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La miniatura medievale. Una introduzione
Prima che Otto Pächt vi si cimentasse con ingegnosa e sensibilissima perizia, si poteva ancora guardare alla miniatura medievale come a un genere artistico minore, da studiare negli stessi modi riservati al suo ascendente ritenuto più illustre, la pittura monumentale ad affresco o su tavola. Ma chi assisté nei tardi anni sessanta al ciclo di lezioni viennesi che è all'origine di questo libro ebbe il privilegio di ""ascoltare con gli occhi"""" - sinestesia intellettuale prediletta da Pächt - una messe di immagini sfolgoranti per tonalità cromatiche e traboccanti di forme decorative, a cui veniva riconosciuto il rango autonomo di arte """"maggiore"""", e con esso il diritto a un accesso metodologico peculiare. La vibrazione di allora si trasmette intatta ai lettori di oggi, davanti a un mondo figurativo che parla finalmente in un linguaggio proprio, quello del manoscritto decorato. Di Bibbie, Evangeliari, Salteri, Lezionari, Apocalissi, Sacramentari, Messali e opere con raffigurazioni didattiche Pächt analizza magistralmente ogni aspetto: le forme e gli stili, la suggestiva ricchezza di iniziali, il vocabolario ornamentale e simbolico, le tendenze espressive, il peso dell'eredità tardoantica e bizantina, il rapporto simbiotico o tensivo tra scrittura e immagine, la funzione della cornice, il conflitto spaziale che si gioca all'interno della pagina. Presentazione di Jonathan J. G. Alexander. Postfazione di Fabrizio Crivello."" -
Fino in fondo
Quando, in un corridoio di Westminster, Yvonne Carmichael incontra lo sguardo ipnotico di un uomo elegante, sicuro di sé, non sospetta che la sua vita sta per cambiare in modo radicale. A 52 anni, Yvonne è una donna attraente, una scienziata brillante nel campo della genetica, ha una bella casa, un buon marito, due figli adulti e una cerchia di amici fedeli. Ma in un istante decide di seguire lo sconosciuto nella cappella della cripta del parlamento, e di abbandonarsi con lui a una torrida seduta di sesso, senza parole, senza nomi, e pensa la donna senza seguito. Invece un seguito ci sarà: la relazione continua, clandestina, episodica, resa ancora più eccitante dal mistero che circonda la professione del bel seduttore. Il romanzo che leggiamo è la cronaca di quello che diventa presto passione, poi amore, e che Yvonne affida a tarda notte al file di un computer, rivolgendosi all'amante senza nome. L'idea di poter controllare la relazione adulterina e condurre una doppia vita sentimentale si rivela presto illusoria, perché l'uomo adora fare sesso nei luoghi più impensati, anche pubblici, per esempio in fondo a un vicolo accanto a un centro convegni dove Yvonne è attesa per una festa. Il collega che la vede comparire dal fondo di Apple Tree Yard aggiustandosi i vestiti, con il viso e gli occhi luminosi, capisce, la attira in una trappola e la violenta, aiutato dalla notevole quantità di cocktail ingeriti. Poi dà inizio a un vero e proprio stalking, terrorizzando la sua vittima, che ricorre all'aiuto... -
Storia della psicologia
Lo sviluppo della psicologia non è stato lineare. È avvenuto per salti, sfasamenti e dibattiti, anche accesi, e ricostruirne le diramazioni può essere complesso. La ""Storia della psicologia"""" di Robert Thomson ci viene in aiuto ripercorrendo, in una prospettiva storica, i più importanti contributi delle varie scuole che di volta in volta ne hanno rivendicato la primazia. Dalla nascita della psicologia nell'ambito dell'empirismo, dal terremoto provocato dalle teorie darwiniane, via via attraverso le acquisizioni della prima generazione di psicologi in Germania, Inghilterra, Francia e Stati Uniti, alle teorie di Freud e Jung, al comportamentismo, alla psicologia della forma, fino agli apporti della psichiatria, della psicologia infantile, sociale, industriale, della teoria dell'apprendimento, dei test d'intelligenza e di personalità, l'arco della trattazione è completo e compone un essenziale viatico allo studio e alla conoscenza della disciplina. Prefazione di Brian M. Foss."" -
Teatro: Il posto delle patate preceduto da L'aumento
Le due pièces riunite in questo volume sono, a quanto risulta, le due sole opere teatrali scritte da Georges Perec, e restano fra i testi più radicali del teatro dell'assurdo: ""L'aumento"""" (L'augmentation, 1970) e """"Il posto delle patate"""" (La poche Parmentier, 1974). L'aumento, oltre che una figura retorica, è anche, più banalmente, ciò che il dipendente spera di ottenere dal capo: """"Come disporre"""" spiega il sottotitolo, """"delle maggiori possibilità di successo nel chiedere al proprio capo-ufficio un adeguato aumento di stipendio, quali che siano le condizioni sanitarie, psicologiche, climatiche, economiche o di altra ragione"""". """"Nel Posto delle patate"""", strampalato capolavoro del teatro dell'assurdo, quasi un omaggio a Ionesco, sei personaggi percorrono, uno alla volta, lo stesso labirintico itinerario alla ricerca della verità. E a introdurre questo drame comique è giusto sia l'epigrafe: """"Sbucciare le patate resta forse la più grande avventura del mondo moderno""""."" -
La fisica dei perplessi. L'incredibile mondo dei quanti
L'uso parsimonioso degli aggettivi ""strano"""", """"bizzarro"""" e """"misterioso"""" è indubbiamente una buona regola. Quindi, per mettere bene in chiaro che l'argomento del suo nuovo libro è davvero molto strano, bizzarro e misterioso, Jim Al-Khalili lo dice subito, e si capisce perché lo fa. Il tema del suo libro è infatti il mondo del molto-molto piccolo, quello dei quanti, dove le regole del """"nostro"""" mondo non valgono o, in molti casi, sono completamente rovesciate. Dopo più di un secolo, la fisica si è ormai abituata a scendere a patti con le implicazioni della meccanica quantistica, perché questa teoria controintuitiva si è dimostrata solidissima e perfettamente adeguata a descrivere i fenomeni della materia. Ma chi non ha avuto in sorte l'occasione di studiare fisica è piuttosto perplesso, e fa bene ad esserlo. In che senso una particella può passare da due parti contemporaneamente? Cosa vuol dire esattamente che un corpo si comporta simultaneamente come un'onda del mare e come un granello di materia? Ma davvero il gatto nella scatola è allo stesso tempo vivo-e-morto finché non lo guardiamo? E come è possibile che agendo su una particella qui sulla Terra si ottenga un effetto simultaneo sulla sua gemella, che ormai naviga oltre Plutone, verso il vuoto interstellare. Dopo """"La fisica del diavolo"""", il grande fisico inglese si cimenta ancora una volta paradossi della fisica, facendosi accompagnare, con brevi saggi illuminanti, da invitati d'eccezione, come Anton Zeilinger, Frank Close e Paul Davies."" -
Senza un ragionevole dubbio
Terranova, 1978. David Slaney, venticinque anni, evade dal carcere dov'è rinchiuso per traffico di stupefacenti. Deve raggiungere Brian Hearn, suo complice nell'operazione che gli è costata l'arresto. Hearn vive a Vancouver, letteralmente all'altro capo del continente, e vuole che Slaney ritenti l'impresa di portare un carico di marijuana dalla Colombia a Vancouver. Slaney ha accettato perché vuole far soldi e riconquistare la fidanzata, Jennifer, una ragazza madre da lui aiutata in tutti i modi, che non si è mai fatta viva durante gli anni del carcere perché ricattata dai servizi sociali con la minaccia di toglierle la figlia. La polizia incarica Patterson, un agente di mezza età, disperatamente in attesa di una promozione e di una buona paga, di inseguire Slaney assoldando di volta in volta una serie di personaggi che gli diano un passaggio. Quando arriva fortunosamente a Vancouver, e incontra Hearn, che ha cambiato nome e conduce una vita lussuosa, David capisce che qualcosa non va, ma scaccia il sospetto del tradimento dell'amico, troppo difficile da accettare. E prosegue per il Messico e la Colombia, con altri complici di aspetto e comportamento sempre più dubbi; poi, dopo vicissitudini varie, climatiche, sentimentali o poliziesche, arriva in Canada con il suo pericolosissimo carico. Lo attende una sorpresa che chiude il cerchio della storia. -
Giuseppe Dossetti. Un innovatore nella Democrazia Cristiana del dopoguerra
"Se Dossetti avesse continuato a fare politica, la DC si sarebbe spezzata"""". È l'explicit lapidario che Gianni Baget Bozzo appose nel 1977 a una storia iniziata quattro decenni prima e conclusa da tempo. Quando venivano scritte queste parole, Giuseppe Dossetti era ormai un monaco di sessantaquattro anni votato allo studio e alla preghiera. Ma nell'immediato dopoguerra, da laico, fu il protagonista di una stagione di rinnovamento che coinvolse le forze più vive del cattolicesimo politico italiano e il partito in cui cercarono rappresentanza. Sembrava che di quel tentativo si conoscesse ogni singola mossa, ogni retroscena. Non è così. Lo si scopre nel saggio di Fernando Bruno, che ha il merito di guardare all'intera vicenda da un punto di osservazione finora non abbastanza messo a profitto: la rivista """"Cronache Sociali"""" (1947-51), organo politico quindicinale del gruppo dossettiano, ossia della sinistra democristiana nella sua espressione più alta e sognoficativa. Gli articoli di Dossetti, Lazzati, La Pira, Caffè, le grandi inchieste, l'osservatorio interno e internazionale erano modelli di un giornalismo civile, colto e incalzante, dove veniva allo scoperto l'alternativa alla leadership di De Gasperi. Al tatticismo degasperiano risucchiato nella """"manovra governativa"""" e nel """"patteggiamento di gabinetto"""", e sospinto a destra, Dossetti contrappose un'azione """"formativa e suscitatrice, in strati sempre più vasti, di uno slancio collettivo vitale""""." -
L'invenzione dell'Italia moderna. Leopardi, Manzoni e altre imprese ideali prima dell'Unità
Alle grandi imprese sconfitte si rende onore soltanto se non le si celebra con il riguardo sepolcrale che le condannerebbe per sempre alla giacitura. Ciò che è irrealizzato attenta ancora – giudice silenzioso delle sorti che gli hanno voltato le spalle – all'ordine che invano cercò di scuotere e ricreare. Ma le sue ragioni perdute si impennano e scaldano gli animi a patto che qualcuno le tragga fuori dai recinti degli specialismi o dei clichés storiografici. Per questo la vicenda dell'Italia preunitaria e il lascito che ci ha trasmesso trovano in Giulio Bollati, editore e studioso, uno degli interpreti più congeniali. L'editore sensibile al minimo sintomo di convergenza tra saperi scientifici e umanistici procede al passo con l'italianista, a cui si deve l'anamnesi acutissima ed empatica del progetto di modernità che tra fine Settecento e metà Ottocento, in un vortice di idealità spesso dissonanti, cercò di aggiornare l'antica, esclusiva primazia italiana nelle lettere e nelle arti, aprendola alla società in mutamento. Spogliata degli orpelli risorgimentisti, sottratta all'abuso della retorica posteriore, la coppia di aggettivi morale e civile mostra qui una pregnanza quasi eversiva, che ambisce a cambiare il corso delle cose. Eversore e oltraggioso, agli occhi dei contemporanei, è il Leopardi antologista della Crestomazia, che da cinque secoli di prosa italiana «stacca» e «straccia» di furia brani inusitati, insidiando la maestà del Trecento a profitto dell'ingegnoso Galileo. Altrettanto radicale della ripugnanza leopardiana verso i sentimenti maneggevoli con cui liberali e moderati intendono plasmare la materia che si chiamerà Stato unitario è l'esonero dall'azione attorno al quale si arrovella il Manzoni tragediografo. Due posizioni affratellate nella marginalità. A quell'altezza tuttavia i veri soccombenti hanno già un volto, che la scrittura elegante di Bollati profila vividamente: gli illuministi lombardi, un gruppo di aristocratici fautori di una nuova validazione delle virtù nobiliari attraverso il perseguimento dell'utile pubblico. L'insuccesso della loro esortazione a rinunciare a «ogni idea di ceto», giacché «il ceto d'un uomo dabbene è il genere umano», non smette di ripercuotersi sull'oggi, dominato da caste che neppure il conte Verri avrebbe immaginato. -
Cartesio. La magia dei numeri e del moto. René Descartes e la scienza del Seicento
L'immagine tradizionale di Cartesio ci rimanda al filosofo razionalista chiuso nel suo studio che credeva che la propria metafisica contenesse tutti i principi della fisica e che la fisica non fosse altro che geometria. Questo luogo comune non rende giustizia a una delle maggiori figure della rivoluzione scientifica seicentesca e dà un'idea riduttiva di come la filosofia e la scienza di un'epoca si incontrino nel suo pensiero. Cartesio fu in realtà un uomo di genio che visse in un'epoca in cui un filosofo era in grado di comprendere in sé tutta la conoscenza del suo tempo. Nel libro di Shea lo seguiamo dalla prima formazione, presso i gesuiti del collegio di La Fléche, fino al viaggio in Olanda, dove conobbe quell'Isaac Beechman che suscitò il suo interesse per la matematica, la musica, la caduta dei gravi e i problemi dell'idrostatica. Da qui prende avvio una straordinaria carriera scientifica: dalla scoperta di un mezzo matematico per il calcolo di curve di complessità crescente, fino alle ricerche sul metodo e sulla metafisica come fondamento razionale della fisica. -
La cugina americana
Hampstead Garden, nordovest di Londra, è il quartiere della buona borghesia ebraica, ricca, istruita, liberal, solidale: tutti conoscono tutti, tutti frequentano tutti, tutti sono pronti a soccorrere chiunque si trovi in difficoltà. Adam e Rachel si conoscono da sempre, si amano dall'adolescenza, e stanno per fidanzarsi. La comunità segue l'evolversi della relazione da quando è nata, aspetta il matrimonio, i figli. Tutto va come dovrebbe andare fino a quando, da New York, città di liberi costumi e strane usanze, arriva Ellie, la cugina di Rachel: bellissima, fragile, dolce, infelice, anticonformista. Tra Adam ed Ellie è amore al primo sguardo: entrambi resistono, si evitano, si cercano, irresistibilmente attratti e irrimediabilmente divisi. Francesca Segal ci regala un romanzo ricco di suspense per l'amore proibito, e di indulgente ironia per le regole di una comunità meravigliosamente descritta. -
Il migliore dei mondi possibili. Matematica e destino
Secondo la celebre formula di Leibniz, il nostro sarebbe il migliore dei mondi possibili. Questa idea singolare ha una lunga storia che Ivar Ekeland ricostruisce, mostrando su quali risultati scientifici essa si basi e quali sviluppi abbia avuto oggi. A partire dall'opera di Galileo, interrogando la matematica, la fisica, la biologia e l'economia, Ekeland ci guida nei secoli attraverso il costante miglioramento delle condizioni di vita dell'uomo. E benché la ricerca di una ragione semplice e universale che spieghi perché il mondo è così com'è gli paia un'impresa destinata al fallimento, egli resta ottimista circa le prospettive che la scienza offre in vista del progresso dell'umanità. -
Pensieri degli anni difficili
Pubblicato nel 1950 e uscito per la prima volta in Italia nel 1965, ""Pensieri degli anni difficili"""" raccoglie le riflessioni di Albert Einstein che si snodano dal 1933 al 1950. Al centro di questi scritti, pensati per un pubblico di formazione non scientifica, sono i temi più cari a Einstein: l'amore per la scienza, la difesa delle libertà fondamentali e il rispetto per il disaccordo e l'indipendenza intellettuale. Accanto a riflessioni di carattere scientifico, sulla relatività, l'atomo con le sue applicazioni e conseguenze, Einstein prende posizione anche su temi sociali, politici ed etici, la concezione del mondo e dell'uomo, dimostrando una indiscussa autorevolezza ben al di là del ristretto ambito scientifico. La sua è la voce di un grande saggio, preoccupato per il destino dell'umanità e che vede nella scienza un'opportunità decisiva di riscatto."" -
A caso. La sorte, la scienza, il mondo
Il caso sembra dominare la vita dell'uomo, beffando di continuo il suo bisogno di previsioni certe: dagli effetti del naso di Cleopatra nella storia del mondo all'imprevedibilità dei fenomeni meteorologici fino alla dinamica dei sistemi complessi non inquadrabili nella cornice della scienza deterministica. In questo libro Ivar Ekeland guida il lettore in un esame di alcuni aspetti matematici del caso: il calcolo delle probabilità e la teoria dei giochi, il teorema di Godei e le sue implicazioni, la teoria dei sistemi complessi, il rischio e la teoria della decisione, la statistica e la valutazione della probabilità. Ma, e qui è una delle ragioni principali del volume, la trattazione scientifica si intreccia con le vicende umane. Vediamo così operare i diversi aspetti del caso in alcuni episodi delle antiche saghe nordiche, in varie storie bibliche, nella curiosa vicenda del giudice Briglialoca di Rabelais che decide le sentenze tirando due dadi, nelle tormentose elucubrazioni del portiere di Handke. -
Antropop. La tribù globale
Cosa può succedere se Ken, il fidanzato di Barbie, viene a sapere che la sua amata bambolina è la causa della deforestazione del Borneo? Succede che una campagna pubblicitaria lo denuncia e la casa produttrice è costretta a cambiare la filiera produttiva. Succede cioè che la vita dell'orango della foresta pluviale e quella dei nostri figli in Europa sono legate tra loro molto di più di quanto si pensi. Poi succede anche che un rapper di un quartiere chic di Seul lancia su YouTube il suo Gangnam Style, e la canzone finisce per essere cantata in dialetto trentino, magari dal pronipote di un irredentista antiasburgico; e succede che un senegalese che vive a Firenze vende un souvenir «etrusco» fatto in Cina a una turista americana. Insomma, è ovvio che l'etnologia e l'antropologia sono completamente da ripensare. Nel nostro mondo globalizzato, nello strano «frittatone planetario» nel quale viviamo, barriere, specificità e contorni sono semplicemente saltati. L'antropologo allora si interroga, cerca nei libri gli insegnamenti dei maestri, ma si vede costretto a rileggerli in chiave diversa, proprio come avviene nella copertina di questo volume, che è un misto di hi-tech e di antropologia ottocentesca (un tantino razzista). In pratica l'antropologia esce dall'università e entra nel mondo, si fa «pop», «antropop», perché è questo il mestiere degli antropologi: interpretare i popoli. E i popoli oggi sono un miscuglio inestricabile. Duccio Canestrini si diverte con gli stereotipi: la Venere ottentotta somiglia troppo a Rihanna per non raccontarlo, gli errori di traduzione sono talmente belli che è un peccato non dirli, il positivismo di Lombroso trova nel Django di Tarantino un magnifico contraltare e il piercing dei nostri ragazzi è un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. In chiave antropop. -
L'universo meccanico. Il racconto dell'astronomia moderna
Nel 1665 Londra viene colpita da una pestilenza che si porta via un quinto dei suoi abitanti. L'anno successivo un incendio devastante fa quasi altrettante vittime. Proprio in quei due anni Isaac Newton, un giovane scontroso, magro e allampanato, inventa il calcolo infinitesimale e calcola la forza di gravità della Luna, prima pedina della legge di gravitazione universale. Negli stessi, pochi anni, altri uomini, riuniti attorno alla neonata Royal Society, fanno scoperte che rivoluzioneranno per sempre le nostre vite. ""L'universo meccanico"""" è la storia vera di quel pugno di uomini geniali, bizzarri e tormentati, che ha inventato il mondo moderno. Per metà narrazione e per metà divulgazione scientifica, è un ritratto di gruppo di alcune delle più grandi menti che siano mai vissute, alle prese con alcuni dei misteri più profondi della natura. Il mondo nel quale erano immersi Newton, Leibniz, Galileo e gli altri era fatto di incendi, guerre, malattie e sporcizia; ogni avversità era interpretata come un atto di punizione divina e la superstizione regnava sovrana. Eppure queste menti sognatrici e brillanti in pochi decenni hanno descritto un universo ordinato come un orologio, regolato da leggi matematiche precise, nel quale pianeti e atomi si muovevano seguendo percorsi prevedibili e meccanici. Sorprendentemente, avevano ragione."" -
Isteria e angoscia. Il caso di Dora. Inibizione, sintomo e angoscia e altri scritti. Ediz. integrale
Il metodo psicoanalitico è nato dall'indagine compiuta da Sigmund Freud sui fenomeni isterici. Nella sua analisi più celebre di un caso d'isteria, quello di Dora, Freud illumina le antiche radici affettive delle nevrosi e, in relazione ad esse, la traslazione sul medico come elemento essenziale della situazione analitica. Sono qui raccolti gli scritti più importanti che dal 1893 al 1925 Freud ha dedicato a questo tema: dai primi studi, ""Etiologia dell'isteria"""", al """"Caso di Dora"""", fino alla sua ultima grande opera teorica, """"Inibizione, sintomo e angoscia"""". Introduzione di Cesare L. Musatti."" -
Ritorno a Salem
"Stavo studiando il Secondo concerto di Brahms... una musica tempestosa. Brahms l'aveva composta perché travalicasse le capacità di una donna, e a volte avevo l'impressione di una lotta spietata tra me e il pianoforte..."""" Di ritorno da una prova difficile, la celebre pianista Hélène Grimaud entra in un negozio di antiquariato e trova un piccolo tesoro: una chiave, uno specchio appartenuto a Lewis Carroll, e un manoscritto composto da spartiti e pagine di prosa firmato Karl Würth pseudonimo di Brahms. È il racconto di un viaggio a Rügen, isola nordica dominata da un silenzio irreale, privo di voci di animali, che esercita sull'autore un fascino colmo di terrore. Hélène trova una serie di similitudini tra il viaggio di Brahms, e l'incontro del compositore con un lupo, e il proprio percorso di ricerca sul destino ecologico del mondo, che l'ha condotta a creare un rifugio per lupi a Salem, NY. Colpita dal carattere """"fatale"""" di tutte quelle coincidenze, anche Hélène decide di ritornare ai suoi lupi, nella città, Salem, che come Rügen è legata alla storia della stregoneria. La storia che l'autrice racconta in modo semplice e avvincente è quella della ricerca del """"Paradiso e dei suoi suoni"""": una passione che costringe il lettore a immergersi nell'atmosfera magica di quel susseguirsi di coincidenze. Che forse coincidenze non sono, ma un filo rosso che impedisce all'autrice di perdersi nel suo viaggio, avulso dalla prosaica vita quotidiana come a volte sono le esistenze dei musicisti." -
L'alternativa razionale. I pro e i contro dell'ingegneria climatica
Decenni di discussioni sul riscaldamento globale hanno finora portato solo a politiche confuse, fatte più di roboanti dichiarazioni che di soluzioni reali. Intanto il carbonio nell'atmosfera continua a crescere e l'effetto serra si intensifica. Davvero non si può fare nient'altro? In effetti sì, tecnicamente si può, e costerebbe anche molto poco. Ma la soluzione proposta si scontra con una comprensibile resistenza da parte di molti. Una delle proposte (mai comunque in opposizione alla riduzione delle emissioni di CO2, che resta un obiettivo necessario) si chiama ""geoingegneria"""", un insieme di tecnologie volte a modificare artificialmente il clima della Terra. La tecnica si basa sul rilascio nella stratosfera di gocce di acido solforico, che agirebbero come un ombrello contro i raggi del Sole. Non parlare di questi temi potrebbe costarci caro. Parlarne in maniera poco informata, anche di più. Per questo uno dei principali esperti mondiali di tecnologie climatiche ha voluto scrivere questo libro: per discutere in base alle conoscenze e valutare se all'umanità convenga iniziare seriamente a investire nel settore dell'ingegneria ambientale."" -
La fine delle certezze. Il tempo, il caos e le leggi della natura
Dopo aver imparato che le certezze della fisica newtoniana sono illusorie e dipendono da semplificazioni artificiose della realtà, l'universo non ci appare più come un meccanismo perfetto e il mondo si è rivelato per quello che è: fluttuante, rumoroso e caotico. Ilya Prigogine è stato il primo a formulare una nuova scienza che propone di affrontare lo studio del mondo reale in tutta la sua complessità, oltre la meccanica classica e quantistica: una nuova scienza che si fonda su concetti nuovi come quelli di strutture dissipative, di instabilità dei sistemi dinamici, di sensibilità alle condizioni iniziali, di distribuzioni di probabilità, nel tentativo di restituire al tempo tutta la sua sostanza. Quella che Prigogine ci indica in questo libro è una stretta via tra un mondo deterministico governato da leggi ferree e un mondo assurdo in preda all'arbitrio del caso: le leggi della fisica assumono un senso nuovo, esprimendo ormai solo delle probabilità. -
Vi presento Sally
Sally Pinner, una bellissima ragazza di umili origini e inesistente cultura, nonché assai poco padrona dell'arte del linguaggio, fa innamorare di sé tutti gli uomini che le posano gli occhi addosso. Fin da piccola gli ansiosi genitori la fanno vivere segregata nel retrobottega della loro drogheria, il modo migliore per tenerla lontana dai numerosi guai che la sua bellezza finisce immancabilmente per calamitare. Morta la madre, la diciassettenne Sally viene data in sposa a un giovane studioso di Cambridge, Jocelyn, destinato a una fulgida carriera scientifica, il quale organizza un precipitoso matrimonio onde avere la meglio sugli altri numerosi pretendenti. Ma tanta bellezza l'ha reso completamente cieco ai molti svantaggi che la mancanza di cultura, la completa acquiescenza e il carattere di Sally - anzi, la mancanza di carattere - presentano.