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Il libro tibetano dei morti. La grande liberazione attraverso l'udire nel Bardo
Il celebre Libro tibetano dei morti - il Bardo Thötröl (o Thodol), libro di istruzione sulla natura dell'impermanenza, inteso per l'uso sia da parte dei morenti che dei vivi - appartiene a una serie di istruzioni sulla liberazione composte da Padmasambhava, il fondatore del buddhismo tibetano. In questa nuova versione i traduttori hanno voluto dare grande risalto all'applicazione pratica del testo, comunicandone lo spirito vitale e l'immediatezza, affinché il buddhismo tibetano possa fondarsi anche in Occidente come tradizione viva. -
Mumonkan. La porta senza porta
Il Mumonkan è la prima raccolta di ""koan"""" da cui ha avuto origine l'uso della scuola zen Rinzai di proporre agli studenti, monaci o laici, dei quesiti tratti dai detti di maestri famosi. Compilato nel XIII secolo dal maestro Wumen Hui-k'ai (in giapponese, Mumon Ekai, 1183-1260), comprende quarantotto """"koan"""" che risalgono all'epoca T'ang, l'epoca d'oro dello zen cinese. Questa traduzione, curata personalmente dal maestro Zenkei Shibayama, è particolarmente preziosa per tutti i cultori dello zen. Qui infatti ogni """"koan"""" è seguito dai """"teisho"""" (discorsi) dettagliati e illuminanti di Shibayama, che spiegano sia il testo del """"koan"""" sia il commento originale, spesso altrettanto misterioso, di Mumon."" -
La logica e la sua storia. Da Aristotele a Russell
"Ogni storia, è stato detto, è contemporanea. Ingenuamente o consapevolmente proiettiamo sul passato, per interpretarlo o semplicemente per percepirlo, non soltanto le nostre nuove cognizioni, ma anche e soprattutto i nostri interessi presenti e la nostra attuale attrezzatura concettuale. Ciò è chiaramente illustrato, come si vedrà, dalla storia della logica. Il rinnovamento di questa disciplina nell'epoca nostra ha modificato il nostro sguardo, e oggi non è più possibile vedere la logica di Aristotele, quella degli stoici, quella dei medievali, e perfino quella moderna da Leibniz a Boole compreso, con gli stessi occhi con cui la si guardava ancora al principio del secolo. La storia della logica va riscritta, e da più parti ci si industria a farlo da qualche decennio"""". Questa è la prospettiva secondo la quale Blanché ha redatto la sua storia della logica. Ogni argomento ne risulta illuminato da una luce nuova, visto da un'angolazione originale che apporta una chiarezza, un'organicità e una sintesi mai raggiunte nell'esposizione della materia. È un libro che si rivolge allo studioso di logica e di filosofia, ma anche alla persona sprovvista di conoscenze tecniche che voglia approfondire la storia della filosofia al di là del manuale o del trattato onnicomprensivo, che per parlare di tutto deve restare a un livello di generalità ben presto insoddisfacente." -
Una storia ingarbugliata
Scritto dal matematico e scrittore inglese Lewis Carroll (C. L. Dodgson), l'autore di Alice nel paese delle meraviglie, questo libro contiene una insolita combinazione di umorismo e di complicazione matematica che metterà a prova l'acume matematico del lettore fornendogli qualche ora di svago stimolante. Carroll ha celato nel testo alcuni dei suoi più ingegnosi problemi matematici in dieci “garbugli”, o capitoli, di una piacevole storia che ha tutto il fascino e l’arguzia delle sue opere maggiormente conosciute. -
Il gioco della logica
È una delle opere più estrose e stimolanti mai scritte sull'argomento. In questo libro Carroll mostra come la logica aristotelica possa essere trasformata in un gioco semplice e affascinante che si fa con due diagrammi e nove gettoni (forniti assieme al volume). Oltre alla spiegazione delle regole del gioco, il libro propone la soluzione di centinaia di sottili e sillogismi. -
La grammatica del cinese
Nel nostro paese gli studi sulla Cina hanno conosciuto in questi ultimi anni un vigoroso sviluppo: oggi la lingua cinese viene insegnata in una quindicina di università italiane, e opere sulla Cina sono costantemente presenti negli scaffali delle librerie. Quest'introduzione alla grammatica, in cui si prescinde dall'uso e dalla conoscenza dei caratteri cinesi (il testo cinese è tutto romanizzato), è pensata non solo per lo studente che affronta lo studio di questa lingua, ma anche per chiunque voglia rendersi conto dei meccanismi fondamentali che presiedono alla formazione della comunicazione linguistica nel cinese. -
Voi sarete come dèi
Questo libro vuole essere una sfida tanto a coloro che hanno 'ereditato' la tradizione religiosa, quanto a coloro che la hanno cancellata. Sarete come dèi (il più recente libro di Fromm) dimostra come dalle parti più arcaiche del Vecchio Testamento, dagli scritti profetici, fino alla successiva tradizione ebraica, sprigioni lo spirito dell'umanesimo radicale. Esso presenta l'idea di Dio come il risultato di uno sviluppo, di una purificazione graduale, sottolineando da un lato come ogni momento di tale sviluppo sia coerentemente caratterizzato dalla lotta contro ogni tipo di idolatria, dall'altro come lo sviluppo conduca all'inevitabile conclusione dell'assurdità della teologia. Dimostrando che il giudaismo è una religione 'non-teologica', Fromm mette in risalto che non contano tanto le concezioni razionali, quanto il sostrato di esperienza umana di tali concezioni. Dal punto di vista storico il libro ha il merito di dimostrare continuamente come i testi e le pratiche religiose tradizionali conservino un significato e una validità attuali. Malgrado il fondamentale atteggiamento di rispetto per la tradizione, questo libro presenta una impostazione rivoluzionaria. -
L'atto della creazione
Nei confronti del dono della creatività l’umanità ha da sempre mantenuto un atteggiamento reverenziale. I mitici scopritori e inventori dell’antichità furono tutti divinizzati e assunti in cielo. I pionieri scientifici del medio evo furono invece sospettati di dovere i loro risultati al diavolo piuttosto che alla divinità. Ma a che serve discutere sull’importanza della costituzione genetica o dell’ambiente se prima non si è determinato in che cosa consista precisamente l’‘atto della creazione’? Quello che serve veramente è uno studio sistematico eseguito da uno di quei rari individui che hanno la fortuna di possedere essi stessi il particolare dono della creatività. E Arthur Koestler gode di un vantaggio che pochi o nessuno degli psicologi di professione che hanno affrontato l’argomento possono in buona fede rivendicare. Il libro infatti non è basato soltanto sulle ‘riflessioni introspettive’ dell’autore sui suoi metodi di lavoro come saggista e romanziere; al contrario, Koestler si è sforzato di escludere dal suo studio l’introspezione personale così come la si intende comunemente. La sfera che abbraccia e le testimonianze che porta a sostegno delle sue principali conclusioni sono molto più ampie e varie. Koestler ha di fatto intrapreso un’analisi globale di tutto il problema offrendo una sintesi ampia e interamente nuova. -
La prima ed ultima libertà
Il nucleo centrale di tutti gli insegnamenti di Krishnamurti è che il problema umano centrale di ciascun singolo lettore può esser risolto in uno e un sol modo: quello valido per lui stesso. Quasi in ogni capitolo, quale che sia l'argomento, questo è il messaggio fondamentale. Attraverso la conoscenza di sé, non attraverso la fede nei simboli di qualcun altro, un uomo raggiunge la realtà eterna. La fede nell'assoluta adeguatezza e nel valore superiore di qualsivoglia sistema simbolico non conduce alla liberazione, ma alla storia, al rinnovarsi delle stesse antiche catastrofi. ""Inevitabilmente la fede separa. Se avete una fede, o se cercate la sicurezza in una particolare fede, voi vi separate da coloro che cercano la sicurezza in un'altra forma di fede. Ogni fede organizzata è basata sulla separazione, per quanto essa possa predicare la fratellanza. Gli uomini di buona volontà non devono avere delle formule; perché le formule conducono inevitabilmente alla cecità"""". Cos'è allora che Krishnamurti ci offre? Non auto-disciplina, né preghiera, né yoga. È, sostiene, una trascendente spontaneità di vita, una 'realtà creativa' come egli la chiama, che si rivela immanente solo quando la mente che la percepisce si trova in uno stato di 'passività desta', di 'consapevolezza acritica'."" -
Di fronte alla vita
Nelle pagine di questo libro Krishnamurti invita il lettore, e particolarmente il giovane lettore, ad accompagnarlo in un pellegrinaggio di scoperta: una ricerca dei più profondi significati delle cose che accadono ogni giorno intorno a noi e dentro di noi. Con la saggezza e l'eloquenza che distinguono tutte le sue opere, il grande maestro spirituale giunge al cuore della confusione dell'uomo moderno, e indica la strada per una creativa riaffermazione dei veri valori umani. Noi diamo per certo, ai giorni nostri, di sapere che cosa significhi essere civilizzati. Ma, dice Krishnamurti, in quanto a barbarie la società moderna ha dimostrato di superare ogni antica epoca. Siamo diventati più capaci, ma siamo lontani dalla saggezza. Il progresso della scienza è stato più rapido di quello della morale, e i nostri cuori sono vuoti perché essi si interessano di cose sbagliate. L'autore esamina brillantemente la nostra cultura, comprendente l'educazione, la politica e la tradizione, e, con un vigoroso rifiuto dei valori convenzionali, ci indica in quali punti abbiamo imboccato la strada sbagliata. -
Libertà dal conosciuto
Questo libro offre una sintesi del pensiero di Krishnamurti sulla condizione umana e sugli eterni problemi della vita. Le sue parole sono tratte da più di cento discorsi, che risalgono all'anno più produttivo della sua vita. Fu lo stesso Krishnamurti a chiedere a Mary Lutyens, sua grande amica e autrice dell'unica sua biografia completa (La vita e la morte di Krishnamurti, Ubaldini, Roma 1990), di compilare per lui questo libro suggerendone il titolo. Le parole sono sue, inalterate; la disposizione, intesa per facilitare la comprensione del lettore, è di Mary Lutyens. Secondo Krishnamurti è possibile cambiare noi stessi radicalmente a qualunque età, non in un lungo periodo di tempo ma istantaneamente, e, cambiando noi stessi, è possibile cambiare tutta la struttura della società e dei nostri rapporti. Il bisogno vitale del cambiamento e la sua necessità sono l'essenza di ciò che Krishnamurti vuol comunicare. Non si può parlare di insegnamento di Krishnamurti perché egli stesso non si pone come un maestro; non si può parlare di una sua filosofia perché egli non vuole essere detto filosofo. Krishnamurti stesso dice che le sue parole sono soltanto uno specchio in cui rimirarci. Chi sa guardare intrepidamente se stesso nello specchio delle sue parole non sarà mai più lo stesso, ma se lo specchio è appannato dal caldo alito della discordia non si potrà vedere assolutamente nulla. -
L' uomo alla svolta
In questo nuovo libro Krishnamurti si addentra, ancor più di quanto abbia fatto nei suoi scritti precedenti, nei problemi psicologici del vivere in pace in un mondo violento, portando un'ennesima sfida alla nostra comprensione. Krishnamurti risponde per la maggior parte alle domande di chi ha già senza successo cercato la saggezza presso i molti maestri e filosofi di molte parti del mondo. Sono problemi che possono apparire ben remoti da quelli quotidiani che quasi tutti noi dobbiamo affrontare, ma di pagina in pagina scopriamo che proprio questi problemi più remoti racchiudono le risposte ai nostri problemi personali. Il libro è quindi rivolto a chiunque abbia difficoltà psicologiche nella vita, così come a chi brami trovare una sintesi tra la bellezza potenziale della vita e il brutale caos che ne ha fatto l'uomo. Sebbene siano ormai molti anni che Krishnamurti si rivolge al mondo oralmente e nei suoi libri, il suo appello è diretto particolarmente ai giovani di oggi nella loro ribellione contro i vecchi valori di una società corrotta e competitiva. -
La sola rivoluzione
L'accesso al pensiero di Krishnamurti è meno facile di quanto si è portati a credere alla semplice lettura di un suo libro. A prima vista tutto appare chiaro: alcuni interlocutori, che provengono da tutte le culture, dai più vari gruppi sociali, e di tutte le età, interrogano sui problemi ultimi: Dio, la religione, la società, la verità, il bene, il male, e così via. Krishnamurti risponde, interroga a sua volta, cercando di portare l'interlocutore alla conoscenza di ""ciò che veramente è"""". Tutto sembra semplice. Ma si provi a rileggere qua e là il libro dopo qualche tempo. Tutto sembrerà nuovo, in una luce diversa. È perché il pensiero di Krishnamurti è denso e le illuminazioni si succedono l'una all'altra in uno stile conversativo che rinuncia alle complicazioni intellettualistiche ma esprime soltanto ciò che deve esser detto, e nel modo più piano in cui pensiero e parola formano un unico strumento che va diritto allo scopo: comunicare. Ecco come va letto Krishnamurti: lentamente e ripetutamente, finché non sia assimilato e si sia fatto pensiero del nostro pensiero. Resta da dire che questo libro, La sola rivoluzione, è forse il più affascinante fra i libri di Krishnamurti. E quale rivoluzione viene preconizzata! La più sconvolgente e rinnovatrice di tutte le rivoluzioni possibili: la rivoluzione nello spirito dell'uomo."" -
La domanda impossibile
L'accesso al pensiero di Krishnamurti è meno facile di quanto si è portati a credere alla semplice lettura di un suo libro. A prima vista tutto appare chiaro: alcuni interlocutori, che provengono da tutte le culture, dai più vari gruppi sociali, e di tutte le età, interrogano sui problemi ultimi: Dio, la religione, la società, la verità, il bene, il male, e così via. Krishnamurti risponde, interroga a sua volta, cercando di portare l'interlocutore alla conoscenza di ""ciò che veramente è"""". Tutto sembra semplice. Ma si provi a rileggere qua e là il libro dopo qualche tempo. Tutto sembrerà nuovo, in una luce diversa. È perché il pensiero di Krishnamurti è denso e le illuminazioni si succedono l'una all'altra in uno stile conversativo che rinuncia alle complicazioni intellettualistiche ma esprime soltanto ciò che deve esser detto, e nel modo più piano in cui pensiero e parola formano un unico strumento che va diritto allo scopo: comunicare. Ecco come va letto Krishnamurti: lentamente e ripetutamente, finché non sia assimilato e si sia fatto pensiero del nostro pensiero. Resta da dire che questo libro, La sola rivoluzione, è forse il più affascinante fra i libri di Krishnamurti. E quale rivoluzione viene preconizzata! La più sconvolgente e rinnovatrice di tutte le rivoluzioni possibili: la rivoluzione nello spirito dell'uomo."" -
Al di là della violenza
“Abbiamo costruito una società che è violenta”, dice Krishnamurti, “e noi, in quanto esseri umani, siamo violenti. Ecco perciò la domanda più importante: è possibile metter fine a questa tremenda violenza in noi stessi?”. Tecnologicamente l’uomo ha fatto enormi passi in avanti, ma nella sua natura egli rimane quello che era migliaia di anni fa: avido, invidioso, aggressivo e oppresso dal dolore. Un fondamentale cambiamento deve operarsi nella psiche umana e tale cambiamento potrà arrivare solo attraverso la completa libertà dalla paura; se la mente non è assolutamente libera dalla paura, ogni forma di azione porterà ulteriore danno, infelicità, confusione. Il cambiamento nella società è di secondaria importanza, si produrrà infatti naturalmente quando gli esseri umani avranno compiuto, attraverso la meditazione e la vera religione, il cambiamento vitale in loro stessi. Deve esserci quell’ordine che nasce da una comprensione del disordine; il processo stesso del controllo alimenta il disordine, ma anche il suo opposto – la mancanza del controllo – alimenta il disordine. Cosicché è richiesta è l’immobilità della mente, la sua disciplina completa, quieta e straordinaria. La mente religiosa è luce a se stessa. L’unico problema è che l’essere umano deve produrre in se stesso, radicalmente e profondamente, una rivoluzione; e tale opera richiede tutta una vita. -
Frammenti di un insegnamento sconosciuto
Nei suoi viaggi in tutto il mondo alla ricerca di un insegnamento che risolvesse il problema del rapporto dell’Uomo con l’Universo, Ouspensky, nel 1915, conobbe George Ivanovic Gurdjieff, che gli rivelò un sistema di insegnamenti di vitale importanza per l’umanità del tempo presente. Questo libro, che riporta con fedeltà gli ammaestramenti orali ricevuti dal maestro e le esperienze vissute al suo fianco per otto anni, può essere paragonato alla testimonianza che Platone ci ha lasciato della vita e delle parole del suo maestro, Socrate. Nella sua diretta semplicità, Frammenti di un insegnamento sconosciuto non solo dà al lettore l’assoluta convinzione che Ouspensky scoprì un sistema di conoscenza valido e reale sull’Uomo e sull’Universo, ma lo assicura inoltre dell’esistenza di un insegnamento pratico per la condotta della vita. Queste pagine non contengono teorie filosofiche o psicologiche, bensì un approfondimento totale dei problemi della vita e delle più dirette istruzioni per il miglioramento dell’esistenza dell’uomo. -
La quarta via. Discorsi e dialoghi secondo l'insegnamento di G. I. Gurdjieff
Apparso dieci anni dopo la morte del suo autore, La quarta via è l’esposizione più completa finora pubblicata delle idee di P. D. Ouspensky. Il libro, che riporta fedelmente i suoi insegnamenti orali degli anni dal 1921 al 1946, sviluppa le idee già formulate in In Search of the Miraculous (uscito presso questa casa editrice col titolo Frammenti di un insegnamento sconosciuto) e offre una lucida spiegazione dell’aspetto pratico dell’insegnamento di G. I. Gurdjieff. Questo insegnamento indica una via di sviluppo da seguire nelle condizioni normali di vita, a differenza delle altre Vie – quella del fachiro, del monaco e dello yogi – che esigono il ritiro dal mondo. Gurdjieff aveva offerto il suo insegnamento in forma grezza ed è stato compito di Ouspensky riunirlo in un tutto sistematico; e quando Ouspeusky venne a Londra si fece dovere di trasmetterlo in conferenze e discorsi. Il primo grande libro di Ouspensky, Tertium Organum, trattava di un nuovo modo di pensare; La quarta via riguarda un nuovo modo di vivere. In questo libro le risposte alle domande su una vasta gamma di problemi sono date con caratteristica chiarezza, semplicità e sicurezza. Questo libro sarà una guida preziosa per chi cerca non una via facile ma una vera via di crescita interiore in condizioni aperte a molti uomini e molte donne di oggi. -
Iniziazione all'ermetica. Una pratica della magia
La magia è una scienza sacra; nel suo senso più vero è la somma di ogni sapere in quanto insegna a conoscere e usare le leggi sovrane. Quest'opera costituisce la via d'accesso alla vera iniziazione magica, la prima chiave delle leggi universali; partendo dalla prima carta dei Tarocchi, guida con sicurezza il lettore, o il discepolo, attraverso tutti gli stadi della magia. -
La torre mistica dei tarocchi
Gli antichi saggi che idearono gli Arcani dei Tarocchi furono certo maestri nell’arte della comunicazione. Essi seppero individuare le inclinazioni più frivole dell’animo dell’uomo servendosene come veicolo per trasmettere un’enorme mole di sapere, che solo così poté scavalcare gli ostacoli del tempo e dell’oblio. Ma il successo di quegli antichi maestri non fu completo. Forse gli uomini dei secoli più recenti sono troppo cerebrali, meno sensibili alla corrispondenza naturale tra immagine e concetto; forse le immagini stesse hanno perso ormai con l’uso la loro immediatezza e non trasmettono più il loro significato. Quale che ne sia la ragione, e nonostante un’intensa ricerca e speculazione cui molti si sono dedicati nel diciannovesimo secolo, sembra che il sapere degli antichi maestri non sia trapelato fino a noi se non in modo confuso e frammentario. -
Numerologia
Le antiche civiltà dell'Egitto, del Medio Oriente, dell'India e della Cina credevano tutte che i numeri non solo rappresentassero delle quantità, ma avessero anche un loro significato. La tradizione dice che Pitagora studiò il significato dei numeri, e anche molti personaggi famosi della storia, tra cui alcuni dei più illustri personaggi del Rinascimento italiano, e pensatori come Francis Bacon, hanno coltivato la numerologia, lo studio del significato dei numeri. Ciò nonostante, non si è sviluppata una tradizione né un preciso sistema numerologico, come invece è avvenuto per l'astrologia. Ciascun numerologo ha il proprio sistema, con la sua propria interpretazione dei numeri. Austin Coates, noto orientalista e scrittore, espone in questo libro il suo sistema numerologico, sviluppato per oltre quarant'anni, basandosi esclusivamente sull'esperienza personale e sull'osservazione dei numeri in relazione alla personalità umana.