Sfoglia il Catalogo feltrinelli010
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 581-600 di 10000 Articoli:
-
I boschi e le stagioni
"I boschi e le stagioni"""" riunisce insieme, in prima traduzione italiana a cura di Enrico De Luca, quattro articoli scritti da Lucy Maud Montgomery (1874-1942) nel 1909 e pubblicati in altrettanti numeri della rivista «The Canadian Magazine» di Toronto fra il maggio e il dicembre del 1911. Gli appassionati lettori dell'autrice canadese che, oltre allo humour, ne hanno gustato le descrizioni paesaggistiche, sempre molto evocative e poetiche, non mancheranno di gradire queste pagine in cui ci mostra le meraviglie che si celano nei boschi durante il volgere delle stagioni. Quei boschi considerati dalla Montgomery veri e propri amici, sinceri e franchi, che possono essere conosciuti e apprezzati solo dopo lunghe e assidue frequentazioni, e che ci invita a visitare insieme a lei." -
Pier Paolo Pasolini. Accattone. Nuova ediz.
A distanza di sessant'anni dall'uscita, Accattone non ha perso la carica eversiva che nel 1961 suscitò un forte clamore di cronaca e l'intervento della censura. Lo si può guardare come un'aspra denuncia sociale delle condizioni di vita dei sottoproletari romani o come lo straordinario documento antropologico di un passato che ancora si proietta nel presente. Lo scenario della periferia, infatti, non smette di accogliere nei suoi gironi infernali sempre nuove figure di emarginati. Ma, al di là della dimensione politica o sociologica, la forza del film risiede soprattutto nella sua prospettiva estetica. Accattone è la folgorante invenzione di uno stile che, attraverso un raffinato primitivismo, infrange le regole della bella scrittura cinematografica e i consueti canoni neorealisti di rappresentazione della povertà. Le borgate sono immerse in una luce accecante, quasi ultraterrena. I sottoproletari sembrano personaggi di pale d'altare, divinità di antichi affreschi. I loro gesti violenti e insensati sono sacralizzati dalla solenne musica di Bach. Un'aria funerea spira tra le baracche desolate e i prati bruciati dal sole, esaltando la «disperata vitalità» e la sensualità feroce dei corpi che li attraversano. Privi di qualsiasi proiezione in un mondo migliore, i delinquenti pieni di innocenza di Accattone non hanno speranze di redenzione sociale o religiosa, sono tragici eroi dell'impotenza e del nichilismo. Il loro unico riscatto è affidato alla trasfigurazione mitica dello sguardo pasoliniano. -
L' albero del dolore
Le dieci storie di questa raccolta si ambientano in luoghi e in tempi diversi - dai Caraibi al Canada, dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri - e mettono in scena persone di ogni età, classe sociale e background culturale. Comune è però il tema della sofferenza, dalla quale i protagonisti cercano di liberarsi ognuno a modo proprio. Nel racconto che dà il titolo al libro, Lorraine, tornata in Giamaica dopo anni di lontananza, ricorda Larissa, la domestica che le aveva svelato la magia dell'albero del dolore: piantando chiodi nel suo tronco è possibile trasferirgli le nostre sofferenze. In ""Chiaro di luna"""", """"Silenzio"""", """"Lecca-lecca"""", """"Un padre così"""", bambini e ragazzi che subiscono la durezza e l'ipocrisia del mondo degli adulti sono costretti a diventare grandi prima del tempo. """"Per il mio buon cuore"""" e """"La cugina di campagna"""" raffigurano, con umorismo e ironia, una società ricca e cinica, preoccupata soltanto di mantenere i privilegi acquisiti. Infine, """"Il volo"""" descrive, coi toni del realismo magico, la spiritualità della tradizione africana. Mentre affronta questioni sensibili e scottanti, come la discriminazione etnica o l'oppressione culturale, atroci eredità del colonialismo, Olive Senior scandaglia con grande maestria l'animo umano, mettendo a nudo quel movente che ci accomuna tutti, ossia il desiderio di riscattarci e di trovare noi stessi."" -
Perché l'amore tocchi terra
Wendell Berry è da decenni una delle voci più ascoltate e influenti del mondo culturale nord-americano. Oltre a romanzi e saggi, spesso incentrati su temi ambientalisti, ha scritto anche poesie, dando vita a quello che si configura come un opus magnum profetico e attuale. I componimenti raccolti in questo volume, nella sapiente selezione operata da Riccardo Duranti, cantano la natura, la sua potenza generatrice, la sua sapienza ancestrale, il suo incanto eterno e sempre nuovo. Solo tornando a connetterci con la terra, gli alberi e gli animali, potremo posare uno sguardo autentico e profondo su tutto ciò che ci circonda, ritrovare il ritmo di un tempo cosmico, vivere nel rispetto per tutti gli esseri. E raggiungere la «pace delle cose selvatiche», là dove «il pensiero trova riposo». A fare il controcanto le fotografie che Alessandro Ciaffoni ha scattato nella campagna marchigiana, intrecciando un dialogo affascinante tra l'America rurale e gli Appennini italiani. -
Il grande inganno. Controstoria della Seconda Repubblica
In politica la realtà non è mai quella che appare. La narrazione dei vincitori «riscrive» la nuda trama dei fatti. Sugli ultimi trent'anni di storia italiana, paradossalmente, si è imposto il racconto dei vinti della storia. È la sinistra di matrice comunista e statalista - la grande sconfitta del secolo scorso, divenuta il sorprendente alfiere del liberismo selvaggio e del conseguente capitalismo finanziario - a raccontare cosa è successo, in sintonia con una parte della magistratura inquirente. Paolo Cirino Pomicino fa il controcanto alla storia «ufficiale» e - a forza di fatti, documenti e ragionamenti - offre una nuova e convincente lettura del passato prossimo e del presente. L'Italia vive una profonda crisi della democrazia, con la crescente invadenza del grande capitale finanziario e la progressiva trasformazione del ceto medio spaccato in due tronconi, il più piccolo dei quali è diventato una nuova classe dominante grazie alla finanza ingegnerizzata, mentre il ruolo dei corpi intermedi è pressoché scomparso. Serve una nuova rivoluzione borghese capace di rilanciare cultura e democrazia nel sistema politico italiano, «anonimo» e sempre più personalizzato. In questo quadro ha fatto irruzione, a fine febbraio, la guerra in Europa Orientale, con l'invasione russa dell'Ucraina. Migliaia di morti, milioni di profughi e danni materiali incalcolabili hanno commosso il mondo e compattato l'Europa e l'Occidente nel sostegno politico e materiale all'Ucraina e nelle sanzioni, durissime, alla Russia. Una svolta tragica, per un nuovo ordine mondiale. -
Il coro selvaggio
Knut Hamsun è universalmente conosciuto per capolavori della narrativa quali ""Fame"""", """"Pan"""" e """"Germogli della terra"""", che gli valse il premio Nobel per la letteratura nel 1920. Non tutti sanno, però, che nel 1904 pubblicò anche una raccolta poetica, in cui affronta i temi che gli sono cari, gli stessi dei suoi romanzi e dei suoi drammi. Innanzitutto il ruolo fondamentale, mitigatore e liberatorio, della natura: la campagna, con le sue tradizioni e i suoi cicli stagionali, è un rifugio dalla confusione e dalla grettezza della città, e il bosco, di cui Hamsun si sente figlio, è il luogo a cui tornare per rigenerarsi dalle delusioni e dalla durezza della vita. E poi l'amore, visto sempre come una passione dolorosa e irrefrenabile, quasi mortifera, che obbliga lo scrittore a una lotta costante tra dubbi, speranze, rabbia e ripensamenti. Hamsun lavorò tutta la vita a questa raccolta, come si evince dalle numerose edizioni che si susseguirono negli anni, inseguendo un ideale di compiutezza che, stando alle sue stesse parole, non si concretizzò mai del tutto. Ora per la prima volta il pubblico italiano potrà accedere a una scelta dei componimenti più significativi, che rivelano in particolare il lato intimistico, a volte onirico, del grande autore norvegese."" -
Novella degli scacchi
Mirko Czentovic, contadino dalle maniere rozze, è diventato in pochi anni campione del mondo di scacchi. Il suo è un talento straordinario, che però egli sfrutta soltanto per guadagnare. Eppure Czentovic è un portento, e lo dimostra anche sulla nave che lo sta portando in America per una tournée: invitato dal narratore e da altri passeggeri, accetta di giocare contro tutti loro simultaneamente per 250 dollari a partita. I dilettanti stanno perdendo, quando ecco che una figura defilata inizia a suggerire le mosse che ribaltano la partita. Il capolavoro di Zweig esplora in maniera magistrale gli abissi che si celano nella mente umana e racconta gli anni bui del nazismo attraverso la voce indimenticabile del misterioso scacchista, il dottor B. -
L' amore per gli animali. Come la relazione con le altre specie ci ha cambiato
Fin dalle prime manifestazioni artistiche del Paleolitico, gli animali sono stati per l'uomo una fonte inesauribile di ispirazione. Dopo millenni trascorsi in loro compagnia il divario che ci separa si è però oggi fatto molto netto ed è amplificato dalla deriva tecnologica e dalla crisi ambientale in atto. Il ristretto gruppo di pet, composto per lo più di cani e gatti, che abita con noi e che spesso umanizziamo in modo grottesco, non è più in grado di offrire quello specchio istruttivo e stimolante che fino a pochi anni fa costituiva un tassello formativo indispensabile per lo sviluppo di Homo sapiens. Roberto Marchesini esplora la relazione tra esseri umani e altri animali da diverse prospettive. All'analisi di tipo scientifico, indispensabile per comprendere i meccanismi alla base di fenomeni quali la domesticazione del cane e lo sviluppo della zootecnia, affianca una disamina delle teorie filosofiche e antropologiche che hanno generato la spaccatura, ormai così evidente, fra il nostro mondo e il loro. Inoltre, grazie a più di uno sconfinamento nei campi dell'arte e della rappresentazione dell'eterospecifico, L'amore per gli animali riassume molti dei processi che nel corso della storia (e della preistoria) ci hanno resi l'animale che siamo. -
Scienza vs fede. A chi affidarsi in questa stagione di malessere?
La concezione del mondo e della vita tradizionalmente proposta dalla religione, che comprendeva il trascendente, tutta la conoscenza, le regole di condotta e il fine ultimo dell'esistenza, ha guidato a lungo la convivenza civile. Poi la scienza ha avocato a sé la spiegazione della realtà, proponendo modelli del tutto coerenti sotto il profilo logico e matematico, ma non dimostrabili (scienza e religione richiedono entrambe, per essere abbracciate, un atto di fede). Le difficoltà di questa nostra epoca, i problemi ambientali, le insidie di una finanza e di una comunicazione manipolate, i divari sociali, sono segni di una caduta valoriale che appare almeno in parte figlia di quella cesura. D'altra parte, se i successi della scienza sono indiscutibili, essi restano però limitati dall'incapacità di cogliere e spiegare l'istante preciso in cui la materia è divenuta vita, e a maggior ragione il senso di questo nostro esistere destinato, secondo le ineludibili leggi dell'entropia, a dissolversi in un informe nulla. Per dare risposta a questa inquietante assenza di scopo, le teorie scientifiche più avanzate propongono visioni in cui è la coscienza umana ad avere un ruolo partecipatorio nell'edificazione dell'universo, trasformando così l'escatologia religiosa individuale in un'escatologia cosmica che avrà compimento con la fine dell'universo stesso. Altre visioni tentano una sacralizzazione del cosmo, nella quale mondo fisico e mondo spirituale sono integralmente congiunti. Si tratta di ipotesi confortanti, ma che sono tuttavia indimostrabili. Un dialogo sereno, che conduca a un punto di incontro tra scienza e religione, resta in definitiva la vera speranza per giungere a una visione in cui tanto Dio, quanto la nostra percezione della realtà, trovino diritto di cittadinanza anche quali basi per un recupero valoriale. -
Le pietre del Tempio. Costruttori e cantieri nella Bibbia
Gli scritti che compongono questo libro parlano di costruttori, cantieri, personaggi ed episodi a volte citati solo di sfuggita nella Bibbia, ma in seguito illuminati dalle interpretazioni del Talmud, dall'esegesi dei Padri della Chiesa, dagli studi dei teologi o dalle visionarie raffigurazioni degli artisti. Si affacciano così dalle pagine della Scrittura Besalèl, il costruttore dell'arca dell'Alleanza, prediletto dal Signore e antenato di Gesù; Sheerah, la bisnipote del patriarca Giacobbe, unica donna ad aver mai costruito, secondo la Bibbia, una città; i muratori della torre di Babele e gli scalpellini di re Salomone. E anche i mattoni con cui furono costruite le città del faraone, i legni che rivestirono il tempio di Gerusalemme e il legno impiegato per la croce di Cristo; i cantieri dei falegnami di Nazareth e quello della più antica chiesa del mondo. Da questi racconti emergono, spesso intrecciati tra loro, la potenza spirituale del simbolo e il filo concreto della storia. -
Guardare l'impossibile, vedere l'improbabile e creare l'incredibile. La mia remissione nel cancro avanzato contro ogni probabilità
Una mattina come tante Luisa si sta dirigendo verso il campus universitario di Forlì, dove insegna statistica. Ha appena ricevuto gli esiti degli esami medici e la diagnosi (metastasi in alcuni linfonodi e nella colonna vertebrale) non lascia spazio a dubbi: il suo cancro è entrato in uno stadio avanzato ed è ormai inguaribile. Ma questa non è la fine, è piuttosto l'inizio di un viaggio alla ricerca dell'impossibile. In ""Guardare l'impossibile, vedere l'improbabile e creare l'incredibile"""" Luisa racconta la sua avventura: dalle cure sperimentali ai percorsi nutrizionali, dalle terapie alternative alla spiritualità e alla religione. Dopo quasi tre anni, l'impossibile si realizza: Luisa entra in remissione completa per quasi due anni. Il suo percorso è simile alla scalata dell'Everest. Ma «persino l'Everest, anche se con immensa difficoltà, si può scalare, l'importante è non ritenerla un'impresa """"impossibile""""». Ogni qualvolta passiamo dall'impossibile all'improbabile, si apre dinanzi a noi uno spazio, per quanto piccolo, di possibilità, che ci dà forza e speranza. Oggi sappiamo che la remissione completa e duratura nel cancro avanzato non è impossibile, è solo estremamente improbabile. Alcuni pazienti l'hanno conseguita, e ci si augura che in futuro il loro numero possa aumentare. Nel frattempo, Luisa ci offre la sua storia, fatta di scienza, di fede e di amore, che può diventare fonte di ispirazione per coloro che stanno iniziando l'impervio cammino."" -
Elsa Morante. L'incantatrice
Anticonformismo ed empatia nei confronti delle creature più vulnerabili segnarono l'esistenza di questa scrittrice rivoluzionaria, nata in una sala parto per indigenti nel cuore di Trastevere. Fin dall'infanzia, caratterizzata dalla precoce vocazione per la scrittura, la vita di Elsa Morante fu profondamente legata a Roma, che le regalò piazze meravigliose e la compagnia di gatti-angeli. Ma la sua amata città fu anche teatro di alcuni tra i momenti più tragici del '900, da lei vissuti e raccontati in prima persona: il fascismo, le leggi razziali, la deportazione degli ebrei (lei che era di madre ebrea), i disastri della seconda guerra mondiale. Il tormentato matrimonio con Moravia e gli amori infelici con Visconti e Bill Morrow, ma anche l'amicizia con Debenedetti, Saba, Penna, Pasolini, Calvino, Leonor Fini, Fofi, Agamben, Ramondino, e tanti altri artisti e intellettuali, ispirarono il rituale creativo al quale Elsa Morante sacrificò la propria esistenza: raccontare, attraverso pagine indimenticabili, come le stelle si rispecchiano nella polvere. Capace di indagare nelle contraddizioni più laceranti della famiglia come della Storia, perseguì per tutta la vita, talvolta a caro prezzo, la fedeltà alla propria anima di madre e bambina, che illumina i suoi romanzi e racconti. Attingendo da numerose testimonianze e fonti d'archivio, con particolare attenzione al contesto storico-culturale che la vide protagonista, questo volume ci restituisce la ricchezza di una sensibilità umana e politica senza eguali nel panorama letterario del '900 italiano. -
Il codice del potere. Artha??stra. L'arte della guerra e della strategia indiana
Il ""Codice del Potere (Artha??stra)"""" è un distillato di strategia, saggezza ed equilibrio che ha attraversato indenne, per vigore ed efficacia, ventiquattro secoli. È il frutto di una scienza progredita e spregiudicata che esplora la natura del potere, del successo e della prosperità economica e indica la via per ottenerli, consolidarli, goderne e governare le responsabilità che comportano. Kaut.ilya, il suo geniale autore, detto l'Aristotele e il Machiavelli hind?, distillò verità senza tempo, divenendo un maestro insuperato nell'arte del potere. Furono proprio i suoi insegnamenti a rendere possibile a Candragupta, un condottiero dalle oscure origini, la rapida ascesa al trono e la creazione del primo impero indiano. Così come ispirò i sovrani dell'antichità, questo capolavoro strategico-politico-militare, sconosciuto in Occidente, è ora considerato fondamentale per l'addestramento dei manager e della classe dirigente indiana. «L'Artha??stra presenta idee e suggerimenti su argomenti pratici che sono attuali ancora oggi» ha scritto Amartya Sen, premio Nobel per l'economia nel 1998."" -
Il testamento di Joseph Mariotti. Un romanzo scientifico
Può la scienza parlarci di ciò che ci sta veramente a cuore? E la fisica è in grado di accompagnarci nella scoperta della nostra vita interiore? Di offrirci non solo beni materiali ma anche spirituali? Il protagonista di questa storia è Giovanni Taglianti, un fisico del Cern di Ginevra che si è trasferito in una piccola città nelle Alpi per amore della figlioletta Hannah. Per lui, che ha da poco perso la moglie, tutto l'universo non è altro che un immenso vortice di materia privo di senso. L'insolita eredità di un vecchio filosofo - Joseph Mariotti - lo induce però a intrecciare la fisica con le discipline umanistiche, spronato dagli allievi del liceo in cui insegna e fiancheggiato da un'energica professoressa di lettere e dal mite collega di religione. Cosa c'entra sant'Agostino con la termodinamica, oppure la poesia di Frost con i paradossi del mondo microscopico? E Picasso con le particelle elementari? La teoria della relatività non ci suggerisce forse che la verità andrebbe cercata nella relazione tra le cose? E la meccanica quantistica che non bisogna mai smettere di dubitare delle proprie idee? Mentre il professore ripercorre la storia della fisica concetto dopo concetto, da Anassimandro al bosone di Higgs, i confini del sapere e quelli del cuore si fanno via via più sfumati e la sua drastica soluzione al «grande problema dell'universo» comincia pian piano a svaporare: non è nel mondo della materia, bensì in quello dell'invisibile che l'umanità può accedere alla dimensione più adeguata per decifrare il significato dell'esistenza. Questo romanzo ci racconta la fisica così come ""Il mondo di Sofia"""" e """"Il teorema del pappagallo"""" ci hanno parlato, rispettivamente, di filosofia e matematica: in un mondo sempre più complesso e difficile da decifrare, è quanto mai necessario rivisitare le grandi speculazioni del pensiero cogliendone il significato più essenziale alla luce dell'esperienza quotidiana, in un serrato confronto con i grandi interrogativi dell'umanità."" -
Anche a un lupo piacciono le verdure. Ediz. a colori
Dopo un lungo e freddo inverno senza cibo, il signor Lupo si è ormai convinto che la sua dieta carnivora presenta non pochi svantaggi. E allora, perché non coltivare tante belle verdure? Detto, fatto. Ma un giorno ha una brutta sorpresa: qualcuno è entrato nel suo orto e si è pappato le sue pianticelle. Furente, il signor Lupo è già pronto a scovare il colpevole e a... ma no, forse c'è un altro modo per risolvere la situazione. Forse è venuto il momento di condividere quello che ha e di farsi finalmente degli amici. Raccontata da Claire Bouiller e illustrata da Quentin Gréban, ""Anche a un lupo piacciono le verdure"""" è un storia che insegna il valore della condivisione e dell'amicizia, nonché l'importanza di mangiare tante verdure! Età di lettura: da 3 anni."" -
Le nuove storie del negozio di bambole
Con questo secondo volume di storie, Tsuhara Yasumi ci riporta dentro Tamasaka, lo storico negozio di Setagaya dove si vendono e si riparano bambole e peluche. Oltre alla giovane Mio, che lo ha ereditato dal nonno, vi lavorano con passione e inventiva il giovane e bizzarro Tominaga, creatore di peluche molto richiesti, e il misterioso signor Shimura, specializzato in bambole tradizionali. Nelle avventure che coinvolgono i tre protagonisti, intorno alle bambole e ai loro proprietari si intrecciano vicende e casi molto particolari. A portare scompiglio nella vita del negozio saranno una Licca-chan - una specie di Barbie giapponese - imbrattata con un pennarello indelebile, una bambola i cui capelli si allungano misteriosamente, il famoso burattino Odamaki-hime e un manichino, opera di un celebre artigiano. Mescolando sapientemente diversi generi letterari, Tsuhara mette in luce le strette relazioni tra gli esseri umani e le bambole, scavando in profondità nei sentimenti dei numerosi personaggi che si muovono tra le cinque storie. -
Sazia di giorni. Diario ultimo
Giunta alla soglia dei 98 anni, Camilla Salvago Raggi ci ha regalato un nuovo libro in cui si intrecciano il racconto, spesso divertito, di recenti disavventure, un piccolo catalogo di amori e disamori e qualche intensa riflessione sulla vecchiaia e sulla fine che si avvicina inesorabile. In queste pagine, chiuse appena prima di andarsene per sempre, ci offre una grande lezione di stile, la stessa che ci ha dato nel corso di tutta la sua attività di scrittrice e che si era fatta particolarmente esemplare negli ultimi anni, quando la vita le era apparsa in tutta la sua fuggevolezza e fragilità. Pur conservando la cifra di una scrittura fresca e vivace e di uno spirito libero e anticonformista, la sua voce aveva infatti acquistato di libro in libro nuovi toni, capaci di modulare, senza soluzione di continuità, leggerezza e profondità, umorismo e malinconia, amore per la vita e sorridente distacco. Nello scorrere questa sorta di «diario minimo», così vivo e lucido, un'emozione profonda ci coglie davanti a quelle che si sono rivelate le sue ultime parole. -
Oceano
Pubblicato per la prima volta nel 1938 da Bompiani e vincitore del Premio Viareggio nello stesso anno, ""Oceano"""" rappresentò una novità nel panorama letterario italiano di quegli anni. Originale era la sua struttura, che intesseva abilmente racconti di traversate, di luoghi e di incontri, ripescati dal protagonista, imbarcato su un piroscafo norvegese, «dall'ombra della memoria». Ma soprattutto originale era la voce di Rossi: la sua scrittura, che sembra nascere senza mediazioni dall'esperienza della realtà, trova in """"Oceano"""" una delle sue prove più convincenti. È il mare che dà il ritmo al racconto, portando il lettore a vivere epiche cacce alla balena, salvataggi insperati e drammatici naufragi, in mezzo a nebbie tentacolari, a spaventose tempeste e alle architetture fantastiche dei ghiacci artici. Nel ben calibrato flusso di storie, lo scrittore - non diversamente da Melville e da Conrad - riflette e si interroga sul rapporto che lega l'Uomo alla Natura, sul senso della Vita e della Morte e su quello del nostro breve e incerto viaggio sulla superficie del pianeta."" -
E adesso parlo io. Monologo liberamente tratto da un ragazzo in «stato vegetativo»
Dopo quattordici anni di silenzio in «stato vegetativo», Alessandro Pivetta si racconta attraverso la voce di Fabio Cavallari, amico di famiglia, scrittore attento e vicino alla disabilità, alla condizione dei malati terminali e a quanti combattono ogni giorno al loro fianco la battaglia per una vita degna e piena. «Mi chiamo Ale. All’anagrafe Alessandro Pivetta. Abito a Pordenone. Ho trentaquattro anni. Non parlo dalla mattina del 15 agosto 2005. Lo so, è un silenzio prolungato, ma non si tratta di mutismo selettivo e non ho neppure un problema alle corde vocali. È una grana un pochino più complessa. Diciamo di difficile soluzione. È vero non cammino neppure. Non muovo le braccia. Non rido? Beh, questo lo lascio dire a voi. Io ho riso molto in questi anni. Non ve ne siete accorti? Sinceramente è un problema vostro.» Comincia così il monologo di Alessandro. La sua vita è la sua malattia. Ogni pensiero, ogni sentimento, ogni relazione muove da lì e da lì prova ad andare oltre, a volte riuscendoci, a volte no, in compagnia dell’esistenza di prima – i ricordi, le amicizie, i sentimenti, i progetti – e dei mille problemi legati alla sua condizione. Ironico, lucido e poco accomodante, il linguaggio di questo libro si sposa con l’età di un ragazzo che ha vissuto troppo poco per accontentarsi di giudizi preconfezionati o di consolazioni superficiali. Le sue parole a favore della vita offrono la possibilità che il dubbio lieviti in noi e che la domanda sull’umano rimanga imprescindibile. Alessandro non c’è più, è morto il 21 gennaio 2020, ma la sua voce «canta» libera nella babele della modernità conformista: «Io metto in dubbio le vostre certezze, scavo buchi nelle vostre fragilità, vi pongo spalle al muro da sdraiato». -
Conversazioni intorno al fuoco. Meditazione e tradizioni spirituali
Il valore intrinseco della diversità. Così avrebbe potuto intitolarsi questo piccolo volume che raccoglie le conversazioni intrecciate da don Paolo Scquizzato con quattro amici in momenti diversi durante la crisi pandemica: Andrea Loreni, funambolo, Davide Maria Cova, fondatore del centro di meditazione Dorje-Ling, Alessandra Prema De Salvo, educatrice e insegnante di yoga contemplativo e Gabriele Goria, praticante di arti marziali e artista. Sollecitati dal loro interlocutore, raccontano la ricerca del proprio io profondo, descrivendo percorsi eterogenei per tempi, modi, scelte e pratiche, ma sempre aperti, accoglienti, attenti alle esperienze fatte dagli altri. Si avverte la consapevolezza che dal confronto, fonte di autentico arricchimento, è possibile cogliere affinità inaspettate, continue possibilità di contaminazione, coincidenze mai marginali. Molti sono i temi affrontati, tutti cari a quanti si interrogano sui propri limiti, le proprie incertezze, i propri condizionamenti: il vuoto, il silenzio, la paura, l'inaspettato. Ma è la meditazione, nelle sue varie forme e specificità, a rappresentare il sottile filo rosso dei diversi cammini intrapresi. Grazie a essa possiamo infatti riconoscere l'illusorietà della vita che conduciamo e «risvegliarci».