura dei più bisognosi» e alla promozione di una cultura laica, socialista e soprattutto europea. L'instancabile e variegata biografia, le carte d'archivio e le lettere alla grande socialista russa Angelica Balabanoff, come pure le testimonianze rese da colleghi e collaboratori, ovvero gli elementi che compongono il presente volume, contribuiscono a restituire per la prima volta il profilo di Bianca Bianchi in tutta la sua complessità. -
Ad ogni buon conto. Indagini sulle lacune nella memoria propria e altrui
In Ad ogni buon conto Felice Accame indaga, attraverso una serie di saggi inediti, la formazione dei ricordi e dei loro falsi nei recessi della memoria propria e collettiva. Secondo la tesi dell'autore i falsi ricordi si producono secondo una logica della ""contiguità"""" nella sfera nozionale, nella mappa semantica, nel sistema classificatorio inconscio che, bene o male, adottano tutti gli organismi viventi. Ma una volta prodotti - a maggior ragione se li categorizziamo come rilevanti per le nostre vite - tendono a metter radici. Per estirparle occorre saper rinunciare ad un intero sistema di credenze.""