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La Babele in cui viviamo. Traduzioni, riscritture, culture
Secondo l'interpretazione canonica del mito di Babele, all'edenica lingua delle origini, nella quale parole e cose si appartengono reciprocamente, fa seguito una moltitudine caotica di idiomi divenuti opachi l'uno all'altro. Ma il regno del disordine che leggendariamente subentra all'unità perduta può anche assumere una valenza opposta a quella espiativa tramandata dalla Bibbia. Per la filosofa Silvana Borutti e la comparatista Ute Heidmann è proprio il plurilinguismo che salvaguarda la straordinaria varietà delle forme di vita umane, creando un baluardo contro l'indifferenziato e rendendo necessaria quell'opera incessante di traduzione che potenzia la forza significante di ogni lingua nel momento stesso in cui la apre all'alterità. Nel saggio più aggiornato sugli aspetti teorici, la portata antropologica e gli orizzonti testuali del tradurre, Borutti e Heidmann riflettono sulla mediazione - tra lingue, sistemi simbolici complessi, intere culture - come paradigma di conoscenza. Se esiste un compito elettivo della traduzione, è permettere alle differenze di rompere il loro isolamento, percorrere la distanza che le divide, esporsi alla metamorfosi; Altrimenti il mondo non sarebbe vivibile. -
Culture interdette. Modernità, migrazioni, diritto interculturale
Per un migrante entrare in contatto con le leggi del paese d'accoglienza costituisce una delle esperienze più enigmatiche e sconvolgenti a cui sia esposto. Attraverso il dislocamento spaziale viene assoggettato a un regime giuridico che per lui resta in gran parte culturalmente opaco. I codici espliciti - gli obblighi di legge - non lasciano trapelare il vastissimo non detto che presuppongono e custodiscono, il sapere implicito al quale gli autoctoni hanno accesso da sempre e che è portatore di una normatività di diverso genere, ma altrettanto imprescindibile per la convivenza quotidiana. Nella violazione della legge, a collidere sono in particolare i sommersi culturali spesso ignorati dagli individui stessi, ed è a quel livello che la difficoltà deve essere sanata. Se ne incarica una disciplina nuovissima, destinata ad assumere una funzione strategica nella nostra società multietnica: il diritto interculturale. Nel primo saggio che ne esplora i principi e ne declina le finalità, Mario Ricca convoglia nel dominio giuridico conoscenze preziose finora lontane dai suoi confini, attinte innanzi tutto dall'antropologia e dalla semiotica. Approccio interdisciplinare indispensabile ad allestire la piattaforma concettuale per l'incessante processo di transazione che esige ogni diritto vivente. Perché nel volto dello straniero alle prese con la legge scorgiamo, come in un'immagine rovesciata, il futuro di una cittadinanza planetaria. -
Complessità e iterazione numerica. Percorsi, matrici e algoritmi veloci nel calcolo numerico
Per le esigenze del calcolo digitale i modelli matematici devono essere approssimati con «procedure puramente aritmetiche» grazie a «metodi iterativi o per passi successivi». Con queste parole, intorno al 1950, Herman Goldstine e John von Neumann segnalavano l'importanza degli algoritmi iterativi nel calcolo scientifico su grande scala. Essi osservavano pure che, a causa dell'elevata mole dei calcoli, i metodi computazionali sono condizionati da ciò che è effettivamente realizzabile nel tempo e nello spazio di un processo automatico. Da qui nasceva un nuovo orientamento di ricerca basato sull'analisi della complessità dei problemi numerici. Oggi iterazione e complessità sono diventati una chiave per rispondere a due quesiti fondamentali: che cosa, in generale, può essere automatizzato? E come si possono risolvere i più diversi problemi della matematica applicata, ad esempio quelli posti dalla fluidodinamica e dall'elaborazione di immagini, dall'apprendimento automatico e dai motori di ricerca su rete? Questo libro si propone di attraversare uno dei settori più ardui e intricati della scienza del calcolo in una prospettiva originale: si combinano sistematicamente complessità e iterazione e si esplorano i percorsi che legano, per diverse teorie, le motivazioni originarie ai risultati più recenti. A realizzare la fusione tra analisi numerica e teoria della complessità, già prevista nei primi anni settanta, servono ora, soprattutto, le trasformate veloci e le matrici sparse o con speciale struttura che provengono da modelli matematici o che vengono inserite artificialmente nel calcolo. Da queste matrici dipende infine l'efficienza degli algoritmi iterativi per calcolare il minimo di funzioni e per risolvere sistemi di equazioni lineari e non lineari di grandi dimensioni. -
Ricorsività in psicoterapia. Riflessioni sulla pratica clinica
La psicoterapia si occupa di relazioni. Il suo ambito elettivo non è l'esistenza oggettiva e persistente nel tempo della realtà psichica, bensì ciò che viene creato e ricreato durante quell'esperienza unica, imprevedibile e inoggettivabile che coinvolge diversi soggetti di parola. Nel processo di cura il terapeuta - a qualunque indirizzo teorico aderisca e qualsiasi tecnica utilizzi - deve esercitare l'arte di scegliere e riconnettere tra loro elementi pregnanti per il rapporto di aiuto. La posizione costruzionista di Marco Bianciardi e Umberta Telfener parte proprio dall'essenziale non-linearità tra problemi presentati e trattamento e implica la rinuncia a protocolli invarianti e standardizzati e il ricorso a interventi creativi, insaturi e perturbanti. Perché la clinica diventi una buona prassi occorre innanzi tutto ""prendersi cura del processo di cura"""", ossia sottoporla a una costante valutazione ricorsiva o di secondo ordine, che operi sulle proprie operazioni, tra rigore e flessibilità, accettando come un dono l'equilibrio felicemente instabile tra le proprie conoscenze, la propria ignoranza, le zone cieche e la processualità in atto."" -
Algebra lineare
Questo volume offre una chiara ed esauriente trattazione degli spazi vettoriali. L'esposizione è condotta in modo da accompagnare lo studente nella graduale acquisizione della materia: gli sviluppi più impegnativi vengono ogni volta introdotti solo quando la maturità del lettore, rafforzata dallo studio già compiuto, è pronta ad assimilarli senza difficoltà. Lo scopo che si prefigge l'autore è soprattutto quello di fornire una corretta sistemazione dei concetti, ma sono tenute in evidenza anche le necessità del computo. Una parte notevole è riservata agli esercizi, sia di carattere applicativo sia di carattere teorico. La scelta degli argomenti, la ricca esemplificazione, la qualità e la varietà degli esercizi rendono il testo adatto tanto al corso di algebra per studenti di matematica quanto al corso di geometria per studenti di fisica: gli ultimi capitoli sono particolarmente utili per lo studente che si avvia a proseguire gli studi di matematica. Completano il volume l'inserimento in appendice di argomenti introduttivi all'analisi funzionale e un primo capitolo di collegamento con la geometria delle coordinate. In questa nuova edizione molte parti del libro sono state organizzate in maniera più funzionale e parzialmente riscritte, inoltre sono stati aggiunti nuovi esercizi al termine di ciascun capitolo. -
L'ultima nascita. Psicologia del morire e «Death Education»
«Si vis vitam, para mortem. Se vuoi sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte». Nell'esortazione di Freud, scandita mentre era in atto la carneficina della prima guerra mondiale, riecheggiano i millenni della storia umana, gli immani tentativi di ogni civiltà di fronteggiare quella che è stata chiamata «la regina di tutti i terrori», allestendo gli apparati simbolici che mettevano la morte in continuità con la vita e la accoglievano nel perimetro dei viventi secondo principi socialmente condivisi e canoni ritualizzati. Oggi, dopo che si è interrotta la lunga tradizione di pratiche relazionali intorno al morire – sempre più espulso dal comune orizzonte cognitivo, emozionale e valoriale, ma al contempo oggetto di dibattuti protocolli bioetici che disciplinano le terminalità protratte –, è ineludibile educare alla mortalità. Diffusa da decenni nei Paesi anglosassoni, la Death Education si propone di rinsaldare gli ancoraggi psicologici che consentono di riconoscere i profili dell'angoscia, prevenire i fattori scompensanti del lutto patologico ed elaborare i vissuti di perdita a tutte le età, in particolare durante l'adolescenza, quando è maggiore il rischio di condotte autolesive e ideazioni suicidarie e rimane ancora indefinita la tassonomia di gravità delle esperienze. Un buon esercizio di resilienza, che Ines Testoni prospetta nella sua completa ricognizione dei Death Studies, ma che ritiene essenziale integrare, durante l'iter scolastico, con un potenziamento della competenza spirituale, ossia con una riflessione sul significato della caducità e della finitudine che coinvolga la dimensione intrinseca dell'individuo, al di là di ogni regolamentazione confessionale. Per sottrarre l'inevitabile alla presa devastante dell'emergenza bisogna, fin da piccoli, educare al dolore supremo linguaggi e comportamenti: solo così «chi muore non è abbandonato e non abbandona nessuno». Prefazione di Emanuele Severino. -
Fondamenti di meccanica dei solidi
La meccanica dei corpi continui deformabili è un settore ampio della fisica matematica che suggerisce problemi teorici non banali, sia per la loro natura concettuale sia per le difficoltà matematiche che presentano, e fornisce strumenti utili alla progettazione tecnologica. Questo libro introduce il lettore ai temi essenziali della meccanica dei corpi deformabili, con particolare riferimento ai solidi. Si affrontano argomenti di fondamento per la maggior parte classici ma spesso ripensati e presentati da un punto di vista contemporaneo, in modo da preparare il lettore che voglia proseguire il percorso di apprendimento ad affrontare in passi ulteriori le problematiche che emergono nella descrizione della meccanica dei materiali complessi (tra cui troviamo anche quelli biologici, per esempio), quello che è il vasto territorio di confine della ricerca attuale in meccanica dei continui. Numerosi esercizi proposti e sviluppati completano il volume. -
Il terapeuta relazionale. Tecnica dell'atto terapeutico
L'atto terapeutico avviene nello spazio-tempo vissuto insieme da terapeuta e paziente. Questi costituiscono una diade, e nessun intervento clinico, a qualsiasi orientamento epistemologico aderisca, può prescindere dalle dinamiche duali che si instaurano tra loro. Bruno G. Bara le osserva, le scompone e – in controtendenza rispetto alla maggior parte degli studiosi – ne fa l'oggetto di una tecnica relazionale insegnabile, indirizzata ai curanti di ogni scuola. Richiamandosi alle ricerche neuroevolutive più avanzate sul cervello sociale e alla propria pluridecennale esperienza di psicoterapeuta, sposta il focus dal tradizionale piano intrasoggettivo centrato sul paziente all'assetto intersoggettivo cooperativo della coppia. Il principale fattore curativo è infatti la consapevole condivisione, nella modalità sincronica del qui-e-ora, di stati cognitivi, emotivi e viscerali con la figura co-empatica del terapeuta, responsabile dell'interazione clinica e attore non protagonista nella messa in atto di schemi patologici. In una disposizione accettante e non giudicante, il terapeuta aiuta il paziente a diventare consapevole degli schemi disfunzionali che agisce, e ad aumentare così i suoi gradi di libertà dalla coazione patologica dei giochi di sofferenza. Alla consapevolezza condivisa si arriva attraverso un'attenzione costante anche agli aspetti comunicativi extra- e paralinguistici, ed errori sono sempre possibili – omissioni, disallineamenti, autodisvelamenti inappropriati, illusioni di onnipotenza – ma Bara mette in evidenza come spesso i momenti critici risultino quelli terapeuticamente più significativi. -
Storie permesse, storie proibite. Polarità semantiche familiari e psicopatologie
Entro quale conversazione familiare si sviluppano i disturbi fobici, ossessivo-compulsivi, alimentari e depressivi? Quali dinamiche precipitano in un disturbo psichico conclamato persone che erano state capaci di affrontare adattivamente conflitti e tensioni?rnIl modello delle polarità semantiche familiari, introdotto da Valeria Ugazio nella prima edizione di questo libro (1998) e rielaborato in quella successiva (2012), risponde a tali interrogativi. Storie permesse, storie proibite, tradotto in spagnolo e in inglese, è diventato un fondamentale punto di riferimento internazionale per le psicoterapie sistemico-relazionali: la nuova edizione del 2012 è qui arricchita di un glossario dei termini specifici e di una bibliografia ragionata che arriva fino a oggi. A partire dal concetto di opposizione polare, declinato in senso narrativo-conversazionale, e in dialogo serrato con il cognitivismo e la psicoanalisi, il modello di Ugazio offre un’interpretazione intersoggettiva delle forme psicopatologiche più diffuse. L’ipotesi, ampiamente validata da ricerche empiriche ormai ventennali, è che i disturbi si generino entro precise semantiche familiari. Una prospettiva innovativa, che suggerisce originali percorsi terapeutici. -
Il temperamento nervoso. Principi di psicologia individuale comparata e applicazioni alla psicoterapia
L’analisi del temperamento nervoso costituisce una parte essenziale della psicologia delle nevrosi. Come tutti gli altri fenomeni psichici, il temperamento nervoso può venir compreso soltanto qualora lo si consideri da un punto di vista generale, quale è quello della vita psichica nel suo insieme. Questo è il primo testo di Alfred Adler in cui sono esposti i principi fondamentali della psicologia individuale, la sua originale concezione che tanto ha influito sullo sviluppo dottrinale della psicoterapia, della psicologia, della pedagogia e della medicina. -
La terapia con la famiglia. Un approccio relazionale
La terapia con la famiglia è un intervento che mira a ridare al sistema in difficoltà la gestione dei suoi problemi relazionali. La famiglia, dunque, è protagonista. La famiglia, vista come unità sistemica, in questo modo non è più oggetto di un intervento volto a ricercare una soluzione nella delega al tecnico illuminato o nell'azione esterna del farmaco, ma diventa il vero e proprio cardine del processo terapeutico. Nel libro di Andolfi sono riportati molti esempi. Tutti derivano dall'esperienza clinica dell'autore e mostrano la possibilità reale di attivare quelle valenze positive e autoterapeutiche che ogni nucleo sociale possiede al suo interno. Avvalendosi di esperienze di lavoro maturate accanto ad alcuni tra i più geniali terapeuti familiari (Minuchin, Haley, Zwerling, Framo) Andolfi propone un tentativo di traduzione e di applicazione critica dell'approccio relazionale al contesto italiano, per offrire all'operatore sociale un modello sistemico su cui confrontare il proprio modo di procedere nelle situazioni di intervento. Dall'idea di gruppo-famiglia lo studio si estende per esplorare il rapporto dialettico di quest'ultima con realtà sociali più complesse. È un concetto ampio, circolare, dove la famiglia non è altro che un sistema tra sistemi. -
Principi e metodi della psicosintesi terapeutica
La psicosintesi, come indica il suo nome, ha per scopo di unificare in una sintesi armonica tutti gli aspetti della personalità umana (fisico, emotivo, mentale e spirituale) sia consci che inconsci. Per farlo impiega numerose tecniche psicologiche (più di quaranta) combinate in vari metodi ed esercizi. Fra quelle più usate, ampiamente de-scritte in questo libro, vi sono: la catarsi; la trasformazione e la sublimazione delle energie psichiche; varie tecniche immaginative; l'attivazione e l'uso della volontà e delle funzioni transpersonali; la disidentificazione e l'autoidentificazione. Il suo campo d'azione originario e principale è quello medico, cioè la cura dei disturbi neuropsichici e psicosomatici. Inoltre, è stata ed è sempre più usata nel campo educativo, tanto famigliare quanto scolastico. Infine, si presta ad applicazioni interindividuali e sociali, dalla psicosintesi della coppia e del gruppo famigliare a quella di ogni genere di comunità, fino ad includere l'intera umanità. In questo libro, che ha avuto una precedente edizione in inglese (New York, 1965 - Hobbs Dorman and Co.) Assagioli espone i principi, i metodi e le tecniche della psicosintesi. -
L'atto di volontà
In quest’opera l’autore compendia un approfondito e ispirato studio sull’origine, la funzione e lo sviluppo della volontà. Inizialmente Assagioli stacca la volontà dall’angusto preconcetto volontaristico, che la interpreta come funzione autorepressiva, per porla al centro della coscienza individuale come ‘esperienza fenomenica’, talvolta spontanea, ma sempre e comunque provocabile. Successivamente ne definisce qualità e funzioni, svincolandola dal pregiudizio deterministico, che la vuole interamente soggiogata al carro delle motivazioni inconsce, per ridarle dignità e potere autonomi e coscienti, prerogative insopprimibili della dimensione umana. Approfondendo l’indagine ne rivela gli aspetti transpersonale e universale, collegandola così all’esperienza supercosciente, ritenuta fondamentale nel processo autorealizzativo della psicosintesi. In seguito dà un’interpretazione ‘anatomo-fisiologica’ dell’atto volitivo suddividendolo in sei stadi e rivelandone il meccanismo d’azione, fino a presentarci l’uso della volontà come un vero e proprio metodo autorealizzativo. Tutta l’opera è permeata da un alto valore intuitivo unito a un’esemplare chiarezza di esposizione, che la rendono facilmente comprensibile ed estremamente pratica nella sua utilizzazione. -
Teoria e pratica del sogno da svegli guidato
La tecnica del ""sogno da svegli guidato"""" (Réve éveillé Dirigé, RED) ideata ed elaborata da Robert Desoille, ha nel campo della psicoterapia una sua validità entro un vasto arco di applicazione. Muovendo dalle intuizioni freudiane, quale il transfert, e dalle scoperte di Pavlov (i riflessi condizionati), Desoille afferma che le leggi scoperte da Pavlov ci permettono di comprendere la natura delle nevrosi e di scoprire i mezzi per correggerla. Allorché gli automatismi si stabiliscono in modo non adattato alla realtà, si hanno disturbi del processo nervoso che possono essere eliminati mediante il 'decondizionamento' dei riflessi condizionati sbagliati e lo stabilimento di nuovi in modo corretto. La psicoterapia si esercita mediante l'intervento nel sistema di segnalazione specifico dell'uomo: il linguaggio, di cui si stimola il flusso con i mezzi che appunto l'autore esemplifica nel libro: una sorta di """"sogno a occhi aperti"""" in cui le immagini si sostituiscono spontaneamente al linguaggio convenzionale per esprimere i sentimenti vissuti dal soggetto; un """"linguaggio intimo"""", un modo arcaico d'espressione che richiede uno sforzo minore del linguaggio convenzionale. Alla parte teorica, l'autore aggiunge due esempi di guarigione: un caso di fobia e un caso di omosessualità maschile."" -
Socioterapia e psicoterapia
Almeno una parte di ciò che l'uomo considera la propria individualità unica esiste soltanto come ciò che si condivide con gli altri, cioè è di fatto esclusivamente sociale. Edelson ha elaborato una teoria generale dei gruppi che consente di integrare la psicoterapia, diretta soltanto all'individuo, con la socioterapia, che agisce sulle strutture sociali di cui l'individuo fa parte e che egli stesso contribuisce a determinare. -
Le nuove vie dell'ipnosi. Induzione della trance. Ricerca sperimentale. Tecniche di psicoterapia
L'ultima edizione aggiornata ai test 2017 di questo eserciziario contiene oltre 800 quesiti suddivisi per argomento e aggiornati ai test ufficiali degli ultimi anni e alle più recenti direttive ministeriali. Tutte le domande sono seguite da un commento esaustivo che consente il ripasso degli argomenti richiesti e illustra il metodo di risoluzione più rapido ed efficace. Il libro permette di svolgere esercitazioni mirate su tutte le materie oggetto del test: (teoria/pratica della professione sanitaria, cultura generale e ragionamento logico, regolamentazione dell'esercizio della professione/legislazione sanitaria, cultura scientifico-matematica, statistica e inglese, scienze umane e sociali) e consente di individuare facilmente gli argomenti su cui concentrare il lavoro di preparazione. Viene infine proposto un test corredato da una scheda di autovalutazione per mettersi alla prova simulando lo svolgimento del test ufficiale. -
Dalla parte dell'uomo. Indagine sulla psicologia della morale
“Questo libro – scrive l’autore – sotto molti aspetti riprende e continua Fuga dalla Libertà, nel quale tentavo di analizzare la fuga, tipica dell’uomo moderno, da se stesso e dalla propria libertà; in questo volume tratto il problema dell’etica, delle norme e dei valori che conducono alla realizzazione del sé umano e delle sue potenzialità”. Un aspetto fondamentale della confusione oggi regnante fra gli esseri umani è la confusione in materia morale. L’uomo moderno resta preda impotente di forze poste sia dentro che fuori di lui, perché gli manca la fede in un qualsiasi principio, alla cui guida possa sottoporsi l’esistenza del singolo e quella della società. In questo volume, Erich Fromm delinea svariate forme della struttura caratteriale, e la trattazione culmina nella descrizione del carattere ‘produttivo’ quale matrice del comportamento etico. Inoltre dimostra che la psicologia non può divorziare dai problemi della filosofia e dell’etica, e che non è possibile comprendere l’uomo senza comprendere insieme i valori e i conflitti morali. Se l’uomo intende riacquistare fiducia nei valori, deve conoscere se stesso e stare per dir così ‘dalla sua parte’: dalla parte dell’uomo. -
Terapie non comuni. Tecniche ipnotiche e terapia della famiglia
Haley descrive e commenta in questo libro una batteria di strategie terapeutiche, alcune bizzarre, alcune basate sul buon senso, alcune drammatiche, e altre ancora comiche, tutte appartenenti al vastissimo repertorio di Milton H. Erickson, una delle più forti e originali personalità della psicoterapia contemporanea. Erickson è specializzato nelle tecniche di induzione della trance ipnotica, nell'esplorazione delle possibilità e dei limiti dell'esperienza ipnotica, e nell'investigazione della natura del rapporto tra ipnotista e soggetto. La sua maggiore innovazione nella tecnica ipnotica è stata lo sviluppo di metodi pratici ed efficaci per curare in pratica privata i pazienti utilizzando o meno un'induzione formale della trance. Ma nonostante abbia operato prevalentemente nel campo dell'ipnoterapia, Erickson si può considerare, insieme con Bateson, il padre del moderno sviluppo della terapia della famiglia in America. Mentre Bateson ha fornito il background teorico per questo movimento, tutte o quasi le tecniche terapeutiche discendono direttamente o indirettamente dal lavoro di Milton Erickson. In questo volume Jay Haley ha raccolto un cospicuo numero di casi clinici di Erickson collocandoli in un quadro basato sulle fasi fondamentali del ciclo vitale della famiglia. -
Tecniche di terapia della famiglia
È difficile scoprire cosa accade in una seduta di terapia della famiglia e ancora più difficile è descriverlo. Gli scritti teorici in questo campo non riescono a comunicare la vivacità, la drammaticità e l'interazione delle personalità coinvolte. In questo libro Jay Haley e Lynn Hoffman consentono di gettare uno sguardo sui problemi della pratica clinica. Nella convinzione che la miglior descrizione della terapia della famiglia consista semplicemente nel riferire ciò che fanno coloro che la praticano, cercando peraltro di abbracciare una vasta sfera di stili terapeutici, gli autori hanno intervistato cinque esperti terapeuti di diversi indirizzi chiedendo a ciascuno di essi di spiegare ed esporre per esteso le proprie tecniche sulla base di un colloquio iniziale da essi realmente condotto con famiglie in terapia. I cinque lunghi capitoli di questo libro sono costituiti dalla registrazione di queste conversazioni, cui fa da contrappunto la trascrizione letterale di ciascuna seduta terapeutica vera e propria. In tal modo il lettore non solo può osservare il terapeuta al lavoro, ma può anche partecipare alle sue successive riflessioni nel corso del colloquio, alle ragioni della sua strategia e allo svilupparsi dell'incontro tra terapeuta e famiglia, con tutte le sue incertezze e improvvisazioni. -
La strada della donna
Fra i molti libri dedicati allo studio della psicologia femminile e al posto della donna nella società moderna, questo di Esther Harding forse è il più autorevole, il più valido e nello stesso tempo il più accessibile al vasto pubblico. Da anni questo libro ha trovato ampia udienza, e non soltanto presso il pubblico femminile; ciò che sorprende è che lo straordinario mutamento avvenuto negli anni nei comuni sentimenti sociali, soprattutto nell'atteggiamento verso il sesso, era già stato intuito, esaminato e razionalizzato dalla Harding prima dell'esplosione degli anni sessanta. Come ha scritto C. G. Jung, che ha seguito il lavoro della Harding e lo ha presentato con una introduzione, ""la dottoressa Harding ha delineato un quadro della psiche femminile ampio e profondo che supera di molto le precedenti ricerche in questo campo. La sua esposizione è pregevole per la libertà da qualsiasi pregiudizio, e notevole per l'amore della verità, anche quando questa è spiacevole; non si perde mai in teorie morte né in fanatiche originalità che disgraziatamente abbondano così spesso proprio in questa materia. In tal modo riesce a penetrare con la luce della conoscenza negli abissi profondi in cui prima regnava il buio"""".""