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I misteri della donna. Un'interpretazione psicologica del principio femminile come è raffigurato nel mito, nella storia e nei sogni
Innumerevoli sono i libri sulle donne, ma in generale sono opera di uomini inclini ai sentimentalismi o che della donna hanno visto esclusivamente l’aspetto di seduttrice e ammaliatrice. Quando però le donne hanno tentato a loro volta di vincere la difficoltà di spiegare se stesse, spesso si è trattato di una perorazione nella controversa questione del femminismo. Esther Harding segue un’altra via; essa prende come sua fonte concreta lo sviluppo della vita interiore della donna come è raffigurato nel mito e nei riti che riguardano in particolare la donna e il suo ruolo distintivo nella vita e nella cultura umana, spiegando questi elementi con la sua profondità di psicologa. Il materiale storico-mitologico è trattato al modo in cui sono analizzati i sogni del singolo individuo. Come risultato, le sue conclusioni hanno una freschezza e una concretezza estremamente persuasive. L’autrice scopre che il cuore della psicologia femminile è quello che C. G. Jung ha chiamato ‘il principio dell’Eros’, e che lo sviluppo psicologico della donna ha luogo in una serie di transizioni o iniziazioni che portano alla fine a un rivolgimento in se stessa in cerca della sua individualità unica e di una trasformazione in una capacità di profonda comunicazione umana e vero amore oggettuale. -
Se incontri il Buddha per la strada uccidilo. Il pellegrinaggio del paziente nella psicoterapia
Da sempre nel mondo gli uomini hanno intrapreso pellegrinaggi, viaggi spirituali, ricerche personali. Nella loro ricerca della conoscenza, gli uomini hanno però confuso l’apprendimento con la conoscenza stessa e spesso hanno cercato aiuti, guaritori e guide, insegnanti spirituali dei quali poter diventare discepoli. L’uomo di oggi, il pellegrino contemporaneo, desidera essere discepolo dello psichiatra. Se cercherà la guida di questo guru dei nostri giorni, l’uomo si troverà a intraprendere il proprio moderno pellegrinaggio spirituale. Nel suo viaggio il pellegrino, il viandante, il discepolo, impara soltanto che nessuno può insegnargli nulla. Appena sa rinunciare al suo ruolo di discepolo, impara che ha sempre saputo come vivere, che questa conoscenza ha sempre fatto parte della sua storia. Il segreto è che non ci sono segreti. Il monito del maestro zen “Se incontri il Buddha per la strada uccidilo!” insegna a non cercare la realtà in ciò che è esterno a noi. Uccidere il Buddha quando lo si incontra significa distruggere la speranza che qualcuno all’infuori di noi possa essere il nostro padrone. Nessun uomo è più grande di un altro. Dobbiamo imparare che per ognuno di noi la vita può diventare di per sé un pellegrinaggio spirituale, una ricerca, in esilio, senza fine. La nostra unica consolazione in questo viaggio è riconoscere in ogni uomo il nostro compagno di strada. -
Il test dei colori
Il test dei colori è stato ideato nel 1949 dallo svizzero Max Lüscher. Ha trovato subito una larga diffusione su scala mondiale per i pregi specifici che lo contraddistinguono da altri test proiettivi: rapidità e semplicità di somministrazione, validità universale, ricchezza e completezza dei dati forniti, buona attendibilità. I settori di utilizzazione sono svariati: clinica, selezione del personale, orientamento professionale, etnologia, pedagogia. In medicina psicosomatica il Lüscher test trova senz'altro una collocazione di preminenza; è infatti in grado di segnalare le zone di tensione sia fisiologica sia psicologica anche quando non abbiano ancora raggiunto l'espressione sintomatica, permettendo così al medico e allo psicologo di formulare una diagnosi più precisa e di intervenire nel modo più idoneo. Ed è proprio nel senso della terapia che, a nostro giudizio, il test dei colori trova la sua più felice utilizzazione. Ogni psicologo che intenda impostare una psicoterapia fa ricorso a tutta una serie di tecniche e di strumenti per inquadrare il caso, comprenderne le dinamiche, scegliere il tipo di intervento opportuno. È noto che più una psicoterapia è direttiva e più l'operatore deve essere in possesso di dati che gli permettano di agire con chiarezza ed efficacia sulla personalità del paziente. -
Psicologia esistenziale. Saggi di G. Allport, H. Feifel, A. Maslow, C. Rogers
Negli ultimi anni la psicologia esistenziale ha avuto un enorme sviluppo. La sua terminologia è entrata definitivamente nel linguaggio comune; ‘crisi esistenziale’ è un termine comune ora per indicare il punto critico nella psicoterapia. La psicologia esistenziale non è più una scuola ‘straniera’, ma un atteggiamento che permea in America tutte le forme terapeutiche. Essa ha influenzato in modo decisivo la tendenza attuale verso la terapia ‘della realtà’, e altre forme di terapia che sono emerse come correttivi della psicoanalisi ortodossa. E ha fatto ciò senza creare una particolare scuola. Soprattutto, si è alleata con la psicologia della ‘terza forza’, sicché la maggior parte degli esperti in questo campo parla ormai di una 'psicologia esistenziale-umanistica'. Tuttavia, i concetti e le forme fondamentali della psicologia esistenziale sono rimasti solidi e duraturi, mentre è cambiata la superficie. Per questo il libro non tenta di presentare un sistema ben elaborato di psicologia, ma cerca piuttosto di offrire, mantenendone inalterato il carattere spontaneo, articoli originali di psicoterapeuti e psicologi di diverse tendenze, al fine di far emergere da questo materiale la piattaforma comune costituita dalla profonda influenza esistenzialista che ha operato su questi autori. -
L' amore e la volontà
Con la sua lunga esperienza professionale nella psicoterapia e nello studio della cultura contemporanea, Rollo May traccia una prospettiva dei problemi dell'uomo moderno densa di meditazione e di comprensione umana; egli analizza le pressioni emergenti nell'attuale periodo di transizione tra il vecchio e il nuovo mondo, e le forze che producono quel malessere, quell'impersonalità, quella sorta di de-umanizzazione che tutti noi viviamo. Al cuore di questo dilemma contemporaneo sta il fallimento nella comprensione del significato reale dell'amore e della volontà, delle loro sorgenti e delle loro interconnessioni. L'analisi si impernia sull'introduzione di tre idee fondamentali: l'eros, il demoniaco, l'intenzionalità. May non è un predicatore. Egli dimostra, indaga, chiede, propone, e in questo modo porta il lettore, sia esso un professionista della psicologia o un profano, a un nuovo grado di comprensione. Realizzando una penetrazione e una interpretazione psicologica fresche e autentiche, l'autore indica la via per conquistare una consapevolezza più profonda, che ci aiuti a riscoprire i significati e i valori umani e opporli al vuoto smisurato della tecnologia spersonalizzata. -
Famiglie e terapia della famiglia
Nel campo della terapia della famiglia non c'è oggi altro testo che combini in maniera così ampia esempi clinici, dettagli tecnici specifici e prospettive mature tanto sulle famiglie a funzionamento normale quanto su quelle che ricorrono alla terapia. Minuchin presenta sei trascrizioni di sedute con famiglie: due sono dedicate a famiglie normali che hanno affrontato i problemi con relativo successo, le altre quattro riguardano invece famiglie che ricorrono alla terapia per essere aiutate. In ogni trascrizione l'autore aggiunge parallelamente le proprie interpretazioni, dando particolare risalto alle tattiche e alle manovre via via sviluppate dal terapeuta. Le trascrizioni delle sedute sono interpretate con una brillante analisi teorica volta a spiegare perché le famiglie sviluppano problemi e a quali accorgimenti si debba ricorrere per rimetterle in sesto. Particolarmente utile è la descrizione dei metodi per diagnosticare o ""tracciare la mappa"""" dei problemi della famiglia e per determinare mete e strategie terapeutiche appropriate. Sono esaminate differenti situazioni: la famiglia estesa, la famiglia con un figlio genitoriale e la famiglia in transizione a causa di un decesso o di un divorzio. Infine, l'autore esplora la dinamica del cambiamento esaminando le varie operazioni ristrutturanti che si possono impiegare per sfidare una famiglia e cambiarne i modelli di base."" -
Storia delle origini della coscienza
Dopo l’opera di Jung, il maggior contributo alla psicologia analitica è forse costituito dai lavori di E. Neumann, di cui il volume qui tradotto costituisce una summa. Il grande passo avanti che Neumann vuole compiere è la costruzione di una teoria evolutiva della coscienza in cui la storia dello sviluppo psichico individuale coincida con la storia dello sviluppo psichico collettivo dell’umanità, in quanto entrambe percorrono comuni stadi archetipici. L’enorme difficoltà del compito consiste nel fatto che, per la definizione stessa della nozione di archetipo, pare impossibile individuare una dimensione evolutiva, ‘prima-dopo’, nel mondo archetipico. Ma alla fine di questo libro la nuova concezione apparirà molto convincente e dettagliatamente sostanziata da un’impressionante mole di materiale, proveniente da ogni campo dello scibile, e analizzato da Neumann con quell’aderenza al fatto e quel profondo contatto col moto dialettico del reale che caratterizzano le massime imprese ermeneutiche dell’umanità. L’approccio all’analisi che emerge da queste pagine è fondamentalmente teorico e filosofico, ma questo non deve far pensare al lettore che la dimensione clinica non abbia posto nell’analisi di Neumann. Essa ne costituisce la necessaria controparte, che Neumann non esplicita, ma si limita a ricordare in vari punti. -
La psicologia del femminile
In questo volume Neumann ha raccolto, ampliato e rielaborato tre saggi centrati sulla psicologia del femminile che si integrano a vicenda e formano una trattazione d'insieme di questo specifico argomento. L'idea che guida questo lavoro è che nella coscienza occidentale predominano un sistema di valori unilaterale maschile-patriarcale e una fondamentale ignoranza della specificità e diversità della psicologia femminile; tale situazione ha contribuito in modo profondo e decisivo a determinare la crisi in cui si dibatte la nostra epoca. Risulta dunque indispensabile una rivalutazione della psicologia del femminile e una nuova comprensione del suo carattere specifico e differenziato, e ciò è indispensabile non solo alla sanità psichica del singolo individuo, ma anche al collettivo. Se il femminile vuole capire se stesso, ma anche se il mondo maschile-patriarcale malato di un'unilateralità ipertrofica vuole guarire, è necessario riscoprire quella 'diversità' della psiche femminile. La psicologia analitica ha riconosciuto che nell'inconscio dell'uomo è presente e attivo un femminile, e nella donna è presente e attivo un maschile. Per la comprensione di tutti i problemi relazionali è necessaria una psicologia del profondo del femminile che tenga conto di queste nuove conoscenze; essa renderebbe anche possibile all'uomo e alla donna una più completa comprensione di se stessi. -
Teoria e pratica della terapia della Gestalt. Vitalità e accrescimento della personalità umana
Pubblicato nel 1951 da Fritz Perls e Paul Goodman (con Hefferline per la parte pratica) è certamente uno dei libri che hanno fatto la storia della psicoterapia. Infatti si colloca, e non solo cronologicamente, a un punto di snodo cruciale nello sviluppo della terapia psicologica. Tra i fili che dalla prima metà del secolo conducono alla terapia gestaltica e alla sua formulazione c'è la più viva e innovativa tradizione culturale europea del primo terzo di secolo, dalla filosofia fenomenologica ed esistenzialista, alla rivoluzionaria psicologia della Gestalt (Perls fu assistente di Goldstein), alla psicoanalisi, con tutti i fermenti più innovativi che ribollivano nell'istituto berlinese degli anni trenta dove Perls si formò con didatti e analisti quali Karen Horney, Helene Deutsch e Wilhelm Reich; ma c'è anche il riflesso, colto al volo con stupefacente tempismo, delle nascenti tecniche corporee, che fanno la loro comparsa negli anni trenta (anche) nei paesi di lingua tedesca. Gli influssi che partono da questo manuale, invece, non si contano. Si potrebbe dire che il lavoro di Perls, come i veri contributi alla cultura umana, oltre ad aver dato vita a una psicoterapia, è andato a permeare, in questa forma, i terreni più lontani, che della Gestalt, magari, nulla sanno. -
L'approccio della Gestalt-Testimone oculare della terapia
La teoria della Gestalt costituisce una delle poche correnti di pensiero che hanno cambiato il volto della psicologia contemporanea. Tutte le terapie moderne portano il segno dell’influsso delle idee di Perls: ‘qui-e-ora’, il ‘coinvolgimento del terapeuta’, le tecniche ‘non-verbali’, le tecniche yoga: tutti elementi che già intorno alla fine degli anni ’40 Perls praticava e teorizzava. La concezione gestaltica di Perls non era però statica: in lui la teoria si basava sull’esperienza e sull’osservazione e si evolveva e modificava attraverso la pratica e l’applicazione. Ecco perché Perls ha concepito questo suo ultimo libro come un terzo capitolo della storia teorica da lui tracciata con i due lavori precedenti – Ego, Hunger and Aggression e Gestalt Therapy (apparso in questa collana col titolo Teoria e pratica della terapia della Gestalt). I due scritti che compongono questo libro, i cui concetti furono rivisti ed elaborati da Perls fino a poco prima della sua scomparsa, possono essere letti separatamente oppure come opera unica; il primo serve anche da introduzione al secondo, Testimone oculare della terapia, per il quale Richard Bandler ha scelto, dal materiale affidato da Perls poco prima di morire, trascrizioni e filmati che danno una visione estremamente eloquente del lavoro gestaltico concepito da Perls. -
Psicoterapia di consultazione. Nuove idee nella pratica clinica e sociale
"Ci sono molte persone la cui professione consiste nell'avere colloqui con i soggetti che a esse si rivolgono, per determinare, mediante tali contatti personali e diretti, modificazioni costruttive nel loro atteggiamento. Quale che sia la loro denominazione e il loro ruolo, dallo psicologo all'assistente sociale al consulente matrimoniale, e via dicendo, in questo libro si intende esaminare il modo in cui essi affrontano i problemi dei loro clienti: vale a dire, le tecniche e i metodi di cui si avvalgono ci interessano solo se, dopo il colloquio, il nevrotico, il disadattato, l'eterno indeciso, il fallito o il delinquente riescono ad adattarsi meglio ai loro problemi e incontrano minori difficoltà nel far fronte in modo più costruttivo alla realtà della vita. A tali procedimenti di colloquio si possono dare nomi diversi; spesso vengono definiti globalmente 'counseling'"""". La tesi fondamentale elaborata da Rogers è la necessità che il counseling sia condotto dal terapeuta in modo assolutamente non direttivo. Di estremo interesse è la registrazione integrale dal vivo di un intero procedimento di counseling, terminato con successo, con un individuo afflitto da gravi problemi di natura nevrotica. Un ampio commento mette in rilievo i punti essenziali in cui trovano applicazione i procedimenti elaborati da Rogers." -
Partners. Il matrimonio e le sue alternative
In questo testo di uno dei più noti psicoterapeuti americani, il matrimonio e i modi di convivenza alternativi sono esaminati per la prima volta dall'interno, nella prospettiva di coloro che ne vivono l'esperienza. Non è uno studio sulle unioni o sul matrimonio in tutte le culture, non è un libro di consigli o una raccolta di statistiche, né un'analisi approfondita di tendenze sociologiche. È invece costituito da una serie di scorci, di quadri, di percezioni, in un'ampia varietà di unioni scelte nei settori più disparati e nelle situazioni più varie. Rogers non cerca mai di dare un giudizio sulla bontà di queste unioni. ""Esistono"""", scrive nel suo consueto stile semplice, umano e diretto. """"Penso che qui troverete resoconti molto intimi e significativi sul rapporto uomo-donna, quale effettivamente è vissuto, con tutte le sue tragedie, la monotonia, gli istanti o i periodi di estasi, ed esempi su esempi del suo esaltante sviluppo"""". Partners è uno dei rari, stimolanti libri di straordinario e attuale interesse per tutti coloro che si sforzano di affrancarsi dal ruolo al quale sono costretti, per gioire della pienezza della vita, che può risultare unicamente dall'intimo rapporto con gli altri esseri umani."" -
I gruppi di incontro
Gruppi dincontro' è un'espressione generica che designa i tipi di esperienza intensiva di gruppo, sorti negli Stati Uniti intorno alla fine degli anni quaranta. I fattori che hanno dato origine a questa forma di esperienza di gruppo sono molteplici, ma si possono individuare due filoni principali, e cioè l'attività svolta al Massachusetts Institute of Technology da Kurt Lewin, il grande teorico della Gestalt Psychologie emigrato in America, e l'attività svolta al Counseling Center dell'Università di Chicago da Carl Rogers. In questo volume Rogers non tenta di proporre un quadro teorico del processo dei gruppi d'incontro, ma si limita a cercare di sistematizzare ed esporre la sua trentennale esperienza in questo campo. Il suo è un atteggiamento aperto, nemico di ogni speculazione, rivolto all'esperienza, ma anche consapevole della necessità di arrivare a concettualizzazioni più ampie e comprensive, che consentano di capire meglio come e perché agisca l'esperienza di gruppo. Col suo stile semplice e scorrevole, con la ricchezza umana della sua esperienza, con la sua profonda capacità di comprensione, Rogers ha scritto un libro estremamente stimolante e vivo, che è forse la migliore presentazione esistente del fenomeno dei gruppi d'incontro. -
Stili nevrotici
Stili nevrotici è uno studio clinico originale su quattro tipi di nevrosi - ossessivo-coatta, paranoide, isterica e impulsiva - e delle caratteristiche specifiche di ciascuna di esse. Come base per il suo studio, David Shapiro innanzitutto passa in rassegna alcuni significativi contributi teorici e pratici alla psicologia del carattere, a partire da Freud, e comprendendo i contributi di Wilhelm Reich, Erik H. Erikson, George S.?Klein, e altri. Quindi passa a esaminare dettagliatamente, attingendo alla sua ampia osservazione clinica, i modi di pensiero e di percezione, le forme di esperienza emotiva, i modi di attività, le manifestazioni comportamentali - gli 'stili' - che caratterizzano questi tipi di nevrosi.?Di particolare interesse per la psichiatria è l'analisi condotta da Shapiro sulle relazioni tra lo stile paranoide e quello ossessivo-coatto. Nel capitolo riassuntivo egli indaga, alla luce di questo studio, alcuni problemi fondamentali concernenti l'origine e lo sviluppo degli stili; come tale sviluppo venga influenzato dalle spinte libidiche; la loro eventuale importanza nel controllo e nella regolazione delle tensioni pulsionali; e i loro rapporti coi meccanismi di difesa. -
Stati di coscienza
Coscienza è uno dei termini più spesso discussi - e fraintesi - che si incontrano oggi nel linguaggio comune. Ma cosa si intende quando si dice che in sogno o sotto ipnosi si altera il proprio 'stato di coscienza'? Questo libro presenta una teoria basata sulle più recenti ricerche scientifiche in un campo i cui sviluppi sono ancora imprevedibili. Oltre al sogno e all'ipnosi, l'autore analizza la meditazione, gli stati indotti dalle droghe leggere e pesanti, gli stati emotivi e altri stati alterati di coscienza. Tart utilizza quello che egli stesso chiama un approccio 'per sistemi': vale a dire, egli esamina gli stati di coscienza come parte della persona totale e del suo ambiente, non soltanto come un prodotto del funzionamento cerebrale. Usando numerosi esempi e casi, Tart mostra che quello che per una persona è uno stato di coscienza 'speciale' o 'alterato' può essere per un'altra un'esperienza quotidiana; egli sostiene inoltre in modo molto convincente che in definitiva non esiste uno stato di coscienza che possa essere definito 'normale'. -
Verso una psicologia dell'essere
«Si profila oggi all'orizzonte una concezione nuova della malattia e della salute umana: una psicologia a mio avviso tanto stimolante, tanto ricca di straordinarie possibilità, che cedo alla tentazione di presentarla pubblicamente prima ancora che sia stata verificata e confermata, e prima che la si possa definire conoscenza scientifica attendibile». Con queste parole Abraham H. Maslow introduce la sua psicologia ottimistica che è definita la 'Terza Forza' perché contrasta nettamente con le due principali psicologie, quella del comportamento e quella freudiana. La terza forza comprende molti gruppi, tra cui seguaci di Jung, Adler, Horney, Rogers e qualche esistenzialista. In questo libro Maslow utilizza studi su persone psicologicamente sane e sulle esperienze e i momenti più sani nella vita della gente comune, per dimostrare che gli esseri umani possono essere nobili e creativi e che sono capaci di seguire i valori e le ispirazioni più elevati. -
La sintesi dello yoga. Vol. 2: Lo yoga della conoscenza integrale-Lo yoga dell’amore divino
Sri Aurobindo riscopre sui testi sanscriti originali il vero spirito dei Veda. Nella Sintesi dello Yoga il volo della sua intuizione interiore mette in luce la sintesi o l'essenza universale di tutti i rami delle scuole e degli insegnamenti yoga, tentandone una grandiosa visione d'insieme che gli permette di ricondurre ad unità le sparse membra e le contraddittorie tendenze di questa augusta tradizione, in cui sembra riassumersi tutta la sapienza religiosa e filosofica dell'India. La Sintesi dello Yoga, di cui questo secondo volume è dedicato allo Yoga della conoscenza integrale, non ha niente in comune con volumi didattici del genere, ma svolge, con libero volo creativo, una elevatissima visione del mondo, prevalentemente sulla scorta della Gita, che parte dall'intuizione centrale di tutto il Vedanta indiano. Riconoscere Dio, il Brahman, la proiezione del Brahman in ogni momento, zona o parte dell'universo, e quindi tutto l'universo e ogni suo elemento e momento come Divino, sentire dunque la divina musica di questa presenza e identità di ogni creatura e parte dell'universo, spingendo alle ultime conseguenze logiche il pensiero teologico orientale e occidentale, questa fu sempre l'esaltante parola dell'Induismo nella sua forma yogica e vedantica, che nulla respinge ma ama tutte le forme di vita, fede e pensiero della natura e dell'uomo come momenti più o meno velati dell'Uno. -
La sintesi dello yoga. Vol. 3
Sri Aurobindo riscopre sui testi sanscriti originali il vero spirito dei Veda. Nella Sintesi dello Yoga il volo della sua intuizione interiore mette in luce l'essenza universale di tutti i rami delle scuole e degli insegnamenti yoga, tentandone una grandiosa visione d'insieme che gli permette di ricondurre ad unità le sparse membra e le contraddittorie tendenze di questa tradizione, in cui sembra riassumersi tutta la sapienza religiosa e filosofica dell'India. La Sintesi dello Yoga, di cui questo terzo volume è dedicato allo Yoga dell'amore divino e allo Yoga dell'autoperfezione, non ha niente in comune con volumi didattici del genere, ma svolge, con libero volo creativo, una elevatissima visione del mondo, prevalentemente sulla scorta della Gita, che parte dall'intuizione centrale di tutto il Vedanta indiano. Riconoscere Dio, il Brahman, e la sua proiezione in ogni momento, zona o parte dell'universo, e quindi tutto l'universo e ogni suo elemento e momento come Divino, sentire dunque la divina musica di questa presenza e identità di ogni creatura e parte dell'universo, spingendo alle ultime conseguenze logiche il pensiero teologico orientale e occidentale, questa fu sempre l'esaltante parola dell'Induismo nella sua forma yogica e vedantica, che nulla respinge ma ama tutte le forme di vita, fede e pensiero della natura e dell'uomo come momenti più o meno velati dell'Uno. -
Bhagavadgita
La Bhagavad-Gita, o Canto del beato, costituisce con le Upanishad e il Brahma Sutra il cosiddetto triplice canone dell'ortodossia hindu. È un'opera in versi - di alto valore letterario e filosofico - inserita, in un'epoca imprecisata, nel grande poema epico indiano Mahabharata (""La grande storia dei Bharatidi""""). Pur appartenendo al poema, ha una sua propria storia, in quanto è dovuta, con molta probabilità, ad autore o autori diversi, di cui si ignora l'identità. Incerta è anche l'epoca in cui l'opera fu composta, anche se si tende a stabilire la data di composizione del nucleo originario intorno al V secolo a. C. L'importanza di quest'opera è duplice: poetica e speculativa. Da questo punto di vista la Gita rappresenta il punto d'incontro di diverse correnti filosofiche ed è stata perciò interpretata assai variamente dai filosofi indiani che l'hanno studiata e dai critici occidentali. Testo sanscrito con saggio introduttivo, note e commento di Sarvepalli Radhakrishnan. Traduzione con note e commentario di Icilio Vecchiotti."" -
Sette stati di coscienza. Una visione delle possibilità suggerite dagli insegnamenti di Maharishi Mahesh Yogi
Nella sua lunga ricerca spirituale Anthony Campbell ha esplorato molte religioni ortodosse prima di approdare alla meditazione trascendentale. Questo libro non intende però descrivere la filosofia di Maharishi né la tecnica della meditazione, e neppure le esperienze dell'autore (se infatti la meditazione è la stessa per tutti ed è estremamente semplice, a essa si viene tuttavia preparati individualmente e oralmente); il fine di Campbell è invece ""mostrare come la pratica della meditazione e lo studio delle idee che ne sono alla base abbiano fatto luce su un gran numero di problemi"""". E un solo sguardo ad alcuni dei problemi basterà a rivelare l'enorme portata del libro: il rapporto tra corpo e mente, tra libero arbitrio e determinismo, tra scienza e religione; la natura e le implicazioni filosofiche dell'esperienza mistica e della creatività; i problemi posti dall'uso della droga, dall'ipnosi e da quegli scienziati che cercano di 'spiegare' gli stati spirituali; infine, domande fondamentali come """"Chi siamo noi?"""", """"È possibile l'unione col Divino?"""", """"Quali sono gli attributi dell'Assoluto?"""".""